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Lucilla Pavoni: “I camilli e le donne vestite nude..” – Stralcio dal libro la Figlia del sarto… che viene presentato a Treia in apertura de Il Sole Invitto 2010/2011

category Eventi Paolo D'Arpini 30 novembre 2010

Lucilla Pavoni, la figlia del sarto..,  e la narrazione dei suoi vividi ricordi d’infanzia nelle Marche, compendiati  nel suo libro di memorie -La Figlia del sarto, appunto- sarà l’elemento d’avvio dei festeggiamenti per  Il Sole Invitto di quest’anno.

L’evento  si  svolge nella splendida cornice seicentesca della Sala Consiliare di Treia, l’8 dicembre 2010, alle h. 16.30. Corroborerà la lettura di brani del libro una esposizione di foto storiche raccolte da Nazareno Crispiani e di alcuni disegni in sintonia appositamente creati da Domenico Fratini, con accompagnamento  musicale di un vecchio organetto… L’ambientazione  é in quel tempo quasi cancellato dalla memoria collettiva che si pone a cavallo fra la fine dell’ultima guerra ed il primo dopoguerra.

In quegli anni avvenne un profondo cambiamento nella nostra cultura.. la cultura contadina pian piano perse di valore divenendo quasi un brutto ricordo, da cancellare.

 

Scopo della manifestazione è quello di conservare e riproporre alle nuove generazioni un valore formativo che  può ancora fornire elementi di insegnamento e crescita per la società futura… La cultura contadina, pure nella sua semplicità, offre esempi di solidarietà umana, intelligenza e semplicità di vita e persino maggiore capacità di benessere e divertimento…. Occorre leggersi tutto il libro di Lucilla per poterlo comprendere…

 

Alla manifestazione saranno presenti, per introdurre il discorso e testimoniarne il significato, gli amministratori comunali Luigi Santalucia e Corrado Speranza. La persona di Lucilla Pavoni e la sua opera letteraria troverà invece testimonianza nella presentazione di Elisabetta Raponi, treiese di nascita.

 

Ed ora qui di seguito uno stralcio del libro:     

 

I CAMILLI E LE DONNE VESTITE NUDE    

A quel tempo quasi nessuno sapeva leggere e scrivere e “fare di conto” e allora anche chi aveva fatto solo la terza elementare,a chi non aveva fatto neanche quella, sembrava un professore,”unu studiatu”.  Babbo era arrivato fino “in quinta” e quando arrivava la lettera di qualche giovanotto di famiglia che stava a fare il militare, i nostri amici contadini,aspettavano che lui gliela leggesse.

 

Mi ricordo un “contadi’”che per anni gli fece leggere sempre l’unica lettera ricevuta dal figlio che,per i sogni di gloria e di conquista di un regime che aveva nostalgia di un impero finito da mille e passa anni,era stato sbattuto in Africa. Lui non era più tornato,rimaneva solo quella lettera che s’era fatto scrivere chissà da chi,e che diceva così: “Caro padre, cara madre, io sto bene e così spero di voi. La manza ha partorito? La cavalla s’è “sgravata”? Rosetta s’e’ spusata? Io sento tanto la vostra mancanza e me sogno le tajatelle co’ la papera; non vedo l’ora che la guerra finisce. Questo è un posto strano, ci cono “certi animali” che si chiamano “camilli”e le donne vanno vestite tutte nude!  Vi abbraccio e vi bacio,vostro figlio Arduino”

 

Poveretto, per anni quel “cuntadì”, ogni volta che arrivava babbo, tirava fuori dalla tasca di dietro dei pantaloni un portafogli nero che conteneva un’unica cosa, l’unica lettera dell’unico figlio e gli chiedeva di leggerla. Aspettava che gli altri fossero distratti. e quasi con noncuranza gliela pestava in mano,come se fosse arrivata il giorno prima, non anni addietro, i suoi occhi e i suoi gesti dicevano: “..lo so che t’ho rotto le palle ma io c’ho solo questa!

