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“OGM ANTI OGM”: Il 7 dicembre 2008 a Cittàducale (Rieti) e Marcia Ecologista su Roma il 27 dicembre 2008 – Proposte varie sul da farsi per contrastare l’inquinamento genetico del patrimonio vegetale della Terra.

Cari amici bioregionalisti, spiritualisti e laici,  

son contento che finalmente  sia  stato deciso il luogo e la data del prossimo incontro per discutere sulla pericolosità degli “ogm”:  7 dicembre 2008 -  a Città Ducale in provincia di Rieti. Ringrazio personalmente Marco Tiberti per la pervicacia con cui ha insistito per realizzare questo importante convegno, utilissimo per la salvaguardia delle specie arboree e vegetali autoctone.

Nel discorso del bioregionalismo questo è un argomento portante ritengo perciò utile che all’incontro di Città Ducale siano coinvolti anche i praticanti e fautori del bioregionalismo della nostra area, primo fra tutti menziono l’avvocato Gianfranco Paris di Mondo Sabino  e l’archeologo Stefano Panzarasa che è l’addetto all’educazione ambientale del Parco Monti Lucretili, Parco che va coinvolto nella discussione invitando anche il Presidente Paolo Piacentini. Spero che Marco Tiberti voglia far di tutto per coinvolgere queste persone . Ritengo inoltre che vadano coinvolte le autorità Istituzionali della Provincia di Rieti e di Roma, allargando l’invito alla Provincia di Viterbo, in modo da poter riprendere il discorso dell’aggregazione delle aree omogenee (già toccato in passato dall’avvocato Paris stesso, oltre che dal sottoscritto ed altri bioregionalisti).

Questa è una lunga lettera, preparatevi a vari argomenti sempre sul tema “OGM – ANTI – OGM”,  infatti   si sta avvicinando la data fatidica del 1 gennaio 2009 in cui la Comunità Europea aprirà le porte al Cavillo di Troia che consentirà parzialmente l’immissione degli OGM  nelle coltivazioni  sul territorio comunitario.

Qui debbo subito fare un annuncio. In prosecuzione del convegno di Città Ducale  Marco  Tiberti di European Consumers ha suggerito una manifestazione sotto il Parlamento,  a Palazzo Chigi e al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, approvo e benedico e spero  che  questa  manifestazione  di Roma sia massiccia ed il più corposa possibile  ed a questo punto  invito nuovamente l’amico fraterno Vittorio Marinelli, presidente di European Consumers,  di farsi lui stesso promotore ed organizzatore di questa “Marcia per la Vita” un evento sostanziale per la riuscita  della battaglia  per la salvaguardia del patrimonio genetico arboreo e animale della nostra patria  italica. Questa marcia  verso Palazzo Chigi mi ricorda le “Marce Ecologiste” organizzate anni fa dal Comitato per la Spiritualità Laica e per l’Ecologia Profonda, alle quali parteciparono  vegetariani, ecologisti e spiritualisti di varie tendenze. Occorre recuperare questo discorso della laicità nelle Istituzioni poiché spesso gli interessi economici assumono forme “ideologiche” di dubbia valenza e questi sono momenti  drammatici per l’umanità, perciò non dobbiamo trascurare alcun sforzo in ciò che è possibile….

In fondo per organizzare una marcia su Roma non  è difficile, basta farne domanda alla Questura ed informare il Comune di  Roma. La marcia rientra nei diritti dei cittadini di manifestare la propria opinione e non può essere proibita…. Facciamo questo sforzo  comune prima del 1° gennaio 2009.  Una marcia  per il  diritto alla vita sul pianeta, fatta attorno Natale sarebbe  estremamente significativa… mi permetto di suggerire la data del 27  dicembre che è sabato e luna nuova. I tempi tecnici ci sono se si fa  la richiesta immediatamente e  prometto di partecipare anch’io personalmente  alla manifestazione.

 

Ed ora una sintesi delle vertenze e richieste  da avanzare (su consiglio di Giuseppe Altieri)
prima del 1 gennaio 2009, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sull’agricoltura biologica mentre le fazioni di ecologisti  litigano tra lo 0,9% e lo 0,1% di tolleranza di ogm nel biologico…  come agroecologi dobbiamo chiedere ed attivare urgentemente:

