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“Operette Morali” di Giacomo Leopardi, bioregionalismo ed economia sostenibile, ILVA: i veleni restano, influenza o peste bubbonica?, quel che Gad Lerner deve ancora imparare, l’origine del cristianesimo, restare in solitudine, temporaneità e limitatezza dell’ “io”…

Il Giornaletto di Saul del 7 marzo 2020 – “Operette Morali” di Giacomo Leopardi, bioregionalismo ed economia sostenibile, ILVA: i veleni restano, influenza o peste bubbonica?, quel che Gad Lerner deve ancora imparare, l’origine del cristianesimo, restare in solitudine, temporaneità e limitatezza dell’ “io”…

Care, cari, …sentivo un libro bisbigliare, cosi l’ho preso e mi sono ritrovato tra le mani le ”Operette Morali” di Giacomo Leopardi, un libro che volevo rileggere da tempo. Prose e dialoghi che hanno per protagonisti personaggi storici come Plotino e Copernico, immaginari, come folletti e gnomi, e anche figure allegoriche come Terra e Luna. I temi sono gli stessi che percorrono le liriche dei Canti: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e con la Natura; il confronto tra i valori antichi e la degenerazione del presente: la potenza delle illusioni, l’infelicità, la gloria, la noia… (Ferdinando Renzetti) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/03/tracce-di-ecologia-profonda-nelle.html

L’eterofilia diventa reato…? – Scrive Daniela Turrini: “Con il pretesto di voler punire le violenze contro le persone omosessuali e transessuali (violenze che sono già giustamente punite dalla legge), con le proposte dell’agenda LGBT in realtà toglieranno la libertà di espressione alla maggioranza degli italiani, a quanti credono che i sessi siano due e non intercambiabili. Infatti si vuole creare l’ambiguo reato di istigazione alla discriminazione omotransfobica”

Bioregionalismo ed economia sostenibile – Il racconto che segue è stato pubblicato sull’ultimo numero del Bullettin, l’organo del Circolo Vegetariano VV.TT., che uscì in forma di “brochure” in occasione dell’incontro della Rete Bioregionale Italiana, tenuto a Calcata (nel Tempio della Spiritualità della Natura e nella sala Consiliare del Comune) dal 9 all’11 maggio del 2003. Il tema trattato era… – Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2020/03/05/bioregionalismo-ed-economia-sostenibile-documento-storico/

UE. Basta con l’inglese – Scrive Anna Maria Campogrande: “Il Regno Unito, unico Stato Membro che aveva l’inglese come lingua ufficiale, ha lasciato l’UE e l’inglese non ha più alcun diritto di essere utilizzato nell’ambito dei Servizi delle istituzioni europee…”

ILVA. I veleni restano… – Scrive Alessandro Marescotti: “Il governo sposta al 2025 il termine della messa a norma degli impianti. La Corte Costituzionale aveva di fatto “chiuso un occhio” sul primo decreto salva-ILVA contando sul fatto che il completamento dell’AIA sarebbe stato compiuto nel 2015. Oggi invece vengono tollerati ben dieci anni di ritardo. Quali sono i punti più importanti dell’accordo fra ArcelorMittal e i Commissari dell’ILVA in Amministrazione Straordinaria?…” -
Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/03/06/ilva-nuovo-accordo-con-arcelormittal-i-veleni-restano/

Giornalista? Taci il nemico ti ascolta… – Scrive Emanuela Dei: “Viene chiamata “querela temeraria” quella messa in atto da politici, manager e aziende allo scopo di intimidire e ridurre al silenzio gli operatori dell’informazione. Ogni anno, secondo i dati dell’Osservatorio “Ossigeno per l’informazione” vengono presentate settemila denunce contro i giornalisti. I tempi per raggiungere un verdetto sono lunghi e il giornalista si ritrova a pagare ingenti spese legali. Dal momento che si viene querelati, poi, gli articoli o servizi o le inchieste che si stavano svolgendo, sul querelante in questione, vengono sospesi per non dare adito ad ulteriori atti…”

Siria. Quel che Gad Lerner deve ancora imparare… – Scrive Marinella Correggia: “Lerner (che deve ancora imparare qualcosa sulla Siria) twitta dicendo che “i profughi siriani non li ha inventati Erdogan”. E invece si’! Senza Erdogan che ha fatto fin dal 2012 della Turchia un’autostrada verso la Siria per i tagliagole di tutti i paesi del mondo, la guerra e nove anni di dolore assoluto NON ci sarebbero stati. E non ci sarebbero stati profughi. Nessuno scappava dalla Siria prima della guerra…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/03/06/gad-lerner-edogan-santo-subito-assad-allinferno/

Commento di J.H.: “Mestieraccio fare il terrorista, alla lunga sicuramente “logorante”, per usare la definizione burocratica. Dopo avere nuotato nel sangue per anni, come si fa a passare a un impegno professionale più tranquillo?…”

Influenza o peste bubbonica? Business is business… – Scrive Fulvio Grimaldi: “…termocontrolli a ogni angolo, mascherine e amuchina a milionate (e milionate ai produttori, altro obiettivo raggiunto), vita sospesa, quarantena, terapia intensiva, guardati come appestati, nazione di monadi chiuse in casa. Poi verrà il vaccino. Scommettiamo che c’è già, ma lo tireranno fuori quando ci sarà certezza di impiego e di miliardi…. buttati nelle fauci di Big Pharma, o Pharma-mafia…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/03/dallinfluenza-alla-peste-bubbonica.html?showComment=1583514090232#c3790561033395905955

