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Viterbo, 29 maggio 2010 – Palazzo Santoro, San Carluccio, Sala Gatti – Inaugurazione della Biennale d’Arte Creativa

“L’Arte non è professione ma espressione dell’anima” (Saul Arpino)

Inizia il 29 maggio a Viterbo l’esperimento tanto atteso per l’attuazione della libertà espressiva culturale ed artistica: la prima edizione della Biennale d’Arte Creativa.

La manifestazione viene inaugurata in tre fasi. La mattina alle h 11.00, inaugurazione della Mostra Grafica su S. Rosa di Mauro Galeotti, Biblioteca  degli Ardenti – Piazza G. Verdi 3.

Alle h 12.00, inaugurazione del Concorso “Nel segno l’Arte” – ex Chiesa S. Salvatore in Piazza S. Carluccio (San Pellegrino).

Alle h 15.30, apertura ufficiale del1a Biennale d’Arte Creativa – Sala Gatti – Via Macel Gattesco (adiac. P.zza delle Erbe). Saluti dei rappresentanti delle Istituzioni patrocinanti.  Presentazione  a cura di  Laura Lucibello e Paolo D’Arpini, promotori dell’iniziativa. L’evento continua con una  Tavola Rotonda “Arte come espressione dell’anima”. Moderatore Arnaldo Sassi, giornalista. Relazione introduttiva: Aurelio Rizzacasa. Intervengono: Simonetta Badini, Fabio Caporali, Giovanni Faperdue, Mauro Galeotti, Ennio La Malfa, Romualdo Luzi. Gli interventi sono intercalati da stacchi poetici e canti del Coro della Pastorella di Faleria coordinato da Patrizia Pellegrini. L’incontro termina con un rinfresco offerto da Enoteca  Prov.le Tuscia Viterbese e Ejelo.

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Dichiarazione del prof. Aurelio Rizzacasa sul tema della mostra “Nel segno l’Arte” e della tavola rotonda “l’Arte come espressione dell’anima”:

“Quando la bellezza è armonia dei colori e delle figure, allora si realizza una fusione tra l’uomo e il mondo naturale, in cui la spiritualità si manifesta nella bellezza, dando luogo ad uno sviluppo creativo del reale. Questo è il motivo di fondo da cui trae inspirazione la mostra nella quale gli artisti compiono il tentativo di rivisitare i temi consueti dell’arte, nell’intento di superare l’idea della riduzione etica, nella quale l’arte, abbandonando il mistero della creazione, si riduce ad un fatto tecnico che la rende fabbrica del bello. In tale prospettiva, la manipolazione dei colori e dei materiali si propone di veicolare un linguaggio simbolico in cui la perennità dell’espressione estetica ci riconsegna ad una pacificazione con la natura. Si realizza così, un’attività dell’uomo che sintetizza l’armonia del cosmo per il  recupero di una spiritualità profonda senza frontiere e senza conflitti. Questo è il proposito, a volte implicito e a volte esplicito, che anima questa biennale d’arte creativa; pertanto tale motivo estetico ed organizzativo nel contempo, rende attuale la fusione dialogica delle differenti espressioni artistiche.”

Artisti che partecipano alla Biennale d’Arte Creativa:

Roberta Agostini, Laura Alamia, Aquarubra, Bernardino Balzi, Maria
Barone Piras, Giuseppe Canali, Lucilla Frangini Ballerini, Enzo
Capogrosso, Patrizia Ceccarelli, Simone Costa,  Giandonato Cuzzucoli,
Francesca De Simoni, Leonardo Nazzareno Enea, Consiglio Ferrante,
Mariano Filippetta, Anna Maria Gaglioli, Alberto Giovannini, Giuliano
Governatori, Vincenzo Illiano, Ruslan Ivanytskyy, La cometa azzurra,
Daniela Lai, Tommaso Liuzzi, Luigi Lombardi, Manuela Lo Franco, Laura
Lucibello, Mirna Manni, Claudio Massimi, Mastro Cencio, Michela
Mezzomo, Kristina Milakovic, Carlo Monopoli, Alberto Monti, Alberto
Morucci, Daniele Novelli, Lucia Pasculli, Enrico Petrucci, Rosella
Saffioti, Ursula Salomè, Pino Salvatore, M.Teresa Serra, Enza
Siciliano, Fredy Suarez, Ania Swoboda, Renzo Tonello, Natascia Toppi,
Eleonora Trombetti, Emanuela Trombetti, Paolo Veneziani, Mirella
Ventura, Carmelo Viglianisi, Alessia Zeami.

