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Nizza, l’attentato studiato – Il tunisino Bouhlel come l’anarchico Valpreda

Come si organizza un attentato falsa bandiera come quello di Nizza? La risposta più plausibile è il ricorso alla tecnica adottata a Piazza Fontana nel dicembre del 1969: ad un primo livello, quello delle pedine inconsapevoli dell’attentato in preparazione, è sovrapposto un secondo livello, quello dei servizi segreti che scelgono l’obiettivo e organizzano l’operazione, nascosti dietro le quinte. Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il tunisino “violento”, “instabile”, “donnaiolo”, “bisessuale”, svolge nella strage della Promenade des Anglais lo stesso ruolo dell’anarchico e ballerino d’avanspettacolo, Pietro Valpreda, nell’attentato di Piazza Fontana: un semplice capro espiatorio. Anzi, addirittura migliore di Valpreda perché, qualsiasi sia stata la vera dinamica della carneficina, il tunisino è irrimediabilmente morto.

Il tunisino Bouhlel come l’anarchico Valpreda

Di scarsa utilità è lo studio della storia repubblicana dell’Italia che, uscita sconfitta dall’ultima guerra, fu vittima di una ventennale strategia della tensione (trenta anni, aggiungendo le stragi di mafia degli anni ’90), per frenare l’esuberanza elettorale del PCI e (oppure soprattutto?) per mantenere il Paese in una perpetua condizione di subalternità economica e politica, col ricorso ad attentati destabilizzanti, omicidi eccellenti e rapimenti di spicco.

Tra i pochi vantaggi si annovera l’acquisizione di una certa dimestichezza con una materia oscura come il terrorismo di Stato ed una certa malizia nell’affrontare le dinamiche della strategia della tensione che si ripropongono quasi uguali oggi, modificate qua e là solo per adattarle al mutato contesto politico e sociale: non più “brigatisti” ma “islamisti”, non più stelle rosse ma drappi neri, non più la retorica marxista-leninista ma quella della jihad mussulmana.

Per il resto è sempre il vecchio copione, trito e ritrito, che l’Italia sperimentò nel lontano 12 dicembre del 1969 con la bomba alla sede milanese della Banca Nazionale dell’Agricoltura: 17 morti che sancirono l’inizio di una lunga stagione terroristica, eterodiretta dai servizi angloamericani, israeliani e francesi (con l’aggiunta del BND tedesco, semplice filiazione, però, della CIA e del MI6). La strage di Piazza Fontana è, tutt’ora, un modello insuperato per sviscerare il terrorismo di Stato, comprenderne le logiche ed i meccanismi: è il prototipo dell‘attentato falsa bandiera, di cui la bomba che ha sventrato l’aeroporto Zaventem di Bruxelles o la carneficina di Nizza del 14 luglio sono semplici ripetizioni.

Come funziona quindi un attentato eterodiretto dai servizi? Bé, la triste vicenda di Piazza Fontana insegna che lo stragismo di Stato si compone normalmente di due livelli, due strati applicati l’uno sopra l’altro.

Al primo livello troviamo le pedine, la bassa manovalanza che partecipa all’azione senza essere neppure consapevole della natura dell’attentato in preparazione: come semplici operai avvitano bulloni, ignari che la linea di montaggio cui lavorano produce fucili e non frullatori. Le pedine, cui le autorità ed i media attribuiscono la paternità dell’attentato al termine dell’operazione, sono necessariamente tenute all’oscuro della macchinazione: pochi, infatti, sono gli uomini disposti ad uccidere a sangue freddo decine di persone e, ancora meno, quelli pronti ad immolarsi da kamikaze od a marcire in carcere per tutta la vita.

Al secondo livello troviamo i “pupari”, gli uomini dei servizi segreti che si spacciano come forze dell’ordine sotto copertura o criminali coinvolti in qualche attività illecita ordinaria: chiedono alle pedine di trasportare una borsa nel luogo X all’ora Y o di partecipare, ben remunerati, ad un’esercitazione d’antiterrorismo che degenera presto in una vera e propria carneficina. I “pupari” raramente finiscono sul banco degli imputati e, se incappano accidentalmente in qualche zelante magistrato, trovano provvidenzialmente riparo all’estero.

Nella strage di Piazza Fontana, la funzione della pedina è svolta da Pietro Valpreda (1933-2002): ballerino d’avanspettacolo, anarchico-individualista, dipinto come uomo fragile e manipolabile, finisce sul banco degli imputati per aver collocato la bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura grazie alla controversa testimonianza di un tassista. Nelle settimane successive alla strage è oggetto di una violenta campagna mediatica che lo dipinge come un pazzo sanguinario. Si discute tuttora se Valpreda abbia effettivamente collocato un ordigno a scopo dimostrativo, cui fu affiancata una seconda bomba letale, o se a piazzare l’esplosivo sia stato un sosia: nessuno dei sette processi sulla strage di Piazza Fontana ne proverà mai comunque la colpevolezza e Valpreda uscirà definitivamente dall’iter giudiziario già negli anni ’80.

Al secondo livello, dove non arrivano le condanne, ma solo le inchieste giornalistiche e le indiscrezioni di fonti molto bene informate, troviamo gli esponenti di estrema destra che hanno infiltrato gli ambienti anarchici frequentati da Valpreda (Mario Merlino, Giovanni Ventura, Delfo Zorzi, etc.), in contatto con agenti del servizio segreto italiano (Guido Giannettini), a loro volta coordinati dall’ufficio Affari Riservati del Viminale. È proprio qui, secondo la ricostruzione fornita dal saggista americano ed ex-agente segreto Peter Tompkins che va cercata la regia della “strategy of terror” ed individua nel funzionario del Viminale, Federico Umberto D’Amato, intimo dei servizi americani sin dalla guerra, la mente dell’operazione di Piazza Fontana1.

Studiata la struttura di Piazza Fontana, prototipo della strategia della tensione, abbiamo strumenti idonei per sviscerare qualsiasi altra strage di Stato, compresa la carneficina di Nizza del 14 luglio.

Al primo livello, quello delle pedine, troviamo il 31enne tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, che nella vicenda ricopre lo stesso ruolo dell’anarchico Pietro Valpreda, con l’ulteriore vantaggio che, essendo morto, gli sarà impossibile imbastire qualsiasi difesa davanti alla stampa ed alla giustizia.

Bouhlel, affetto da problemi psichici tra il 2002 ed il 2004, installatosi in Francia nel 2008 con la moglie originaria di Nizza da cui ha tre figli, in corso di divorzio, impiegato come autotrasportatore da un anno e mezzo dopo un periodo di disoccupazione, è conosciuto alle forze dell’ordine solo per alcune violenze commesse tra il 2010 ed il 20162: la moglie, infatti, si premura di incontrarlo solo in luoghi pubblici, per evitare che Bouhlel alzi le mani.

Descritto come taciturno ed introverso dai vicini di casa, Bouhlel sembrerebbe sfogare il suo esuberante carattere nel tempo libero: pratica arti marziali, frequenta una palestra ed una scuola di salsa (dove è noto come “Momo”), alza il gomito con la bottiglia, abborda donne giovani e mature ad ogni occasione. Fisicamente prestante, Bouhlel arrotonda forse lo stipendio prostituendosi con uomini, tanto che, secondo le ricostruzione dei media3, la sua più assidua frequentazione sarebbe stato un 73enne, ascoltato dalla polizia dopo i fatti del 14 luglio. Come nel caso di Valpreda, il quadro che ne emerge è quindi quello di personalità fragile e manipolabile, che oscilla tra la violenza famigliare e la costante ricerca di nuove donne, tra l’alcool ed i rapporti omosessuali, una figura, insomma, che un po’ di denaro e qualche menzogna si può facilmente circuire.

Bouhlel è “scelto” per l’operazione del 14 luglio per tre principali ragioni: i suoi natali arabi, la patente di autotrasportatore, conseguita circa 18 mesi fa, la sua saltuaria comparsa nei radar della polizia. Del tutto carente è il profilo di Bouhlel sotto l’aspetto del fanatismo religioso: data la sua vita piuttosto dissoluta e la sua estraneità a qualsiasi pratica mussulmana, il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, parlerà, per avvalorare la pista del terrorismo islamico, di un nuovo tipo di terrorista, “radicalisé très rapidement”, ossia convertitosi ai precetti dell’islamismo più radicale in sole due settimane.