Commento-integrazione di Gianluigi Padrin: “La percentuale dei decessi scende allo 0,016. Viene fuori quindi una virurenza che porta a morte, simile alle altre influenze da coronavirus, quindi una “nullità %”. L’unica differenza è la fase polmonare + dura, che porta all’ospedalizzazione o comunque al maggiore controllo dei casi + gravi…” – Continua in calce al link soprastante

Commento di F.B.: “Per il rifiuto o l’impossibilità di consegna delle merci prodotte dall’industria italiana, sia ai committenti esteri che del mercato interno, e per il crollo del settore turistico ricettivo, l’Italia è in questo momento particolarmente fragile ed esposta. Dobbiamo allertarci poichè è storicamente dimostrato che proprio nei momenti di fragilità, la finanza criminale assesta dei colpi micidiali ai popoli che ha deciso di ridurre in miseria e sottomettere. Ed il Popolo Italiano è fra i prescelti…”

Restare in solitudine giova alla salute – Scrive Gianfranco Bertagni: “È la realtà che ti dice che sempre ora è l’occasione della pratica, non la tua volontà, non la tua scelta, non il tuo umore. Ma ciò che ti propone l’adesso. Anche le restrizioni imposte o suggerite in riferimento al coronavirus sono il luogo della pratica: osservare quanto sono dipendente dal dover aver rapporti, dal vedere persone, dal frequentare posti, dalle abitudini del sociale, dal camminare godendo delle vetrine lucenti, dall’entrare nei bar, nei ristoranti, dal frequentare corsi, dall’appuntamento con questo o quello…” – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2020/03/restare-in-solitudine-giova-alla-salute.html

Montichiari. Animalisti assolti – Scrive Walter Caporale: “La Corte d’Appello di Brescia, nel processo bis dopo l’annullamento della prima sentenza d’appello da parte della Cassazione, ha assolto i 12 attivisti che vennero arrestati dopo che il 28 aprile 2012, data storica per l’animalismo, durante la manifestazione in cui Animalisti Italiani era in prima linea, liberarono alcuni beagle dell’allevamento di Montichiari, poi chiuso per sempre con la condanna dei responsabili per maltrattamento e uccisione di animali…”

Dialogo sull’origine del cristianesimo e sulla figura del suo “fondatore” – Scrive Marco Bracci: “…molti non credono neppure che sia esistito Gesù. Ma allora si potrebbe anche credere che non siano esistiti il Buddha o Confucio o Maometto. Che forse loro hanno lasciato scritti di propria mano? E se si, chi ci garantisce che la mano fosse la loro?” – Risponde Paolo D’Arpini: “”ah, ah… In effetti gli insegnamenti del Buddha sono stati scritti dai suoi discepoli, come onestamente risulta dalla tradizione buddista, altrettanto dicasi per quelli di Confucio, per quanto riguarda Maometto essendo egli completamente analfabeta non c’è pericolo che abbia scritto alcunché di suo pugno. In verità anche Gesù, se mai esistito, essendo figlio di un falegname non sarà stato un letterato e nemmeno i suoi discepoli lo erano, quindi i cosiddetti “vangeli”, canonici od apocrifi che siano, sono il frutto del sentito dire…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/03/dialogo-sullorigine-del-cristianesimo-e.html

Cyprus. Antiwar Movement – UNAC write: “An international conference against imperialism will be held in Larnaca, Cyprus, on March 28-29, 2020; with the theme: Confronting Imperialism’s War Machine: The Global Struggle for Peace, Social Justice, National Sovereignty and the Environment. – Info: unacpeace@gmail.com”

Temporaneità e limitatezza dell’ “io” – Scrisse Alberto Mengoni: “Esiste forse qualcuno che può dire di essere venuto al mondo per sua precisa volontà? Oppure qualcuno che può decidere di non morire mai? Chi potrebbe mai rispondere affermativamente a queste domande? Ciò può farci capire come il nostro dominio sulle cose è assai limitato, almeno per quanto riguarda l’influenza sulla nostra esistenza personale. Dobbiamo per forza ammettere che la volontà del nostro ‘io’ è soltanto temporanea ed essa deve sottostare ad una Volontà ben più alta…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2018/09/temporaneita-e-limitatezza-dell-io-nel.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Vivi semplicemente. Non lottare e non forzare la vita. Osserva in silenzio ciò che accade. Lascia accadere ciò che accade. Permetti a ciò che è, di esistere. Lascia cadere ogni tensione e lascia che la vita fluisca, che accada. E ciò che accade, te lo garantisco, libera.” (Osho)

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Bioregionalismo senza paraocchi, Julian Assange perseguitato politico, vivisezione: pratica satanica, Treia: festa dei precursori 2020, Apollo Sorano e Nisargadatta Maharaj…

Il Giornaletto di Saul del 20 febbraio 2020 – Bioregionalismo senza paraocchi, Julian Assange perseguitato politico, vivisezione: pratica satanica, Treia: festa dei precursori 2020, Apollo Sorano e Nisargadatta Maharaj…

Care, cari, …all’interno della Rete Bioregionale Italiana si sono manifestate posizioni diverse: da quelle che rifiutano tutta la tecnologia che l’uomo ha saputo produrre a quelle che ne fanno un utilizzo mirato e consapevole, da quelle che auspicherebbero un abbandono in massa delle città a quelle che si adoperano per un bioregionalismo urbano, da quelle che condannano senza appello tutta la tradizione giudaico-cristiana o monoteista e propugnano un puro e semplice ritorno al paganesimo a quelle che sono più rispettose della storia e del bagaglio di conoscenze spirituali prodotte ‘anche’ dal monoteismo, da quelle che credono che il vegetarismo sia una scelta eticamente necessaria per l’equilibrio ecologico a quelle che sostengono che una vera etica bioregionale passa per il riconoscimento della sacralità anche cruenta del ‘mangiarsi a vicenda’… – (Alessandro Curti) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/02/il-bioregionalismo-in-italia-analizzato.html

