Risultato della ricerca:

“Democrazia: il Dio che ha fallito” – Il mito della democrazia e l’ordine naturale delle cose

La revisione storica
Armato di una semplice teoria economica e politica, nel mio libro[2] presento una ricostruzione revisionista della storia moderna occidentale: dell’emergere dagli ordini feudali [che erano entità non statali] degli Stati monarchici assoluti e della trasformazione del mondo occidentale, cominciata con la rivoluzione francese e completata con la fine della prima guerra mondiale, che ha visto il passaggio degli Stati monarchici a quelli democratici e l’assurgere degli Stati Uniti al ruolo “di impero universale”. Gli scrittori neo-conservatori, come Francis Fukuyama, hanno interpretato questa evoluzione come un progresso della civiltà e hanno proclamato la “fine della storia” che sarebbe arrivata con il trionfo della democrazia occidentale e la globalizzazione ([quest’ultima necessaria] per rendere il mondo sicuro per la [realizzazione della] democrazia). La mia interpretazione teorica è invece completamente diversa. Essa comporta la distruzione di tre miti storici.

Il primo mito
Il primo e più fondamentale mito [da sfatare legato alla democrazia] è che l’emergere da un ordine precedente (il periodo feudale) degli Stati sia stata la causa del progresso economico e civile che ne è seguito. La teoria ci induce invece a ritenere che tale progresso ci sarebbe comunque stato nonostante, e non a causa, la formazione degli Stati.
Lo Stato può essere definito convenzionalmente come: un’agenzia che esercita un monopolio territoriale, imposto con la forza, sia sulla decisione finale da prendersi in caso di controversie (giurisdizione) sia sulla tassazione[3]. Per definizione quindi, ogni Stato, a prescindere dalla sua particolare costituzione è economicamente ed eticamente inadeguato. [Perché è inadeguato?] Ogni monopolio è un “male” dal punto di vista del consumatore. Intendiamo per monopolio la mancanza di libero accesso ad una particolare linea di produzione: solo un’agenzia A può produrre il servizio od il prodotto X.[4]

Ogni monopolio è “maligno” per i consumatori perché, essendo protetto dall’ingresso di altre agenzie nella propria linea di produzione, il prezzo dei suoi prodotti sarà più alto e la loro qualità inferiore di quanto potrebbe invece essere in caso di libero accesso da parte di altre agenzie [cioè essendo il mercato aperto alla competizione di altre agenzie che operassero nella stessa linea di produzione]. Ovviamente il fatto che proprio il potere supremo di prendere decisioni sia esercitato in regime di monopolio è particolarmente “maligno”. Al contrario di altri monopoli che producono beni di qualità inferiore [e prezzo superiore rispetto a un regime di competizione], un monopolio giudiziario oltre a produrre servizi di qualità inferiore produce dei veri e propri “misfatti”, perché un tale monopolista è giudice supremo di ogni conflitto e quindi anche di quelli che lo riguardano direttamente. Di conseguenza, invece di tendere a prevenire e risolvere conflitti, un giudice supremo monopolista sarà portato naturalmente a causare e provocare conflitti da comporre a proprio vantaggio.[5]

Non solo nessuno, potendo evitarlo, accetterebbe un tale monopolio nella fornitura di servizi giudiziari, ma [non accetterebbe] nemmeno il fatto che sia il giudice monopolista a determinare unilateralmente il prezzo dei propri “servizi”. È facilmente prevedibile, che un tale monopolista userebbe sempre più risorse (proventi della tassazione) per produrre sempre meno beni e perpetrare sempre più misfatti. Questa situazione non è la ricetta per la protezione dei cittadini ma per la loro oppressione e sfruttamento. Il risultato del costituirsi di uno Stato, quindi, non è la pacifica cooperazione [economica tra i cittadini] e l’ordine sociale, ma il conflitto, la provocazione, l’aggressione, l’oppressione e l’impoverimento in altre parole la de-civilizzazione (imbarbarimento). Questo, soprattutto, è quello che ci ha mostrato la storia degli Stati. Essa è infatti, in primo luogo, la storia di milioni di vittime innocenti del potere statale[6].

Il secondo mito
Il secondo mito riguarda la transizione dalle monarchie assolute agli Stati democratici. Non solo i neo-conservatori interpretano questo sviluppo come progresso, ma c’è un accordo pressoché universale sul fatto che la democrazia rappresenta un progresso nei confronti della monarchia e che sia la causa dello sviluppo morale ed economico recente. Questa interpretazione è particolarmente curiosa alla luce del fatto che la democrazia è stata invece la fonte di tutte le forme di socialismo:[7] del socialismo democratico europeo, del liberalismo e del neo-conservatorismo americano così come del socialismo internazionalista, quello sovietico, del fascismo italiano e del nazionalsocialismo in Germania. Ma più importante è il fatto che la teoria contraddice questa interpretazione: sia la monarchia, sia la democrazia sono inadeguate in quanto Stati, ma la democrazia è peggiore della monarchia.

Dal punto di vista teorico, la transizione dalla monarchia alla democrazia riguarda né più né meno il fatto che un “proprietario” monopolista ereditario, il principe o il re, sia sostituito da un “curatore” monopolista temporaneo e intercambiabile, il presidente, il primo ministro, e i membri del Parlamento. Sia i re sia i presidenti democratici produrranno dei misfatti[8], ma un re, poiché “possiede” il monopolio e può venderlo o tramandarlo ai propri eredi, si curerà degli effetti delle proprie azioni sul valore di questo suo capitale. In quanto proprietario del capitale sul “suo” territorio[9], il re sarà relativamente orientato al futuro. Per conservare e migliorare il valore della sua proprietà, egli lo sfrutterà moderatamente e in maniera calcolata. Al contrario, un curatore democratico temporaneo e intercambiabile non “possiede” il paese ma, per il tempo che rimane in carica, gli è consentito di usarlo a proprio beneficio. Questo non solo non elimina lo sfruttamento, anzi lo rende di corte vedute (orientato al presente) e non calcolato [(sfrenato)], cioè condotto senza alcun riguardo per il valore futuro del capitale presente nel paese.[10]