  • 1. Un decreto urgente al Ministro Zaia per mantenere il bio italiano 100% ogm free… (nessuno può vietarcelo) Inserendo contestualmente l’obbligo di etichettatura di qualsiasi presenza di OGM nei prodotti non biologici, come previsto dalla stesso Regolamento comunitario, inserendo la responsabilità penale da parte di chi contamina con ogm i prodotti biologici e nazionali (DOP, IGP; ecc.) al 100% ogm free (per i detentori dei Brevetti, commercianti e utilizzatori di ogm).
  • 2. Ricorrere in corte di giustizia UE sull’illegittimo regolamento per l’agricoltura biologica, nel caso non si attivino gli altri governi europei, con analoghe iniziative legislative nazionali. In attesa si istituisce il Logo Nazionale Italiano sul Biologico 100% ogm free
  • 3. Ricorrere alla Corte Costituzionale per mancato rispetto della parte della costituzione non delegata al trattato europeo (sulla salute dei cittadini) in caso di soglie di presenze di ogm generalizzate di tutte le filiere alimentari e blocco dei cosiddetti Piani di Coesistenza regionali (commistioni di coltivazioni, basate su accettazione di soglie di tolleranza in tutte le filiere agroalimentari)
  • 4. Raccogliere le firme per una proposta di legge depositata in Cassazione, che istituisca il referendum consultivo sugli ogm (obbligatorio per direttiva comunitaria), preliminare ad ogni decisione in materia.
  • 5. Richiesta al Ministro Zaia di recepire la direttiva comunitaria 2018/01, istituendo la consultazione popolare sugli OGM. In tal modo viene ad essere sospesa l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Comunitario sul biologico, in attesa del Referendum popolare obbligatorio prima delle decisioni in materia di OGM.
  • 6. Applicando la clausola di salvaguardia attuare una moratoria delle importazioni di ogm in Italia, finche non saranno effettuate le ricerche indipendenti necessarie a dimostrarne l’eventuale innocuità… Ciò in relazione alle recenti evidenze scientifiche di ricerche Italiane (Malatesta et altre), Austriache, e del Consorzio Cerifos (Peci et al) sui rischi a lungo termine per la salute (6 bis) rimane da definire l’ambito di etichettatura per le presenze
    di OGM nel campo della Ristorazione privata e collettiva (30% ca del mercato agroalimentare europeo).
  • 7. A ciò si aggiungano altri ricorsi ai tribunali regionali e alla Corte di Giustizia UE, per falsa applicazione dei regolamenti Agroambientali che prevedono lo sviluppo dell’agricoltura Biologica con adeguato pagamento dei mancati redditi e maggiori costi agli agricoltori biologici e in conversione (sono già stati inoltrati ricorsi contro le regioni Toscana, Marche, Umbria, Campania).

Oltre alle lettere e petizioni da inviare agli Enti preposti  è ormai necessario preparare i ricorsi per le sospensive del regolamento sull’agricoltura biologica e reinoltrare il referendum in Cassazione speriamo che in occasione dell’incontro del 7 dicembre 2008 a Città Ducale si possa anche  organizzare una riunione con tutti i presidenti delle associazioni e enti che parteciperanno alla vertenza.

Tra l’altro In occasione del Convegno suddetto verranno presentati:  - I risultati di recentissime ricerche sui rischi da Ogm per la salute, la Biodiversità  e la sovranità  Nazionale ed alimentare. 

-  Le alternative Agroecologiche praticabili (agricoltura Biologica) in linea con i recenti Programmi Europei di Sviluppo Rurale Agroambientale.

- Proposta di decreto legge urgente del Ministero Agricoltura che mantenga la tolleranza zero OGM nei Prodotti Biologici e Tradizionali italiani, come nelle sementi di qualsiasi natura ed introduca il test di presenza/assenza per l’etichettatura di qualsiasi livello di presenza di OGM anche negli altri alimenti convenzionali, per la corretta informazione dei consumatori e al gestione delle eventuali contaminazioni, con criterio di responsabilità per i detentori dei diritti sugli ogm.  

- Proposta di legge ( eventualmente di iniziativa popolare)per un Decreto Ministeriale che, in recepimento della Dir. 2001/18 UE,  istituisca il Referendum Consultivo sugli OGM, preliminare alle decisioni in materia di ogm

- Una Moratoria “sine die” sull’importazione e la diffusione di OGM nell’ambiente, in attesa delle opportune ricerche “indipendenti” sulla tossicologia degli OGM e del pronunciamento popolare sulla materia.