Commento di U.B.: “Ave o gentes! Io sono seguace di una via un po’ “deviata” del paganesimo tradizionale, quella del Dio Priapo, al quale sacrifico l’operato dei miei lombi. Invito i presenti a concentrare la proprie energie vitali sull’espletamento di questi riti sacrificali…”

Commento di G.C.: “Io invece inneggio ai riti penitenziali. In un Occidente laicizzato la pratica Quaresimale è scomparsa da decenni: ma i mussulmani praticano un mese intero di digiuno veramente radicale, rispettatissimo in tutti i ceti sociali, dall’alba al tramonto. Né cibo, né sesso, né fumo, e neppure un sorso d’ acqua da ingoiare!”

Julian Assange perseguitato politico – Scrive Sputnik: “Julian Assange è stato torturato, ne sono convinti i 117 psichiatri, di 18 differenti Paesi del mondo, che hanno firmato la petizione per porre fine alla condizione di grave stress alla quale il fondatore di WikiLeaks viene sottoposto. E c’è chi prepara delle mobilitazioni anche in Italia. Assange non ha ancora ricevuto le adeguate cure mediche di cui avrebbe bisogno. Assange rischia fino a 175 anni di reclusione negli Stati Uniti…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/02/19/julian-assange-e-un-perseguitato-politico-vittima-di-soprusi-vergognosi/

Nota: Il Comitato per la Liberazione di Julian Assange Italia ha organizzato tre manifestazioni, a Milano e Cagliari sabato 22 febbraio ed a Roma domenica 23 febbraio 2020.

Vivisezione. Pratica satanica – Scrive F.L.M.: “Da oltre un secolo un milione di animali al giorno vengono squartati, avvelenati, accecati, soffocati, infettati, segati, bruciati, evirati, bolliti, congelati, impiccati, affamati, trafitti, decerebrati, scarnificati, vivisezionati, ecc. Nell’85% dei casi senza anestesia. Con quali risultati? Nessuno. Clamoroso il disastro del tranquillante Talidomide, giudicato innocuo dai test su animali che invece causò la nascita di 10.000 bambini deformi focomelici…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2020/02/19/la-vivisezione-e-una-pratica-satanica/

Serravalle del Chienti. Visita – Scrive Identità Contadine: “Ci ritroviamo Domenica 23 febbraio 2020 alle ore 10 nel Comune di Serravalle del Chienti per visitare un suggestivo “luogo del silenzio”, ospiti della famiglia Barboni, all’antico mulino di Gelagna bassa. Info: identitacontadine@gmail.com”

Treia. Festa dei Precursori 2020 – …anch’io ho fatto un sogno. Ho visto che un piccolo gruppo di amici si era riunito per decidere come salvare il mondo. All’inizio eravamo quattro gatti come suol dirsi poi a mano a mano giungevano altre persone di tutte le razze: nord- europei, mediorientali, cinesi, neri, etc. Lo scopo non era tanto quello di trovare soluzioni per evitare ciò che appariva inevitabile bensì di riuscire a mantenere un’intelligenza, un seme, per la continuazione della comunità umana. Comunque insisto e quest’anno il programma della Festa dei Precursori 2020 è il seguente… – Continua: https://auser-treia.blogspot.com/2020/02/treia-25-e-26-aprile-2020-festa-dei.html

Roma. Arte – Scrive Fidia: “Il 20 febbraio 2020, alle ore 18.00, inaugurazione della mostra “Il mio sogno migliore” di Natino Chirico a cura di Miriam Castelnuovo. Galleria Fidia, Via Brunetti 49 Roma – Info: info@artefidia.com”

Apollo Sorano e Nisargadatta Maharaj – Durante il pellegrinaggio compiuto il 27 settembre 2009 sino alla cima del monte sacro Soratte, ove c’era il tempio di Apollo Sorano ed oggi esiste l’eremo di San Silvestro, il papa contemporaneo all’imperatore Costantino (quello che rese istituzionale il cristianesimo), una mia accompagnatrice mi rivolse a bruciapelo una domanda “…ma tu hai raggiunto te stesso?” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/05/spiritualita-laica-sul-monte-soratte.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“L’uomo libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal vento, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa. Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione” (Osho)

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Bioregionalismo, ecologia profonda, spiritualità laica – Intervista di Lorenzo Merlo con Paolo D’Arpini


Intervista di Lorenzo Merlo con Paolo D’Arpini

LM: Paolo, come sei definito dalle persone?

P D’A: Sderenato. Anzi mezzo sderenato, perché sono anche una persona abbastanza equilibrata e anche un po’ impegnata.

Ma mezzo sderenato penso sia una tua definizione di te stesso, le persone, come ti definiscono?

Se potessero conoscere il significato del termine mezzo sderenato credo che lo userebbero volentieri perché mi rappresenta.

Ma non conoscendolo?

Non conoscendolo forse potranno dire che sono un tipo particolare molto strano, un po’ mezzo sciroccato in sostanza, anche perché il mio modo espressivo si manifesta in questa forma.

In occasione della tua presentazione tenuta a Treia a una mia pubblicazione, ho scritto di te: “Uno dei referenti della ricerca umanistica, per non dire spiritualistica italiana”. In che termini ti calza? O non ti calza?

