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Ecologia profonda – La fine dell’era del “buttar via” e il Partito X

Il mio compagno Paolo D’Arpini è un appassionato di libri di fantascienza, che a me invece non attirano proprio. A volte però mi consiglia qualche romanzo o racconto. Recentemente era rimasto molto colpito da un racconto di Mack Reynolds, il cui titolo originale è “The throwaway age”, reso malamente in italiano “il Partito X” e me l’ha caldamente raccomandato, come spunto per riflessioni ecologiste. E’ un racconto datato, del 1967 addirittura, ma prefigura scenari politici ed ecologici perfettamente realistici, attuali.

Un asso del controspionaggio degli Stati Uniti d’ America, uno “007 scomodo” al sistema del momento, viene dirottato su un settore meno “delicato” di quello di cui si stava occupando (rapporti USA-URSS), per indagare su una nascente formazione politica di stampo ambientalista. Gli viene ordinato di “infiltrarsi” nell’organizzazione fino a conoscerne tutti i suoi componenti (quattro gatti ma tutti intellettualmente validi ed impegnati su vari aspetti dei problemi), conquistarne la fiducia tanto da assumere un ruolo dirigenziale.

Di mala voglia il protagonista esegue le disposizioni, mentre i suoi capi lo lasciano un po’ nelle “peste”, cioè lo abbandonano al suo destino. Evidentemente il nuovo incarico era solo un escamotage per allontanarlo da cose internazionali più importanti senza considerare la rilevanza della questione alla quale era stato incaricato.

Paul (questo il nome dell’investigatore) all’inizio si trova un po’ a disagio in questo suo nuovo ruolo, non essendosi mai avvicinato in precedenza a questi argomenti sociali ed ambientali e comincia a prepararsi leggendo vari testi scritti da quello che al momento del suo arrivo appare l’ideologo, il cervello della organizzazione nascente, che non ha neanche un nome. Tra l’altro, questa organizzazione, di una “pseudo sinistra individualista”, non è composta da rivoluzionari, non vuole rovesciare bruscamente la situazione politica, ma vuole lavorare soprattutto sul discorso ambientale con la consapevolezza che nella situazione attuale (di allora ma soprattutto di oggi) il consumo delle risorse è eccessivo e inutile per il benessere della popolazione e porta a danni ambientali, ma anche politici, perché un paese che ha finito le sue scorte di materie prime a causa di un consumismo scellerato deve andarsele a procurare altrove e questo causa squilibri, contrasti, fino allo scatenarsi di guerre fratricide. Un quadro molto attuale e realistico, direi.

Persone normalissime, il cui numero di telefono ed indirizzo si trova sull’elenco telefonico, di modo che Paul, il protagonista, può facilmente andarli a trovare uno per uno, per capire meglio le cose di cui si interessano e ottenere la loro fiducia. Non sovversivi o rivoluzionari e neanche radicali. Aborriscono questi termini anche perché spaventano la gente comune, mentre le loro idee sono idee per tutti, trasversali, e comprensibili ed accettabili da tutti. Inizialmente il protagonista li classifica come dei “rivoluzionari da salotto”.

Nel racconto viene affrontato anche il discorso dei “lavori utili” e dei “lavori parassitari”, dell’obsolescenza programmata di tanti oggetti e strumenti indispensabili ormai nel nostro sistema di vita ma che, per mantenere il sistema si deteriorano fino a dover essere sostituiti in breve tempo (sia per questioni di moda che per deterioramento anticipato dei materiali). Insomma trattasi di un metodo che, per mantenersi si basa su un consumismo sfrenato e su occupazioni che non sono più dedicate alla semplice produzione di beni utili, o alla loro distribuzione, alle comunicazioni o alle professioni veramente necessarie, ma al superfluo. La maggior parte dei lavori sono lavori non produttivi, parassitari.

La protagonista, Randy, figlia dell’ideologo ecologista, ad un certo punto fa una disamina del consumo delle risorse, che prima o poi diventano carenti o terminano in un determinato paese: “Prima o poi il paese esaurirà le proprie risorse. Noi eravamo i primi esportatori di rame del mondo, e adesso siamo i primi importatori… Si è fatto un gran baccano a proposito della necessità di portare le nazioni sottosviluppate al nostro livello industriale… in modo che tutti possano godere della Società del Benessere. Ma è una buffonata: le nazioni più progredite hanno talmente abbondato negli sprechi che al mondo non c’è più abbastanza lamiera, o piombo, o rame, per permettere un ampliamento del tenore di vita, sulla base della tecnologia attuale”.

