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Veganismo – L’opzione nutrizionale nonviolenta

Alcuni nutrizionisti sono soliti rivendicare l’esclusività scientifica delle loro argomentazioni, mentre ciò che muove noi vegani è l’aspetto etico del problema; come se l’etica fosse una componente del tutto trascurabile mentre dovrebbe mettere in secondo piano qualunque assioma scientifico ed essere il fulcro decisionale di ogni popolo civile.

La medicina convenzionale usa somministrare carne e formaggi a pranzo e a cena negli ospedali agli ammalati di cancro (principale causa di malattia) e trascura clamorosamente i risultati scientifici di 22 esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, provenienti da 10 paesi diversi e gli 800 dossier arrivati da ogni parte del mondo messi a punto negli ultimi 20 anni. E in fatto nutrizionale ha osteggiato per secoli ciò che oggi consiglia, come il consumo di frutta e verdura crude e per duemila anni ha negato qualunque relazione tra tipo di alimentazione e malattia. Ma per noi vegani la vera scienza è solo quella che cerca le cause della malattia e che considera l’individuo nella sua interezza fisica, mentale, emozionale e spirituale.

Noi riteniamo che la vera scienza nutrizionale sia solo quella che fa riferimento alle leggi naturali, alla scienza di Ippocrate e agli Istituti più accreditati, aggiornati e indipendenti che in fatto nutrizionale raccomandano un’alimentazione totalmente vegetale. Sono i risultati concreti che contano: la scelta vegan consente di essere immuni alla gran parte delle malattie e di conservare una salute eccellente. E crediamo che la nostra visione sia nel giusto perché benèfica per l’uomo, per gli animali, l’ambiente, il Terzo Mondo, l’economia.

Franco Libero Manco

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L’alimentazione vegetariana-vegana come passo verso l’ecologia

Esiste un filo molto sottile che lega l’uno all’altro ogni essere del nostro “uni-verso”. E’ proprio quel filo, tanto sottile e misterioso che permette di incontrare “l’altro” e di creare, nello scambio di vedute, l’arricchimento “materiale” e “spirituale”! Credo che tale “principio”, abbia guidato, in modo fortemente inconsapevole, la lettura casuale di un titolo, in libreria: “Figli Vegan” di Stefano Momentè. Mi ha colpito molto l’attenzione, volutamente indirizzata alla consapevolezza che è necessario rivolgere all’alimentazione vegetariana-vegana, soprattutto se, tale alimentazione, viene rivolta ai nostri “figli”: bambini e adolescenti, per i quali un primo e corretto “approccio” verso qualunque situazione, è fondamentale, per la vita stessa… Stefano ha saputo cogliere, attraverso la sua analisi, aspetti pedagogici molto importanti e attuali. Per questo mi riempie di infinita gioia, la possibilità di potergli rivolgere alcune domande sul suo percorso e sulla “scelta” che lo vede impegnato in tanta “consapevolezza vegana”.

Alcune brevi informazioni su Stefano Momentè:

Giornalista, scrittore, editore, grafico e consulente pubblicitario. Nel mondo della comunicazione dal 1985. Giornalista dal 1988.Nel 2001 ha fondato Vegan Italia (associazione nazionale per una corretta informazione sul veganismo/vegetarismo), in seguito sito informativo, ora nuovamente associazione. Ha lanciato il circuito Ristoranti Verdi ed è stato per anni membro di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Promuove la scelta vegana con conferenze, corsi, seminari, articoli, libri. Veganitalia Cooking School è la sua scuola di cucina itinerante per la diffusione della cultura vegan e crudista.

INTERVISTA:

1 ) Buongiorno Stefano, vuole raccontarci, brevemente quale è stato il momento della sua vita, in cui ha scelto, con forte determinazione, di approfondire l’alimentazione vegana e perché?

E’ una scelta che ho fatto ormai 30 anni fa, a causa di un malessere interiore che avevo da un po’ di tempo e non riuscivo a spiegarmi. E ad un’illuminazione. Era il febbraio 1985. Rientrando a casa un giorno mi resi conto, guardandoli entrambi, che la mia amata cagnolina era esattamente uguale al coniglio spellato sul tavolo della cucina. Che senza peli e pelle sarebbero stati davvero identici. Così siamo tutti nell’essenza. Non ci sono categorie. L’etica è stata perciò la molla che mi ha obbligato a decidere e mi ha convinto sempre più, nel tempo, di aver fatto la scelta giusta.

