Viterbo, Alessandro Mazzoli ha presentato il programma: “Dal 7 agosto al 9 ottobre 2009 impera il Festival Barocco in Tuscia” – Finalmente musica buona, per le orecchie ed il cuore

Il 29 luglio u.s. è stato presentato a Viterbo, nella sede della Provincia, dallo stesso presidente Alessandro Mazzoli, il cartellone della stagione estiva 2009 del “Festival Barocco in Tuscia”. Questo è il secondo anno che l’amministrazione provinciale di Viterbo gestisce la programmazione di questo importante evento culturale.Già l’anno passato encomiai  le scelte degli autori ed alcune esibizioni particolarmente significative ( http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/08/22/barocco-in-tuscia-fino-al-17-ottobre-2008/ ) e vedo che anche quest’anno son previsti appuntamenti gustosi e appetitosi, per gli amanti della buona musica. Insomma il menù è vario e invitante…Dal 7 agosto al 9 ottobre sono attesi concerti a Caprarola, Montefiascone, Tarquinia, Castel Sant’Elia, Canepina e Viterbo. La scelta dei luoghi e delle rappresentazioni musicali è stata combinata fra l’assessore al Turismo Angelo Cappelli e il direttore artistico della kermesse Riccardo Marini e sicuramente vi ha partecipato anche l’assessore alla cultura del Comune di Viterbo, Fabrizio Purchiaroni, e gli amministratori dei Comuni interessati dal Festival.

“Sono due anni che la Provincia gestisce il Festival Barocco – ha detto Mazzoli – e ammetto che lo spessore e la qualità degli eventi è ogni anno più grande. L’edizione 2009 è ricca di appuntamenti che faranno di questo Festival il fiore all’occhiello delle kermesse organizzate dal Palazzo Gentili. Perché il connubio tra concerti di rilievo internazionale e i meravigliosi scorci in cui si ascolta questa musica è davvero d’eccezione. Un connubio vincente anche per l’offerta cultura e turistica che la Provincia dà ai tanti turisti e amanti della musica per questi mesi estivi”.

Il Festival è una manifestazione itinerante e la scelta dei luoghi sicuramente azzeccata, anche se debbo lamentare -ancora una volta- il mancato inserimento di Calcata nel cartellone…

In Calcata, tra l’altro, la Provincia dispone di un ampio locale storico, il Granarone, ed un concerto barocco in quella sede sarebbe stato assolutamente in sintonia (anche per le caratteristiche ambientali ed architettoniche del paese). Avrei visto un tale evento come un segnale di “ripresa” per il borgo più famoso della Tuscia, il cui metro culturale negli ultimi tempi è andato un po’ deteriorandosi anche per la trascuratezza istituzionale e la mancanza di fondi pubblici. Infatti la Provincia da alcuni anni devolve finanziamenti ad una sola associazione che si occupa di “arte” nei boschi, tralasciando invece le più radicate e storiche realtà culturali, fra cui il nostro Circolo Vegetariano VV.TT. che esiste da 26 anni, e che ha organizzato manifestazioni di richiamo internazionale.

Ma non è questa la sede per recriminazioni, voglio infatti congratularmi con l’assessorato al Turismo della Provincia per le sue scelte, invitando comunque l’assessore Angelo Cappelli a tenere in considerazione il piccolo gioiello di “Cargata” (com’è menzionato in un affresco a Palazzo dei Priori) per la prossima stagione concertistica del 2010 (almeno un po’ prima del 2012 giacché non si sa mai se veramente accadesse la fine del mondo pronosticata dai Maya…).

