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Avanti verso l’apocalisse, eolico pesante, l’Occidente arma i rifugiati che crea, chi ha scoperto il “Nuovo Mondo”?, Venezuela: brutte nuove dalla UE e dalla perfida Albione, testimonianza di un cittadino italiano in Venezuela…

Il Giornaletto di Saul del 1 febbraio 2019 – Avanti verso l’apocalisse, eolico pesante, l’Occidente arma i rifugiati che crea, chi ha scoperto il “Nuovo Mondo”?, Venezuela: brutte nuove dalla UE e dalla perfida Albione, testimonianza di un cittadino italiano in Venezuela…

Care, cari, la società Altmetric tiene traccia delle citazioni scientifiche sulla stampa e nei discorsi pubblici per crearne poi una classifica annuale dei più dibattuti. La classifica del 2018 è stata senza dubbio la più nera degli ultimi 10 anni. L’orologio dell’Apocalisse segna due minuti alla mezzanotte. Il nostro pianeta si sta dirigendo verso l’apocalisse, l’umanità è sul punto di distruggere se stessa e il pianeta e i primi segni dell’Armageddon sono già visibili se sapete dove guardare. Questa è più o meno la percezione che si ha dopo aver letto i titoli delle ultime notizie scientifiche. Nel 2018 gli articoli scientifici più popolari sono stati dedicati a: l’effetto distruttivo dell’uomo sulla natura, le catastrofi naturali, il peggioramento delle condizioni di salute. E ogni anno che passa la situazione peggiora… (Sputnik)

Eolico pesante e distruzione del paesaggio – Scrive Antonio Bavusi: “Stiamo stravolgendo il bene più prezioso del popolo italiano: il paesaggio e la natura, soprattutto delle regioni meridionali. Interessi mafiosi, connivenze politiche locali, società di comodo di stranieri, personaggi “disinvolti”, ecc.  Tutti stanno “dandosi da fare” per distruggere quel poco di bello che è rimasto nel nostro Paese. Cime delle montagne e colline del Sud sono ormai preda di uno scempio senza fine attraverso antiestetiche torri eoliche le cui pale il più delle volte sono ferme a causa dell’assenza di vento…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/01/eolico-pesante-se-le-rinnovabili.html

No alla secessione dei ricchi – Scrive P101: “Francia e Germania si uniscono col Trattato di Aquisgrana per sottomettere gli altri popoli europei. Se il Governo Giallo Verde seguirà le direttive di quello precedente, siglerà il 15 febbraio con Veneto, Lombardia e Emilia Romagna, un accordo che concede loro la cosiddetta “Autonomia Differenziata”. Non è federalismo ma “secessione dei ricchi”. L’Italia sarà smembrata, con un Nord satellite della Germania ed un Mezzogiorno abbandonato a se stesso. In quanto cittadini rivolgiamo un appello a Conte, Di Maio e Salvini: dite “NO” allo spezzatino del nostro Paese! Info: p101@programma101.org”

Come l’Occidente arma i rifugiati che crea… – Scrive Tony Cartalucci: “La cosa più sinistra nel creare profughi intenzionalmente è quella di armarli come leva per costringere ulteriormente le nazioni e far avanzare le ambizioni egemoniche. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno fatto ciò sistematicamente – dallo sfruttamento del flusso di rifugiati in fuga dalle guerre guidate dagli Stati Uniti in Libia e Siria – al cinico sfruttamento di casi come Rahaf al-Qunun dell’Arabia Saudita e Hakeem al-Araibi di Bahrein: da cui i profughi stanno fuggendo da regimi sostenuti dall’Occidente…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/01/how-west-weaponizes-refugees-it-creates.html

Lucidi è lucido –  “In Venezuela “rifiutiamo pericolosi ultimatum e ingerenze internazionali”. Lo ha detto il senatore Stefano Lucidi di M5S in un intervento in aula. Secondo Lucidi, l’Italia ha scelto “una posizione responsabile” per “il dialogo, la riconciliazione e una soluzione politica” in linea con quella di Papa Francesco. “Non stiamo sostenendo lo status quo, ma rifiutiamo ogni tipo ingerenza esterna in virtù del principio di autodeterminazione da noi sempre sostenuto”, ha affermato Lucidi, facendo l’esempio di crisi come quelle in Afghanistan, Libia, Siria, Ucraina dove “le ingerenze esterne hanno scatenato guerre civili che durano da anni”.  (AdnKronos)”