Neppure il libero accesso [da parte di tutti i cittadini] a qualsiasi carica dello Stato è un vantaggio della democrazia (rispetto ad un regime monarchico, in cui l’accesso al potere è regolato discrezionalmente dal sovrano). Al contrario, è solo la competizione nella produzione di merci e servizi che è buona cosa mentre la competizione nella produzione dei misfatti non è affatto cosa buona. I re, che giungono alla loro carica in funzione della loro nascita, possono essere o dei dilettanti incapaci di fare danni o invece degli uomini decenti (mentre se sono dei pazzi, di essi ci si prenderà cura rapidamente e se necessario verranno eliminati proprio dei parenti più stretti, preoccupati del futuro della dinastia). Questo [processo di salita al potere] è in un acuto contrasto con [quanto avviene per] la selezione dei governanti democratici per mezzo delle elezioni popolari che rende praticamente impossibile, per una persona incapace o decente, di arrivare al vertice dello Stato. Presidenti e primi ministri raggiungono le loro posizioni come risultato della loro efficienza in quanto demagoghi moralmente privi di inibizioni. Pertanto la democrazia fa si che virtualmente solo persone pericolose giungeranno ai vertici del governo.
In particolare la democrazia può essere vista come un mezzo per promuovere nella società un aumento del tasso di preferenza temporale ([un maggior] orientamento al presente) ovvero condurre ad una maggiore una “infantilizzazione”[11] della società stessa. Un [ulteriore] risultato della democrazia è il continuo aumento delle tasse, della circolazione di denaro cartaceo [(al posto di denaro merce, come oro e argento]), dell’inflazione di denaro cartaceo, un infinito flusso di nuova legislazione e un debito “pubblico” continuamente crescente. Così la democrazia conduce alla riduzione dei risparmi, all’aumento dell’incertezza legale, al relativismo morale, all’illegalità e al crimine. Inoltre, la democrazia è uno strumento di confisca e redistribuzione della ricchezza e del reddito.[12] Essa conduce al prelievo, per mezzo della legge, della proprietà di alcuni, coloro i quali hanno [gli abbienti], e alla distribuzione di quanto preso loro ad altri, quelli che non hanno [i non abbienti][13]. E poiché è presumibile che sia qualcosa che ha valore ciò che è ridistribuito, si tratta di qualcosa che coloro i quali “hanno”, hanno troppo e coloro i quali “non hanno”, hanno poco. Tale redistribuzione fa sì che l’incentivo a produrre qualcosa di valore sia sistematicamente ridotto.[14] In altre parole, la proporzione delle persone dai comportamenti, dalla forma e dall’apparenza poco corretta aumenterà e la vita sociale diventerà sempre meno piacevole.

Infine, per ultimo ma non ultimo, l’avvento della democrazia ha causato un radicale cambiamento nella condotta delle guerre. Poiché è possibile esternalizzare i costi della propria aggressione nei confronti di altri (attraverso il ricorso alla tassazione) sia i re che i presidenti saranno più che “normalmente” aggressivi e guerrafondai.[15] Comunque, il motivo che ha un re per dichiarare una guerra è tipicamente una disputa di proprietà o ereditaria. L’obiettivo di questa guerra monarchica è tangibile e di carattere territoriale: guadagnare il controllo su un territorio e sui suoi abitanti. Per conseguire questo obiettivo è nell’interesse del re distinguere fra i combattenti (i suoi nemici e interessanti dell’attacco) e i non-combattenti e le loro proprietà (affinché vengano tenute fuori della guerra e non vengano danneggiate [visto che in caso di vittoria entreranno a fare parte del patrimonio reale e sarà necessario spendere soldi per ricostruirle]). La democrazia ha invece trasformato le guerre limitate dei sovrani in guerre totali. La ragione della guerra [da territoriale] è diventata ideologica: [con l’avvento della democrazia si fa una guerra per] la democrazia, la libertà, la civilizzazione, l’umanità. Gli obiettivi sono adesso intangibili ed elusivi: la conversione ideologica degli sconfitti, preceduta dalla loro resa incondizionata (la quale, poiché non si può mai essere certi della sincerità di una conversione, può richiedere mezzi come l’omicidio di massa di civili). E la distinzione tra i combattenti e i non-combattenti diventa sempre più sfumata e, alla fine, scompare e il coinvolgimento popolare nella guerra di massa, la leva universale obbligatoria e le adunanze oceaniche, così come i “danni collaterali” diventano parte integrante della strategia di guerra.

Il terzo mito
Infine, il terzo mito infranto è la convinzione che non esistano alternative alle democrazie sociali occidentali, all’americana. Di nuovo, la teoria dimostra il contrario. Prima di tutto, questa convinzione è falsa perché le moderne social-democrazie non costituiscono un sistema economico stabile e sono destinate a collassare sotto il proprio peso parassitario,[16] in maniera del tutto simile all’implosione del socialismo sovietico di due decenni orsono. Ma cosa ancora più importante è che una stabile alternativa alla democrazia esiste. Il termine che propongo per quest’alternativa è: “ordine naturale”.

In un ordine naturale ogni risorsa scarsa, inclusa tutta la terra, è posseduta privatamente, ogni impresa è finanziata da clienti paganti volontariamente oppure da donatori privati e l’ingresso in qualsiasi linea di produzione, inclusa quella della protezione della proprietà, dell’arbitraggio dei conflitti e della difesa, è libero.
Se lo Stato disarma i propri cittadini per potere essere capace di derubarli più facilmente, rendendoli più vulnerabili ad attacchi criminali terroristici, l’ordine naturale, al contrario, è caratterizzato da una cittadinanza armata. Quest’ultima caratteristica è, infatti, favorita dalle compagnie di assicurazione, le quali svolgono un ruolo importante in quanto fornitori di sicurezza e protezione in un regime di ordine naturale. Gli assicuratori incoraggeranno i loro clienti a detenere armi, offrendo loro il pagamento di premi bassi se essi sono armati e ben addestrati all’uso delle armi. Per loro natura, le assicurazioni sono agenzie difensive. Siccome solo i danni accidentali e non ha auto-inflitti, causati o provocati sono assicurabili, gli aggressori e i provocatori si vedranno negare la copertura assicurativa e rimarranno pertanto più deboli [di fronte ad aggressioni da parte di terzi][17]. Poiché gli assicuratori devono indennizzare i propri clienti in caso di conflitto, devono preoccuparsi continuamente della prevenzione delle aggressioni criminali, del recupero della refurtiva e della cattura dei responsabili dei danni causati[18].

Inoltre la relazione tra assicuratori e clienti è di tipo contrattuale. Le regole del gioco sono mutuamente accettate e definite. Un assicuratore non può “legiferare” o, in maniera unilaterale, cambiare i termini del contratto. In particolare se un assicuratore vuole attrarre una clientela pagante[19] deve tenere conto, nei propri contratti, della possibilità di conflitto non solo tra i propri clienti ma specialmente con i clienti di altre assicurazioni. L’unica possibilità per un assicuratore in grado di coprire in maniera soddisfacente questo ultimo caso è di essere legato contrattualmente a un arbitro terzo. Comunque non basterà un qualsiasi arbitro perché gli assicuratori in conflitto tra loro devono concordare sull’arbitro o l’agenzia di arbitraggio da scegliere e, per essere accettabile agli assicurati, un arbitro deve offrire un prodotto (una procedura legale e un giudizio effettivo) che dia luogo al consenso morale più ampio possibile tra gli assicuratori e i clienti. Così, contrariamente alle condizioni statuali, un ordine naturale è caratterizzato da una legge stabile e prevedibile e da una migliorata armonia legale.

Inoltre, le compagnie di assicurazione promuovono lo sviluppo di un ulteriore elemento di sicurezza. Gli Stati non solo hanno disarmato i loro cittadini portandogli via le armi, ma le democrazie in particolare hanno privato i propri cittadini del diritto all’esclusione promuovendo invece, attraverso politiche di non discriminazione, di azioni positive, e multiculturali un’integrazione forzata.[20] In un ordine naturale il diritto all’esclusione inerente alla stessa idea di proprietà privata è invece restituito ai legittimi proprietari.
Così per ridurre i costi di produzione della sicurezza e migliorarne la qualità, un ordine naturale si caratterizza per un aumento di discriminazione, di segregazione, di separazione spaziale, di mono-culturalismo (omogeneità culturale), di esclusività e di esclusione. In aggiunta dove gli Stati hanno indebolito le istituzioni sociali di intermediazione (i nuclei familiari, le chiese, di accordi tra gruppi, le comunità locali, i circoli) e i livelli di autorità ad essi associati per incrementare il loro potere nei confronti di individui sempre più isolati e uguali l’un l’altro, un ordine naturale è distintamente non ugualitario: elitista, gerarchico, proprietario, patriarcale e autoritario e la sua stabilità dipende essenzialmente sull’esistenza di una aristocrazia naturale conscia di sé stessa e volontariamente riconosciuta [dagli altri cittadini].

