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Il significato di “bioregionalismo”, ENI: di chi è Zhor?, “Acqua Clima Vita”, Siria: solidarietà, contagio e correlazione corpo mente, la verità rivelata di Ramana Maharshi…

Il Giornaletto di Saul del 28 febbraio 2020 – Il significato di “bioregionalismo”, ENI: di chi è Zhor?, “Acqua Clima Vita”, Siria: solidarietà, contagio e correlazione corpo mente, la verità rivelata di Ramana Maharshi…

Care, cari, cercando di dare una spiegazione consona dei concetti relativi ai neologismi -quali: bioregionalismo, ecologia profonda, spiritualità laica- dobbiamo ricorrere alla semantica ed alla glottologia, poiché non esiste neologismo che non trovi origine in altre parole simili. Forse non sarebbe nemmeno necessario trovare nuovi termini se la parola originaria, eventualmente abbinata ad un aggettivo, può dare il senso di quanto si vuole descrivere. Ad esempio usando il neologismo “bioregionalismo” si evoca un’immagine persino più riduttiva del reale significato che viene sottinteso con questa parola… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/05/neologismi-bioregionaliscomo-elogia.html

P.S. Di questi temi se ne parlerà durante l’incontro, denominato “Stati generali dell’ecologia profonda”, che si terrà in occasione del solstizio estivo di quest’anno, a Tivoli, il 20 e 21 giugno…

ENI. Di chi è Zhor? – Scrive Fulvio Grimaldi: “Il bersaglio vero e ultimo della spasmodica ENI-fobia è la partnership ENI-Egitto che controlla, a beneficio dello sviluppo dell’Egitto e dei rifornimenti energetici dell’Italia, ahinoi fossili, ZHOR, il più grande giacimento di idrocarburi del Mediterraneo. Una ricchezza che fa ombra alle risorse turche e israeliane e, grazie al “sanguinario dittatore” Al Sisi (sic), è stata sottratta alle compagnie serie. Come ai tempi di Enrico Mattei…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/02/27/disavventure-eni-se-la-classe-politica-e-al-servizio-dellimpero-finanziario-apolide/

Sacrofano. Bicicletta + treno – Raimondo Chiricozzi: “Il Sindaco e la giunta comunale di Sacrofano per lettera dell’assessore Alessandro D’Armini, componente del comitato direttivo del comitato Civitavecchia Capranica Orte Ancona, o ferrovia dei Due Mari, hanno invitato tutti i soci e simpatizzanti del comitato ad assistere alla corsa ciclistica dei DUE MARI per la giornata del 13 marzo 2020…”

Milano. “Acqua Clima Vita” – Scrive Comitato Acquapubblica: “Evento a Milano, il 21 marzo 2020, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua: “Acqua Clima Vita”. Sblocchiamo la proposta di legge per l’acqua pubblica. (….) Antropocene, patriarcato, diritti del vivente, alleanza per la terra, il clima e la giustizia sociale. Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2020/02/milano-21-marzo-2020-acqua-clima-vita.html

Conte. Nevrosi da virus… – Scrive M.C.: “Giuseppe Conte indossa il maglioncino anziché la pochette con 4 punte durante le riunioni alla Protezione civile fosse più adatto alla parte emergenziale di capitanodiguerraprodevaloroso che difende il paese contro il Nemico (https://twitter.com/liberazioni/status/1232788413142704129). Se c’è una cosa buona in questa nevrosi italiota – e diciamolo prima che svanisca e tutti fischiettino come se non avessero fatto nulla, o peggio dicano “eh ma io lo sapevo”; perché così sarà -  è che abbiamo capito che gli italiani hanno il governo che si meritano…”

Siria. In solidarietà… – Scrive Marco Palombo: “Rinnoviamo ancora l’appello per un Comitato di solidarietà con la Siria e l’informazione contro la guerra. Un’ampia adesione e diffusione del testo potrebbe portare al Comitato di solidarietà energie preziose ma che non sono facilmente raggiungibili dal comitato promotore…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/02/siria-in-solidarieta-con-il-popolo.html

Contagio o razzismo? – Scrive Ansa: “L’Autorità per l’immigrazione israeliana ha rifiutato, in base alle nuove disposizioni assunte ieri, l’ingresso nel paese a passeggeri in viaggio dall’Italia. Lo riferisce il sito Ynet secondo cui 25 erano su un volo da Bergamo: 19 cittadini italiani e gli altri stranieri. Tutti stanno rientrando in Italia con lo stesso volo. Gli ispettori dell’immigrazione hanno poi rifiutato l’ingresso a 23 passeggeri atterrati all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv su un volo da Venezia e altri 9 su un volo da Milano. A questi vanno aggiunti altri di un volo da Roma…”

Mio commentino: “Intanto da noi sbarcano giornalmente centinaia di “profughi” senza controllo alcuno…”

Contagio e correlazione corpo mente – Scrive Paola Botta Beltramo: “Concordo che la medicina attuale sia progredita molto rispetto a quella dei secoli della peste del Boccaccio e del Manzoni ma in quanto a certezze ci sono carenze che dimostrano che la medicina non è certo scienza esatta e, d’altronde, come potrebbe esserlo se ancora non riconosce le correlazioni mente-corpo? Panico, shock emozionali ecc. possono indurre aggravamento delle malattie e annebbiamento delle percezioni della reale causa delle medesime…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/02/il-contagio-e-la-correlazione-corpo.html?showComment=1582821665780#c3517435348941205438

Commento di M.L.: ” Forse non vi è chiarezza sul come stanno realmente le cose, è vero che il coronavirus sia poco più di una influenza ma tutte le persone immuno depresse, con problemi respiratori quali asma ecc., sono tutte persone che se la contraggono finiscono in terapia intensiva e molti hanno queste problematiche. Insomma il problema è che non ci sono sufficienti letti nelle terapie intensive, l’ottanta per cento sono già occupati, quindi sarebbe un disastro.  Per la cronaca non siamo mica come  i cinesi che in due giorni hanno fatto un ospedale capace di ospitare migliaia e migliaia di persone, da noi  nemmeno in vent’anni ci riusciamo!”