2) Come è cambiata la sua vita, dopo questa determinante scelta?

Io dico sempre che è stata la scelta più importante della mia vita.

3) Ci sono stati, in passato, “personaggi chiave” che l’hanno spinta a cambiare radicalmente le sue scelte alimentari?

No, ma questo vale per tutti. Nessuno può decidere per te, le motivazioni possono arrivare solo dall’interno.

4) Ha trovato subito un ambiente favorevole al suo cambiamento, o, come immagino, ci sono stati iniziali momenti di disagio? Ci racconti qualcosa..

Bè, 30 anni fa non c’era l’informazione che c’è oggi. Chi solo si dichiarava vegetariano era visto come un alieno. Pochissimi libri, non c’era la rete, l’approccio dei più verso il mondo veg era di diffidenza e derisione. Anche da parte di chi si occupava di ristorazione e quindi avrebbe dovuto gestire ogni situazione con lo stesso criterio. Non mi va di ricordarle, ma le umiliazioni, le assicuro, sono state moltissime.

5) “Figli Vegan”, il libro che ha colpito la mia attenzione, come potrebbe aiutare i ragazzi a cambiare scelte di vita, legate all’alimentazione?

Le diete vegetariane e vegane soddisfano pienamente le esigenze nutrizionali di bambini e ragazzi. Non lo dico io, ma l’Associazione dei Dietisti Americani (ADA) che lo ripete nelle sue posizioni biennali dal 1987. Ovviamente ci vuole attenzione. Per questo ho deciso di raccogliere le mie esperienze ed i miei studi in un libro, agile ma completo. In cui ci fosse tutto.

Recenti ricerche rivelano addirittura, ad esempio, che le diete vegane per bambini superano addirittura le dosi raccomandate per molti nutrienti e come i bambini vegani abbiano un introito più elevato di fibre e ridotto di grassi totali, grassi saturi e colesterolo rispetto ai bambini onnivori. Le accuse di provocare carenze proteiche, vitaminiche (B12 e D) e di sali minerali (Calcio, Ferro e Zinco) mosse a tali diete da alcuni medici sono dovute a casi sporadici, segnalati nella letteratura medica, di bambini malnutriti per ignoranza o per fanatismo ideologico dei genitori.

Al contrario un’alimentazione vegetariana equilibrata, anche se differisce dai canoni dietetici più seguiti, non è affatto contraria alle indicazioni dietetiche espresse da organismi nazionali, quale l’Istituto Nazionale della Nutrizione, attraverso i Larn (Livelli di assunzione raccomandati dei nutrienti) e internazionali quali l’Organizzazione Mondiale per la sanità, attraverso il Codice Europeo contro il Cancro. Tali indicazioni si riferiscono, in particolare, all’opportunità di una riduzione percentuale di grassi di origine animale, in particolare, all’opportunità di una riduzione percentuale di grassi di origine animale, di un contenimento nell’assunzione di proteine animali e di una corretta assunzione di oligoelementi, di un contenimento nell’assunzione di proteine animali e di una corretta assunzione di oligoelementi, fibre vegetali e polisaccaridi complessi.

6) Quali consigli offre a coloro che hanno desiderio di approcciarsi al veganesimo, ma non riescono a trovare validi punti di riferimento?

Io preferisco chiamarlo veganismo. Sa meno di setta, di religione. Ovviamente consiglio loro di non fermarsi al primo che parla, ma di ascoltare tutto, leggere tutto. Cercare i loro punti di riferimento in chi da molti anni si batte per fornire una corretta informazione. Non su chi si improvvisa oggi.

7 ) E per concludere: ci consiglia altri suoi testi, di medesima ispirazione?

Ho cercato e cerco di affrontare in maniera ampia il tema. Da molti punti di vista. Quindi ognuno potrebbe trovare ciò che cerca, dal significato profondo dell’essere vegan, alle ricette, alla nutrizione, alla salute, all’igienismo e al crudismo.

