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“Contr’Ordine” – Roma: Convegno con SRM Psicologia sulla comprensione dei meccanismi della mente aldilà dell’analisi psichiatrica e terapeutica tradizionale … (leggi tutto)

Interessandomi io stesso di archetipi psicologici e di ricerca sulle tendenze innate, legate agli apetti elementali ed energetici presenti in natura e nell’uomo, ho sempre avuto un debole per lo studio della psicologia. Ho scritto anche degli articoli sulla correlazione fra la psicanalisi junghiana ed il Libro dei Mutamenti (I Ching), nonché sulla psicologia transpersonale e le teorie del Sé profondo vicine alla filosofia Advaita dell’India  (alcuni potete leggerli qui: http://www.circolovegetarianocalcata.it/veggente-hou ).

Inoltre ho intavolato spesso e volentieri discussioni e scambi di vedute con amici psichiatri, psicologi e psicoterapeuti… a volte opponendo alla visione tecnicistica della scienza attuale una visione olistica e psicosomatica, in tal senso potete leggere i resoconti di vari incontri avuti con Michele Trimarchi sulla neuropsicofisiologia (http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=neuropsicofisiologia ).

Nell’analisi psicologica dei soggetti trattati, secondo me, occorre tener presente che la comprensione degli stati psichici esaminati nell’individuo “osservato”  necessitano di una buona dose di commistione ed empatia, ovvero lo psicologo deve essere anche un po’  “intrigante e speculativo”.   

Intrigante deriva da intrigo (macchinazione, trama,  intesa, etc.) questa parola esprime un sacco di doppi sensi, a volte viene usata nell’accezione positiva, in quanto una cosa intrigante é interessante, varia, divertente, attraente… oppure nel senso negativo il che significa confusa, cunning,  con risvolti celati, etc.  Il termine Speculazione esprime un altro aspetto tipico dell’analisi, oltre quello dello specchiarsi… anche indagine, ricerca, riflessione, pretesto…

L’empatia ed il transfert sono necessari per la comprensione dei giochi della mente, la compartecipazione ed il riconoscimento di condividere tutti gli aspetti esaminati, questo é il solo modo -secondo me- per poter trovare soluzioni agli squilibri ed alle disfunzioni della psiche. Perciò lo psicoterapeuta svolge anche una funzione sacerdotale, sciamanica… e questo non è un atteggiamento eretico… anzi proprio questo atteggiamento consente di apportare elementi di guarigione…  All’inverso dove c’è assunzione di sanità nell’osservatore e riconoscimento di insanità nell’osservato, subentra una sorta di strumentalizzazione della “malattia” e di uso medico-terapeutico falsato…

Ho perciò accolto con grande interesse l’invito ricevuto a partecipare all’incontro su queste tematiche che è previsto per  sabato 28 novembre 2009,  a Roma. Dove  si terrà il primo convegno nazionale di “Contr’Ordine” in cui saranno affrontati temi inerenti scelte e posizioni dell’Ordine degli Psicologi del Lazio anche in materia di provvedimenti disciplinari (saranno discussi alcuni casi recenti di radiazione e sospensione). La questione non riguarda solo gli psicologi ma più ampiamente tutti coloro che vivono in questo paese, in quanto il caso è emblematico di ciò che avviene o potrebbe avvenire in tema di scienza, professione e sopratutto in tema di libertà e salute.

Saranno affrontati temi inerenti le scienze psicologiche, la professione di psicologo, la libertà di scelta della cura da parte delle persone, la ricerca, il diritto/dovere dello sviluppo di conoscenze, i rischi di abuso di chi riveste incarichi in posizione dominante.  Durante il convegno saranno presentati dei fatti, si terranno discussioni aperte ed analizzate tutte le considerazioni, alla fine ad ognuno sarà dato di trarre le proprie conclusioni.

Ecco cosa dicono gli organizzatori nel discorso introduttivo: “Sono invitati a partecipare tutti coloro che credono che l’Italia abbia bisogno di essere più competitiva sul piano scientifico, tutti quei professionisti estranei ai giochi di potere accademici che vedono minacciata la propria autonomia scientifica e professionale, le famiglie che vogliono, per i propri figli che hanno investito in professioni intellettuali, un futuro in questo paese, chi vuole vedere rispettato il proprio diritto alla libera scelta della cura, chi crede che la democrazia sia basata anche sul diritto al dissenso, chi non vuole più che l’Italia sia il paese con uno dei più alti tassi di fuga di cervelli al mondo, tutte le persone che credono nella libertà e nello spirito di colleganza, tutti coloro che credono nella competenza e nel merito e sono stanchi di chi usa in modo eccessiva una posizione dominante.