Ecco, vi ho detto quasi tutto, ho dovuto tralasciare alcuni punti per non appesantire troppo questa lettera e vi rimando per informazioni su Città Ducale e  Marcia Ecologista su Roma  al sito di European Consumers:   http://www.europeanconsumers.it/

Cari saluti ed a presto,

Paolo D’Arpini

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Epopea del Circolo

category Lunario admin 9 dicembre 2007

SINTESI DELLE ATTIVITA’ SVOLTE

Battaglie e proposte dal circolo vegetariano VV.TT. di Calcata

Fine anni ’70 e primi anni ’80
Apprendimento di un nuovo modo di rapportarsi, socializzazione semplificata senza scale gerarchiche né poteri stabiliti, compartecipazione in base alla funzione svolta e alla capacità espressiva. Teatro di strada, psicodrammi, lezioni zen, effervescenza creativa libera da impegni economici ed istituzionali. Dura fino al 1982. Poi segue la valorizzazione dell’agricoltura biologica e naturale e rapporto con gli animali, ovvero la qualificazione di un percorso che era già nei fatti. Ostello per animali erbivori, incontri di coordinamento dei primi mercatini biologici in Italia (Clab, L’Isola di Peter Pan, etc).
Inizia la battaglia per la vivibilità di Calcata e per il cambiamento della legge che la voleva distrutta. Prime proposte culturali di mostre (la prima galleria di Calcata è Depend’Arp, fondata da noi, benedetta dal critico Cesare Vivaldi ed in cui espongono Simona Weller ed altri nomi nazionali).

Fine anni ‘80
Esperimenti “dal vivo” per una sopravvivenza rurale, per qualche anno vivo solo dei prodotti dell’orto e di una piccola quota di gestione del Circolo, faccio l’eremita e mi occupo a tempo pieno di mio figlio Felix (nato nel 1984) che mi è stato affidato dal Tribunale (mi sento il primo ragazzo padre d’Italia)

Anni ‘90
Lancio del Movimento Uomini Casalinghi, in seguito all’incontro con Antonio D’Andrea, 2 festival nazionali fanno di Calcata la capitale di un nuovo modello sociale di famiglia.
Battaglie per le acque del Treja.
Battaglie per le eccedenze latte CEE.
Battaglie per la libertà d’inumazione.
Fondazione del Comitato per la Spiritualità Laica
E del Tempio della Spiritualità della Natura.
Teoria Pansessuale con Peter Boom
Carcere cooperativo autogestito con Mario Dumini
Fruibilità della città in chiave bioregionale.
Bioregionalismo per la riaggregazione delle aree omogenee.
Lunga e costante battaglia per la riduzione del consumo e salvaguardia degli animali e della natura.
Boschi come monumenti (poi diventata legge)
Proposta di inumazione nel proprio terreno.
Proposta di apertura dei campi della prostituzione sacra.
Proposta di libertà di coltivazione della canapa.
Proposta di ampliare la tutela etica agli erbivori.
Proposta per la salvaguardia delle tradizioni antiche.
Pubblicazione regolare del Bullettin (inizia nel 1991).
Apertura del primo sito su Calcata e sul vegetarismo (calcata.net) (l’abbiamo presentato a Roma nell’atelier di Cinzia Modiano, c’erano rappresentanti dell’Adnkronos, dell’Agi, della Rai, di quotidiani e periodici nazionali).
Lancio di gruppi artistici emergenti.
Lancio di politici emergenti (tanti son passati dal Circolo di Calcata: verdi, socialisti, repubblicani, comunisti, liberali, radicali.
La proposta di usare gli asini per il borgo e per il centro storico di Roma.
Lotta contro l’elettrodotto di Radio Vaticana
Battaglia contro l’inceneritore con discarica che si voleva istallare al confine del Parco del Treja (Civita Castellana).
Battaglia contro multinazionali che vorrebbero fare un megalunapark a Civitavecchia e poi a Campagnano.
(in seguito sono stato cancellato da tutti i giornali nazionali e dalle televisioni)

Anni 2000
Si intensifica la campagna per la laicità spirituale e per il bioregionalismo con diversi convegni e proposte.
Nel 2004 il Circolo cambia sede (dalla storica Piazza Roma passa a Via del Fontanile Lavatoio). Cominciamo ad occuparci seriamente di rapporti locali, collaboro con la scuola elementare, con il comune con il parco, con la provincia di Viterbo.

Numerossime iniziative a favore dell’ambiente, della qualità della vita, della spiritualità laica, si tengono a Roma, Viterbo, Nepi, Ronciglione, …Calcata.

Dicembre 2007
Riapriamo un nostro sito: www.circolovegetarianocalcata.it

Maggio 2011
Il Circolo vegetariano VV.TT. trova casa in quel di Treia (Macerata), il nuovo indirizzo è Via delle Sacchette 15/a. Il tel. 0733/216293.
Della vecchia sede di Calcata (vicino al Lavatoio) restano custodi i soci Sofia Minkova e Felix D’Arpini. Parimenti essi conservano l’intero archivio storico degli eventi del Circolo a Calcata dalla sua fondazione, avvenuta nel 1984, sino al 2010.