Antonella Pedicelli

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Luglio di lune piene a Treia, Grecia: la bufala del referendum “democratico”, Capodimonte: appello per le oche, persona ed antropocentrismo

luna piena a Treia

Il Giornaletto di Saul del 1 luglio 2015 – Luglio di lune piene a Treia, Grecia: la bufala del referendum “democratico”, Capodimonte: appello per le oche, persona ed antropocentrismo

Care, cari, la mattina del 30 giugno Caterina è tornata, in treno (Via Ancona), a Spilamberto… Così sono rimasto solo soletto qui a Treia. Non mi sono perso d’animo ed ho cominciato a darmi da fare incontrando Alberto Meriggi e Lorenzo Luccioni per studiare la possibilità di una manifestazione culturale da organizzare a Treia, relativamente alla proposta di Marinella Correggia su “un pomeriggio per la pace”: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/06/16/treia-pomeriggio-per-la-pace/ – Domani 2 luglio ricorre la prima luna piena di luglio il successivo plenilunio ricorre il 31 luglio. Quindi avremo la possibilità di vivere per due volte nello stesso mese quella grande apertura mentale che deriva dall’influsso lunare nel suo massimo fulgore. Tra l’altro nella seconda luna piena di luglio Caterina ed io saremo di nuovo uniti (lei ritornerà a Treia per le vacanze estive) e questo mi fa venire in mente la prima volta che festeggiammo la luna piena di luglio a Treia, accadde nel 2010, e c’era con noi anche Sonia Baldoni. Con il plenilunio di quest’anno inizia anche la consueta “settimana ecologica conviviale” durante la quale vengono a stare con noi a Treia diversi amici e parenti. Quindi iniziare la vacanza con una luna piena sarà altamente favorevole per tutti. Il clou della settimana vacanziera sarà la finale del gioco della palla col bracciale che si tiene a Treia la prima domenica di agosto. Ora voglio raccontarvi qualcosa sul significato della luna piena di luglio..
- Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/06/30/treia-2-luglio-2015-e-31-luglio-2015-celebrazioni-della-duplice-luna-piena-al-circolo-vegetariano-vv-tt/

Giornaletto e convenevoli filosofali – Scrive J.M.: “Gentile Paolo, Viste le coincidenze, devo “assolutamente” comunicarLe che: 1. Sono arrivato al Suo sito per caso – 2. Sono “vegan” da molto tempo – 3. Anni fa sono andato appositamente a Calcata per visitarla e ne sono rimasto affascinato. – 4. Mia madre, che era una botanica, avendo illustrato la flora ligure al completo, si chiamava Luisa Moglia, come la vostra segretaria. Bello il vostro sito, direi completa unanimità di intenti e filosofia ed è un piacere stabilire contatti, letteralmente voluti o organizzati dal caso. Non mi considero un filosofo, ma sottoscrivo completamente all’idea della lay spirituality, alla quale cerco di conformarmi al meglio che posso (e considero il veganismo come una sua componente). Sulle prove dell’esistenza di Dio rimango molto scettico, considerando i limiti del linguaggio e degli strumenti mentali a disposizione, e sia pure tralasciando che nella concezione generale del paese in cui abito (USA), Dio è il Capitalista Supremo.”

Mia rispostina: “Il dubbio sull’esistenza di dio può essere una chiave utile per aprire porte che altrimenti non avremmo considerato, una cosa però è certa: la nostra esistenza.. E questa vale la pena di essere esplorata e conosciuta”

Grecia. La bufala del referendum “democratico” – I comunisti greci sentono puzza di bruciato al riguardo del referendum proposto da Syriza. L’opinione del KKE è che il referendum sia stato celermente stabilito con l’intenzione di far avallare dal popolo gli accordi che il governo vuole stipulare con la UE (lacrime e sangue). Infatti risulta che l’indicazione velata sia quella di votare “No” rendendo chiaro che questo “No” sarà interpretato dal governo greco come una approvazione della sua proposta di accordo con UE, FMI ed ECB. Insomma la solita manfrina per fregare il popolo “bue” con la scusa della “democrazia”. Infatti, già in altre pagine di questo sito è stato prospettato come in questo referendum sia “…sleale far votare un popolo tenuto all’oscuro dagli informatori corrotti, sulla funzione della moneta debito utilizzata come arma bianca di offesa e di conquista. Solo dopo che al popolo è stato spiegato, con la stessa frequenza il perché della BCE e del neo feudale TRATTATO DI LISBONA, è possibile avere un voto responsabile.” – Continua con comunicato del KKE: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/06/30/grecia-la-bufala-del-referendum-democratico-the-referendum-on-the-5th-of-july-and-the-stance-of-the-kke/