La tesi fa chiaramente fa acqua da tutte le parti ed è questo il motivo per cui, lo stesso giorno della conferenza stampa di Cazeneuve, il SITE Intelligent Group “scova” la rivendicazione ufficiale dell’ISIS sino a qual momento mancante (Bouhlel sarebbe un “un soldat de l’Etat islamique qui a répondu aux appels lancés pour prendre pour cible les ressortissants des pays de la coalition qui combattent l’EI”4).

Al secondo livello si collocano invece le menti della strage del 14 luglio 2016, di cui disponiamo al momento, e forse per sempre, di pochissime informazioni. Dato il profilo “laico” di Bouhlel e le caratteristiche delle persone finora fermate (una coppia di albanesi, criminali comuni che avrebbe venduto una pistola automatica al tunisino5) è difficile ipotizzare il coinvolgimento di imam o fanatici sunniti, riconducibili alla solita Fratellanza Mussulmana, che avrebbero orchestrato la strage con il placet dei servizi segreti francesi. Più facile, invece, è che al secondo livelli si trovino direttamente gli agenti dei servizi transalpini ed israeliani, che hanno probabilmente adescato l’autotrasportatore tunisino, personalità manipolabile ed a corto di soldi, promettendogli una bella somma per partecipare ad un’esercitazione antiterroristica, velocemente degenerata nella strage del 14 luglio.

Analizziamo ora la dinamica dei fatti per dimostrare la validità della nostra tesi.

I soldi ai famigliari, il vetro blindato, le armi finte: l’esercitazione diventa strage

L’esercitazione antiterrorismo che si tramuta in attentato è una tattica non nuova: sicuramente in molti ricorderanno come in concomitanza agli attentanti islamisti a Londra del 7 luglio 2005, costati la vita ad una cinquantina di persone, una società di sicurezza privata, la Visor Consulting, stesse conducendo un’esercitazione che “simulava” gli attacchi poi effettivamente perpetrati da “Al Qaida”6. Più di un elemento lascia supporre che la stessa tattica sia stata impiegata anche a Nizza.

Bouhlel, a lungo disoccupato ed obbligato a pagare gli alimenti alla moglie per il mantenimento dei tre figli, inizia improvvisamente ad inviare denaro e qualche bene di lusso alla famiglia, dicendo al fratello di volere presto tornare a vivere in Tunisia, come fanno spesso gli immigrati dopo aver accumulato una piccola fortuna all’estero (“Negli ultimi tempi non faceva che chiedermi dei nostri genitori. Mi aveva detto che sarebbe tornato presto a vivere a Msaken. E aveva anche cominciato a spedire telefoni cellulari e del denaro. Piccole somme. Trecento, quattrocento euro alla volta”7).

Purtroppo non è possibile precisare l’entità di questi “ultimi tempi”, ma, quasi certamente, corrisponde al lasso temporale in cui l’autotrasportare tunisino (che ha la patente per guidare i mezzi pesanti da 18 mesi circa) è impiegato in un lavoretto “extra”: un’occupazione che genera un improvviso benessere, tanto da consentirgli di inviare soldi ai famigliari e di progettare di ristabilirsi in Tunisia, come un rimpatriato di successo. È un’occupazione che non crea nessun turbamento in Bouhlel, perché nessuno nota cambiamenti nel suo umore ed il fratello, poche ore prima della strage, riceve un foto che lo ritrae rilassato e felice (“Ha detto che era a Nizza con i suoi amici europei per celebrare la festa nazionale”8).

Perché Bouhlel è così sereno a distanza di poche ore dall’attentato?

La risposta è semplice: per l’autotrasportatore, il 14 luglio si delineava come un giorno identico ai precedenti, un giorno in cui avrebbe svolto un lavoro ben remunerato per non meglio precisate forze dell’ordine, con cui ha una certa dimestichezza dati i suoi trascorsi giudiziari.

Bouhlel noleggia il camion frigo l’11 luglio ed effettua “sopralluoghi” sulla Promenade des Anglais il 12 e 13 luglio, dove è ripreso dalle telecamere di sicurezza9. Perché Bouhlel che vive da anni in città, si reca per due giorni consecutivi sul luogo dell’imminente strage? Non conosce il lungomare nizzardo? No, Bouhlel bazzica la Promenade des Anglais con l’autocarro perché è quello il lavoro per cui è pagato: testare la sicurezza del centro-città guidando un camion su cui viaggiano granate e fucili d’assalto finti, gli stessi che saranno rinvenuti sull’abitacolo dopo l’attentato (“una pistola automatica finta, due repliche di fucili d’assalto, kalashnikov e M16 finti”10).

Bouhlel, la notte del 14 luglio, era certo che avrebbe partecipato alla stessa operazione antiterrorismo già svolta nei due giorni precedenti.

L’unica differenza, quella sera, sarebbe stata testare l’efficienza (o meglio dire, l’inefficienza) delle forze di sicurezza durante una grande manifestazione come lo spettacolo pirotecnico sul lungomare.

Il camion, su cui sono già a bordo le armi finte, è lasciato parcheggiato in prossimità della Promenade des Anglais, dove non avrebbe dovuto nemmeno sostare data la chiusura della zona ai veicoli per la festa serale: gli agenti fermano Bouhlel già nel pomeriggio del 14 ed il tunisino se la cava con poco, dicendo che deve consegnare gelati. Si noti che qualcuno, tra l’11 luglio ed il giorno della strage, ha sostituito il parabrezza del camion frigo con un vetro blindato (che non andrà in frantumi nonostante la pioggia di proiettili)11, così da proteggere il conducente, complice dei servizi, nell’inevitabile scontro a fuoco.

Manca ora poco all’attentato.

Bouhlel raggiunge il lungomare in bicicletta (il suo abituale mezzo di locomozione che, nel condominio in cui abita, conserva diligentemente nel suo appartamento per evitare furti) e, arrivato al camion, colloca la bici nel carico del camion, sicuro, evidentemente, di spostarsi da quella zona nel corso della serata12. Adesso è a bordo dell’autocarro e siede a fianco, probabilmente, dell’uomo dei servizi che compirà la strage. Bouhlel invia ad uno degli uomini attualmente in custodia l’sms su cui scrive “Amène plus d’armes, amènes en 5 à C.”,13 “Porta più armi, portane 5 a C.”, evidenziando come le armi, tutte finte tranne un pistola calibro 7.65con cui il conducente farà fuoco dall’abitacolo, siano il vero oggetto dell’esercitazione cui il tunisino pensa di partecipare.

Il camion, cinque minuti dopo l’invio dell’sms, si mette in moto, da principio adagio.

A questo punto Bouhlel è, probabilmente, ucciso nell’abitacolo da un secondo uomo, l’agente dei servizi, che ha sinora collaborato con lui “all’operazione antiterrorismo”. L’agente prende il volante, un motociclista si affianca al mezzo e nel tentativo di salire a bordo perde le vita finendo sotto le ruote, due agenti aprono il fuoco, il conducente ora accelera ed inizia la macabra corsa di due chilometri zigzagando tra la folla.

La polizia crivella di colpi la cabina, ma il vetro blindato protegge l’agente a bordo: raggiunto il punto di raccolta concordato preventivamente, il famoso hotel Negresco14, l’autocarro si ferma. Entra in azione il resto della squadra che, in abiti da Police Nationale, “uccide” Bouhlel e mette in salvo l’agente dei servizi, sfruttando il caos generalizzato. Un video manipolato, apparso il 15 luglio sul sito israeliano Ynet e confutato l’indomani da Le Monde nell’articolo “Attentat de Nice : une vidéo manipulée fait croire que le terroriste a été capturé vivant” filma il prelevamento di un uomo da parte della polizia, che lo trascina correndo via dal camion: diffondendo materiale falso, i servizi segreti israeliani hanno voluto probabilmenteinficiare la vera dinamica dei fatti. Il ballerino di salsa Bouhlel, a differenza del ballerino d’avanspettacolo Valpreda, non potrà nemmeno tentare una difesa.