La verità rivelata – Scrisse Ramana Maharshi: “Se la Realtà non esistesse, si potrebbe avere coscienza di esistere? Libera da ogni pensiero, la Realtà abita nel Cuore, la Sorgente di tutto il pensiero. Perciò si chiama Cuore. Come si può contemplarlo? Essere ciò che è nel Cuore, è la Sua contemplazione. (…) Morendo a se stessi e ai loro possedimenti, come si può essere toccati ancora dal pensiero della morte?…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2018/12/ramana-maharshi-la-verita-rivelata-in.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Sappi che è proprio di un grande animo dimenticare un’offesa e ricorda che i mulini degli Dei macinano tardi, ma macinano fino” (Lucio Anneo Seneca)

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Qualità dell’aria a rischio, pandemia: la Cina insegna?, Italia: il morbo infuria, urge salvare il salvabile, urge l’uscita dell’Italia dalla NATO, “Compagni di Viaggio” di Paolo D’Arpini in libreria…

Il Giornaletto di Saul del 26 febbraio 2020 – Qualità dell’aria a rischio, pandemia: la Cina insegna?, Italia: il morbo infuria, urge salvare il salvabile, urge l’uscita dell’Italia dalla NATO, “Compagni di Viaggio” di Paolo D’Arpini in libreria…

Care, cari, …l’indice europeo di qualità dell’aria, il servizio online dell’Agenzia europea per l’ambiente e della Commissione europea, fornisce informazioni sulla qualità dell’aria in tempo reale, in base alle misurazioni di oltre 2.000 stazioni ufficiali di monitoraggio in tutta Europa. Le informazioni relative a PM10, PM2,5, ozono, biossido di azoto e biossido di zolfo sono visualizzate attraverso una mappa interattiva che mostra la situazione della qualità dell’aria a livello di stazione… (Arpat) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/02/italia-e-mondo-come-e-laria-che.html

Le forze della pace e le forze della guerra – Commento di Ferdinando Renzetti all’articolo http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/02/le-forze-della-pace-e-le-forze-della.html?showComment=1581585024521#c7841212200948628031 -: “Vento forte, lungoviaggio, fiori senza nome. Per noi che amiamo il caldo, la primavera si avvicina nella citta silente. Il rombo di un aereo rompe l’atmosfera di pace e armonia, un gabbiano occhialuto e un piccione viaggiatore, ora la sirena d’un allarme in lontananza, sto parlando con un barbone davanti alla chiesa, vuole la chitarra e la suona un po’, sono al mare sul tappetino azzurro a suonare, questa splendida giornata…”

Pandemia. La Cina insegna? – Scrive Vincenzo Zamboni: “….In Italia abbiamo avuto, nello stesso periodo, circa 220/240 decessi settimanali per influenza ordinaria. L’esperienza cinese mostra dunque numericamente che il coronavirus è una malattia meno pericolosa, di circa il 15-20%, della comune influenza stagionale che qui si verifica ogni anno. O ci hanno fornito dati falsi, o ci è stato nascosto qualcos’altro…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/02/25/la-cina-insegna-come-affrontare-le-emergenze-sanitarie/

Commento di Adriano Colafrancesco: “… non so se conosci il video che in calce ti segnalo. Personalmente me lo sono rivisto più volte con attenzione, per riflettere su quello che sta accadendo, in cerca di spiegazioni plausibili, che sono ovviamente al di là di quello che ci viene proposto dal pensiero unico. Le mie sono provocazioni finalizzate a far venire allo scoperto chi si trincera dietro cappe di omertà e ovvietà che nascondono la verità dei fatti…” – Continua in calce al link sopra segnalato

Italia 2020. Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca… – Scrive James Hansen: “Crescerà l’isterismo nei prossimi giorni, specialmente perché la risposta istituzionale del Governo italiano – indeciso a tutto – è stata prima di raccomandare l’introduzione della quarantena “fai da te” (…) e poi di incrociarsi le dita. La politica si è, in altre parole, posizionata per prendere tutto il biasimo possibile per qualunque cosa possa succedere – senza incidere minimamente sull’andamento del contagio…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/02/italia-2020-il-morbo-infuria-il-pan-ci.html

Nota: “…sono inondato di email da parenti e amici lontani che, leggendo sui media internazionali dell’arrivo massiccio del coronavirus in Italia, vogliono sapere se sono ancora tra i vivi…”

Salvare il salvabile – Parecchi anni fa aiutai l’amico Peter Boom a rendere in italiano “2020. Il nuovo Messia” un libricino di fanta-ecologia in cui si immagina la fine del mondo in seguito ad una serie di catastrofi ecologiche causate dall’uomo. A quel tempo, primi anni ’90 del secolo scorso, già facevo parte del nascente filone bioregionale e della “deep ecology” (come allora si diceva), e trovai interessanti le tesi di Peter, che immaginava un goffo tentativo da parte dei potenti di salvarsi dalla distruzione planetaria per mezzo di “una nuova arca” (che accogliesse loro stessi e le loro donne) e finì miseramente in un boato atomico autodistruttivo. Insomma l’interrogativo era ed è se gli umani saranno in grado di ereditare la terra… – Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2020/02/24/salvare-il-salvabile-scopo-del-bioregionalismo-e-dellecologia-profonda/

Roma. Corso di giardinaggio all’Hortus Urbis. Scrive Zappata Romana: “Saperi teorici e pratici per realizzare un orto o un giardino e diffondere le tecniche di coltivazione orticole e ornamentali. Il corso inizia il 29 febbraio e termina il 6 giugno (in diverse sessioni mensili). Nella sede di Hortus Urbis, via Appia Antica 42/50, Roma – Info: hortus.zappataromana@gmail.com”