Il cartellone dei concerti previsti per il 2009 è stato così introdotto dal direttore artistico Marini. “Il programma ha diverse chiavi di lettura – dice Marini – una è sicuramente legata Haendel , di cui ricorre il 250esimo anniversario della morte, e in particolare al suo periodo italiano. Il Festiva si apre il 7 agosto proprio con La Resurrezione affidata alla Mozart sinfonietta. Il 13 agosto invece sarà la volta del grande soprano Emma Kirky che proporrà Le cantante di Vignanello, composte da Haendel proprio a palazzo Ruspoli 300 anni fa. Un’altra chiave di lettura è scuramente Bach, affidato a interpreti d’eccezione come Natalia Gutman. Come ogni anno ci sarà un inedito: questa sarà la volta di La finta amante di Paisiello rimessa in partitura da Domenico Carboni. Un’opera che non veniva eseguita dalla fine del 1700. Una novità sono anche i concerti-aperitivi, una tradizione dei primi del ‘900 che abbiamo voluto riprendere per dare spazio ai giovani esecutori”.

Concludo questa breve presentazione complimentandomi per l’ottima scelta artistica e per l’impegno culturale profuso nella realizzazione di questo importante appuntamento. Il Festival Barocco in Tuscia è anche un segnale per stoppare il dilagare di pseudo manifestazioni musicali dominate dal rumore e dalla confusione. Vera musica non è rock and roll….

Paolo D’Arpini

( Per informazioni sul Festival: www.provincia.vt.it/barocco )

Commenti disabilitati

Le conquiste amorose e territoriali di Guglielmo il Conquistatore, la notte di luna crescente a Pratale, i figli poliglotti, i messaggi ricevuti ed inviati

Caro Paolo, volevo tanto venire da Etain, ma poi mi sono resa conto che sarebbe stata una fuga, così ho accompagnato mio figlio e il mio compagno al rifugio Sarzana, di cui lui è il gestore.

Ho camminato con grande fatica, perchè le mie gambe non sono robuste come quelle di Pia, svizzera di Ginevra che ho trovato una volta salita al rifugio.

Pia, sta facendo il cammino di Santiago e ha due spalle e due braccia che sembrano quelle di una lottatrice. Mi ha raccontato tutta la sua vita e ha pianto tanto davanti alle nostre zuppe. “Ma come? -le dicevo- con due gambe così, con un corpo così puoi andare dapertutto!”. Ma Pia di questo non sembrava affato convinta. Le ho consigliato Walnut per costruirsi il suo mantello invisibile e continuare ad attraversare il mondo.

Più tardi arrivava gente e ho lavato una montagna di piatti, e sentivo il mio corpo di bambina urbana un po’ meno debole e fugace.

Tuttavia non resisto più di due giorni, perchè mi sento accerchiata da montagne che io non conosco. Del resto quello non é un mio luogo. Ma dopo tanti anni ho tentato un primo approccio un po’ più consapevole.

Per il resto sono la solita di sempre. Ho consumato una confezione di Lysoform per pulire la cacca di trenta boy scout in piena dissenteria, almeno dieci litri d’acqua per lavarmi denti e sedere. E due rotoli di carta per asciugare la bocca del bambino sempre appiccicosa di more e marmellate.Però ho riciclato le tovagliette di carta per i clienti, mi sono mangiata gli avanzi delle crostate e non mi sono lavata le ascelle per due giorni.

Dimenticavo mi si sono spezzate due unghie.

Francesca Serra

………………

Cara Francesca,

Cara Francesca, quando ho detto ad Etain che parecchie persone erano con lei lì presenti, idealmente assieme a me, ha abbozzato un sorriso di assenso ed in effetti il nostro rapporto non si è fermato al livello personale. Abbiamo spaziato nell’Universo senza limiti né confini ed abbiamo incontrato le diecimila creature, come dicono i cinesi per significare tutti gli esseri senzienti. Considera questa lettera una risposta da quell’incontro magico!

Una storia affascinante che voglio riportarti è quella di Guglielmo il Conquistatore. Un normanno, figlio naturale del duca di Normandia e di una sciacquina plebea. Quella “pecca” sempre restò nella sua vita ma anche fu una forza prorompente che gli diede il necessario coraggio a compiere le più nefande e le più gloriose imprese.

