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Scaletta del Nuovo Ordine Mondiale – Cronistoria e progetti futuri

Domenico Proietti: “Lungi dal voler essere esaustiva, questa succinta tabella cronologica 1 (che va dal 1773 al 2011) elenca le tappe più importanti del cammino forzato dell’umanità verso quel Nuovo Ordine Mondiale che le Società Segrete (Massoneria in primis) e l’Alta Finanza vorrebbero instaurare sulla Terra, con il consenso o con la violenza….”

1773 – Il banchiere ebreo Mayer Amschel Rothschild (1744-1812) riunisce dodici dei suoi amici più influenti e li convince del fatto che se uniranno le loro risorse, potranno dominare il mondo. Questa riunione ha luogo a Francoforte, in Germania. Rothschild informa anche i suoi amici di aver trovato il candidato perfetto, un individuo dotato di un incredibile intelletto e di grande ingegnosità, per guidare l’organizzazione che ha progettato: quest’uomo è Johann Adam Weishaupt (1748-1830).
1º Maggio 1776 – L’israelita Adam Weishaupt (nome in codice Spartacus) fonda una Società Segreta chiamata Ordine degli Illuminati. Weishaupt è docente di Diritto Canonico all’Università di Ingolstadt, in Baviera. Gli Illuminati cercano di stabilire un Nuovo Ordine Mondiale. I loro obiettivi sono i seguenti:
- abolizione di tutti i governi legittimi;
- abolizione della proprietà privata;
- abolizione dell’eredità;
- abolizione del patriottismo;
- abolizione della famiglia;
- abolizione della religione;
- creazione di un Governo Mondiale.
Luglio 1782 – L’Ordine degli Illuminati si congiunge con la Massoneria durante il Congresso di Wilhelmsbad. Il conte De Virieu, un membro di una Loggia martinista di Lione che assiste al Congresso, se ne allontana visibilmente scosso. Quando viene interrogato sui «tragici segreti» dei quali è venuto al corrente, egli risponde: «Non glieli confiderò. Posso solamente dirle che tutto questo è molto più grave di quanto lei pensi». Secondo il suo biografoM. Costa de Beauregard, da quel momento, «il conte de Virieu parlò della Massoneria solo con orrore» 2.
L’emblema dell’Ordine degli Illuminati di Baviera appare sul rovescio della banconota americana da un dollaro, emessa nel 1933. Alla base della Piramide tronca, composta da tredici piani, è possibile leggere la data dell’anno di fondazione della sètta: 1776 (MDCCLXVI, in numeri romani). L’Occhio che irradia la sua luce in tutte le direzioni è l’Occhio onniveggente che rappresenta la Società Segreta fondata da Weishaupt. Il motto latino «Annuit cœptis» significa «la nostra impresa (la cospirazione) sarà coronata da successo» Sotto, le parole«Novus Ordo Seclorum» svelano lo scopo dell’impresa: la costituzione di un «Nuovo Ordine Sociale» o un «Nuovo Ordine Mondiale».
1785 – Un corriere degli Illuminati di nome Johann Jakob Lanz (1735-1785), un ex sacerdote cattolico, viene ucciso da un fulmine mentre sta attraversando a cavallo la città di Ratisbona. Esaminando il contenuto della sacca della sua sella, i poliziotti scoprono l’esistenza dell’Ordine degli Illuminati, e trovano piani dettagliati riguardanti l’imminente Rivoluzione Francese. Le autorità bavaresi allertano il governo francese sul disastro imminente, ma le autorità francesi non tengono conto di questo avvertimento. La polizia bavarese arresta tutti i membri dell’Ordine degli Illuminati che riesce a scovare, ma Weishaupt e altri adepti riescono a nascondersi e a sottrarsi all’arresto.
1796 – La Massoneria diviene un notevole problema in occasione dell’elezione del presidente degli Stati Uniti. John Adams (1735-1826) viene eletto opponendosi alla Massoneria, e suo figlio, John Quincy Adams (1767-1848), avverte della terribile minaccia alla nazione rappresentata dal lavorio segreto delle Loggie massoniche: «In coscienza e sinceramente credo che l’Ordine massonico sia, se non il più grande, uno dei più grandi mali morale e politici che grava su tutta l’Unione» 3.
1797 – John Robison (1739-1805), docente di Storia Naturale all’Università di Edinburgo, in Scozia, pubblica un libro intitolato Proofs of a Conspiracy («Prove di una cospirazione»), in cui rivela che Adam Weishaupt aveva tentato di arruolarlo. In questa opera, Robison svela gli scopi diabolici perseguiti dagli Illuminati in tutto il mondo.
1821 – Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831) formula quella che viene definita la dialettica hegeliana, il processo triadico mediante il quale gli Illuminati realizzeranno i loro obiettivi. Secondo la dialettica hegeliana, lo scontro tra la tesi e l’antitesi danno luogo alla sintesi. In altre parole, la tesi fomenta una crisi. Ne consegue un forte sussulto pubblico secondo cui dev’essere fatto qualcosa per risolvere il problema. Quindi, qualcuno propone una soluzione che provoca i cambiamenti realmente voluti da sempre, ma che inizialmente la gente non sarebbe stata disposta ad accettare.
1828 – Mayer Amschel Rothschild, che aveva finanziato gli Illuminati, esprime il suo assoluto disprezzo per i governi nazionali che tentano di disciplinare i banchieri internazionali come lui affermando: «Lasciate che sia io ad emettere e a controllare il denaro di una nazione, e non mi importerà più nulla di chi scrive le leggi» 4.
1848 – L’ebreo Moses Mordekkai Levy, alias Karl Marx (1818-1883), scrive il Manifesto del Partito Comunista. Marx è membro di un organizzazione creata dagli Illuminati chiamata La Lega dei Giusti. Non solo egli afferma la necessità di cambiamenti economici e politici, ma anche l’urgenza di mutamenti morali e spirituali. Egli crede che la famiglia dovrebbe essere abolita, e che tutti i figli dovrebbero essere educati da un’autorità centrale. Marx esprime il suo atteggiamento verso Dio scrivendo: «Dobbiamo combattere contro tutte le idee fondamentali della religione, dello Stato, del Paese e del patriottismo. L‘idea di Dio è il punto chiave di una civiltà pervertita. Essa dev‘essere distrutta».
22 gennaio 1870 – In una lettera al leader rivoluzionario italiano Giuseppe Mazzini (1805-1872), Albert Pike (1809-1891), Gran Comandante Supremo della Giurisdizione Meridionale del Rito Scozzese della Massoneria statunitense, annuncia la creazione di una Società Segreta all’interno di un’altra Società Segreta: «Dobbiamo creare un Rito superiore che rimarrà ignoto, al quale apparterranno quei massoni di alto Grado che sceglieremo. Nei confronti dei nostri Fratelli in Massoneria, questi uomini dovranno impegnarsi alla segretezza più severa. Attraverso questo Rito supremo governeremo ogni Massoneria, ed esso diverrà l’unico centro internazionale, il più potente perché la sua direzione sarà sconosciuta» 5. Questa organizzazione segreta estremista viene chiamata il Nuovo e Riformato Rito Palladiano 6.
1875 – L’occultista russa Helena Rottenstern von Hahn, alias Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) fonda la Società Teosofica. MadameBlavatsky sostiene che alcuni uomini santi tibetani nell’Himalaya, che essa designa come i «Maestri della Saggezza», comunicano con lei a Londra mediante telepatia. Essa insiste sul fatto che ormai il cristianesimo è del tutto superato, che Satana è buono e che Dio è cattivo. Essa scrive: «I cristiani e gli scienziati dovrebbero rispettare gli indiani. La Saggezza dell’India, la sua filosofia e le sue conquiste dovrebbero essere rese note in Europa e in America».
1884 – La Fabian Society viene fondata in Gran Bretagna per promuovere il socialismo. Tale Società prende il suo nome dal Generale romano Quinto Fabio Massimo (275-203 a. C.), detto «il temporeggiatore», che lottò contro l’esercito di Annibale (247-182 a. C.) con piccole scaramucce che debilitarono lentamente l’esercito nemico anziché affrontarlo in una battaglia decisiva.
14 Luglio 1889 – Albert Pike pubblica le istruzioni per i ventitre Consigli Supremi del mondo. Egli rivela chi è il vero oggetto dell’adorazione massonica:«A voi, Grandi Istruttori Generali Supremi vi diciamo questo, che potete ripeterlo ai Fratelli del 32º, 31º e 30º Grado: la religione massonica dovrebbe essere, da tutti iniziati agli alti Gradi, mantenuta nella purezza della dottrina luciferina» 7.
1890-1896 – Cecil John Rhodes (1853-1902), massone ed entusiasta studioso di John Ruskin (1819-1900), è Primo Ministro del Sud Africa, a quel tempo una colonia britannica. Egli è in grado di sfruttare e controllare le ricchezze Sud Africa costituite dall’oro e dai diamanti. Rhodes opera per condurre tutte le zone abitabili del mondo sotto la guida di un’élite dominante. A questo scopo, egli usa parte della sua immensa ricchezza per istituire le famose Rhodes Scholarships («Borse di Studio Rhodes»).
1893 – La Società Teosofica patrocina un Parlamento Mondiale delle Religioni che si tiene a Chicago. Lo scopo di questo Congresso interreligioso, il primo incontro ecumenico della Storia, è di introdurre in Occidente concetti induisti e buddisti come la credenza nella reincarnazione.
1911 – Il Partito Socialista Inglese pubblica un opuscolo intitolato Socialism and Religion («Socialismo e religione»), nel quale si afferma chiaramente la posizione del Partito a proposito del cristianesimo: «È dunque una verità profonda che il socialismo è il nemico naturale della religione. Un socialista cristiano è infatti un anti-socialista. Il cristianesimo è l‘antitesi del socialismo».
1912 – Il Colonnello Edward Mandell House (1858-1938), un consulente del presidente statunitense Woodrow Wilson (1856-1924), pubblicaPhillip Dru: Administrator, un’opera in cui promuove il «socialismo come lo aveva sognato Karl Marx».
3 febbraio 1913 – Il 16º Emendamento alla Costituzione americana, che rende possibile al Governo Federale di imporre una tassa progressiva sul reddito, viene ratificato. Anche il punto programmatico nº 2 de Il Manifesto del Partito Comunista insisteva sulla necessità di un’imposta progressiva sul reddito 8.
1913 – Il presidente Woodrow Wilson pubblica The New Freedom («La nuova libertà»), un libro in cui rivela quanto segue: «Da quando sono entrato in politica, molte persone mi hanno confidato privatamente le loro idee. Alcuni dei più grandi uomini degli Stati Uniti, nel campo del commercio e dell’industria, hanno paura di qualcuno, hanno paura di qualcosa. Essi sanno che in qualche luogo esiste un potere così organizzato, così sottile, così attento, così collegato, così completo e così penetrante che è meglio parlarne sottovoce quando ne parlano per condannarlo».
23 dicembre 1913 – Viene creata la Federal Reserve (in realtà non è né federale né una riserva, ma un’istituzione privata). Essa era stata progettata nel corso di una riunione segreta tenuta nel 1910 sull’Isola di Jekyll, in Georgia, da un gruppo di banchieri e statisti, tra cui anche il Colonnello Edward Mandell House. Questo organismo trasferisce il potere di stampare il denaro dal Governo americano ad un gruppo privato di banchieri. Il Federal Reserve Act viene approvato in tutta fretta poco prima delle feste natalizie. Il membro del Congresso Charles A. Lindbergh Sr., padre del noto aviatore, avverte: «Questo decreto instaura il più gigantesco gruppo monopolistico della Terra. Quando il presidente firmerà questo atto, il governo invisibile del potere monetario, la cui esistenza è stata provata dal Money Trust Investigation, verrà legalizzato» 9.
1916 – Tre anni dopo aver approvato il Federal Reserve Act, il presidente Woodrow Wilson osserva: «Sono l’uomo più infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio Paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito. Ora il nostro sistema di credito è concentrato. Perciò, la crescita della nazione e tutte le nostre attività è nelle mani di pochi uomini. Stiamo per diventare un Paese mal governato, completamente controllato e dominato del mondo civilizzato. Non più un governo in cui c’è libertà di opinione, non più un governo guidato dalla convinzione e dal voto della maggioranza, ma un governo pilotato dall’opinione e dalla prigionia voluta da un piccolo gruppo dominante di uomini» 10.
1917 – Grazie all’aiuto dei finanzieri di New York e di Londra, Vladimir Lenin (1870-1924) riesce a rovesciare il governo della Russia. Più tardi, Lenin dirà circa l’apparente contraddizione dei collegamenti tra grande capitale e comunismo: «Esiste anche un’altra alleanza – a prima vista strana e sorprendente – ma che se ci si pensa è ben fondata e facile da capire. Questa alleanza è tra i nostri capi comunisti e i vostri capitalisti» (ricordate la dialettica hegeliana?).
30 maggio 1919 – Durante una riunione convocata dal Colonnello House, personaggi influenti inglesi e personalità americane fondano a Londra ilRoyal Institute of International Affairs e l’Institute of International Affairs negli Stati Uniti. A tale incontro partecipano vari socialisti appartenenti allaFabian Society, incluso il celebre economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946).
1920 – Winston Churchill (1874-1965) riconosce il collegamento tra gli Illuminati di Baviera e la Rivoluzione bolscevica in Russia. Egli osserva:«Questo movimento tra gli ebrei non è affatto nuovo. Dai giorni di Spartacus-Weishaupt a quelli di Karl Marx, di Trotsky, di Bela Kun, di Rosa Luxemburg e di Emma Goldman, questa cospirazione mondiale per il rovesciamento della civiltà e per la ricostituzione della società sulla base di uno sviluppo frenato, di una malevolenza invidiosa e di un’impossibile uguaglianza è costantemente avanzata. Essa ha avuto un ruolo assolutamente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese. È stata la molla di ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora finalmente questa banda di straordinarie personalità che provengono dalla malavita delle grandi città d’Europa e d’America hanno preso per i capelli i russi e sono praticamente divenuti i padroni incontrastati di quell’enorme impero» 11.
1920-1931 – Louis T. McFadden (1876-1936) è presidente dell’House Committee on Banking and Curency. A Riguardo della Federal Reserve, come membro del Congresso, nota McFadden: «Quando il Federal Reserve Act è stato approvato, gli americani non hanno percepito che si trattava dell’instaurazione di un sistema bancario mondiale. Una sorta di super-Stato controllato dai banchieri e dagli industriali internazionali che agiscono di concerto per asservire il mondo al loro capriccio. Ogni sforzo è stato fatto dalla Federal Reserve per celare i suoi poteri, ma la verità è che questa entità ha usurpato il ruolo del governo. Essa controlla tutto, e controlla tutte le nostre relazioni con l’estero. Essa costituisce e destituisce governi a volontà». A proposito della Grande Depressione del 1929 e dell’accettazione da parte del Paese del New Deal proposto dalla Federal Reserve, egli asserisce: «Non si è trattato di un evento accidentale. È stato un avvenimento attentamente preparato. I banchieri internazionali hanno cercato di provocare una condizione di disperazione in modo da emergere come i dominatori di noi tutti» 12.
1921 – Il Colonnello House riorganizza il ramo americano dell’Institute of International Affairs trasformandolo nel Council on Foreign Relations (CFR)13.
15 dicembre 1922 – Il Council on Foreign Relations esalta il Governo Mondiale sulla sua rivista Foreign Affairs. Scrive l’autore Philip Kerr: «È chiaro che non ci sarà alcuna pace né prosperità per tutta l’umanità finché la Terra resterà divisa in cinquanta o sessanta Stati indipendenti, fino a quando un tipo di sistema internazionale verrà creato. Il vero problema di oggi è quello del Governo Mondiale».
1928 – Viene pubblicato il libro di Herbert Gordon Wells (1866-1946) intitolato The Open Conspiracy: Blue Prints for a World Revolution («La cospirazione aperta: modelli di una rivoluzione mondiale»; Doubleday, Doran and Company, New York). Ex socialista della Fabian Society, Well scrive: «La politica mondiale della Cospirazione Aperta deve indebolire, cancellare, incorporare e sostituire i governi esistenti. La Cospirazione Aperta è l’erede naturale degli entusiasmi socialisti e comunisti; potrebbe governare a Mosca prima che a New York. Il carattere della Cospirazione Aperta sarà esposto chiaramente. Essa sarà una religione mondiale».
1933 – Viene stampata l’opera di Herbert Gordon Wells The Shape of Things to Come («La forma delle cose a venire»). Wells predice una Seconda Guerra Mondiale che scoppierà circa nel 1940, e sarà originata da una disputa tedesco-polacca. Dopo il 1945, ci sarebbe stata una crescente mancanza della sicurezza pubblica in aree «criminalmente infette». Il piano per il «moderno Stato Mondiale» sarebbe riuscito al suo terzo tentativo, e sarebbe scaturito da qualcosa che sarebbe accaduto a Basra, in Iraq. Inoltre, il libro afferma: «Sebbene il Governo Mondiale sia stato pianificato per realizzarsi in diversi anni, e benché sia stato sconfinatamente temuto e non visto di buon occhio, esso non troverà alcuna opposizione».
21 novembre 1933 – In una lettera al Colonnello Edward Mandell House, il presidente Franklin Delano Roosevelt (1882-1945) scrive: «La verità è – come io e lei ben sappiamo – che fin dai giorni della presidenza di Andrew Jackson, un elemento finanziario si è impossessato del nostro Governo».
Marzo 1942 – In un articolo, la rivista Time affronta il tema del Federal Council of Churches («Consiglio Federale delle Chiese»), che più tardi diverrà il National Council of Churches («Consiglio Nazionale delle Chiese»), una parte del World Council of Churches («Concilio Mondiale della Chiese»), sottolineando lo sforzo per instaurare un’autorità religiosa globale. Un comitato di direzione di questo organismo si dichiara favorevole a:
Un Governo Mondiale dei poteri delegati;
Forti e immediate limitazioni alla sovranità nazionale;
Controllo internazionale su tutti gli eserciti e sulla marina militare.
I rappresentanti (375) di alcune delle trenta denominazioni asseriscono che «un nuovo ordine della vita economica è sia imminente che imperativo»– un nuovo ordine che sia realizzerà certamente o «attraverso la cooperazione volontaria all’interno della struttura della democrazia o attraverso una rivoluzione esplosiva».
28 giugno 1945 – Durante un discorso tenuto a Kansas City, il presidente americano Harry Truman (1884-1972) glorifica il Governo Mondiale: «Sarà facile per le nazioni confederarsi in una Repubblica Mondiale come per noi lo è stato riunirsi in una federazione di Stati Uniti».
24 ottobre 1945 – Lo statuto delle Nazioni Unite diventa effettivo. In quella stessa data, il senatore dell’Idaho Glen Hearst Taylor (1904-1984) presenta al Senato la Risoluzione nº 183, in cui si fà appello al Senato americano affinché si dichiari favorevole alla creazione di una Repubblica Mondiale che includa una forza di polizia internazionale.
7 febbraio 1950 – L’ebreo James P. Warburg (1896-1969), membro eminente dell’Alta Finanza internazionale e del Council on Foreign Relations, dichiara davanti al Sottocomitato per le Relazioni con l’Estero del Senato statunitense: «Che vi piaccia o no, avremo un Governo Mondiale, o col consenso o con la forza».
9 febbraio 1950 – Il Sottocomitato per le Relazioni con l’Estero del Senato presenta la Risoluzione nº 66 che afferma: «Per poter realizzare la pace e la giustizia universale, il presente Statuto delle Nazioni Uniti dovrebbe essere mutato per offrire una vera Costituzione mondiale» 14.
1952 – La World Association of Parliamentarians for World Government («L’Associazione Mondiale dei Parlamentari per il Governo Mondiale») stende una mappa progettata per illustrare come le truppe avrebbero occupato e controllato le sei regioni in cui gli Stati Uniti e il Canada sarebbero stati divisi come parte del loro piano di un Governo Mondiale.
1954 – Il principe Bernardo d‘Olanda (1911-2004) crea il Bilderberg Club: statisti e banchieri internazionali che si incontrano segretamente su una base annuale.
1961 – Il Documento nº 7277, pubblicato dal Dipartimento di Stato USA, intitolato Freedom From War: The U.S. Program for General and Complete Disarmament in a Peaceful World («Libertà dalla guerra: il programma americano per il disarmo completo e generale in un mondo pacificato»), descrive un piano in tre fasi per disarmare tutte le nazioni e armare l’ONU in vista di una tappa finale in cui si afferma che «nessuno Stato dovrebbe avere il potere militare per sfidare la Forza di Pace progressivamente fortificata delle Nazioni Unite».
1966 – Il professor Carroll Quigley (1910-1977), il mentore di Bill Clinton all’Università i Georgetown, è l’autore di un grosso volume intitolatoTragedy and Hope: A History of the World in Our Time («Tragedia e speranza: una storia del mondo nel nostro tempo»), in cui afferma: «Esiste ed è esistita per una generazione, una rete internazionale che opera, con una certa estensione, nello stesso modo radicale in cui agiscono i comunisti. Infatti, questa rete, che possiamo identificare con il nome “Round Table“, non ha nessun problema a collaborare con i comunisti, o con altri gruppi, e si comporta spesso in questa maniera. Io conosco le attività di questa rete perché la studio da vent’anni e ho avuto il permesso per due anni, nei primi anni Sessanta, di esaminare le sue carte e i suoi documenti segreti. Non provo avversione per questa rete e per la maggior parte dei suoi scopi, e sono stato, per molti anni della mia vita, vicino ad essa e a numerosi dei suoi strumenti. Ho nutrito qualche riserva, sia in passato che recentemente, su alcune delle sue linee di condotta, ma in generale la mia principale discordanza di opinione è che essa vuole rimanere segreta, mentre io credo che il suo ruolo nella Storia sia così significativo da meritare di essere conosciuto».
Aprile 1972 – Nel suo punto chiave indirizzato all’Association for Childhood Education International («Associazione Internazionale per Istruzione dell’Infanzia»), Chester M. Pierce, docente di Educazione e Psichiatria alla Facoltà di Medicina dell’Università di Harvard, afferma: «Ogni bambino americano che accede alle istituzioni scolastiche all’età di cinque anni è alienato perché viene a scuola ancora legato all’ideale di patria, ai suoi genitori e alla credenza in un Essere soprannaturale. Tocca voi, cari insegnanti, fare in modo che tutti di questi bambini ammalati divengano il bambino internazionale del futuro».
Luglio 1973 – Il banchiere internazionale ebreo, membro fedele del sovversivo Council on Foreign Relations, David Rockefeller, fonda una nuova organizzazione chiamata Trilateral Commission («Commissione Trilaterale»), il cui scopo ufficiale è «armonizzare la politica, le relazioni economiche, sociali e culturali tra le tre più grandi regioni economiche del mondo» (da qui il nome «Trilaterale»). Egli invita il futuro presidente Jimmy Carter a divenirne uno dei membri fondatori. Zbigniew Brzezinski è il primo direttore dell’organizzazione. Secondo detto organismo, le tre maggiori aree economiche del mondo sono: l’Europa, il Nord America e l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Taiwan, ecc…). Se, con il pretesto di dover congiungere le forze per essere in grado di affrontare la competizione economica con le due altre regioni economiche, i Paesi membri di ognuna di queste tre regioni decidono di unificarsi in un solo Paese formando tre super-Stati, il Governo Mondiale diverrà molto più vicino. Come i socialisti della Fabian Society, la Trilateral Commission realizza passo dopo passo lo scopo finale (il Governo Mondiale). Tale mèta è stata quasi raggiunta in Europa con il Trattato di Maastricht, che è stato perfezionato nel 1993, costringendo tutti i Paesi membri della Comunità Europea ad abolire le loro barriere commerciali e a consegnare le loro politiche valutarie e fiscali ai tecnocrati della Commissione Europea di Bruxelles, in Belgio. Nel gennaio del 2002, tutti i Paesi che hanno aderito alla Comunità Europea abbandonano le loro valute nazionali sostituendole con un’unica valuta comune: l’euro. Inoltre, il Trattato di Nizza rimuove diversi poteri nazionali per affidarli alla Commissione Europea. Quella che era stato iniziata quasi innocentemente nel 1952 come la CEE(Comunità Economica Europea), un’autorità comune per regolare il commercio del carbone e l’industria dell’acciaio fra le nazioni europee, viene finalmente trasformata in un super-Stato europeo. Jean Monnet (1888-1979), un economista socialista francese e fondatore della CEE, aveva questo in mente quando disse: «Un’unione politica seguirà inevitabilmente un’unione economica». Inoltre, egli affermò nel 1948: «La creazione di un‘Europa Unita dev‘essere considerata un passo essenziale verso la creazione di un mondo unito». A riguardo l’area del Nord America, la fusione dei suoi Paesi membri è in corso con il passaggio di libero scambio tra il Canada e l’USA, e poi con il Messico. Si suppone che in futuro questo accordo di libero scambio includerà anche tutti i Paesi dell’America Centrale e del Sud, con una sola valuta per tutti. A Madrid, il 6 maggio 2002, il presidente del Messico Vicente Fox affermerà: «Infine, il nostro obiettivo a lungo termine è di stabilire con gli Stati Uniti, ma anche con il Canada, il altro nostro partner regionale, un insieme di collegamenti e di istituzioni simili a quelli creati dall’Unione Europea».
1973 – Il Club di Roma, un organismo che agisce per conto dell’ONU, pubblica un rapporto intitolato Regionalized and Adaptive Model of the Global World System («Modello regionalizzato e adattabile del Sistema Globale Mondiale»). Tale rapporto suddivide il mondo intero in dieci regioni.
1979 – Alla Federal Emergency Management Agency («Agenzia Federale per la Gestione dell’Emergenza») vengono conferiti enormi poteri. In caso di «emergenza nazionale», essa ha il potere di sospendere le leggi, di spostare intere popolazioni, di arrestare e incarcerare cittadini senza alcun mandato e di tenerli in prigione senza un regolare processo. Essa può confiscare proprietà, approvvigionamenti, cibo, sistemi di trasporto, e può sospendere la Costituzione. Non solo essa è l’ente più potente degli Stati Uniti, ma non è stata creata mediante una legge costituzionale emanata dal Congresso. La Federal Emergency Management Agency è stata creata mediante un ordine esecutivo presidenziale. Un ordine esecutivo diventa una legge semplicemente se firmato dal presidente; esso non dev’essere approvato dai rappresentanti o dai senatori del Congresso. Ad esempio, lo stato di «emergenza nazionale» potrebbe essere causato da un attacco terroristico, da una catastrofe naturale, o da un crollo della borsa. Ecco alcuni ordini esecutivi che permettono alla Federal Emergency Management Agency di sospendere la Costituzione e la Carta dei Diritti. Tali ordini sono in vigore da quasi trent’anni, e potrebbero messi in atto in qualsiasi momento dalla penna presidenziale:
Nº 10995: Diritto di confisca di tutti i mezzi di comunicazioni degli Stati Uniti;
Nº 10997: Diritto di confisca di ogni forma di energia elettrica, combustibile e minerale, pubblica e privata;
Nº 10999: Diritto di confisca di tutti i mezzi di trasporto, inclusi i veicoli personali di ogni genere, e controllo totale di ogni strada pubblica, di ogni porto marittimo e di ogni idrovia;
Nº 11000: Diritto di sequestrare qualsiasi individuo e di dividere ogni singola famiglia per creare «forze-lavoro» da trasferire in ogni luogo ritenuto necessario dal Governo;
Nº 11001: Diritto di confisca di ogni struttura sanitaria o destinata all’istruzione, e di tutti ogni istituto a scopo sociale, pubblico e privato;
Nº 11002: Diritto a costringere alla registrazione tutti gli uomini, tutte le donne e tutti i bambini residenti negli Stati Uniti;
Nº 11003: Diritto di confisca di ogni spazio aereo, degli aeroporti e di ogni mezzo aereo;
Nº 11004: Diritto alla confisca di ogni attività edilizia e finanziaria per stabilire «aree designate al trasferimento», e costringere la popolazione all’abbandono di aree classificato come «pericolose»;
Nº 11005: Diritto di confisca di tutte le ferrovie, delle vie fluviali dell’entroterra e di tutti gli edifici adibiti a deposito, pubblici e privati;
Nº 11921: Autorizzati piani per stabilire il controllo statale dei salari e delle retribuzioni, del credito e del flusso di denaro negli istituti di credito americani.
l 29 gennaio 1991 – Il presidente George Bush Sr., plaude al Nuovo Ordina Mondiale durante un messaggio alla nazione: «Non si tratta soltanto di una piccola nazione, ma di una grande idea: un Nuovo Ordine Mondiale, nel quale nazioni diverse l’una dall’altra si uniscono in un impegno comune per raggiungere un traguardo universale dell’umanità: pace e sicurezza, libertà e Stato di diritto [...], per realizzare le aspirazioni universali dell’umanità [...], basato su principî condivisi e sulla legge [...]. L‘illuminazione di mille punti di luce [...]. Ora il vento del cambiamento è tra noi». Da notare che la teosofa Alice Bailey (1880-1949) utilizzò l’espressione «punti di luce» per descrivere il processo di illuminazione intellettuale occulta.
Giugno 1991 – I leader mondiali si incontrano per un’altra riunione a porte chiuse del Bilderberg Club a Baden Baden, in Germania. In quell’occasione, David Rockefeller afferma: «Siamo grati al Washington Post, al New York Times, al Time e alle altre grandi pubblicazioni i cui direttori hanno presenziato alle nostre riunioni e che rispettano le loro promesse di discrezione da quasi quaranta anni. Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fossimo stati sotto le luci dei riflettori durante quegli anni. Ma il mondo ora è più sofisticato e più preparato a marciare verso un Governo Mondiale. L‘autorità sovranazionale di un‘élite intellettuale e di banchieri internazionali è certamente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati» 15.
29 ottobre 1991 – David Funderburk, ex ambasciatore statunitense in Romania, afferma durante un discorso pubblico tenuto nel North Carolina:«George Bush si sta circondando di persone che credono in un Governo Mondiale. Essi ritengono che il sistema sovietico e il sistema americano siano convergenti».
21 maggio 1992 – In una nota indirizzata al Bilderberger Club riunito ad Evian, la Francia, l’ex Segretario di Stato Henry Kissinger dichiara: «Oggi, gli americani si sentirebbero oltraggiati se le truppe dell’ONU entrassero a Los Angeles per ripristinare l’ordine; ma un domani sarebbero loro molto grati! Ciò è specialmente vero se venisse loro detto che c’era una minaccia esterna, reale o fittizia, che mette in pericolo la nostra stessa esistenza. Dopo di che, tutti i popoli del pianeta supplicheranno i leader mondiali di liberarli da questo male. L’unica cosa che l’uomo teme veramente è l’ignoto. Di fronte a questo scenario, i diritti individuali verranno soppressi di buon grado purché venga loro garantito l’ordine e la pace garantiti da parte di unGoverno Mondiale».
20 luglio 1992 – la rivista Time pubblica un articolo intitolato «The Birth of the Global Nation» («La nascita della nazione globale»), di Strobe Talbott, uno studioso di Rhodes, nonché compagno di stanza di Bill Clinton all’Università di Oxford, direttore del Council on Foreign Relations e membro della Commissione Trilaterale 16, in cui scrive: «La nazione, come la conosciamo, diventerà desueta; tutti gli Stati riconosceranno un’unica autorità globale [...]. Tutti le nazioni sono fondamentalmente convenzioni sociali [...]. Nessuna di queste cose, che a molti sembrano permanenti o persino sacre, sussisteranno; infatti, queste istituzioni sono del tutto artificiali e provvisorie [...]. Dopo tutto, la sovranità nazionale non è stata una grande idea [...]. Ma è chiaro che gli eventi nel nostro secolo, meraviglioso e terribile allo stesso tempo, vanno necessariamente in direzione di unGoverno Mondiale».
1993 – Un secondo Parlamento Mondiale delle Religioni si riunisce a Chicago in occasione del 100º anniversario del primo Convegno. Come durante il precedente incontro, si cerca di riunire tutte le religioni del mondo in un’«unica cosa armoniosa», ma si tenta anche di farle amalgamare attraverso gli elementi originali delle loro credenze comuni. Le religioni tradizionali monoteistiche, come il cristianesimo, sono considerate incompatibili con l’«illuminazione individuale», e devono essere quindi drasticamente modificate.
18 luglio 1993 – Il membro del Council on Foreign Relations e della Commissione Trilaterale (l’ebreo) Henry Kissinger scrive sul Los Angeles Times, a proposito North American Free Trade Agreement: «Quello che il Congresso dovrà ratificare non è un semplice accordo commerciale, ma l’architettura di un nuovo sistema internazionale [...], un primo passo verso un nuovo Ordine Mondiale».
1994 – Nello Human Development Report («Rapporto sullo Sviluppo Umano»), pubblicato dal Programma di Sviluppo dell’ONU, c’è una sezione intitolata «Global Governance for the 21st Century» («Governo Globale per il XXI secolo»). L’amministratore di questo programma è stato nominato da Bill Clinton. Il suo nome è James Gustave Speth. La frase di apertura del rapporto dice: «I problemi dell’umanità non possono più essere risolti da un governo nazionale. Ciò di cui abbiamo bisogno è un Governo Mondiale. Esso può essere realizzato rafforzando il sistema delle Nazioni Unite».
3 maggio 1994 – Il presidente Bill Clinton firma la Direttiva Presidenziale nº 25, e poi la classifica top secret in modo che gli americani non possano sapere nulla del suo contenuto 17.
23 settembre 1994 – I mondialisti si rendono conto che un numero crescente di persone inizia a prendere coscienza di cosa sta accadendo; essi dispongono di un tempo limitato per perfezionare le loro politiche. Parlando alla cena degli ambasciatori alle i Nazioni Unite, David Rockefeller commenta:«La presente finestra di opportunità, durante la quale è probabile che venga edificato un Ordine Mondiale veramente pacato ed interdipendente, non rimarrà ancora aperta per molto tempo [...]. Siamo sul limite di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è della crisi per eccellenza, e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale».
Marzo 1995 – I delegati dell’ONU si incontrano a Copenaghen, in Danimarca, per discutere i vari metodi per imporre tasse globali agli abitanti del mondo.
Settembre 1995 – La rivista Popular Science descrive un’installazione top secret della Marina Militare Americana chiamata HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program), nello Stato dell’Alaska. Questo progetto è in grado di irradiare una potente energia radioattiva nella parte superiore dell’atmosfera della Terra. Una delle mète del programma è di sviluppare la capacità di «manipolare il clima a livello locale» utilizzando le tecniche ideate da Bernard Eastlund 18.
27 settembre 1995 – Ha luogo a San Francisco il World Forum, patrocinato dalla Fondazione Gorbachev. Il presidente della Fondazione Jim Garrison guida la riunione che raccoglie grandi personalità provenienti da tutto il mondo, inclusa Margaret Thatcher, Maurice Strong, George Bush,Mikhail Gorbachev e altri. La conversazione verte sull’unicità dell’umanità e sul futuro Governo Globale. Tuttavia, il termine «Governo Globale» viene usato al posto di «Nuovo Ordine Mondiale», giacché il secondo è divenuto un peso politico, un vocabolo che mette in stato di allerta gli oppositori del Governo Globale.
1996 – Viene pubblicato un rapporto dell’ONU intitolato Our Global Neighborhood («Il nostro vicinato globale»), di 420 pagine. Esso delinea un piano per il «Governo Globale» in cui si caldeggia una Conferenza Internazionale sul Governo Globale nel 1998 allo scopo di sottoporre al mondo i trattati e gli accordi necessari da ratificare entro l’anno 2000.
2003 – Il mondo è sull’orlo di un’altra Guerra Mondiale», e lo «stato di emergenza» viene evocato dai mondialisti per imporre la legge marziale e magari anche un microchip universale da inserire sotto la pelle… Ma con l’aiuto di Dio, essi non avranno l’ultima parola!
2004 – Papa Giovanni Paolo II a Roma, nell’omelia di giorno 1 gennaio: “Le persone stanno diventando sempre più consapevoli della necessità di un Nuovo ordine mondiale”
2005 – Il Presidente degli Stati Uniti Geroge W. Bush Jr firma, nel silenzio dei grandi mezzi
d’informazione, un documento che prevede l’Unione Nordamericana (o NAU, unione tra USA, Messico e Canada). Comincia a circolare la voce di una Valuta Unica, l’Amero.
Il 25 dicembre a Roma, durante la “Benedizione Urbi et Orbi”, Papa Benedetto XVI legge: “Uomo moderno (…) lasciati prender per mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui! La forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell’edificazione di un nuovo ordine mondiale, fondato su giusti rapporti etici ed economici”.
2006 – Il logo degli Illuminati compare anche sulle banconote da cinquecento Grivnie ucraine. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=188955541193076&set=a.188940591194571.48628.173278516094112&type=3&theater
2007 – BankIntroductions.com dice ai suoi clienti che nei futuri 10-20 anni sarà introdotto l’Amero o “Unità Monetaria Nordamericana” (NAMU).
Durante una cerimonia al Quirinale, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano cita il ‘Nuovo Ordine Mondiale’.
2008 – – Il 6 marzo, ospite di una puntata della trasmissione televisiva ‘Anno Zero’, il ministro dell’Economia italiano (e membro del Gruppo Bilderberg) Giulio Tremonti parla chiaramente di Illuminati e Nuovo Ordine Mondiale, citando il Bretton Woods Agreement (V. 1944).
2009 – Il 16 gennaio all’Eliseo, il presidente francese Sarkozy augurando Buon Anno al corpo diplomatico straniero, parla Nuovo Ordine Mondiale utilizzando termini molto duri, quasi minacciosi: “Noi andremo insieme verso questo Nuovo Ordine Mondiale, e NESSUNO, dico NESSUNO potrà opporsi”.
Durante il G7 di Roma, il Ministro dell’Economia italiano Giulio Tremonti, parla di Nuovo Ordine Mondiale e auspica la nascita di ‘regole globali’ bastate sulla struttura del Capitalismo e del Mercato. Quello stesso giorno era presente in sala anche il Presidente della Banca d’Italia Mario Draghi, anch’esso membro del Bilderberg.
Il 9 luglio il G8 si è trasforma provvisoriamente in G14, con l’aggiunta di altri 6 paesi “emergenti”.
Il 25 luglio Obama in visita a Berlino parla di Nuovo Ordine Mondiale.
L’1 dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona, redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal ‘no’ dei referendum francese e olandese del 2005. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non è integrata nel Trattato. Il nodo sulla sua valenza giuridica è ancora tutto da sciogliere.
Tra le altre cose, il Trattato sancisce che dal 2014 la COMMISSIONE UE avrà meno componenti: mentre attualmente ogni Paese ha un commissario, in futuro il numero membri dell’esecutivo europeo sarà pari a due terzi degli stati membri.
L’1 dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona, redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal ‘no’ dei referendum francese e olandese del 2005. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non è integrata nel Trattato. Il nodo sulla sua valenza giuridica è ancora tutto da sciogliere.
Tra le altre cose, il Trattato sancisce che dal 2014 la COMMISSIONE UE avrà meno componenti: mentre attualmente ogni Paese ha un commissario, in futuro il numero membri dell’esecutivo europeo sarà pari a due terzi degli stati membri.
2010 – 1° gennaio l’ex premier belga Herman Van Rompuy (62 anni, foto a sx) assume ufficialmente la carica di 1º Presidente del Consiglio europeo. Van Rompuy è un membro del Gruppo Bilderberg: secondo il quotidiano belga De Tijd la decisione di candidarlo è stata presa la sera del 12 novembre 2009 nel Castello di Val Duchesse (vicino Bruxelles) durante una cena “a porte chiuse” organizzata proprio dal Bilderberg.
Il 30 gennaio a Davos si svolge un incontro a porte chiuse tra banchieri delle principali istituzioni finanziarie globali e regolatori, per tentare di individuare le nuove regole del gioco finanziario.
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, ha ipotizzato la creazione di un’agenzia di regolazione globale per gestire i fallimenti bancari.
Il discorso di maggior spessore pare sia stato quello del presidente francese Nikolas Sarkozy, che ha invocato una nuova Bretton Woods
2011 – Rivoluzioni in Egitto,Tunisia,Libia…..https://www.facebook.com/photo.php?fbid=288397031195859&set=a.194897520545811.37400.180516668650563&type=1&theater
2012 – Verso un Nuovo Ordine Mondiale