Campagna per l’uscita dell’Italia dalla NATO – Particolarmente grave è il fatto che, in alcune basi della NATO in Italia, vi sono bombe nucleari statunitensi e che anche piloti italiani vengono addestrati al loro uso. L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione nucleare, che ha sottoscritto e ratificato. L’Italia, uscendo dalla Nato e diventando neutrale, riacquisterebbe una parte sostanziale della propria sovranità: sarebbe così in grado di svolgere la funzione di ponte di pace sia verso Sud che verso Est…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2018/12/attuare-larticolo-11-della-costituzione.html

Venezuela. Sotto attacco? – Scrive Marx21: “Il presidente del Venezuela, Maduro, ha fondati sospetti che il Brasile stia preparando un attacco militare contro il suo paese…”

“Compagni di Viaggio” di Paolo D’Arpini – Scrive Caterina Regazzi: “Ognuno di coloro che leggeranno questo testo, potrà trovarvi fatti, idee, immagini che gli “risuonano” o magari cose che lo infastidiranno, ma di certo questo libro non può lasciare indifferenti. Il percorso spirituale di Paolo è la sua vita e la sua vita è il suo percorso spirituale. Un libro sulla spiritualità laica? Sugli incontri della sua vita che hanno illuminato il suo percorso? Presto fatto: c’è un grande baule immaginario dove negli anni sono stati fortunatamente (per noi) e fortunosamente (per lui) raccolte le impressioni, le esperienze, che si possono leggere e godere anche come “semplici” avventure, che appaiono vive e vivide come fossero state vissute appena ieri e raccontate in maniera così vitale e a volte anche auto-ironica che ci pare di vederle scorrere davanti ai nostri occhi ed io leggo e rileggo queste storie con rinnovato piacere e godimento (la lebbrosa, l’abbracciona, la storia con Leslie, ecc.)…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/02/compagni-di-viaggio-di-paolo-darpini.html

Commento di Paola Turrini: “Bellissimo libro di vita vissuta nella libera scelta di ricerca di verità e della propria dimensione di essere. La spiritualità accade, anche se non la cerchi, quando sei pronto. Arriva come un fulmine a sconquassarti la mente e le certezze, ma quali certezze poi?! Sempre sul filo dell’ironia è un libro che si legge tutto d’un fiato, è un libro vero, ricco di esperienze, di tempi e grandi personaggi ormai conosciuti solo per sentito dire. Consiglio a tutti di leggerlo. Grazie Paolo. Grazie Caterina!”

Treia. L’amaranto c’è… – Sì, l’abbiamo piantata anche noi in giardino, la qualità alimentare di amaranto del sud America, e le piante sono venute su belle forti e con tanti semi. L’amaranto combatte e vince. Anche le campagne di Treia sono piene di amaranto selvatico e spesso durante le passeggiate ne raccogliamo le foglie… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/02/25/anche-a-treia-abbiamo-piantato-lamaranto-la-pianta-sacra-che-combatte-e-vince-gli-ogm/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Il sogno è visto all’interno, ma sembra esterno. Così il mondo da sveglio è visto all’interno, ma sembra esterno. È solo il senso di essere vivo che brilla, in quanto intero manifesto…” (Nisargadatta Maharaj)

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Trasmissione spirituale nella spiritualità laica, Roma: nel nome di Giordano Bruno, Treia: in memoria del martirio di Giordano Bruno

Il Giornaletto di Saul del 15 febbraio 2020 – Trasmissione spirituale nella spiritualità laica, Roma: nel nome di Giordano Bruno, Treia: in memoria del martirio di Giordano Bruno…

Care, cari, …nella ricerca spirituale non è importante ricoprire una carica autorevole anzi, è esattamente il contrario. Se noi andiamo a vedere la funzione che svolsero gli insegnanti, o santi, o maestri che furono, erano sempre sotto traccia. Poi dopo, successivamente magari, venivano portati in auge e descritti come chissà che, ma nel momento in cui vivevano la loro normale esistenza terrena, erano persone normalissime, probabilmente anche abbastanza emarginate. È un aspetto da tenere in considerazione (…) …perché non ci si può vantare di essere un maestro. Il compito (o la missione) deve essere, o può essere, compiuto senza pretese, soltanto in forma semplice e conviviale… – Continua https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/02/bioregionalismo-ecologia-profonda.html

Commento reloaded di Ferdinando Renzetti: “Parliamo pensiamo e viviamo senza dire io! Quando riapriamo gli occhi ci ritroviamo in mezzo al mondo con questa consapevolezza e per la prima volta nella vita ci accorgiamo di non essere nel mondo pur essendo del mondo, almeno in qualche forma, e se siamo ciò che siamo non occorre un metodo per realizzarlo…”

Roma. Nel nome di Giordano Bruno – L’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” come ogni 17 febbraio in Campo de’ Fiori a Roma (dalle ore 17.00) ricorderà il filosofo Giordano Bruno, fiamma della ragione contro l’oscurantismo. Sono trascorsi 420 anni da quel 17 febbraio del 1600, quando Giordano Bruno fu arso vivo in Campo de’ Fiori a Roma per ordine del tribunale della Santa Inquisizione… – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/02/roma-17-febbraio-2020-nel-nome-di.html

Extraterrestri. Ipotesi siluriana – Scrive Jamas Hansen: “È sorprendentemente popolare l’ipotesi che alcuni rappresentanti di altre civiltà aliene abitino di nascosto tra noi sulla Terra. Tardano, è vero, a rivelarsi, ma possiamo sempre supporre che se non siano presenti ora, ciò non esclude però che possano esserci stati in passato…”