Una volta aveva posto l’assesedio ad una città ribelle. Gli abitanti a mò di offesa per la sua “bastardaggine” affissero al pennone più alto una pelle, per ricordare a Guglielmo le sue origini, infatti la madre apparteneva ad una famiglia di conciatori di pelli. Alfine quando la città fu espugnata lui fece tagliare entrambe le mani a tutti gli abitanti, bambini e donne comprese…. praticamente li condannò alla mendicità a vita…. o ad una tremenda morte.

Stavamo parlando dei nostri figli con Etain, i suoi sono tutti poliglotti, parlano l’inglese, l’italiano ed alcuni anche il tedesco (Martin è svizzero tedesco ed Etain è inglese). Mentre dei miei figli solo i primi due sono poliglotti, il maschio più grande che vive a Parigi, di madre francese, e la seconda che vive alle Canarie, ed è figlia di una fiamminga. Questa figlia, Barbara, è una vera indipendentista, ha appreso le lingue di tutti i suoi contatti: l’italiano, il fiammingo, il francese, l’inglese, il tedesco, lo spagnolo. Gli altri due figli piccoli, si fa per dire, un’altra femmina, Caterina, ed una altro maschio, Felix, sono nati da due donne fiamminghe, due sorelle che il destino mi fece incontrare in tempi diversi. Ma loro non parlano una parola di altre lingue oltre all’italiano, si sono specializzati in italiano… che strano…

Etain mi ha allora raccontato un’altra storia di Guglielmo I, quella del suo amore per Matilde delle Fiandre (una fiamminga appunto…). Matilde era rinomata per la sua bellezza, si dice avesse dei meravigliosi lunghi capelli rossi e ricci… era una giovinetta diciasettenne e Guglielmo la voleva per sé. Il duca normanno, che aveva già conquistato l’inghilterra, mandò dei messi a chiederne la mano. Matilde freddamente rispose che non avrebbe mai sposato un bastardo… Guglielmo partì di corsa con il suo destriero, da solo, e raggiunse le Fiandre, attese che la bellissima Matilde comparisse per strada con tutto il seguito, lei era su un cavallo bianco ed indossava una veste bianca, i suoi capelli rilucevano al vento ed al sole. Guglielmo si avvicinò, la tirò giù e la trascinò nel fango della strada afferrandola per la capigliatura, la fece rotolare in mezza alla melma ed agli escrementi, poi risalì sul suo cavallo e se ne tornò in Inghilterra. La famiglia della ragazza offesa voleva dichiarare guerra a Guglielmo… ma lei disse “.. non c’è bisogno… sposerò quell’uomo!”

Così non ho potuto fare a meno di sentirmi un po’ anch’io Guglielmo!

Etain mi ha detto che lei vorrebbe nascere ancora diecimila volte, la sua sete di vita e la sua indifferenza alla vita sono evidenti… l’ho capito quando mi ha raccontato di un suo amico morto recentemente. Le ho chiesto “quanti anni aveva?” E lei “cinquantadue..” Ed io “…si è tolto un peso..” E lei “penso anch’io così..”. Ma allo stesso tempo mi ha detto che lei sarebbe contenta di rinascere anche diecimila volte, come i diecimila esseri, evidentemente…. Poi mi ha chiesto di scriverle un pensiero sul libro degli ospiti di Pratale ed io ho scritto, ascoltando il suono di tamburi in distanza “Ci sono tamburi a Calcata, a Jillellamudi ed anche a Pratale… ma non dire che ci sono molti suonatori di tamburi basta dire che sono…”

Paolo D’Arpini

Commenti disabilitati

Ferragosto 2009: “Femmineo sacro e parità fra i sessi” – Al Circolo vegetariano di Calcata l’attesa del Grande Cocomero in chiave matriarcale – 14, 15 e 16 agosto

Da tempo immemorabile il femminile è stato preso come esempio della capacità creativa di Dio. Anche nel cristianesimo abbiamo l’esempio della Madonna che rappresenta l’energia naturale attraverso la quale l’infusione dello Spirito Santo consente al “figlio di Dio” di assumere una forma fisica in questo mondo.