Tutti gli essere umani sono uguali, nessuno ha il diritto di considerarsi un essere umano superiore ad un altro. Chi riveste un ruolo istituzionale è sempre una persona, alla pari di ogni altra. Anche chi giudica può essere giudicato e chi riveste ruoli di rappresentanza di una intera categoria dovrebbe rispettare per primo i principi di cui si fa garante. Possiamo essere osservatori passivi e continuare a lamentarci che le cose funzionano così nel nostro paese oppure essere elementi attivi, costruttori del sistema in cui viviamo, e mettere un freno a tutto questo!

La scelta come sempre é libera!

Questo  Convegno é utile  per Permettere a Membri della Società Civile di discutere in materia di cultura, scienza e ordinamento professionale. Un convegno per un confronto libero. Per la libertà di espressione, per la libertà di pensiero, per la libertà di fare scienza, per la libertà di scegliere”. 

Raccomando a tutti  coloro che sono interessati alla comprensione dei processi mentali, in qualsiasi forma, di partecipare a questo interessantissimo convegno universale e sincretico sulla psicanalisi.

Paolo D’Arpini

 ………….

SEDE E ISCRIZIONI

Data: 28 novembre 2009, sabato ore 10.00-12.30

Luogo: Palazzetto delle “CARTE GEOGRAFICHE” (centro convegni) – Sala 1

Indirizzo: via Napoli, 36 – 00184 Roma

Posti: 90 (iscrizione gratuita)

Iscrizione Telefonica: +39 06 8418055 (segreteria SRM Psicologia)

Si ringrazia la SRM Psicologia per la gentile collaborazione

(www.srmpsicologia.com )

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Sinossi neuropsicofisiologica di Marina Salvadore: “A conclusione di un ciclo della vita con morte e rinascita sorge la comprensione che la coscienza della vita rende tutti immortali”

“Così  come è vero che le parole devono possedere quella carica energetica capace di far vibrare il DNA spirituale di ogni essere umano, è  anche vero che la scienza deve fornire gli strumenti affinché ciò possa essere …”. Queste più o meno le parole pronunciate da Paolo D’Arpini per introdurre l’incontro dell’8 novembre u.s. a Calcata.

 Infatti, le manifestazioni che si sono svolte a Calcata dal 31 ottobre all’8 novembre 2009, organizzate dal Circolo Vegetariano VV.TT e dall’Apai, si sono concluse domenica 8 con il Seminario su “Neuropsicofisiologia”, la scienza che rende giustizia alle infinite trasformazioni di energia che hanno consentito la nascita del nostro ecosistema, all’interno del quale deve prendere forza un grande progetto che vede la donna e l’uomo in armonia tra di loro per rendere giustizia a quei valori tutelati e difesi, anche con la propria vita, che rappresentano nell’evoluzione culturale la Dignità, nella certezza di un futuro dove deve “imperare” la Pari Dignità di tutti gli esseri dell’ecosistema.

Ciro Aurigemma ha aperto il Seminario con un breve excursus sulla nascita della Neuropsicofisiologia ad opera del prof. Michele Trimarchi che, partendo dall’integrazione delle varie discipline scientifiche, ha realizzato successivamente uno strumento formidabile capace di verificare istante per istante il valore sostanziale delle varie forme di energia che, come informazioni, vanno a modulare lo sviluppo della coscienza umana.

Michele Trimarchi ha reso tangibile la veridicità di tale scienza, mettendo in evidenza come ogni informazione può essere verificata nei suoi contenuti formali e sostanziali. Ha spiegato soprattutto come fin dal 1980, partendo dagli studi di R. Sperry, di Gazzaniga ed altri sui processi di lateralizzazione interemisferica, veniva dimostrato come la causa delle conflittualità intrapersonali, interpersonali, sociali e internazionali dipendeva da come gli emisferi cerebrali processano le informazioni, le emozioni, generando così uno sviluppo disarmonico della personalità.

L’emisfero sinistro, infatti, domina la personalità in quanto le informazioni che gli vengono date acquisiscono un potere nel cervello, obbligandolo ad una forma di competizione che annulla la verifica delle informazioni stesse, condizionando il comportamento a ripetere le informazioni, piuttosto che verificarne i contenuti.

Qualsiasi ragionamento sul piano logico-razionale può essere vero o fine a se stesso e allo stesso tempo nega il dinamismo della realtà.