Chi ha scoperto il “Nuovo Mondo”? – Scrive Filippo Mariani: “Recentemente alcuni archeologi e antropologi hanno formulato la tesi che l’America del sud invece sia stata colonizzata da popolazioni provenienti dalla Cina utilizzando grandi imbarcazioni. Di certo oggi sappiamo che L’America del Nord fu raggiunta dai vichinghi intorno all’anno 1000. Furono, secondo gli studiosi, i figli del mitico Erik il Rosso a salpare dalla Groenlandia per giungere nell’attuale Canada, approdando a Terranova, dove realizzarono anche insediamenti stabili…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/01/chi-ha-scoperto-il-nuovo-mondo.html

Venezuela. Brutte nuove dalla UE e dalla perfida Albione – Il delfino di Berlusconi, Tajani,  gongola per il risultato ottenuto dalla votazione all’Europarlamento (con PD e FI uniti nella pugna) teso a spodestare Maduro, il legittimo presidente venezuelano.   Intanto la perfida Albione manovra dietro le quinte – La Banca d’Inghilterra non solo ha detto no alla richiesta del presidente Nicolas Maduro  di restituire l’oro venezuelano tenuto in ostaggio dalla GB,  Jeremy Hunt,  in piena fase  Brexit, chiede alla UE di imporre pesanti sanzioni contro il popolo venezuelano.   “Guaidò ha detto chiaramente di voler che facessimo pressioni su Nicolas Maduro, perché c’è bisogno di cambiamenti.”.   Questa la dichiarazione  fatta dal capo della diplomazia britannica il giorno dopo la conversazione con il leader golpista  dell’opposizione venezuelana, Juan Guaidò, e dopo  essersi consultato con i capataz  Trump e  Netanyahu…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/01/venezuela-brutte-nuove-dalla-ue-e-dalla.html

Commento di F.L.: “L’UE si sta visibilmente posizionando per uno SCONTRO EPOCALE, di cui alcuni dei parlamentari sono sicuramente coscienti: il salto a piè pari nell’illegalità più sfacciata da parte del Parlamento, e non semplicemente della Commissione, a mio avviso è segno di determinazione allo scontro bellico, oltre che della diffusione e profondità del degrado democratico europeo (e non solo i nazisti che crescono!). Sulla faccenda Venezuela la prova di forza non mi sembra simile alle precedenti “prove”, in questo caso si vuole arrivare fino in fondo contro Russia, Cina e Iran…” – Continua in calce al link soprastante con vari altri commenti

Testimonianza di un cittadino italiano in Venezuela… – Scrive Sandro Pescopagano: “Non si tratta di un servizio giornalistico strutturato ma forse proprio per questo offre una prospettiva che sarebbe da approfondire, sulle caratteristiche di parte della collettività italiana presente in Venezuela. Sovranità, patria, popolo. Premetto che nei confronti del Venezuela non avevo alcun preconcetto ideologico e neppure ero a favore per presunte affinità ideologiche. Ci sono semplicemente andato per trovare parenti, per staccare dalla società in cui vivo e per toccare con mano la realtà…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/01/31/testimonianza-di-un-cittadino-italiano-che-scrive-dal-venezuela-pasta-olio-e-mandolino-contro-diritti-salario-e-patria-libera-e-grande/

Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“L’uomo finge continuamente di essere quello che non è; è un modo per nascondere se stesso. Chi è brutto cerca di sembrare bello, chi è preda di angosce cerca di sembrare felice, chi non sa niente cerca di dimostrare di sapere tutto. E le cose vanno avanti in questo modo. Se non diventi consapevole di quei tre idioti che sono in te, non diventerai mai un saggio. È superando i tre idioti che si diventa realmente saggi…” (Osho)