Note
1 Traduzione dall’originale inglese A History of the New World Order a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web
http://www.michaeljournal.org/nwo1.htm
2 Cfr. W. T. Still, New World Order: The Ancient Plan of Secret Societies («Il Nuovo Ordine Mondiale: l’antico piano delle Società Segrete»), 1990, pag. 82.
3 Cfr. J. Q. Adams, Letters on Freemasonry («Lettere sulla Massoneria»), 1833.
4 Cfr. The Creature from Jekyll Island («La creatura dall’isola Jekyll»), American Opinion Publishing, pag. 218.
5 Cfr. Lady Queensborough, Occult Theocracy («Teocrazia occulta»), pagg. 208-209. Lady Queensborough è uno pseudonimo di Edith Starr Miller.
6 Nonostante siano ben note le posizioni luciferine che Pike ha espresso nella sua opera più famosa Morals and Dogma, gli autori più seri ritengono che questa lettera indirizzata a Mazzini sia un apocrifo, e quindi falsa sarebbe anche la pretesa esistenza di un Rito Palladiano (N.d.T.).
7 Cfr. A. Pike, A.C. De La Rive, La Femme et l’Enfant dans la Franc-Maçonnerie Universelle («La donna e il bambino nella Massoneria Universale»), pag. 588.
8 In Canada, l’imposta sul reddito venne presentata nel 1917, come una «misura temporanea» per finanziare lo sforzo bellico.
9 Cfr. Congressional Record, vol. LI, pag. 1446. Discorso del 22 dicembre 1913.
10 Cfr. W. Wilson, The New Freedom: A Call for the Emancipation of the Generous Energies of a People, Doubleday, Page & Company, New York and Garden City, 1913.
11 Cfr. W. Churchill, «Zionism versus Bolshevism» («Sionismo contro bolscevismo»), in Illustrated Sunday Herald, febbraio 1920. Tutti i rivoluzionari citati da Churchill nel suo articolo erano ebrei, così come lo furono e lo sono tutt’oggi quasi tutti gli animatori della cospirazione.
12 Cfr. Congressional Record, del 10 giugno 1932.
13 Nei successivi sessant’anni, l’80% dei posti di comando in ogni amministrazione – sia democratica che repubblicana – è stato occupato da membri appartenenti a questa organizzazione.
14 Cfr. J. P. Baratta, The Politics of World Federation: From World Federalism to Global Governance («Le politiche della Federazione Mondiale: dal Federalismo Mondiale al Governo Globale»), 2003, pag. 582.
15 A pag. 405 delle sue Memoirs («Memorie»), scrive David Rockefeller: «Allo stesso modo, c’è chi crede che noi (Rockefeller) siamo parte di una Cabala segreta che opera contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia “internazionalisti” e accusandoci di cospirare con altri in tutto il mondo per costruire una struttura politica ed economica globale e più integrata; un mondo unito, se volete. Se questa è l‘accusa, mi riconosco colpevole e ne sono orgoglioso».
16 Talbott è stato ominato Deputato Ministro di Stato dal presidente Clinton.
17 Il sommario del PDD-25, reso pubblicato ai membri di Congresso, autorizza il presidente a prendere il controllo delle unità militari americane e di porsi al comando dell’ONU.
18 Questo programma è stato iniziato nel 1990.