Ciò che più stupisce, ed è sintomo della gravità del contesto economico-sociale percepita dall’establishment euro-atlantico, è la concitazione della strategia della tensione francese rispetto a quella attuata decenni fa in Italia, dove intercorrono cinque anni tra la strage di Piazza Fontana ed il pesantissimo 1974 (l’attentato di Piazza Fontana e la bomba sul treno Italicus).

Nell’Esagono si contano attentanti spettacolari con cadenza quasi semestrale ed attentati minori, anch’essi letali, con cadenza mensile: puntualmente il primo ministro Manuel Valls ripete che la Francia è in guerra (“Nous faisons face à une guerre que le terrorisme nous livre” ha detto il 15 luglio) e preventiva nuovi morti e nuovi attentati che si materializzano puntualmente a distanza di poche settimane.

Si noti, infine, come allo base dello stragismo di Stato dimori sempre il connubio tra massoneria e servizi segreti: logge americane, inglesi e francesi supervisionarono gli anni di piombo italiani, come il Grande Oriente di Francia (cui appartengono François Hollande e Manuel Valls15) riveste oggi un ruolo di primo piano negli attentati che stanno insanguinando la Francia.

Lentamente anche la società francese sembrerebbe prendere coscienza di quanto sta avvenendo (si veda l’accoglienza riservata a Valls in occasione della visita a Nizza, salutato al grido di “bastardo” e “assassino”), ma la triste impressione è che l’Europa di oggi abbia, almeno a livello di classi dirigenti (politici, intellettuali, giornalisti, etc.) ancora meno anticorpi che nell’Italia degli anni ’70.

Sulla strage di Piazza Fontana, costata la vita a 17 persone, sono stati imbastiti sette processi e versati fiumi d’inchiostro in libri, inchieste giornalistiche e libelli. La strage di Nizza, costata la vita a 84 persone, è sostanzialmente già archiviata dopo una settimana: si attende solo il prossimo attentato per parlare d’altro.Pauvre France!

Il video falso che dimostra il prelevamento del terrorista da parte della polizia (minuto 1:50), diffuso dai servizi israeliani il 15 luglio per inficiare la vera dinamica dei fatti.

Federico Dezzani
Twitter: @FedericoDezzani

1Il Segreto di Piazza Fontana, Paolo Cucchiarelli, Ponte delle Grazie, 2009, pagina 441

2http://www.lemonde.fr/societe/article/2016/07/16/attaque-de-nice-les-motivations-troubles-de-mohamed-lahouaiej-bouhlel_4970489_3224.html

3http://www.huffingtonpost.fr/2016/07/18/mohamed-lahouaiej-bouhlel-terroriste-nice-attaque-terrorisme_n_11052290.html

4http://www.liberation.fr/france/2016/07/18/mohamed-lahouaiej-bouhlel-terroriste-d-un-genre-nouveau_1467026

5http://www.sudinfo.be/1625181/article/2016-07-17/attentat-de-nice-sept-personnes-en-garde-a-vue-apres-une-nouvelle-interpellation

6https://www.youtube.com/watch?v=JKvkhe3rqtc

7http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/18/news/la_strage_di_nizza_diventa_un_mistero_la_bici_le_finte_armi_e_l_ultimo_sms-144334808/

8https://www.lastampa.it/2016/07/17/esteri/strage-a-nizza-venti-gli-italiani-ancora-da-rintracciare-kioqkNZ8r958RvjlBYlqqI/pagina.html

9http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/strage_nizza_bouhlel_non_sono_io-1861002.html

10http://www.corriere.it/esteri/16_luglio_15/nizza-strage-chi-assalitore-franco-tunisino-7ca69fcc-4a4d-11e6-8c21-6254c90f07ee.shtml

11http://www.debka.com/article/25551/Nice-terror-truck-had-bullet-resistant-windshield

12http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/18/news/la_strage_di_nizza_diventa_un_mistero_la_bici_le_finte_armi_e_l_ultimo_sms-144334808/

13http://www.parismatch.com/Actu/Societe/Le-tueur-de-Nice-Mohamed-Lahouaiej-Bouhlel-avait-il-des-complices-et-combien-1020964

14http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/14/news/nizza-144100478/

15http://www.lexpress.fr/actualite/politique/un-franc-macon-nomme-valls_1681324.html

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Il caldo è tornato, Erdogan scava la fossa, no alle riforme repubblichine, storia nella materia e nella psiche, visione sacrale, da Torino a Madrid in bicicletta…

Il Giornaletto di Saul del 20 luglio 2016 – Il caldo è tornato, Erdogan scava la fossa, no alle riforme repubblichine, storia nella materia e nella psiche, visione sacrale, da Torino a Madrid in bicicletta…

Care, cari, il caldo è tornato a Treia, d’altronde siamo a metà luglio, e c’è pure la Luna Piena, e il discorso al baretto, con Lorenzo, verte sulla situazione internazionale, con l’analisi degli ultimi attentati, golpe, immigrazioni clandestine, etc. I musulmani aumentano e ci sono poche speranze che si integrino all’interno della comunità che li sta accogliendo. “Questi non sono profughi”, come disse Giobbe Covatta. Quando vediamo sbarcare questi con ’sti fisici da lottatori, si capisce che l’Europa non ha capito niente della situazione in Africa. Ci sono milioni di persone che non riuscirebbero ad affrontare una passeggiata di cento metri, tanto sono malridotti, figuriamoci una traversata. Senza contare che col costo di un imbarco, ci vivrebbero in mille per un mese. Stiamo facendo ponti d’oro a gente che non lo merita, quando basterebbe investire una metà di ciò che si spende all’anno per sistemare questi “profughi”, per salvarne milioni in Africa. Ma capisco che certe realtà è meglio non vederle, soprattutto perché non fanno comodo agli interessi politici ed economici di chi ci governa e sull’accoglienza ci specula. Senza contare che la spinta verso la conversione all’islam si fa sempre più forte… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/07/19/era-un-martedi-di-meta-luglio-2016-a-treia-discorsi-fuori-di-testa-sotto-linflusso-della-luna-piena/

Erdogan scava la fossa – Scrive Uberto Tommasi: “Turchia, dopo il golpe fallito, migliaia di soldati, civili, magistrati sono stati arrestati, denudati, maltrattati e ora secondo la tradizione locale, torturati. Molti essendo soldati sapevano combattere e quando usciranno si sommeranno ai 12.000 soldati in armi dei curdi, ai residui dei comunisti torturati e alle migliaia di persone che hanno avuto torturato qualcuno in famiglia. Credo che si stia preparando un bel pacchetto di nemici per Erdogan. Ora il presidente sta ricattando gli americani per ottenere più denaro per l’affitto delle basi e per aver maggior libertà di azione per arrivare al petrolio di Kirkuk e Mosul. Probabilmente l’accordo con i Russi e Israele aveva questo obiettivo, ma comincio a pensare che il nuovo sultano creda che tutti siano stupidi”

No alle riforme dei nuovi padrini della nuova pseudo Repubblica Italiana – Scrive Adriano Colafrancesco: “Votare “no” al referendum costituzionale di ottobre per salvaguardare la democrazia oggi e garantire la propria libera voce domani; fermare lo scempio di una riforma che sottrae poteri ai cittadini e mortifica il Parlamento; fermare una legge oltraggio che, calpestando la volontà del corpo elettorale, instaura un regime politico fondato sul governo del partito unico!…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/07/diciamo-no-ai-nuovi-padrini-costituenti.html

Commento di Pier Paolo Pasolini: “…non solo restano al potere, ma parlano. Ora è la loro lingua che è la pietra dello scandalo. Infatti ogni volta che aprono bocca, essi, per insincerità, per consapevolezza, per paura, per furberia, non fanno altro che mentire. La loro lingua è la lingua della menzogna. E poiché la loro cultura è una putrefatta cultura forense e accademica, mostruosamente mescolata con la cultura tecnologica, in concreto la loro lingua è pura teratologia. Non si può ascoltare. Bisogna tapparsi le orecchie.”