Romagna bella, Romagna in fiore.. – Scrive Paolo Sensini: “La riviera romagnola è ormai ridotta a un gigantesco suk senza più alcuna soluzione di continuità dai Lidi ravennati a Gabicce Mare. Un trionfo per i corifei dell’”integrazione”, che forse vedono in tale andazzo il chiaro segno dell’i-taglianizzazione come piace a loro dei “migranti”. Merce contraffatta, venditori di cibi e bevande di dubbia provenienza, massaggiatori improvvisati e mariuoli a go go distribuiti su oltre 100 chilometri di battigia. In questo caso, tuttavia, i concetti di “legalità”, “controlli” o “evasione fiscale”, parole sempre brandite a mo’ di clava quando fa comodo loro dai cul-tori del politicamente corretto, sono letteralmente sparite dai radar. Chissà come mai? Ormai siamo alla passività e al masochismo più completi. Una situazione che, se vogliamo provare a darcene ragione, più che alla sociologia economica deve riferirsi alla psichiatria. Parlo infatti di problemi psichiatrico-masochistici e magari anche di autolesionismo su base ideologica più che di analisi socio-politica…”

Comunismo come risposta? – Scrive Vincenzo Zamboni: “Giusto a titolo di chiarimento. Sono favorevole in toto al cambiamento comunista dei rapporti sociali così come esplicitato da Karl Marx. Come step one nella disastrosa situazione attuale, considero necessità minima mandare al diavolo (da dove proviene) l’euro con il suo perverso meccanismo tritacarne, e recuperare come minimo dei minimi la sovranità monetaria..” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/06/comunismo-come-risposta-alla-crisi.html

Anche quest’anno l’abbiamo sfangata – Scrive Franca Oberti a commento dell’articolo https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/06/10/anche-questanno-labbiamo-sfangata-incontro-collettivo-ecologista-solstizio-estivo-e-compleanno-di-paolo-darpini/ -: “Bello questo scritto, Paolo! Eh, sì, l’abbiamo sfangata! Purtroppo ho tralasciato di leggere la posta per tanti giorni, perciò mi sono persa questa tua introduzione all’incontro al quale già avevo avvisato che non avrei potuto esserci. Ci incontreremo quando sarà il momento. Un caro saluto a te e Caterina, siete proprio carini…”

Altri pareri sulla crisi in Grecia – Scrive Giuseppe Finamore: “E’ una buona idea quella di rinunciare ad alcuni giorni di ferie per salvare il popolo Greco dai debiti, se ci fosse qualcuno in grado di organizzare una raccolta di fondi di questo tipo, di corsa farei una donazione, soprattutto per non lasciare soli i nostri fratelli greci..” – Scrive Gastaldo Paolo: “Tsipras ha sbagliato, prima del referendum doveva offrire ai greci un modello di sviluppo alternativo a quello UE e global /capitalista / finanzista invece Tsipras e Varoufakis sono stati ambigui, dicendo di non voler uscire dall’Euro…” – Scrive Giorgio Mauri: “La Grecia farà default per un cifra paragonabile al conto in banca della madre dell’ex ministro Papandreu (lui sì che ra una persona seria)” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/06/grecia-proposte-e-commenti-sulle.html

Torino. Sostegno alla Grecia – Scrive Giorgio Moschella: “Manifestazione di sostegno e solidarietà con il popolo greco convocata a Torino da “Cambia la Grecia, cambia l’Europa”. Venerdì 3 luglio 2015, ore 18, IN PIAZZA CASTELLO DAVANTI ALLA PREFETTURA. Info. giorgio_moschella@alice.it”

Montegranaro. Carolingi nel Piceno – Scrive Simonetta Borgiani: “Domenica 5 Luglio 2015 vi aspettiamo a Montegranaro, presso l’Oratorio di San Giovanni, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 per il convegno su “I Carolingi nel Piceno” curato da Alvise Manni. Info. info@centrostudisanclaudioalchienti.org”