Informazioni: info.apai@virgilio.itcircolo.vegetariano@libero.it

Cell. 333.5994451 – Tel. 0761/587200

Siti web:  http://biennaleviterbo.forumfree.itwww.circolovegetarianocalcata.it

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Biennale d’Arte Creativa Viterbo 2010 – Presentazioni di Simona Di Massimo e Valentina Ierrobino ed elenco degli artisti partecipanti

L’intento della prima Biennale d’arte creativa è quello di celebrare la primavera come stagione di rinascita della natura e dell’ispirazione che dalla natura stessa scaturisce culminando nella creazione dell’opera d’arte.

Proprio la provincia di Viterbo, che nelle residenze delle famiglie nobili dei cardinali accoglie diverse testimonianze dei fasti del Rinascimento, epoca assunta a simbolo di rinnovamento intellettuale e culturale, diventa luogo ideale dove esprimere questa nuova vis creativa.

E’ il concetto stesso di ispirazione che ci riporta all’imprescindibile legame tra arte e mondo naturale : madre o matrigna, incontaminata o sfruttata, l’essere umano  è obbligato da sempre a misurarsi con la natura.  Da una visione antropocentrica come mero oggetto da imitare ad una comprensione non solo dei meccanismi scientifici che la governano, con l’uomo non più “al centro” ma in profonda corrispondenza  con essa.

Gli aspetti profondi che portano l’individuo alla realizzazione di una dinamica creativa sono da ricercare nella volontà stessa del cambiamento : le ragioni dell’impulso alla spinta creativa nascono dall’esigenza di affermare e determinare il nuovo, a integrazione e superamento dello “stato delle cose”. La creatività quindi è la sublimazione del processo stesso del realizzare.

Per Donald Winnicot “l’appercezione creativa fa si che l’individuo abbia l’impressione che la vita valga la pena di essere vissuta “, ciò in antitesi ad un atteggiamento di “compiacenza ” per il quale “il mondo ed i suoi dettagli vengono riconosciuti solamente come qualcosa in cui ci si deve inserire o richiede un adattamento”.

La creatività appartiene quindi alla condizione stessa del vivere, è la modalità che pone l’individuo ad incontrarsi con la realtà esterna.

Erich Neumann riconosce nell’artista “un uomo che si espone alla tensione dialettica tra conscio e inconscio – è il cosiddetto uomo normale che si difende trincerandosi nel collettivo dettato dal canone culturale”.

La realizzazione dell’opera d’arte diventa altro, apre domande. E così ci s’interroga sulla propria dimensione espressiva, sulla condizione di essere artista oggi.

Creatività quindi come valore di innovazione e trasformazione.

Creazione come atto di conoscenza di sé e del mondo.

Simona Di Massimo 

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La definizione e l’approccio all’Arte ai nostri giorni non è cosa facile: dall’invenzione della prospettiva nei primi anni del Quattrocento, al “lume di candela” caravaggesco, all’illusionismo tardo-barocco, molti sono stati i passaggi, le rivoluzioni dei grandi artisti che hanno trasformato, ribaltato, estremizzato, il significato della parola “arte”. Arte come innovazione, creazione, idealizzazione, ma pur sempre Arte. Arte intesa come ricerca estetica, come perfezione delle forme o superamento di esse.