Strategia
Come può l’ordine naturale emergere dalla democrazia? Nel mio libro, chiarisco il ruolo delle idee, degli intellettuali, delle elite e della pubblica opinione nella legittimazione e delegittimazione del potere statale. Un ruolo importante ha la secessione e la proliferazione di entità politiche indipendenti verso la realizzazione di un ordine naturale e il come fare a privatizzare la proprietà “pubblica” e quella “socialista”.[21]

INTERVENTO CHE IL PROFESSOR HANS HERMANN HOPPE HA FATTO DURANTE IL CONVEGNO TENUTOSI ALL’UNIVERSITA’ DI PADOVA. GRAZIE A MAURIZIO BALESTRIERI PER LA TRADUZIONE.

[1] Hans Hermann Hoppe. Traduzione di Maurizio Balestrieri, 18 ottobre 2009. La traduzione del testo originale in lingua inglese, che si trova a questo indirizzo web: http://j.mp/3ywD1B, è completa ad eccezione dei primi due e dell’ultimo paragrafo.
[2] “Democrazia: il dio che ha fallito”, H. H. Hoppe, Liberilibri, 2006. http://j.mp/In9nm (NdT).
[3] Nessun altro oltre lo stato può imporre tasse sul territorio in cui lo stato è presente. Basti pensare alla lotta contro il pizzo.
[4] Nel campo della telefonia in Italia fino agli anni ’80, la SIP era il monopolista delle telecomunicazioni perché non era possibile, per legge, per nessuna altra azienda occuparsi di telecomunicazioni. E così era anche con l’ENEL nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica. (NdT)
[5] Ad esempio, alzerà l’aliquota IVA e se qualcuno tenterà di opporsi attraverso il sistema legale verranno poste in essere delle norme apposite per impedire che ci possano essere ricorsi in materia tributaria o sugli espropri. (NdT)
[6] Le vittime dei conflitti del XX° secolo scatenati dagli stati (prima e seconda guerra mondiale e conflitti regionali). (NdT)
[7] E’ chiaro il disprezzo per l’autore dell’ideologia socialista, ovvero una ideologia che nega il valore fondamentale della proprietà privata.
[8] Agendo entrambi in regime di monopolio. (NdT)
[9] Le terre, le strade, i palazzi, i paesaggi, ecc.
[10] La differenza è la stessa che esiste tra la cura con la quale il proprietario di un appartamento tratta gli infissi, le porte, i pavimenti, i bagni e di come li tratta un inquilino che abiterà un appartamento non suo per un periodo di tempo limitato. Se devo costruire, ad esempio, una strada per avere il consenso della popolazione locale, non mi interessa se quella strada distrugge il paesaggio e l’economia di una vallata che attraversa perché danneggia il turismo di quel luogo, perché questo danno si manifesterà nel lungo periodo e nel lungo periodo non sarò più al mio posto e non sarò nemmeno chiamato a rispondere dei danni che ho creato. (NdT)
[11] Basti pensare ai “bamboccioni”, che stanno a casa con babbo e mamma fino a 35 anni, o alle persone che spendono tutto quello che hanno senza risparmiare per la vecchiaia, che acquistano a credito spendendo di più di quello che hanno perché attratti dal luccichio dei gadget e della moda. (NdT)
[12] Riduzione dei risparmi: se c’è inflazione è preferibile spendere i propri risparmi materializzandoli in beni tangibili anziché farseli erodere progressivamente ed irrimediabilmente dall’inflazione; incertezza legale, relativismo morale ed illegalità: il continuo ed inarrestabile flusso di nuove leggi e regolamenti non fa altro che creare confusione e nella notte scura tutte le vacche sembrano nere, ovvero non si sa più dove stia il male ed il bene perché qualunque cosa si faccia c’è una legge od una norma amministrativa che si infrange; crimine: il fatto che i cittadini sono privati delle armi fa si che le armi le abbiano solo i delinquenti. (NdT)
[13] Basti pensare alle imposte progressive sul reddito. (NdT)
[14] Se mi prendono forzatamente quello che ho per darlo ad altri che hanno meno perché hanno lavorato meno di me o hanno risparmiato meno di me, che incentivo ho io a comportarmi correttamente, a risparmiare e a produrre di più se poi verrò espropriato dei miei guadagni? (NdT)
[15] Rispetto a coloro i quali devono pagare di tasca propria le attività belliche, anziche farle pagare al contribuente. (NdT)
[16] Esistono delle ragioni teoriche del perché questo avverrà e sono legate alla impossibilità, in assenza di un sistema di prezzi originatisi dal libero scambio, di valutare quale azione o scelta economica sia da fare o meno. (NdT)
[17] Non potranno sottoscrivere dei contratti di protezione a loro favore perché si tratta di persone che causano guai con il loro comportamento provocatorio, rimanendo quindi non protetti da attacchi portati loro da terzi ancora più aggressivi di loro o dal personale di sicurezza delle assicurazioni deputato alla cattura di persone che hanno causato danni a terzi. (NdT)
[18] Perché li rimborsino o siano messi ai lavori forzati per ripagare la vittima. (NdT)
[19] La clientela qui paga volontariamente il servizio di protezione offerto e non forzosamente (tassazione), come avviene per i servizi di protezione erogati dallo stato. (NdT)
[20] Qui il concetto è quello della forzata integrazione, anziché quella che avviene per libera scelta quando, ad esempio, si chiama dalle Filippine una collaboratrice domestica offrendole contrattualmente un alloggio e uno stipendio. (NdT)
[21] Tutto questo è spiegato estesamente nel libro. (NdT)

Fonte: http://www.movimentolibertario.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10990%3Ademocrazia-il-dio-che-ha-fallito

Commenti disabilitati

Risultato della ricerca:

“Il segreto della sibilla pastora” a Treia, CSM: guerra fra bande, antibiotici e veleni nella carne, rapporto corretto con gli animali selvatici, oltre il visibile…

Il Giornaletto di Saul del 21 giugno 2019 –  ”Il segreto della sibilla pastora” a Treia, CSM: guerra fra bande, antibiotici e veleni nella carne, rapporto corretto con gli animali selvatici, oltre il visibile…

Care, cari, venni in contatto con Enrico Tassetti, autore del libro magico  “Il segreto della sibilla pastora”, attraverso la comune amica Sonia Baldoni, anch’essa definita “sibilla”, ma delle erbe.  Dopo diversi abbocchi telefonici e tentativi di incontro sinora non maturati, finalmente siamo riusciti a prendere un appuntamento. La buona occasione è il prossimo incontro Bioregionale che si tiene a Moje di Treia, n. 34, il 23 giugno 2019. Appuntamento  a casa di Andrea e Chiara alle ore 16… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/05/il-segreto-della-sibilla-pastora-di.html