Treia. In memoria del martirio di Giordano Bruno – Giordano Bruno privilegiò, senza dubbio, la propria coscienza, intesa come il corpus di conoscenza cui era stato condotto dall’osservazione e riflessione, rispetto all’obbedienza cieca verso l’autorità costituita. Bruno si trovò a pagare tale scelta con la morte, condannato dalla “Santa” Inquisizione cattolica al rogo. E nella ricorrenza del suo martirio, il 17 febbraio 2020, anche a Treia ricorderemo la figura di Giordano Bruno, tenendo a mente il suo fulgido esempio di laicità morale e di libertà del pensiero… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/02/14/treia-17-febbraio-2020-in-memoria-del-martirio-di-giordano-bruno/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non è un buon cuoco quello che mette troppi piatti a tavola per i suoi commensali in un solo pranzo o in una sola cena. Non è un buon maestro quello che pretende di trasmettere troppe conoscenze ai suoi allievi in una sola lezione.” (Giovanni Lamagna)

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Bioregionalismo, ecologia profonda, spiritualità laica – Intervista di Lorenzo Merlo con Paolo D’Arpini


Intervista di Lorenzo Merlo con Paolo D’Arpini

LM: Paolo, come sei definito dalle persone?

P D’A: Sderenato. Anzi mezzo sderenato, perché sono anche una persona abbastanza equilibrata e anche un po’ impegnata.

Ma mezzo sderenato penso sia una tua definizione di te stesso, le persone, come ti definiscono?

Se potessero conoscere il significato del termine mezzo sderenato credo che lo userebbero volentieri perché mi rappresenta.

Ma non conoscendolo?

Non conoscendolo forse potranno dire che sono un tipo particolare molto strano, un po’ mezzo sciroccato in sostanza, anche perché il mio modo espressivo si manifesta in questa forma.

In occasione della tua presentazione tenuta a Treia a una mia pubblicazione, ho scritto di te: “Uno dei referenti della ricerca umanistica, per non dire spiritualistica italiana”. In che termini ti calza? O non ti calza?

Ci sta perché nella ricerca spirituale non è importante ricoprire una carica autorevole anzi, è esattamente il contrario. Se noi andiamo a vedere la funzione che svolsero gli insegnanti, o santi, o maestri che furono, erano sempre sotto traccia. Poi dopo, successivamente magari, venivano portati in auge e descritti come chissà che, ma nel momento in cui vivevano la loro normale esistenza terrena, erano persone normalissime, probabilmente anche abbastanza emarginate. È un aspetto da tenere in considerazione.

C’è una sorta di piccola vanità – senza accezione negativa – nel ricordare questa similitudine?

Certo, senza accezione negativa. Perché effettivamente non ci si può vantare di essere un maestro. E se non c’ è il vanto, non c’è neanche l’esposizione di se stessi nel mondo; ne è una conseguenza. O perché si è magari incapaci di esprimere sentimenti, pensieri o, scusa la parola, insegnamenti. Non si può fare come se fosse un insegnamento cattedratico dove uno si erge a maestro. Il compito o la missione deve essere, o può essere, compiuto senza pretese, in una forma del tutto semplice e conviviale.

Quanto hai appena detto, ha dei legami con la tua educazione, la tua famiglia, la tua biografia diciamo giovanile?

Può darsi. Nel senso che devi sapere che la mia famiglia (dal lato paterno) era di origine ebraica. Durante il periodo fascista, per evitare i problemi che tutti possiamo immaginare, mio nonno decise di cambiare il cognome e di convertirsi al cristianesimo e così evitò di essere perseguito. In seguito a ciò, non è che la nostra famiglia fosse diventata cristiana, però era diventata laica. Nel senso che non seguiva più nessuna forma religiosa. Questo imprinting in qualche modo mi è rimasto, nonostante a quel tempo non è che fossi particolarmente consapevole di ciò che era avvenuto. In seguito ne venni a conoscenza e compresi il motivo per cui non c’erano particolari convenzioni religiose nella mia famiglia e ci si limitava nel perseguimento di un’etica umana. Tutto ciò è stato importante per me, perché non sono stato impregnato di una particolare religione. In seguito alla morte di mia madre fui invece mandato in collegio dai salesiani e lì cominciai ad apprendere anche qualcosa della religione cattolica. La novità mi prese però per breve tempo, nel senso che appena capii che il cattolicesimo non era altro che una sequela di dogmi e favole, capii che tutto sommato non faceva per me e quindi proseguii sulla strada della laicità. Nella prima parte della vita tutti i bambini vivono in una dimensione dove ciò che sognano si realizza, perciò se sognano di cavalcare nel cielo, prendono una scopa e la cosa si compie. E non possono che riferire di aver cavalcato nel cielo.

Quell’incanto quando si è interrotto per te? Ti ricordi il momento, o la circostanza o l’episodio che ha provocato l’infrazione?

L’interruzione avvenne per un fatto fortuito che improvvisamente mi rese consapevole della vacuità di ciò che appare. Avvenne tantissimi anni fa quando i miei si erano trasferiti a Trieste a causa di mio padre che lavorava nelle ferrovie. Ero un bambino piccolissimo, avrò avuto forse tre anni, o qualcosa di più. Una sera, voci sotto casa annunciavano lo spettacolo di un circo. La promessa dei miei genitori, che mi avrebbero portato a vedere lo spettacolo, accese – come sarebbe accaduto ad ogni bimbo – la mia eccitazione.
Mi ero piazzato sotto al tavolo e mi agitavo come fa un bambino che cerca di attirare la attenzione. Improvvisamente, alzandomi in piedi sbattei la testa e persi i sensi. O forse no, perché ricordo che ero perfettamente consapevole di ciò che stava accadendo. Tuttavia caddi a terra senza più riuscire a muovermi. Intanto però vedevo che i miei genitori mi prendevano, mi portavano a letto, cercavano di rianimarmi. Ero completamente cosciente e allo stesso tempo non compivo alcun gesto, alcun movimento.
Fu da quell’esperienza che mi resi conto, che ciò che consideriamo reale, non è la realtà come se fosse un oggetto, ma è soltanto uno stato interiore della consapevolezza. Quello stato permaneva nonostante l’apparente o effettivo svenimento. Quando riaprii gli occhi mi ritrovai in mezzo al mondo con questa consapevolezza. Per la prima nella mia vita mi accorsi di non essere nel mondo pur essendo del mondo, almeno in qualche forma.