Durante un colloquio di Paul con un altro partecipante al movimento viene fuori il discorso della corsa alla conquista della Luna. A quell’epoca americani e russi erano in lotta per il primato nelle spedizioni spaziali, con grande spreco di risorse. ” Se le due nazioni avessero collaborato allo sviluppo del programma, probabilmente lo si sarebbe attuato spendendo un decimo di quanto si è speso”. E ancora, riguardo agli sprechi in agricoltura: “Ogni anno si spendono miliardi per incoraggiare i contadini a coltivare raccolti di cui il paese non ha bisogno. Vengono allegramente irrorati di fertilizzanti terreni che invece avrebbero bisogno di riposare….”. Per non parlare del problema dell’enorme consumo del petrolio con l’aumento progressivo nel numero di veicoli e la progettazione di auto che devono andare sempre più veloci, nonché dei consumi per riscaldare le case e produrre energia elettrica (fortunatamente in questo campo qualcosa si sta muovendo sul fronte del risparmio energetico ndr).
Discorsi questi che, fatti 50 anni fa, ci fanno capire come siamo ancora indietro nella presa di coscienza ambientalista, nonostante il problema ambientale ed ecologico sia, come ha giustamente notato un amico con cui parlavamo giorni fa, il problema principale dei nostri tempi.

Insomma Paul, il nostro protagonista, si appassiona tanto al programma di rinnovamento che finisce col “licenziarsi” dall’incarico di “spia” comunicando che effettivamente, come programmato dai suoi capi, è diventato uno dei leader del movimento, “il cui programma consiste nella creazione di un nuovo sistema economico-sociale che ci permetta di conservare le nostre risorse e la manodopera, invece di sprecarle. Il suo nome è Partito Conservatore”

Caterina Regazzi – Rete Bioregionale Italiana

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Produzione energetica da fonti pulite e rinnovabili? Decrescere, decrescere e decrescere…

Produzione energetica da fonti pulite e rinnovabili? Va bene… ma non con metodi che incentivano il meccanismo consumista ed industriale…

Ancora una volta debbo ritornare sul tema della produzione energetica pulita. Mi spiace doverlo fare perché stavolta debbo partire lancia in resta contro “le finte produzioni energetiche pulite”. In questo momento d’attesa sclerotica del picco del petrolio l’opzione nucleare viene spacciata come una soluzione praticabile ed intanto il sistema industriale e tecnologico spinge contemporaneamente verso processi “alternativi” che soddisfano invece l’esigenza della continua “crescita”… Infatti bisogna smetterla – come afferma il prof. Benito Castorina- di identificare le rinnovabili col fotovoltaico che sta invadendo le campagne con milioni di mc. di cemento armato, acciaio, silicio, per la produzione dei quali bisogna bruciare quantità enormi di petrolio, scavare gli inerti dalle montagne, inquinare l’aria e surriscaldarla per un beneficio illusorio se consideriamo che su un metro quadro di superficie il sole scarica più di un kw di energia che viene totalmente utilizzata dalle piante, cosa che i pannelli solari si sognano…” Poi va considerato il costo dello smaltimento successivo di questi impianti solari a terra… domani sarà un problema demolire e buttare in discarica questi pannelli per ripristinare i campi di grano e le vigne e gli aranceti che oggi sono fatti abbandonare perché non rendono al contadino quanto un impianto fotovoltaico.

E l’eolico “pesante”? Cosa ha di ecologico con grandi e numerosi piloni concentrati in aree vergini del territorio? Questo eolico è assolutamente non ecologico perché rovina il paesaggio e richiede una serie di strutture di appoggio che fanno degradare le aree prescelte. Sento però la necessità di precisare -a questo punto- quali sono i modi ed i luoghi idonei per l’utilizzo dell’eolico. Tanto per cominciare è necessario smetterla con la produzione elettrica superflua, bisogna decentrare e non fare grossi impianti, inoltre bisogna mettere i piloni eolici nei pressi delle aree industriali dove occorre l’approvvigionamento energetico. E’ ridicolo creare dei grandi parchi eolici in zone verdi per poi convogliare l’energia così prodotta, tramite centraline ed elettrodotti, alle fabbriche. Questo è un sistema assurdo che comporta una grande dispersione di elettricità. Per non rovinare le aree di pregio ambientale è meglio istallare i piloni lungo le autostrade, ad esempio, od in altri ambiti già dedicati a strutture di servizio, in cui l’impatto visivo non è fastidioso.

La cosa più importante è comunque spingere per la produzione energetica locale, da fonti rinnovabili, evitando la produzione energetica concentrata. Consideriamo poi l’alternativa della produzione elettrica con impianti di biogas, recuperando così i liquami delle metropoli, le deiezioni degli allevamenti, gli scarti organici, etc.
Se Roma usasse i suoi rifiuti organici per la produzione elettrica questa basterebbe a far funzionare l’intera città. Resta la soluzione più logica ed economica, oltre al piccolo eolico ed al solare ove possibile, e cioè la riconversione dei rifiuti organici e dei liquami in biogas, un ciclo concluso. Ad esempio in molti paesi dell’Asia nei villaggi si produce elettricità dal gas ottenuto con la cacca degli umani e degli animali. Insomma tutte queste opzioni potrebbero andar bene… l’importante -per ora- sarebbe diversificare al massimo e cercare di rendere la produzione energetica il più possibile “autonoma” e quindi non soggetta a ricatti esterni. Ma per far questo serve una chiara volontà e coraggio politico e soprattutto un reale decentramento produttivo.