Varsavia. Azioni di protesta contro la NATO e contro la guerra – Scrive Kristine Karch: “Six organizations of the Polish peace and social movements together with the international Network Not to War – No to NATO conducted the alternative summit “No to War“ in Warsaw from July 8th to 10th 2016. Aim of the protests actions was the continuous delegitimation of the largest military organization of the world which is permanently and worldwide engaged in wars….” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/07/19/nato-protest-actions-in-warsaw-%E2%80%9Cno-to-war-%E2%80%93-no-to-militarism-money-for-the-hungry-not-for-tanks%E2%80%9C/

Nityananda Mahasamadhi – Scrive Clenz Domus Venece a commento dell’articolo https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/06/02/treia-e-recanati-festa-dell-acqua-cotta-dal-8-al-9-agosto-2016/ -: “…non sapevo fosse il maestro del tuo maestro, ma non c’è da meravigliarsi, un uomo come lui è difficile che resti senza discendenze! – Dunque per l’occasione ti allego questo magnifico video/canto sul grande Guru https://www.youtube.com/watch?v=jdrg1cWKtuw – (Nityananda Svarupa Shivoham, già questo mantra trasmette l’essenziale in pochi minuti!), maestro di Muktananda e, sopratutto, padre di tutti i Pigmei del mondo, aborigeni, boscimani, inuit, e nomadi di spirito che sentono e cercano sempre le radici della propria umanità.. 8 agosto ovunque io sia, se avrò l’arpa africana a portata di mano, suonerò per lui, di fatto unendomi ai vostri canti delle ore 21.00”

Mia rispostina: “Grazie per il bellissimo canto. Ne approfitto per riproporre alcune storie sulla funzione del Guru nella spiritualità laica http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/04/22/la-funzione-del-guru-nella-spiritualita-laica-3-storie-esemplificative-nityananda-baal-shem-tov-ryonen%E2%80%A6/. C’è anche la mia esperienza vissuta a Ganeshpuri in visita al Tempio di Nityananda”

La storia presente nella materia e nella psiche – La verità non può essere parziale, come non può essere sminuzzata l’integrità della nostra esistenza corporea. La verità storica dovrebbe corrispondere ad un’interezza e questa interezza viene data solo da quella memoria sottile che resta impressa nelle forme in continua mutazione fenomenica. Questo “ricordo” a livello organico viene definito DNA ed a livello psichico io lo chiamo “psicostoria”, ovvero la capacità di lettura attraverso la memorizzazione automatica, presente nell’insieme dei processi vitali coinvolti negli eventi. Continua: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Memoria-collettiva-nella-materia-e-nella-psiche

Cupramontana. Cane cerca sistemazione – Scrive Tribù: “Buio, cane nero, di circa 2 anni, mezza taglia, cerca nuova sistemazione. Meglio con persona capace di addestrarlo o casa con corte recintata perché sia libero, ma non possa cacciare galline dei vicini. In Tribù sarebbe destinato alla catena e questo non ci piace. Se interessato contatta la Tribù delle Noci Sonanti in Via Torre n. 54, 60034, Cupramontana (AN)”

Brescello. Pecore condannate per “pascolo vagante” – Scrivono Verdi: “…il Servizio Veterinario della Regione Emilia Romagna nella sua articolazione provinciale di Reggio Emilia si è reso responsabile di un pasticcio che sta portando ad esiti assolutamente negativi per 300 pecore, colpevoli di “pascolo vagante” non autorizzato nel comune di Brescello, il paese di Don Camillo e Don Peppone…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/07/brescello-il-paese-di-don-camillo-e-don.html

Turchia. Il colpo di stato nell’età mediatica – Scrive Claudio Martinotti Doria: “…io penso che questo colpo di stato sia assai sospetto e favorisca solo Erdogan nella sua intenzione di accentrare su di sé il potere assoluto in Turchia eliminando tutta l’opposizione laica. In ogni caso c’è un cambiamento nell’aria a livello politico militare internazionale, ed occorre fare il massimo sforzo di concentrazione per annodare i fili e le interconnessioni degli eventi per pervenire ad una interpretazione dei fatti, per quanto complessa, che sia verosimile e non mediaticamente indotta…”

La visione sacrale e la trasformazione spirituale – Il traguardo morale dell’ecologia profonda è quello di inserire nella quotidianità lo stimolo alla ricerca ed alla riflessione spirituale integrandolo con gli aspetti laici della nostra esistenza. Una considerazione che ritengo utile portare in luce è quella del riallineamento con i canoni della natura. Infatti malgrado la dovizia di doni benefici offerti alla vita di ognuno la Terra sta riflettendo il grande cataclisma di una umanità che vuole ribellarsi alla vita. Il riallacciarsi all’aura della Terra, e l’aiuto spontaneo offerto alla trasformazione spirituale, è il dovere al quale noi umani siamo chiamati… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/07/la-civilta-della-dea-di-marija-gimbutas.html

Commento di Maurizio Di Gregorio: “Stampa alternativa ha ristampato entrambi i volumi alcuni anni fa, adesso è disponibile solo il secondo. Maria Gimbutas aveva affermato che il suo lavoro non dimostrava alcuna antecedente civiltà matriarcale semmai (forse) gilanica ma solo la diffusione della cultura della grande Dea. Da quel momento era stata ostracizzata dalle femministe e…” – Continua in calce al link segnalato

Mia rispostina: “..l’articolo è stato scritto come recensione della prima edizione del primo volume del libro della Gimbutas. Quindi è di alcuni anni fa (la data è menzionata: 2012). Essenzialmente nel testo mi sono limitato ad una analisi del pensiero della traduttrice Mariagrazia Pelaia..” – Continua in calce al link sopra segnalato

Da Torino in bicicletta sino a Madrid. Per dire no alla corrida – Scrive Silvia Premoli: “Dal 1 al 17 agosto 2016 le date della terza edizione di “BASTA CORRIDA VEG TOUR”. Un tour in bicicletta che prevede la partenza da Torino, città del Toro, sino all’arrivo a Madrid, dove insiste la più grande arena, per dire no alla corrida… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/07/1-agosto-2016-partenza-del-basta.html

Pedala pedala e fiscieta: https://www.youtube.com/watch?v=Tzdo06QUS8M – Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“In villages, monasteries, caves and such places — Wherever we might stay — let us not look for close friendship, But with whomever we become acquainted, be neither too intimate nor too hostile. ‘To remain self-reliant’ is my heart advice.” (Longchenpa)

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Una nuova società, chi sono i Precursori?, economia bioregionale, ONG infide e bugiarde, il paradiso terrestre di San Brandano

Il Giornaletto di Saul del 10 aprile 2016 – Una nuova società, chi sono i Precursori?, economia bioregionale, ONG infide e bugiarde, il paradiso terrestre di San Brandano

Care, cari, …non è detto che sia impossibile creare una “integrazione” ed una collaborazione anche fra membri di culture e razze diverse. Siamo tutti esseri umani e non c’è alcuna differenza fra un nero, un bianco ed un giallo. Il problema subentra quando una certa comunità vuole far prevalere la sua “cultura” o “religione” o “idea politica” e cerca di imporla in un modo o nell’altro agli altri. Ricordo, durante i miei viaggi in Africa od in vari paesi dell’Asia, che se ci si relaziona su un piano esclusivamente umano con gli altri non c’è nessuna difficoltà a dialogare e condividere emozioni e bisogni. L’amore è possibile quando ci si apre, se ci si chiude vince l’egoismo e l’ignoranza. Può definirsi egoismo o ignoranza “cristiana” o “maomettana”, della squadra di calcio o del colore della pelle… Ma cosa possiamo fare se l’opponente che manifesta quell’egoismo, che sia un banchiere, un industriale, un re, un papa, un mullah, od un poveretto che cerca di farsi largo nella società, arraffando quel che può, pur di ottenere almeno i galloni da “caporale”?.. – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/04/09/soccombere-al-degrado-sociale-o-preparasi-ad-affrontarlo/