Ci sta perché nella ricerca spirituale non è importante ricoprire una carica autorevole anzi, è esattamente il contrario. Se noi andiamo a vedere la funzione che svolsero gli insegnanti, o santi, o maestri che furono, erano sempre sotto traccia. Poi dopo, successivamente magari, venivano portati in auge e descritti come chissà che, ma nel momento in cui vivevano la loro normale esistenza terrena, erano persone normalissime, probabilmente anche abbastanza emarginate. È un aspetto da tenere in considerazione.

C’è una sorta di piccola vanità – senza accezione negativa – nel ricordare questa similitudine?

Certo, senza accezione negativa. Perché effettivamente non ci si può vantare di essere un maestro. E se non c’ è il vanto, non c’è neanche l’esposizione di se stessi nel mondo; ne è una conseguenza. O perché si è magari incapaci di esprimere sentimenti, pensieri o, scusa la parola, insegnamenti. Non si può fare come se fosse un insegnamento cattedratico dove uno si erge a maestro. Il compito o la missione deve essere, o può essere, compiuto senza pretese, in una forma del tutto semplice e conviviale.

Quanto hai appena detto, ha dei legami con la tua educazione, la tua famiglia, la tua biografia diciamo giovanile?

Può darsi. Nel senso che devi sapere che la mia famiglia (dal lato paterno) era di origine ebraica. Durante il periodo fascista, per evitare i problemi che tutti possiamo immaginare, mio nonno decise di cambiare il cognome e di convertirsi al cristianesimo e così evitò di essere perseguito. In seguito a ciò, non è che la nostra famiglia fosse diventata cristiana, però era diventata laica. Nel senso che non seguiva più nessuna forma religiosa. Questo imprinting in qualche modo mi è rimasto, nonostante a quel tempo non è che fossi particolarmente consapevole di ciò che era avvenuto. In seguito ne venni a conoscenza e compresi il motivo per cui non c’erano particolari convenzioni religiose nella mia famiglia e ci si limitava nel perseguimento di un’etica umana. Tutto ciò è stato importante per me, perché non sono stato impregnato di una particolare religione. In seguito alla morte di mia madre fui invece mandato in collegio dai salesiani e lì cominciai ad apprendere anche qualcosa della religione cattolica. La novità mi prese però per breve tempo, nel senso che appena capii che il cattolicesimo non era altro che una sequela di dogmi e favole, capii che tutto sommato non faceva per me e quindi proseguii sulla strada della laicità. Nella prima parte della vita tutti i bambini vivono in una dimensione dove ciò che sognano si realizza, perciò se sognano di cavalcare nel cielo, prendono una scopa e la cosa si compie. E non possono che riferire di aver cavalcato nel cielo.

Quell’incanto quando si è interrotto per te? Ti ricordi il momento, o la circostanza o l’episodio che ha provocato l’infrazione?

L’interruzione avvenne per un fatto fortuito che improvvisamente mi rese consapevole della vacuità di ciò che appare. Avvenne tantissimi anni fa quando i miei si erano trasferiti a Trieste a causa di mio padre che lavorava nelle ferrovie. Ero un bambino piccolissimo, avrò avuto forse tre anni, o qualcosa di più. Una sera, voci sotto casa annunciavano lo spettacolo di un circo. La promessa dei miei genitori, che mi avrebbero portato a vedere lo spettacolo, accese – come sarebbe accaduto ad ogni bimbo – la mia eccitazione.
Mi ero piazzato sotto al tavolo e mi agitavo come fa un bambino che cerca di attirare la attenzione. Improvvisamente, alzandomi in piedi sbattei la testa e persi i sensi. O forse no, perché ricordo che ero perfettamente consapevole di ciò che stava accadendo. Tuttavia caddi a terra senza più riuscire a muovermi. Intanto però vedevo che i miei genitori mi prendevano, mi portavano a letto, cercavano di rianimarmi. Ero completamente cosciente e allo stesso tempo non compivo alcun gesto, alcun movimento.
Fu da quell’esperienza che mi resi conto, che ciò che consideriamo reale, non è la realtà come se fosse un oggetto, ma è soltanto uno stato interiore della consapevolezza. Quello stato permaneva nonostante l’apparente o effettivo svenimento. Quando riaprii gli occhi mi ritrovai in mezzo al mondo con questa consapevolezza. Per la prima nella mia vita mi accorsi di non essere nel mondo pur essendo del mondo, almeno in qualche forma.

Lungo il tuo percorso ti sei avvicinato alla dimensione altra, alla dimensione che la cultura non ci passa, chiamiamola genericamente spirituale. Pur condividendo la tua critica al concetto di insegnamento, hai avuto un maestro?

Da un punto di vista formale intendi?

Volevo arrivare a chiederti, da cosa è scaturita la tua ricerca spirituale?

È scaturita soltanto da esperienze vissute, non da trasmissioni consapevoli, di conoscenza se così vogliamo chiamarla. A parte l’apprendimento attraverso libri in cui magari venivo a conoscenza di una certa forma di spiritualità “altra” basata sull’autoconsapevolezza e sulla ricerca di sé. Ma quello era un accrescimento se vogliamo intellettuale. Dal punto di vista invece spirituale vero e proprio, quella conoscenza non può essere trasmessa sul piano intellettuale. Può essere invece assorbita soltanto attraverso una trasmissione diretta, attraverso un riconoscimento diretto. Potremmo chiamarlo energetico, vibratorio o estetico. Ed è esattamente il tipo di rapporto che ebbi in primis con il mio maestro spirituale. Con il quale scambiai pochissime parole, ma tutto quanto passò attraverso una trasmissione energetica, diretta, immediata. Non c’era assolutamente bisogno di spiegazioni perché la consapevolezza avveniva da sé. Usare il termine telepatia è limitante. Avveniva perché c’era un’osmosi totale, una totale condivisione. E quindi quello che passava era semplicemente ciò che veniva risvegliato. Non poteva proprio essere definito un insegnamento.