In conclusione: riempire il territorio di nuovi impianti, che siano essi sostenibili od insostenibili, risulterebbe in un suo ulteriore asservimento alle esigenze metropolitane, e del consumismo, che prevedono l’impoverimento e la distruzione del territorio per consentire il mantenimento della pigrizia amministrativa e della cecità ecologica. La campagna non può continuare ad essere la pattumiera delle città e luogo d’ubicazione per scomodi servizi. Tanto per fare qualche appunto…. In definitiva occorre decrescere, decrescere e decrescere. In verità per rendere l’Italia libera da ricatti energetici occorrerebbe che il modello consumista venisse rivisto, la produzione industriale oggi è tutta tesa al superfluo (imballi, ciarpami ed involucri usa e getta) ed andrebbe riordinato tutto il sistema di produzione e riciclo rispettando la “sostenibilità ecologica ” e le reali necessità sociali.

Paolo D’Arpini – Coordinatore della Rete Bioregionale Italiana

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Compleanno di Saul/Paolo a Pitino, l’economia della realtà contadina, IOR, fantaecologia, barbarie arabe, il razzismo degli antirazzisti, Il mio incontro con il Karmapa…

Il Giornaletto di Saul del 23 giugno 2018 – Compleanno di Saul/Paolo, l’economia della realtà contadina, IOR, fantaecologia, barbarie arabe, il razzismo degli antirazzisti, Il mio incontro con il Karmapa…

Care, cari, oggi, 23 giugno, è il mio 74° compleanno ed a Treia comincia il Collettivo Bioregionale ecologista, dedicato alla promozione dell’agricoltura bioregionale contadina. Tempo permettendo alle ore 18 partiremo dalla sede del circolo Auser, in via Lanzi 18/20, per una escursione alla Torre di Pitino, la sera alle ore 20.30, pizzata sociale presso la pizzeria de Il Forno delle Delizie (al centro storico di Treia). Info: 0733/216293

L’economia della realtà contadina – Considerando che non si può fare a meno della biodiversità, ovvero i sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. Osserviamo che anche qui nelle Marche avanza la desertificazione (non soltanto siccità bensì perdita dell’humus in seguito al dilavamento dei terreni di superficie), la deforestazione, l’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, la modifica dell’ambiente e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che determinano una perdita economica considerevole nell´economia regionale. Sorge quindi la necessità di agevolare ed incentivare la lavorazione biologica ed estensiva dei piccoli appezzamenti, con sistemi naturali, quella che è stata definita da sempre “economia spicciola della realtà contadina”… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/03/bioregionalismo-treia-23-e-24-giugno.html

Commento di Franca Oberti: “Caro Saul Arpino sono in perfetta sintonia con voi, pur non potendo essere tra voi. Ma forse va bene così, meglio essere distribuiti. Vent’anni fa organizzavo conferenze dal titolo CORPO, MENTE, SPIRITO… un caso? Nulla mai per caso. Buon lavoro, io faccio la mia piccola parte.”

IOR passaggio di consegne. I fratelli maggiori in carica – Papa Francesco vuole una maggior presenza femminile nella Santa Sede e lancia l’idea di candidare allo Ior Christine Lagarde, attuale direttore generale del Fondo monetario internazionale. Allora l’affare è quasi concluso, i fratelli maggiori passano direttamente al comando della finta chiesa cristiana, tornata finalmente nelle mani dei veri fondatori del cristianesimo. Il papone ben coglio sigla il passaggio delle consegne!…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/06/22/ior-il-papone-sigla-il-passaggio-della-chiesa-al-potere-oscuro/

Chi darà rifugio a chi da rifugio ai rifugiati? Scrive F.M.: “…già in passato si erano levate voci atte a mettere in guardia i vari governi italiani sul fenomeno rifugiati. Queste voci avevano già previsto quello che sta accadendo, non solo, ma avevano cercato d’informare i nostri politici che l’invasione non si sarebbe fermata a poche decine di migliaia di migranti, ma a decine di milioni. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, attraverso uno studio pubblicato tempo fa, ci dice che pronti a sbarcare in Europa saranno da qui al 2020 forse oltre 60 milioni di persone…”

Fantaecologia – Nell’ecologia profonda si indica sempre la condizione presente come base di partenza per il successivo cambiamento o riparazione… considero però che questa società non potrà durare a lungo ed è bene che vi siano delle “nicchie” di sopravvivenza, dalle quali ripartire con nuovi paradigmi di civiltà in cui mantenere un equilibrio fra uomo-natura-animali (o si salvano o si perdono insieme)…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/06/fanta-ecologia-bioregionale-ogni.html

Bologna. Sovranità alimentare, l’esempio di Arvaia – Scrive Paola Zappaterra: “La verdura coltivata da Arvaia, cooperativa agricola di cittadini contadini bolognesi, ha almeno un paio di problemi: non ha residui di pesticidi e, soprattutto, non ha un prezzo. Da queste parti funziona così: si versa una quota che copre le spese di produzione e si riceve ciò che il campo dà, anno per anno. La sovranità alimentare, la rigenerazione del territorio attraverso l’agricoltura contadina di piccola scala e il superamento dei ruoli di produttore e cliente disegnano ormai in tanti territori comunità di cittadini che si autorganizzano per produrre, insieme ai contadini, direttamente il cibo che finirà sulle loro tavole…”