Capodimonte. Appello per le oche del lago – Scrive Mariangela Corrieri: “Gentili signori dell’Amministrazione di Capodimonte e della Provincia di Viterbo abbiamo saputo della vostra intenzione di catturare le oche canadesi (Branta canadensis) del lago di Bolsena per imprigionarle a vita. La libertà degli altri non piace… – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2015/06/capodimonte-appello-per-le-oche-del.html

Commento di Salvina Inzana: “Per i nostri fratelli animali l’inferno è qui. E, a differenza degli umani, nessuno li difende. Nemmeno il Papa si rende conto del fatto che finché non verrà condannata la umana vigliacca violenza sugli animali, sugli indifesi non finirà mai nemmeno quella tra i nostri simili. Perché l’umano accanimento divertito e violento contro le altre creature fa da palestra preparatoria alla violenza su tutto ciò che è vivo..”

Appignano riconosce il cittadino Alberto Meriggi – Discorso pronunciato il 27 giugno 2015 dal prof. Alberto Meriggi nel corso della cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del comune di Appignano: “..(..)… a pensarci bene, come può uno che è nato e vive a Chiesanuova di Treia, a quattro chilometri da qui, non sentirsi anche un po’ di Appignano, questo non solo per la vicinanza, ma anche per una naturale omologazione tra le popolazioni, consolidata nel tempo e fatta di continui rapporti fra le persone, di interessi in comune, di amicizie e parentele. Se c’è un confine giuridico tra il Comune di Treia e quello di Appignano, presente sulle mappe, esso di certo non è presente nell’animo delle persone…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/06/appignano-bioregionalismo-storia-e.html

Comunicazioni olistiche – Scrive Sonia Baldoni: “ciao Caterina e Paolo, eccomi tornata da Fabriano dopo tre giornate nei CONVENTI, ora sarò al festival dello spirito della terra che dura fino al 5 luglio 2015 al ALBA . Vi informo anche dell’iniziativa tutelata dal comune di Falconara per la possibilità di avere spazi sulla spiaggia per gli operatori olistici per tutto il mese di luglio e agosto cosi ONORIAMO la rete di “viverecongioia” e diamo la possibilità a tanti operatori di farsi conoscere e dare VALORE ALLO SCAMBIO EQUO. Info. sachiel8@virgilio.it”

Persona ed antropocentrismo – Scrive Subramanyam: “…ci sono interpretazioni dei termini “persona” ed “antropocentrismo” che trovo deleteri, poiché pretendono di conferire agli uomini il diritto di sfruttare la Natura vivente quasi fosse un oggetto disanimato radicalmente distinto da sé. Se invece si pensa che la persona umana rappresenta il momento eminentemente coscienziale della Natura, fungendo da trait d’union tra il sensibile e il sovrasensibile, allora si possono comprendere espressioni quali “Custode, Amico dell’Esistenza” e non possono non apparirci in tutta la loro evidenza la sua grande responsabilità, unita alla sua spontanea devozione per la Madre dalla quale proviene e attraverso la quale deve necessariamente passare-ritornare per accedere a superiori stati dell’Essere…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/06/la-funzione-della-persona-nel-ritorno.html

Ognuno di noi compiendo il proprio dovere, quello che sente essere il proprio dovere, innalza con ciò il proprio livello di consapevolezza e quello degli altri esseri viventi. Questa la mia esperienza, ciao, Paolo/Saul

…………………………………

Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“corpo fluido
nella geometria liquida
dello spazio impalpabile
[energia al cubo]”

(Ferdinando Renzetti)

……………..

“Dio creò il mondo e disse ad Adamo di non mangiare il frutto dell’albero della conoscenza, ma come mai quel particolare frutto? [...] Ma come mai Dio lo proibì? Come mai il sapere è pericoloso? Poiché lo sforzo in sé di conoscere i segreti è un’aggressione; l’aggressione più profonda. Lo sforzo stesso di svelare i misteri, è violenza. E lo sforzo stesso di sapere è un segno che ti stai preparando a lottare.” (Osho)

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Ciclista vegano pedala per 40 ore di fila da Roncisvalle a Santiago di Campostela

biciclatta vegana

Il ciclista Pedro Jesús López-Toribio ha realizzato in Agosto 2014 una prodezza sportiva: compiere in una sola tappa il Cammino di Santiago de Campostela, da Roncisvalle a Santiago de Campostela.
Con abbigliamento sportivo su cui si leggeva “NON MANGIO ANIMALI” questo tipo di Perico ha pedalato senza fermarsi per 780 chilometri, poco più che 40 ore, per adempiere una sfida: dimostrare che si può essere in piena forma essendo vegani, ovvero, senza consumare prodotti di provenienza animale.