Lungo il tuo percorso ti sei avvicinato alla dimensione altra, alla dimensione che la cultura non ci passa, chiamiamola genericamente spirituale. Pur condividendo la tua critica al concetto di insegnamento, hai avuto un maestro?

Da un punto di vista formale intendi?

Volevo arrivare a chiederti, da cosa è scaturita la tua ricerca spirituale?

È scaturita soltanto da esperienze vissute, non da trasmissioni consapevoli, di conoscenza se così vogliamo chiamarla. A parte l’apprendimento attraverso libri in cui magari venivo a conoscenza di una certa forma di spiritualità “altra” basata sull’autoconsapevolezza e sulla ricerca di sé. Ma quello era un accrescimento se vogliamo intellettuale. Dal punto di vista invece spirituale vero e proprio, quella conoscenza non può essere trasmessa sul piano intellettuale. Può essere invece assorbita soltanto attraverso una trasmissione diretta, attraverso un riconoscimento diretto. Potremmo chiamarlo energetico, vibratorio o estetico. Ed è esattamente il tipo di rapporto che ebbi in primis con il mio maestro spirituale. Con il quale scambiai pochissime parole, ma tutto quanto passò attraverso una trasmissione energetica, diretta, immediata. Non c’era assolutamente bisogno di spiegazioni perché la consapevolezza avveniva da sé. Usare il termine telepatia è limitante. Avveniva perché c’era un’osmosi totale, una totale condivisione. E quindi quello che passava era semplicemente ciò che veniva risvegliato. Non poteva proprio essere definito un insegnamento.

Da allora, dalla giovinezza ad oggi, sono passati diversi decenni. Puoi puntualizzare i passaggi della tua evoluzione, della tua ricerca?

Corrispondono alle fasi della vita. Nei periodi in cui la giovinezza ci rende più baldi, più fieri e più dediti all’agire, le forme di esperienza si manifestavano anche in modi concreti come attraverso ad esempio dei viaggi. Intrapresi infatti un lungo viaggio in Africa con mezzi di fortuna, spesso a piedi. Tutta l’Africa nera mi insegnò il ritorno alla presenza nella natura, mi sentii vicinissimo agli animali. Incontrai anche animali che consideriamo pericolosi come leoni, elefanti, scimmie soprattutto. Sono una forma di riconoscimento della nostra origine che ci fa capire quanto siamo loro affini.

Il momento in cui sei inserito ora, sul quale sei concentrato, si chiama spiritualità laica, ecologia profonda e bioregionalismo?

In questa fase è come quando si va avanti con l’età. A un certo punto si fa una sintesi di tutto quello che si è vissuto e che si è appreso attraverso l’esperienza. In qualche modo si chiama elaborazione e rielaborazione, memoria, visione all’interno e proiezione. Accade anche in forma di dialogo, come stiamo facendo in questo momento.
Magari, come negli anni trascorsi, quando non ero così propenso a un dialogo di questo tipo, che in qualche modo comporta anche una concettualizzazione se vogliamo così chiamarla, avevo uno spirito più poetico, scrivevo poesie o raccontini. Adesso invece per poter condividere non disdegno l’uso anche di terminologie che forse potrebbero essere definite intellettualismi, perché comunque è un modo per precisare il significato.
Mi viene in mente un amico, Massimo Angelini. Un giornalista anche lui, che ha scritto (e che abbiamo presentato qui a Treia) un libro dal titolo Ecologia della parola. In cui, attraverso il percorso etimologico, si scoprono i cambiamenti dei significati. Si da un valore alla parola attraverso la sua vera accezione. È uno studio sui significati reali che le parole hanno assunto nel tempo, senza mai trascurare l’accezione originale. Quindi, quando si parla di spiritualità laica – un tema sul quale scrivo da diversi anni per la rivista NonCredo – Il primato laico del dubbio, tengo presente che il primo punto della spiritualità laica è quello di non identificarsi con qualsiasi credo, con qualsiasi fede religiosa, perché la spiritualità laica non è soltanto una forma di laicità o di laicismo, è la spiritualità naturale dell’uomo. Quella che in forma di ecologia profonda possiamo definire l’intelligenza-coscienza, che ci consente di poter testimoniare la vita.
Tuttavia, nella spiritualità laica c’è una predilezione della relazione con la natura o addirittura un annullamento della relazione con la natura, a causa di un’identificazione di noi stessi come parte della natura.

Questo non è in qualche modo legato al paganesimo o all’animismo e perciò con un contenuto di fede?

Ci sono delle affinità. La differenza sostanziale è che nel paganesimo si faceva riferimento ad enti, ad entità reali rappresentative della natura. Quindi Genius Loci o, Spiritus Loci. Mentre invece nella spiritualità laica si tiene conto della valenza di tutti gli elementi viventi, o anche non viventi che però rappresentano una sostanzialità nella natura, ma non come forme di dignità altre, sono solo espressioni diverse della totale manifestazione naturalistica. Allora potremmo definire l’ecologia profonda una forma di naturalismo, ma nell’accezione in cui tutto è, non nell’accezione di una parcellizzazione delle forme.
Questa differenza delle forme è chiaro che esiste come esiste la differenza tra tutti gli esseri umani o fra tutto ciò che è vivente. Non c’è una foglia dello stesso albero che sia uguale all’altra. Non c’è un granello di sabbia su migliaia e migliaia di granelli che sia uguale all’altro. Ciò non toglie che tutti rappresentino la medesima sostanza, origine, madre. Questo è importante.
Per cui la spiritualità laica, è laica perfino nei confronti della spiritualità laica.