L’emisfero destro identifica, con la sua genetica, i contenuti dell’informazione e integra sempre, in un processo dinamico, la realtà obiettiva ed oggettiva; ed è tale emisfero che permette all’umanità di comunicare le emozioni e le esperienze, che  sono sempre e comunque comprensibili dalla “logica” degli emisferi destri di tutti gli uomini della Terra.

Un tale sistema ha prodotto modelli di comportamento, ruoli e con tali mezzi abbiamo prodotto sistemi socio-economico-politici e religiosi che, nella maggior parte dei casi, non esprimono i contenuti e i valori espressi da tutti quegli uomini che hanno dato la vita per tutelare e difendere il valore della vita umana e dell’ambiente.

“Le mie teorie, disponibili sul sito dell’I.S.N. (International Society of Neurosychophysiology) – ha detto  Michele Trimarchi – mettono in luce come è possibile superare la conflittualità esistente tra la logica dell’emisfero sinistro e la realtà obiettiva ed oggettiva dell’emisfero destro con la presa di coscienza del proprio Io che deve sempre e comunque verificare le informazioni utilizzando il metodo dell’obiettività e dell’oggettività. L’obiettività è lo scopo per cui la cosa esiste. L’oggettività è la ricostruzione degli oggetti che è secondaria all’obiettività. L’obiettività produce coscienza e conoscenza e tale chiarezza permette all’Io di identificare la “verità” e creare un dialogo costruttivo ed evolutivo per se stessi e per la società in cui si vive.  Sarà  necessario dare priorità all’educazione per educare un Io che deve decidere, dopo aver verificato i propri progetti e le proprie azioni. Ed è questo l’augurio che faccio all’intera umanità”

Luciano Meschini ha spiegato come il medico fisiologico all’interno di ogni cervello opera istante per istante per mantenere in buona salute il proprio organismo. La Neuropsicofisiologia consente alla professione medica di rimuovere gli ostacoli che limitano l’opera del medico fisiologico attraverso un processo che mette in  condizione l’Io di esercitare, con la propria intelligenza, la rimozione di quei condizionamenti che alterano il rapporto fisiologico tra i valori espressi dal DNA e l’ambiente.

Maria Pia Sambataro ha affrontato senza mezzi termini il problema della conoscenza, mettendo in evidenza come gravi errori del passato vengono a tutt’oggi perpetuati soprattutto in campo psicopedagogico. Il condizionamento classico e il condizionamento operante dominano ancora in campo educativo e soltanto la Neuropsicofisiologia può finalmente consentire un salto evolutivo verso una educazione capace di produrre conoscenza e, quindi, coscienza. La Neuropsicofisiologia  può dimostrare la differenza che esiste tra istruzione ed educazione. Educare è possibile solo senza il condizionamento e ciò dà speranza ad una umanità che sappia decidere la propria vita e il proprio destino.

Marina Salvadore ha centrato il suo intervento sull’efficacia della Neuropsicofisiologia nel produrre con grande gradualità consapevolezza delle immense  potenzialità racchiuse nel proprio cervello. Il ritmo scandito dal suo intervento ha fatto sì che ognuno potesse verificare in se stesso le meraviglie di un mondo, sepolto dalle macerie e dai condizionamenti, che man mano che viene alla luce dà grande gioia e felicità alla vita di ciascuno. E con tale gioia ha stimolato i presenti ad aprire il dibattito che ne è seguito.

(Diario  redatto a cura di Marina Salvadore)

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“Neuropsicofisiologia del sogno..” – Comprensione delle valenze e funzioni dei due emisferi cerebrali secondo l’analisi dello psicologo Michele Trimarchi

Premessa:

In diverse occasioni ed in diversi incontri ho avuto il piacere di ascoltare le allocuzioni del prof. Michele Trimarchi  relative alla sua teoria della “neuropsicofisiologia applicata”. In particolare ho trovato estremamente interessante il suo discorso  sul funzionamento dei due emisferi cerebrali, che in qualche modo configura scientificamente la teoria dello Yin e dello Yang della filosofia confuciana e taoista. In particolare durante la conferenza tenuta a Calcata l’8 novembre 2009,  a chiusura della manifestazione Il Ciclo della Vita, sono stati toccati  alcuni aspetti pratici “fisici” della teoria neuropsicofisiologica,  che sono poi quegli elementi di “pulsione energetica”  che si manifestano attraverso la funzione coscienziale dello stato di veglia,  del sogno, della meditazione, del sonno profondo e del pre-morte ed anche oltre questo stadio. Infatti l’energia psichica del pensiero mai si può dire che sia distrutta bensì trova diversa espressione a seconda della condizione esistenziale in cui l’io cosciente si trova.