Io ogni volta guardavo babbo, che per l’occasione prendeva l’aria addolorata, di circostanza, e non sapevo mai se piangere per il povero Arduino o ridere per i suoi “camilli”; ma, per fortuna,ero troppo timida per fare qualsiasi cosa. Mi limitavo a registrare in silenzio queste emozioni che ora ritrovo.     (Lucilla Pavoni)

 

 

Per informazioni sulla manifestazione:

Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it – 0733/216293

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31 dicembre 2010 a Spilamberto: “La Notte senza Tempo del Circolo Vegetariano VV.TT. in trasferta…” – Manifestazione clou de Il Sole Invitto 2010/2011

category Eventi Paolo D'Arpini 12 novembre 2010

Uscire di casa è già un lungo passo per riconquistare la terra” (Fulvio di Dio)

 

Tradizionale passeggiata notturna di fine anno in qualsiasi condizione atmosferica.

h. 19 – Appuntamento a Spilamberto in una casa accogliente per la preparazione collettiva della cena conviviale con le vivande vegetariane da ognuno portate. Scrittura dei pensierini: quelli relativi alle propensioni negative che si vogliono emendare e quelli di buona volontà e di buon auspicio per il nuovo anno veniente.

h. 22 – Partenza nella notte buia, vagando lungo il fiume Panaro.

h. 00 – Senza appuntamento davanti al fuoco acceso e cerimonia di buon augurio per il nuovo anno. Al ritorno si terrà un canto di mantra per la purificazione della mente e una meditazione finale.

 

La manifestazione é gratuita, salvo un’offerta volontaria per le spese organizzative, per partecipare é necessario comunicare la propria presenza:

circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 333.6023090

 

 

Alcune indicazioni sul significato dell’evento:

 

Lo spirito non può essere scisso dalla materia, sono espressione l’una dell’altro. Il naturale afflato che si manifesta di fronte alla meraviglia di sé e del mondo…” (Saul Arpino)

 

Perché organizzo questa “Notte senza Tempo”, invitando alcuni amici, pazzi forse come me, a condividere il freddo, la pioggia, il vento, la neve… o qualsiasi situazione ambientale la natura ci voglia offrire… compresa la possibilità di camminare sotto i raggi di una fulgida luna…? Quest’anno il 31 dicembre 2010 però non ci sarà la luna (é ormai all’ultimissimo spicchio) ed in più per la prima volta mi troverò a trascorrere questo momento magico non più sulle sponde del tortuoso Treja, come é avvenuto per lunghi anni in passato, ma lungo i greti ghiaiosi del fiume Panaro.

 

Il programma comunque é lo stesso… e sarà sempre sempre lo stesso finché le mie gambe mi reggeranno in piedi: affrontare la notte buia coraggiosamente in qualsiasi condizione atmosferica.

 

E’ vero, la notte del 31 dicembre è fredda e sovente mi è capitato di sentirmi come un baccalà in mezzo alla valle gelida a passeggiare assieme a quattro disperati. “Ma chi me lo fa fare…?” mi son chiesto innumerevoli volte. L’unica “ragione” che trovo è che la mattina presto (diciamo verso le 1 o 2) quando tutto è finito posso dirmi -riflettendo fra me e me: “Anche stavolta è fatta… ancora una volta sono riuscito ad imbrogliare me stesso…”.

 

Non pensate che io stia scrivendo questa presentazione perché desidero che voi siate presenti all’evento, per una qualsiasi ragione…, non c’è motivo che veniate, come non c’è motivo per me organizzare questo rito un po’ bislacco ed assurdo della Notte senza Tempo. Ormai è andata così e così andrà finché avrò un po’ di “sale” in zucca per capire che anche l’assurdo è una componente della vita. Se dovesse per me esserci nella mia esistenza solo “ragionata e comoda intelligenza” vorrebbe dire che son prossimo alla morte.. o già morto.