Proviamo a descrivere la natura o l’identità del Bioregionalismo e dell’Ecologia profonda.

Inizialmente il bioregionalismo aveva un carattere prevalentemente geografico. Adottava gli habitat naturali per suddividere le regioni della natura. Dava all’area considerata il titolo di entità organica. In quanto i suoi differenti abitatori, minerali, vegetali e animali si erano aggregati a mo’ di organismo unico.
Peter Berg è stato colui che s’è inventato la parola. Di lui ricordiamo Alza la posta. Saggi storici sul bioregionalismo. La sua scia è stata seguita da altri, tra cui Gary Snyder con La pratica del selvatico. Buono, selvatico, sacro e altri titoli.
Nel frattempo – la questione era iniziata negli anni ’60 del secolo scorso, negli Stati Uniti, connessa alla Cultura Beat – il bioregionalismo ha evoluto il suo contenuto andando praticamente a condividere il principio base dell’Ecologia Profonda, ovvero che c’è una sola vita, che tutto è sua espressione.
Ma il tuo stesso libro Sul fondo del Barile – Crisi sociale e recupero del sé o quello di Guido della Casa, Ecologia Profonda, sebbene, appunto, in chiave di ecologia profonda fanno riferimento alle espressioni della natura come differenze formali, tutte interdipendenti, di una sola vita. Come è per i vari organi di un organismo vivente. Solo successivamente interviene la descrizione degli organi specifici, ma sempre tenendo presente che esso, come tutti gli altri sono terminali della stessa natura. Una montagna, un fiume, un deserto, una pianura, cioè ogni cosa, ha la sua specificità, in cui la vita si manifesta in un certo modo, con forme differenti e con aggregazioni funzionali. Un’eventuale pan-ingegneria sarebbe disastrosa.

Siamo espressioni di un grande corpo dunque?

Questo grande corpo non è soltanto la terra. Di solito nell’ecologia profonda ci occupiamo del pianeta Terra, Gaia, come una forma vivente in se stessa no? Allo stesso tempo l’ecologia profonda compie un passo verso quello che potremmo definire anche panteismo, secondo la visione di Giordano Bruno, dove tutto quanto ciò che è Uno si manifesta in ciò che è in tutte le forme.

Rispetto a questi tre temi Spiritualità Laica, Ecologia Profonda e Bioregionalismo, e coniugando la tua ricerca e contemporaneamente la conduzione di un blog e di diversi siti dedicati a questi argomenti, pensi di avere il polso della diffusione di questi concetti e della cultura che implicano? Oppure, qual è la maggiore difficoltà o il più frequente equivoco in cui le persone rischiano di incappare nei confronti di questi temi che interessano lo Spirito e il Tutto? Il Tutto in che cosa viene colto, in che cosa viene equivocato?

L’equivoco si manifesta a tutti i livelli, ad esempio nell’ambito bioregionale, ricordo che tanti anni fa partimmo con La Rete Bioregionale Italiana (ufficialmente nata ad Acquapendente nella primavera del 1996) e con l’idea di diffondere il bioregionalismo. Se ne appropriò la Lega Nord per definire le bioregioni come ambiti etnici, dove la vita delle persone era praticamente condizionata dalla cultura locale e quindi dall’etnia che viveva in quel luogo. Questo è stato un fraintendimento, perché tutti noi bioregionalisti ci riconosciamo nel luogo in cui siamo nati o viviamo.
Quindi bioregionalista può essere anche una persona che non è nata nel luogo, ma che vivendolo lo riconosce come un’espressione di sé. A quel punto si integra completamente nel luogo. Ma non solo nel luogo, anche nella comunità con cui vive. E non solo quella umana, ma di tutti gli esseri viventi che vi partecipano. Per questo chiunque può essere bioregionalista in qualsiasi luogo, perché è soltanto un’apertura verso la presenza nel luogo. Questo è stato il primo fraintendimento.
Il secondo fraintendimento riguarda l’ecologia profonda. Come dicevi prima si fa quasi menzione a una sorta di New-age, dove tutto quanto è legato alla natura e i riti Wicca e questo e quell’altro.
Anche noi bioregionalisti organizziamo le celebrazioni dei vari equinozi e solstizi… ci sono determinati momenti dell’anno che vanno riconosciuti come importanti. Però non gli diamo un’importanza assoluta in quanto riconoscimento di una qualche divinità naturalistica. È soltanto un percorso da celebrare per essere felici di poter vivere nel momento in cui siamo. Un modo per riconoscere che altri, più belli o più brutti, hanno un loro significato e valore.
La maggior parte della gente, soprattutto quelli che fanno riti un po’, diciamo così, pagani, magari preferisce festeggiare il solstizio d’estate, ricordare i Celti, Stone Age e tutte le cose di quel genere, per contemplare la bellezza del sole nella sua pienezza. Ma altrettanto importante, chiaramente, è il solstizio invernale perché dopo la vita che si è richiusa ad approfondire le radici, risorge e pian piano ritorna ad esprimersi. Oppure l’equinozio di primavera, dove la vita ci riporta ad una bellezza. O quello d’autunno, come in questa occasione, dove condividiamo la consapevolezza che questa bellezza ha un grande valore.
Se in primavera di questo valore non ce ne rendiamo conto perché tutto quanto fiorisce, in autunno le cose che cominciano pian piano a scemare, hanno un significato più forte. Non a caso si dice che proprio l’autunno è il momento per la raccolta dei frutti migliori dell’uomo, per l’uomo. Come ad esempio la vite e l’ulivo. L’ulivo è simbolo di vita in assoluto, non soltanto in termini cristiani. La vite perché è quello spirito, il senso dello spirito e non a caso anche nella religione cristiana viene utilizzato il vino per la comunione.