Barbarie arabe – Scrive Marco Palombo: “Speravo che questa notizia di “nenanews” fosse ripresa dai media mainstream: “Yemen. Detenuti torturati e violentati da militari degli Emirati Arabi Uniti”, invece è rimasta molto nascosta e provo ad allargarne la conoscenza. Quanto denunciato è un ulteriore prova della disumanità della aggressione allo Yemen da parte della coalizione a guida saudita che utilizza anche armi vendute dall’Italia all’Arabia saudita, agli Emirati Arabi e ad altri membri dell’alleanza…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2018/06/barbarie-negli-emirati-arabi-uniti-e-in.html

Milano. Animalisti alla sbarra – Scrive Silvia Premoli: “Il 25 giugno 2018 verrà pronunciata la sentenza del processo contro le attiviste e gli attivisti del gruppo “fermare greenhill” che il 20 aprile 2013 occuparono lo stabulario di farmacologia dell’Università Statale di Milano e liberarono 400 topi e un coniglio destinati alla vivisezione. Dopo l’arringa difensiva il giudice emetterà la sentenza.”

Il razzismo degli antirazzisti – Scrive Fulvio Grimaldi: “Siccome in Europa, siamo in calo demografico e invecchiati, non ci sogniamo di creare condizioni meno disperate alle decine di milioni di deprivati e poveri europei, con scuole, asili, salari e lavoro decenti, ma compensiamo vecchiaia e poche nascite strappando gente alla loro terra, alla loro storia, al loro futuro, alla loro identità millenaria e li utilizziamo come esercito di riserva industriale, agricolo, logistico, domestico, facendoci tutti senegalesi, congolesi, sudanesi, meticci universali, mentre in Africa impazzano la Monsanto e la BP.  Integrazione, assimilazione, multiculturalismo: eufemismi per colonialismo…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2018/06/umanita-uccidentale-ed-il-razzismo-di.html?showComment=1529691792788#c8884297849945119278

Commento di Vincenzo Zamboni: “Quelli che… “gli africani sono sfruttati” non hanno torto, anzi hanno ragione, ma dovrebbero approfondire il tema, riesaminando i vecchi articoli e interviste comparsi in passato su vari quotidiani da cui emergevano le confessioni degli africani che dichiaravano di essere stati “costretti”, anche con la forza e la violenza, a partire come migranti. Come è possibile ? Facile: con la fraudolenta propaganda privata emigrazionista gestita da organizzazioni del settore (peraltro combattuta dal governo nigeriano e da altri governi africani) che induce vari africani poveri ma ingenui a firmare un contratto di prestito per venire in Italia a “cercare fortuna”. Di quale fortuna si tratti ben lo si vede, spesso consistendo nel lavorare i campi a 2 euro l’ora con un debito da 10000 euro più interessi usurai da ripagare. Una truffa mafiosa contro africani ed italiani…”

Il mio incontro con il Karmapa, 16° discendente di Milarepa – Sentii parlare del Karmapa (sedicesima incarnazione riconosciuta del mistico Milarepa) in India, allorché visitò l’ashram di Muktananda. Il suo carisma spirituale era molto forte ed affascinò -sembra- non pochi ashramiti occidentali lì residenti. Personalmente invece lo conobbi un anno più tardi a Roma, nel 1974, accadde quasi per caso, egli era in visita ed ospite dell’ambasciatore indiano in Italia, che risiedeva in una villa all’Olgiata, sulla via Cassia. Qualche amico (od amica) del giro sincretico mi invitò a partecipare ad un incontro ufficiale a cui sarebbe seguito un rinfresco vegetariano… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2018/06/il-mio-incontro-con-karmapa-il-16.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“Non c’è opera, persona, fatto, sul quale non possa essere detto di tutto e il suo contrario. Questo cosa vuol dire? Che tutto è relativo: e quindi il consenso, il dissenso e l’indifferenza sono aspetti da cui non si scappa nel mondo fenomenico. Di tutto questo bisogna imparare a farsene una ragione” (Claudio Praynaram)

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“Dio non può essere manifestato come una persona o un’immagine personale, ma come una universalità che tutto include, che pervade tutte le cose. Nel momento in cui personalizzi, fai dell’idolatria.” (Baird T. Spalding)

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La rivoluzione non aspetta, quando è troppo è troppo, l’accoglienza francescana, Julius Evola, Osho e le donne, UE: fuoco e fiamme, italiani in miseria, come proteggersi dal terrorismo, nel credere non c’è verità…

Il Giornaletto di Saul del 19 giugno 2018 – La rivoluzione non aspetta, quando è troppo è troppo, l’accoglienza francescana, Julius Evola, Osho e le donne, UE: fuoco e fiamme, italiani in miseria, come proteggersi dal terrorismo, nel credere non c’è verità…

Care, cari, il 1° giugno i vertici della Repubblica hanno insediato il governo Di Maio-Salvini (M5S-Lega) con a capo Giuseppe Conte. Quelli che denigrano il “governo del cambiamento” sbagliano: si tratta non di richiudere ma di allargare la breccia aperta nel sistema politico delle Larghe Intese, con ogni mezzo! La stessa insofferenza che ha portato le masse popolari al risultato del 4 marzo, potenziata dalla mobilitazione e dall’organizzazione che sta a noi creare, andrà oltre il “governo del cambiamento” ancora succube dei vertici Pontifici, porterà al governo di emergenza delle masse popolari organizzate e porterà all’instaurazione del socialismo! (NPCI) – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/06/18/smettiamola-di-vivere-come-schiavi-dei-capitalisti-e-dei-loro-agenti-la-rivoluzione-non-aspetta/

P.S. Il primo paese imperialista che spezzerà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti mostrerà la via e aprirà la strada anche alle masse popolari degli altri paesi. L’Italia può essere questo paese! Rafforziamo il movimento comunista cosciente e organizzato! Il futuro è nelle nostre mani! Osare sognare, osare pensare, osare vedere oltre l’orizzonte della società borghese!