Precisazione: il pranzo in comune del 23 giugno (ognuno porta qualcosa) si tiene nella casa di Andrea e Chiara (Moje di Treja, 34), adiacente l’azienda Kikenda, ove si svolge anche l’incontro pomeridiano, a partire dalle ore 15,  -con presentazione libri ed esposizione di prodotti locali-  verso le 18 recita zen all’aperto e subito dopo spostamento presso l’azienda Kikenda per il fuoco di San Giovanni e danze con concertino popolare. Per ulteriori informazioni chiamare ai numeri:  0733/216293 – 348.7255715 – 339.1178009

CSM. Guerra fra bande – Scrive NPCI: “…si sta consumando un aspro scontro ai vertici della Repubblica. Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), organo che presiede a divisione e ordinamento dei compiti, assunzione dei magistrati, nomina agli incarichi e carriera e quindi massima espressione del potere giudiziario nel nostro paese, è scosso dalla tempesta. Dei suoi 24 componenti eletti 16 dai magistrati e 8 dai parlamentari, quattro si sono dimessi, uno si è autosospeso e… – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/06/20/npci-aspro-scontro-tra-i-vertici-del-csm/

Miracoli del “vuoto” – Scrive Marco Bracci: “Ciao Paolo, oggi ho parlato per più di un’ora con uno dei 3 inventori del macchinario SGWN, che genera energia elettrica in eterno, dopo uno spunto di 2 minuti. Ne è già stato installato uno in Ungheria e altri sono in produzione, che partirà ufficialmente a luglio. Altro che FV e Eolico. I pianeti ruotano da miliardi di anni senza che nessuno li spinga. Perché? Perché nello spazio non c’è gravità. Riproducendo in piccolo lo spazio vuoto, questi scienziati hanno costruito l’apparecchiatura SGWN. Info: marcobracci49@gmail.com”

Gli antibiotici ed veleni contenuti nella carne passano agli umani… – Scrive M.B.: “..il 70% della produzione mondiale di antibiotici è usato nell’industria degli allevamenti, quindi poi sono assunti dai carnivori. La OMS dice: “ gli antibiotici sono un grave pericolo per tutti e, se non si fa nulla, il mondo si avvierà verso un’era post-antibiotici, in cui le infezioni comuni cominceranno ad uccidere più del cancro. Già oggi 1 milione di persone muore ogni anno a causa degli antibiotici che non fanno più effetto su di loro. Entro il 2050 (ma anche prima) si passerà a 10 milioni l’anno…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2019/06/20/gli-antibiotici-ed-i-veleni-contenuti-nella-carne-degli-animali-passano-agli-umani/

Obiettivi sviluppo sostenibile – Scrive Arpat: “L’United Nations Inter Agency Expert Group  ha proposto una lista di 244 indicatori che sono necessari per monitorare, in modo uniforme a livello mondiale, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. In Italia spetta ad Istat il compito di definire le informazioni statistiche necessarie per monitorare gli obiettivi nel nostro Paese…”

Rapporto corretto con gli animali selvatici – Scrive Rivista Natura: “Durante le gite estive può capitare di imbattersi in un animale selvatico che – ai nostri occhi – appare in difficoltà. Sebbene, spesso, il desiderio di intervenire sia spinto dalla reale volontà di aiutare l’animale, questa può non essere la scelta migliore. L’odore umano lasciato nei cuccioli selvatici li condanna all’abbandono da parte della madre…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/06/rapporto-corretto-nei-confronti-degli.html

Gaza. Civili uccisi – Scrive Zambon Verlag: “Alcuni rapporti svelano che negli attacchi contro Gaza sono stati deliberatamente presi di mira civili. Due diverse inchieste di B’Tselem e Human Rights Watch hanno stabilito che l’esercito israeliano ed altri gruppi armati hanno illegalmente colpito la popolazione civile…”

Oltre il visibile – Scrive Caterina Regazzi: “Parlando  con Paolo  spesso viene  fuori un argomento: se della coscienza di una persona, alla sua morte, rimane qualcosa. L’anima esiste? O è quella cosa che sempre Paolo nomina (e che a me a volte fa arrabbiare, perché non riesco a capire, ma cosa c’è da capire?) ovvero la pura consapevolezza. Ma se i pensieri sono energia e se la materia è energia e se nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, allora anche quell’energia che è nei nostri pensieri, che è nella nostra coscienza, non si distrugge ma si trasforma?..” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2016/06/oltre-il-visibile-prima-e-dopo.html

Ciao, Paolo/Saul

Post scriptum: Facebook. Misteri censori… – Avevo aperto il profilo, Paolo D’Arpini, pensando di limitarmi a pubblicarvi articoli di carattere spirituale e culturale, ma evidentemente anche questi non piacciono all’ufficio censura di FB. Ero appena rientrato ieri in possesso delle mie facoltà di espressione, per un precedente blocco, ma ecco che FB nuovamente mi scrive: “Ti è stato temporaneamente impedito di iscriverti e pubblicare nei gruppi. La restrizione durerà fino a: domani alle 12:50.” – Come al solito non ne conosco le ragioni; in risposta gli ho scritto di controllare accuratamente i miei articoli “incriminati”, così almeno qualcuno li legge oltre il denunciante misterioso… e voi li avevate letti?”

…………………….

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“…in apparenza sento, vedo, parlo e agisco, ma per me sono solo cose che accadono, come la digestione o la sudorazione. Se ne prende cura la macchina del corpo-mente, e me ne lascia fuori. Come non ho bisogno di preoccuparmi della crescita dei capelli, così non devo occuparmi delle mie parole ed azioni. Semplicemente accadono e mi lasciano indisturbato, perché nel mio mondo non c’è mai niente di sbagliato…” (Nisargadatta Maharaj)

Commenti disabilitati

Risultato della ricerca:

Le sanzioni dell’UE contro la Siria hanno esacerbato una terribile situazione umanitaria

Le forze militari occidentali presumibilmente vogliono punire il presidente Assad. In effetti, incontrano un popolo malconcio che avrebbe ancora il potere mentale di alzarsi dalle rovine della guerra, se glielo consentissero. L’Unione Europea sta perseguendo una perfida duplice strategia: da un lato, le recenti sanzioni prorogate contro la Siria ne ostacolano la ricostruzione; dall’altra parte, le persone che sono sul lastrico, bisognose di tutto, devono essere alimentate con elemosine “umanitarie”. Ai siriani viene impedito di ricostruire le case , mentre si continua a rifornirli di tende.