Da allora, dalla giovinezza ad oggi, sono passati diversi decenni. Puoi puntualizzare i passaggi della tua evoluzione, della tua ricerca?

Corrispondono alle fasi della vita. Nei periodi in cui la giovinezza ci rende più baldi, più fieri e più dediti all’agire, le forme di esperienza si manifestavano anche in modi concreti come attraverso ad esempio dei viaggi. Intrapresi infatti un lungo viaggio in Africa con mezzi di fortuna, spesso a piedi. Tutta l’Africa nera mi insegnò il ritorno alla presenza nella natura, mi sentii vicinissimo agli animali. Incontrai anche animali che consideriamo pericolosi come leoni, elefanti, scimmie soprattutto. Sono una forma di riconoscimento della nostra origine che ci fa capire quanto siamo loro affini.

Il momento in cui sei inserito ora, sul quale sei concentrato, si chiama spiritualità laica, ecologia profonda e bioregionalismo?

In questa fase è come quando si va avanti con l’età. A un certo punto si fa una sintesi di tutto quello che si è vissuto e che si è appreso attraverso l’esperienza. In qualche modo si chiama elaborazione e rielaborazione, memoria, visione all’interno e proiezione. Accade anche in forma di dialogo, come stiamo facendo in questo momento.
Magari, come negli anni trascorsi, quando non ero così propenso a un dialogo di questo tipo, che in qualche modo comporta anche una concettualizzazione se vogliamo così chiamarla, avevo uno spirito più poetico, scrivevo poesie o raccontini. Adesso invece per poter condividere non disdegno l’uso anche di terminologie che forse potrebbero essere definite intellettualismi, perché comunque è un modo per precisare il significato.
Mi viene in mente un amico, Massimo Angelini. Un giornalista anche lui, che ha scritto (e che abbiamo presentato qui a Treia) un libro dal titolo Ecologia della parola. In cui, attraverso il percorso etimologico, si scoprono i cambiamenti dei significati. Si da un valore alla parola attraverso la sua vera accezione. È uno studio sui significati reali che le parole hanno assunto nel tempo, senza mai trascurare l’accezione originale. Quindi, quando si parla di spiritualità laica – un tema sul quale scrivo da diversi anni per la rivista NonCredo – Il primato laico del dubbio, tengo presente che il primo punto della spiritualità laica è quello di non identificarsi con qualsiasi credo, con qualsiasi fede religiosa, perché la spiritualità laica non è soltanto una forma di laicità o di laicismo, è la spiritualità naturale dell’uomo. Quella che in forma di ecologia profonda possiamo definire l’intelligenza-coscienza, che ci consente di poter testimoniare la vita.
Tuttavia, nella spiritualità laica c’è una predilezione della relazione con la natura o addirittura un annullamento della relazione con la natura, a causa di un’identificazione di noi stessi come parte della natura.

Questo non è in qualche modo legato al paganesimo o all’animismo e perciò con un contenuto di fede?

Ci sono delle affinità. La differenza sostanziale è che nel paganesimo si faceva riferimento ad enti, ad entità reali rappresentative della natura. Quindi Genius Loci o, Spiritus Loci. Mentre invece nella spiritualità laica si tiene conto della valenza di tutti gli elementi viventi, o anche non viventi che però rappresentano una sostanzialità nella natura, ma non come forme di dignità altre, sono solo espressioni diverse della totale manifestazione naturalistica. Allora potremmo definire l’ecologia profonda una forma di naturalismo, ma nell’accezione in cui tutto è, non nell’accezione di una parcellizzazione delle forme.
Questa differenza delle forme è chiaro che esiste come esiste la differenza tra tutti gli esseri umani o fra tutto ciò che è vivente. Non c’è una foglia dello stesso albero che sia uguale all’altra. Non c’è un granello di sabbia su migliaia e migliaia di granelli che sia uguale all’altro. Ciò non toglie che tutti rappresentino la medesima sostanza, origine, madre. Questo è importante.
Per cui la spiritualità laica, è laica perfino nei confronti della spiritualità laica.

Proviamo a descrivere la natura o l’identità del Bioregionalismo e dell’Ecologia profonda.

Inizialmente il bioregionalismo aveva un carattere prevalentemente geografico. Adottava gli habitat naturali per suddividere le regioni della natura. Dava all’area considerata il titolo di entità organica. In quanto i suoi differenti abitatori, minerali, vegetali e animali si erano aggregati a mo’ di organismo unico.
Peter Berg è stato colui che s’è inventato la parola. Di lui ricordiamo Alza la posta. Saggi storici sul bioregionalismo. La sua scia è stata seguita da altri, tra cui Gary Snyder con La pratica del selvatico. Buono, selvatico, sacro e altri titoli.
Nel frattempo – la questione era iniziata negli anni ’60 del secolo scorso, negli Stati Uniti, connessa alla Cultura Beat – il bioregionalismo ha evoluto il suo contenuto andando praticamente a condividere il principio base dell’Ecologia Profonda, ovvero che c’è una sola vita, che tutto è sua espressione.
Ma il tuo stesso libro Sul fondo del Barile – Crisi sociale e recupero del sé o quello di Guido della Casa, Ecologia Profonda, sebbene, appunto, in chiave di ecologia profonda fanno riferimento alle espressioni della natura come differenze formali, tutte interdipendenti, di una sola vita. Come è per i vari organi di un organismo vivente. Solo successivamente interviene la descrizione degli organi specifici, ma sempre tenendo presente che esso, come tutti gli altri sono terminali della stessa natura. Una montagna, un fiume, un deserto, una pianura, cioè ogni cosa, ha la sua specificità, in cui la vita si manifesta in un certo modo, con forme differenti e con aggregazioni funzionali. Un’eventuale pan-ingegneria sarebbe disastrosa.