Paolo D’Arpini

Quello che segue é una sinossi sulla manifestazione energetica nel livello fisico  sottile:  

Già  negli anni ‘80  del secolo scorso  presentai alla comunità scientifica internazionale una teoria neuropsicofisiologica su come i due emisferi cerebrali codificano e decodificano le informazioni ricevute, mettendo in evidenza come la natura comunichi sulla base di scambi di informazioni le cui caratteristiche sono misurabili con la fisica.

La fisicità  delle informazioni agisce nello stesso modo dei “telecomandi” e spesso con lo stesso tipo di energia. Tali informazioni, con le loro caratteristiche fisiche, vengono riconosciute e identificate dalle aree primarie del cervello (relative ai cinque sensi) che sono dei veri e propri monitor dei segnali in arrivo. Ciò è valido anche per entrambi gli emisferi cerebrali.

Abbiamo poi le informazioni cosiddette culturali, rappresentate da tutti quei codici prodotti dall’evoluzione culturale che sono le varie forme di linguaggio con cui l’umanità interpreta, elabora e identifica la realtà. Tutte le forme di linguaggio prodotte dall’uomo vengono normalmente acquisite, memorizzate e interpretate dall’emisfero sinistro, mentre la natura, con la molteplicità dei suoi messaggi fisici costituiti da varie forme di energia, fornisce informazioni che vengono acquisite, identificate e interpretate dall’emisfero destro. Troviamo così all’interno dei due emisferi cerebrali due forme di coscienza: il destro interpreta e ricostruisce costantemente la realtà oggettiva e obiettiva, il sinistro ricostruisce con i codici culturali la logica interpretativa della realtà.

Quando l’interpretazione logica non corrisponde alla realtà si crea una separazione funzionale fra i due emisferi, ovvero i due emisferi non comunicano più fra loro costruendosi sul piano logico-formale una pseudo-verità che non corrisponde alla realtà: questa è la “realtà soggettiva”, che può essere trasferita agli altri costringendoli alla ripetitività logico-formale. In tal modo si perpetuano trasmissioni culturali che sul piano logico-formale sono perfette, ma sono dissociate dalla realtà oggettiva ed obiettiva. Il sogno si inserisce in questo contesto operando costantemente affinché la realtà soggettiva dell’emisfero sinistro tenda all’oggettività ed obiettività percepita dall’emisfero destro. Ovvero, tutti i giudizi e interpretazioni sbagliate operati dal sinistro devono essere rimossi per consentire alla persona di evolversi verso la ricerca della verità, che nasce sempre da una sintesi integrativa operata dai lobi frontali dei due emisferi: il lobo frontale destro opera la sintesi integrativa dei segnali oggettivi e obiettivi percepiti; il lobo frontale sinistro opera una sintesi logico-formale, nei vari codici linguistici, dei segnali provenienti dal lobo frontale destro.

La consapevolezza di tale funzionalità consente la nascita dell’Io cosciente, che è propria dell’individuo considerato saggio.  

Michele Trimarchi – isn.npf@gamil.com

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Calcata, commemorazione di Luciano Laffi – Sempre presente nel cuore della gente che lo ama… ma anche nella psiche collettiva dell’umanità… Natura, fisiologia, arte, spiritualità, amore per il prossimo nei commenti di Laura Lucibello, Paolo D’Arpini e Daniela Strubel

Calcata: “Il Ciclo della Vita – Morte e Rinascita”

L’8 novembre 2009 era la ricorrenza del primo anno dalla dipartita del giovane Luciano Laffi, le cui opere sono esposte al Centro Visite del Parco Valle del Treja. Un anno fa egli cadeva vittima di un incidente stradale  ma la sua morte non è stato annullamento… infatti da allora il messaggio artistico e poetico di Luciano, che sino alla sua morte era rimasto nascosto e celato a tutti, venne scoperto e servì da motore energetico per  creare una associazione “senza spazio né tempo” che si prefigge di valorizzare le capacità artistiche dei giovani.  Soprattutto in questo mondo dove la riuscita è legata alle introduzioni clientelari e l’arte è una sorta di commercio, il messaggio di Luciano, che era rivolto a tutti con pari amore, è un incoraggiamento a non soccombere ai meccanismi perversi della “convenienza”.  “Luciano con  le sue opere emblematiche ha dimostrato di avere un messaggio per l’umanità – ha detto  a suo merito lo psicologo Michele Trimarchi- e noi tutti lo dobbiamo ringraziare…”. Quale migliore simbolo per la manifestazione nel cui contesto la mostra di Luciano Laffi si è svolta?