Protesta contro l’informazione mainstream pilotata – Scrive F. V.: “Vorrei informare, e chiedere anche ai giornalisti del Corriere, perché si prestano a diffondere bugie pericolose, che istigano alla guerra, da parte della propaganda jhadista in Siria. Il Corriere ha fatto un becero articolo in cui sostiene che i residenti di Palmyra sunniti, non vengono fatti rientrare nelle loro case. Un articolo intero, basato su un tweet di un ribelle, che ha tutta la convenienza a diffondere queste assurde cazzate. Peccato che 2000 sunniti, fotografati e intervistati da svariati media, dopo essere stati accolti in Homs, sono tornati alle loro case in Palmyra, liberate dall’esercito siriano, che è al 70 % sunnita. Dovreste vergognarvi, come esseri umani, e come giornalisti, di diffondere la più abbietta propaganda, senza alcun fondamento, e con il risultato di seminare tra i sunniti che leggono, nuovi combattenti…”

Chi sono i Precursori? – Qualcuno mi ha chiesto, al proposito del programma della Festa dei Precursori, che quest’anno si tiene a Treia dal 24 al 25 aprile 2016: “Bello… ma chi sono i precursori?”… Alcuni nostri detrattori dicono che siamo sessantottini non pentiti, oppure che siamo inveterati illusi, poiché il nostro voler cambiare il mondo si risolve in un nulla… Sarà così… ma almeno stiamo cercando di farlo cominciando dal cambiare noi stessi, decidendo per noi stessi quei comportamenti necessari a creare una nuova civiltà umana. Ed allora ci definiamo Precursori e “ribelli” e non “rivoluzionari” poiché, come disse Osho, il rivoluzionario appartiene ad una sfera terrena mentre il ribelle e la sua ribellione sono sacri. – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/04/09/chi-sono-i-precursori-il-perche-della-festa-che-si-tiene-a-treia-dal-24-al-25-aprile-2016/

Roma. Salutista – Scrive AVA: “Il 14 aprile 2016, ore 17, conferenza della Dr.ssa Silvia Polizzi, sul tema: Conoscere ed avvalersi della grande forza vitale che in noi aspetta di manifestarsi. Ingresso libero e gratuito. Info. 3339633050”

Sternatia. Parco del Mago – Scrive Forum: “La presentazione del “Parco del Mago” a Sternatia è una tappa di particolare interesse dove la scoperta del territorio avviene tramite l’escursione in bicicletta attraverso i suggestivi paesaggi, passando tra tratturi, muretti a secco, macchia mediterranea, ulivi pluri centenari e monumentali, taluni dei quali con forme antropo e zoomorfe, fino a giungere al lago temporaneo “de lu craparu”, località resa nelle ultime ore ancora più affascinanti grazie alle recenti piogge cadute, che offrono paesaggi lagustri con acquitrini di rara bellezza e poesia…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/04/sternatia-la-magia-del-parco-del-mago.html

Per un futuro “amico” – Scrive Movimento Nonviolento: “Esercitare il diritto/dovere di voto è una scelta di cittadinanza attiva alla quale non vogliamo rinunciare. Votare Sì al Referendum è l’opzione giusta per costringere il Parlamento e il governo ad una nuova politica ambientale ed energetica rispettosa degli impegni presi alla conferenza Cop21 di Parigi sul clima. Da qualche parte si deve pur iniziare per invertire la rotta di uno sviluppo dissennato che porterebbe al tracollo ecologico: cominciamo il 17 aprile 2016 a costruire un futuro amico….”

Economia bioregionale – Scrive Leonardo Boff: “Dappertutto si va a caccia di alternative alla produzione industrial/mercantilistico/ consumistica, visto che gli effetti sulle società e sulla natura si stanno dimostrando sempre più disastrosi. Il caos climatico, l’erosione della biodiversità, la scarsità di acqua potabile, la penetrazione dei pesticidi negli alimenti e il riscaldamento globale sono i sintomi più rivelatori. Questo modo di produzione è ancora dominante, ma non è indenne da serie critiche…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/04/un-ponte-sul-futuro-del-mondo-economia.html

Bologna. Lupo grigio – Scrive Jalsha: “CARI AMICHE E AMICI SIAMO LIETI DI INFORMARVI CHE  GIOVEDI 14 APRILE ORE 21 (PUNTUALI) IL POSTO UMANO OSPITERA’: LUPO GRIGIO-MARIANO ROMANO – PRESSO POLISPORTIVA DOZZA, VIA ROMITA  2, Bologna. Info. 229 4455497”

ONG infide e bugiarde – La maggior parte della ong, tipo avaaz, change, etc. che raccolgono firme su petizioni varie, fanno parte dei gruppi di potere (massonico-sionista) e servono ai Think Tank come feedback al sistema per vedere cosa pensa la gente e a che stato è la loro consapevolezza, oltre al fatto che dopo certe soglie chiedono anche del denaro. Prima Il sistema spendeva fior di milioni per curare l’intelligence e carpire informazioni oggi con questi meccanismi siamo noi stessi a dargli tutte le informazioni che vogliono… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/04/ong-infide-e-bugiarde-e-petizioni.html

Renzie. Stop intercettazioni – Scrive V.V.: “Le porcate devono stare nascoste… Ancora una volta piuttosto che scandalizzarsi del marcio ci si scandalizza del mezzo con cui viene scoperto… Italia senza speranze! Governo schifoso e più schifoso è chi lo vota! Scrive Repubblica: “Attacco Renzi ai pm: stop a intercettazioni, serve nuova legge. Duro sfogo del premier in consiglio dei ministri sulle toghe di Potenza. Orlando: subito il testo in Senato….”

Marche. Raccolta firme per i diritti sul lavoro – Scrive CGIL: “Al via, da sabato 9 aprile 2016, la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare basata sulla Carta dei diritti del lavoro, della Cgil, con lo slogan: “E’ tua, firmala”. In tante città delle Marche sono già stati allestiti banchetti…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/04/marche-al-via-la-raccolta-firme-per-una.html

Mio commentino: “Sì, firmerò anch’io e raccoglieremo firme anche durante il Forum del Lavoro Bioregionale Sostenibile che si tiene a Treia il 23 aprile 2016…”

Il paradiso terrestre di San Brandano – Scrive Erica Gazzoldi: “L’abate irlandese Brandano ha un forte desiderio di visitare il Paradiso Terrestre. Domanda per questo la benedizione divina; ottenutala, s’imbarca con un gruppo selezionato di monaci. All’ultimo momento, tre ferventi confratelli supplicano di essere aggiunti all’impresa. Ma ciò costerà loro un’infausta sorte.” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/04/linfausto-paradiso-terrestre-di-san.html

E pure questa è fatta! Ieri mattina, tra l’altro, sono andato (accompagnato da Valeria) a fare un giro di propaganda fide e volantinaggio a Borgo ed a Passo Treia, siamo arrivati sino alla Valle del Vento… Abbiamo seminato bene, ciao, Paolo/Saul

…………………………………

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Mi fermerò,
senza dubbio stupito,
se mai ci ritroveremo
in una vita futura,
nel cammino e alla luce
d’un altro mondo
lontano.
Capirò che i tuoi occhi,
simili alle stelle dell’alba,
sono appartenuti
a questo cielo notturno,
e dimenticato,
d’una vita passata.
Sì, comprenderò
che la magia del tuo viso
è pronta ancora
al balenare appassionato
del mio sguardo in un
incontro immemorabile,
e che al mio amore
tu devi un mistero
di cui non conosci
più l’origine.”