Fonte: ● nocensura.com

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Wesak a Spilamberto, scultura animalista, acqua calda per Viterbo, uscire dallo spazio-tempo, OGM bollenti…

Il Giornaletto di Saul del 21 maggio 2013 – Wesak a Spilamberto, scultura animalista, acqua calda per Viterbo, uscire dallo spazio-tempo, OGM bollenti…

Care, cari,

Wesak a Spilamberto – Quest’anno la data celebrativa del Wesak in tutto il sud est asiatico ricorre dal 24 al 26 maggio. Alcuni gruppi occidentali new age l’hanno festeggiato con la luna piena di Aprile, ma noi che siamo fedeli alla tradizione orientale lo celebriamo con la luna piena di Maggio, la sera di giovedì 23 maggio che è la vigilia. Il Wesak è la festa in cui si ricorda la nascita del Buddha, ed in India, Cina, Sri Lanka, etc. ricorre con la luna piena di Maggio. Inoltre il giovedì è il giorno dedicato al maestro spirituale. La luna ci appare sotto diversi aspetti.. – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/05/giovedi-23-maggio-2013-wesak-spilamberto.html

Viterbo. Convocazione allievi – Scrive Gabriele: “Carissimi, la segreteria del corso su Promoter della green economy, come da programma vi invita per giovedì 23 c.m. all’Università della Tuscia di Viterbo al Blocco D, secondo piano, presso largo dell’Università n.1 (a pochi metri dalla caserma dei CC). L’incontro ha lo scopo di analizzare tutto il percorso formativo, valutare insieme aspetti esterni (stage, viaggi di studio, escursioni), orari e calendario, ecc. – Info. 0761.093080 – 338.8513915”

Scultura per gli animali – A commento della proposta scrive Michele Meomartino: “Caro Paolo, la proposta di AVA è degna della massima attenzione e da vegetariano convinto e amico degli animali non posso che essere d’accordo nel dedicare una scultura agli animali. E le ragioni sono ampiamente illustrate nella proposta. Da scultore, però, temo che sia una proposta molto ambiziosa. L’eventuale accettazione non sarebbe un problema. Qualche sindaco ben disposto a dare l’autorizzazione per la sua collocazione in un luogo pubblico non sarà difficile trovarlo….” – Continua in calce: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/05/19/roma-cercasi-scultori-vegetariani-ed-animalisti-per-erezione-monumenti-dedicati-agli-animali-vittime-delluomo/

Mia rispostina: “Caro Michele, avevo pensato che tu potessi essere l’unico a risolvere questo problema, certo è una bella sfida… ma credo che muovendo le pedine giuste e cercando sponsor adatti le spese potrebbero essere coperte… anche perché ci sarebbe un bel ritorno d’immagine ed inoltre, come succede in India, ai piedi della scultura si potrebbe applicare una targa con i nomi dei donatori……”

Siria invocazione per la Pace – Scrive padre Dave Smith: “La Siria presenta il degrado generale e terribile della umana decenza e rispetto. Ci sono milioni di vittime innocenti e tanti singoli atti di eroismo, ma tra i potenti vediamo un grado spaventoso di violenza, ipocrisia e corruzione. Decine di migliaia sono morti, milioni sono sfollati, e quasi tutta una popolazione di 23 milioni vive nella paura. La comunità internazionale ha affermato e ci conferma che la tragedia siriana è forse la peggiore dalla Seconda Guerra Mondiale. Stati, organizzazioni politiche e combattenti sono le cause principali della miseria, che essi perseguono per il proprio vantaggio, seminando il terrore e la manipolando le sofferenze per addebitarle negativamente sui loro avversari, mentre troppo spesso rifiutano ogni compromesso…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2013/05/siria-mussalaha-la-riconciliazione-e-la.html

Filippine alla fame per l’olio di palma – Scrive Salviamo le foreste: “”Le piantagioni di palma da olio si oso espanse su 50.000 ettari. A cui se ne aggiungono altri 40.000 ettari nelle isole di Mindanao e Palawan, già destinati all’espansione delle piantagioni. Il pretesto è sempre quello: combattere la povertà e, ridurre le importazioni. Ma i risultati sono opposti. I funzionari governativi hanno dichiarato che la terra destinata a piantagioni è “inutilizzata” e “improduttiva”, ma hanno omesso di menzionare che invece queste terre appartengono a piccoli agricoltori e a popoli indigeni che coltivano riso e legumi, raccolgo frutta selvatica e piante medicinali”

OGM bollenti – Scrive Coltivare condividendo: “La questione OGM torna bollente! La decisione del Senato di rinviare l’adozione della clausola di salvaguardia (voluta dal ministro pdl de girolamo, dal presidente della commissione agricoltura formigoni e avvallata da pd e pdl) .. ci suscita molti timori.. .. è inevitabile temere un “colpo di mano” e una contaminazione delle nostre produzioni antiche e tradizionali. Lanciamo pertanto un appello alla mobilitazione. Info. coltivarcondividendo@libero.it”

Uscire dalle linee spazio-temporali – Scrive Vincenzo Zamboni: “Non è che non si possa superare c, anzi, grazie alla quantizzazione, con un saltello energetico si aggira la divergenza infinita intorno a c, solo che si esce dal cono luce dell’osservatore, quella è l’unica differenza, a meno di essere visti come luminali e poi come
temporalmente regressivi (in senso relativo, s’intende). Può essere un buon metodo per uscire da un guscio tridimensionalmente chiuso. Vivi in un piano, come a Flatlandia, e sei chiuso dentro una circonferenza: “dentro” e “fuori” sono separati da..” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/05/flussi-spazio-temporali-e-come-uscirne.html

Gesù esistente od inesistente, vegetariano o non vegetariano? – A commento di:
http://paolodarpini.blogspot.it/2013/05/la-verita-su-gesu-detto-il-cristo.html scrive Marco Bracci: “…molti dubitano dell’esistenza di Gesù perché così tante sono le nefandezze perpetrate i suo nome e, chi le ha commesse, ha provveduto opportunamente a cancellare anche ogni sua traccia che non sia stata lasciata in quelli che sono i 4 vangeli canonici. Cosa che è stata fatta, anche se non in maniera altrettanto perfetta, con la reincarnazione. E veniamo al punto: Gesù….” – Continua in calce al link

“Per far decollare Viterbo ci vuole l’acqua calda…” – Scrive Giovanni Faperdue: “Noi che abbiamo studiato bene tutta la storia termale di Viterbo, ribadiamo ancora una volta che il vero termalismo non può essere un solo stabilimento che lavora in regime di quasi monopolio. Il vero termalismo è creare un’offerta multipla e variegata che consenta di poter rispondere a tutte le fasce di possibile utenza. Se sarò eletto mi batterò per la nascita di nuove strutture termali e, come prima cosa, farò cambiare il nome di questa città in Viterbo Terme, che da solo è un cartello pubblicitario…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/05/giovanni-faperdue-per-far-decollare.html

Proposta PD anti Movimento 5 Stelle – Scrive Claudio: “Il Pd presenta un disegno di legge per vietare ai movimenti senza personalità giuridica e senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale di partecipare alle competizioni elettorali. Il testo è firmato dal capogruppo al Senato Luigi Zanda e da Anna Finocchiaro, e potrebbe impedire, se approvato, la presentazione alle elezioni del Movimento Cinque Stelle. I partiti “tradizionali” sono privi di personalità giuridica, ma hanno i loro statuti pubblicati in Gazzetta. Proprio questo punto potrebbe obbligare il M5S a cambiare regole e organizzazione interna”

Taranto. Chi inquina paghi – Scrive Peacelink: “Il principio sancito nella direttiva deve essere applicato in merito alla immediata e necessaria bonifica del quartiere Tamburi della città di Taranto, i cui terreni, falda acquifera ed immobili non devono essere decontaminati con i fondi di cittadini privati né con fondi erogati dall’amministrazione pubblica ma, in ultima analisi, da chi ha inquinato…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/05/taranto-e-diossina-richiesta.html

Monferrato. Aggiornamenti civili – Scrive Claudio Martinotti Doria: “Mentre il livello politico istituzionale continua a cazzeggiare e delinquere ed a livello locale continua come sempre ad ignorarmi, la Società Civile non solo locale (soprattutto piemontese e lombarda) implicitamente mi ha tributato un segnale che io ho molto apprezzato. Mi riferisco in particolare alle società storiche ed associazioni culturali, alcune anche con una storia plurisecolare alle spalle, le quali da me preavvisate lo scorso autunno, che non avrei potuto più continuare a versare la quota di iscrizione per il 2013 per subentrate difficoltà economiche dovute alla crisi ed all’iniqua riforma Fornero, avendomi trasformato in un esodato ex lavoratore autonomo privo di riconoscimenti ed ammortizzatori sociali, posticipando il mio diritto alla pensione a quando probabilmente sarò defunto, TUTTE, ripeto TUTTE, hanno continuato ad inviarmi i loro Quaderni, Bollettini e Pubblicazioni periodiche, come fossi ancora iscritto … Pur continuando a disprezzare le istituzioni politiche di questo paese e considerarlo FALLITO, devo riconoscere che la Società Civile contiene ancora in sé le qualità e potenzialità per un suo recupero dignitoso, se solo potessero cacciare tutti gli attuali rappresentanti politici e trasformarsi in una democrazia diretta e partecipata, magari sul modello cantonale confederale svizzero”

E con ciò vi lascio ancora una volta al vostro destino. Saluti da Saul/Paolo

…………………….

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Qualcosa di misterioso e di perfetto esisteva prima della nascita del cielo e della terra. Silente, incommensurabile, solitario, immutabile, in continuo movimento, è la madre dell’universo noto e di quello ignoto. Non conosco il suo nome quindi lo chiamo TAO. Se dovessi descriverlo potrei solo dire è ‘grande’…” (Lao Tzu)

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Il significato antico delle celebrazioni del solstizio invernale – Bacco, Mitra, Helios, Dioniso e tutti gli altri

category Lunario Paolo D'Arpini 25 dicembre 2012

Gli antichi romani il 25 Dicembre celebravano il gioioso dies Natalis, cioè giorno NATALE di Bacco, del Sole Invincibile, di Mithras e di altri dei solari.

I cristiani dei primi 4 secoli, invece, celebravano la nascita di Gesù (successivamente trasformato in loro Dio), il 6 di Gennaio.

Solo svariati secoli dopo ( fra il 337 ed il 450 dopo Cristo), per soppiantare le feste di questi dei solari, i cristiani spostarono al 25 Dicembre anche il natale del loro Dio per appropriarsi del significato del ben più antico NATALE dei POLITEISTI che era il Natale del solstizio e del ritorno della luce del 25 Dicembre, il natale di Dionisio-Bacco, del Sole invincibile, di Helios, di Mithras.

*
Chi non si riconosce nella tradizione cristiana, dunque non si senta fuori posto durante le festività natalizie, ma festeggi pure, con parenti ed amici e con la intera comunità italiana ed occidentale le feste del ritorno della luce, riconoscendole come proprie, come laiche o come pagane con tutti i diritti di priorità rispetto all’appropriazione cristiana.

Rivendichiamo come festa laica il ritorno di giornate di luce più lunghe, ottimo motivo per festeggiare.
E di fronte ai cristiani che alzano la bandiera del tradizionalismo, rivendichiamo le autentiche tradizioni autoctone romane precedenti alla loro e da loro snaturate.

Anche l’albero di Natale non ha niente di originariamente cristiano!
La tradizione di festeggiare alberi era tipicamente pagana ed aspramente condannata già dalla Bibbia. L’abete poi (con precedenti romani, albero delle strenne), è di tradizione nordica, al solito tardivamente fatta propria dai cristiani eppoi più recentemente “laicizzatasi quasi completamente nel sentire comune.

I laici reagiscano alla retorica religiosa ma NON estraniandosi dalla propria comunita’, bensì rivendicando orgogliosamente le proprie radici nella tolleranza e nella libertà di pensiero dei tempi “pagani”.
Se consideriamo (come fanno perfino i neopagani) che il paganesimo non è stato una religione, bensì un atteggiamento tollerante verso tutti i modi di pensare e tutte le tradizioni, non avremo difficoltà a mantenere intatto il nostro laicismo pur recuperando pienamente il folclore gioioso delle nostre radici più profonde.

*
25 Dicembre NATALE : il giorno della rinascita della luce :
è una data sicuramente importante, visto che sembra abbia dato il NATALE a molti Dei !

1. Dionisio o Bacco o Libero, dio del vino della gioia e delle orgie di Grecia e Roma. Moltissime sono le similitudini fra i misteri di Dionisio (conosciuto da 13 secoli prima di Cristo) ed il “mito cristiano”:
Dioniso (uomo che divenne dio), era venerato come “dio liberatore” (dalla morte) perché una volta defunto discese agli inferi ma dopo alcuni giorni tornò sulla terra.

Proprio questa sua capacità di resurrezione offriva ai suoi adepti la speranza di una vita ultraterrena tramite il suo divino intervento. Anche per essere ammessi al culto dionisiaco era necessario essere battezzati, introdotti al tempio e sottoposti ad un rigido digiuno.
Altra somiglianza fra il culto di Dionisio e quello ben più tardo di Gesù è nel rituale che prevedeva l’ omofagia (consumazione della carne e del sangue di un animale, identificato con Dioniso stesso), come segno di unione mistica con il suo corpo ed il suo sangue.

Dioniso inoltre era strettamente connesso con i cicli vitali della natura alla quale venivano legati il concetto di resurrezione (primavera) e morte (autunno) proprio come manifestazione della morte e la resurrezione del dio.
Anche gli antichissimi simboli di Dioniso: la vite, il melograno e l’ariete diventano tutti al completo i simboli attribuiti dai cristiani a Gesu’. Due corrispondono perfettamente (la vite ed il melograno) ed uno corrisponde con una minima, anzi trascurabile variazione:
(l’ariete di Dionisio viene ringiovanito e diventa Agnus Dei – agnello di Dio).
Robert Graves in Greek Myths ha scritto: “… Dioniso, anche detto
«colui che è nato due volte» una volta affermato il suo culto in tutto il mondo, ascese al cielo e ora siede alla destra di Zeus come uno dei Dodici Grandi ”
Oltre a Dionisio fra i nati verso il solstizio d’inverno ci sono anche:

2. Ercole (Eracles nato il 21/12 per i greci, ma il 1/2 per i Romani)

3. Sol Invictus dio indigete cioè fra le divinità delle origini romane piu’ antiche, ricevuto da ancor più lontani cicli di civiltà cioe’ dalla tradizione indoeuropea, identificato poi con Helios, con Apollo, con Mithra ed anche col dio solare siriano Elio Gabalo.

4. Elio Gabalo (o El Gabal) di cui un gran sacerdote omonimo divenne (pessimo) imperatore per breve tempo.
La prima parte del suo nome corrisponde sia al nome del dio solare in greco Elios (figlio dei titani Hiperion e Teia) poi identificato anche con Apollo, sia al nome latino Helius, sia col nome del dio del cielo semita El, menzionato anche dalla Bibbia, prima della fase monoteista comunque non anteriore al quarto secolo prima dell’era volgare.

5. Mithras, nato in una grotta (da una roccia), sotto gli occhi di
pastori che lo adorarono, culto dei militari di Roma e quindi diffuso
in tutti gli angoli dell’impero dalle legioni, (e diverso dal numero 6, il Mithra persiano).

6. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni) , e diverso ancora dal numero 7 il Mitra dell’India.

7. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.

Poi, sempre nati insieme all’allungarsi delle ore di luce ci sono ancora :

8. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,

9. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della Pasqua), eppoi

10. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua
rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua
festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).

11. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).

12. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell’amore.
Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.

13. Shamash il dio solare babilonese e del Vicino Oriente (Siria il suo nome significa anche abitante della Siria, siriano), e

14. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero la cui morte
periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche alle donne ebree (Bibbia, libro di Ezechiele VIII,14).

15. Baal – Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.

16. Osiride dio supremo egizio della morte e rinascita della vegetazione, e per estensione della rinascita dell’uomo.

La resurrezione è il tema centrale del mito trinitario egizio di Osiride, Isis ed Horus dal quale pare proprio che sia stata presa l’ispirazione per una successiva famosa resurrezione in ambito ebraico, quella di Gesu’. Anche Osiride muore con l’inverno e rinasce di primavera.

17. Horus, dio falcone solare, figlio di Osiride ed Iside con cui costituiva una popolarissima triade che (insieme alle tante altre triadi di dei popolarissime in tutto il mediterraneo) è stata
d’ispirazione alla triade cristiana non ufficiale di Dio padre, Madonna e Bambino Gesu’, nonché al raggruppamento ufficiale della trinita’, che esclude l’elemento femminile.
La sua nascita era celebrata il 26/12.

18. Ra, il dio Sole egizio corrispondente ad Helios, la cui nascita era celebrata il 29/12 nella città -tempio di Heliopolis a lui dedicata nella zona dell’attuale Cairo.

19. Krishna, (attualmente il dio più importante per gli Indiani).

Nel testo sacro Mahabarata risulta VIII avatar reincarnato di Visnù (la seconda persona in una delle piu’ classiche trinita’ indiane) tramite concezione miracolosa con una donna sposata ad un artigiano (o allevatore).. Il tiranno del luogo fece una strage di una ventina di neonati innocenti per tentare di sopprimerlo mentre era introvabile, fuggito nel deserto coi suoi genitori.

Inizialmente appare come uomo eroico o semidio, ed infine si rivela come dio. Era venuto al mondo per riconquistarlo dai demoni. Compi’ miracoli, fu considerato salvatore e chiamato dio pastore. Mori’ ucciso (da una freccia, non sulla croce), ma, tranquilli, rinascerà anche lui infatti promise di tornare dopo la morte, e comunque gli indu’ credono alla reincarnazione per tutti. (Fonte: Louis Jacolliot francese 1837-1890) [Altre fonti pero' datano la nascita di Khrisna al 19 luglio 3228 avanti Cristo].
Da notare che oggigiorno anche Krisna come babbo natale porta doni nel cuore della notte! E’ tutto un riciclo: uno degli ispiratori del mito di Gesu’ (anteriore di 12 secoli), dopo 30 secoli vede il suo culto contaminato dalla figura che ha contribuito ad ispirare.

20. Joshua Ben Josef (detto Gesu’, Gesu’ bambino, Nazareno [o Nazireo], Galileo, Cristo = unto, Messia e il Salvatore) che arriva buon ultimo nella serie di dei di ambito mediterraneo orientale ed indoiranico .

alcuni aggiungono alla lista dei nati intorno al solstizio d’inverno anche Zaratustra in Media (Iran Occidentale) e Buddha (India Nord Est);

In ambito Nord Europeo vi sono 2 dei:
21. Freyr dio solare Scandinavo, patrono di pace e della fecondita’
della natura (n. solstizio d’estate, m. inverno)

22. Baldur (o Baldr, o Palatar il padrone) dio Scandinavo della primavera e della bellezza figlio di Odino.

23 Scing-Shin in Cina.

In ambito Centro Americano Messicano pre Colombiano troviamo 3 dei:
24. Bacab (Balam Acab giaguaro della notte) dio dei Maya dello Yucatan (Guatemala e Messico Sud Est), eppoi

25. Huitzilopochtli dio azteco solare signore del mondo e della guerra e simbolo del Sud del sole e del cielo.

26. Quetzocatl (Quetzalcoatl) dio serpente piumato azteco (di origine Tolteca), simbolo dell’Oriente e del Mais.

——

Molti altri eroi semidei e dei discesero agli inferi e da lì’ fecero ritorno: (in totale sono sei fra quelli elencati come nati verso il solstizio d’inverno:
Dioniso, Adone, Attis, Tammuz, Baal-Marduk, Osiride.
(Poi separatamente ne contiamo almeno altri 10 fra quelli nati in altri periodi o di cui non si conosce la data: Teseo, Orfeo, Enea, Zagreo, Sabazio, Apollonio di Tiana. Chuchulain, Gwydion, Amathaon, Ogier danese,
ma la lista è certo incompleta di molti altri personaggi antecedenti o contemporanei a Gesù Cristo).

Alcuni di questi 26 dei o eroi sono morti attorno all’equinozio di primavera (che è il periodo della Pasqua) e risorti dopo qualche giorno, a volte proprio dopo 3 giorni, come per Gesù (ma il dio Baldur, forse più pigro, è risorto dopo quaranta giorni).

—–

Ad alcuni di questi dei, (sembra una mezza dozzina, la maggior parte di quelli orientali dal 6 al 15) è stata attribuita dai seguaci la nascita da una vergine (così come fu fraintesa dai teosofi occidentali studiosi di Buddismo una nascita da una vergine anche per il non dio Buddha. Dunque anche l’illuminato maestro Buddha, è stato quasi deificato da una gran parte dei seguaci in aperto contrasto col suo insegnamento che non giustificava niente di simile).

Nel mito di Gesu’ si possono poi riscontrare talune attinenze col mito di Asklepio o Esculapio figlio di dio (Apollo) guaritore e resuscitatore di morti ed altre attinenze col mito di Ercole figlio di dio (Zeus) soccorritore di uomini, e che raggiunge l’immortalita’ ed ascende al cielo tramite la sofferenza (morte sul rogo).

Marcus Prometheus

PS Buddha disse: Disse: “ Non fate fede ai vecchi manoscritti, non credete una cosa perché il vostro popolo ci crede o perché ve l’hanno fatto credere dalla vostra infanzia. Ad ogni cosa applicate la vostra ragione; quando l’avrete analizzata, se pensate che sia buona per tutti e per ciascuno, allora credetela, vivetela, e aiutate il vostro prossimo a viverla a sua volta”.

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Risultato della ricerca:

Brenda Stoffberg: “Gesù e Mithra sono la stessa persona”

Gesù come una reincarnazione di Mithra

“Io sono una stella che va con te e splende dalle profonditá.”- Detto Mitraico

“Io sono la radice e la progenie di Davide, la stella radiosa del mattino”- Gesù

II Vaticano fu costruito sulle fondazioni precedentemente dedicate al culto di Mitra. La gerarchia cristiana ortodossa è quasi identica alla Versione mitraica.
Praticamente tutti gli elementi di riti cristiani ortodossi derivano dal mithraismo, il battesimo in acqua, etc. sono stati adottati da Mithra e da religioni misteriche pagane precedenti.

La religione di Mithra precede il cristianesimo da circa seicento anni. Culto mitraico un tempo copriva una gran parte del mondo antico.
E’ fiorita più tardi nell’area romana verso il secondo secolo. L’idea messianica ha origine in Persia ed è qui che hanno avuto origine i concetti ebraici del messia,

Mithra aveva le seguenti somiglianze karmiche con Gesù.