Il mio pensiero è che il messaggio di Cristo abbia un grande valore, che i contenuti del cristianesimo abbiano un grande valore, mi riferisco per esempio non solo all’amore ma al perdono, soprattutto rispetto a quanto succede in altre religioni, dove il perdono è sostituito dalla legge del taglione. Il vero messaggio cristico più che cristiano, nella vulgata è andato perduto e sono rimasti quelli i dogmi, gli schemi, le gerarchie. Sei d’accordo con questa lettura? Sei d’accordo con il fatto che il cristianesimo abbia un grande annuncio da fare e l’ha fatto a suo tempo, del tutto frainteso, del tutto dimenticato?

Certamente sono d’accordo per quanto riguarda l’insegnamento del Cristo di cui noi abbiamo ricevuto soltanto briciole e anche travisate e manipolate. Sarebbe bella una ricerca, soprattutto per quanto riguarda dei messaggi più genuini di quelli che sono chiamati i Vangeli Apocrifi e anche dei famosi Rotoli di Qumran, dove c’è l’insegnamento esseno che corrisponde a quello cristico ma a lui antecedente. Comunque possiamo riscontrare che questa filosofia, continuiamo a chiamarla cristica, è sicuramente un messaggio innovativo all’interno di tutta una serie di impostazioni religiose che in quel periodo erano dominanti nel Medio Oriente mediterraneo.
Il senso del perdono che non è come viene inteso, un calcolo per sottrarci alle nostre responsabilità, come molti fanno nei confronti della confessione. Come stavo leggendo in un testo scritto da Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani – Ventuno giorni per rinascere – Mondadori, dove il perdono è un reggente della guarigione se autentico amore.
Poi c’è il perdono razionale che calcola, che si considera valido per cancellare dalla nostra mente la tendenza alla recriminazione. E poi c’è quello emozionale, che è invece rivolto ad un perdono verso se stessi e quindi alla cancellazione anche del senso dell’offesa, perché si rivede nella trasposizione della posizione come: “è successo” e basta. E quindi non c’è neanche più bisogno del perdono.

Il perdono perciò corrisponde o è sovrapponibile a quello che la tradizione orientale ci tramanda come accettazione?

Io direi che è molto simile al concetto della compassione buddista. In quel caso la compassione equivale al perdono.

Quindi il perdono, la compassione, hanno un valore terapeutico nei confronti dell’individuo che riesce ad arrivare a quel livello per non ritenersi più offeso nell’orgoglio?

Certo non solo quello, ma è anche la porta di ingresso per poter accedere all’autoconoscenza. Perché poi essendo in grado di poterci identificare nell’altro attraverso il perdono, automaticamente siamo anche più propensi ad accettare noi stessi per quel che siamo e quindi siamo in grado di poterci vedere sempre più in profondità, fino a superare quel velo dell’illusione che ci fa identificare con un nome e una forma. Quel vedersi sempre più in profondità è ulteriormente terapeutico. Beh a quel punto direi che la terapia scompare. Fino ad un certo punto ci può essere, fino alla psicologia transpersonale noi possiamo intuire che c’è un percorso attraverso l’approfondimento, ma poi c’è una fase successiva che non può essere più razionalmente analizzata e quindi non ci può essere più neanche una terapia. Se vogliamo intraprendere un percorso in cui piano piano ci liberiamo della zavorra e dalle sovrastrutture è comunque corretto interpretarlo come perdono-terapia. Le vie spirituali, se sono sincere ed oneste tutto sommato danno questo indirizzo. Nel Taoismo, c’è l’abbandono. Pian piano impariamo a rilasciare ciò che ci aveva fatto assumere una posizione, che ci faceva considerare particolarmente benedetti, fino al punto di pensare di essere in grado di poter decidere, per la natura, per la vita, per gli altri esseri senzienti. Quindi fino a farci credere nel nostro egoismo.

Intervista rilasciata a Treia il 21 settembre 2019

Fonte:
http://www.victoryproject.net/articolo.php?id=712

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Risultato della ricerca:

L’ecologia non è un credo, i sionisti non sono ebrei, Brazil: stand with Glenn Greenwald, la droga fa male al cervello ed all’ambiente, la crisi finale che ci aspetta dietro l’angolo…

Il Giornaletto di Saul del 24 gennaio 2020 – L’ecologia non è un credo, i sionisti non sono ebrei, Brazil: stand with Glenn Greenwald, la droga fa male al cervello ed all’ambiente, la crisi finale che ci aspetta dietro l’angolo…

Care, cari, come nel taoismo la pratica dell’ecologia profonda non può seguire un canone di comportamento standardizzato. Non è una ideologia con precise regole e norme con le quali cercare di “adattare” la realtà al proprio pensiero. Al contrario la pratica bioregionale è una forma vitale di adesione a ciò che è, nella visione e propensione di restare in armonia con ciò che è, sempre conservando la propria natura adattandola però alle condizioni in cui ci si trova. Insomma basta essere se stessi senza lasciarsi condizionare da un credo, mantenendosi però in sintonia con ciò che è… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/03/la-vita-e-un-continuo-fluire-e-non-ce.html

L’articolo è pubblicato anche qui: http://www.lteconomy.it/blog/2020/01/23/il-bioregionalismo-non-e-un-credo-ma-un-fluire-armonico-nella-vita/

Primitivismo (quali proposte?) – Scrive Monica Gatti a commento dell’articolo http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/01/bioregionalismo-primitivismo-o-rispetto.html -: “…non vedo proposte realizzabili, inoltre la tecnologia tanto demonizzata viene usata mi sembra. Credo che il confronto non possa essere tra una civiltà e un’altra. Come quando mia madre dice “ai miei tempi” – Le cose cambiano e noi insieme alle cose… penso che il nocciolo stia sul distacco sempre più grande dalla spiritualità rendendo l’uomo sempre più schiavo di una materia densa e pesante… ma questo è un altro discorso… eppure partirei da qui per cambiare paradigma”