Molto spesso le antiche immagini della Madonna rappresentano vari aspetti protettivi che son propri della madre. La discussione in corso in varie branche del cristianesimo ma anche nel cattolicesimo stesso ed in altri credo religiosi porta a rivalutare ulteriormente la posizione femminile. Sono sicuro che il “sacerdozio” femminile molto presto diverrà una realtà in ogni religione… è inevitabile che ciò avvenga poiché la presenza divina non può essere considerata minore nel corpo femminile, altrimenti ciò implicherebbe una “imperfezione” della divinità stessa…

Purtroppo il maschilismo religioso nel cattolicesimo è ancora una realtà. Sappiamo tutti che la posizione della donna nella chiesa cattolica è di serie “b”, infatti solo i maschi possono recitar messa, impartire i sacramenti, svolgere funzioni sacerdotali ed essere nominati vescovi, cardinali e papi. Le donne possono solo occuparsi di penitenze e lavori marginali, con vari esempi dalla Perpetua alla madre Teresa di Calcutta. Recentemente nella chiesa anglicana è stato inserito un concetto di parità fra i sessi concedendo alle donne di accedere alla carica vescovile ma difficilmente l’esempio potrà essere seguito dal vaticano –in tempi rapidi.

Approfittando dei festeggiamenti per l’assunzione in cielo della Santa Madre Maria, che corrisponde al Ferragosto, apriamo una discussione sull’argomento del “Femmineo sacro e sulla parità dei sessi”.

La manifestazione prevede un ritiro meditativo di tre al Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata per affrontare il delicato tema delle pari opportunità anche in campo religioso e spirituale. Questo sarà il modo di quest’anno per affrontare la tradizionale “Attesa del Grande Cocomero” che si tiene nell’orto dei cocomeri, del Tempio della Spiritualità della Natura, ove non sono mai stati seminati né raccolti cocomeri.

Paolo D’Arpini

Programma:

Venerdì 14 agosto 2009, alle h. 11.00, appuntamento al Circolo Vegetariano in Via del Fontanile snc. Calcata (Viterbo).

Si potranno trascorrere i tre giorni restando ospiti del Circolo. Portare sacco a pelo e cibo vegetariano bastante e buona volontà per la permanenza. La manifestazione prevede vari momenti di convivialità nella natura, meditazione sugli archetipi femminili, bagni propiziatori al fiume Treja, passeggiate nella valle e nei luoghi sacri alla dea.

Prenotazione necessaria: Tel. 0761-587200

circolo.vegetariano@libero.it  

Commenti disabilitati

Piansano (Viterbo) – S.O.S dal Comitato contro l’Eolico Pesante – “Si decanta la bellezza del luogo e contemporaneamente la si distrugge..”

Cari amici del Circolo Vegetariano VV.TT. grazie mille… se tutto va bene sabato p.v. monteremo a Piansano un gazebo per dar voce al “No all’eolico industriale nelle nostre terre”, se volete aiutarci sarete accolti a braccia aperte. Di seguito vi invio una lettera/denuncia:

Recentemente, in data 07 luglio ultimo scorso, si è svolta presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo, una giornata di presentazione del “Piano di Gestione e Misure di Conservazione della ZPS IT 6010055 Lago di Bolsena”.

Durante la conferenza è stato esposto un certosino lavoro, svolto da due diversi enti presumibilmente incaricati dalla Provincia di Viterbo, atto ad avvalorare l’immensa valenza naturalistica in tutte le sue forme del Lago di Bolsena e del suo bacino. La valenza di essere bacino di conservazione di specie animali e crogiolo di molteplicità floristiche è stato ampiamente evidenziato ed è sicuramente il valore per cui sarà, nell’immediato futuro, chiesto una ancora più forte protezione del lago di Bolsena e del suo bacino.

All’attualità il lago risulta interessato dai vincoli ZPS (zona di protezione speciale) e anche zona SIC (sito di interesse comunitario).

Il prossimo passo che è stato evidenziato in sede di conferenza sarà presumibilmente quello di istituire una Riserva o Parco Naturalistico, se non addirittura candidarlo alla proclamazione di bene dell’UNESCO.