Dopo la Rivoluzione Francese si assiste ad un altro grande evento che trasforma l’Arte fino a renderla strumento di comunicazione per le masse, ideologia politica, ribellione, lode del Creato o denuncia dei mali della Società. Con il nuovo millennio e con l’arrivo della tecnologia applicata all’arte, con la globalizzazione che ha trasformato “il mondo in Mc Mondo” (Benjamin Barber) è difficile, appunto, parlare di Arte. 

Oggi l’Arte continua ad essere ricerca, sperimentazione di forme e tecniche, colori e supporti; è dunque innovazione; ed espressione del proprio pensiero, a lode o critica del Mondo in cui viviamo. L’Arte ha assunto nel frattempo un volto nuovo che la rende perfetta, sublime, quasi quanto era la ricerca estetica per un artista Cinquecentesco, o un fluir di movimenti per un genio del Seicento: oggi l’Arte è Libertà. Perché non ci sono committenti, non ci sono mecenati, oggi è l’artista che crea i suoi collezionisti perché è libero di esprimere tutto ciò che vuole, che sente, che ha bisogno di comunicare, dire, gridare al suo pubblico.  

La Biennale d’Arte Creativa di Viterbo non è solo un’occasione per far interagire artisti e pubblico, è la grande occasione che l’Arte ha di esprimersi.

Le molte opere in mostra spaziano dai generi più “classici” alle nuove frontiere dell’espressione  hi-tech e green, ma ognuna è magnifica e assoluta, perché rappresenta il pensiero unico e libero del suo creatore.

A noi fruitori il godimento di ammirarle tutte e alla Società il compito di tirar le somme e capire come proseguire nell’avventura della vita.

Valentina Ierrobino

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Elenco degli artisti partecipanti alla Prima Edizione della  Biennale d’Arte Creativa:

Roberta Agostini, Laura Alamia, Aquarubra, Bernardino Balzi, Maria Barone Piras, Giuseppe Canali, Lucilla Frangini Ballerini, Enzo Capogrosso, Patrizia Ceccarelli, Simone Costa,  Giandonato Cuzzucoli, Francesca De Simoni, Leonardo Nazzareno Enea, Consiglio Ferrante, Mariano Filippetta, Anna Maria Gaglioli, Alberto Giovannini, Giuliano Governatori, Vincenzo Illiano, Ruslan Ivanytskyy, La cometa azzurra, Daniela Lai, Tommaso Liuzzi, Luigi Lombardi, Manuela Lo Franco, Laura Lucibello, Mirna Manni, Claudio Massimi, Mastro Cencio, Michela Mezzomo, Kristina Milakovic, Carlo Monopoli, Alberto Monti, Alberto Morucci, Daniele Novelli, Lucia Pasculli, Enrico Petrucci, Rosella Saffioti, Ursula Salomè, Pino Salvatore, M.Teresa Serra, Enza Siciliano, Fredy Suarez, Ania Swoboda, Renzo Tonello, Natascia Toppi, Eleonora Trombetti, Emanuela Trombetti, Paolo Veneziani, Mirella Ventura, Carmelo Viglianisi, Alessia Zeami.

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Altri articoli sulla Biennale:

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Comunicati stampa per presentare la prima edizione della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo (29 maggio – 6 giugno 2010) e calendario degli eventi

Comunicato a cura dei promotori ed organizzatori: Laura Lucibello, dell’Ass. per La promozione delle Arti in Italia e Paolo D’Arpini del Circolo Vegetariano VV.TT.

“L’Arte non è professione ma espressione dell’anima” (Saul Arpino)

Da quando esiste una società costituita, in qualsiasi forma essa si sia strutturata, la tutela e la promozione dell’arte sono stati appannaggio delle Istituzioni. Nella lunga e travagliata storia d’Italia vediamo che tale cura fu evidente, in particolar modo,  nel “Rinascimento” (dal verbo “rinascere”). Infatti si intendeva che,  dalla caduta dell’impero romano e per tutto il medioevo, la cultura fosse morta  e rinascesse solo allora, dopo mille anni.