(Rabindranat Tagore)

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Vita quotidiana a Spilamberto, in difesa della pace, e di Montelupone, Inghilterra e banche, Berlusconi il vegetariano, ipnosi regressiva, i costi della sanità…

Il Giornaletto di Saul del 25 febbraio 2016 – Vita quotidiana a Spilamberto, in difesa della pace, e di Montelupone, Inghilterra e banche, Berlusconi il vegetariano, ipnosi regressiva, i costi della sanità…

Care, cari, faccio cose piccole piccole, un’insalata con 5 foglie, una fetta di pane con mezza tazza di kefir, quattro fettine di patate. Una passeggiata di 100 metri con Magò e Romeo (non ho chiuso la porta e poi era già fuori). Leggo qualche pagina del libro di Lucia Nardi, poi leggerò qualche pagina della Bhagavad Gita. Sto tranquilla, penso a te, piano piano, penso a oggi, penso a domani, massimo a dopodomani. Però ho invitato a cena le amiche pie per il 18 marzo. Ieri ho fatto un paio di telefonatine, a Nelly e a Grazia, chissà forse stasera ne farò un’altra. Guardo le foglie delle insalate che crescono in giardino, sono in crescita, forse più esuberanti di me. Sono serena, felicetta direi…. mi sento molto coccolosa. Ah! Oggi alla riunione ogni tanto provavo a dire qualcosa, ma mi sembrava come se fossi afona, come se fossi trasparente, quasi nessuno mi badava…. ho letto qualche giorno fa una storiella su FB: la “donna invisibile” ecco mi pareva di essere quella, beh, non male però… (Caterina Regazzi)

Azioni per la pace – scrive Marinella Correggia: “Carissimi amici con i quali ci siamo già incrociati, qui e là… siete sparsi fra Lecce, Genova, Pisa, Radda in Chianti, Asti, Mestre, Lucca, Camaldoli, Montopoli, Faenza, Ravenna, Torino, Iglesias, Bologna, Milano, Napoli; Brescia, Frosinone, Firenze, Montebelluna, Padova, Lecco, Fano, Roma, Viterbo, Treia …. Spero che tutti voi, in pochi o tanti, riusciate a dar vita tutti insieme, nelle forme preferite – manifestazioni, presidi, incontri con amministratori locali, biciclettate, sit-in, striscioni ecc. a questa giornata contro la guerra il 12 marzo 2016..” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2016/02/12-marzo-2016-per-la-pace-e-contro-la.html

Adesione – Anche noi abbiamo aderito all’iniziativa nazionale diffusa, per la Pace  e contro la guerra, che si tiene in varie parti d’Italia il giorno 12 marzo 2016. La nostra partecipazione prevede una “standing meditation”, alle ore 19, nei pressi del monumento ai caduti, in piazza della Repubblica a Treia. Approfitteremo di questa presenza per comunicare ai cittadini il grave rischio che pesa sulle nostre teste in seguito alle sconsiderate decisioni bellicistiche del governo. Per info. circolovegetariano@gmail.com – Tel. 0733/216293”

In difesa dell’identità bioregionale – Montelupone, il monte dei lupi, mi ricorda un po’ il monte Soratte, anche lì la storia narra di lupi che s’aggiravano nei boschi e di antichi riti della fertilità: i “lupercali”. Ogni volta che transitando sulla Strada Regina tornando a Treia dal mare osservo il cucuzzolo solitario di Montelupone, uno dei Borghi più belli d’Italia, ritorno al tempo che fu, all’isolamento cercato per proteggersi, alla storia secolare di una comunità che osservava dall’alto l’andirivieni di orde barbariche, restando protetta sull’impervia collina. Montelupone oggi è votata alla sparizione, non nel senso fisico, ma nel senso più intimo quello identitario. Senza un nome chi sei? Se rinunci al tuo nome per assumerne un altro, anche più altisonante, come “Floris”, ma che non corrisponde alle tue fattezze alla tua storia, cosa diventi? Nulla… Montelupone, una frazione. Sono amareggiato dal punto di vista bioregionale per la perdita d’identità che subentra con le indicazioni livellatrici della pessima legge Delrio, che spinge i piccoli comuni ad accorparsi… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/02/in-difesa-delle-piccole-comunita.html

Il balletto di renzie – Scrive Pandora: “Renzi traballa. La fiducia del premier italiano, Matteo Renzi, in due anni si è dimezzata. Meglio dunque andare subito all’incasso per ottenere, anticipatamente, un secondo mandato, il primo delle urne. Il Presidente del Consiglio si accomoda sulle posizioni dell’opinione pubblica palesemente orientata contro un’Europa ostile, sempre più debole e frazionata, che perde peso in tutte le direzioni per acquisire consensi ma a Bruxelles nessuno prende sul serio i retroscena pubblicati dai media italiani.”

L’Italia a cui piace farsi prendere per il c… – Scrive Massimo Mazzucco: “Ci prende per il culo il nostro ministro degli esteri, quando ci racconta che i droni in partenza da Sigonella effettueranno solo operazioni “difensive”. Sappiamo tutti benissimo che non sarà così. Ci prendono per il culo gli americani, quando dicono che…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2016/02/unaltra-italia-quella-cui-piace-essere.html

Pordenone. Discussione – Scrive FriulAdria: “Il 4 marzo 2016, dalle ore 10:30 alle 13:30, presso Palazzo Montereale Mantica a Pordenone, Fondazione Symbola e FriulAdria presentano il rapporto “IO SONO CULTURA”. Presenta Fabio Renzi, segretario generale Symbola. Info. info@symbola.net”

Campagnano. Libraria – Scrive Biblioteca: “Venerdì 25 marzo 2016,  ore 16:00, alla Biblioteca comunale di Campagnano Romano. Presentazione del libro: “Arma letale. Cambiale Sociale”.  La “Cambiale Sociale” non è un freddo ed inerte strumento monetario. Tutti gli strumenti hanno un’ “anima” . Info. veientefurente@libero.it”

Berlusconi si vegetarianizza – Su internet impazza la notizia che Silvio Berlusconi ha deciso di diventare vegetariano: “basta far soffrire gli animali – ha detto- rinuncio alla carne”. Lo scrive Tommaso Labate sul Corriere della Sera del 22 febbraio 2016: “Scegliere di diventare vegetariani vuol dire intraprendere un cammino; questo sentiero, Berlusconi, l’avrebbe imboccato nell’ultimo periodo. Lasciando finora dietro di sé qualche traccia…” Non so se “la traccia” menzionata da Labate sia la stessa nostra (di cui vi parlerò di seguito) oppure se l’anziano ex presidente del Consiglio stia utilizzando la scelta vegetariana per una “rimonta” politica, considerando che in Italia vegani e vegetariani, secondo certe statistiche,  sono arrivati alla bella percentuale del 12% (sicuramente più dei votanti di Forza Italia). Non lo so,  può anche darsi che sia sincero,  nel qual caso “mi consento” (come diceva Lui) di assumermene qualche merito. E riporto di seguito la fantastoria in cui Berlusconi venne a trovarci a Calcata, nella sede del Circolo vegetariano VV.TT., e rimase toccato dalla nostra buona fede e onestà… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/02/23/lettera-aperta-del-22-febbraio-2016-di-quella-volta-in-cui-silvio-berlusconi-comincio-a-pensare-di-diventare-vegetariano/

Bombe buone e bombe cattive – Scrive Franco Trinca: “L’ONU IMPONGA ALLA “RABBIA SAUDITA” DI RICONSEGNARE LE BOMBE ATOMICHE IN SUO POSSESSO… COME FU IMPOSTO ALLA SIRIA PER LE ARMI CHIMICHE!!! INOLTRE DENUNCIAMO IL DOPPIO STANDARD: L’IRAN STAVA PER ESSERE BOMBARDATA E O INVASA (come già accaduto all’Iraq e alla Libia) PER IL “SOSPETTO” DI AVERE LA CAPACITA’ DI COSTRUIRSI L’ATOMICA… MENTRE IL REGIME OSCURANTISTA, DITTATORIALE E SANGUINARIO DELLA “RABBIA SAUDITA”, CHE MOZZA MANI E PIEDI AI CONDANNATI E DECAPITA PER FUTILI MOTIVI LA GENTE IN MEZZO ALLA STRADA PUO’ IMPUNEMENTE ACQUISTARLA DAL PAKISTAN, COL CONSENSO DI US-RAEL! ECCO COSA VUOL DIRE L’IMPERO UNIPOLARE DEL KAOS US-RAEL E OTTOMANO!”