Paolo D’Arpini

…………….

Pensieri messi insieme…

Sembrava una di quelle gite fatte in famiglia, una gita iniziata con un tempo molto incerto in una domenica di inizio novembre.

Appuntamento e poi……..via verso Calcata.

Calcata………… fino all’anno scorso forse solo un nome di una località da visitare. 

Adesso, dopo quest’anno, vissuto a volte intensamente a volte con la voglia di non esserci, è un posto che fa parte di me………………

Via………. verso Calcata…………..le chiacchiere in macchina, le risa e il canticchiare tutto ci accompagna al nostro avvicinarci alla meta come se stessimo solo aspettando di essere tutti insieme di nuovo.

Al nostro arrivo il tempo incerto ci fa pensare di non poter fare la passeggiata a Santa Maria, poi tra una nuvola e l’altra uno scorcio di cielo azzurro, la speranza di non dover rinunciare anche se parte di noi non avrebbero rinunciato anche se avesse diluviato.

Si parte ridendo e scherzando, qualcuno resta a Calcata, ci inoltriamo nel sentiero che porta a Santa Maria che ci porta……….da Luciano.

Già…..Luciano, figlio vivace, intelligente, un vulcano di idee……………adesso è li, libero di volare………

Arrivati a destinazione avevamo solo voglia di affacciarci alla staccionata, a cercare di essere il più vicino a lui, ognuno di noi si è avvicinato a lui a modo proprio, chi piangendo, chi continuando a chiacchierare, chi isolandosi………………..

Io mi guardavo intorno cercando qualcosa di lui in ogni cosa, nella foglia che volava via……….nel ragno che passeggiava sulle sue ceneri ancora in parte li, nella goccia di pioggia, nel silenzio della natura, nelle nuvole sopra di noi………………..nel vento che ci portava delicatamente le voci di Calcata………….

Eravamo li, cercando di essere un tutt’uno con lui………………unendo le nostre energie inconsciamente sapendo che nel silenzio i nostri pensieri volavano in alto cercando di raggiungere qualcosa che non vedevamo ma che tutti eravamo coscienti ci fosse………….

Poi  tornati a Calcata, forse con la sensazione di essere più vuoti, con la sensazione che manchi qualcosa………… forse invece un po’ più ricchi del giorno prima………  si torna al mondo “reale” dove ci avviciniamo di nuovo a lui, se mai lo avessimo lasciato, nello stare insieme ai suoi amici, guardando i suoi lavori esposti, condividendo l’intervento sulla neuropsicofisiologia cercando in tutte le cose qualcosa che ci tenga ancora legati ad un ragazzo normalissimo ma profondissimo che ha affascinato anche chi non lo conosceva.

Questo è Luciano…………….questo è quello che rimane di un figlio………….potrebbe sembrare poco agli occhi di chi legge ma, riuscire a sentirlo in tutto quello che mi circonda è davvero tanto, lui in qualche modo è ovunque, nelle pareti di casa, negli occhi dei suoi amici, nelle parole dei suoi fratelli,nei suoi lavori, nei suoi scritti.

Grazie Luciano di esser stato quello che sei stato e per essere adesso quello che sei, per sempre mio figlio!

Daniela Strubel

……………

Dedicato a Luciano.