Noi sappiamo oggi che non fu così, poiché l’Arte, in quanto “espressione spirituale” non può mai perire,  sia l’arte che la spiritualità naturale (o laica) sono infatti due degli aspetti principali che contraddistinguono l’uomo e la sua civiltà millenaria. Avvenne  allora che i motori di propulsione dell’arte, apparentemente riaccesi durante il Rinascimento,  siano stati in realtà messi a fuoco nell’attenzione sociale e religiosa  che tornava a considerare l’arte e la cultura come un degno corollario della civiltà.

Il Rinascimento ebbe il grande pregio di esprimere il desiderio di far rivivere il vero volto dell’arte classica  ed è da questa, infatti, che gli artisti rinascimentali -e tutti i loro successori sino ai nostri giorni-  ereditano l’ideale dell’armonia e dell’equilibrio, l’ideale dell’uomo inteso come sintesi di bellezza e di bontà, di empatia tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e Dio, tra ragione e devozione.

Con l’inaugurazione di questa Biennale d’Arte Creativa, Viterbo può farsi portatrice di un nuovo messaggio culturale laico, purché non sia utilizzativo dei metodi significativi moderni del semplice  vantaggio economico, che è un pessimo “modo d’uso” attraverso il quale gli artisti assumono una “funzione”  nella società dei consumi. In questa Biennale vogliamo perciò agevolare le rivelazioni artistiche che sorgono spontaneamente dal popolo e che non sono omologate con il sistema  corrente  che spesso utilizza speculativamente  l’arte e la  cultura.

L’arte infatti non può essere professione ma espressione spirituale dell’anima.

Gli uomini di cultura, indipendentemente dalla provenienza e dall’ambito attraverso il quale esercitano il loro talento, sono invitati a partecipare a vario titolo a questo primo esperimento “sincretico” ed innovativo, che é appunto la Biennale d’Arte Creativa di Viterbo. Possiamo chiamarla mostra,  collezione o festival, sicuramente un evento non  impostato sulle “pompe”.  Sono chiamati a raccolta i giovani e gli sconosciuti artisti non proni al mercato ma in grado di creare un nuovo processo di sviluppo. Infatti “la creatività può anche divenire una risorsa economica e sociale”…..

I promotori della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo:

Paolo D’Arpini –  circolo.vegetariano@libero.it 

Laura Lucibello – info.apai@virgilio.it

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Programma generale della prima edizione della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo, dal 29 maggio al 6 giugno 2010

 

29 maggio

 

h 11.00 Inaugurazione Mostra Grafica su S. Rosa di Mauro Galeotti, Biblioteca  degli Ardenti – Piazza G. Verdi 3

 

h 12.00 Inaugurazione Concorso “Nel segno l’Arte” – ex Chiesa S.Salvatore in Piazza S.Carluccio – Quartiere San Pellegrino

 

h 13.00 Pausa pranzo

 

h 15.30 Apertura ufficiale 1a Biennale d’Arte Creativa – Sala Gatti – Via Macel Gattesco (adiac. P.zza delle Erbe). Saluti dei rappresentanti delle Istituzioni patrocinanti.  Presentazione  a cura di  Laura Lucibello e Paolo D’Arpini

 

h 16.00 Tavola Rotonda “Arte come espressione dell’anima”. Moderatore Arnaldo Sassi, giornalista. Relazione introduttiva: Aurelio Rizzacasa. Intervengono: Simonetta Badini, Fabio Caporali, Giovanni Faperdue, Mauro Galeotti, Ennio La Malfa, Romualdo Luzi. Stacchi poetici e  Coro della Pastorella di Faleria coordinato da Patrizia Pellegrini

 

Rinfresco offerto da Enoteca  Prov.le Tuscia Viterbese e Ejelo di G.Russo, V.Saffi 102

 

 

 

30 maggio

 

h 11.00 Appuntamento al Bullicame e recita di poesie a cura di Giovanni Faperdue  – pic-nic al sacco in loco