Quando è troppo è troppo – Scrive Vincenzo Zamboni: “…sono estremamente irritato dal modo con cui gli immigrazionisti cercano di infamare la parte avversa, e comincio a diventare intollerante alla loro aria di superiorità da auto-presunti civili contro i barbari. Perciò anche se l’episodio sarebbe in sé minimo, ho deciso di pubblicare il mio intervento di risposta su una bacheca “nonviolenta” in cui il politico di turno pubblicava il sarcastico “Spagna-Italia 1 a 0″, dopo l’annuncio che la Aquarius avrebbe potuto attraccare a Valencia. L’episodio in sé sarebbe minimo. Ma a questo punto ho perso la pazienza. Non possono continuare a mentire e pure prenderci in giro. Quando è troppo è troppo… – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/06/18/italiani-immigrazionisti-a-tutti-i-costi-e-la-bufala-dei-migranti-salvati-dalla-spagna/

Commento ricevuto: “La sinistra del 3° millennio (ma anche ogni persona con valori etici), in materia di internazionalismo e convivenza tra i popoli / immigrazione, dovrebbe uscire dal mainstream sorosiano dei falsi ‘diritti umani’ (cavallo di Troia per la globalizzazione della grande finanza attraverso la destabilizzazione sociale e la riduzione di salari, diritti e welfare dei popoli europei) e riorganizzare pensieri e proposte, ragionando sui dati reali. Come oggetto di riflessione aggiungo quanto ad un convegno sulla Palestina a Teheran, mi disse un comunista camerunense: “Voi in Europa ci private dei giovani più forti, più sani e più coraggiosi di cui i governi da voi insediati in Africa sono felici di liberarsi per evitare che chiedano migliori condizioni di vita nei loro paesi; poi li usate come servitori… Abbiate l’onestà intellettuale di guardare la verità in faccia.” – Continua in calce al link soprastante

L’accoglienza “francescana” – Scrive M.R.: “Da Assisi i francescani fanno sapere che San Francesco li avrebbe accolti, quei 600 dell’Acquarius: San Francesco li avrebbe accolti, scrivono i frati sulla pagina Twitter del Sacro convento – e aggiungono- dov’è finita l’accoglienza? Dov’è finita l’umanità? Dov’è finita la fratellanza? Forse sul muro dei pregiudizi e dell’ignoranza. San Francesco li avrebbe accolti come fratelli e sorelle…”

Mia rispostina: “Beh, i francescani di Assisi fanno in tempo ad accogliere tutti gli altri “profughi” già presenti in Italia, ce ne sono almeno 600 mila “regolari” più un altro milioncino di irregolari. Ma non credo che troverebbero posto ad Assisi, nel caso i buoni francescani potrebbero chiedere aiuto al Vaticano, che di “profughi” non ne ospita nemmeno uno, anzi no, uno lo ospita, un certo Francesco che viene dall’Argentina…”

Julius Evola. Commemorazione – Scrive Carlo Cerbone: “L’11 giugno del 1974 moriva il filosofo Julius Evola. Ha voluto morire in piedi – come è vissuto – dinanzi al suo tavolo di lavoro al quale da molto tempo ormai non si accostava, costretto come era all’assoluta immobilità. Presentendo la fine, Julius Evola ha chiesto di essere trasportato al suo scrittoio* e lì, pochi minuti dopo, si è spento…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2017/06/morire-in-piedi-la-morte-di-julius-evola.html

Lay spirituality and life in the world – Scrive E.S. commento dell’articolo https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/06/lay-spirituality-and-life-in-world.html -: “Molte volte in questi ultimi due anni della mia vita, ho sentito l’impulso di dover abbandonare tutto e ritirami in solitudine in una vita “ascetica”. Poi, guardando più a fondo, mi sono reso conto che questa sarebbe stata l’ennesima fuga da me stesso e dalle mie responsabilità. Stare nel mondo, confrontarsi con gli altri vuol dire confrontarsi con se stessi, con i propri attaccamenti, paure, desideri, ed ho capito che questa era per me la più grande palestra che potessi mai avere. Chissà se un giorno potrò dire di essere nel mondo ma non del mondo…”

Mia rispostina: “Essere nel mondo e del mondo… Il Sé è ovunque”