 

Perciò chi decide di venire lo faccia a proprio rischio e pericolo, per stare da solo con se stesso, nella condizione in cui si trova… e che la vita gli pone davanti, senza specularci sopra.

 

La conoscenza di ciò che appare nella coscienza non è vera conoscenza. Conoscenza di Sé significa essere quella coscienza in cui tutto appare” (Saul Arpino)

 

Paolo D’Arpini

 

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=il+sole+invitto+

……………

Post scriptum

Qualcuno ha iniziato a scrivere per avere maggiori ragguagli sul dove poter dormire dopo l’evento. Abbiamo recuperato un indirizzo che potete contattare:

Ecco il link di un b&b a Spilamberto http://www.beb-balsamico.it/ITALIAN_VERSION/prezzi.htm

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Treia: 8 dicembre 2010 – Inizio celebrazioni de “Il Sole Invitto 2010” – Presentazione del libro “La Figlia del Sarto” di Lucilla Pavoni

category Eventi Paolo D'Arpini 9 ottobre 2010

Prefazione

 

Com’é nella nostra consuetudine dei festeggiamenti solstiziali iniziamo le celebrazioni de Il Sole Invitto, edizione 2010, l’8 dicembre con la presentazione del libro di Lucilla Pavoni sulla tradizione contadina marchigiana, il titolo é “La Figlia del Sarto”, l’evento si svolge nella sala Consiliare del Comune di Treia (vedi comunicato sottostante).

Altre manifestazioni a seguire saranno la festa di Santa Lucia del 13 dicembre con una passeggiata fino all’antica chiesa diroccata dedicata alla santa, che si trova lungo il percorso di uno storico sentiero francescano di Treia. Poi mi sposto in Emilia dove festeggeremo il solstizio invernale e compiremo il rito della consueta passeggiata notturna della “Notte senza tempo” del 31 dicembre, accogliendo così il veniente anno sperduti nella natura… Forse durante i giorni a cavallo fra Capodanno e l’Epifania riuscirò anche a fare un salto a Calcata, dove nel frattempo i miei successori Sofia e Felix stanno preparando diverse strenne natalizie ed addobbi naturali natalizi (stelle di sapone naturale, pigne dipinte, etc.) nonché frutti colorati di Calcata (cachi, noci e nocciole dorate), che resteranno esposti nella sede del Circolo Vegetariano VV.TT., in via del Fontanile snc a Calcata. Per le attività calcatesi potete chiamare allo 0761/587200. Infine sarò di ritorno nel mio “buen retiro” di Treia per la festa della Befana degli animali del 6 gennaio 2011 e per la chiusura delle celebrazioni de “Il Sole Invitto 2010”.

 

Comunque cominciamo con il programma dell’8 dicembre di Treia:

 

Con il patrocinio del Comune si svolge a Treia (Macerata) un importante appuntamento culturale. Il giorno 8 dicembre 2010 viene presentato al pubblico “La Figlia del Sarto” di Lucilla Pavoni, uno scrigno prezioso e magico di racconti e memorie del passato marchigiano, di vita contadina, di solidarietà umana, di aneddoti sulle diverse abitudini sociali e sulle profonde differenze ed alienazioni che sono andate sviluppandosi in questa regione (come d’altronde nel resto d’Italia e del mondo) a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso, con l’avvento dell’industrializzazione pesante e del consumismo. Lucilla é una ecologista antelitteram ma forse limitare le sue qualità con un’etichetta é persino restrittivo ed inopportuno. Infatti la saggezza da lei dimostrata é vera in ogni contesto, sia nel passato che nel futuro.

 

Programma dell’8 dicembre 2010 – Sala Consiliare di Treia

 

h. 16.30 – Apertura della Sala Consiliare al pubblico e inaugurazione della mostra di disegni originali, ispirati al testo, di Domenico Fratini, ed esposizione di foto d’epoca, pubblicate nel testo, raccolte da Nazareno Crispiani.