Il Consiglio europeo (1) ha esteso le sue “sanzioni economiche unilaterali” ( da ora Sanzioni) contro la Siria per un altro anno fino al 1 ° giugno 2020. La misura è presentata “contro il regime” e “in linea con la strategia UE-Siria” (2), si legge in un comunicato stampa. La violenza del “regime siriano” contro la popolazione civile sta continuando, sostiene l’UE, tuttavia l’UE si impegna a “una soluzione politica duratura e credibile al conflitto in Siria nell’ambito della risoluzione ONU N.2254 e del comunicato di Ginevra del 2012″.
Le Sanzioni dell’UE, imposte per la prima volta nel 2011 e da allora sempre più severe e ampliate, includono un embargo sul petrolio, divieti di investimento e il congelamento di beni detenuti dalla banca centrale nell’UE. Includono restrizioni all’esportazione verso la Siria di attrezzature e tecnologia “che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna, tipo attrezzature e tecnologia per il monitoraggio o l’intercettazione di Internet e conversazioni telefoniche”.
Di fatto, quasi tutti i tipi di tecnologia sono interessati: pezzi di ricambio e strumenti per macchine tessili o da stampa, per veicoli, per aeromobili, per la distribuzione di energia elettrica, per dispositivi medici e materie prime di ogni tipo.
Attualmente, 269 persone e 69 società sono colpite dalle Sanzioni “perché sono responsabili, o beneficiano e sostengono e/o sono associate al violento giro di vite sulla popolazione civile siriana”. Cinque persone e una società presenti sull’elenco sono state cancellate. Il motivo è che le cinque persone sono morte e la compagnia è stata sciolta.
Non è noto se le critiche dell’ONU relative alle Sanzioni contro la Siria siano state prese in considerazione. Non è nemmeno chiaro chi abbia preso la decisione ed esattamente come: c’è stato un incontro in cui sono stati ascoltati consigli e opinioni diverse? È stata ripresentata una nuova domanda? È stato deciso per telefono?
Il relatore speciale delle Nazioni Unite sull’impatto delle Sanzioni, Idriss Jazairy, aveva dichiarato l’anno scorso (2018) dopo una visita in Siria che ogni singolo siriano e anche il lavoro delle agenzie di soccorso soffrono dalle sanzioni punitive. (3) La situazione in Siria causata dalla guerra è “terribile”, dice Jazairy, “ma voglio sottolineare che le misure punitive peggiorano solo di molto la situazione”. Particolarmente “terrificante” è che “l’eccessiva severità delle sanzioni costringe gli operatori umanitari ed economici a trovare meccanismi irregolari di pagamento”. Ciò aumenta i costi, ritarda le consegne, riduce la trasparenza e rende impossibile per alcune aziende continuare il loro lavoro”.
Pochi giorni dopo la sua dichiarazione del 17 maggio 2018, il Consiglio europeo ha esteso le sanzioni fino al 1 ° giugno 2019 (e ora sono state prorogate anche per il 2020 N.D.T.).
Stanislav Grosbic, presidente del gruppo dei parlamentari cechi “Amicizia con la Siria”, ha dichiarato all’agenzia di stampa siriana SANA a Praga il 14 maggio 2019, che lo scopo delle sanzioni è stato (ed è) quello di ostacolare la ricostruzione in Siria e la lotta contro i terroristi ancora attivi in Siria. “L’UE si è schierata con i terroristi in Siria”, ha riferito Grosbic all’agenzia SANA. Le misure punitive gravano non solo sulla Siria ma anche sugli stati dell’UE. La Siria si sta allontanando dall’UE e sta stabilendo legami economici con la Russia, la Cina, l’India e altri stati.
Sanzioni e assistenza – le due facce della medaglia.
Uno sguardo al sito web dell’Ufficio federale degli affari esteri, digitando “Politica estera, situazione in Siria” evidenzia che l’attuale decisione di Bruxelles (sulle sanzioni N.D.T) non vale la pena di essere riportata. Invece, si trova una “Scheda informativa sulla Siria” in cui viene chiarito “Aiuto per la Siria e i suoi rifugiati”. La data del rapporto è febbraio 2018, più di un anno fa (4). Di conseguenza, l’aiuto umanitario è aumentato da 52 milioni di euro nel 2012 a 720 milioni di euro nel 2017. Il 44% di questo denaro è andato in Siria nel 2018 e il resto nei paesi vicini e nella regione. Oltre agli aiuti umanitari, saranno messi a disposizione fondi per la “stabilizzazione”. Mentre nel 2013, 59 milioni di euro, il totale annuo è sceso rapidamente nel 2014 e il 2015 ed era nel 2017 a 41 milioni di euro.
È interessante notare la spiegazione fornita dal Ministero degli affari esteri per il cosiddetto aiuto alla stabilizzazione:
Il Ministero per gli Affari Esteri sostiene i processi politici in situazioni di crisi per promuovere la risoluzione dei conflitti armati. Spesso sostiene un governo centrale come in Iraq, o una opposizione moderata come in Siria (come i jihadisti di Idlib N.D.T.). In Siria, ad esempio, i fondi per stabilizzare la protezione civile siriana — i caschi bianchi (vedi qui chi sono N.D.T) — sono cofinanziati e le strutture amministrative sono mantenute in modo che non vi sia un vuoto completo in assenza dello stato siriano. In Iraq e in Libia, ad esempio, dopo la liberazione dal cosiddetto Stato Islamico, tra le altre cose, l’elettricità e l’approvvigionamento idrico vengono ripristinati al funzionamento, affinché gli sfollati interni possano ritornare ai loro luoghi di origine e per le persone la soddisfazione per la pace sia palpabile. ”
Ingentissime somme di denaro sono andate per la “stabilizzazione” attraverso la creazione di strutture amministrative a Idlib, oggi controllata per lo più da Hayat Tahrir Al Sham (HTS), che è organicamente affiliato ad Al Qaeda come “Alleanza per la conquista della Siria”, l’ex Al Nusra. E dopo la “liberazione” di Raqqa l’allora ministro degli Esteri Siegmar Gabriel, ha promesso all’allora governo locale controllato da SDF, Forze democratiche siriane, 10 milioni di euro per la produzione di energia elettrica e il ripristino delle forniture di acqua, e per rimuovere le mine.
Gli Stati Uniti hanno inviato “esperti” per aiutare i civili a ricostruire strutture amministrative. Ma non è stata offerta un’assistenza paragonabile alla parte del Paese controllata dal governo siriano e considerata dalle persone che vivono lì pure liberata da IS, in linea con la “Strategia dell’UE sulla Siria 2017″ sopra menzionata.
Economia di guerra – guerra economica
In Siria si vede il legame diretto tra le sanzioni e gli “aiuti” distribuiti attraverso l’ONU e le organizzazioni internazionali nel paese e nei campi profughi intorno alla Siria. “Perché ci viene impedito di ricostruire il nostro paese dopo la guerra?”, chiedono gli uomini d’affari che l’autore ha incontrato ad Aleppo in aprile. “Perché ci viene impedito di acquistare pezzi di ricambio per le nostre macchine distrutte, importando macchine, utensili, materie prime?”. La Siria ha formato ingegneri che possono costruire case, aziende che possono ricostruire le linee elettriche e i cavi necessari. “Hanno volontariamente distrutto e derubato le nostre fabbriche di tutto il macchinario”, ha continuato un uomo d’affari, riferendosi al saccheggio delle 17 zone industriali all’interno e intorno ad Aleppo da parte del “Free Syrian Army” nel 2012 e 2013.
“Invece di permetterci di ricostruire il Paese, stanno inviando organizzazioni di soccorso per tenere le persone in rifugi e tende, danno una mano per nutrirli, solo quanto basta per evitar loro di morire. “Potremmo ricostruire tutto: case, fabbriche, ospedali. Potremmo dare lavoro alle persone. Ma loro non lasciano che accada! ”
La rabbia e l’incomprensione per le sanzioni dell’UE sono ormai diffuse in tutto il Paese. “Perché i turisti non vengono in Siria?”, chiede un giovane albergatore, che durante la guerra era considerato un simpatizzante per l’opposizione religiosa. “La guerra è quasi finita, abbiamo investito: nuove lampade, rimesso i telefoni, messo i tappeti, ritinteggiate le pareti, acquistato nuove lenzuola e asciugamani, ma nessuno viene dall’Europa. Perché? “. È sorpreso di sapere che le compagnie aeree europee non possono volare in Siria e le compagnie di assicurazione non possono assicurare gruppi di viaggio a causa delle sanzioni dell’UE. “E perché lo state facendo?” chiede incredulo. “Perché a loro non piace il presidente? Ma hanno colpito noi, la classe media, le persone comuni.”
Ad Aleppo, le auto stanno in fila su due a tre corsie davanti alle stazioni di servizio per rifornirsi di carburante. L’amministrazione statunitense ha ulteriormente rafforzato l’embargo sul petrolio già esistente nel marzo 2019 (5). Ciò non riguarda solo la Siria, ma anche l’Iran, che da anni fornisce petrolio e gas alla Siria perché al governo siriano viene negato l’accesso alle proprie risorse energetiche nazionali ad est dell’Eufrate. Prima erano i “ribelli moderati” dell’ “Esercito Siriano Libero” che occupavano i giacimenti petroliferi. L’UE ha revocato l’embargo petrolifero imposto nel 2011 per questi gruppi, in modo che potessero persino trafficare il petrolio siriano fino alla Turchia. Per coprire i bisogni interni di petrolio e di gas necessari per cucinare, il governo di Damasco ha accettato un commercio: gli uomini d’affari hanno comprato il petrolio dai rispettivi occupanti (Esercito Siriano Libero, IS, curdi) e poi lo rivendevano al governo. Di conseguenza, l’opposizione siriana all’estero accusò Damasco di collaborare con “IS”.
Poiché i giornalisti stranieri in Siria nelle stazioni di servizio sono trattati preferenzialmente, l’autrice è stata in grado di osservare la folla solo più tardi la sera. Per prevenire la corruzione e le controversie, la distribuzione di razioni di carburante per auto è di 20 litri ogni 5 giorni, per i taxi 20 litri ogni 2 giorni al prezzo/litro sovvenzionato dal governo di 0,50 centesimi di dollaro USA, monitorato dai rappresentanti del consiglio comunale di Aleppo. “Osserva attentamente e scrivi tutto con libertà”, ha detto il vice governatore Mohammad Hamoush, che ha controllato personalmente la stazione di servizio quella sera. E questo “lo dobbiamo alle sanzioni degli Stati Uniti e dei governi in Europa”.
Distruzione della società
Le sanzioni favoriscono il mercato nero, e fuori dalle città, lungo le strade principali, i ragazzi si siedono accanto alle lattine e vendono la benzina a un prezzo vertiginoso di quasi $ 1,50. A Damasco, la vendita di benzina a questo prezzo elevato è stata ufficialmente approvata dal governo per la prima volta, come un “caso eccezionale in una situazione eccezionale”. Gli uomini d’affari hanno il permesso di comprare petrolio e gas e venderli in Siria, come riescono.
L’obiettivo delle sanzioni e degli embarghi petroliferi perseguito dall’Occidente è l’indebolimento e la divisione della Siria. Per attutire la sofferenza – perché altrimenti altri rifugiati potrebbero venire in Europa – l’aiuto è distribuito ai bisognosi, in Siria e nei campi profughi in Turchia, Giordania e Libano. Il sostegno per il ritorno è – sebbene il governo federale lo incoraggi – politicamente boicottato.
“Espellono le persone fuori dalle loro case e le mettono nelle tende”, così riassume un critico dell’impegno umanitario delle Nazioni Unite e degli attori privati internazionali. “Trasformano le persone in mendicanti” ci dice il politico dell’opposizione Mouna Ghanem che aveva criticato già nel 2012 il collocamento nei campi profughi. “Le persone non hanno lavoro e si abituano solo a ricevere aiuti umanitari”.
Nelle zone rurali, nei villaggi remoti, c’è sempre stata un’organizzazione ordinata, dice una donna d’affari a Damasco che aveva impiegato donne nelle zone rurali di Idlib, Raqqa e la campagna di Aleppo per decenni per il lavoro tessile. “Quando c’è stata una disputa tra i residenti, è stato chiamato il Mukhtar (sindaco), eletto e rispettato da tutti”. “La gente era povera, ma aveva dignità”, ricorda. Il lavoro dava alle donne la fiducia in se stesse. “Ora le persone siedono nelle tendopoli, nei rifugi e sono trascurate”. Le strutture tradizionali sono state distrutte: coloro che avevano trovato lavoro con le organizzazioni internazionali hanno sostituito i Mukhtar.