Esperienze di vita identiche.
Mithra è nato il 25 dicembre come un discendente del solo.
Accanto alla Ormuzd dei e Ahrimanes, Mitra ha il grado più alto tra gli dei dell’antica Persia. E ’stato rappresentato come un giovane bellissimo e un mediatore. Reverendo JW Lake afferma: “Mitra è luce spirituale contesa con tenebre si accende con la luce proprio del cielo, l’Eterno riceverai tutte le cose in suo favore, il mondo sará riscattato per Dio.
“Mitra è il Bene, il suo nome è Amore. Per quanto riguarda l’Eterno che è la sorgente della grazia, in relazione all’uomo è il datore di vita e di mediatore” (Platone, Filone, e Paolo, p.15).
Era considerato un grande maestro. aveva dodici compagni come Gesù aveva dodici discepoli.
Mitra fece anche miracoli.
Gli stati International Encyclopedia: “Mitra sembra aver dovette la sua importanza per la convinzione che era la fonte della vita, e potrebbe anche riscattare le anime dei morti nel mondo migliore …
Le cerimonie incluso una sorta di battesimo per rimuovere i peccati, unzione, e un pasto sacro di pane e acqua, mentre un vino consacrato, crede di possedere il potere meraviglioso, ha svolto un ruolo di primo piano.”
Chambers Encyclopedia dice: “Il più importante dei suoi numerosi festival era il suo compleanno, festeggiato il 25 dicembre,
il giorno fissato successivamente – contro ogni evidenza – come il compleanno di Cristo Il culto di Mitra presto trovato la sua strada a Roma, ed i misteri -. simbolici della lotta tra Ormuzd e Ahriman (il Bene e il Male) – - erano del Battesimo più straordinaria e in una certa misura anche carattere pericoloso e la partecipazione del un liquido mistico, composto di farina e acqua, da bere con l’espressione di formule sacre, sono stati tra gli atti di inaugurazione”..
Prof. Franz Cumont, dell’Universitá di Grand, scrive quanto segue riguardo la religione di Mitra e la religione di Cristo:
“I settari del dio persiano, come i cristiani, si sono purificati mediante il battesimo, ricevuto da una specie di conferma della potenza necessaria per lottare contro lo spirito del male,. e atteso dalla salvezza di una cena del Signore del corpo e dell’anima Come questi ultimi, anche riterrá la Domenica sacra, e ha celebrato la nascita del Sole il 25 dicembre … Entrambi hanno predicato un sistema categoriale di etica, considerato l’ascetismo come meritoria e contava tra i loro astinenza principale virtù e la continenza, la rinuncia e l’autocontrollo. loro concezioni del mondo e del destino dell’uomo erano simili. Entrambi ammesso l’esistenza di un paradiso abitato da quelli beatificati, situati nelle regioni superiori, e di un inferno, popolato da demoni, situato nelle viscere della Terra Entrambi messo un diluvio all’inizio della storia,. entrambi assegnato come fonte della loro condizione, una rivelazione primitiva, entrambi, infine, crede nell’immortalitá dell’anima, in un giudizio finale, e in una risurrezione dei morti, a seguito di una conflagrazione finale dell’universo “(I mistri di Mitra, pp 190, 191)
Reverendo Charles Biggs ha dichiarato: “I discepoli di Mitra formato una chiesa organizzata, con una gerarchia sviluppato Possedevano le idee di mediazione, espiazione, e un Salvatore, che è umana e tuttavia divino, e non solo l’idea, ma una dottrina di. la vita futura. Avevano una Eucaristia, e il Battesimo, e altre curiose analogie potrebbero rilevare tra il loro sistema e la chiesa di Cristo (I platonici cristiani, p. 240).
Nelle catacombe di Roma è conservata una reliquia del culto mitraico vecchio. Ere una foto di Mitra bambino seduto nel grembo di sua madre vergine, mentre in ginocchio davanti a lui erano persiani Magi lo adorano e offrendo doni.
Fu sepolto in una tomba e dopo tre giorni è risorto. La sua risurrezione è stata celebrata ogni anno.
McClintock e Strong ha scritto:. “Nei tempi moderni scrittori cristiani sono stati indotti a guardare con favore alla affermazione che alcuni dei nostri usi ecclesiastici (ad esempio, i’istituzione della festa di Natale) è nato net culto del mitraismo Alcuni scrittori che si rifiutano di accettare la religione cristiana come di origine soprannaturale, si sono spinti fino al punto di istituire un confronto serrato con il fondatore del cristianesimo, e Dupuis e altri, andando anche al di lá di questo, non hanno esitato a pronunciare il Vangelo semplicemente un ramo del mitraismo “(art. “Mithra”).
Mitra aveva la sua festa principale su quello che più tardi divenne la Pasqua, momento in cui è risorto lui. Il suo giorno sacro era Domenica, “giorno del Signore”. La religione Mithra aveva una eucaristia o “Cena del Signore”. I manes padre cristiano, fondatore della setta eretica nota come manichei, credeva che Cristo e Mithra erano uno. Il suo insegnamento, secondo Mosheim, era la seguente: “Cristo è che l’intelligenza gloriosa che i persiani chiamato Mitra … La sua residenza è nel sole” (Storia Ecclesiastica, 3° secolo, parte 2, 5 cat.).

La strana sorte di Mithra il dio sosia di Gesù Cristo

Un culto arrivato dall’Oriente e che si diffuse nella Roma imperiale. Con riti che saranno poi assorbiti dal cristianesimo: dal battesimo alla comunione alla stretta di mano. Venerarlo furono intere legioni di soldati, ai quali prometteva la vita eterna. Ma alla fine i fedeli vennero perseguitati e le loro cripte sepolte sotto le chiese cristiane.
Fosse un esame sarebbe una trappola: “Qual è il dio che, nato in una grotta d’Oriente, muore a 33 anni, ascende al cielo per risorgere a vita eterna, creando un culto che si diffonderá nella Roma imperiale?”.
Uno che fa? Spara sicuro: “Gesù Cristo!”.
E sbaglia!
Si tratta invece di MITHRA.
Mithra era giá nato almeno da diversi secoli. In una grotta. Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.
IL CRISTIANESIMO DEVE GRAN PARTE DEL SUO “SUCCESSO” AL FATTO CHE LA NUOVA RELIGIONE, PIU’ CHE PRESENTARE UN’ALTERNATIVA AL PAGANESIMO, DI FATTO SI COMPENETRA CON ESSO, ADATTANDOSI ALLE CREDENZE GIA’ CONOSCIUTE
PER FARE QUESTO, IL CRISTIANESIMO DOVRA’ RINUNCIARE ALLA SUA ESSENZA PRINCIPALE, OVVERO IL MESSAGGIO RIVOLUZIONARIO E “ANTI-RELIGIOSO” DI GESU’, PER FARE DI LUI UN IDOLO PAGANO, UNA VITTIMA SACRIFICALE, UN ESSERE SEMIDIVINO.

Da notare che a tutt’oggi molti “PRESEPI” sono ambientati in una grotta, quando invence nel Vangelo di Matteo si parla semplicemente di una “CASA”mentre gli altri 3 evangelisti tacciono su questo dettaglio del “luogo”.

Solo LUCA parla di una “mangiatoia” senza peró specificare se è il bambino ad essere portato in una stalla o piuttosto non è la mangiatoia ad essere portata in casa, come sarebbe più logico!
Quanto all’ASINO e al BUE: NESSUNA TRACCIA IN ALCUN VANGELO, a dimostrare che la fantasia popolare supera le stesse leggende!
Perché molti Dei pagani nascono proprio in questa data che la DURATA DEL GIORNO riprende a CRESCERE rispetto alla durata della notte.

Inutile dire come ció abbia ovviamente stimolato l’immaginazione dei popoli antichi, data l’istintiva sacralitá della LUCE.

Quindi il NATALE appartenne prima a Mithra che al Cristianesimo. Solo dopo il 3° secolo i Cristiani si approprieranno di questa festivitá.
Anche i’idea che l’uomo-dio debba nascere da uno VERGINE è stata “copiata” dal Mitraismo, che fa nascere Mithra dalla vergine Anahita, miracolosamente fecondata dal dio Ariman.

II Vangelo di Marco, essendo più antico, quindi più vicino ai fatti, non menziona minimamente una eventuale nascita miracolosa di Gesù.

Anzi, in questo Vangelo Gesù mette alla porta la propria famiglia (madre e fratelli) ritenendola miscredente (Marco 3/31-35), specificando che la “vera famiglia” è quella spirituale e non quella fisica.

Nei vangeli di Matteo e luca, peraltro giá posteriori alla prima generazione di cristiani, il racconto della nascita verginale viene riportato in una “aggiunta iniziale”, magari con lo scopo di far COINCIDERE anche in questo aspetto la nuova religione cristiana con il Mitraismo.

Si nota infatti che, da un punto di vista letterario, il “vero inizio”del vangelo di Matteo pare essere il capitolo 2, mentre per il vangelo di Luca il capitolo 3. Non a caso, quando Luca nel capitolo 3 nomina Giuseppe, lo fa come parlando di un perfetto sconosciuto, senza alcun riferimento al capitolo 1 dello stesso vangelo. (Va ricordato che la divisione in capitoli non appartiene ai testi originali ma è un espediente didattico introdotto nel 1226)

SOL INVICTUS era dunque un appellativo di Mithra e spesso – quando non ha il berretto frigio in teste – allora i suoi boccoli sono contornati dall’aureola di raggi che, poi negli ultimi 2000 anni è passata di testa in testa a far più sacri Santi, Cristi e Madonne.

Come venne importato a Roma il mito di Mithra? Le date indicano a Pozzuoli: sarebbe arrivato con quei pirati cilici, terrore dei mari, che Pompeo aveva sconfitto nel 67 avanti Cristo e deportato in massa a Roma a far da braccia sulle sue navi.
Era Pozzuoli, allora, il porto più importante; Ostia nacque circa un secolo dopo. Ma è alla foce del Tevere, che Mithra trionfó.

Seduceva, convertiva e – dopo un percorso iniziatico in sette tappe – battezzava ciurme e mercanti di ogni dove, promettendo salvezza eterna. Fosse girata appena in altro modo la Storia, saremmo tutti qui a celebrare i suoi di Anni Santi. Sarebbe bastato un imperatore invece di un altro: tipo Giuliano l’Apostata che muore di vecchiaia e ce la fa a ripristinare gli Dei pagani; o Massenzio che batte Costantino…

Vinse Cristo, invece, ma sul filo di lana. Sconfitto per sempre il suo sosia: questo strano, stranissino Mithra… E chissá se quell’etá giovanile per morire e poi risorgere – 33 anni – ce l’aveva giá prima che ad Alessandro il Macedone non toccasse la stessa sorte, giù a Babilonia, per poi volare in cielo anche lui, grazie a dei grifoni compiacenti, come le leggende raccontavano ancora nel Mille.
Quanto, invece, di Alessandro ma soprattutto di Mithra finí nella costruzione simbolica del Cristo e nelle sue liturgie? L’identikit di questo dio prima indo-persiano, poi frigio-anatolico, è davvero stupefacente: troppe somiglianze per escludere che, in effetti, il Cristianesimo non si sia andato modellando appunto sulla base del pre-esistente Mitraismo.

Anche la storia di Krishna suggerisce influenze sulle religioni posteriori, compreso il cristianesimo. E’ partorito da una vergine, chi la feconda compare sotto forma di luce, è perseguitato da un tiranno che ordina l’uccisione di migliaia di bambini, è la seconda persona della trinitá indiana, è denominato il dio pastore, fa miracoli e ascende al cielo. La radice del suo nome è similare a quella di Cristo (ll nome completo di Gesù Cristo fu definito integralmente e ufficialmente solo nel 325 d.C nel Consiglio di Nicea). La vita di Krishna è ricchissima di particolari che ritroviamo nella storia narrata di Cristo.

Nel Parco archeologico di Ostia ci sono venti Mitrei (templi Mithra) – alcuni davvero fascinosissimi, con mosaici e pitture.
A san Clemente, a Roma, al terzo strato sottoterra, i preti irlandesi hanno trovato, dietro un muro, un Mitreo con tanto di altare per il dio che al solito, seppur con ripugnanza, deve scannare il toro in modo che la Terra e le sue messi possano rinascere.

A lati, due banconi in muratura; i’altare davanti all’abside, e una volta tondeggiante a far da cielo e dominare il tutto. E’un modulo sempre simile, quella del Mitreo: pitture o mosaici a farli belli; cento fedeli, al massimo.

Era in queste chiese sotterranee che si svolgevano i riti che scandivano la fede e che, solo elencarli, sembra di descrivere l’odierno cattolicesimo: il battesimo; il pasto sacro in comunione (pane, acqua e vino) a ricordo dell’ ultima cena di Mithra prima di salire al cielo con il carro del sole; la stretta di mano tra i fedeli, fratelli in MIthra

C’era una gerarchia tra gli iniziati: sette i patres che gestivano un Mitreo; uno solo, peró, era il Padre dei Padri che, abbreviato, in alcune lapidi, appare – a sorpresa – come Pa.Pa., papa prima dei papi quando i cristiano non avevano ancora papi ma solo vescovi, sebbene quello di Roma, vari secoli dopo Cristo, rivendicó un presunto primato derivato solo dal prestigio della sede imperiale.
Se poi ci si appassiona, di Mitrei Roma, nel suo ventre, ne nasconde assai.

Carlo Pavia, in un suo bel libro – “Oro, incenso e Mitra”, Gangemi editore – ne ha fatto un censimento innamorato: Santa Prisca; il Mitreo sotto Palazzo Barberini; quello al Circo Massimo; alle Terme di Caracalla; nella Necropoli Vaticana… Oppure sulla Cassia, a Sutri. Lo n’ è uno dei più belli. O a Marino, sui Castelli di Roma, con pitture forti che ancora squillano . O lungo la Flaminia. O in giro per l’Europa: era un culto diffusissimo tra i militari. Rubó cuore e anima a legionari e generali con quella sua promessa di vita eterna per chi moriva in battaglia dalla parte giusta.

Cosi agli imperatori – sia a quelli seri come Diocleziano o Settimio Severo, che agli sciroccati Nerone, Commodo, Caligola, Eliogabalo-questa religione d’ordine che per di più spronava i soldati, piaceva molto.

Ovunque siano arrivate le legioni di Roma, arrivó anche Mithra. In Inghilterra e in Germania, terre da tenere in pugno con le daghe, di Mitrei ne sono saltati fuori a centinaia. (Non si è capito bene anocora peró, dove, nei Mitrei, avvenisse il taurobolio: sgozzato il toro – raccontano le fonti cristiane – ci si faceva cospargere dal suo sangue gocciolante, come rito di rinascita. Immaginarsi bestioni come i tori, in Mitrei cosi piccoli, non è peró facile. Cosi, un po’di mistero rimane).

A Roma arrivó da lontano, Mithra. Lontano nel tempo e nello spazio.
Dalla Persia, dicono alcune incisioni ritrovate. E lo mettono fra gli Dei di stato della Mesopotamia intorno al 1400 prima di Cristo. Li – dove si fonde anche con i culti indiani – è dio della luce, protettore dei patti, testimone di giuramenti, della fedeltá, della veritá.

Lo troviamo nei Veda e nell’Avesta iranico, ma anche – nel VII, VI secolo avanti Cristo – con Zarathustra e il suo monoteismo. Poi – sangue misto mediterraneo, persino nelle vene degli dei – sembra un po’Apollo, con il Sole sempre a fianco e il corvo li vicino, animale sacro per entrambi”.
Ed eccolo a Roma giá quasi Cristo, ma prima di Cristo.
C’è stato un periodo in cui i due si rubavano fedeli l’un l’altro. Mithra, peró, era un dio per soli uomini. Cristo, invece, chiamava anche le donne. Con i preti dei due a dire di continuo: “Attenti alle confusioni…”.

Ruggero lorio, che è padre diocesano e insegna Storia antica della Chiesa e Archeologia cristiana, il problema se l’è posto anni fa: quando portava gli studenti a visitar Mitei, facevano spesso strane confusioni. Un po’ perché i Mitrei sembrano far parte delle Chiese che li sovrastano; un po’ perché più spiegava e più, con tutte queste coincidenze, le confusioni aumentavano invece di sparire.
Nella battaglia di Ponte Milvio, il 28 ottobre del 312, Costantino, non ancora battezzato, si presentó contro Massenzio con le sue truppe e doppie insegne: croci di Cristo e simboli di Mithra, caro ai suoi soldati e un po’anche a lui.

Vinsero insieme quei due nuovi dèi.
Solo Cristo peró, poi, trionfó. La sua religione divenne quella si Stato. I Mitrei vennero murati vivi sotto le prime chiese.
Gli Dei del Passato furono maledetti. l loro fedeli perseguitati, talvolta massacrati, o convertiti. O meglio, RICONVERTITI alla stessa religione, con 2 differenze: il “nuovo” eroe non si chiamava più Mithra ma Gesù Cristo, e soprattutto, la nuova religione pretenderá di essere UNIVERSALE “cattolica” significa appunto “universale”) e si proporrá di DOMINARE su tutto il mondo, dietro il pretesto di “evangelizzare i popoli”.

IL “PLAGIO” DELLA RELIGIONE MITRAICA DA PARTE DEI CRISTIANI E’ UNA PROVA EVIDENTE CHE IL CRISTIANESIMO SI E’ ANDATO FORMANDO SULLE BASE DI RELIGIONI PRE- ESISTENTI E NON SULLL’INSEGNAMENTO ORIGINALE DI GESU’.

IL CRISTIANESIMO DEVE IL SUO SUCCESSO ALLA SUA CAPACITA’ DI “FAGOCITARE” LE CREDENZE POPOLARI GIA’ PRESENTI E ALLA SUA ABILITA’ NEL “SOSTITUIRSI” ALLA RELIGIONE PAGANA, ADATTANDO SE’ STESSO AI “GUSTI” DELLE MASSE E ADDIRITTURA MODIFICANDO LE PROPRI DOTTRINE SE NECESSARIO, PER RENDERLE PIU’ “GRADITE” AI DEVOTI DA SOTTOMETTERE.

UNA SOLA COSA LA CHIESA CRISTIANA NON HA MAI MODIFICATO, SE NON PER RAFFORZARLA SEMPRE DI PIU’: LA PROPRIA TOTALITARIA AUTORITA’ SULLE COSCIENZE, SUI POPOLI E SULLE NAZIONI.

Brenda Stoffberg

………………………

Commento ricevuto:

PORTO AVANTI OLTRE IL TEMPO E LO SPAZIO QUELLO IN CUI CREDO !

NEL “ CONOSCI TE STESSO “, LA SACRALITA’ DELL’ESISTENZA !

IL CORPO DI CRISTO OFFERTO PER NOI, IL SANGUE DI CRISTO VERSATO PER NOI !

Affidiamoci a Gesù Cristo Nostro Signore degli Universi dei cieli, siamo alla fine della Umanità e del Mondo per come conosciuti. La presente lettura, nel caso non venisse digerita, andrebbe in alcuni punti non solo letta in modo letterale ma anche letta e interpretata tra le righe con il Cuore. In nome del Padre, in nome della Madre quale Principio Generatore Femminile Madre di Dio, in nome del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Per la Umanità, occorre portarsi alla Religione di Unione Salvifica in Jesus Cristus. Essere Cristiano esige una Fede forte e coraggiosa, il seguace di Cristo non deve aver paura. La forza che alberga in noi è Dio, in ogni uomo semplice noi sue Anime siamo al giudizio universale di Dio, al giudizio universale di Dio noi siamo. L’ALTARE E’ CRISTO, prima o poi faremo ritorno dalla fine al nuovo inizio del nostro mondo. ( pararsi aspettarsi “ Colpi ” in arrivo ).

Dalla potenza di Dio siamo custoditi mediante la Fede per la nostra salvezza negli ultimi tempi. Chi accoglie uno di questi bambini, accoglie me, ma chi accoglie me, non accoglie me, ma Colui che mi ha mandato’, (Mc. 9, 30-37) (Gesù ). ( Come Chiesa di Cristo in me, esprimo la comunione delle Anime con il Signore ).

Pregare la Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria Madre di nostro Signore Gesù Cristo.

Io, il Signore, sono il tuo Dio, non avrai altri dèi oltre me, ( Es 20,3 ). Il mondo è terreno di prova. Gesù esercitò la sua Anima al più severo sacrificio di sé, per ristabilire l’ordine Eterno. (Gesù ) il Signore è la nostra vera Origine è a Dio faremo ritorno per riconsegnarci al Signore nostro Padre.

Sento di avere contatto diretto con il Signore Iddio che mi protegge e accompagna.

Il buio non la spunterà, la Luce del Signore dell’Iddio Uno prevarrà sul male, il demiurgo, ambisce a voler passare per il Signore l’Iddio Uno Universo. Gesù derise i discepoli che pregavano l’entità che loro credevano essere il vero Dio, ma che era in vero il malvagio demiurgo satana, che tende, aspira a voler apparire ai nostri occhi umani ad assurgere a Dio stesso, cosa impossibile sacrilega agli occhi del Signore e della Umanità riconosciuti sue Anime di Dio. Siamo ostaggio del sistema ingabbiante? Ascolta Jerusalemme ascolta Vaticano: IL Signore è il nostro Dio il nostro unico Dio.

Noi Anime di Dio nel Tabernacolo del Signore posti in noi. Gesù Cristo : Gli ultimi saranno i primi.

Se qualcuno vuole venire dietro di me, “Se uno di voi vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti “, (Jesus Cristus ). Signori, Cavalchiamo il Fiume della Catarsi Umana della Vita.

DAL CIELO ALLA TERRA E DALLA TERRA AL NOSTRO RITORNO ALLA GERUSALEMME CELESTE NEI CIELI. “ SIAMO, ALLA NUOVA EXSODUS INTERPLANETARIA, DELLA JERUSALEMME CELESTE NEI CIELI. Appartengo quindi sono in Gesù Cristo in me . Bisognerà tornare dalla fine del mondo all’inizio del mondo per capire il mondo. Ci sono diversità di Religiosità e Spiritualità ma uno solo è Dio che opera tutto in tutti. (1) Padre, (2) Madre, (3) Figlio, (4) Spirito Santo, Amen. E’ come trovarsi dentro nuove frontiere di Luce del Pensiero Vivente in Gesù Cristo Re, tale Risveglio è già avvenuto, dipendente nella propria appartenenza all’Essere i caduti dal Cielo alla Terra, che ci porterà alla Salvazione e alla Nostra Riconferma al nostro Amato Salvatore, L’Iddio – Uno L’Unico Gesù. Si diviene custoditi nella Potenza di Dio per grazia trasmessaci. Tutte le Anime del Signore Ricadono sotto la Protezione del Padre Nostro.

IL Predicatore Giovanni il Battista che per mezzo del Battezzo dell’acqua sul Giordano, fece suoi.

Tutto Giungerà dal Cielo e Tornerà al Cielo, posto nel “ Santissimo Gesù Cristo Re. Rendiamoci appunto conto che siamo sulla soglia della guerra mondiale inevitabile apparecchiata alla bisogna dai malevoli del mondo? Non resta che consumare la pietanza?

Come Cristiano devo diventare operatore di Gesù Cristo in me, a ognuno è data la manifestazione particolare dello Spirito Santo per l’utilità di tutti, se non si fa così non si è Vero Santo di Dio in nostro Signore Gesù Cristo noi siamo. E’ come essere stato Crocifisso con Nostro Signore e non essere più io che vivo in me ma è Cristo Re che vive in me. Questo è il tempo del nuovo avvento e chi ignora l’ultima rivelazione voluta per la salvezza dell’umanità sue Anime del Signore è posto al giudizio di Dio al giudizio di Dio è posto.