 

h. 17.00 – Benvenuto del Sindaco Dr. Luigi Santalucia e Vicesindaco Dr. Corrado Speranza.

Introduzione di Paolo D’Arpini, presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.

Presentazione del testo e dell’autrice a cura della Dr.ssa Elisabetta Raponi

Lettura di brani tratti dal libro recitati dell’autrice stessa

Esecuzione di brani musicali popolari antichi con l’organetto

La manifestazione si conclude con una degustazione di prodotti contadini locali.

Info. circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0733/216293 – 338.7073857

………………….

 

Alcune indicazioni sul significato de Il Sole Invitto

 

Lo spirito non può essere scisso dalla materia, sono espressione l’una dell’altro. Il naturale afflato che si manifesta di fronte alla meraviglia di sé e del mondo…”  (Saul Arpino)

 

La festività del Dies Natalis Solis Invicti (”Giorno di nascita del Sole Invitto”) veniva celebrata nel momento dell’anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio invernale.

La “rinascita” del sole. Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente “sole fermo” (da sol, “sole”, e  sistere, “stare fermo”).

Infatti nell’emisfero nord a partire  dalla metà del mese  sino agli ultimi giorni dicembre il sole sembra fermarsi in cielo (fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore). In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della “declinazione”, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno.

Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21 dicembre, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre… Tutto parte da una osservazione attenta del comportamento dei pianeti e del sole, e gli antichi, per quanto possa apparire sorprendente, conoscevano bene gli strumenti che permettevano loro di osservare e descrivere movimenti e comportamenti degli astri.

 

Nel contempo il significato esoterico é anche quello della vittoria del reale che smaschera il fittizio, cioè quel che é vero, la crescita luminosa, diviene evidente mostrando così la finzione dell’apparire.

 

In questa epoca materialista viviamo in un mondo dove, nella penombra, il falso e l’artifizio hanno preso il posto del vero e del semplice. Questo è il meccanismo dell’apparenza che prende il posto del “naturale” -dell’intrinseca verità- e che favorisce gioco sterile dell’esteriorità. La seduzione della tenebra è allusione e miraggio, con essa si mostra ciò che l’altro vorrebbe vedere, è semplice barbaglio proiettivo di una immagine costruita a misura per attrarre l’altro. E chi è l’altro? Chi svolge la funzione separativa tra l’io e l’altro? Perché si sente la necessità di appropriarsi della attenzione dell’altro?

L’apparenza insomma è camuffamento mentre la chiara visione, potremmo dire la “chiaroveggenza” che si accompagna alla “luce” dell’intelligenza, é rappresentata dal Sol Invictus, ovvero la capacità percettiva di scorgere il bello in ciò che è, senza orpelli, senza luminarie, senza zavorra inutile di finzione incipriata.

 

Paolo D’Arpini

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Tradizione contadina in Emilia Romagna, il 23 e 24 settembre 2010: ”Equinozio di Autunno e Luna Piena – Tavole Rotonde e Mostra d’Arte su Cultura Contadina ed Archetipi Animali” – La celebrazione si svolge fra Spilamberto e Torre Maina di Maranello

category Eventi Paolo D'Arpini 1 settembre 2010

Alcune considerazioni e spiegazioni sull’evento:

Il 23 settembre 2010 avremo l’Equinozio di Autunno per l’emisfero nord. Quest’anno l’evento corrisponde con la Luna Piena. Il Sole entra nel segno della Bilancia (Cane in Cina), le ore di luce equivalgono a quelle di buio e le forze contrapposte e complementari sono in perfetto equilibrio. E’ soltanto nei giorni degli equinozi che il Sole sorge e tramonta esattamente nei punti cardinali est e ovest. Al di là delle considerazioni tecniche, gli equinozi assumono significati profondi dal punto di vista esoterico, in quanto rappresentano dei momenti cruciali nei cicli di alternanza e interazione delle energie invisibili. Non per niente le culture antiche celebravano questi momenti con cerimonie e rituali appropriati, in sintonia con tali significati. L’Equinozio di Autunno è lo spartiacque tra le due fasi alternate di prevalenza della Luce o delle Tenebre. Da quel momento, saranno le Tenebre a prevalere fino a raggiungere il culmine con il Solstizio d’Inverno in cui la luce riprende a crescere. Quel momento era celebrato nell’antichità come la festa del “Sole Invitto”.