 

h 15.30 Francesco Boschi: performance di body painting, performer Sonya (Chiara Moraglio) – Sala Gatti

 

h 19.00 Teatro Cinabro di Calcata  con “Agenzia Fregoli” – ex Chiesa S.Salvatore in Piazza S.Carluccio

 

 

 

31 maggio

 

h 18.00 “I suoni del colore” Ottetto Euterpe di Sax direttore M° Tommaso Liuzzi – Sala Gatti

 

 

 

2 e 4 giugno

 

h 17.30 Paolo Biagini: dimostrazione di ikebana, scuola Ohara – Sala Gatti

 

 

 

3 e 4  giugno

 

h 17.30 Enrico Petrucci: interventi musicali e concezioni costruttive di liuteria con esibizione di chitarre antiche – ex Chiesa S.Salvatore in P.zza S.Carluccio

 

 

 

4, 5 e 6 giugno

 

h 10.30-19.30  Performance di Carlo Monopoli con realizzazione dal vivo di un affresco presso lo sponsor Ristorante La Zaffera – piazza S.Carluccio 7

 

 

 

5 giugno

 

h 16.00 Relazione di Peter Boom e Alberto Morucci su: “Gli alberi come espres-sione spirituale e il legno come primo materiale per la creatività umana” e poesie di Annamaria Gaglioli – ex Chiesa S.Salvatore in P.zza S.Carluccio

 

h 18.00 Enrico Petrucci: interventi musicali e concezioni costruttive  di liuteria con esibizione di chitarre antiche – ex Chiesa S.Salvatore in P.zza S.Carluccio

 

 

 

6 giugno

 

h 11.00 Visita guidata ai monumenti di Viterbo con Giovanni Faperdue – appuntamento sala Gatti

 

h 13.00 Pausa pranzo

 

h 15.15 Tavola Rotonda “Laicità, diritti umani e non violenza”. Moderatore: Paolo D’Arpini. Interventi di: Ciro Aurigemma, Angela Braghin, Bettina Corke, Mauro Elefante, Osvaldo Ercoli, Laura Lucibello, Michele Trimarchi, Giorgio Vitali – Sala Gatti

 

h 17.30 Marcia Theophilo poetessa candidata al Nobel declama poesie e premia gli artisti in Concorso, articoli offerti da Nero Grafite, V.Garibaldi 36

 

h 18.00 Chiusura 1a Biennale d’Arte con performance di Spirit Dance Download, Compagnia di Teatro e Danza, Libera Espressione Artistica Creativa

 

Degustazione offerta da Enoteca  Provinciale Tuscia Viterbese

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Info: circolo.vegetariano@libero.it  – info.apai@virgilio.it

Tel. 0761/587200 – 333.5994451

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Viterbo 2010 – Biennale d’Arte Creativa – Saluti dei rappresentanti istituzionali della Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Comune di Viterbo, Università della Tuscia

La Biennale d’Arte Creativa, Prima Edizione, si svolge a Viterbo dal 29 maggio al 6 giugno 2010.  Questi che seguono sono i benvenuti degli incaricati istituzionali degli Enti patrocinanti:

L’Assessorato Arte, Sport e Politiche per i Giovani della Regione Lazio pone particolare attenzione alla promozione di iniziative che, come la Biennale d”Arte Creativa di Viterbo, si pongono l’obiettivo di diffondere nei giovani del Lazio nuovi messaggi di espressività artistica e di sviluppare un atteggiamento favorevole alla creatività e alla sperimentazione. L’arte tout court, nelle sue molteplici forme espressive, può, infatti, rappresentare, per le nuove generazioni, anche una stimolante alternativa di formazione professionale, oltre che un’importante fonte di arricchimento culturale e un mezzo di coesione sociale. I giovani ricorrono sempre più di frequente all’uso di mezzi di comunicazione innovativi e trasversali, sviluppando, così, interessi multiformi che fondono arte, musica, comunicazione, danza, fotografia. La Biennale d’Arte Creativa di Viterbo, che gode del Patrocinio della Regione Lazio – Assessorato Arte, Sport e Politiche per i Giovani – saprà, pertanto, rappresentare un’opportunità formativa di alto profilo per i ragazzi del territorio, offrendo loro un’occasione per esplorare forme di espressione originali che possano essere di ispirazione per il futuro. Fabiana Santini, Assessore Arte, Sport e Politiche per i Giovani della Regione Lazio