Siamo espressioni di un grande corpo dunque?

Questo grande corpo non è soltanto la terra. Di solito nell’ecologia profonda ci occupiamo del pianeta Terra, Gaia, come una forma vivente in se stessa no? Allo stesso tempo l’ecologia profonda compie un passo verso quello che potremmo definire anche panteismo, secondo la visione di Giordano Bruno, dove tutto quanto ciò che è Uno si manifesta in ciò che è in tutte le forme.

Rispetto a questi tre temi Spiritualità Laica, Ecologia Profonda e Bioregionalismo, e coniugando la tua ricerca e contemporaneamente la conduzione di un blog e di diversi siti dedicati a questi argomenti, pensi di avere il polso della diffusione di questi concetti e della cultura che implicano? Oppure, qual è la maggiore difficoltà o il più frequente equivoco in cui le persone rischiano di incappare nei confronti di questi temi che interessano lo Spirito e il Tutto? Il Tutto in che cosa viene colto, in che cosa viene equivocato?

L’equivoco si manifesta a tutti i livelli, ad esempio nell’ambito bioregionale, ricordo che tanti anni fa partimmo con La Rete Bioregionale Italiana (ufficialmente nata ad Acquapendente nella primavera del 1996) e con l’idea di diffondere il bioregionalismo. Se ne appropriò la Lega Nord per definire le bioregioni come ambiti etnici, dove la vita delle persone era praticamente condizionata dalla cultura locale e quindi dall’etnia che viveva in quel luogo. Questo è stato un fraintendimento, perché tutti noi bioregionalisti ci riconosciamo nel luogo in cui siamo nati o viviamo.
Quindi bioregionalista può essere anche una persona che non è nata nel luogo, ma che vivendolo lo riconosce come un’espressione di sé. A quel punto si integra completamente nel luogo. Ma non solo nel luogo, anche nella comunità con cui vive. E non solo quella umana, ma di tutti gli esseri viventi che vi partecipano. Per questo chiunque può essere bioregionalista in qualsiasi luogo, perché è soltanto un’apertura verso la presenza nel luogo. Questo è stato il primo fraintendimento.
Il secondo fraintendimento riguarda l’ecologia profonda. Come dicevi prima si fa quasi menzione a una sorta di New-age, dove tutto quanto è legato alla natura e i riti Wicca e questo e quell’altro.
Anche noi bioregionalisti organizziamo le celebrazioni dei vari equinozi e solstizi… ci sono determinati momenti dell’anno che vanno riconosciuti come importanti. Però non gli diamo un’importanza assoluta in quanto riconoscimento di una qualche divinità naturalistica. È soltanto un percorso da celebrare per essere felici di poter vivere nel momento in cui siamo. Un modo per riconoscere che altri, più belli o più brutti, hanno un loro significato e valore.
La maggior parte della gente, soprattutto quelli che fanno riti un po’, diciamo così, pagani, magari preferisce festeggiare il solstizio d’estate, ricordare i Celti, Stone Age e tutte le cose di quel genere, per contemplare la bellezza del sole nella sua pienezza. Ma altrettanto importante, chiaramente, è il solstizio invernale perché dopo la vita che si è richiusa ad approfondire le radici, risorge e pian piano ritorna ad esprimersi. Oppure l’equinozio di primavera, dove la vita ci riporta ad una bellezza. O quello d’autunno, come in questa occasione, dove condividiamo la consapevolezza che questa bellezza ha un grande valore.
Se in primavera di questo valore non ce ne rendiamo conto perché tutto quanto fiorisce, in autunno le cose che cominciano pian piano a scemare, hanno un significato più forte. Non a caso si dice che proprio l’autunno è il momento per la raccolta dei frutti migliori dell’uomo, per l’uomo. Come ad esempio la vite e l’ulivo. L’ulivo è simbolo di vita in assoluto, non soltanto in termini cristiani. La vite perché è quello spirito, il senso dello spirito e non a caso anche nella religione cristiana viene utilizzato il vino per la comunione.

Il mio pensiero è che il messaggio di Cristo abbia un grande valore, che i contenuti del cristianesimo abbiano un grande valore, mi riferisco per esempio non solo all’amore ma al perdono, soprattutto rispetto a quanto succede in altre religioni, dove il perdono è sostituito dalla legge del taglione. Il vero messaggio cristico più che cristiano, nella vulgata è andato perduto e sono rimasti quelli i dogmi, gli schemi, le gerarchie. Sei d’accordo con questa lettura? Sei d’accordo con il fatto che il cristianesimo abbia un grande annuncio da fare e l’ha fatto a suo tempo, del tutto frainteso, del tutto dimenticato?