Cari Fratelli, non per contraddire chi la pensasse diversamente ma semplicemente per puntualizzare: Sono i segni dei tempi che rimarco e porto a conoscenza e ritrasmetto per renderne viva testimonianza di Risveglio verso l’umanità martoriata e portarla alla cosciente consapevolezza.

Siamo posti nella dimensione del limite, si abbandoni la gabbia del limite, esso, il limite non è la nostra reale condizione Universale.

Rimarco, porto a conoscenza e ritrasmetto per renderne viva testimonianza di Risveglio verso la Umanità martoriata inconsapevole di esserlo e questo verso il mio Amato prossimo, per renderlo cosciente – consapevole della gravità del Tempo dei nostri Tempi che corriamo e che inevitabilmente andiamo sparati “INCONTRO”.

IL Risveglio Totale risiede nella presa Religiosa Spirituale Consapevole in JESUS CRISTUS CHE FA LA DIFFERENZA nell’Amore profondo verso le Anime del Signore, vi giunga la mia Benedizione, Dio lo voglia, SIA FATTA SEMPRE LA VOLONTA’ di DIO NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO. ( A CHI NON E’ DATO CAPIRE NON CAPIRA’. ) I così detti dèi sono Pianeti non dèi, essi gli dèi non hanno modo di essere in quanto non esistenti.

Siamo alla fine del Tempo Conosciuto, il Tempo è Finito, siamo alla Fine del Mondo e non solo in senso simbolico ma anche in senso reale di nostra vita sulla Superficie della Terra della Santissima nostra Umanità per come da noi Conosciuto. Siate lieti, Inizino canti e balli di liberazione per l’Umanità Terrestre, Amate Sorelle e Amati Fratelli si torna a Casa.

Si tenga annientato negli inferi come nello sprofondo dei mari dei cieli, il malefico diavolo satana.

La vita Umana sulla Terra fino ad oggi è stata bella stupenda meravigliosa nello stesso tempo dura atroce e complessa. Nel nostro ritorno a casa alla casa del Padre noi ci riconsegniamo pacificati.

IN FEDE, IN NOMEN PATER ET MATER ET FILI ET SPIRITU SANCTI. AMEN.

LA DONNA GENERA LA VITA, ESSA E’ STATA RELEGATA DALL’UOMO NELLA FALLACE INFERIORITA’, A MOTIVO DELLA REALE RICONOSCIUTA MA NON ACCETTATA INFERIORIORITA’ DELL’UOMO CHE A MOTIVO NE DOVRA’ PATIRE.

L’ESERCITO DI GESU’ CRISTO SALVERA’ LE ANIME DEL SIGNORE LE SUE ANIME.

La comprensione di seguire oltre il Tempo e lo Spazio resta sempre in atto, dall’inizio alla fine per un suo ricominciamento nel nostro nuovo Mondo Umano.
Nell’Isola della Rugiada Divina ” I-TAL-YA ” inter – amnes ( tra due fiumi ) Albula et Batinum, ( Tordino e Vezzola ) i fiumi della Città di Teramo, ( oggi purtroppo solo ex fiumi ), dove si forma ( simbolicamente ) il Ponte inter anthropos et Deus Pater Noster Gesù Cristo L’Onnipotente. Siamo al giudizio di Dio, noi rientriamo nel suo Divino disegno dove si configura la congiunzione del Ponte tra L’Umanità e il Cielo con le sue Anime del Signore Padre Nostro Gesù Cristo.

La senilità – vecchiaia più che inevitabile la vedo come situazione momentanea che svanirà, si torni allo stato primo delle Origini dell’essere Umano di restare in giovinezza, come posto da Dio Nostro Signore alla Origine dell’Umanità nell’Eden.

Nel Terzo Millennio, L’Umanità nel Mondo prende atto e Coscienza che il Mondo è

cambiato, che L’Uomo di entrambi i sessi è cambiato, che il linguaggio Umano è cambiato, che la Spiritualità si arricchisce di Nuove Valenze Spirituali Umane,

che il tutto è Benedetto dallo Spirito Santo in noi. Dio è Amore, libertà, giustizia e verità.

Lo Spirito d’Amore per il prossimo, proviene, dall’Amore in Dio che noi gli portiamo.

La Chiesa Cambia, eccome se Cambia, la Chiesa con tutti i suoi Santi Credenti – Fedeli e suoi Santi Vescovi e il suo Santissimo Sommo Pontefice Papa Benedetto XVI noi siamo, Compreso i Convertiti anche dell’ultimo istante prima del Ritorno alla Casa, alla Casa del Padre Nostro noi tutti compresi i suoi peccatori Redenti siamo in Cammino verso il Nostro Ritorno alla Casa del Padre Nostro il Signore Gesù Cristo L’Onnipotente, lo Spirito Santo ci è Guida e Faro.

IL Signore, si rivela in noi e agisce in noi sia in modo visibile che invisibile.

Avverto in me la Condizione Mistica Umana Spirituale, la Vita di noi Umani è un sogno sognato è il sogno Increato di Dio Eternamente esistente, da fervente peccatore redento Risvegliato in Gesù Cristo Nostro Signore L’Onnipotente.

Ci saranno prodigi – miracoli ? Mi viene da aggiungere : Quale posto – luogo più bello e libero di questo per celebrare la Divina congiunzione delle Anime, che sia anche oltre la Carne oltre l’immagine nostra visiva che presentiamo al mondo quale espressione illusoria di noi stessi ? Lo sia anche nella nostra parte più pura dello SPIRITO SANTO.

Io sono per Me, non contro gli altri, in quanto gli altri esistono e li considero in Me, ( Gesù ). “Siamo giustificati per Fede in Cristo Gesù “, ( Galati 2:16 ) .

In quanto corpo unico totale in nostro Signore io sarò in voi come voi sarete in me,

comunque tutto è nelle nostre possibilità, niente paura noi siamo sue Anime Eterne, sue Anime Eterne di Dio noi siamo. Non si muove “ Paglia “ che Dio non Voglia….

Mantenere Fede alla schiera di Angeli Celestiali Anime di Dio al seguito di Gesù Cristo.

Rigettare, tenere a bada e schiacciare sotto i talloni i demoni per rigettarli e sprofondarli definitivamente sia sotto terra che nello sprofondo dei mari dei cieli, le malefiche entità di satana usurpatore vengano definitivamente rigettati nello sprofondo.

TUTTO NELL’UNIVERSO E’ COSCIENZA ! Io sarò in voi come voi sarete in me….

Non è modo di nascondermi ma in verità è come sentirmi ed essere nessuno, solo essere nessuno e in un certo qual modo sentirsi nel tutto in Dio Padre nostro che pur restando fuori dal Mondo così da sentirsi ancora nella piena appartenenza al tutto e alla ricongiunzione all’Onnipotente Pater Deus Nostro.

Fare richiamo alla propria Risonanza Spirituale Umana in noi.

Affidiamo ogni cosa nelle mani di DIO compreso il non essere nessuno come dissolvenza dal Mondo essendo ancora del Mondo e pur sentirsi fuori dal Mondo.

IL Signore ci assista, si risveglino le coscienze. Pararsi da “COLPI” in arrivo. ( secondo, quanto l’accezione della parola comporta ). Non si venga meno alla Propria Coscienza, ci si sollevi, pur di mantenerne Fede. Le responsabilità non saranno attribuite ad altri, del tipo, ubbidire ai comandi superiori non equivale al dispensarsi da proprie corresponsabilità e colpe, noi Anime del Signore saremo riconosciuti ugualmente colpevoli, occorrerà rendersi Coscienti di tutto di ciò.

E vi furono scellerati che vollero le tenebre anziché la luce, un lampo, illumini e conservi di nuovo l’Umanità delle sue Anime di Dio. DIO E’AMORE, LIBERTA’,VERITA’ E GIUSTIZIA.

Che ne dite se ci risvegliassimo dall’amnesia collettiva che perdura da svariati millenni ?

Avverto, di essere folle al mondo e savio alla Jerusalem Celeste nei Cieli della casa di nostro Signore Jesus Cristus l’unico dei sacri Cieli Universi degli Universi. Noi siamo dentro DIO e DIO è dentro di noi così come DIO è in noi, noi siamo in DIO. Gesù Cristo e la Madonna Madre di Dio, noi, siamo a loro cura e protezione ! NELLA SACRALITA’ DELLA VITA DELL’UOMO….

E’ tutto nella presa di coscienza che ci rimuove da paure, noi siamo Eterni, Eterni noi siamo.

Sentirsi accasati nel cuore dell’Amore Puro in Dio Nostro Signore e non nella condizione illusoria dell’inganno dello strofinar delle carni fine a se stesso del nefasto il demiurgo il diavolo satana.

I sacrileghi presunti dèi, fattosi passare per veri che a motivo dei loro crimini perpetrati nei millenni passati sulla nostra Sacra Umanità e nella continua loro manipolazione sulla nostra civiltà terrestre, a motivo della loro sacrilega ingerenza verranno rigettati nello sprofondo del mare dei cieli da dove provengono. Noi Anime del Signore siamo a cura e protezione di Gesù Cristo e della Beata Vergine Maria Madre di Dio, a loro cura e protezione noi siamo.

Divenire conformi al Maestro JESUS CRISTUS, TRASFORMATI dallo SPIRITO SANTO.

Il Regno di Dio e la sua venuta. ( Ofr. Mat. 24. 15-44 ; 10. 39 ). Interrogato poi dai farisei ec….

IL Padre Eterno, mano mano nel proseguo del cammino, mi richiama a se al suo agire in me.

L’Umanità sia libera, dalle prigioni dell’alcolismo dalle dipendenze – droghe e dallo schiavismo del sesso fine a se stesso, albergare nell’Amore Puro di Nostro Signore Gesù. DIO voglia, sollevi i suoi popoli Anime di Dio, dalla necessità e dalla miseria, Dio voglia e ci consegni alla vita Eterna, Coscienti e Rinnovati sia nel Corpo che nella Mente che nell’Anima, Rinnovati nello Spirito Santo. L’Umanità si liberi definitivamente una volta per tutte dal demiurgo dal demonio satana.

DIO SPIRITO PURO E’ NEL VISIBILE COME NELL’INVISIBILE , DIO E’ IN NOI !

( Gesù ) morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi ma per colui che è morto e risuscitato per loro, (2 Corinzi 5: 15). Non si venga mai meno al rispetto della propria Coscienza, nel caso ci si sollevi contro pur di tenerne Fede, anche a rischio della propria Vita.

Alzati e cammina, tu sei il miracolo dell’uomo nell’uomo in cammino datoci de Gesù Cristo.

Mettete in pratica la Parola e non ascoltatela soltanto illudendo voi stessi, (Giacomo 1:22).

Mettere l’Amore verso il Padre nostro al primo posto, affidarsi alla sua volontà, è la strada maestra unica giusta, felici nel fare ritorno alla casa del Padre l’Iddio Uno l’Unico. Guardare sovente dalla parte del Sole dietro il Sole per capire. La Luce sia sempre in noi, tenere bene a mente che il buio teme sempre la Luce! E’ tutto nella presa di Coscienza, essa, rimuove da paure indotte !

LA CROCE DEL SIGNORE E’ IL PANE DELLA VITA DELL’UOMO, PANE DELLA VITA E’.

Noi siamo Eterni ! A noi la scelta del “ Risveglio ” da donare al prossimo inconsapevole di averlo, “ il Risveglio “. IL gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore

di tutto il mondo fu gettato giù ; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi.

( richiamo: Apocalisse,12, 1-18 )-( richiamo: Matteo, XXIV, 37-39 ). Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva : “ Ora è venuta la salvezza, e la potenza e il regno dell’Iddio nostro, la podestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli che li accusava dinanzi a Dio “.

Gesù ha detto : Cercate il Regno di Dio e la sua Gloria, il resto vi sarà dato in sovrappiù.

Castigo dell’umanità sulla Terra, protesi verso il suo Nuovo Ricominciamento, è in arrivo, esso è già sopra di noi. IL tempo è adesso, saremo nel pieno del guado ciclico astronomico. La Presa di Coscienza farà la differenza, rimuoverà da paure che non avranno modo di essere. IL cavalcare simbolico del cavallo di troia, non sta ad essere il cavallo di Troia stesso ma solo a farne simbolo

nel cammino Umano in divenire, non essere il cavallo di Troia, ma fanne simbolo. Per la nostra prossima Umana Divina Vita predisposta alla bisogna per sulla Terra di superficie. Dio è con noi !

GLORIA A DIO, Pace e Amore agli Uomini di Buona Volontà dei Figli del SIGNORE sulla Terra.

Le Anime del Signore, a protezione dell’Iddio Uno l’unico Padre Nostro, noi Anime del Signore siamo. Dio è anche Carità e Solidarietà ! Noi Anime Eterne del Signore gli Apparteniamo in quanto sue Anime del Signore, noi Restiamo. Nella Consapevolezza Umana delle Anime del Signore, noi Restiamo Difensori e Protettori del Nostro Prossimo. PORTO AVANTI OLTRE IL TEMPO E LO SPAZIO QUELLO IN CUI CREDO !

In Fede, Giovanni Ioannoni ( alias ) JURM Ben ISman.
gijurm@libero.it

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Commento di Roberto (che materialmente mi aveva inviato l’articolo su Mithra più sopra pubblicato):

“Grazie Paolo Grazie per avermi comunicato l’arrivo del testo di Giovanni. Mi hai dato la opportunità di avere la conferma di quanto sono fortunato. Non riesco ad immaginare come deve essere la mente umana che ha la capacità di mettere insieme un incubo di quel genere. Penso alle persone che hanno contatti con lui…Per la cronaca Brenda Stofferg è una sventola sud africana, un metro e ottanta da lasciare senza fiato, che ha provveduto a trascrivere i due testi”

Mia rispostina: “Infatti, caro Roberto, ho notato l’assoluta inconsistenza della replica di Giovanni… però ho voluto comunque pubblicarla perché è giusto dar voce alla controparte. In questo caso, come dici tu, le sue argomentazioni dimostrano solo una grande confusione ed un forte attaccamento al credere in ciò che gli è stato insegnato a credere. Fai i miei complimenti a Brenda per la sua ricerca. Dal punto di vista storico l’ho apprezzata, anche se disquisire sulle leggende (in questo caso sulla formazione del cristianesimo) non porta al cambiamento. Ci hanno provato in migliaia ed ancora la chiesa cattolica è lì ad imperare. Ed in fondo che differenza c’è fra ebraismo, cristianesimo ed islamismo? Sono tre rami di un albero illusorio, puoi chiamarlo l’albero del bene e del male, cresciuto nel mondo per deviare gli animi innocenti. Per questa ragione ti dissi che qualsiasi ricerca in tal senso è tutto “materiale aggiunto”. Se non è la fantasia di Cristo, sarà la fantasia di Mosè o di Maometto. E se non è la loro fantasia sarà la fantasia di Mahavira, di Mithra o di chi sa chi… (Paolo D’Arpini)”

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Risultato della ricerca:

Processo ai Protocolli dei Savi di Sion – Habeas corpus ad subjiciendum

I falsi Protocolli

Poche volte il titolo di un libro è stato associato ad un aggettivo come in questo caso, infatti è raro leggere la frase I Protocolli dei Savi di Sion senza la presenza del qualificativo «falsi». E, in generale, questo testo ha diviso lettori e commentatori in due partiti, coloro che sostengono i Protocolli essere un falso calunnioso, e coloro che sostengono che i protocolli affermono il vero anche se sono falsi.

Se andiamo a ricercare i motivi per cui si formulano questi giudizi, leggiamo delle ragioni esposte con molto clamore, quali: «perché calunniano il popolo ebraico», «perché sono stati usati per fomentare l’antisemitismo», «perché il curatore della prima edizione si è contraddetto riguardo alla loro origine», «perché sono copiati da un testo precedente», «perché una sentenza di un tribunale svizzero lo ha decretato», «perché il Times lo ha dimostrato in una serie di articoli del 1921» e «perché un’inchiesta del governo russo lo appurò quasi in contemporanea alla prima pubblicazione».

A parte l’ultimo argomento, che merita molto rispetto, tutte le altre ragioni sono inconsistenti. Dire che un testo è falso in quanto calunniatorio è una petizione di principio (utilizzo della tesi da dimostrare come argomento dimostrativo), se infatti affermassero il vero non costituirebbero calunnia. Dire che un testo è falso perché ha prodotto esiti riprovevoli è un non sequitur. Quanto alla contraddizione sulla data in cui il testo sarebbe stato prodotto, non è significativa, infatti trattandosi, secondo il curatore, di appunti trafugati, le date fornite da Nilus sarebbero state pure supposizioni. La sentenza del tribunale svizzero, ricusata in appello, si avvalse di testimonianze inattendibili della sola accusa (la difesa non fu neppure ascoltata) e fu chiaramente irregolare.

Più interessante invece è la similitudine dei Protocolli con il testo di Maurice Joly, che costituisce anche la prova essenziale delle «dimostrazioni» del Times. Apprendiamo improvvisamente che se un testo ne riprende parzialmente un altro è falso. Perbacco, allora quasi tutta la matematica che si studia è falsa, perché si ritrovano gli stessi teoremi in testi precedenti, e così pure la storia! Anche in questo caso si è data per scontata una parte del ragionamento: cioè che il plagio riscontrato attesta la falsità se si tratta di opere di fantasia, il che era appunto l’assunto da dimostrare.

Un commentatore arriva a dichiarare: «Si è potuto dimostrare – qualunque cosa si pensi del loro contenuto e della loro stessa origine – che si tratta, dal punto di vista materiale, di un falso costruito copiando quasi letteralmente un pamphlet antibonapartista dell’avvocato francese Maurice Joly» (Massimo Introvigne) Facciamo notare al noto studioso di religioni, che applicando il suo ragionamento, ad esempio, al Vangelo secondo San Marco, potremmo egualmente dire che, «indipendentemente da quello che si può pensare del suo contenuto, è falso, in quanto copiato quasi letteralmente dalla predicazione di un certo Simone di Galilea, un facinoroso che assalì a sciabolate il servo del sommo sacerdote».

Per contro va detto che anche le ragioni dei sostenitori della veridicità dei Protocolli (il commento di Julius Evola spostò l’attenzione dei lettori dal problema della verità a quello della veridicità del testo) sono estremamente labili. Che buona parte dei piani descritti nel testo si siano realizzati, non significa che sia avvenuto a causa di un complotto, ma potrebbe essere il frutto di casualità storiche, derive sociali, concorso di molti attori e non di una regia unificata.

Se i detrattori dei Protocolli indicano per vie indiziarie il nome di qualche possibile mistificatore, i sostenitori devono accontentarsi della generica «serva» di un capo massone. In entrambi i casi personaggi mai individuati, il cui ruolo non è mai stato accertato. Al punto che uno storico serio come Carlo Mattogno (che propende per la tesi del testo artefatto) plaude al saggio di De Michelis che respinge «l’ipotesi – in sé plausibile, ma mai dimostrata – della compilazione (dei Protocolli) a Parigi, attorno al 1897, a cura di P.I.Račkovskij e con lui della sezione estera dell’Oxrana».

Cosa si deve intendere per «falso»

I Protocolli sarebbero un programma per la conquista e la gestione del potere mondiale. Come si può decidere se un programma sia vero o falso? Senza le dichiarazioni d’intenti degli autori è semplicemente impossibile. Infatti un programma potrebbe corrispondere autenticamente alla volontà e al pensiero dell’ideatore ma poi fallire miseramente senza lasciare tracce nella realtà. Viceversa potrebbero realizzarsi gli scenari descritti nel programma, ma in virtù di altri attori e con motivazioni differenti da quelli originari. Neppure la ripresa di testi precedenti può qualificare l’autenticità di un programma, perché potrebbe trattarsi semplicemente di idee condivise, che il pianificatore fa proprie.

Pertanto il punto essenziale per determinare la falsità dei Protocolli, consiste proprio nel dimostrare che non si tratta di un programma. Dimostrazioni positive di questo genere sono impossibili, ma proveremo a tracciare due scenari opposti, valutandone la coerenza e la plausibilità.

Prima ipotesi: i Protocolli sono falsi
La tesi classica a riguardo dei Protocolli li definisce come opera di calunnia contro il popolo ebraico. Se questo è il cadavere, l’arma del delitto consiste nei Dialoghi all’inferno tra Machiavelli e Montesquieu libello satirico contro Napoleone III da cui sono ripresi e talvolta quasi trascritti numerosi passaggi. Il movente sarebbe l’ostilità del governo zarista verso gli ebrei, che avrebbe fomentato sentimenti antisemiti, sfogatisi nei pogrom.

Il cadavere
A differenza del testo di Joly, che si presenta come un trattatello politico in forma di discussione puramente teorica (tanto che il lettore dei nostri giorni stenterebbe a riconoscervi una satira), i Protocolli fanno una serie di affermazioni sulla realtà, quasi fossero appunti sullo stato di avanzamento dei lavori. Il «noi» narrante almeno in tre circostanze parla del presente (la stesura del testo definitivo e pubblicato dei Protocolli, va situata tra il 1899 e il 1905) e lo fa riguardo alle ricchezze, alla stampa e al successo di alcune linee di pensiero.

Il primo controllo preliminare che è doveroso fare, riguarda dunque queste affermazioni, che si possono ben giudicare o vere o false.
- Il monopolio delle ricchezze: all’inizio del 1900 la predominanza della famiglia Rothschild all’interno delle Banche Centrali si è già affermata.

Molti dei più grandi banchieri internazionali sono ebrei che, effettivamente, grazie all’uso delle ricchezze che amministrano, cambieranno la storia degli anni successivi. Bene lo avrebbero appreso la Russia, devastata dalla rivoluzione bolscevica finanziata da Jacob Schiff, e la Germania, trasformata dall’avvento del nazismo finanziato dai Warburg. Ancora pochi anni e gli Stati Uniti capitoleranno con il Federal Reserve act (1913). A questo riguardo i Protocolli dicono il vero.
- Il discorso sulla stampa non è meno clamoroso. Vale la pena di riportare alcuni passi del testo originale: «… siamo riusciti a controllare la società dei gentili ad un punto tale che essa vede gli affari mondiali attraverso le lenti colorate con le quali le copriamo gli occhi» ed «esiste già nel giornalismo francese tutto un sistema di intese massoniche… ». Proprio la situazione russa di quell’epoca, in relazione all’opinione pubblica, testimonia la triste verità della prima affermazione.