Karin Leukefeld

Fonti e commenti
(1) Il Consiglio europeo è l’organo della UE, che definisce gli orientamenti politici generali e le priorità dell’Unione europea. Esso è composto dai capi di Stato e di governo degli Stati membri e al Presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione.
(2) https://www.consilium.europa.eu/de/press/press-releases/2017/04/03/fac-conclusions-syria/
(3) https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=23096&LangID=E
(4) https://www.auswaertiges-amt.de/blob/2104518/fd5e53e4e9825c822a49ee3703ee1d2c/factsheet-syrien-data.pdf
(5) https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/Programs/Documents/syria_shipping_advisory_03252019.pdfSabato

Articolo tratto da: https://www.rubikon.news/artikel/sanktionen-bis-zum-tod
Trad. Gb.P. OraproSiria
Pubblicato da Ora Pro Siria

Commenti disabilitati

Risultato della ricerca:

Il senso d’identità, identità e territorio, le scie chimiche fanno bene alla salute, la memoria “contadina”, il peso del clero…

Il Giornaletto di Saul del 25 maggio 2019 – Il senso d’identità, identità e territorio, le scie chimiche fanno bene alla salute, la memoria “contadina”, il peso del clero…

Care, cari, la consapevolezza di appartenere a un tutto inscindibile, che è la base del bioregionalismo, dell’ecologia profonda e della spiritualità laica, non può essere nulla di nuovo ma solo un “modo descrittivo” di un qualcosa che c’è già, infatti se non ci fosse che senso avrebbe esserne “consapevoli”? Perciò bioregionalismo, spiritualità laica ed ecologia profonda sono la stessa cosa e sono un semplice modo descrittivo del nostro esistere nell’insieme di ciò che esiste…  Questa pura consapevolezza è purtroppo spesso macchiata da immagini sovrimposte, create dalla nostra mente, che sono ciò che noi abbiamo immaginato possa essere la nostra presenza nel mondo… (Paolo D’Arpini) – Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2019/05/24/il-senso-didentita-nella-visione-dellecologia-profonda-del-bioregionalismo-e-della-spiritualita-laica/

Censura continua su Facebook – Ancora una volta l’ufficio censura di Facebook mi comunica che “Ti è stato temporaneamente impedito di iscriverti a gruppi che non gestisci e pubblicarvi contenuti. La restrizione durerà fino a: 30 maggio alle ore 20:41″ ho risposto che: “mah, non saprei proprio cos’è che vi da così fastidio dei miei post… forse lo saprete solo voi o chi mi segnala…”