“La mia speranza, e l’origine di questo mio gesto, è che chi è pronto a ricevere il messaggio, lo accolga, e, sopra tutto, che lo metta subito in azione”

“Siamo sempre più consci che possiamo vestirci ed essere alla moda senza infiggere sofferenza e morte ad altri. Però credo che sia l’alimentazione il campo che costa maggiormente alla gente, perché, come dicevo prima, è il campo dove maggiormente ci hanno indottrinato per farci credere senza riserve che dobbiamo mangiare prodotti animali per non ammalarci o addirittura morire”

“Se fosse veramente così vero che ci (ai vegani) mancano nutrienti essenziali, che ci mancano le tanto famose e decantate proteine, come sarebbe possibile pedalare più di 800 chilometri in un po’ più di 40 ore senza dormire o riposarsi ? La risposta mi sembra abbastanza ovvia”

Quale era l’obiettivo di questa sfida ?

“Abbattere i luoghi comuni infondati sull’alimentazione vegana: che noi vegani siamo deboli, che ci mancano nutrienti e proteine, che ci avviciniamo alla morte. Mostrare a tutti che questo è falso, e che una alimentazione vegana, equilibrata, come deve essere ogni tipo di alimentazione, ci da al contrario molta forza e energia, e in più, molto più costanti. Desidero far riflettere su questioni che molte persone non hanno pensato, che hanno dato per scontate e hanno doto per buone, dimostrare che tutto quello che ci hanno raccontato rispetto all’ alimentazione non è vero, che tutti i tabu sul veganismo e la alimentazione vegana non sono veri. Desidero aiutare la gente a demolire questi falsi miti, e che le persone si decidano a provare, a cambiare, e a riflettere”

Pedro Jesus Lopez-Toribio è capace di superare con la sua bicicletta le salite più infernali, però non riesce a trattenere le lacrime nel ricordare l’inferno che ha dovuto passare Elegido, il toro linciato a morte alcuni giorni fa a Tordesillas. Pedro Jesus Lopez-Toribio, ciclista di 41 anni, vegano per etica verso gli animali e l’Ambiente, è tutto gambe ma soprattutto tutto cuore.

Franco Libero Manco

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…la religione vegan animalista ai tempi di Mahavira

Mahavira

Il giainismo, fondato da Mahavira un contemporaneo di Budda, Senofane, Lao tzu, Talete, Eraclito, Zarathustra, Isaia, Geremia, è una corrente religiosa nata all’interno dell’induismo, fondato nel VI secolo a.C. da Mahavira, un membro dell’alta aristocrazia al tempo dei Veda. 23 sono i massimi maestri (chiamati Costruttori del ponte), l’ultimo dei quali, il 24°, era Mahavir, che significa il grande coraggioso, colui che aveva vinto paura, lussuria, ira, ecc.

Mahavira, al termine di dodici anni di pratiche spirituali, giunse all’illuminazione e dedicò i rimanenti trent’anni della Sua vita al benessere di tutte le creature. Rifiutò i tanti dogmi, pregiudizi, false dottrine, superstizioni che popolavano l’India; si oppose ai sacrifici animali e umani, abolì la divisione in caste e il divieto allo studio per le donne e per le classi povere. Promosse il cammino della nonviolenza, del distacco, della consapevolezza, dell’austerità, dell’equanimità.

L’Ahimsa nello giainismo è il fulcro della più antica dottrina della nonviolenza, sistema religioso sorto da una scissione dell’antico induismo.

Dispute all’interno della chiesa giainista finirono col provocare nel 79 a.C. due correnti: quelli vestiti di bianco e quelli vestiti di spazio (cioè nudi), da cui ebbero nacquero altre varie sette.