In occasione del pogrom di Kichinev (1903), in realtà una serie di scontri avvenuti in occasione della concomitanza tra la Pasqua ortodossa e quella ebraica, la stampa inventò orrori e sevizie ai danni delle vittime ebree (vi furono anche vittime cristiane, ma di esse nessuno si diede mai pena), che non erano mai avvenuti. Vi furono ripetuti tentativi (poi falliti) di accusare elementi dell’esercito, attribuendo loro la responsabilità dell’accaduto. Ma il fatto in assoluto più grave fu che, durante l’istruttoria del processo, un ignoto fece pervenire a un corrispondente inglese a Pietroburgo il testo di una lettera attribuita al ministro dell’interno Plehve, che dava istruzioni al governatore della Bessarabia (il distretto di Kichinev) affinché le forze dell’ordine chiudessero un occhio su eventuali persecuzioni antiebraiche. Nonostante non vi fosse uno straccio di prova non sull’autenticità, ma neppure sull’esistenza di tale lettera, proveniente da fonte anonima, immediatamente il Times la pubblicò. Il testo fu ripreso dalla maggioranza dei giornali occidentali suscitando un’ondata di sdegno antirusso e antizarista. La lettera ovviamente era una pura invenzione calunniosa, ma questo non salvò il ministro Plehve dall’odio montante contro di lui, che culminò nel suo omicidio, perpetrato con un’azione terroristica (è molto significativo che da questo episodio di falso conclamato, si deduca il movente antisemita della falsificazione dei Protocolli).

Parallelamente all’enfasi strumentale e calunniosa con cui furono proclamati al mondo gli eventi di Kichinev, a Gomel avvenivano altri disordini che si configurarono come un pogrom antirusso da parte degli ebrei. Inutile dire che la stampa diede ben poca risonanza a questi fatti. Il doppiopesismo che conferma questa «lente deformante» operata dalla stampa sulla realtà, ebbe poi una spettacolare conferma tra il 1911 e i 1913.

In Russia teneva banco l’affare Beyliss, un ebreo accusato di omicidio rituale nei confronti di un dodicenne. Tutta la stampa internazionale esercitò una pressione formidabile e concorde contro gli inquirenti e a favore dell’imputato. La sentenza scagionò Beyliss correttamente, per insufficienza di prove che lui fosse l’autore materiale del crimine, mentre la stampa si dava a un tripudio di festeggiamenti come se fosse stata sventata l’ingiuria antiebraica (in realtà i fatti sono che il ragazzo fu svuotato del suo sangue tramite quarantasette punture nei vasi sanguigni e negli organi principali mentre era in posizione eretta e il tutto fu perpetrato in concomitanza con l’inizio della Pasqua ebraica e con la costruzione di una nuova sinagoga).

Quasi contemporaneamente, negli Stati Uniti, un altro ebreo di nome Leo Frank, subì un processo per stupro e omicidio di una ragazza. Anche egli fu giudicato (e condannato a differenza di Beyliss) in base a indizi molto incerti. Mentre attendeva il ricorso in cassazione, una folla armata lo strappò di prigione e lo linciò. Tuttavia la stampa non gettò nessun tipo di accusa antisemita sull’Amministrazione americana e il fatto non fece neppure clamore.

Riguardo al secondo punto della stampa, ovvero che in Francia esisteva già un cartello massonico dominante nel campo dell’informazione, possiamo offrire una dimostrazione indiretta. Nel 1904 emerse infatti l’affare Bidegain, un infiltrato nella massoneria che riferiva alla curia parigina. Costui collaborò col Grand’Oriente nella schedatura degli ufficiali dell’esercito, passando poi i «pizzini» (le «fiches») al ministro della Guerra André del governo del massone Emile Combes. Le informazioni concernevano la condotta religiosa dei militari e riportavano giudizi quali «clericanaglia», «spirito gesuitico» o informazioni come «va a Messa» e «ha partecipato alla prima Comunione della figlia» e decretavano la fine della carriera di questi soldati credenti. Grazie alle prove raccolte da Bidegain lo scandalo giunse in parlamento e contribuì alla caduta del governo Combes nel 1905. Se dunque una selezione massonica di questo tipo esisteva per l’esercito, quanto più doveva valere per un’attività nevralgica come la stampa!

Del resto in Russia, dove non si erano ancora insediati regimi rivoluzionari, la preminenza ebraica nel campo dell’informazione era già schiacciante. Lo dimostra il famoso aneddoto del deputato Purichkevic che additò la tribuna stampa del neonato parlamento chiamandola zona di residenza (nome che assumevano quei territori che potevano essere abitati dagli ebrei, secondo le vecchie leggi zariste) facendo scoppiare in una fragorosa risata tanto la maggioranza quanto l’opposizione: i giornalisti infatti erano quasi tutti ebrei. E che non fosse un caso lo dimostra il fatto che in quello stesso 1905 al Kolokol (il giornale dei parroci) fu negata la rappresentanza nella tribuna stampa della Duma, grazie a una serie di prevaricazioni lobbistiche. Anche se una vera dimostrazione dell’assunto comporterebbe l’esame di un materiale sterminato, gli esempi qui riportati illustrano che il giornalismo internazionale, all’epoca dei Protocolli, si comportava sulle questioni sensibili in modo compatto, sincrono e illogico, il che deve lasciar supporre che gli orientamenti di opinione rispondessero ad una regia esterna. Ed è anche vero che tra gli operatori del settore, soprattutto nei ruoli direttivi, si nota un affollamento di ebrei che non può essere casuale.

Giovanni Preziosi segnala l’agenzia Reuter e i gruppi Mosse ed Ullstein in Germania, il Times (che pubblicò gli articoli sui «falsi» Protocolli) e altri giornali in Inghilterra, il Petit Parisien (il giornale più venduto) in Francia, della Russia si è detto. Anche a questo riguardo, quindi, si può tranquillamente concludere che i Protocolli non mentono.
- «Notate il successo di Darwin, di Marx e di Nietzche, che fu interamente preparato da noi». Queste sarebbero le tre linee di pensiero sponsorizzate dai Savi di Sion. Che Marx, ebreo e massone, ricevesse sostegno dai suoi pari è cosa scontata. Che il suo successo fosse stato preparato lo si può notare da alcuni particolari: il primo movimento comunista nacque dalla «Lega dei giusti» un movimento illuminatico (fondato niente meno che da Mazzini) che era finito sotto la direzione ebraica. Joseph Moll, a quell’epoca leader della «lega» commissionò a Marx la redazione del Manifesto, che non fu altro che una parafrasi del programma di Weisshaupt, e la pubblicazione fu finanziata da un terzetto americano composto da Horace Greely e Clinton Roosevelt, membri della «Loggia Columbia» di New York e da un certo Lafite, a sua volta affiliato ad alcune sette segrete. I movimenti comunisti, al motto di «proletari di tutto il mondo unitevi», in realtà furono sempre riuniti sotto la direzione di personaggi che tanto proletari non erano, ma piuttosto – e qui sta il trucco – cripto-intellettuali giudei o massoni, come dimostrò clamorosamente la rivoluzione bolscevica.

Per quanto riguarda Darwin il discorso è meno immediato, ma altrettanto evidente. Senza entrare nel merito del valore scientifico della sua teoria, basti dire che essa conobbe una diffusione capillare assolutamente sproporzionata alla portata delle nuove presumibili conoscenze, nonché fu divulgata e insegnata nelle scuole, in un senso che oltrepassava ampiamente le reali affermazioni di Darwin. Tra i suoi sostenitori spiccano delle figure caratteristiche. In primo luogo Thomas Henry Huxley (nonno dei due iniziati occultisti e mondialisti Julian e Aldous) talmente acceso nella sua propaganda evoluzionista da essere soprannominato «il mastino di Darwin». Alfiere del materialismo fu anche uno dei padri del moderno agnosticismo. Nemico della religione e dell’origine divina dell’uomo, si preoccupò piuttosto della dignità degli animali, che, con involontaria ironia talmudica, elevò al rango di «fratelli minori». Altro sponsor del successo darwiniano fu Herbert Spencer, filosofo positivista che confinava il conoscibile al campo strettamente materiale, relegando così le dottrine religiose nella sfera dell’irrazionale. Applicò largamente la teoria evolutiva ad altre discipline che non la biologia, rivelando così quelle potenzialità di questa dottrina che la facevano essere tanto cara ai nemici della retta ragione e della cristianità.

In particolare, oltre che al principio filosofico materialista, la riferì all’educazione e alla politica, riportando la prima a una sorta di naturalismo alla Rousseau e inaugurando nella seconda il «darwinismo sociale» (una versione ancora più spietata dell’homo homini lupus hobbesiano). Per coronare tanto materialismo, il Kybalion, caposaldo letterario della filosofia ermetica, cita lo Spencer, dipingendolo come la reincarnazione di Eraclito! A favore di Darwin e dei suoi sostenitori giocò un ruolo decisivo la stampa, controllata da chi sappiamo, che enfatizzò sempre le ragioni favorevoli al darwinismo e trascurò quelle contrarie.

Le maggiori riprove di tale atteggiamento del giornalismo, apparvero più tardi, quando ogni ritrovamento dei presunti “anelli mancanti” fu celebrato con fanfare trionfali, mentre le scoperte delle falsificazioni dei reperti passarono in sordina, per essere tosto dimenticate.
Infine Nietzche, che conobbe il suo massimo successo sotto il regime nazista, aveva già penetrato la cultura precedente, anche se non piace ricordarlo. Vi sono tre elementi del pensiero nietzchano particolarmente funzionali all’ideologia dei Protocolli: la morte di Dio, il superuomo, e il superamento della morale. Queste tre radici si erano fuse nelle teorie razziste ed eugenetiche che tenevano banco alla fine dell’Ottocento.

Giova ricordare che il fondatore del Ku Klux Klan fu Albert Pike, già «gran sovrano e commendatore del supremo consiglio dei 33» e che il bollettino del B’nai B’rith (seppure parecchi anni più tardi, nel 1923) affermava che «il Ku Klux Klan può diventare uno strumento di progresso e di beneficenza… » rivelando così una disdicevole comunanza di vedute. Ma fu soprattutto in California all’inizio del ‘900 che si formò il concetto di una razza superiore nordica bianca, da selezionare e preservare con ogni mezzo. Nel 1902, ad opera del presidente della Stanford university, David Starr Jordan, appariva l’epistola razziale «Il sangue della nazione», manifesto programmatico dell’eugenetica, che sosteneva l’ereditarietà delle qualità umane.

Queste idee sarebbero rimaste confinate in qualche oscuro laboratorio, se i finanziamenti della Fondazione Carnegie, della Fondazione Rockfeller e della Harriman Railroad Fortune non le avessero portate alla ribalta, conducendo i progetti alla fase attuativa. Così, nel 1909, lo Stato della California approvava le leggi eugenetiche, grazie a cui decine di migliaia di persone furono sterilizzate, internate in colonie o impedite al matrimonio, perché giudicate inadatte a contribuire alla procreazione di una razza sufficientemente elevata. Secondo le teorie di Popenoe, che prevedevano la selezione «eugenecida», molti malati mentali finirono abusivamente nelle camere a gas o furono vittime di altre terapie mortali ed eutanasia passiva.

Nel 1927 la sentenza della Suprema Corte di Giustizia americana, promulgata da Oliver Wendel Holmes e ratificata dal giudice Brandeis, autorizzava i programmi eugenetici a livello federale. Dal canto suo, la Fondazione Rockfeller finanziava massicciamente gli studi e le applicazioni sulla razza in Germania, elevando i dottori Rudin e Verschuer (il cui assistente era Mengele) a guru dell’eugenetica.
Per chi ha dimestichezza con i nomi testè citati, risulta facile concludere che anche nel caso di Nietzche, oltre che di Marx e Darwin, i Protocolli dichiarano una sostanziale verità. Se ci si attiene a quanto il testo afferma in modo comprovabile (escludendo quindi i propositi) siamo costretti a rilevare che il «cadavere» è vivo e vegeto e i Protocolli non si possono tacciare di falso.

Naturalmente è troppo poco per formulare un giudizio conclusivo, anche solo su questo primo punto, perché è soprattutto dall’insieme degli elementi (oggetto-strumento-movente) che riusciremo a intravedere un panorama sufficientemente ampio e chiaro.
L’arma del delitto

Se si paragonano i Dialoghi all’inferno tra Montesquieu e Machiavelli ai Protocolli con l’unico intento di registrare le concordanze, se ne trovano indubbiamente molte, talune quasi letterali. Le più spettacolari e importanti sono le seguenti:
- Il popolo potrebbe camminare tranquillo sotto la guida delle parrocchie.
- Minacciati dalla rovina i popoli ricorreranno al despotismo come salvezza (occorrerà circa un secolo).
- Dovere di governare per trattenere le forze irrazionali che distruggono la società.
- La conflittualità sociale distrugge i corpi intermedi e pone i singoli in stato di dipendenza dal tiranno.
- Le persone indipendenti verranno messe all’indice.
- Complotti false flag per introdurre misure di rigore e limitazioni della libertà.
- Gli uomini di disordine saranno reclutati nelle società segrete; con l’avvento della tirannia queste saranno soppresse ad eccezione di un unica società infiltrata e controllata dal governo. Gli agenti dei servizi di intelligence saranno affiliati.
- Cultura del sospetto e delazione generalizzata.
- Numerosissima guardia in borghese del tiranno.
- Controllo statale della scuola e dell’università, gli studi privilegino la storia recente.
- Controllo della stampa tramite reati d’opinione, responsabilità penale di autori ed editori, limitazioni, permessi e tasse.
- Infiltrazione del potere nella stampa, tramite la sovvenzione di giornali di tendenze apparentemente opposte, critici sulle sciocchezze e filogovernativi nella sostanza. Caos d’opinioni per confondere il pubblico. Influenza decisiva nelle province. Abolizione della cronaca nera.
- Controllo dei magistrati tramite la rotazione frequente (prepensionamenti).
- Albo statale degli avvocati
- Equiparazione dei reati politici ai reati comuni.
- Necessità di ingenti risorse finanziarie per sostenere un imponente apparato amministrativo.
- Descrizione dei bilanci negligenti dello Stato.
- Far pagare le tasse ai ricchi.
- La tirannia procurerà la piena occupazione.
- Utilizzo dei circenses per sviare la passione del popolo dalle questioni importanti.
- Piani del despota imperscrutabili dal popolo e dall’amministrazione.

Abbiamo menzionato le concordanze più importanti secondo il criterio che costituiscano delle idee-chiave oppure che appaiano nei due testi con parole molto simili. Ve ne sono anche altre, soprattutto nella sfera dei tecnicismi giuridici. Però non si può omettere di registrare le differenze che intercorrono tra i due libri, cioè le idee di una certa importanza presenti nell’uno e assenti nell’altro. Ad esempio in Joly abbiamo:
- Esaltazione del tiranno tramite simboli patriottici. L’architettura e le conquiste belliche sono gloria della nazione.
- Guerra esterna per una pace interna.
- Fuori della politica grande tolleranza, libertà filosofica e religiosa.
- Controllo del clero tramite la chiesa patriottica.
- Selezione pre-elettorale dei candidati. Legge elettorale (collegi uninominali, circoscrizioni, etc.).
- Preminenza dell’esecutivo sul parlamento.
- Discussione del problema della stampa estera.
Tali questioni e altre concernenti il sistema giudiziario (su cui Joly si dilunga alquanto) non hanno riscontro nei Protocolli.
Viceversa i Savi anziani trattano di:
- Principii gnostici, filosofia del potere, volontà di stabilire un’aristocrazia plutocratica.
- Ricchezza strumento del potere: l’oro serve a influenzare, selezionare e determinare l’educazione, la cultura, gli stati d’animo e persino le teorie scientifiche.
- Ordine dal caos, metodo problema-reazione-soluzione.
- Uso della finanza per attaccare la classe intellettuale del nemico. Cicli di espansione e restrizione del credito per creare povertà. Virtualizzazione dell’economia.
- Materialismo e sete di guadagno su base speculativa sono strumenti per cancellare l’idea di Dio dalla mente dei cristiani.
- Manipolazione del linguaggio (politically correct).
- Rieducare le nazioni secondo i principii voluti, passando per una fase di destrutturazione (diseducazione tramite falsi principii). Per assicurarsi questo scopo è necessario distruggere la famiglia col suo valore educativo.
- Demolire la capacità di ragionamento astratto.
- Agenzie di stampa centralizzate, che raccolgono e distribuiscono le notizie.
- Uso della povertà (quindi – mancanza di – panem et circenses) per il controllo delle masse.
- Utilizzo dell’assassinio mirato e dell’arresto extragiudiziale.
Di tutte queste cose (e non sono né poche né di importanza trascurabile) nei Dialoghi di Montesquieu e Machiavelli non vi è traccia. Già queste differenze potrebbero indurre delle riflessioni su quanto un testo dipenda dall’altro, ma vi è di più.

Infatti tra i Dialoghi e i Protocolli esistono delle vere e proprie divergenze, argomenti su cui si pronunciano in modo diametralmente opposto. Ne segnaliamo quattro che concorrono a separare fortemente il significato dei due libri.
1 – Il tiranno di Joly ha come fine ultimo la sua ambizione personale, tutta la sua opera è riferita a se stesso. Al contrario il re di Israele è sottoposto al giudizio dei Savi e deve lavorare per «la causa» che si realizza tramite piani a lungo termine.
2 – La filosofia di Joly è relativista: «Nell’amministrazione dello Stato per la verità non ci sarà posto», dunque si governa per governare e si utilizzano le leve ideologiche disponibili. Di tutt’altro stampo è l’intendimento dei Protocolli, che separano nettamente principii e idee veri da quelli falsi. E arrivano a proclamare che «la nostra potenza sarà organizzatrice dell’ordine in cui consiste la felicità dei popoli», dichiarazione che presuppone un piano ideale oggettivo, fortemente creduto.
3 – La questione religiosa. Al riguardo di questo argomento di primaria importanza, la distanza tra i Dialoghi e i Protocolli è incolmabile. Joly si limita a proporre un controllo del clero affine a quello praticato dalla Rivoluzione Francese e a suggerire di aiutare il Papato in cambio di un riconoscimento della legittimità del proprio potere. Insomma, per lui il problema della religione è perfettamente risolto, allorquando essa si presti ad essere instrumentum regni. Di tutt’altro avviso sono i Savi anziani: «Dobbiamo cancellare persino l’idea di Dio dalle menti dei cristiani» e «Quando saremo signori della terra non ammetteremo altra religione che la nostra…». Essi esprimono idee molto chiare su chi siano gli amici e chi i nemici: «la Russia (in quanto autocrazia a base religiosa, nda) è la nostra unica nemica pericolosa, se non teniamo conto della Santa Sede» e sanno bene come affrontarli: «Distruggeremo tutte le professioni di fede a costo di produrre (temporaneamente) degli atei» e poi, dopo aver provocato un assalto rivoluzionario contro il Vaticano ed essersi atteggiati a suoi salvatori: «Così penetreremo fino al cuore di tale corte e nessuno potrà più scacciarcene finché non avremo distrutto la potenza papale». La lotta sarà senza quartiere: «I nostri filosofi mostreranno gli svantaggi delle religioni cristiane, ma nessuno potrà mai giudicare la nostra…» e il successo sarà suggellato dal fatto che «Il re di Israele diventerà il vero papa dell’universo, il Patriarca della Chiesa Internazionale». Come si vede, nei Protocolli la questione religiosa è di importanza centrale.
4 – Il programma finanziario. Joly dipinge un sistema di denaro-debito molto simile a quello in uso nell’Europa odierna, mentre gli anziani di Sion utilizzano un denaro senza interesse, commisurato alla densità demografica, e con un governo politico dell’economia. Nei Dialoghi, Machiavelli prospetta numerosi trucchi, manipolazioni dei dati e propaganda sullo stato delle finanze, mentre i Protocolli promuovono una soluzione effettiva del problema. Joly fa un elogio del debito pubblico e i Protocolli rispondono: «L’indebitamento degli Stati dei gentili è una prova che hanno un cervello puramente animale», «Il principe chiederà prestiti» dice Machiavelli e i Savi dispongono l’annullamento del mercato dei titoli pubblici; si consoliderà il debito, cioè non potendo restituire il capitale si corrisponderà una rendita al creditore; di rimando i Protocolli spiegano che il debito pubblico non fa che aggravare le tasse di un interesse, lo si ripaga molte volte lungo gli anni e, alla fine, resta un debito. Per ripagare i debiti il principe ricorrerà a tasse e privatizzazioni, gli anziani a tasse e statalizzazioni, col governo azionista e creditore in molteplici imprese. Nei «vi saranno enormi istituti di credito, apparentemente per sostenere l’industria, in realtà per sostenere le rendite», nei Protocolli le Borse saranno chiuse, sostituite da organismi governativi che controlleranno l’economia reale.