Identità e territorio – Scrive Pietro Stara: “In un mondo marcato dalla crisi generalizzata delle istituzioni e dei grandi sistemi di integrazione sociale, l’affondamento dello Stato-nazione e la crescente insignificanza delle frontiere territoriali hanno visto riapparire sotto forma di comunità e di reti di rapporti, una formidabile sete di ri-radicamento. La società civile si ristruttura spontaneamente, ricreando gruppi e ‘tribù’ che cercano di rimediare all’indifferenza crescente dei ruoli (…) ricorrendo alla democrazia diretta e al principio di sussidiarietà…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/02/territorio-identita-e-comunita.html

Iran, Usa pronti all’attacco – Scrive Sputnik: “Il comando dell’esercito USA ha chiesto di rafforzare la difesa. Questo potrebbe portare all’invio di 5-10 mila soldati in Medio oriente per contrastare l’Iran. Il rafforzamento della difesa potrebbe prevedere anche l’installazione di un sistema missilistico antiaereo Patriot e il collocamento di più navi militari nella regione. Al momento attuale in Medio Oriente prestano servizio da 60 a 80 mila soldati americani, tra cui 14 mila in Afghanistan, 10 mila in Qatar e in Kuwait, 5 mila in Iraq e 2 mila in Siria…”

Il Comune di Treia, che ringraziamo, ha concesso il Patrocinio Morale alla prossima iniziativa del Circolo Auser Treia “Collettivo Bioregionale Ecologista”, che si tiene nel territorio treiese dal 22 al 23 giugno 2019. Nel sito del Comune è stata pubblicata una nota degli intenti e la locandina: http://www.comune.treia.mc.it/eventi-cms/collettivo-bioregionale-ecologista-2/

Treia. Volontariato attivo – Auser Treia, con sede in Via Lanzi 18/20 – Treia (Mc) informa che l’ufficio è aperto ogni martedì, giovedì e sabato mattina dalle ore 9 alle 12. Per informazioni, proposte e collaborazioni telefonare allo 0733/216293

Le scie chimiche fanno bene alla salute… parola di NASA – Scrive Edward L. Bernays: “Il personale della NASA se ne è uscito dicendo che il lithio, insieme ad altre sostanze chimiche potenzialmente dannose, vengono intenzionalmente e regolarmente sparse nell’ambiente in cui viviamo. Come scrive Wakingtimes.com: La NASA confessa di somministrare agli Americani  dosi-spray di Lithio & Altri Prodotti Chimici. C’è una spiegazione ufficiale del perché la NASA stia spruzzando nella ionosfera il litio, un farmaco spesso usato per trattare persone affette da turbe maniacali o da disturbi bipolari e poi ci può essere anche un altro motivo….” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2016/05/secondo-la-nasa-le-scie-chimiche-fanno.html

“Te l’avevo detto…!”. Fidarsi dell’intuito – Scrive C.M.: “Il sesto senso è la capacità di poter accedere ad una realtà extrasensoriale. Questa qualità si manifesta in varie maniere, come per esempio riuscire a prevedere degli accadimenti. Il sesto senso, spesso negato da esperimenti scientifici, esiste ed è generato dalla ghiandola pineale conosciuta come epifisi…”

Tracce di memoria “contadina”. Lettera aperta inviata 3 anni fa alla Regione Marche: “Appello per l’agricoltura contadina. Considerando che non si può fare a meno della biodiversità, ovvero i sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. Osserviamo che anche qui nelle Marche avanza la desertificazione (non soltanto siccità bensì perdita dell’humus in seguito al dilavamento dei terreni di superficie), la deforestazione, l’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, la modifica dell’ambiente e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che determinano una perdita economica considerevole nell’economia regionale…” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.com/2016/05/proposta-avanzata-alla-regione-marche.html

Roma e Livorno. Musica in piazza – Scrive CIR: “Unite in Babylon a Roma e Livorno il 2 giugno 2019. Venite numerosi colorati e con strumenti musicali!  Riappropriamoci delle nostre città!  Siamo nella lista degli eventi nel mondo . coordinatori di Unite international ci ha inviato una mail con tutte le linee guida da seguire per focalizzare l’evento. Info: cir.informa@gmail.com”

Il peso del clero nella religione… – L’istituzione del clero nasce  come forma di controllo dell’istituzione religiosa, ciò è soprattutto evidente in ambito cattolico.  Nella Chiesa cattolica  l’appartenenza al  “clero” è consentita esclusivamente agli uomini che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine nei suoi tre gradi: diaconato, presbiterato, episcopato, non ne sono quindi incluse le suore e le monache. Questa tra l’altro è una grande sperequazione ed una forma di specismo interno alla chiesa cattolica,  in cui la donna viene considerata elemento umano inferiore, non degna di assurgere al sacerdozio ed al sistema  di “gestione” della fede e… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/05/il-peso-del-clero-nelle-religioni.html

Ciao, Paolo/Saul

……………………………

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Chi si abbatte nei periodi di sconforto non può arrecare alcun beneficio agli altri” (Yamamoto Tsunetomo)

Commenti disabilitati

Risultato della ricerca:

L’affare del secolo: “Climate change” – Vari interventi illuminanti

Cominciai ad interessarmi delle teorie sull’ AGW (Antropic Global Warming) solamente tre anni fa, per il fatto incidentale di aver visto Carlo Rubbia (che è pur sempre un Nobel della Fisica) contestare il problema in Senato, con osservazioni pertinenti, che mi erano fino ad allora ignote. Da allora cominciai a scoprire che esistono moltissimi elementi di contestazione della tesi che le attività umane siano causa di variazioni termiche del pianeta, la quale col tempo mi è apparsa sempre di più come una colossale menzogna ascientifica e interessata.

Ora, avendo fatto ingegneria e fisica all’Università so bene come sia facile selezionare appositamente i dati allo scopo di far comparire il risultato che si vuole (io, volendo, potrei selezionarli in modo da sostenere la tesi che la temperatura sia in diminuzione, oppure stazionaria, è facilissimo). Ed ho avuto modo di constatare che sui media mainstream viene data voce solo agli scienziati globalwarmisti, mai ai numerosissimi (compresi alcuni premi Nobel) che dichiarano parere opposto.
Ma che cosa può avere spinto molti scienziati a mentire ?

Semplice: i soldi.

Quando un movimento politico procura finanziamenti ai sostenitori di una tesi e nessuno ai sostenitori della tesi opposta i dipartimenti universitari faranno di tutto per incoraggiare le ricerche redditizie e scoraggiare quelle opposte.
Dopo un po’ di tempo si crea un clima generale per cui molti non si rendono nemmeno più conto di lavorare in un circuito chiuso nel quale solo alcune informazioni vengono messe in evidenza nei convegni, nei papers, nei gruppi di ricerca, e perdono completamente di vista le informazioni di segno opposto, che non hanno visibilità e vengono emarginate, per cui la tesi dominante sembra essere “ovviamente naturale”.

E che cosa può avere spinto i politici a finanziare questo genere di ricerche ?
C’è il fatto generale che qualunque “pericolo”, vero o presunto, fa sempre comodo ai politici per agitare la paura come motivazione a stare uniti ed accettare una politica autoritaria.

Ma ci sono chiare implicazioni particolari, all’interno di questa dinamica.

Inizialmente lo sponsor dell’AGW fu Margaret Tatcher, la quale si rese conto che quel filone dell’ecologismo poteva essere sfruttato per mettere in cattiva luce il consumo di combustibili fossili (emissione di anidride carbonica), che dipendono dalla politica degli stati petroliferi, facendo spazio così alla tesi della bontà ecologica nucleare (salvo quando una di esse salta per aria, evento sgradevole per niente irrealistico, visto che ogni tanto si realizza).