Certamente sono d’accordo per quanto riguarda l’insegnamento del Cristo di cui noi abbiamo ricevuto soltanto briciole e anche travisate e manipolate. Sarebbe bella una ricerca, soprattutto per quanto riguarda dei messaggi più genuini di quelli che sono chiamati i Vangeli Apocrifi e anche dei famosi Rotoli di Qumran, dove c’è l’insegnamento esseno che corrisponde a quello cristico ma a lui antecedente. Comunque possiamo riscontrare che questa filosofia, continuiamo a chiamarla cristica, è sicuramente un messaggio innovativo all’interno di tutta una serie di impostazioni religiose che in quel periodo erano dominanti nel Medio Oriente mediterraneo.
Il senso del perdono che non è come viene inteso, un calcolo per sottrarci alle nostre responsabilità, come molti fanno nei confronti della confessione. Come stavo leggendo in un testo scritto da Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani – Ventuno giorni per rinascere – Mondadori, dove il perdono è un reggente della guarigione se autentico amore.
Poi c’è il perdono razionale che calcola, che si considera valido per cancellare dalla nostra mente la tendenza alla recriminazione. E poi c’è quello emozionale, che è invece rivolto ad un perdono verso se stessi e quindi alla cancellazione anche del senso dell’offesa, perché si rivede nella trasposizione della posizione come: “è successo” e basta. E quindi non c’è neanche più bisogno del perdono.

Il perdono perciò corrisponde o è sovrapponibile a quello che la tradizione orientale ci tramanda come accettazione?

Io direi che è molto simile al concetto della compassione buddista. In quel caso la compassione equivale al perdono.

Quindi il perdono, la compassione, hanno un valore terapeutico nei confronti dell’individuo che riesce ad arrivare a quel livello per non ritenersi più offeso nell’orgoglio?

Certo non solo quello, ma è anche la porta di ingresso per poter accedere all’autoconoscenza. Perché poi essendo in grado di poterci identificare nell’altro attraverso il perdono, automaticamente siamo anche più propensi ad accettare noi stessi per quel che siamo e quindi siamo in grado di poterci vedere sempre più in profondità, fino a superare quel velo dell’illusione che ci fa identificare con un nome e una forma. Quel vedersi sempre più in profondità è ulteriormente terapeutico. Beh a quel punto direi che la terapia scompare. Fino ad un certo punto ci può essere, fino alla psicologia transpersonale noi possiamo intuire che c’è un percorso attraverso l’approfondimento, ma poi c’è una fase successiva che non può essere più razionalmente analizzata e quindi non ci può essere più neanche una terapia. Se vogliamo intraprendere un percorso in cui piano piano ci liberiamo della zavorra e dalle sovrastrutture è comunque corretto interpretarlo come perdono-terapia. Le vie spirituali, se sono sincere ed oneste tutto sommato danno questo indirizzo. Nel Taoismo, c’è l’abbandono. Pian piano impariamo a rilasciare ciò che ci aveva fatto assumere una posizione, che ci faceva considerare particolarmente benedetti, fino al punto di pensare di essere in grado di poter decidere, per la natura, per la vita, per gli altri esseri senzienti. Quindi fino a farci credere nel nostro egoismo.

Intervista rilasciata a Treia il 21 settembre 2019

Fonte:
http://www.victoryproject.net/articolo.php?id=712

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Spilamberto: gli ecologisti dicono “No ad Amazon”, l’auto-osservazione secondo Ramana Maharshi…

Il Giornaletto di Saul del 10 febbraio 2020 – Spilamberto: No ad Amazon, l’auto-osservazione secondo Ramana Maharshi…

Care, cari, Spilamberto, l’8 febbraio 2020, un gruppo di ecologisti in mascherina ha detto NO al Polo Logistico Amazon. “Perché siamo qui? Siamo qui per avere delle risposte. Per dialogare e confrontarci. Per esprimere la nostra posizione di cittadini che pretendono di essere amministrati da una politica capace e attenta ai bisogni della comunità. Da mesi aspettiamo risposte concrete dall’amministrazione, mentre ciò che abbiamo letto sui giornali sono solo slogan, frasi d’effetto o giri di parole…” – (Maddalena Vandini) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/02/spilamberto-gli-ecologisti-dicono-no-al.html

Mio commentino: “Tra gli ecologisti di Spilamberto che chiedono “Più ossigeno e meno Amazon” c’eravamo anche noi della Rete Bioregionale Italiana. Abbiamo voluto partecipare a questa sacrosanta manifestazione per aiutare la giusta causa”

L’auto-osservazione secondo Ramana Maharshi – L’auto-osservazione è “falsa”, poiché l’osservatore non può osservare se stesso, ma serve alla mente per abbandonare la sua tendenza alla fissità sull’oggettivazione. Diceva Ramana: “Conosci la tua mente per non farti imbrogliare dalla mente”. Infatti la mente è alla continua ricerca di risposte ma tali risposte son solo elucubrazioni della mente stessa, quindi non sono vere, e potrebbero trarre in inganno il “ricercatore” imbrogliandolo sull’essenza della sua vera natura, facendogli credere di aver raggiunto una comprensione e “realizzazione” che di fatto è semplicemente concettuale…” – Continua con testi bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/08/hrdayam-heart-that-i-am-hrdayam-il.html

Ciao, Paolo/Saul

Nota – Il Giornaletto di oggi è molto breve perché ieri, Caterina ed io abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno a Treia, ed abbiamo avuto parecchio da fare a sistemare la casa ed altre incombenze…

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Peace is a labyrinth
of difficult access
by the human being
of aggressive mind
trying to survive
in this unsettled world.
Nevertheless reason
can prevail instead
of confusion, rage, war
when we discover
that the action for peace
is the only worthwhile
with the recognition
that we are all equal
from birth to death.”
(Teresinka Pereira)

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La posizione bioregionalista nella società, pacifismo o imperialismo?, gli “eletti” che sopravviveranno alla catastrofe, contro l’apologia della tirannide umana, stati generali dell’ecologia profonda…