Gli anziani di Sion in conclusione commentano: «Le relazioni dei nostri esperti finanziari li hanno ingannati (i governi dei gentili, nda) e sono persino riusciti a presentare la questione dei prestiti sotto una buona luce», dando così, definitivamente, d******ell’imbecille allo Joly.
Alla fine di questa panoramica, in cui abbiamo preferito le sintesi riassuntive dei concetti all’affastellamento di citazioni che avrebbero moltiplicato inutilmente le pagine, bisogna concludere che per la quantità, ma soprattutto per il peso qualitativo di argomenti dichiarati esplicitamente essenziali nel testo, possiamo valutare la distanza tra i due scritti. E per la presenza di un nucleo originale fondante la filosofia dei Protocolli, che arriva persino a scontrarsi frontalmente con la politica dei Dialoghi, risulta errato dire che quest’ultimo testo sia stato usato per confezionare un falso. Tutt’al più si potrà dire che i Dialoghi sono stati usati per creare un originale. Stando alla tesi dell’accusa, l’arma del delitto è spuntata.
Il movente
Non c’è dubbio che questo sia il punto più debole di tutta la tesi accusatoria. Il primo argomento che va smontato, per amore della verità e della giustizia, è la credenza che l’amministrazione zarista fosse antisemita e volesse fomentare le persecuzioni. Nel primo volume di Due secoli insieme Solgenitsin compie un lavoro certosino di ricostruzione di tutta la legislazione russa sugli ebrei, da Caterina I fino alla rivoluzione, e mostra come non furono mai adottati provvedimenti malevoli nei loro confronti, mentre furono intrapresi molteplici sforzi per togliere il popolo ebraico dal suo isolamento e integrarlo nella cultura russa. Soprattutto furono offerte agli ebrei ghiotte occasioni di coltivare terra di proprietà, con finanziamenti a fondo perduto e disponibilità di fattorie, attrezzi, sementi e bestiame, opportunità mai colte e sempre malamente sciupate in guisa di una vacanza pagata prima di (ri)darsi alla vita nomade.
Per quanto riguarda l’istruzione superiore, le leggi dell’impero russo, attente alle minoranze, avevano prodotto una situazione che addirittura favoriva nettamente gli ebrei rispetto ai russi (e per tutto ringraziamento gli studenti universitari ebrei divennero in massa rivoluzionari o sovversivi anti zaristi). Con l’avvento del periodo rivoluzionario di fine ‘800 la «questione ebraica» fu strumentalizzata dagli anarchici e dai comunisti per disporre di un pretesto sempre valido in nome del quale attaccare il potere costituito. Del resto le fila dei rivoluzionari si ingrossarono grazie alla presenza ebraica, che partecipò a tutti i tipi di impresa antagonista, dal sindacato (costituirono il Bund, potente sindacato ebraico) fino ai gruppi terroristi, in cui militarono, purtroppo, con successo. Abbiamo già visto che all’inizio del ‘900 l’amministrazione zarista fu ripetutamente calunniata dalla stampa, sia nazionale che internazionale, che la accusava di non prevenire e reprimere i pogrom antiebraici.
In realtà i provvedimenti delle forze dell’ordine e della magistratura furono sempre solerti e imparziali. Fece eccezione il pogrom di Kiev del 1905, in cui le provocazioni contro i simboli zaristi sacri al popolo furono davvero estreme, con devastazione della Duma, dell’università, spari contro la Polizia e dileggi ai cristiani. L’esercito rimase per quasi due giorni in uno stato catalettico, mentre in città si produceva ogni genere di disordine, per via della catena di assenze e dimissioni tra gli alti gradi, che si erano prodotte in concomitanza della concessione del regime costituzionale da parte dell’Imperatore. Tuttavia, per quanto i danni materiali ai negozi e ai palazzi degli ebrei fossero ingenti, la conta finale delle vittime è di 47 morti, di cui 12 ebrei e 35 cristiani e 205 feriti un terzo ebrei e due terzi cristiani. Anche in questo caso, sarebbe più corretto parlare di scontro di fazioni, piuttosto che di persecuzione.
Fatta questa doverosa premessa, gli argomenti risolutivi, che smontano il movente del falso antisemita sono due. Il primo è che nel 1895, monsignor Pranaitis (che fu anche perito al processo Beyliss) aveva tradotto una vasta selezione dei responsi talmudici anticristiani. Quale bisogno c’era dunque di creare un falso, quando esisteva un testo autentico che forniva ottime garanzie nel suscitare il risentimento antiebraico?
Frasi quali: «Non bisogna porre bestie nelle stalle dei cristiani, essendo questi sospetti di coito coi bruti», oppure «Gli averi del cristiano sono come il deserto: il primo che arriva se ne appropria» avrebbero prodotto l’effetto di un ferro rovente. Né sarebbe stato accolto meglio il detto: «Dio li creò in forma di uomini in onore di Israele, poiché i cristiani non furono creati ad altro fine se non a quello di servire i giudei giorno e notte né mai deve loro esser data requie che cessino da simile servizio. Sconviene al figlio del re (l’israelita) che lo servano bestie in quanto tali, ma è conveniente che lo servano bestie in forma umana». E lo stesso presunto falsificatore, non si sarebbe dato pena di citare nessun passo del Talmud, pur avendolo a disposizione su di un piatto d’argento?!
Il secondo argomento incompatibile con la tesi del falso calunniatorio è l’identificazione della vittima. Premesso che i Protocolli rivendicano chiaramente la realizzazione dei loro piani delittuosi ad opera di una ristretta cerchia esoterica, dichiarazione di per sé poco adatta a vituperare il buon nome di un popolo, ma poi, è degli ebrei che si parla? Il «noi» narrante si identifica con il «sangue di Sion» e con i «figli di Israele», espressioni usate e abusate a proposito e sproposito in moltissimi contesti. Ad esempio Elisabetta I chiamava l’Inghilterra «il mio Israele», la Massoneria e molte altre confraternite adottano nomi e simbologie israelitiche. Mai si nomina il Messia. In una sola occasione si nomina Mosè: «Le nuove generazioni saranno istruite nella dottrina di Mosè, che ci impose di mettere tutte le nazioni sotto i nostri piedi», ma poche righe oltre, a proposito di tale dottrina viene detto: «… il suo vero significato sarà noto solo ai nostri, che non si arrischieranno a svelarne i misteri». La dottrina di Mosè, i dieci comandamenti, è esposta nei primi libri della Bibbia, accessibile a tutti e scritta a lettere talmente chiare che la leggono i ciechi e la ascoltano i sordi, di quali misteri si parla? E poi: «I massoni gentili saranno esiliati fuori dall’Europa, perché qui avremo il centro del nostro governo»: ma come, gli ebrei ogni anno ripetono «L’anno prossimo a Gerusalemme» e invece questi Savi vogliono porre in Europa la loro capitale? Ancora: «L’antisemitismo è utile per mantenere l’ordine tra i nostri fratelli minori» e chi sarebbero i fratelli minori degli ebrei? Di certo i Protocolli non fanno riferimento alle teorie di Thomas Henry Huxley!
E il testo è firmato dai «rappresentanti di Sion del 33° grado» (sic!). Se i Protocolli avessero voluto diffamare qualcuno, avrebbero dovuto necessariamente avere l’accortezza di descriverlo meglio.
Prima sentenza
Se si considerano i Protocolli un falso, è un falso che dice delle scomode verità sul presente e che, progettando il futuro, riprende alcune teorie di un oscuro avvocato parigino, per poi contraddirlo su vari argomenti basilari e completare l’opera inserendo una serie di idee filosofiche originali. Tali idee non solo giustificano le applicazioni giuridiche dello Joly, ma ne generano altre che Joly non aveva contemplato. E il falsificatore avrebbe fatto questo per suscitare risentimento contro gli ebrei, che descrive oltretutto in modo labile e confuso, pur essendoci a disposizione un testo autentico che lo avrebbe fatto altrettanto bene. Pertanto la tesi del falso antisemita è da escludersi completamente.
Resta comunque assai difficile da sostenere la tesi del falso calunniatorio in toto, in quanto non si comprende neppure bene chi sia l’oggetto della calunnia.
Tuttavia restano forti sospetti che si tratti di un «falso» a causa delle scopiazzature dai Dialoghi e a causa dell’indagine commissionata da Stolypin, uomo di acclarata onestà intellettuale. Falso come, falso perché? Finora abbiamo visto che cosa i Protocolli non sono. Da qui in poi cercheremo di scoprire cosa possano essere.
Alternative al concetto di falsificazione
Il partito più esteso degli oppositori al falso, è quello che considera il testo veridico, seguendo la scuola di Julius Evola ed Henry Ford. Costoro hanno creduto all’esistenza di un complotto ebraico, svelato dai Protocolli, indipendentemente da come questo testo sia stato composto.
Il guaio di questa ipotesi è che, tanto più si vedono realizzare i programmi del libro, tanto meno risulta accettabile la tesi di un testo artefatto che dica la verità. Come avrebbe potuto un analista del primo Novecento predire gli sviluppi futuri di un secolo di storia? Non sarebbe bastato un genio, ci sarebbe voluto un profeta! A questo punto è meglio considerare il testo autentico, come fanno ad esempio gli evangelici americani, che sostengono essere i Protocolli il programma degli Illuminati, prodotto per «scrittura automatica» (una forma di spiritismo ben conosciuta, praticata ad esempio dalla moglie del poeta Yeats). William Paine Carr, su questa stessa linea, si spinge a ipotizzare che i Protocolli fossero il programma di conquista del mondo, emerso dalla riunione del 1773 a casa Rothschild. Queste ipotesi hanno il pregio di attribuire la filosofia del libro al gruppo che effettivamente la professa (gli Illuminati), ma restano supposizioni non solo non suffragate da prove, ma nemmeno inquadrate in uno straccio di ricostruzione.
L’articolo di Mattogno
Un importante passo avanti nell’interpretazione dei Protocolli è stato compiuto da Carlo Mattogno con il suo articolo: «I falsi ‘falsi Protocolli’ scopo e significato de ‘I Protocolli dei Savi anziani di Sion’» (facilmente rintracciabile su internet), che ha l’indubbio merito di interpretare il testo non «indipendentemente dal suo contenuto», ma proprio a partire da esso.
In estrema sintesi, lo storico sostiene che i Savi del testo indicherebbero i liberali e tutti i nemici della monarchia assoluta, mentre i gentili rappresenterebbero le monarchie di diritto divino. Quando i Savi dicono «abbiamo fatto» o «faremo», l’autore dei Protocolli critica le conseguenze presenti e future del liberalesimo. Tuttavia i ruoli si confondono quando il testo fa l’apologia dell’autocrazia, sia dei«gentili» che del «re di Israele», perché in quei frangenti esprime la risposta e l’auspicio dell’aristocrazia di fronte agli attacchi liberali. In pratica l’autore dei Protocolli sarebbe un intellettuale aristocratico (quale ad esempio il Conte Malynski, nda) che compone un libello di filosofia politica, allo scopo di produrre un memoriale o lettera aperta con cui mettere in guardia lo Zar dai pericoli del liberalesimo e dalle derive sovversive repubblicane. Questa ipotesi è una delle più convincenti e ha l’indubbio merito di accordarsi sia con l’inchiesta di Stolypin, che aveva decretato la natura «falsa» del testo, sia con l’atteggiamento di Nicola II, che ordinò di ritirare il libro dal commercio perché, disse, «una buona causa non può essere difesa con mezzi sporchi». Ora questo Zar, persona mite e che fece ampie concessioni liberali al nuovo regime costituzionale, non avrebbe mai considerato l’antisemitismo «una buona causa», mentre tale avrebbe considerato l’espressione lealista di sostegno alla monarchia.
Tuttavia anche la tesi di Mattogno fatica a spiegare i Protocolli nella loro completezza. Riguardo alla figura imperiale, il fatto che lo Zar sia soggetto alla tutela e al giudizio dei Savi (in questo caso gli aristocratici) ne sminuirebbe il diritto divino. La figura dell’Imperatore dovrebbe essere adorata dal popolo con una fede patriarcale, ideale a cui però non crederebbe neanche l’autore dei Protocolli che esprime la necessità che «un terzo della popolazione controlli gli altri due terzi» (facendo la spia). L’autocrazia russa sarebbe l’unico nemico pericoloso per il liberalismo, «oltre alla Santa Sede»: qui, come nei propositi di distruggere il Vaticano si nota un grande assente: la chiesa ortodossa, che non viene mai citata, mentre il Papato sarebbe fatto oggetto di un odio speciale da parte dei liberali. Inoltre nel capitolo XXII, laddove si sta già descrivendo il regno di Israele (cioè l’autocrazia restaurata) si afferma che il possesso della più grande potenza attuale, l’oro, dimostra che «il nostro regno è voluto da Dio». Già appare molto poco russo-imperiale questo fondamento del regno sulla ricchezza (al più calvinista), ma poche righe oltre, con coerenza tutta massonica, i Savi attestano: «Una potenza vera non si piega ad alcun diritto, neanche a quello di Dio» principio totalmente incompatibile con colui che era titolato «per Grazia di Dio, Imperatore e Autocrate di tutte le Russie».
Anche il proposito di abolire i classici e la storia antica, che sembra situarsi già nella fase di sforzo utopistico per il regno perfetto, è tipico di un potere «nuovo» e non tradizionale. Ma soprattutto è l’insistenza e l’accuratezza con cui viene ribadito il programma religioso che dà da pensare. Nel capitolo XVII i Protocolli spiegano che «finché non avremo compiuto la rieducazione della gioventù per mezzo di nuove religioni temporanee, per condurla alla nostra, non attaccheremo apertamente le chiese esistenti, ma le combatteremo con la critica». Indicare il re di Israele come futuro «Patriarca della Chiesa Internazionale» suggerisce il tipo di queste religioni temporanee, colorate di sincretismo new age. Inoltre la necessità di passaggi intermedi mostra la lontananza abissale tra la religione tradizionale e quella sovversiva, che non è strumento, ma fine del governo universale: «Quando saremo signori della terra, non ammetteremo altra religione che la nostra» (capitolo XIV, vedere anche le espressioni millenariste del capitolo XXIII). E poi, sempre nel capitolo XIV, si parla dell’ateismo come una tappa intermedia tra la religione classica e quella ventura, il che significa che la nuova religione è più distante da quella tradizionale che non l’ateismo stesso. No, i Protocolli non sono un trattato di filosofia politica, purtroppo, sono un manuale di guerra religiosa, di una religione infera.
Seconda ipotesi: i Protocolli sono veri
Proveremo dunque a ricostruire uno scenario coerente con l’autenticità dei Protocolli. Il cadavere consisterebbe nel fatto che è realmente un programma degli Illuminati. L’arma del delitto dovrebbe spiegare il metodo della sua redazione, tenendo conto delle coincidenze con i Dialoghi all’inferno tra Montesquieu e Machiavelli. Infine il movente, dovrebbe chiarire perché mai una setta segreta terrebbe appunti scritti di un suo programma segreto.
Il cadavere
Innanzitutto occorre chiarire che, quando parliamo degli Illuminati, non ci riferiamo semplicemente agli Illuminati di Baviera, che fu un’insorgenza storica degli Illuminati, ma non l’unica e soprattutto non l’ultima. Chiamiamo Illuminati coloro che (spesso nominandosi essi stessi Illuminati) costituiscono le sette segrete caratterizzate dai seguenti elementi.
Religione: Un sistema sincretico di riti delle religioni antiche, in cui sono presenti il culto di Mitra e i misteri iniziatici eleusini.
Teologia: Il nucleo centrale della teologia illuminatica è la gnosi spuria, che si spinge fino al manicheismo (Lucifero sarebbe il dio buono, Adonai, il Dio dei cristiani, quello cattivo).
Mistica: Nient’altro che l’evocazione, l’interrogazione e l’adorazione di satana. La morale è un permissivismo totale utilitaristico, per cui l’unico vincolo consiste nel perseguire gli obiettivi della setta, anche se si scorge una predilezione per i metodi brutali, legati al concetto gnostico di «salvezza attraverso il peccato». Nel programma illuminatico, la realizzazione di un governo mondiale è considerata una tappa fondamentale per stabilire il «nuovo ordine», di vita, di pensiero, di culto. Seguendo i dettami del «Baphomet» (che reca scritte sulle braccia le due parole) la strategia di lungo periodo è quella del «solve et coagula», cioè frantumare e atomizzare l’ordine tradizionale (di religione, di idee, di culture e di imperi o Stati) per poi ricoagularli nell’ordine nuovo (di religione, idee, culture e super-Stati, fino all’impero mondiale conclusivo). La sintesi di questa strategia è espressa anche nel detto «ordine dal caos».
A livello tattico, quindi per l’operatività nel medio-breve periodo, gli Illuminati adottano il procedimento a piccoli passi (tanti piccoli cambiamenti apparentemente slegati, che in realtà convergono ad un unico obiettivo) e il metodo obiettivo-problema-soluzione (cioè di creare un problema, la cui soluzione possa consistere in un provvedimento, che coincide con l’obiettivo desiderato). Ebbene, il primo capitolo dei Protocolli, nelle sue dichiarazioni di principio, ricalca esattamente l’identikid appena esposto. La natura umana viene descritta come intrinsecamente e irrediabilmente corrotta e il male è l’unico mezzo per raggiungere il bene: questi sono principii gnostici da manuale. Conseguentemente politica e morale non hanno nulla in comune e il diritto risiede nella forza (notiamo di sfuggita che Leo Strauss, il maestro dei neocon, è un filosofo protocolliano!). La forza dell’oro, viene individuata come quella più adatta a sostituire lo Stato di diritto, per scalzare il quale si fomenterà la barbarie nella folla: i Savi inaugurano nel primo capitolo l’intento di giungere al proprio ordine attraverso il caos, e continueranno a ribadire questo concetto in tutto il libro, insieme a quelli analoghi del «solve et coagula» e del metodo problema-obiettivo-soluzione; quasi non c’è capitolo in cui questi concetti non vengano ricordati. Un’applicazione particolarmente significativo del «solve et coagula» viene illustrata parlando dell’uso strumentale dei principii liberali «libertà, eguaglianza, fraternità», propugnati per sostituire l’aristocrazia cristiana (sorta su base morale, intellettuale e meritocratica) con un’aristocrazia plutocratica (che è quella che osserviamo oggi imporre i propri diktat alla politica).
Nel secondo capitolo, i Protocolli chiariscono bene che il possesso delle ricchezze non è fine a se stesso, ma è un mezzo per giungere al governo, che si vuole universale. Altro compito delle ricchezze è quello di finanziare e monopolizzare i mezzi di comunicazione, in modo da influenzare la cultura, la visione del mondo e gli stati d’animo. Nel terzo capitolo, i Savi anziani rivendicano, come proprio successo, la Rivoluzione Francese. Inoltre preannunciano la grande crisi finale, che indurrà la plebe a invocare il loro governo mondiale. L’identificazione dei Savi con gli Illuminati risulta già perfetta in questi primi tre capitoli, i programmi di Weisshaupt (compresa la preparazione della Rivoluzione Francese trattata al congresso di Wilhelmsbad) e quelli esposti nel carteggio Pike-Mazzini risuonano dettagliatamente specificati. La strumentalità delle sette segrete per il controllo delle democrazie (che sarebbero solo una fase di transizione tra l’impero cristiano e quello degli Illuminati) è enunciata nel capitolo IV, la promozione della guerra mondiale nel capitolo VII. L’antisemitismo per controllare i «fratelli minori» diventa chiaro leggendo il termine «fratelli» in chiave massonica.
L’esoterismo dei Savi, dichiarato fino all’estremo nel capitolo XIII («il progresso, come qualunque altro falso concetto, serve a nascondere la verità, affinché non sia palese ad altri che a noi») spiega perfettamente i «misteri» della «dottrina di Mosè». Quando nel capitolo XV i Savi decretano che «all’avvento del nostro regno sarà stabilita la pena di morte per i rivoluzionari e per le società segrete» esprimono la dialettica rivoluzionaria sempre utilizzata dai «burattinai»: circondarsi di utili idioti fino alla presa del potere e, qui giunti, per prima cosa eliminarli, sopprimendo con essi l’ala moderata del cambiamento. Lo si vide nella Rivoluzione Francese, in cui i giacobini eliminarono i girondini, in quella russa in cui i bolscevichi eliminarono i menscevichi e in quella nazista, dove le SS eliminarono le SA. Questo stile di condotta, utilizzato per selezionare l’elemento più radicale della sovversione, non si limiterà alla sfera politica, ma investirà il piano culturale e religioso: «Un’organizzazione come la nostra distruggerà tutte le idee con cui abbiamo contaminato la vita dei gentili» (capitoloXVII) proprio come prescriveva il Pike, che si proponeva di «schiacciare e conquistare al tempo stesso» sia i cristiani che gli atei, per assoggettarli alla «pura dottrina di Lucifero». E l’espressione del capitolo XXIII «Pregate Iddio e prosternatevi a colui che porta il segno della predestinazione del mondo», si può ben immaginare quale dio inviti a pregare, affinché regni il predestinato, che, non essendo il Cristo, (nei Protocolli né si nega il Cristo, né si attende altro Messia) è certamente una figura anticristica. Infine l’imperscrutabilità degli obiettivi del futuro imperatore mondiale, che però deve realizzare i piani dei Savi, lascia intendere la sottomissione ai superiori incogniti, che, nella vera realizzazione del progetto, sono ultraumani, ovvero dei demoni (del resto programmi con una durata di parecchie vite umane, come appare dai Protocolli, non possono avere altro senso che quello religioso e il mandante ultimo deve avere a disposizione molto più tempo di quello di cui normalmente si usufruisce sulla terra).
A proposito della natura satanica di questi programmi, non può sfuggire una tipica nota stilistica: il tono pomposo, truce e superbo dell’esposizione e il contorto barocchismo dei progetti. La dottrina gnostica prevede una catena di dei in progressiva degenerazione, per spiegare come l’ultimo, il demiurgo, sia pervertito e per giustificare come tutto sia il contrario di quello che sembra (satana al posto di Dio, il male al posto del bene e il peccato al posto della virtù) ma il buon senso più elementare ci dice che le cose più semplici (che sono le più importanti) sono proprio quello che sembrano. Allo stesso modo l’idea che un popolo vessato, perseguitato e stremato, invochi di essere governato dai suoi aguzzini stride col buon senso: possibile che a nessuno sia venuto in mente che il popolo seviziato, alla prima occasione, si darebbe al linciaggio degli oppressori? Ecco, c’è una continuità di tono e di contenuto in queste eresie e in questi programmi nefasti, che lasciano supporre un’unica origine. Proprio come, nel campo opposto, si può notare una perfetta continuità di stile e di parlata nelle rivelazioni attribuite alla Madonna, indipendentemente dalle epoche in cui sono state profferite e dalla lingua, età, o cultura dei veggenti.
Una discussione che si impone, nell’identificazione del cadavere, è se i Protocolli rappresentino o meno anche una cospirazione ebraica. Non solo perché si parla di Israele e sangue di Sion (con i grossi limiti esposti nella prima parte di questo articolo), ma, soprattutto, perché le idee dei Savi sembrano coerenti col Talmud. In effetti certi principii sembrano convergere: nei Protocolli si accenna più di una volta ai rivali intelligenti e alle personalità autonome, spiegando come vadano isolati, emarginati e tolti di mezzo e il Talmud recita: «Il migliore dei cristiani, uccidilo». Oppure i Protocolli propugnano la distruzione delle altre religioni, anche al costo di creare atei e il Talmud replica: «Non è lecito inviare doni al cristiano nel giorno festivo se non sia ben noto che s’inviano ad uno di loro il quale non crede né serve gli idoli (cioè è ateo)» il che significa che l’ateo è tollerabile, il cristiano no. I Savi si ripromettono di eliminare i monarchi gentili, loro concorrenti pericolosi e il Talmud: «Di certo la nostra prigionia durerà, fino a quando non siano distrutti sulla terra i capi dei popoli cristiani». E infine, quanto all’odio speciale che i Protocolli riservano alla Roma papale, il Talmud concorda: «Quando Roma sarà devastata, allora sarà la redenzione degli Israeliti». Infine parecchi esponenti dell’alta finanza, chiaramente implicati nei circoli esoterici, vantano ascendenze ebraiche.
A questo punto sarebbe opportuno osservare la questione con il giusto distacco: se vi è una certa concordanza tra i Protocolli e il Talmud, perché concludere affrettatamente che i Protocolli sono ebraici? E perché non potrebbe essere invece il Talmud satanico? Riflessi condizionati, sopravvalutazione dell’ebraismo?
Una serie di ottimi articoli di Maurizio Blondet sono comparsi su questo sito proprio in questo periodo, illustrando i contenuti più importanti della tradizione scritta del rabbinismo. A quelli si rimanda per le citazioni e di quelli utilizziamo semplicemente le conclusioni: il Talmud, in modo più o meno sfacciato, nega tutti e dieci i comandamenti. Si chiede, di grazia, cosa altro dovrebbe dire per meritarsi l’accusa di avere un’origine maligna? È vero, molti famosi illuminati si dicono ebrei (in realtà di razza bianca caucasica), ma non vi è forse una spiegazione naturale? Le profezie dicevano che il Tempio non sarebbe caduto fino all’arrivo del Messia e, proprio per questo motivo, durante l’assedio di Gerusalemme da parte di Tito, si barricarono nel Tempio, tentando una resistenza che andava oltre ogni ogni logica umana. La presa e distruzione del Tempio (che Tito voleva conservare in quanto meraviglia architettonica e invece andò distrutto per una complessa rete di «casualità» provvidenti) provocò un terremoto spirituale nei giudei sopravvissuti: essi pensavano che il Messia dovesse ancora venire e quindi conclusero che le profezie erano false e il loro Dio cattivo e ingannatore. Ed ecco che le dottrine gnostiche, che già serpeggiavano tra i fermenti ereticali dell’ebraismo post babilonese, divennero improvvisamente attuali e convincenti. Se, a questo punto, proviamo per un attimo a fare lo sforzo intellettuale di metterci nei panni del diavolo, non possiamo non vedere quale magnifica occasione fosse: il popolo, eletto da Dio per portare la salvezza, cadeva nelle sue reti! Come non favorirlo al massimo nella sua controchiesa, per farne il suo popolo eletto, come non gongolare per essersi appropriato di uno strumento di Dio! E quale soddisfazione nell’illudere gli ebrei che lui avrebbe realizzato i loro sogni (in realtà strumentalizzandoli per i propri progetti) facendo loro credere di disporre di una nuova incommensurabile Potenza, quando invece ne divenivano schiavi!
Il programma Pike-Mazzini prevede che il sionismo politico debba combattere l’Islam, affinché entrambi si distruggano a vicenda, quindi il privilegio ebraico sarebbe temporaneo, per poi essere sacrificato nel pentolone della rivoluzione satanica. Anche la Russia sovietica, che costituisce un bell’esempio di realizzazione parziale dei Protocolli, vide gli ebrei prendere il potere e porsi in cima a tutte le gerarchie, politiche, militari, culturali. Per vent’anni, dal 1917 al 1937, mentre i russi facevano la coda per il pane, gli ebrei venivano abbondantemente approvvigionati; mentre i preti ortodossi erano fucilati, le chiese abbattute o sconsacrate e a scuola si istituiva l’ora settimanale di ateismo, né un rabbino né una sinagoga venivano toccati e le più odiose istituzioni repressive, come la Ceka, venivano monopolizzate da ebrei gongolanti. Ma dal 1937 avvenne l’inopinabile: una loro creatura, Stalin, mutò repentinamente politica e iniziò a epurare tutti quegli uffici amministrativi composti di soli ebrei, cominciò a sfavorirli e a perseguitarli silenziosamente, fino al punto di ucciderne gratuitamente 800.000 nei lager nazisti «liberati». Ecco la remunerazione di satana! Dice la scrittura: «Il salario del peccato è la morte», certamente quella spirituale, ma tante volte anche quella materiale.
Quindi la nostra risposta al quesito se i Protocolli ritraggano una cospirazione anche ebraica, è che la componente ebraica esiste, ma con caratteristiche accidentali e strumentali, a fronte di un satanismo efficiente e sostanziale. Un’ultima nota sul linguaggio e i simboli ebraizzanti dei Protocolli. Gli ambienti esoterici utilizzano costantemente dei linguaggi velati, in cui le parole designano altro da ciò che significano. Ricordiamo l’esempio dell’abbé Roca, che usava i termini cristiani ma, ai suoi complici, dichiarava: «Il mio Cristo non è quello del Vaticano» e sosteneva che il cristianesimo puro è il socialismo, anzi che il socialismo delle sette segrete è il «cristianesimo esoterico» (genere di linguaggio di cui ai giorni nostri è maestro, ad esempio, un Cacciari). Allo stesso modo i Protocolli si comportano con i termini ebraici, senza neppure curarsi troppo di renderli verosimili, dato che si tratta di un testo destinato agli iniziati.
L’arma del delitto
Per spiegare la presenza nei Protocolli di tanti elementi comuni con il libello dello Joly, occorre che i Dialoghi siano serviti come materiale preparatorio per i Protocolli, oppure che i due testi abbiano attinto ad una fonte comune. Noi propendiamo per entrambe le soluzioni contemporaneamente.
Giovanni Preziosi allude al fatto che lo Joly fosse mezzo ebreo (cosa che non sembra affatto vera) e massone e con lui altri commentatori. Tuttavia nessuno ha mai specificato un possibile nesso tra la storia personale dell’avvocato parigino e il fatto che i Dialoghi attingessero a una fonte di conscenze occulte. È quanto invece cercheremo di fare adesso, basandoci sugli indizi disponibili.
Nato nel 1829, interruppe gli studi, lavorando per sette anni come addetto alla segreteria in un ministero della capitale. Ripresi gli studi si laureò nel 1860 e per quattro anni esercitò l’avvocatura, facendo la conoscenza, in tribunale, di importanti personalità, come Favre (con cui fece una certa amicizia) e Grevy. Nel 1864, proprio a causa della pubblicazione dei Dialoghi all’inferno tra Montesquieu e Machiavelli fu arrestato, condannato a un anno e mezzo di prigione e radiato dall’ordine degli avvocati. Continuò a interessarsi di politica, scrivendo sui giornali e, dopo la caduta di Napoleone III tentò di partecipare alla vita pubblica, senza però riuscire ad entrare negli organi istituzionali. Arrestato nuovamente per il suo coinvolgimento nei moti insurrezionali del 31 ottobre 1870, fu spettatore critico della Comune, in quanto sostenitore della «repubblica conservatrice» da lui opposta alla «repubblica radicale». Continuò a lavorare come giornalista, polemista e autore, esprimendo una certa indipendenza di pensiero. In occasione delle elezioni del 1877 tappezzò Parigi di manifesti che elencavano le malefatte di Grevy, ma questi, rifiutando il collegio di Parigi andò a farsi eleggere nel Jura. L’anno seguente, il 17 luglio, il cadavere di Joly veniva ritrovato su una poltrona, con una pistola ai suoi piedi. Nonostante alcune perplessità, la polizia archiviò il caso come suicidio.
Gli elementi decisivi della vita di Joly sono dunque: il periodo forense in cui dimostrò talento e la capacità di intuire le conseguenze degli atti legislativi (capacità che esternò pubblicando due opuscoli di commento al decreto del 1860 con cui Napoleone III modificava la costituzione del 1852 introducendo degli elementi liberali). Il secondo fatto caratteristico risiede nell’arresto e la condanna, piuttosto pesante se si considera che aveva già pubblicato un libello Cesar che aveva un aspetto ben più satirico dei Dialoghi. Questi ultimi, infatti, sono scritti in forma di discussione politica puramente teorica e, per quanto si possano cogliere dei riferimenti al secondo impero, non si nota in essi una virulenza polemica, quanto piuttosto la passione speculativa. Il terzo elemento notevole è la polemica con Grevy e il quarto è il suicidio.
La possibile ricostruzione che spiegherebbe la parentela tra i Dialoghi e i Protocolli è la seguente.
L’acume di Joly viene notato negli ambienti del tribunale da qualche dignitario massonico impegnato nello studio dei programmi di controllo del potere. L’avvocato dunque viene avvicinato (probabilmente dal massone Jules Favre) e invitato a una collaborazione sotto forma di studio legislativo riservato, con l’obbligo di discrezione. Le forme della cooptazione massonica prevedono uno svelamento parziale e progressivo delle attività e dei fini della setta (nonché dell’identità degli appartenenti) per cui si può immaginare che se Joly aderì, lo fece con l’affiliazione minima, sotto la specie più innocua di «aiuto reciproco per la carriera» e «preparazione giuridica per un futuro democratico». Naturalmente i testi su cui lavora non sono quelli completi, che enunciano gli autentici principii e obiettivi degli Illuminati, ma sono un programma mitigato, «ad usum Delphini», che il direttivo di loggia utilizza per definire e analizzare i metodi applicativi del vero progetto. Un esempio recente di questo genere di «programmi esterni» lo si è conosciuto con il programma «rinascita democratica» della loggia P2, quasi innocuo secondo l’ottica rivoluzionaria, ma utile a radunarvi attorno un gran numero di personalità influenti, cominciando a indirizzarle nella direzione voluta.