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Produzione energetica da fonti pulite e rinnovabili? Decrescere, decrescere e decrescere…

Produzione energetica da fonti pulite e rinnovabili? Va bene… ma non con metodi che incentivano il meccanismo consumista ed industriale…

Ancora una volta debbo ritornare sul tema della produzione energetica pulita. Mi spiace doverlo fare perché stavolta debbo partire lancia in resta contro “le finte produzioni energetiche pulite”. In questo momento d’attesa sclerotica del picco del petrolio l’opzione nucleare viene spacciata come una soluzione praticabile ed intanto il sistema industriale e tecnologico spinge contemporaneamente verso processi “alternativi” che soddisfano invece l’esigenza della continua “crescita”… Infatti bisogna smetterla – come afferma il prof. Benito Castorina- di identificare le rinnovabili col fotovoltaico che sta invadendo le campagne con milioni di mc. di cemento armato, acciaio, silicio, per la produzione dei quali bisogna bruciare quantità enormi di petrolio, scavare gli inerti dalle montagne, inquinare l’aria e surriscaldarla per un beneficio illusorio se consideriamo che su un metro quadro di superficie il sole scarica più di un kw di energia che viene totalmente utilizzata dalle piante, cosa che i pannelli solari si sognano…” Poi va considerato il costo dello smaltimento successivo di questi impianti solari a terra… domani sarà un problema demolire e buttare in discarica questi pannelli per ripristinare i campi di grano e le vigne e gli aranceti che oggi sono fatti abbandonare perché non rendono al contadino quanto un impianto fotovoltaico.

E l’eolico “pesante”? Cosa ha di ecologico con grandi e numerosi piloni concentrati in aree vergini del territorio? Questo eolico è assolutamente non ecologico perché rovina il paesaggio e richiede una serie di strutture di appoggio che fanno degradare le aree prescelte. Sento però la necessità di precisare -a questo punto- quali sono i modi ed i luoghi idonei per l’utilizzo dell’eolico. Tanto per cominciare è necessario smetterla con la produzione elettrica superflua, bisogna decentrare e non fare grossi impianti, inoltre bisogna mettere i piloni eolici nei pressi delle aree industriali dove occorre l’approvvigionamento energetico. E’ ridicolo creare dei grandi parchi eolici in zone verdi per poi convogliare l’energia così prodotta, tramite centraline ed elettrodotti, alle fabbriche. Questo è un sistema assurdo che comporta una grande dispersione di elettricità. Per non rovinare le aree di pregio ambientale è meglio istallare i piloni lungo le autostrade, ad esempio, od in altri ambiti già dedicati a strutture di servizio, in cui l’impatto visivo non è fastidioso.

La cosa più importante è comunque spingere per la produzione energetica locale, da fonti rinnovabili, evitando la produzione energetica concentrata. Consideriamo poi l’alternativa della produzione elettrica con impianti di biogas, recuperando così i liquami delle metropoli, le deiezioni degli allevamenti, gli scarti organici, etc.
Se Roma usasse i suoi rifiuti organici per la produzione elettrica questa basterebbe a far funzionare l’intera città. Resta la soluzione più logica ed economica, oltre al piccolo eolico ed al solare ove possibile, e cioè la riconversione dei rifiuti organici e dei liquami in biogas, un ciclo concluso. Ad esempio in molti paesi dell’Asia nei villaggi si produce elettricità dal gas ottenuto con la cacca degli umani e degli animali. Insomma tutte queste opzioni potrebbero andar bene… l’importante -per ora- sarebbe diversificare al massimo e cercare di rendere la produzione energetica il più possibile “autonoma” e quindi non soggetta a ricatti esterni. Ma per far questo serve una chiara volontà e coraggio politico e soprattutto un reale decentramento produttivo.