Osho e le donne – Scrive Ageh Bharti: “Una professoressa della Banaras Hindu University di Varanasi lesse un libro di Osho, intitolato Kranti Beej, che significa “I semi della rivoluzione”. Restò così profondamente affascinata dalle sue parole che partì per Jabalpur dal primo treno disponibile per incontrare Osho. Si sentiva estremamente irrequieta e sapeva che sarebbe rimasta in quello stato fino a quando…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2018/06/osho-quando-mai-vi-ho-detto-che-pratico.html

Treia. Nati per leggere – Manifestazione per la divulgazione della lettura a partire dalla primissima infanzia, portata avanti a Treia dall’assessora alla Cultura, Edi Castellani. Durante la manifestazione, che si è svolta il 16 u.s., sono state consegnate copie del libro “Guarda che Faccia” alle giovani mamme con i bambini in braccio…”

UE. Fuoco e fiamme – Scrive Salva le Foreste: “L’Unione Europea vara la nuova politica energetica e affonda ogni ambizione di leadership mondiale sulla protezione dell’ambiente. Infatti la nuova direttiva sulle energie rinnovabili approvata il 14 giugno 2018, e che sarà effettiva fino al 2030, continuerà a incentivare l’incenerimento delle biomasse, portando all’abbattimento di alberi interi, fino al ceppo, esclusivamente per la produzione (inefficiente) di energia elettrica…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/06/la-ue-fa-fuoco-e-fiamme-avanti-con-le.html

India. Da luogo di conoscenza a luogo di veleni – Scrive G.W. : “La scorsa settimana 13 indiani che protestavano contro una fonderia di rame sono stati uccisi dalla polizia a Tuticorin, nel sud dell’India. La fonderia è accusata di inquinare l’aria e le falde acquifere. Ogni anno, quasi 200 ambientalisti vengono uccisi nel mondo, 4 alla settimana. Secondo l’Atlante della giustizia ambientale l’India ha il più alto numero di conflitti ambientali con 271 casi, perfino più di Colombia (128) e Brasile (101) e Messico (15). Tra il 2015 e il 2017, Global Witness ha contato 33 attivisti ambientali uccisi nel paese, molti dei quali in conflitti legati alla mafia mineraria…”

La sinistra liberale e la fame degli italiani – Scrive Giuseppe Masala: “E mentre la cosiddetta sinistra liberale e liberista porta avanti una strategia di delegittimazione e mostrificazione dell’avversario politico appaiono sempre più chiare le motivazioni che hanno visto esplodere il “fenomeno Salvini”. La Coldiretti ci informa che 2,7 milioni di italiani si sostentano fisicamente grazie alle derrate alimentari donate delle varie associazioni del terzo settore…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2018/06/la-sinistra-liberale-e-la-fame-dei.html

Livorno. Contro le guerre Nato– Scrive Rete Ambientalista: “Si è tenuta, il 15 u.s., una manifestazione a Livorno contro Camp Darby, deposito di armi, munizioni, materiali e attrezzature belliche per il fronte di guerra in Medio Oriente. La tragica guerra in Yemen e in Siria, al di fuori di ogni finalità NATO, al di fuori di quanto previsto dall’articolo 3 del Trattato nordatlantico, sul quale si basa la legittimità della presenza e dell’uso delle basi americane in Italia”

Come difendersi dal terrorismo – Scrive Claudio Martinotti Doria: “L’opuscolo “Difendersi da un attacco terroristico” di Carlo Biffani mi ha fatto venire in mente le frequenti scene che si vedono in numerosi film americani (sceneggiate a mio avviso non casuali) dove le potenziali vittime sono quasi sempre donne imbranate che seppur in pericolo di vita, anziché nascondersi avendone l’opportunità, si mettono a correre in piena luce e in mezzo alla strada, come se la loro vita dipendesse dalla velocità di fuga (magari con i tacchi a spillo), anziché nell’impiego della capacità di nascondersi o difendersi trasformando in arma qualsiasi oggetto a portata di mano…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2018/06/ecco-come-difendersi-dal-terrorismo-e.html

Oggi, 19 giugno, mi raggiunge qui a Treia la mia amata compagna Caterina, sarà con me alcuni giorni per celebrare assieme il Solstizio Estivo. Di solito viene accompagnata dalla nostra cagnetta Magò, una docile e affettuosa bestiola che molti di voi avranno vista, durante le nostre passeggiate lungo le mura, quest’anno però non sarà così… Magò due giorni fa ha lasciato il corpo. Se esiste un paradiso ora è lì che ci aspetta, poiché anche un animale è una persona umana. Arrivederci Magò!

Nel credere non c’è verità – Un uomo studia libri su libri, ascolta e tiene grandi discorsi, cerca seguaci e diventa egli stesso seguace, inizia insomma a “credere” in un sistema, al quale poi si adatta come  fosse una “verità”; egli imposta ogni sua azione nel rispetto di uno schema sul quale erige una struttura “idealistica”, con essa ritiene di poter “istruire” gli altri e di poter esprimere “la verità”. Ma come è possibile che la verità sia trasmissibile, una cosa prestampata e immobile, un rigido ideale? Essa può esser “vera” solo se è vera nel fluire continuo della vita, assestandosi e adeguandosi alle circostanze correnti, essa non sclerotizza l’azione, essa respira con tutto ciò che esiste…” – Continua: https://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Vivere-il-bioregionalismo-giorno-per-giorno-come-siamo-e-dove-siamo