                                                                                                                                                                       

“Medioevo, evoca: epoca d’ignoranza, di abbrutimento, di sottosviluppo generalizzato, anche se quella fu la sola epoca di sottosviluppo durante la quale si siano costruite delle cattedrali!” (Régine Pernoud). Nell’opinione comune il medioevo è qualcosa di unitario, un millennio ben definibile, giudicato culturalmente e socialmente inferiore a quel che segue ed a ciò che lo precede e sempre più sovente si assimila il nostro tempo a quello medievale. A Viterbo, Medioevo significa S.Pellegrino e non solo, cuore pulsante di Arte e Cultura. Stradine, palazzetti, profferli (scalee esterne), fontane, balconi, archi, piazzette, costituiscono un “unicum” di grande valore artistico, dove gli ambienti del piano stradale sono in gran parte occupati da botteghe d’arte ed antiquari. Segno certo, quindi, che non solo l’età grigia usava ed usa i colori, ma che i “secoli bui” amavano ed amano la luce. Nelle difficoltà del presente e nelle incertezze del futuro, resta vivo il proposito di resistere e superare lo smarrimento. La proposta della 1^ Biennale d’Arte Creativa, che è stata accolta favorevolmente dall’Amministrazione Provinciale di Viterbo, può essere la leva di un nuovo “Risorgimento” dell’Arte e della Cultura, mai sopita nel tessuto sociale della città e della sua Provincia.  On. Marcello Meroi, Presidente Provincia di Viterbo

 

Con entusiasmo e curiosità il Comune di Viterbo ha accolto la proposta dell’A.P.A.I. e del Circolo Vegetariano VV.TT. di ospitare la 1a Biennale d’Arte Creativa dal titolo: “Nel segno l’Arte”.
La manifestazione, che si svolge per alcuni giorni in più spazi espositivi, coinvolge svariate Arti (pittura, scultura, grafica, mosaico, fotografia, affresco, teatro, danza, poesia), conferenze e tavole rotonde su argomenti d’interesse locale, ambientale, presentazione di libri ed un Premio per i tre migliori artisti partecipanti.
La promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale, dell’Arte contemporanea e dei mestieri costituiscono alcuni dei punti fondamentali di questa Amministrazione. Viterbo, città di Papi, imperatori, letterati ed artisti, ognuno dei quali ha lasciato un’indelebile traccia del proprio transito, contribuendo a renderla famosa nel mondo, diviene protagonista indiscussa della rassegna artistica e vetrina ideale per sollecitare l’interesse del pubblico sensibile ed attento alle attività di qualità. Auspico che le iniziative programmate incoraggino un cammino che si propone di esaltare i valori culturali del nostro Paese nelle sue varie espressioni. Vito Guerriero, Assessore Cultura Città di Viterbo

 

Una politica di valorizzazione dei Beni Culturali non può non coinvolgere anche i rappresentanti dell’Arte contemporanea italiana. Viterbo, straordinario esempio di antichità e bellezza, è lo sfondo della 1a Biennale d’Arte Creativa organizzata dall’A.P.A.I. di Roma e dal Circolo Vegetariano VV. TT. di Calcata. Coinvolge una cinquantina di artisti provenienti da varie località nazionali e numerose personalità locali per convegni e tavole rotonde. Nelle sedi preposte all’avvenimento, luoghi della Cultura al servizio, amichevole e liberale, di quanti vogliono incontrarsi per ripercorrere pagine antiche o recenti della nostra storia letteraria, ambientale ed artistica, o anche disegnare nuovi percorsi e comunicare esperienze innovative, si serve la Cultura. Nella luce o nell’ombra, nel silenzio o nel fervore dell’evento, si dà voce ad un dibattito i cui attori, studiosi di varie discipline, artisti e critici, lettori o dilettanti di sensazioni artistiche, possono trovare spunti di riflessione ed approfondimento.
Prof. Marco Mancini, Magnifico Rettore Università della Tuscia