Quando si comprende a fondo il significato dell’alternanza degli opposti non ci si sbilancia più in un senso o nell’altro, ma piuttosto si cerca di vivere ed agire in armonia con le fasi cicliche….

 

Programma del 23 settembre 2010:

h. 17.00 – Appuntamento a Spilamberto a casa di Caterina per raggiungere l’agriturismo Il Luoghetto a Torre Maina di Maranello (info. 333.6023090).

h. 18.00 – Nella ex stalla de Il Luoghetto, inaugurazione della Mostra d’Arte.

h. 19.00 – Inizio della Tavola Rotonda su “Equinozio di autunno, luna piena, cultura contadina ed archetipi animali” Moderazione ed introduzione sul significato archetipale animale ed umano di Paolo D’Arpini

Intervengono:

Giuseppe Panini: “Dodici mesi in campagna” – Detti contadini con accompagnamento di ocarina.

Sabine Eck: “L’importanza del sale nella dieta contadina ed animale” – E presentazione del libro, sul tema del sale vitale.

David Satanassi: “Psicologia animale, comportamenti degli animali da cortile e del cane nei loro rapporti con l’uomo” – Approfondimento in tema di etologia.

Caterina Regazzi: “Benessere animale negli allevamenti. Partendo da polli e galline…”

Antonella Marino e Samuel Okoro: “Poesie e favole di campagna e sugli animali in varie culture del mondo”.

 

Proseguono vari interventi a giro fra i partecipanti. La tavola rotonda viene corroborata da alcuni brani musicali antichi in sintonia, eseguita dal musicologo Nicola Baroni.
h. 21.00 – Attorno alla Tavola Imbandita, buffet freddo con i cibi vegetariani bioregionali da ognuno portati, a base di uova e farina. Ogni apporto culinario ed ogni bevanda naturale sono benvenuti.
 

 

……

 

Programma del 24 settembre 2010: “Uscita dalla Vergine (Gallo) ed entrata nella Bilancia (Cane)” – Compleanno di Caterina Regazzi

h. 16.00 – Appuntamento a Spilamberto, a casa di Caterina, per una passeggiata lungo il Panaro a riconoscere le erbe commestibili assieme a Sonia Baldoni di Vivere con Gioia e poi raggiungere assieme Il Luoghetto. (info. 333.6023090).

h. 19.00 – Inizio delle Celebrazioni e Seconda Tavola Rotonda su cultura contadina e coltivazioni stagionali – Moderatore Paolo D’Arpini

 

Intervengono:

Caterina Regazzi: “ Storia di una gallina e memorie d’infanzia in campagna” – Lettura

Daniele Bruzzi, detto Fuzzi: “..ci sarebbe da ridere se non fosse che c’é chi piange..” – Cronistoria di una tradizione agricola dimenticata: la coltivazione della canapa.

Lucilla Pavoni: “La figlia del sarto” – Presentazione del libro omonimo con lettura di brani sulla vita contadine nelle Marche.

h. 20.00 – Incontro attorno al tavolo imbandito con le leccornie da ognuno portate. La festeggiata Caterina offre formaggio di pecora ed un dolce. Spegnimento delle candeline e brindisi.

h. 21.00 – Danze nell’aia con musiche arcaiche e popolari suonate dall’organetto.

 

…..