In conclusione: riempire il territorio di nuovi impianti, che siano essi sostenibili od insostenibili, risulterebbe in un suo ulteriore asservimento alle esigenze metropolitane, e del consumismo, che prevedono l’impoverimento e la distruzione del territorio per consentire il mantenimento della pigrizia amministrativa e della cecità ecologica. La campagna non può continuare ad essere la pattumiera delle città e luogo d’ubicazione per scomodi servizi. Tanto per fare qualche appunto…. In definitiva occorre decrescere, decrescere e decrescere. In verità per rendere l’Italia libera da ricatti energetici occorrerebbe che il modello consumista venisse rivisto, la produzione industriale oggi è tutta tesa al superfluo (imballi, ciarpami ed involucri usa e getta) ed andrebbe riordinato tutto il sistema di produzione e riciclo rispettando la “sostenibilità ecologica ” e le reali necessità sociali.

Paolo D’Arpini – Coordinatore della Rete Bioregionale Italiana

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Pizzata a Montecorone, Siria aggredita, i gruccioni ritornano, nuovi paesaggi bioregionali, metamorfosi nei valori di genere…

forno a legna a casa di Pietro di Montecorone

Il Giornaletto di Saul del 9 maggio 2015 – Pizzata a Montecorone, Siria aggredita, i gruccioni ritornano, nuovi paesaggi bioregionali, metamorfosi nei valori di genere…

Care, cari, oggi pomeriggio, alle ore 16, siamo a casa di Pietro a Montecorone di Zocca per esplorazione del territorio e affinamento del programma del prossimo incontro collettivo ecologista (del 20 e 21 giugno 2015). Oggi alle ore 16.30 passeggiata nel bosco ed alle ore 18.30 pizzata collettiva – Per raggiungerci: 333.6023090

Il lungo viaggio dei pollini allergenici – Scrive Arpat: “La maggior parte dei pollini allergenici sono caratterizzati da una modalità di diffusione operata dal vento, definita anemofila. Questa modalità di diffusione implica la produzione di una notevole quantità di polline e può pertanto creare problemi per la salute dei soggetti allergici…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/05/il-lungo-viaggio-dei-pollini-allergenici.html

Lutto per l’umanità. Ucciso Eusebio – Scrive Istinto Animale: “L’ennesimo assassinio di un difensore dell’Amazzonia – “L’assassinio a sangue freddo di Eusébio, non è che un evento tra tanti, la punta di un iceberg, in un susseguirsi di azioni di disboscamento feroce, di sterminio silenzioso di numerose tribù, di disinteresse per una cultura millenaria, ricchissima di risorse, che a breve potrebbe rivelarsi, anche agli occhi dei più inetti, come determinante per il futuro del paese e del mondo”

Siria aggredita, come la Palestina – Scrive CIVG: “Il membro di Al Fatah, Abbas Zaki, ha sottolineato che la Siria ha subito un’aggressione straniera lanciata da 80 paesi, chiarendo che il Movimento Palestinese non può stare a guardare quando l’aggressione straniera ha la stessa equivalenza di quella contro la Palestina nel 1948….” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/05/08/abbas-zaki-la-siria-aggredita-come-la-palestina-nel-1948/

Siria. La turchia si prepara ad inviare truppe di terra: http://www.presstv.ir/Detail/2015/05/07/409859/Syria-Grsel-Tekin-turkey-opposition

Anniversario. Grazie all’URRSS – Scrive M.N.: “L’8 maggio 1945, la Germania si arrende. Ricordiamo, a chi ha poca memoria, a chi nulla sa, a chi non vuole o fa finta di non sapere, l’importanza che ebbe l’Unione Sovietica nello sconfiggere Hitler. Senza l’Armata Rossa la guerra non sarebbe stata vinta. Il 9 maggio 2015, dalle 16 alle 18, davanti al Colosseo (uscita della metropolitana) manifestazione a Roma organizzata dai russi e dagli ucraini russofoni per celebrare il 70^ della Vittoria contro il nazifascismo… evento non festeggiato a Roma e snobbato dagli Stati Uniti, ma che la comunità ucraina russofona ritiene doveroso ricordare anche alla luce della recrudescenza del nazismo in Ucraina.”