Bellissimi intenti che ci raccomandiamo vengano veramente presi (basterebbe già istituire una Riserva figuriamoci proclamarlo bene dell’Umanità), che comunque stridono con la futura realtà che si profila sulle pendici del catino del Lago.

Infatti è veramente strano che lo stesso Ente che propone un così meritevole lavoro di salvaguardia ambientale, autorizzi la costruzione di un parco Eolico sul territorio del comune di Piansano. Piansano non ha uno sbocco diretto sulle sponde del lago di Bolsena, ma si piazza staticamente all’interno del catino come si può ben vedere ed apprezzare dal paese di Montefiascone.

Il Parco eolico che si andrà a realizzare sul territorio di Piansano sarà composto da 30 torri eoliche alte 92 metri al rotore, con pale di lunghezza di 42,5 metri in numero di 3. Immaginate lo splendido quadro che da secoli colpisce gli animi di astanti spettatori, locali e non, dal Belvedere di Montefiascone come cambierà. Ma inoltre andando nello specifico del piano di protezione delle specie animali che da anni svernano sul lago, aironi – nitticore – cormorani e molte altre specie di uccelli acquatici, queste non possano essere ostacolate nel loro ritmo di migrazione dalla presenza di queste immense torri, non dimenticando che il presunto parco sia il primo di una serie comprendente la costruzione di circa 300 torri?

Abbiamo un grande patrimonio a disposizione, ed è sicuramente utile intraprendere una strada, ed una sola, ed arrivare fino in fondo.

Il Comitato “NO EOLICO” di Piansano

……………

Risposta:

Cari amici di Piansano, siamo nella stessa barca… avrete visto che anche qui abbiamo lo stesso identico problema:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/07/21/eolico-pesante-nell%e2%80%99agro-falisco-progetti-di-calcata-e-faleria-%e2%80%93-lettera-di-ambiente-e-territorio-sui-possibili-danni-ambientali-e-deturpazione-del-paesaggio/

Sabato p.v. siamo in Umbria per un altro incontro, comunque tenetemi informato sugli eventi futuri, cercherò come posso di dare visibilità a questa battaglia della Tuscia contro i suoi predatori.

In bocca al lupo, Paolo D’Arpini

Commenti disabilitati

“In vista del Soratte” – Riedizione in chiave moderna dei Riti Fescennini – Dal 18 al 27 settembre 2009: Agro Falisco, Agro Romano, Tuscia e Sabina

Eventi Paolo D'Arpini 22 luglio 2009

La manifestazione si svolge in concomitanza con il periodo dell’equinozio autunnale dal 18 al 27 settembre 2009 con una mostra di opere e foto sul Soratte o di paesaggi ripresi dal Soratte, della valle del Tevere e del Treja. Sono previste 2 tavole rotonde su temi ecologici e sul territorio tusco falisco e capenate, sabino e dell’agro romano, passeggiate, esibizioni musicali e di poesia, picnic e visite ai vari luoghi storici del territorio. La mostra ed il primo incontro introduttivo al tema è programmata nel Palazzo Canali Caccia di Sant’Oreste, con il patrocinio e la collaborazione del Comune e della locale Proloco. Altri incontri sono previsti rispettivamente nella provincia di Rieti, a Poggio Mirteto, e nella provincia di Viterbo, a Calcata.

La manifestazione viene promossa da: Circolo Vegetariano VV.TT. ed Associazione per la Promozione delle Arti in Italia – in collaborazione con Proloco di Sant’Oreste, Avventura Soratte, Comune di Poggio Mirteto, Consorzio fra i Comuni del Bacino del Tevere e Treja.

Patrocinio di: Regione Lazio, Provincia di Roma, Provincia di Viterbo, Provincia di Rieti, Parco Valle del Treja, Comune di Sant’Oreste, Comune di Poggio Mirteto, Comune di Calcata.