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ci si può convertire da una fede all’altra, si può passare da un dogma all’altro, ma non ci si può convertire alla comprensione della realtà: credere non è realtà …” (Jiddu Krishnamurti)

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Canapa o cannabis?, cultura ancestrale e sangue mestruale, energia atomica e la catastrofe che incombe, attacco alla Jugoslavia in memoria, Roberto Fico alla Camera, repetita iuvant, riconoscersi in ciò che si è…

Il Giornaletto di Saul del 25 marzo 2018 – Canapa o cannabis?, cultura ancestrale e sangue mestruale, energia atomica e la catastrofe che incombe, attacco alla Jugoslavia in memoria, Roberto Fico alla Camera, repetita iuvant, riconoscersi in ciò che si è…

Care, cari, …la canapa, in se stessa, non è “droga”, è come l’uva che a seconda di dove viene coltivata produce più zuccheri. La canapa in Italia è stata coltivata per millenni e fino a 60 anni fa era una pianta comune e nessuno ha mai rilevato che fosse “uno stupefacente”. Mentre se avviene la legalizzazione, come prospettato dai parlamentari antiproibizionisti, allora sì che venderanno “droga” con il bollino dello stato sopra, ne più ne meno come oggi fanno con i liquori e con il tabacco… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/03/canapa-o-cannabis-le-piante-si-adattano.html

P.S. Tra l’altro anche a Treia, dove ora risiedo, fino agli anni ‘50 del secolo scorso (in cui subentrò la proibizione) era consuetudine coltivare la canapa, vista anche la vicinanza del fiume Potenza che ne facilitava la lavorazione. 

Cultura ancestrale e sangue mestruale – …sin dall’antichità al sangue mestruale è stata data una forte valenza magica essendo stato identificato dalle antiche popolazioni come il simbolo potente della creazione. Nel mito di Demetra , la dea compie, anteponendo ad esso formule sacre e segrete, un antico rito (prerogativa anche delle sue sacerdotesse) che consiste nello spargere sulla terra il sangue mestruale mescolato a saliva, al fine di aprire le viscere dell’Ade (mentre è alla ricerca di sua figlia Persefone). Tale rito era utilizzato dalle stesse sacerdotesse per evocare Demetra… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2018/03/cultura-ancestrale-e-sangue-mestruale.html

L’ora è legale – Alle ore 2:00 del 25 marzo torna l’ora legale. Le lancette dell’orologio vanno spostate avanti di un’ora. Si dormirà dunque un’ora in meno. Si avrà più luce la sera ma meno la mattina presto, fermo restando che aumenteranno le ore di luce diurne giorno per giorno. L’obiettivo è quello di produrre un risparmio energetico dovuto al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. È stato fatto osservare che, però, aumentando le ore di tempo libero diurno, si ha un maggiore consumo di carburante consumato circolando dopo l’orario di lavoro, prima della cena…”

Energia atomica… la catastrofe che incombe – …per fabbricare bombe atomiche serve uranio arricchito, plutonio, ed altre cosette, e come meglio mascherare questa produzione se non giustificandola con la scusa della produzione energetica? E la cosa si evidenzia da sé quando osserviamo l’attenzione fissata sugli impianti nucleari dell’Iran o Nord Corea, così osteggiati da USA e Israele. Ma l’energia atomica è cattiva sia in pace che in guerra anzi forse è più cattiva in pace visto che in guerra sono state solo due le bombe utilizzate, a Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Mentre di incidenti nucleari ne sono avvenuti a iosa da quando l’uranio è entrato in uso… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2018/03/24/energia-atomica-la-catastrofe-che-incombe-sul-mondo/

Facebook o Fakebook? – Scrive Paolo Sensini a commento integrazione dell’articolo https://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/03/facebook-o-fakebook-colpevoli-o.html?showComment=1521885845255#c110772063249900198 -: “Si è fatto un gran parlare in questi giorni di Cambridge Analytica, l’azienda di consulenza e per il marketing online che avrebbe manipolato dati su Facebook per fini elettorali, sulla quale stanno indagando FBI, CIA e il Congresso americano. Una tempesta in un bicchier d’acqua, se si pensa al controllo su scala globale dei dati informatici/telefonici operata dalla NSA e…” – Continua in calce al link segnalato

Commento di Liana Maccari: “Di Facebook mi piace tutto. Proprio per questo è molto importante la questione vitale (o letale) delle fake. Si, è nata dal peccato originale, è nata dalla macchia nera dei servizi segreti nazisti americani. Ha origini più italiane (Trieste, Villa Miramare, eugenetica, Adria litoral, Corridonia, Macerata), che americane, però merita di essere trasformata, emendata, evoluta e non bruciata…”