Calcata. Il ritorno dei gruccioni – Scrive Parco: “A maggio, come ogni anno, i gruccioni torneranno dall’Africa subsahariana dopo un viaggio di migliaia di chilometri. I gruccioni sono facilmente osservabili mentre, con volo planato, cacciano gli insetti di cui si nutrono, o mentre riposano sui rami in gruppi familiari, l’uno appollaiato vicino agli altri. Una comunità è presente anche nel parco del Treja, nei pressi di Calcata… ” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/05/calcata-il-ritorno-dei-gruccioni.html

Mio commentino: “A dire il vero questi gruccioni li ho visti solo nei disegni della Francesca Cavani, durante il compleanno di Caterina tenuto in Emilia nel 2010: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/09/01/tradizione-contadina-in-emilia-il-23-e-24-settembre-2010-%E2%80%9Dequinozio-di-autunno-e-luna-piena-tavole-rotonde-e-mostra-darte-su-cultura-contadina-ed-archetipi-animali%E2%80%9D-la-celebr/

Vivisezionisti pubblicitari – Scrive Simona De Nicola: “Negli ultimi giorni sono apparsi su vari giornali articoli e lettere a sostegno della vivisezione. Un gruppo di “scienziati” si è espresso a favore della vivisezione, sostenendo che “la scienza non può rinunciare a sperimentare sugli animali”, chiedendo lo “Stop alle mozioni animaliste. Mettono a rischio la ricerca” e altre prese di posizioni oscurantiste. Queste persone vogliono far credere di essere loro a favore della scienza, e che sia contro il progresso chi invece si batte per porre fine alla sperimentazione animale. In sostanza, presentano la realtà a rovescio: sono loro ad essere contro il progresso, a voler usare metodi obsoleti, a non voler aprire gli occhi sull’inutilità di sperimentare su una specie per ottenere dati validi su un’altra…” Info. info@agireora.org”

Casalincontrada. Nuovi paesaggi bioregionali (sonori)… – Scrive Sebastian: “…il suono costruito: le vibrazioni della campana tibetana e il coro delle voci dei bambini nella vecchia neviera di forma cilindrica a Casalincontrada. Il suono naturale: ascolto dei suoni della natura, vento insetti, fronde degli alberi, fruscii di erba e foglie e il dolce rumore del nulla…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/05/casalincontrada-nuovi-paesaggi.html

Esternazioni di “El Supremo” – Scrive G.V.: “IN UN SUO LASCITO ALLE FOLLE, BEN PROTETTO DALLA POLIZIA IN ASSETTO ANTIGUERRIGLIA, EL SUPREMO, alias Matteo Renzi, ha dichiarato a FUTURA MEMORIA CHE: L’UE è come un ragazzo intelligente che NON vuole studiare e che occorre spronarlo…”

Fiuminata. Permacultura – Scrive Thom: “Ciao tutti, vi invitiamo cordialmente a Fiuminata, nel’ Alta Valle del Potenza (nelle Marche). Facciamo una piccola e bella settimana della permacultura insieme: in Maggio, dal 25 al 31. Magari ci vediamo presto! Info. thom.meiseberg@posteo.de”

Tuscia. Eolico pesante contro chiese antiche – Scrive Paolo Conti: “A Tuscania e a Orvieto è imminente il rischio che si realizzino due progetti di impianti eolici inaccettabili perché troppo invasivi e collocati nel posto sbagliato. I progetti eolici che impegneranno le prospettive intorno alla chiesa di san Pietro a Tuscania e il Duomo di Orvieto minacciano di stravolgere paesaggi pregiati, alterandone fortemente la percezione sociale e compromettendone la bellezza e il paesaggio che le circonda. Le due chiese sono capolavori identitari della storia e della cultura del nostro Paese. L’allarme viene da un gruppo di associazioni ambientaliste…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2015/05/tuscia-eolico-pesante-contro-chiese.html