Ma la tesi AGW ha subito trovato applicazione per contrastare lo sviluppo del Terzo Mondo, che con tappe forzate di industrializzazione tardiva produce l’equivalente degli inquinamenti passati del nostro mondo già industrializzato.
Oggi la macchina globalwarmista può avere una nuova funzione supplementare: agitare la paura che convinca gli ingenui ad approvare sempre più vasti interventi di geoingegneria sull’atmosfera del pianeta.

La quale ha grandi implicazioni militari, politiche ed economiche.

In presenza di continuo aumento delle attività industriali, e quindi di emissioni antropiche, la temperatura terrestre ha affrontato tre periodi di incremento, due di diminuzione, uno stazionario.
Visto l’andamento nei secoli, tutto corrisponde al picco bimillenario, il cui precedente è stato all’epoca di Cesare Augusto.
In mezzo c’è stato il piccolo rialzo intorno all’anno mille.
La piccola glaciazione del XVI secolo è nota dalle cronache dell’avanzamento di nevi e ghiacci.
Le oscillazioni termiche precedenti a tre secoli fa sono avvenute nel mondo preindustriale.
E i grafici odierni riproducono ancora quello stesso andamento oscillante multiperiodico.

La temperatura terrestre non è mai stata ferma da quando il pianeta esiste.

Però con la geoingegneria puoi provocare tempeste tifoni terremoti tsunami riscaldamenti o raffreddamenti locali.
Questo è un altro discorso: anche la tecnologia militare non sta mai ferma, non si riesce mai a trattenerla.
E infatti la propaganda sull’inesistente effetto antropogenico sulle temperature, basato sulla amenità della produzione di CO2 (prevalentemente naturale e molto minoritariamente artificiale) fa da ottima base non solo per cercare di frenare lo sviluppo del terzo mondo, contestando le sue emissioni, ma anche a supporto della presunta necessità di ampliare le attività della geoingegneria per “difendersi dalle variazioni climatiche”.

Il vecchio documento dell’Air Force statunitense, “Owning the weathwr as force multipler” chiarisce bene le idee fin dal 2005.

Vincenzo Zamboni

Articolo in sintonia:

Riscaldamento globale e revisionismo scientifico – Scrive Attività Solare: “James Hansen: Il cambiamento climatico forse può essere a causa delle oscillazioni dell’attività solare. Per effetto dell’inquinamento umano assolutamente no.”. Lo scienziato conosciuto come “padre del riscaldamento globale” ha ammesso per la prima volta che i dati utilizzati per promuovere la sua teoria sui cambiamenti climatici erano manipolati da Al Gore per adattarli all’ordine del giorno…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/03/revisionismo-scientifico-sulla-teoria.html

…………..

Commento di Giorgio Vitali: “Tempo addietro partecipai ad un Congresso in un’aula della Camera, relativo al riscaldamento globale. Finita la mattinata e terminato l’ottimo rinfresco, rimanemmo come al solito in pochi ed in pochi potemmo ascoltare le parole dell’unico VERO esperto, relegato, more solito, alla fine. Costui ci disse che erano tutte cazzate, e motivò il suo dire con DATI inoppugnabili. L’operazione riscaldamento globale è una bella pensata, tant’è vero che viene agitata ogni volta che si deve fare una manifestazione e NON ci sono argomenti intelligenti. Fu coniata, all’inizio, per contrastare il processo di industrializzazione del Terzo Mondo. Basta l’eruzione di un vulcano per superare le emissioni della antropizzazione di oltre cento volte. Hanno ragione Rubia e Zichichi…”

…………………

Integrazione di Lisa Stanton: “Si è conclusa la più sfacciata operazione di lavaggio del cervello e propaganda politica mai vista. Il suo pregio è essere perfetta per fare selezione tra chi vuole vivere e chi vuole morire. Il Test dell’Operazione Greta è semplice e veloce, permette più di ogni dialogo di capire subito chi si ha davanti.
«L’ecologismo non è altro che il vincolo esterno ideologico usato per ristrutturare l’ordine sociale in senso classista», e quella del cambiamento climatico è la scusa infantile di un pugno di banchieri/multinazionali che sperano di imporre l’ennesimo regime mondiale.
Dalla tesi: il clima cambia, sono passati all’antitesi: ad un problema globale ci vuole una soluzione globale. Quella di ESSI.
Nessuno criticherà i ragazzi senza essere investito da una montagna di accuse e di insulti e l’oligarchia mondialista, vestita di sinistra, toglierà anche a noi i diritti che ha tolto ai ragazzi di tutto il pianeta.
A Davos, nella sede ONU di NYC ed a Bruxelles i “potenti che tremano”.sono gli stessi che uccidono 400 bambini al giorno nello Yemen, 22mila al giorno per fame nel mondo; che hanno ucciso un numero indeterminato di capi di Stato ed alte personalità che non si sono uniformate; che hanno fatto 228 anni di guerra su 260 di esistenza, e 110 colpi di stato.
Gli stessi che spendono 60mila dollari al giorno per armi anzichè 60cent per salvare un bambino. I potenti del pianeta che in 26 posseggono più dei 3,7 miliardi di poveri.
La loro prova di forza mediatica non si era mai vista per strada negli ultimi anni in favore dell’Istruzione gratuita e di qualità, della Giustizia sociale, della Sanità pubblica, del Lavoro con salario dignitoso, mentre sino a ieri i ragazzi sconoscevano il dimenticato “buco dell’ozono”, le dimenticate “deforestazioni dell’Amazzonia e dell’Asia sudorientale”.
Immaginate se sappiano che l’unico studio sinora svolto (Cook et al. dal 1991 al 2012) su 11.944 ricerche in materia ambientale ha pubblicato che solo 64 di esse hanno concluso che sia l’attività umana a provocare il riscaldamento globale, mentre 2910 dicono il contrario e ben 7930 non riescano a spiegarselo.
Da oggi i Mattarella o Juncker e le Merkel che parlano d’ambiente potranno introdurre con l’Agenda 2020 nuovi adeguamenti, restrizioni, imposizioni, controlli che aumenteranno gli adempimenti, le certificazioni Bio, le autorizzazioni, i costi dell’ “ecosostenibilità”. Gli agenti “verdi” entreranno nelle vostre aziende e vi diranno quali macchinari potete tenere e quali rottamare, sottoporranno a fermo tecnico la vostra auto Euro5 perché è obbligatorio l’Euro7, entreranno nelle vostre case e porteranno via gli elettrodomestici che non siano AAAAA++++ e potranno imporvi cosa mangiare e cosa bere.
Per ora vi consigliano, ma domani pretenderanno che compriate un’auto elettrica anche se deve fare 300.000 km perché sia meno inquinante o se prenderà fuoco mentre siete alla guida.
Le “scie chimiche”, quelle che se le sognavano i complottisti sin dagli anni ‘50, ora esistono, innaffiano di ioduro e litio i vostri polmoni e presto, ci dice Harvard, scaricheranno carbonato di calcio per oscurare il sole.
L’ordine dall’alto è partito, e sarà una carneficina.”

Intervento di Carlo Rubbia: https://youtu.be/4_T1QNRtToc?t=199

Commenti disabilitati