Formigine. I tre dell’apocalisse monetaria – “Il titolo della conferenza, organizzata a Formigine dal Conacreis, era “Progettare e realizzare un futuro positivo”, il filo conduttore era tirato dal nostro amico Fabio Conditi coadiuvato da Orango Riso della comunità di Damanhur e da Giovanni Lazzaretti fondatore del circolo cristiano Mauritian. La presenza di questi due esponenti religiosi provenienti da fronti opposti non ha però nuociuto al discorso, poiché entrambi erano convinti della necessità di cambiare sistema, dal punto di vista della creazione del denaro e della falsità del cosiddetto “debito pubblico”, due meccanismi creati ad arte per succhiare sangue ai popoli. L’interrogativo iniziale posto dal Conditi era “Quale società vorreste costruire se non vi fosse più alcun problema di finanziamenti, ovvero se la creazione “privata” del denaro non fosse più causa diretta della formazione del debito pubblico?…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/01/fabio-conditi-giovanni-lazzaretti-e.html

Brexit. La regina Elisabetta approva – Scrive Steve Barclay: “La regina Elisabetta II ha approvato il ddl sulle condizioni dell’uscita del Regno Unito dall’UE rendendolo così una legge. All’inizio di questa settimana, il disegno di legge è stato approvato dal Parlamento britannico dopo che la Camera dei Lord aveva appoggiato la proposta in seguito alla reiezione dei suoi emendamenti da parte della Camera dei Comuni…”

Sionisti = falsi ebrei – ….iniziamo con il cercare di capire come e quando è nato questo sionismo. Solitamente si ritiene che esso sia originato da un filone di pensiero, sorto all’interno della comunità ebraica, verso i primi anni del secolo scorso (od alla fine del precedente) ed abbia trovato una sua prima attuazione concreta nella fondazione di Israele. Questo fatto è stato comunque accompagnato da una forte crescita dell’influenza di un certo “ceto” ebraico nel campo economico e nella finanza mondiale… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2014/04/sionismo-cazari-ashkenaziti-e-gli-ebrei.html

Vignola. Arriva il Topo di Metallo – Presso il Centro Luce di Stelle di Vignola, diretto da Mara Lenzi, il giorno 27 gennaio 2020, alle ore 20.45, verranno illustrate le caratteristiche del  nuovo anno cinese: Topo di Metallo. Con l’occasione verrà anche annunciata l’uscita del  libro “Compagni di Viaggio. La ricerca spirituale laica inizia e finisce nel Sé” di Paolo D’Arpini (Edizioni OM di Bologna). Info: 331.2250678

Brazil. Stand with Glenn Greenwald – The Intercept write: “We are appalled that Brazil’s Public Ministry has brought such a blatant politically motivated charge, even after the country’s Federal Police concluded that Glenn did not commit any crimes in his contact with the alleged source of our Secret Brazil Archive stories…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/01/23/request-to-jair-bolsonaro-drop-criminal-charge-against-glenn-greenwald/

Emilia Romagna. Movimento anti-vaccinatorio – Scrive D.B.: “Dopo l’ennesimo vergognoso tradimento dei partiti avevo deciso di astenermi da ogni voto, e lavorare solo dalla base con l’attivismo e le associazioni, poi mi sono convinto che M3V che si oppone ai vaccini va sostenuto, andrò quindi a votare per le regionali dell’Emilia Romagna il 26 Gennaio il simbolo M3v e per il Dr. Domenico Battaglia!”

La droga fa male al cervello ed all’ambiente – Scrive F.L.M.: “Quasi 2000 tonnellate di cocaina vengono prodotte ogni anno nel mondo, per un giro di affari di 300 miliardi di euro. Ufficialmente si calcola che almeno 270 milioni di persone facciano uso di questa droga pesante, ma ritengo che sia un dato sottostimato. Pochi sanno che per coltivare coca su un ettaro di terra occorre disboscarne 4 kmq di foresta amazzonica. Ma non serve arrestare il trafficante se non si elimina la  richiesta alla base; senza intervenire sul meccanismo che lo tiene in piedi tutto resta inutile..” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/01/23/lassuefazione-alle-droghe-crea-schiavitu-e-nuoce-allambiente/

USA. Imperialismi a confronto – Scrive M.P.: “Condivido il giudizio della rete dei Comunisti, che anche l’UE  sia uno dei poli imperialisti. Dovrebbe essere introdotto una ulteriore definizione per capire meglio i diversi imperialismi presenti negli USA: ovvero la definizione di polo imperialista liberal, ad esempio i dem (stile Clinton), e polo imperialista tradizionale (stile Trump), etc. Nel 2020 vedremo nelle elezioni presidenziali USA uno scontro asprissimo tra i due imperialismi, è quindi necessario capire meglio le caratteristiche di questi diversi imperialismi…”

FMI. Annunciata la crisi più brutta che mai – Scrive Sputnik: “Il presidente del Fondo Monetario Internazionale (FMI) Kristalina Georgieva la scorsa settimana ha fatto un preoccupante avvertimento: l’economia globale rischia un’altra “Grande Depressione”. Come ha riportato il Guardian, Georgieva ha fatto questo annuncio durante un discorso al Peterson Institute of International Economics a Washington, sostenendo che l’attuale economia è paragonabile ai “ruggenti anni ‘20″ culminati nel grande crisi economica del 1929, rivelando che una tendenza simile è già in atto…” – Continua: https://it.sputniknews.com/economia/202001228554588-fmi-avverte-di-una-imminente-nuova-grande-depressione-ma-la-russia-e-pronta-ad-affrontarla/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La felicità è amore, nient’altro!” (Herman Hesse)

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