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Altri articoli sulla Biennale d’Arte Creativa su:

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“Bullicame… Bullicame delle mie brame… dimmi chi é il più bello del reame!” – Passeggiata al Bullicame del 30 maggio 2010, nell’ambito della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo

Siamo quasi giunti alla presentazione ufficiale del programma per la prima edizione della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo… il 20 maggio p.v. ci sarà la conferenza stampa al Comune di Viterbo, con inviti del Comune stesso, in quel momento verrà illustrata l’iniziativa ed i risvolti culturali positivi che per la città di Viterbo e per la Tuscia.

Quindi il programma é ancora “top secret”,  ma una piccola chicca vorremmo anticiparla.. si tratta della passeggiata terapeutica, archeologica, poetica che si svolgerà alle pozze storiche del Bullicame di Viterbo la mattina, alle h. 11, del 30 maggio 2010. Abbiamo lì un appuntamento con Giovanni Faperdue, giornalista e scrittore viterbese nonché presidente dell’associazione Bullicame, il quale declamerà alcune poesie da un suo testo dedicato alla memoria di Dante al Bullicame.  Poi i partecipanti potranno bagnarsi nella calde acque termali, nella speranza che l’afflusso idrico ultimamente diminuito venga ripristinato adeguatamente. Dopo il bagno è previsto un picnic, da tenersi sotto l’unico albero dell’area, con i cibi vegetariani da ognuno portati.

Per le informazioni di come giungere al Bullicame, sia dal nord che dal sud, dabbasso trovate le indicazioni dettate da Giovanni Faperdue.

Ricordiamo inoltre che é possibile visionare alcune recenti immagini del Bullicame sul sito di “National Geographic”  in cui sono presenti  le fotografie dell’area naturalistica, archeologica e termale. Oltre alle fotografie vi é anche il recente reportage  apparso sul “National Geographic” di maggio 2010. Le fotografie e il reportage sono raggiungibili dalla home page del sito: www.nationalgeographic.it  cliccando sulla sezione “Italia”.

Paolo D’Arpini e Laura Lucibello

Promotori della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo

Info: 0761/587200 – 333.5994451 circolo.vegetariano@libero.it  - info.apai@virgilio.it

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Percorso per raggiungere la “callara” dantesca del Bullicame 

Per chi arriva dalla superstrada Orte Viterbo:

Uscire da Viterbo Nord. Appena usciti seguire le indicazioni per Viterbo centro. Dopo aver superato il cimitero monumentale di Viterbo, che si trova sulla destra a circa 500 metri dallo svincolo, ed è facilmente riconoscibile da tanti alberi di cipressi e lecci, tenersi sulla destra e seguire le indicazioni per Tuscania. La strada è agevole e ha una doppia corsia per un breve tratto. Quando finisce la doppia corsia tenere d’occhio la recinzione a rete della zona militare che corre sulla destra della strada. Al termine della recinzione della zona militare, sulla destra si trova un altarino devozionale con una Madonnina. A questo punto abbandonare la strada Tuscanese e girare a sinistra in Strada Terme. Percorrerla per circa 400 metri seguendo il muro di recinzione di un’altra zona militare. Il muro, all’altezza della Strada Bulicame, fa una curva a sinistra. Fare la stessa cosa e imboccare quindi Strada Bulicame (che dopo 50 metri diventa bianca) e percorrerla per circa 400 metri. Ad un certo punto sia a destra che a sinistra si erge una recinzione metallica. Quella di destra recinge l’Orto Botanico, quella di sinistra il Parco del Bulicame. Continuare dritti fino a quando, sulla destra si incontra il cancello, ben visibile, dell’Orto Botanico. Qui girare a sinistra e imboccare la strada che si diparte proprio davanti a questo cancello. Dopo pochi metri parcheggiare e dirigersi a piedi poco più avanti dove c’è un cancello pedonale che consente di entrare nel Parco del Bulicame. Da qui si può già vedere la recinzione in cristallo che circonda la “callara”, uno dei monumenti naturali più belli del mondo che incantò anche Dante Alighieri. 