Ironia della sorte – Scrive M.C.: “Vignette antiDaesh: ad un concorso svoltosi in Iran, nel 2015, sono arrivate a Tehran 1.000 vignette satiriche da molti paesi… bellissime! Daesh va contrastato economicamente e ridicolizzato (in primo luogo dai musulmani) http://en.abna24.com/service/cartoon/archive/2015/06/01/693093/story.html

Roma. Manifestazione – Scrive No War: “Presidio di pace il 25 febbraio 2016, ore 11-13, nei pressi dell’ambasciata della Turchia, in via San Martino della Battaglia, angolo via Palestro a Roma. Contro la politica terrorista di Erdogan che appoggia Daesh, uccide i curdi, mette in carcere i giornalisti. Contro il ruolo criminale dei Saud in Siria e Yemen. Contro le complicità da parte dell’Italia che continua ad avere impresentabili alleati, e a rifornirli di armi nel caso dei Saud. Info. 3312053435”

Ipnosi regressiva. Un esperimento – Scrive Giuseppe Moscatello: “Caro Paolo, avendo trascritto un’ipnosi regressiva di C. Grifasi, che ne ha accettato sia la forma che la pubblicazione, te la invio. Premessa. La trascrizione di questa seduta non è integrale, questo volutamente, poiché l’attenzione è caduta solo su un argomento in particolare, va precisato però che le parti omesse sono comunque riassunte e che l’operazione di esclusione di queste dalla trascrizione non altera in alcun modo il senso…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2016/02/un-esperimento-di-ipnosi-regressiva.html

Costituzione americana monarchica – Scrive Lothar Bartolo a commento dell’articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/23/separare-il-grano-dal-loglio-non-e-facile-come-in-usa-non-e-facile-scegliere-fra-il-trump-e-la-clinton/ -: “Il problema è semplice va riformata la Costituzione Americana, il Presidente è ad immagine di un monarca e accentra a se troppi poteri senza contro-poteri, Nomina ad esempio i Giudici della Corte Suprema il cui mandato però è praticamente a vita…”

I costi della Sanità – Scrive Infolampo: “Il 6 aprile 2016 si terrà a Roma e in alcune altre città italiane il primo «Integrity Day», la Giornata nazionale contro la corruzione in sanità, a cui sono stati invitati anche il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Nel corso della giornata verranno presentati i risultati del primo anno di attività di ricerca e in diverse località verranno organizzati momenti di sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori contro la corruzione…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/02/i-costi-maggiori-della-sanita-sono.html

Inghilterra. Banche ed uscita dalla UE – Scrive Anthony Dawson: “Banks trying to scare England into staying in Europe… out of order… break them up!  Before the 2008 crisis banks were to big to fail and their potential failure was deemed to caused a system risk… so instead of making them smaller so they could fail without buggering up a country what they did is made them even bigger by letting good ones buy up bad ones, so now they are so big they move markets and pressure governments into doing what is convenient to them and not what is good for the majority of the population!”

Il pesce? Peggio della carne – Scrive Franco Libero Manco: “…Poi ci sono le immense quantità di mercurio che le industrie scaricano nel mare (circa 10.000 tonnellate all’anno) che passa facilmente dal pesce nell’organismo umano. E’ utile ricordare la strage di Minamota (Giappone) nella quale morirono 77 persone ed altre 360 rimasero invalide per aver mangiato pesce ricco di mercurio. Nei pesci sono state trovate quantità enormi di pesticidi e di metalli pesanti, come: piombo, mercurio, cadmio, oltre residui di scarichi industriali che finiscono in mare, nei laghi e nei fiumi…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/02/24/veleni-nella-carne-di-piu-nel-pesce/

Un po’ orripilante… sarà il caso di farci sopra una sana riflessione? Ciao, Paolo/Saul

……………………………

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Oh sacro Giorno,
a te mi abbandono
cercando l’abbraccio totale
del tuo vivificante splendore.
Accoglimi nell’azzurro sorriso delle acque,
nella trasparente carezza del vento.
Donami la luce che la notte non disperde,
il calore che l’inverno non attenua,
la gioia che il tempo non possa cancellare,
la fede che lo spazio non possa contenere.
Donami il sogno vero della vita
e la speranza illimitata nel domani,
la capacità di essere soltanto un uomo
che vive per amare tutto ciò che vive.”

(Franco Libero Manco)

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Festa degli alberi, un esempio di autonomia bioregionale, libertà democratica fumettistica, Viterbo: giunta in bicicletta, vita nell’Universo…

Festa degli alberi

Il Giornaletto di Saul del 21 novembre 2015 – Festa degli alberi, un esempio di autonomia bioregionale, libertà democratica fumettistica, Viterbo: giunta in bicicletta, vita nell’Universo…

Care, cari, oggi festeggiamo gli alberi. Fra le proposte fatte dal Circolo vegetariano VV.TT. andate a buon fine ci fu quella di dichiarare “monumenti naturali” gli alberi centenari che ancora crescono nella nostra penisola. Questa proposta, avanzata verso la fine degli anni ‘80 del secolo scorso, fu poi ripresa dai Verdi e tramutata in Legge. La comunione con gli alberi per noi ecologisti è sempre stata una necessità inderogabile. Tempo addietro ho fatto un sogno sulla sofferenza degli alberi, che sono a tutti gli effetti esseri viventi, bistrattati, sfruttati e mal considerati dall’uomo… Anche gli alberi soffrono, come gli animali e come noi umani, a causa del sistema finanziario consumista che cancella ogni comunione con la natura e trasforma l’uomo in un demone divoratore. Ed è vero che gli alberi hanno un’anima. Esperimenti sui vegetali hanno dimostrato che le piante reagiscono a certi input e che possono sentire benessere, paura, dolore e inoltre che sono capaci di memorizzare… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/11/20/treia-21-novembre-2015-il-circolo-vegetariano-vv-tt-festeggia-la-giornata-dellalbero/

Mio commentino: “In giornata scenderò giù nell’orto per compiere una piccola cerimonia in onore degli alberi, toccando tutti e 4 gli ulivi che quest’anno ci hanno dato un buon raccolto. Caterina sta facendo la salamoia con un bel po’ di olive, di cui l’8 dicembre porterà qualche vasetto in assaggio. Già che son lì raccoglierò due o tre topinambur, i primi di quest’anno, per sentire come son venuti…”

Un esempio di Comunità bioregionale auto-gestita – Scrive Claudio Martinotti Doria: “Quando insisto con le comunità bioregionali, i sindaci, i consorzi, ecc., che occorre predisporsi il più possibile per l’autonomia, non mi riferisco solo a quella politica (che peraltro verrebbe impedita dal centralismo liberticida) ma soprattutto agli aspetti energetici, servizi sanitari e di sicurezza, gestione strade, autosufficienza alimentare, solidarietà e cooperazione, ecc.. L’esempio citato in questo articolo che segue non è il solo…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/11/lisola-di-eigg-esempio-di-comunita.html

Dipartita femminista – Scrive Angela Bucci: “Deceduta Doris Lessing, che è stata autrice della libertà femminista e una ribelle. In un’epoca in cui il libero pensiero femminile era una frontiera inesplorata. Un viaggio, il suo, cominciato in un impero britannico impreparato a implodere, e rimodellarsi. Un secolo di vita che ha attraversato la fine di una guerra e la Seconda, le coline inglesi, gli anni Cinquanta, i Sessanta, fino a un nuovo millennio…”

Libertà democratica fumettistica – Un referendum sull’invasione migratoria è improponibile – Scrive Michele Rallo: “…E con quale autorità un Renzi o un Alfano decidono di attuare una accoglienza che il popolo italiano non vuole? Con quale autorità decidono che anche l’Italia debba rischiare attentati come quelli di Parigi perché «è fatale» che tra i milioni di immigrati che ospitiamo ci sia «una piccola parte» di terroristi? Perché non si chiede al popolo italiano di pronunziarsi a favore o contro l’invasione migratoria? Il perché ve lo dico io. Perché Renzi, Alfano, Boldrini e compagnìa cantante sanno benissimo che sarebbero sommersi da una valanga di NO…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/11/20/liberta-democratica-fumettistica-un-referendum-sullinvasione-migratoria-e-improponibile/