Benché ridotta a circa un milione e mezzo di adepti e a sei milioni di aderenti, la comunità giainista conserva una notevole importanza economica in quanto i suoi membri praticano soprattutto attività commerciali, perché in base alla teoria dell’Ahimsa sono loro vietati mestieri manuali. Ma malgrado il numero esiguo rispetto al totale della popolazione, in India i giainisti occupano posizioni importanti nel mondo degli affari e in quello della scienza. Godono anche di una certa importanza nella cultura indiana, avendo contribuito in modo significativo allo sviluppo della filosofia, dell’arte, dell’architettura, della scienza e della politica dell’intero paese.

Il giainismo ha lo scopo di guidare l’anima verso la via della liberazione per il raggiungimento del Nirvana attraverso tre mezzi: la via diritta, la conoscenza diritta, la condotta diritta.
Perr il gianinismo l’anima e la materia sono sostanze identiche: l’una cosciente, l’altra incosciente. Esistono due categorie di anime: quelle libere o perfette (le anime dei profeti (l’ultimo dei quali è Mahavira), e le anime trasmigranti cui comprendono gli uomini, gli animali, i vegetali, i minerali.
Il giainismo è un’antica religione, inizialmente documentata come una fede a sé stante, ma soprattutto è una filosofia in quanto non implica divinità definite. È basata sugli insegnamenti di Mahavira che indicava la via alla perfezione umana sulla base della nonviolenza. Secondo la sua dottrina, la filosofia giainista diventa un modo di vivere e un modo di comprendere e codificare le verità eterne e universali che in tempi diversi si erano manifestate all’umanità e che più tardi riemergono negli insegnamenti degli uomini che avevano raggiunto l’illuminazione.

Per il giainismo la nonviolenza universale e il rispetto della vita di ogni essere è regola fondamentale. “Ovunque vi sia un essere vivente lì è Dio. Vivi e lascia vivere. Ama tutti, servi tutti”. Insegna che ogni singolo essere vivente, dal moscerino all’uomo, è un’anima eterna e indipendente, responsabile dei propri atti. I giainisti ritengono che il loro credo insegni all’individuo come vivere, pensare e agire in modo tale da rispettare e onorare la natura spirituale di ogni essere vivente, al meglio delle proprie capacità.

Dio è concepito come il Signore fra le anime che rappresenta l’infinita conoscenza, percezione, coscienza e felicità. L’universo stesso è eterno, non avendo né inizio né fine, per questo si ritiene che il giainismo sia una religione che non include la concezione di un Dio creatore.

Predicando un’assoluta nonviolenza, il giainismo prevede una forma estrema di veganismo: la dieta del fedele esclude anche molti vegetali; persino l’acqua viene filtrata al fine di non ingerire involontariamente piccoli organismi.

I giainisti credono che l’esistenza in questo mondo significhi inevitabilmente sofferenza: né le riforme sociali né quelle dei singoli individui possono impedirla. L’unico modo per sfuggire alla sofferenza è fuggire completamente dall’esistenza umana, anche se è molto difficile ottenere la liberazione dalla condizione umana, per questo credono che le vite, o reincarnazioni, sono in numero indefinito.

Conseguenza delle azioni cattive è un karma pesante, che costringe a scendere in un livello più basso nella scala dell’esistenza. Mentre conseguenza delle buone azioni è un karma leggero, che permette di innalzarsi nella vita successiva ad un livello superiore, dove c’è meno sofferenza da sopportare. Ma le buone azioni da sole non sono sufficienti ad attuare la liberazione. Il modo per eliminare il vecchio karma consiste nel ritirarsi il più possibile da tutti i coinvolgimenti del mondo.

Da un lato, ci sono i monaci, che praticano un rigido ascetismo e si sforzano perché questa loro nascita sia l’ultima. Da un altro lato, ci sono i laici che perseguono pratiche meno rigorose sforzandosi di ottenere la fede razionale e di fare buone azioni in questa vita.
Nel loro sforzo di liberazione i giainisti credono che nessuno spirito o essere divino possa aiutarli in alcun modo. Questa deve essere raggiunta dagli individui attraverso gli sforzi personali. Infatti, neppure gli angeli possono raggiungere la loro liberazione finché non siano reincarnati come umani e subiscano le difficili prove di rimuovere il karma.