Per chi arriva dalla Cassia Sud o dalla Cassia Cimina:     

Portarsi al distributore Agip e Ristorante Mc Donald che si trova a ridosso di Porta Romana. Da qui ritornare verso Roma sulla Cassia Sud fino al primo semaforo e girare a destra (la freccia per chi gira è sempre verde). Seguire la strada principale tenendosi sempre a destra. Duecento metri dopo il secondo semaforo, la strada scende fino ad una rotonda (notare sulla destra meravigliose mura merlettate da torri civettuole). Girare attorno alla rotonda per ¾ e imboccare la Strada Bagni che è all’opposto della Porta Faul, ben visibile sulla destra della rotonda. Percorrere la strada Bagni fino ad un piccolo svincolo dove è possibile sia uscire a destra (costeggiando l’antica Fontana del Boia) che proseguire con una piccola curva a sinistra. Tenere la destra e passando davanti al fontanile, imboccare la Strada Bullicame. Andare sempre diritti superando un cavalcavia che corre sulla superstrada e dopo circa duecento metri sulla sinistra si troverà il cancello dell’Orto Botanico. A questo punto imboccare la strada bianca che corre davanti al cancello. Dopo pochi metri parcheggiare e dirigersi a piedi poco più avanti dove c’è un cancello pedonale che consente di entrare nel Parco del Bullicame. Da qui si può già vedere la recinzione in cristallo che circonda la “callara”, uno dei monumenti naturali più belli del mondo che incantò anche Dante Alighieri. 

Per chi arriva dalla Teverina:

Arrivati al passaggio a livello di Porta Fiorentina proseguire dritti in Via della Ferrovia. Al semaforo andare dritti e dopo circa 80 metri girare a sinistra in Via Genova. Alla fine di Via Genova andare dritti e imboccare il semianello, che porta diretto alla Strada Tuscanese. La strada è agevole e ha una doppia corsia per un breve tratto. Quando finisce la doppia corsia tenere d’occhio la recinzione a rete della zona militare che corre sulla destra della strada. Al termine della recinzione della zona militare, sulla destra si trova un altarino devozionale con una Madonnina. A questo punto abbandonare la strada tuscanese e girare a sinistra in Strada Terme. Percorrerla per circa 400 metri seguendo il muro di recinzione di un’altra zona militare. Il muro all’altezza della Strada Bulicame, fa una curva a sinistra. Fare la stessa cosa e imboccare quindi Strada Bulicame (che dopo 50 metri diventa bianca) e percorrerla per circa 400 metri. Ad un certo punto sia a destra che a sinistra si erge una recinzione metallica. Quella di destra recinge l’Orto Botanico, quella di sinistra il Parco del Bulicame. Continuare dritti fino a quando, sulla destra si incontra il cancello, ben visibile, dell’Orto Botanico. Qui girare a sinistra e imboccare la strada che si diparte proprio davanti a questo cancello. Dopo pochi metri parcheggiare e dirigersi a piedi poco più avanti dove c’è un cancello pedonale che consente di entrare nel Parco del Bulicame. Da qui si può già vedere la recinzione in cristallo che circonda la “callara”, uno dei monumenti naturali più belli del mondo che incantò anche Dante Alighieri. 

Giovanni Faperdue, presidente associazione “Il Bullicame”

 

Articoli sulla Biennale d’Arte Creativa di Viterbo:

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