Geopolitica e controllo delle risorse – Obama vuole finire il suo mandato in “bellezza” con una bella guerra mondiale
Troppi ribelli stanno scappando dalla Siria, urge intervento americano per fermarli…
Ho letto stamattina, al baretto di Treia, sui giornaloni del sistema, che Obama sta predisponendo la partenza di soldati da impiegare in Siria ed Iraq in difesa dei “ribelli moderati” (della fazione di Al Qaida), ovvero i tagliagole finanziati ed addestrati ed armati da Obama stesso.
L’esistenza di questi “ribelli moderati” come pure quella dei “ribelli un po’ meno moderati” (dell’Isis, anche essi – occultamente- finanziati addestrati e persino curati negli ospedali israeliani) e comunque amici di Obama (e degli Emirati, Arabia, Turchia, Giordania ed israele), è essenziale per gli USA ed alleati e per i loro interessi petroliferi.
Quello che oggi la Russia e l’Iran stanno facendo, combattendo i ribelli moderati e quelli un po’ meno moderati, allontana le zampacce adunche dei portatori di democrazia dalle risorse di Siria ed Iraq. Vanificando gli sforzi compiuti in questi ultimi anni, a cominciare dall’invasione “democratica” dell’Iraq, con la scusa di liberare quel paese dal dittatore Saddam e dalle sue armi di distruzione di massa (poi risultate inesistenti) e di cui lo stesso Blair due giorni fa ha chiesto venia («Posso dire che mi scuso per il fatto che l’intelligence che abbiamo ricevuto era sbagliata, perché nonostante Saddam avesse usato le armi chimiche in maniera estensiva contro la sua stessa popolazione, il programma di riarmo non esisteva nella forma che noi avevamo pensato. Mi scuso per gli errori commessi nella pianificazione, e certamente per il nostro errore nel capire cosa sarebbe accaduto una volta che avessimo rimosso il regime»). Ed a seguire con l’uguale liberazione della Libia (altra grande produttrice di petrolio) con le stesse scuse, sino al recente tentativo di detronizzare Assad in Siria (questi dittatori stanno sempre fra le scatole ai democratici USA), utilizzando i mercenari “moderati e quelli un po’ meno moderati”.
Il fatto è che Putin questi mercenari li sta facendo scappare a gambe levate, si rifugiano in Turchia e persino (con l’aiuto turco) in Yemen (dove andranno a dar man forte all’Arabia saudita che sta attaccando quel paese). E così non va bene, se continua a far scappare tutti i mercenari “ribelli” come faranno gli USA a reclamare il petrolio iracheno e siriano?
E’ ovvio che in questa guerra del petrolio e del gas gli alleati democratici non accettano intrusioni Russe, Iraniane, Cinesi.. il disegno quindi dei democratici e dei produttori di armi yankee, uniti e fratelli nella lotta, con gli amici dell’Arabia Saudita, Emirati, Turchia e Israele cercano ….la terza guerra mondiale, vera (non per procura)…
Questo avverrà anche perché l’opinione pubblica europea è incantata dalle false informazioni dei media di sistema. Nel frattempo, a chi ha occhi per vedere ed orecchie per udire, si mostra in tutto il suo orrore il fallimento del finanzismo, della democrazia liberista di gente mediocre, come la Merkel in Germania, Hollande in Francia, Cameron in Inghilterra, Renzi da noi e il nuovo sorridente Berlusconi, ringiovanito e liftato!
“Evidentemente noi cittadini Europei abbiamo da tempo smarrito il senno e la ragione, non avendo imparato nulla dalla nostra storia, di “guerre sangue e morte”, non sapendo neppure più attingere dalla nostra esperienza enorme, storica filosofica culturale e sociale, importando solo… acriticamente /passivamente , volgarissimo americanismo di basso profilo ,ma la nostra ignavia e il nostro servilismo all’impero americano, lo pagheremo carissimo, nell’incapacità nostra di darci una vera politica estera, di essere davvero una vera e forte indipendente confederazione di stati Liberi, equidistanti dai due blocchi, se mai mediatori consapevoli!” (Paolo Gastaldo)
Non siamo stati in grado di comprendere il significato e il segnale tremendo che ci arriva, ogni giorno, attraverso le moltitudini disperate che raggiungono l’Europa in seguito alle politiche dei signori della guerra, di sfruttamento del petrolio e delle altre risorse che devono essere accaparrate a nostre spese.
Paolo D’Arpini
Articolo collegato: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=13157
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Commento/integrazione di Giuseppe Bruzzone: “L’invasione americana dell’Iraq nel 2003 è “il peggior crimine del secolo”, e il diritto di usare la forza è accettato dalla stragrande maggioranza dei politici americani, come ha detto l’autorevole politologo e filosofo Noam Chomsky.
“Perché crediamo di avere il diritto di invadere un paese?”, ha detto l’analista in un’intervista per la catena Telesur.
Nel marzo 2003, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna invasero l’Iraq in flagrante violazione del diritto internazionale con il pretesto che il paese possedeva armi di distruzione di massa, che però non sono mai state trovate.
L’operazione militare e l’occupazione dell’Iraq da parte dell’occidente è costata oltre un milione di vite, secondo i ricercatori britannici dell’organizzazione Opinion Research business.
Chomsky ha detto che tra gli attuali candidati alla Casa Bianca per il 2016 non c’è un solo pacifista.
“Per esempio, Obama è considerato un candidato contro la guerra, ma sta portando avanti un programma di terrore globale di un genere mai visto prima: il programma dei droni”, ha detto.
Lo scorso fine settimana, l’ex primo ministro britannico Tony Blair ha ammesso alcuni errori commessi durante la guerra in Iraq e ha ammesso che il conflitto potrebbe aver causato l’ascesa della Stato islamico.”