 

Particolari sulla Mostra d’arte sulla Cultura Contadina e sugli archetipi di Gallo e Cane – Curatrice: Margherita Sighinolfi

 

ESPONGONO:

Maurizio Tonelli – Foto di galli e galline

Francesca Cavani – Scorci campagnoli

 

Partecipa alla mostra il Canile Municipale di Spilamberto con foto segnaletiche di animali in adozione e tazebao esplicativi sulle attività animaliste.

Informazioni generali: circolo.vegetariano@libero.it

Informazioni sulla mostra: margherita.sigh@alice.it

Informazioni logistiche: panini.g.2009@libero.it

La manifestazione é organizzata dalla ‘”Associazione del Marchese di Spilamberto” in collaborazione con il Circolo Vegetariano VV.TT.

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/08/10/spilamberto-23-e-24-settembre-2010-%e2%80%9cequinozio-di-autunno-e-luna-piena%e2%80%a6%e2%80%9d/

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“A Calcata c’é una scuola!” – Lettera aperta al ministro Mariastella Gelmini e al dirigente scolastico Alfonso Francocci

“Cicero pro domo sua…” (Saul Arpino)

Il fatto gli é che ho tre nipotini a Calcata che stanno per entrare nell’età scolare…. I miei figli hanno frequentato le scuole di Calcata e vorrei che anche i miei nipoti lo facessero, per restare avvinghiati al territorio e coinvolti nella cultura locale.

Tra l’altro gli allievi e gli insegnanti della scuola di Calcata hanno sempre attivamente partecipato, con disegni, opere, canti e recite alle nostre manifestazioni culturali: Fiera delle Arti Creative, Il Ciclo della Vita, Il Sole Invitto, etc.

Il fatto gli  é che la scuola di Calcata -come affermano i genitori degli alunni- se non debitamente difesa e tutelata, cammina troppo spesso in bilico tra le varie soppressioni di classi e rischia ora persino la chiusura totale. Perciò anch’io, in triplice veste,  sottoscrivo l’appello che segue. Indirizzandolo anche al Ministro Mariastella Gelmini.

Paolo D’Arpini, nonno, Presidente del Circolo vegetatariano VV.TT. e portavoce di European Consumers Tuscia.

…………

Lettera aperta al dirigente scolastico dott ALFONSO FRANCOCCI

Il decreto che disciplina il sistema scolastico nazionale prevede un numero minimo di 15 alunni per ogni classe. Il provveditorato di Viterbo ha ammesso però, classi fino a un minimo di 11 alunni.

Non sono state autorizzate classi al di sotto di questo minimo stabilito. Infatti in ben 9 comuni della provincia di Viterbo sono state annullate classi elementari mentre ad altri 4 sono state annullate classi delle medie. Tra i 9 rientra Calcata, comune fortemente penalizzato con l’assetto deciso alla chiusura delle iscrizioni ad Aprile.

La configurazione per l’anno 2010-2011 a Calcata è stata così stabilita

8 alunni in prima (CLASSE ELIMINATA)

5 alunni in seconda accorpata agli 11 alunni in terza (PLURICLASSE)

11 alunni in quarta

11 alunni in quinta

Quindi rimarrebbe una scuola con appena 3 classi.

 

Configurazione per l’anno 2010-2011 a Faleria

11 in prima

11 in seconda

22 in terza

15 in quarta

16 in quinta

Tutte le classi attive.

Tutto accettabile (la legge è legge) SE non fosse che al momento delle iscrizioni a febbraio, alcuni genitori optarono per la scuola di Faleria solo in virtù del fatto che questa scuola prospettava (con l’inganno o ingenuamente, non sta a noi giudicare) il tempo pieno con la mensa: capacità questa che la scuola di Faleria NON è assolutamente in grado di offrire. Questi genitori, scoperto la realtà dei fatti, si sono prodigati a re-iscrivere (ad organico già distribuito) i loro figli presso la scuola di Calcata, a questo aggiungiamo l’iscrizione di 2 nuovi bambini. si è venuto così a stabilire un nuovo assetto di studenti per quanto riguarda la prima classe. Allo stato attuale quindi la classe prima di Calcata, con il ritorno sicuro di tre bambini e il supero quindi dello sbarramento dei dieci, conta ora con ben 11 elementi, condizione questa che permette, secondo le disposizioni del provveditorato di Viterbo, la possibilità di far rientrare la suddetta classe a pieno titolo, a discapito della classe prima di Faleria da cui qualcuno si è allontanato.