Il Giornaletto di Saul del 30 gennaio 2020 – La posizione bioregionalista nella società, pacifismo o imperialismo?, gli “eletti” che sopravviveranno alla catastrofe, contro l’apologia della tirannide umana, stati generali dell’ecologia profonda…

Care, cari, la posizione assunta nella società -umana od animale che sia- di noi bioregionalisti della Rete Bioregionale Italiana è basata sulla  nonviolenza. Il che  non vuol dire accettare e subire passivamente il male. In passato di tanto in tanto si son venute a creare delle differenze d’opinione all’interno della Rete, soprattutto riguardo alla alimentazione nonviolenta od alla protesta attiva nei confronti della società consumista. Alcuni di noi si sentivano più “bombaroli” altri preferivano  ritirarsi in baite di montagna a fare gli eremiti… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/06/bioregionalismo-la-nonviolenza-ed-il.html

Femminicidio. E’ tutta colpa delle donne – Scrive M.B. a commendo dell’articolo http://paolodarpini.blogspot.com/2012/12/femminicidio-e-tutta-colpa-delle-donne.html -: “Tutti possiamo constatare che il mondo, da che si conosce la storia, è sempre stato dominato dagli uomini a scapito delle donne (salvo qualche caso). E non si illudano le femministe (se ancora ce ne sono), perché tale movimento è stato solo una presa in giro e un ulteriore modo per sfruttare la donna, sia come madre che come forza lavoro. E sono principalmente le caste sacerdotali che promuovono la misoginia, per il semplice fatto che sono la longa mano del satanista…”

Pacifismo o imperialismo? – Scrive Vincenzo Brandi: “La recente manifestazione “pacifista”, svoltasi a Roma il 25 gennaio 2020, ha lasciato uno strascico di polemiche che hanno intasato le reti dell’informazione (ma non certamente i media che l’hanno semplicemente ignorata). Cerchiamo di fare chiarezza procedendo con ordine…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/01/pacifismo-o-imperialismo-cronistoria-di.html

Commento di Anita F.: “…ma il volantino del Coordinamento delle sinistre anti-governative mi sembra attinente ad una giornata internazionale contro la/le guerre. Chiede il ritiro di tutte le truppe italiane all’estero, uscire dalla NATO, e la NATO fuori dall’Italia, no agli F35, no all’incremento delle spese militari, no all’esercito europeo (doppione e complementare alla NATO e a guida Francia Germania). Però non fa un’analisi approfondita, non entra nel merito della matassa di alleanze che si contendono il Medio Oriente la Libia, le forniture di gas, le perforazioni in acque territoriali altrui e tutto il casino che ammazza, danneggia, distrugge VITE e VITA…”

Gli “eletti” che sopravviveranno alla catastrofe – Scrive Marco Bracci: “…coloro che hanno raggiunto o superato la Serietà, potranno percepire la chiamata per essere salvati dai “Figli di Dio, che arriveranno sulle navi che non hanno mai solcato le acque”, affinché non rimangano schiacciati dagli eventi catastrofici che precederanno il Regno della Pace dei Mille Anni. Il numero dei “superstiti” si aggirerà intorno ai 500 milioni…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/01/gli-eletti-che-sopravviveranno-nelle.html

P.S. – I veri “eletti” sanno benissimo come fare, sono gli altri che molto spesso non li seguono o, peggio, li eliminano perché mettono in luce le debolezze e gli errori altrui…

Contro l’apologia della tirannide umana… – Scrive Franco Libero Manco: “Come possiamo essere moderati pensando che miliardi di animali, uniti a noi da parentela biologica, siano oggettivizzati, mercificati dalla tirannide umana? Non ci fermeremo e grideremo la verità, con garbo e determinazione, quand’anche crollassero i cieli; difenderemo chi non può difendersi e saremo incorruttibili come la fede. Non si dice ad un uomo la cui casa brucia di dare l’allarme con moderazione; né di essere misurati nel salvare la propria moglie dalle mani del suo stupratore…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/01/29/contro-lapologia-della-tirannide-umana-verso-gli-animali/

Commento di Isaac Singer. “Ciò che i nazisti hanno fatto agli ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali”

“Stati generali dell’ecologia profonda” – Per una attuazione concreta dell’ecologia profonda, la nostra proposta è quella di organizzare, entro l’anno in corso, a Roma o zone limitrofe, un incontro di coordinamento tra le varie realtà ecologiste. Una sorta di “stati generali dell’ecologia profonda”. (…) Ci siamo ripromessi di parlarne anche durante la Festa dei Precursori che si tiene a Treia (Mc) dal 25 e 26 aprile 2020… – Continua: http://www.lteconomy.it/blog/2020/01/29/bioregionalismo-e-stati-generali-dellecologia-profonda-prospettive-per-un-prossimo-incontro-di-coordinamento/

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Ungan chiese a Dogo, “Come fa il Bodhisattva Kanzeon (Avalokiteswara) ad usare tutte quelle mani e tutti quegli occhi?”
Dogo rispose, “E’ come un uomo che nel mezzo della notte si sistema il cuscino dietro alla sua testa”.
Ungan disse, “Capisco.”
Dogo disse, “Come lo capisci?”
Ungan disse, “Tutto il suo corpo è mani ed occhi.”
Dogo disse, “Ciò è molto ben espresso, ma è soltanto otto-decimi della risposta”.
Ungan disse, “E tu come lo diresti, Fratello Anziano?”
Dogo disse, “In tutto il corpo, solo mani ed occhi!”
(Hekigan Roku: Caso 89 – Selezionato da Alberto Mengoni)

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