Il codice etico del giainismo, riassunto nei Cinque Giuramenti, seguiti sia dalle persone laiche sia dai monaci, è il seguente: Nonviolenza, Verità, Non-furto, Castità, Non-possesso. Per le persone laiche ‘castità’ significa confinare l’esperienza sessuale al rapporto matrimoniale. Per i monaci e le suore, significa totale celibato.

La nonviolenza implica la necessità assoluta di essere rigorosamente vegani. Esistono alcuni giainisti che indossano maschere su bocca e naso per evitare ogni possibilità di respirare minuscoli insetti.

I principi morali giainisti sono intrecciati con la religione al punto che non è possibile stabilire dove finiscono gli uni e dove iniziano gli altri. Tra i principi morali induisti e quelli giainisti c’è stata molta reciproca influenza che è difficile determinare quale parte abbia influenzato l’altra.

Le passioni nascono dall’ignoranza della reale natura dell’anima e del mondo fisico.
L’ignoranza può essere rimossa con l’attento studio degli insegnamenti dei maestri liberati.

Le tre gemme del giainismo sono: la giusta fede, la giusta conoscenza e la giusta condotta: giusta fede per ottenere la giusta conoscenza; buona condotta per fare il bene degli altri. Per ottenere questo si deve prestare i cinque grandi giuramenti:
1) praticare estrema attenzione nelle azioni quotidiane, al fine di evitare di recare danno a qualsiasi essere vivente;
2) tenere a freno pensieri, parole e azioni fisiche;
3) perdono, umiltà, chiarezza (ovvero assenza di inganno), sincerità, pulizia, autolimitazione, austerità, autosacrificio, distacco dai beni materiali, celibato.
4) meditare sulla verità;
5) vincere tutti i dolori e i disagi che nascono da fame, sete, caldo, freddo, ecc. attraverso la volontà.
Tutto questo a seconda la propria capacità e volontà, che devono essere rafforzate.
Questa filosofia di vita sembra abbia favorito la nascita del pensiero buddista; lo stesso Gandhi fu profondamente influenzato dalla filosofia giainista che non danneggia nessuno e che integrò nel suo personale stile di vita.

Il giainismo attualmente è una religione che sta raccogliendo proseliti anche negli Stati Uniti e a Londra agli inizi del Novecento.
Veganismo, pacifismo, tolleranza, altruismo, non assolutismo, ecumenismo, sono le regole fondamentali. I giaina acquistano animali dal macello per liberarli. Hanno anche ospedali per animali.

La divinità è la Vita. Ovunque vi sia un essere vivente lì è Dio. Ogni singolo essere vivente, considerato divino e sacro, contiene un’anima individuale eterna, potenzialmente perfetta.

Si annoverano diverse incarnazioni di Dio in varie forme di animali tra cui il pesce, il cavallo, la tartaruga, il cinghiale. Tutti gli animali in India sono rispettati, compresi quelli ritenuti impuri e tutti come gli umani hanno la possibilità di raggiungere le alte vette della spiritualità.

Più rigoroso del buddismo nel quale si paga per le intenzioni, nello giainismo anche per gli errori inconsapevoli.
L’Ahimsa cardine del giainismo è tra le dottrine orientali quella che più si è evoluta in merito al rispetto per gli animali. Alcuni spazzano per terra prima di camminare. Accanto ai templi giainisti si trovano spesso rifugi per animali anziani o feriti.

Gli asceti giaina, i più perfetti, non possiedono nulla. Contrariamente a quanto accade presso altre religioni, dove con il salire nelle gerarchie ecclesiastiche si acquista un sempre maggiore prestigio, nel giainismo con il progredire sul piano spirituale aumentano le rinunce e le restrizioni: i monaci e le monache possiedono solo un abito bianco, una ciotola per elemosinare il cibo e l’acqua, un bastone, una scopa per rimuovere gli insetti dal loro cammino ed una pezzuola sulla bocca per non nuocere ai batteri dell’aria.

Il giainismo, attualmente diffuso pressoché esclusivamente in India e in USA, è costituito da due scuole principali: Digambara (vestiti di cielo) e Svetambara (vestiti di bianco).

Franco Libero Manco

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