Dopo una notte pressoché insonne ad ascoltar tuoni e grandine cadere battente sulla terra e sui nostri cuori mi sono alzata ed ho guardato fuori della finestra : il brutto tempo e nuvoloni neri incombevano ancora.
Le stesse nuvole e pioggia che Luciano aveva sempre paura tornassero, e proprio oggi che ci accingiamo ad andarlo a trovare a S. Maria di Calcata, dove sono sparse le sue ceneri, quelle nuvole dense d’acqua incombono sul cielo di Roma.
Alle 10.30 arrivo al Circolo, a parte Paolo, non c’è ancora nessuno. Guardiamo il cielo e ci chiediamo se il tempo ci darà tregua.
I suoi cari, noi, una rosa rossa, una piantina di ciclamini e la paletta di sua nonna, ci incamminiamo finalmente verso la salita.
Il sentiero è fangoso, in alcuni tratti scivoloso, ma andiamo avanti sereni e tra il mormorio della natura, le risate spontanee ed i giochi vocali dei ragazzi più giovani il sole si fa sempre più spazio sopra le nostre teste.
Mi piace pensare, e Paolo sembra concorde con me, che Luciano dal suo attuale spazio e tempo stia predisponendo il suo accoglierci, proprio in quel modo con cui avrebbe voluto alzarsi tutte le mattine:  “….Una mattina mi alzai ed andai come al solito verso la solita finestra per riaprirla, la lasciai aperta poiché non c’era una nuvola e tornai sul letto per disegnare qualcosa di nuovo, per sentirmi ancora di nuovo bravo, come se quei disegni si fossero poi trasformati in vento in grado di mandare via prima quelle nuvole…. rivedere nel cielo l’azzurro vero…”
Davanti a noi si apre ora uno spiazzo, le ceneri di Luciano, i fiori, e la sua amata Calcata sul costone opposto sempre vigile e presente.
Il sole ci scalda, il vento ci accarezza, le foglie ci parlano, lievi goccioline d’acqua portate dal vento ci benedicono. Grazie Luciano la tua ospitalità è stata immensa come immensa era l’anima ospitata nel tuo corpo.

Laura Lucibello

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Calcata, 8 novembre 2009 – Incontro finale del Ciclo della Vita dedicato alla Neuropsicofisiologia e al discorso della vita oltre la vita..

Il Ciclo della Vita – Morte e Rinascita, incontro finale dell’8 novembre 2009

Programma:

8 Novembre 2009 – h. 10.30 -  Partenza dal Circolo Vegetariano VV.TT.  per una passeggiata a Santa Maria di Calcata, ove si terrà una breve cerimonia. Portare cibo vegetariano da condividere fra i presenti.

Alle  h. 16.00 – Centro Visite del Parco del Treja – Centro Storico:  Incontro su   “Neuropsicofisiologia” -  Presentazione  del dr. Ciro Aurigemma. Segue relazione dello psicologo Michele Trimarchi  su: “Neuropsicofisiologia, scienze integrate per conoscere la natura e la vita”.

L’incontro termina con gli interventi e le domande del pubblico ed un piccolo rinfresco vegetariano.

Patrocinio morale di: Comune di Calcata, Parco Valle del Treja, Provincia di Viterbo

Si ringrazia il Parco Valle del Treja per l’uso gratuito del Centro Visite di Calcata

Presentazione ed introduzione alla Neuropsicofisiologia,   teoria ideata da Michele Trimarchi:

La Neuropsicofisiologia, integra Neurologia, Psicologia, Fisiologia e Fisica ed è nata in Italia a partire dagli anni ’70 -‘80,  basata sulla Fisica dell’Informazione, sulle differenze funzionali  tra emisfero destro e sinistro del cervello e sulle funzioni superiori del cervello umano, fino alla definizione e presentazione alla comunità scientifica della  “Teoria  integrata delle lateralizzazione degli emisferi cerebrali”,  basata sugli sudi sugli emisferi cerebrali, che valsero il Nobel a R.Sperry nel 1981, ( R. Sperry 1980, Trimarchi M., 1982).

Ciò per  scoprire “la Fisiologia della coscienza”, ovvero come si sviluppa l’Io cosciente dell’essere umano, quell’Io che permette di gestire consapevolmente e creativamente le funzioni cerebrali, integrando il dinamismo della mente con il corpo, nel suo rapporto con l’ambiente (Teoria neuropsicofisiologica dell’apprendimento, Trimarchi M., 83)  scaricabile su: www.neuropsychophysiology.org ( in ingl. e in italiano.)

Un paradigma centrale della Fisica dell’informazione e quindi della  Neuropsicofisiologia è quello che correla energia, materia e informazione, paradigma E=M=I: non esiste nulla che non sia contemporaneamente informazione, materia ed energia. Sono le informazioni che gradualmente modulano le funzioni neuropsicofisiologiche, dando vita alla coscienza dell’individuo, quando sono armoniche e fisiologiche al suo sviluppo, generando invece malessere, disagi e psicopatologie quando sono conflittuali e antitetiche a quelle pulsioni genetiche che spingono ogni essere umano all’autodeterminazione, alla libertà, al rispetto della propria dignità ed autonomia.(isn.npf@gmail.com

Informazioni generali sulla manifestazione:  circolo.vegetariano@libero.it  – info.apai@virgilio.it -  Tel. 0761/587200 / Tel. 333.5994451

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