A Joly il gioco piace e ci prende gusto: quando, nei Dialoghi, Machiavelli, propone il metodo del prepensionamento forzato e conseguente rotazione dei magistrati per minarne l’indipendenza, esordisce così: «Ma io credo di aver trovato un espediente alquanto ingegnoso, molto semplice, in apparenza meramente regolamentare… ». Con questa auto incensazione di Machiavelli, Joly rivela il compiacimento per una buona pensata, che rivendica con orgoglio. Forse avanza anche di qualche grado in quello che per lui può essere il divertente gioco massonico. Poi, nel 1864, l’alzata d’ingegno: pubblica i Dialoghi, magari per far sfoggio di bravurismo, magari per polemica col regime imperiale, forse per questi motivi e in più perché «A volte qualcuno ha voglia di raccontare semplicemente la verità. Accade, specie se si sa una verità orribile: viene una voglia pazza. Allora si scrive un romanzo» (Maurizio Blondet, Gli Adelphi della dissoluzione). Un romanzo, o un trattatello a sfondo satirico. Il carattere di Joly è indipendente e indisciplinato, a volte impetuoso, ricorda da vicino il Mozart che pubblica il Flauto magico (che al compositore salisburghese costò molto caro). Ed ecco che arriva la reprimenda: prigione e carriera stroncata.

I dubbi sulla sproporzione della pena sono legittimi: nel testo non si percepisce virulenza contro il regime imperiale, anzi, a ben considerarlo, si presta meglio a condannare le false democrazie, che, dichiarando di rappresentare il popolo, attuano un agenda totalitaria decisa in sede extraistituzionale. (Per certi versi i Dialoghi sono un buon ritratto dell’Unione Europea).

Non solo, ma Joly aveva già pubblicato Cesar in cui la finalità satirica antiimperiale era molto più scoperta. Il libro era stato ritirato dal commercio, ma l’autore non aveva avuto nessuna conseguenza. Anche sotto questo aspetto sorge spontaneo un parallelismo con l’attualità: Dominique Strauss-Kahn, vive una vita da libertino, talmente immerso nel vizio da dichiarare (dopo lo scandalo) di essere «malato di sesso». Quindi per cinquant’anni combina chissà quali porcate, ma solo ed esclusivamente dopo essersi lasciato sfuggire in una conferenza che il dollaro non è più adatto come moneta di riferimento per gli scambi internazionali, allora arrivano l’arresto e la fine della carriera al Fondo Monetario. Si può ben credere che tanto Strauss-Kahn quanto Joly abbiano subito una punizione massonica. Dato il carattere dell’avvocato, è facile dedurre che, lungi dal rientrare nei ranghi e sottomettersi, entrasse in polemica con la loggia, pensando ingenuamente di poter condurre una sua battaglia privata. Dopo la caduta di Napoleone III, tentò di ottenere un posto nel governo di «Difesa nazionale», ma ne fu rigorosamente estromesso. Durante i moti del 31 ottobre 1870 fu accusato di gravi ingiurie al suo ex amico Favre (ora ministro degli Esteri, che offrì la resa al «fratello» Bismark) e, addirittura, di aver sparato un colpo di pistola contro il generale Trochu (capo del governo). Nonostante le sue smentite venne nuovamente arrestato. Quando la Comune fu soffocata nel sangue, la polizia politica di Mac Mahon perquisì la sua abitazione, pur essendo lo Joly un oppositore dell’esperimento comunardo. Se non si può proprio parlare di persecuzione bipartisan, è comunque evidente che Joly fosse stato bollato nelle cerchie che contano del potere.
Potè scrivere per sette anni su un giornale conservatore, conducendo la sua polemica contro la sinistra repubblicana, ma in concomitanza con la campagna elettorale del 1877 si mise in rotta di collisione frontale col Grevy (che due anni più tardi sarà presidente della repubblica). Clotilde Bersone (ancora lei!) ci informa che nel 1881 Grevy subentrò a Garfield come Gran Maestro della loggia parigina degli Illuminati e gli dedica un intero capitolo del suo libro. Joly certamente non sapeva contro chi si stesse mettendo, perché gli alti gradi iniziatici non si rivelano tali agli adepti inferiori. Tuttavia potrebbe aver appreso in loggia qualche segretuccio poco edificante del politico, che si prodigò a sbandierare mettendo in piazza i suoi panni sporchi (quelli che aveva trovato). Joly ci mise del suo in questa campagna, stampò i manifesti a sue spese e fece inserzioni sui giornali. Vinse persino due cause contro giornali che avevano rifiutato di pubblicare le sue inserzioni. È possibile immaginare che tanta acrimonia gli venisse dal fatto di aver capito (o forse glielo avevano fatto capire con ammonimenti e minacce) donde provenissero le sventure che aveva patito.

Ma l’anno seguente i conti erano regolati: Joly «veniva suicidato» con regolamentare esecuzione massonica.
Questa ricostruzione, basata ovviamente su parecchie supposizioni, che però si armonizzano perfettamente con i fatti conosciuti, può spiegare le parti comuni tra i Dialoghi e i Protocolli. I primi ricalcano un programma di una cerchia esterna, i secondi sono quelli di un livello iniziatico più elevato. Joly, avrebbe contribuito, come esperto di diritto, alla stesura di qualche parte del programma «presentabile», apprendendo al tempo stesso qualche brandello delle intenzioni più autentiche, che aleggiava in loggia. Dopodiché, avrebbe pubblicato il tutto con una sua sintesi originale, in forma di dialogo. Resterebbe da spiegare l’esito dell’inchiesta di Stolypin. Ma se i Protocolli dicevano il vero, allora gran parte degli addetti ai servizi di intelligence erano affiliati alla setta. Idea tutt’altro che peregrina considerando il proliferare di esoteristi che assediavano la corte imperiale proprio in quegli anni (nel 1905 venne ospitato il ghota della magia nera dell’epoca: Papus e Maitre Philippe da Lione, che disputarono con l’ineffabile Rasputin) E bastava anche un solo massone al posto giusto per depistare completamente i risultati dell’indagine.

Il movente
La domanda del motivo per cui una setta segreta dovrebbe scrivere un suo programma segreto (esponendolo così al rischio dello svelamento) è perfettamente legittima. La prima risposta è che si tratta comunque di un fatto. In particolare nel 1786 la polizia bavarese scoprì numerose lettere e documenti degli Illuminati che furono pubblicati per ordine del Re. Ed è proprio da questi scritti che è stato possibile conoscere il programma di Weisshaupt. Tuttavia esistono fondamentalmente due motivi. Il primo è quello della formazione degli adepti. Non bisogna dimenticare che i Protocolli sono stati presentati come appunti per conferenze (o tratti da conferenze! Nda) e, realmente, ne hanno l’aspetto. Lo si nota dalle numerose ripetizioni che ritornano nei vari capitoli e dall’ordine, a volte sparso, degli argomenti. Il fatto che l’istruzione dovesse procedere per gradi, senza svelare troppo agli adepti dei livelli inferiori, richiedeva diversi tipi di discorsi e, per evitare nocive confusioni, conveniva basarsi su documenti scritti. È possibile che il solerte Joly avesse preso appunti nelle sessioni formative e che quindi una parte del suo libro attingesse a una fonte comune a quella dei Protocolli, mentre i Protocolli, a loro volta, possono aver usufruito del lavoro al dettaglio della sessione a cui collaborò Joly.
Ma esiste un secondo motivo. Un programma di alto livello, come necessariamente è un agenda mondialista, (quindi per tornare all’ipotesi del Carr il programma della prima riunione delle tredici famiglie a casa Rothschild) non può che essere espresso in termini molto generali.

Il corso dell’applicazione deve essere adattato ai tempi e ai luoghi, grazie all’apporto competente di esperti settoriali e locali. Non è strettamente necessario che questi esperti condividano e neppure conoscano tutto il programma globale, anche se va fornito loro qualche pretesto che spieghi lo studio richiesto. Quindi devono esistere non solo programmi a differenti livelli di riservatezza, ma anche programmi a diversi livelli applicativi, dal macro al micro. E tali programmi, dopo una fase di studio e proposta, attraverseranno anche il vaglio di opportuni think tank nelle sedi competenti (dotate dell’adeguato livello iniziatico). Un esempio può essere il club Bilderberg, che al suo interno può svolgere più di un ruolo: quello di convogliare gli «studi di settore» ricevendo anche contributi extra massonici, e quello di approvazione dei provvedimenti, decisi in riunioni più riservate da parte degli «alti gradi». Il programma illuminatico, dunque, si presenterà sempre un po’ come «work in progress» da perfezionare nel tempo.

Quello che può essere un esempio odierno, riguarda Zbigniew Brzezinski. Questo funzionario dell’Amministrazione statunitense, dotato di solido potere (è uno di quelli che restano mentre i presidenti cambiano) si è detto preoccupato per un possibile risveglio politico globale. Per ovviare a questa «disgrazia» (non sia mai, il popolo è bue e deve restarlo, anzi lo aiutiamo noi a conservare la sua bovinità!) ha proposto due tipi di rimedi. Il primo consiste nel ridurre la maggioranza della popolazione sulla soglia della povertà, in modo che, faticando ad arrivare alla fine del mese, la gente abbia altro a cui pensare.

Il secondo è di annegare nel divertimento le capacità critiche della massa. Come si vede Brzezinski non propugna il «panem et circenses» degli antichi, ma, secondo la più rigorosa ortodossia protocollare, predica la privazione del «panem» (perché la povertà tiene la gente sottomessa) e tanto «circenses» (che secondo i Savi comprendono anche le dipendenze, come l’alcool e il gioco), ricalcando alla lettera quanto affermato nel capitolo XIII dei Protocolli. Però non si limita a ripetere la lezione dogmatica, perché ha introdotto un perfezionamento: il tittytainment, «intrattenimento con le tette» cioè un metodo di distrazione prolungata, basato sul potere fascinatorio di quei passatempi che lusingano certi istinti primordiali, con ciò atti a creare una certa dipendenza. Questo concetto mefistofelico, al cui servizio sono stati impiegati studi psicologici e di neuropsichiatria (per il nuovo vastissimo campo dei videogiochi), dimostra che Brzezinski è un maestro di manipolazione delle masse ed esperto di architettura sociale e lo candida senz’altro a essere individuato come uno dei Savi anziani dei nostri giorni.

Sentenza d’Appello
Non è possibile dimostrare la genesi dei Protocolli, anche se lo spirito del testo coincide con quello degli altri documenti conosciuti della setta, eversiva, cospirativa e satanista. La ricostruzione proposta è coerente e plausibile e ha il merito di suggerire una prospettiva secondo cui i Protocolli sarebbero «autentici». Non è avallabile per insufficienza di prove, ma sarebbe meritevole di un supplemento di indagine, alla ricerca di elementi che la confermino o smentiscano.

Conclusione
Indipendentemente da quello che si può pensare dei commentatori e polemisti che ne hanno parlato, il testo dei Protocolli è meritevole di essere accostato.

Per la profondità dei concetti che riguardano l’indirizzamento dell’opinione pubblica e del consenso, per l’individuazione degli elementi atti a modificare il pensiero e le credenze (anche religiose), per l’illustrazione di progetti a lunga scadenza e per una teoria monetaria-finanziaria sorprendentemente corretta, i Protocolli risultano un testo interessante in sé e si rivelano essere una delle migliori chiavi di lettura per interpretare gli attuali avvenimenti mondiali.

Nicolas Burbaki – Aprile Maggio 2012

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Commento di Giorgio Vitali:

AVEVO APERTO UNO SPIRAGLIO SU UNA QUESTIONE FONDAMENTALE, CHE DEVE SERVIRE IN OGNI CASO NELLA VALUTAZIONE DEGLI AVVENIMENTI: in tal senso è utile partire dalla COMPRENSIONE dello storicismo. Cos’è in sostanza lo STORICUISMO, e perchè è sostanzialmente connesso coll’idealismo? semplicemente perchè assume un concetto fondamentale. Tutto l’uomo è nella sua storia. E la sua storia è NELLA SUA TESTA. NEL SUO PENSIERO.Non c’è bisogno di verifica concreta. Perchè anche la verifica concreta ha un significato solo nella testa di chi la pensa.
Un esempio può bastare: cosa resta a NOI, oggi, quanto avvenuto NEI SECOLI, almeno per un millennio, di discussioni sulla “natura di cristo”? E si è trattato di dispute filosofiche nelle quali centinaia di pensatori hanno spremuto i loro cervelli pur di ottenere la VITTORIA sugli odiati nemici: invariabilmente ERETICI.
Cosa cambia per noi oggi se Cristo sia o no materialmente e biologicamente esistito, visto che NON SIAMO SUOI CONTEMPORANEI E NULLA SAPPIAMO DI LUI E DEI SUOI SEGUACI?? Tutto ciò che persiste è L’IDEA DEL CRISTO.Quella che ciascuno di nOI ha nella propria testa.NE CONSEGUE L’EQUIVALENZA DELLA OLOMITOLOGIA=PROTOCOLLI.
Poi c’è un’altra cosa da aggiungere. Il sostanziale equilibrio interno delle grandi linee filosofiche storicamente determinatesi. ESEMPIO: la rivalutazione della filosofia di Giordano Bruno è IMPLICITA nella fisica post-quantistica. E non potrebbe essere diversamente, stanti le premesse logiche delle due asserzioni fondamentali che accomunano il pensiero post-rinascimentale bruniano e le implicazioni storico-filosofico-religiose della fisica post- quantistica. E’ per questa ragione che il Bruno non poteva scampare al rogo. GV.

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