Commento di F.G.: “Non dovrebbe più esserci alcun dubbio, a dispetto dello tsunami della disinformazione, che, come dimostra Putin, il terrorismo tutto lo gestisce il sion-imperialismo con i suoi tentacoli nel Golfo e in Turchia e i suoi servizi segreti vassalli in Europa…”

Mio commentino: “ma… allo stesso tempo la continua emarginazione ed oppressione subita dai muslim negli ultimi 50 anni ha creato un humus favorevole alla rivolta, così si fanno i “martiri” che si immolano alla causa in realtà voluta da sion”

Viterbo. Avete voluto la bicicletta? – Scrive Gianfranco Faperdue: “(”Pedala pedala e fischietta a cavallo della bicicletta” Cantava Gino Bramieri). Oppure:  “Panem et circenses”, una famosa locuzione latina, praticamente una formula del benessere con la quale si sintetizzavano le aspirazioni della plebe. Una formula che molto probabilmente qualche mente illuminata di Palazzo dei Priori ha pensato bene di “risuscitare” per accontentare la… “plebe viterbese” – Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/11/comune-di-viterbo-gianfranco-faperdue.html

Treia. Cercasi comparse – Scrive David Buschittari: “Ci servono comparse per un film che verrà girato a Treia sabato 28 e domenica 29 novembre. Selezioni martedì 24 novembre, ore 21, al Comune in sala giunta! Vieni?”

Pescara. Scomparsa – Scrive Ferdinando Renzetti: “Saludos barbudos, sei scomparso così come sei comparso mago darpini”

Mia rispostina: “Fratel Ferdinando, non hai mai letto le comunicazioni relative all’iscrizione al nuovo gruppo de Il Giornaletto di Saul? Ti ricordo che se vuoi ricevere il Giornaletto di Saul puoi scrivermi a saul.arpino@gmail.com, chiedendo l’iscrizione al gruppo appositamente creato. Dopo di che ti arriverà una richiesta dal Google Group stesso e dopo la tua conferma riceverai il tuo Giornaletto quotidiano”

Umanità. Ritorno alla civiltà – Scrive Vincenzo Zamboni: “E’ evidente la necessità di una politica internazionale di riduzione delle spese militari, della produzione e commercio di armamenti, per un progressivo disarmo multilaterale, con riconversione civile della produzione bellica. Tutto questo richiede anche il recupero delle sovranità monetarie popolari, con la uscita dal regime della moneta debito (come euro e dollaro)…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/11/la-fine-della-crisi-stop-alle-spese.html

Commento di Roberto Mangogna sinceramente faccio fatica a capire il collegamento tra la necessaria riduzione delle spese militari (auspicata) e il “recupero della sovranità monetaria” … Anche prima dell’Euro qualsiasi politica monetaria (non svalutativa) avrebbe dovuto essere un “generatore automatico di guerra per necessità di predazione, dato che il rientro di moneta prestata risulta, grazie all’interesse, superiore a quello prodotto”. … Quando poi gli stati si sono messi a stampare moneta siamo giunti al Terzo Reich … Molto, molto perplesso.”

Mia rispostina: “Un chiarimento sulla sovranità monetaria e sul signoraggio bancario (l’attuale sistema di emissione della moneta debito): http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Economia-ecologica-signoraggio-debito-pubblico-tasse – Alter – Nota bene per “sovranità monetaria” non si intende specificatamente il ritorno alla lira, bensì il recupero da parte dello stato sovrano di emettere la propria moneta (non attraverso l’emissione da parte della banca centrale ma per emissione propria attraverso il ministero del tesoro), la stessa cosa vale anche per l’UE, e l’euro. Ovvero sia l’euro che la lira (a suo tempo) sono emessi da una banca centrale “privata” e successivamente concessi in prestito allo stato in cambio dell’emissione di buoni che poi vengono rivenduti dalle banche stesse (leggiti l’articolo che ti ho segnalato e capirai forse meglio). L’euro se emesso direttamente dal consesso degli stati aderenti alla UE, in forma di confederazione sovrana, va bene, non va invece bene se emesso a debito dalla BCE. La stessa cosa vale per il dollaro emesso dalla FED e per la stragrande maggioranza delle monete emesse con il sistema “debito”. Forse non sei al corrente che l’uccisione di Kennedy fu programmata ed effettuata proprio perché quel presidente aveva dato potere al ministero del tesoro USA di emettere moneta al di fuori della FED… e sai da chi è controllata la FED e la BCE? Ma dai non dirmi che non lo sai… “

Lavoro. Lo stress che non va detto – Scrive Lalla Bodini: “Sullo stress lavoro-correlato in Italia c’è un evidente paradosso. Il fenomeno è in rapida diffusione, nei paesi europei si stima che il 25-30 per cento di lavoratori siano esposti a elevato “rischio organizzativo”. Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito al peggioramento delle condizioni contrattuali, all’aumento della precarietà, all’allungamento degli orari di lavoro, alla criticità gestionale di alcuni diritti (come malattia e maternità), all’incremento degli indicatori di malessere (come fumo, alcol, psicofarmaci, etc.)…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2015/11/lavoro-lo-stress-che-non-va-detto.html

Genova. Pace – Scrive Marco Attacc: “21 novembre 2015, ore 15.30, al Circolo CAP, Via Albertazzi 3R, Genova. La terza guerra mondiale è un rischio, o, per procura, è già cominciata? Chi ha interesse a farla, e perché? Chi ne sono le vittime? Mondo unipolare o multipolare: in questa alternativa si può vedere la via per un accordo generale sulle risorse naturali e l’ambiente? Cosa si può fare per fermare la corsa alla guerra? Ne discutiamo con: Giulietto Chiesa, Paolo Becchi, Angelo D’Orsi. Modera Alessandra Fava. Info. 3293146118”

A.rabbia saudita. Mentre renzie era lì a vendere armi, per incentivare il terrorismo mondiale – Il poeta palestinese Ashraf Fayadh è stato condannato a morte in Arabia Saudita. Ashraf Fayadh, poeta, curatore e artista, è stato condannato a morte da un tribunale dell’Arabia Saudita, paese dove è nato da genitori palestinesi. E’ accusato di aver promosso l’ateismo con i suoi testi nell’antologia poetica Instructions within, di aver avuto relazioni illecite, di aver mancato di rispetto al profeta Maometto e di aver minacciato la moralità saudita. La sentenza è stata emessa il 17 novembre 2015″ – Continua: http://www.internazionale.it/notizie/2015/11/20/ashraf-fayadh-poeta-condanna-morte

Roma. Cultura – Scrive Assessorato: “1dicembre, ore 17, con partenza dalla Sala Santa Rita, Roma, si svolge WALKABOUT NELL’AUTUNNO, una conversazione nomade con i protagonisti di VISITAZIONI a cura di Carlo Infante-Urban Experience. INGRESSO LIBERO Info: tel. 060608”

La vita nell’Universo – Uh, Uhu… Certo, mettersi a parlare di UFO ed alieni non è propriamente nel mio filone culturale, anche se talvolta me ne sono occupato. Veramente ricordo che anche il mio Guru, Swami Muktananda, in vari discorsi parlò di abitanti di altri piani e di altri mondi. E che la vita sia possibile in ogni condizione, anche diversa dal nostro sistema biologico, è una logica conseguenza dell’espressione della Coscienza attraverso i cinque elementi: Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/11/esiste-altra-vita-nelluniverso.html

Una domanda, ci sarà ancora vita su questo pianeta, se continua così? Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“Dio non è mai venuto
sulla Terra
mica è scemo”
(Paolo Mario Buttiglieri)

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“Forse la sofferenza ti rende duro come il ghiaccio e passione e la rabbia bollente come il vapore, ma quando scorri…
come un ruscello…
Ecco, quella è Preghiera.”
(Ajad Akaam)

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