Venerdì 18 settembre 2009

h. 16.00 – A Calcata (Viterbo) – Nel Parco Valle del Treja, si svolge una passeggiata “In Vista del Soratte”. Partenza dal Circolo vegetariano VV.TT. percorso dal borgo antico al nuovo centro di Calcata e ritorno nel Tempio della Spiritualità della Natura, dove si terrà una meditazione propedeutica ad affrontare i temi dei giorni successivi.

Sabato 19 settembre 2009

h. 16.00 – Palazzo Canali Caccia a Sant’Oreste (RM) Inaugurazione Mostra e Tavola Rotonda sui Riti Fescennini e la sacralità del Soratte. Presenziano le Autorità Istituzionali e gli esponenti degli Enti Patrocinanti e dei Comuni coinvolti.

Introduzione. Sulla sacralità del Soratte è stato ampiamente discusso, abbiamo le testimonianze di poeti e pensatori che nel corso dei secoli hanno raccontato la bellezza del monte. Un’isola bianca di calcare in una vasta piana scura di tufo. Che il Soratte, collina transfuga dell’Appennino, fosse una vera isola, dai tempi in cui era circondata dalle acque della Tetide, lo sappiamo dalla geologia e dai reperti biologici marini trovati sulle sue pendici. Che sia un’isola anche nella terra lo vediamo dalla sua bianca sostanza calcarea circondata da un mare di lava. Chi vive nell’Agro Falisco, o Romano o nella Sabina, non può fare a meno di aver sempre presente il monte solitario davanti agli occhi. Chi osserva dalla montagna, invece, ha una pianura davanti a sé in cui scorre il fiume Tevere. Nella simbologia antica questo si chiama l’incontro fra il maschile ed il femminile, fra l’interno e l’esterno. Il monte illuminato Soratte prende il nome dalla parola sanscrita Surya che significa ” il Sole” le sue grotte misteriose stanno a significare la profondità della terra che viene vivificata dai suoi benefici raggi.

Programma dell’inaugurazione e della tavola Rotonda del 19 settembre 2009.

h. 16.00 – Sant’Oreste (Rm) – Palazzo Canali Caccia 1° incontro sul tema: “In Vista del Soratte” con narrazione storica sui Riti Fescennini, inaugurazione della Mostra d’arte e di foto sul territorio della Valle del Tevere e del Treja e rinfresco. Durante lo sharing sono previsti interventi di amministratori, artisti, ecologisti e storici, studiosi della filosofia e delle religioni e di comuni cittadini che si uniscono in cerchio.

Domenica 20 settembre 2009

h. 10.30 – A Poggio Mirteto (Rieti) – Appuntamento davanti al Comune

– Passeggiata nei luoghi da cui la montagna sacra è visibile in lontananza e racconti sulla sacralità del territorio e sull’antica unione fra genti sabine, falische ed etrusche. Picnic in loco.

h.16.00 – Nella Chiesa San Paolo meditazione sul Monte Soratte. Giro di condivisione di esperienze sul Soratte ed incontro conviviale, in cui esprimere varie forme di spiritualità naturale: la poesia, la musica arcaica, le storie.

Domenica 27 settembre 2009

h. 10.30 – A Sant’Oreste (Rm) – Passeggiata sul Monte Sacro ai Falisci, ai Sabini ed ai Romani in collaborazione con Pro Loco e Ass. Avventura Soratte – Picnic in loco.

h. 16.00 – Cerimonia conclusiva e “svernissage” della mostra a Palazzo Canali Caccia. Viene ufficializzata la proposta di istituzione annuale della Riedizione dei Riti Fescennini, modo culturale d’incontro fra le popolazioni del territorio attorno al Soratte. All’esterno, tempo permettendo, alcune performances artistiche di teatro, poesia e musica in sintonia e condivisione di cibo e bevande da ognuno portate.

Attenzione la Mostra “In Vista del Soratte”, al Palazzo Canali Caccia di Sant’Oreste, resta aperta per tutto il periodo dal 19 al 27 settembre 2009.

Contatti.

Coordinamento logistico: circolo.vegetariano@libero.it - Tel. 0761/587200

Segreteria organizzativa : info.apai@virgilio.it  - 333.5994451

Commenti disabilitati