In memoria dell’aggressione USA/NATO contro la Jugoslavia – Scrive Enrico Vigna: “Il 24 marzo, ricorrono 19 anni dall’inizio dell’aggressione NATO alla Repubblica Federale di Jugoslavia. Durante questa aggressione, che è durata 78 giorni, migliaia sono state le vittime, un gran numero sono state feriti e resi invalidi. Durante l’aggressione NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia dal 24 marzo al 10 giugno 1999, l’aviazione della NATO ha effettuato numerosi attacchi, bombardando civili e obiettivi non militari. Molti bambini sono periti durante questi attacchi, e sono morti molti malati ricoverati negli ospedali, passanti, persone nelle strade, nei mercati, nelle colonne dei profughi. Sono stati distrutti ospedali, abitazioni, scuole, ponti, chiese, monasteri. Questi attacchi sono stati cinicamente definiti dagli ufficiali della NATO come danni collaterali, benché si trattasse di attacchi il cui obiettivo era di distruggere il morale della popolazione con l’intimidazione come strumento…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/03/24/24-marzo-2018-in-memoria-dellaggressione-usanato-contro-la-jugoslavia/

Siria: USA pronti alla pugna? – Scrive Vincenzo Mannello: “Fonti russe ed iraniane danno per certa la formazione in assetto di attacco della flotta Usa nel Mediterraneo… è dal 2011 che gli Stati Uniti fremono dal desiderio di aggredire militarmente la Siria, per rovesciarne il legittimo governo magari ammazzando Assad, seguendo il modello Libia/Gheddafi. Quel criminale di BombObama, regista e produttore del solito copione del Grande Satana, ha così scatenato l’inferno siriano, con al seguito i servi Nato ed il codazzo Arabia Saudita e soci islamici. Malgrado gli sforzi, il piano non è riuscito finora, secondo il successore (satanico pure lui) Trump…”

Repetita iuvant – Visto che dobbiamo puntare su mezzi autonomi per divulgare le nostre notizie… (anche in seguito alle continue censure su FB) riporto di seguito la presentazione fantasiosa del nostro notiziario: “La fantastoria del Giornaletto di Saul – Scrive Sebastian: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2018/02/la-fantastoria-di-saul-arpino-e-del-suo.html

Camera e Senato. Presidenti eletti – Scrive Ansa: “Roberto Fico eletto presidente della Camera, ha raggiunto alla quarta votazione il quorum di 311 voti necessari per essere eletto. Lo spoglio delle schede continua. Solo i deputati M5S si sono alzati in piedi per una standing ovation. Tutti gli altri sono rimasti fermi. Un applauso si è levato dall’Aula del Senato dopo il raggiungimento del quorum per l’elezione di Maria Elisabetta Alberti Casellati a presidente del Senato. L’applauso, partito dai banchi di Forza Italia, si è poi propagato a tutto l’emiciclo con i senatori in piedi…”

Discorso d’insediamento di Roberto Fico, neo presidente della Camera: “Signore deputate, signori deputati! Sono emozionato nel rivolgermi oggi, in quest’Aula, a tutti voi e a tutti i cittadini. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete accordato con un incarico di così alta responsabilità. Onorerò il mio impegno con la massima imparzialità e il massimo rigore. Desidero innanzitutto rivolgere il saluto mio e di quest’Aula al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, garante degli equilibri e dei valori costituzionali. Valori che per essere affermati nella nostra Carta costituzionale hanno richiesto il sacrificio di tanti uomini e tante donne nella lotta contro il nazifascismo. Vogliamo ricordare quel sacrificio con particolare commozione oggi, nell’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine…” – Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/03/roma-24-marzo-2018-discorso.html

Venezia. Luci spente per l’Ora della Terra – Scrive M.B. A commento dell’articolo http://retedellereti.blogspot.it/2018/03/venezia-24-marzo-2018-si-spengono-le.html?showComment=1521883940105#c8179616800452234477 -: “Un’ora di luci spente? Il solito cerotto per coprire la ferita di una gamba amputata. Volete aiutare davvero la Terra? Smettete di mangiare carne, uova, formaggi e pesce. Risparmierete molto di più e veramente potrete salvare la Terra, perché sono gli allevamenti la maggior causa di inquinamento, non le industrie e il traffico…”

Riconoscersi in ciò che si è – …identificarsi con uno specifico nome forma non corrisponde assolutamente al vero ed inoltre se ci si identifica con la “persona” non si può fare a meno di assumerne i pregi ed i difetti, di accogliere le sue sfumature e macchie, ma siamo noi Arlecchino e Pulcinella? Per questo dicevo che “io” (in quanto coscienza) lavoro per quel personaggio Paolo D’Arpini, il quale solo attraverso la mia osservazione consapevole può manifestarsi e compiere le nefandezze a cui è avvezzo. Allo stesso tempo gli voglio bene come voglio bene a chiunque mi si presenti davanti, entrando nella mia sfera cosciente…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/03/riconoscersi-in-cio-che-si-e-questa-e.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ottieni la libertà non scappando dal mondo ma rinunciando alla parte indesiderabile di te stesso. Per ottenere la libertà dalla schiavitù interiore devi studiarti. Studia le dinamiche della mente e studia con quanta abilità tu riesca ad ingannarti. Una volta che hai raggiunto la serenità della mente e la purezza di cuore, allora riconosci che questo mondo è uno splendido posto e che tu sei uno splendido essere. Non c’è nessun bisogno di rinunciare al mondo. Mentre vivi nel mondo puoi essere felice, in pace e creativo. Non serve la rinuncia” (Swami Rama)

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