Una delegazione di genitori e maestri ha riferito quanto sopra in data 20/05/2010 al dott. Mauro Arena dirigente dell’ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Ufficio XIV Ambito territoriale per la provincia di Viterbo, il cui compito è quello di stabilire l’organico degli insegnanti in base ai dati forniti dai comuni;  il quale, riconoscendo la legittimità delle pretese della scuola di Calcata, ha precisato che la decisione sull’assetto dell’organico delle scuole di Faleria e Calcata è di esclusiva pertinenza degli enti locali e del dirigente scolastico. Il dott. Arena ha auspicato, necessariamente, un incontro tra i rappresentanti dei rispettivi comuni e il dirigente scolastico dott. Alfonso Francocci a cui “spetta la competenza decisionale” per arrivare all’accordo di giusta equità che consideri la ricollocazione degli 8 + 3 (e forse più) alunni ora iscritti alla classe 1a di Calcata, ripristinandola a pieno titolo, e stabilendo invece, una pluriclasse tra 1a e 2a della scuola di Faleria, non superando quest’ultima lo sbarramento minimo. L’ufficio Scolastico Regionale potrà cosi prendere atto, senza nulla aggiungere alle risorse disponibili, del nuovo assetto provvedendo così a una nuova distribuzione dell’organico.

Non entriamo nel merito alle fallaci e apparenti manipolate informazioni; o alla inopportuna mancanza di trasparenza sulle indicazioni che di diritto ai genitori dovevano essere date a suo tempo.

Chiediamo solo una giusta ed equa applicazione della legge, alla luce delle nuove esposte contingenze.

Distinti Saluti. Comitato genitori scuola di Calcata

……………

Volantino poetico distribuito pubblicamente:

A Calcata c’è una scuola 

Si, c’è una scuola!

Che c’è di particolare mi direte voi? Beh di particolare c’è che… è una scuola che funziona! E funziona bene! 

C’è una scuola con ottimi insegnanti, aperti e pronti ad ascoltare e discutere sulle esigenze dei bambini e dei genitori.

C’è una scuola con un’eccellente mensa, (gratis per gli alunni della prima) dove le cose fresche, quando possibile, comperate in giornata al mercatino della piazza, vengono cotte espressamente al momento ed in maniera sana e gustosa (i fritti messi al bando); dove esiste un comitato composto da genitori che controllano, mangiano saltuariamente a sorpresa e senza preavviso, e si informano periodicamente degli ingredienti usati. Una mensa che favorisce la socialità e condivisione di momenti quotidiani.

C’è una scuola in cui la distribuzione dell’orario offre il sabato libero, utilizzabile per imparare cose che la scuola non ha modo di sviluppare o come agognato e meritato giorno di festa: gioia immensa per i bambini!

C’è una scuola con un pulmino, gratis per i bimbi della prima, che trasporta gli studenti anche ai paesi vicini. 

C’è una scuola dove non è raro incontrare il Sindaco gironzolare vigile e partecipare, quando necessario, anche alle riunioni interclasse. Una scuola accogliente e in fase di rimodernamento, con un ambiente rilassato, giardino e una grande palestra coperta. 

C’è una scuola davanti ad una grande piazza, grandissima per i bambini, curata e con giochi, dove il traffico automobilistico, quasi inesistente, è compensato da tanti marciapiedi ben fatti.   A CALCATA C’E’ UNA SCUOLA!

Articoli sulla scuola di Calcata:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=scuola+elementare+calcata

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