Work in progress. La schivitù continua – Scrive Franca Oberti a commento dell’articolo http://paolodarpini.blogspot.it/2015/05/work-in-progress-la-schiavizzazione.html -: “Atmosfera apocalittica che si può trovare in uno splendido film degli anni ‘70, “La fuga di Logan”, dove uomini microchippati venivano “eliminati” d’ufficio a 30 anni, dopo essere stati sfruttati e riprodotti ad hoc… Però certi messaggi disfattisti non li condivido, per esempio quelli di natura politica… si può reinventare la politica e cancellare la partitica, ma occorrono leader che abbiano il coraggio di mettersi in gioco e non burattini manovrati da oscuri figuri…”

Zoccola. Ammessa in parlamento – Scrive Vincenza: “Clamorosa decisione dell’ufficio di presidenza che dopo aver sospeso 61 deputati del Movimento 5 Stelle per aver gridato in aula “onestà”, ha graziato il deputato del Partito Democratico, Francesco Sanna, che ha dato della “zoccola” alla collega Carla Ruocco (M5S). Zoccola in aula si può dire, onestà no!”

Metamorfosi nei valori di genere – Il femmineo e la sua simbologia sono mutati radicalmente nel corso dei secoli. Nella remota antichità il femminile era rappresentativo di un potere creativo assoluto e totale. Tutte le divinità si mostravano in aspetto femminile od in forme che evocavano tale qualità, a cominciare dalla Grande Madre, la natura stessa, sino a Madre Acqua, Madre Luna ed anche Madre Sole, etc. (la formula sacra più antica, il Gayatri Mantra, è dedicata a Savitri, la dea dell’energia solare). Le donne in quanto incarnazione primigenia del potere procreativo erano pertanto degne di amore e di devozione. La paternità era “sconosciuta”, la madre esisteva di certo e questo era un dato incontrovertibile…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/05/metamorfosi-nei-valori-di-genere-il.html

Commento di Shanti Di Lieto: “Stiamo attendendo da tempo il Ritorno del sacerdozio femminile, della Guida della Società da parte delle donne più sagge e illuminate. Un Mondo in cui la Vita sia il Valore più prezioso, e custodire i doni di Madre Natura, proteggere la nostra Casa, cioè il Pianeta, che abbiamo l’onore di abitare!

Attendiamo fiduciosi! Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La vita è un mistero da vivere, non un problema da risolvere.” (Osho) 

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Terre Nostre: “Salvare Assisi, la città di San Francesco, dalle bio-speculazioni della green economy..”

Domenica 18 maggio 2014 ad Assisi, nella città di S.Francesco, si tiene la seconda marcia nazionale per la salvaguardia della salute, per l’aria, l’acqua, la terra e il cibo sani.

In Umbria si trovano i comitati ambientalisti provenienti da tutta Italia uniti dall’obiettivo di proteggere l’ambiente, la salute, l’agricoltura dai nuovi assalti di un sistema di sfruttamento sempre più aggressivo che si esprime anche attraverso le speculazioni della “green economy”.

L’appuntamento di Assisi intende contribuire alla crescita di un movimento di coordinamento nazionale “Terre Nostre” che, oltre all’opposizione alla perdurante corsa alle biomasse, operi anche un efficace contrasto coordinato nei confronti di trivellazioni, stoccaggi di gas naturale, eolico selvaggio, incenerimento di rifiuti, campi elettromagnetici, perdurante larghissimo uso di pesticidi in agricoltura.

La crescita senza regole di impianti a biomasse e al biogas rappresenta oggi una delle principali emergenze su questo fronte. E’ una minaccia insidiosa e diffusa capillarmente in oltre 1000 comuni italiani, sempre più intrecciata ad altre forme di assalto ai territori in nome di politiche dell’energia e di gestione dei rifiuti che di sostenibile hanno solo la falsa etichetta “bio”.

La proliferazione degli impianti a biogas e biomasse, sostenuta da super incentivi, è ancora in corso. La prospettiva di guadagno elevato e sicuro hanno allentato ogni freno inibitore ed hanno indotto a calpestare leggi fondamentali quali i diritti alla salute, alla sovranità alimentare, alla proprietà, alla sicurezza e al libero esercizio delle attività economiche. Si è imbarbarita la vita pubblica spingendo le amministrazioni locali a scelte contrarie al bene dei cittadini, negando diritti di informazione e partecipazione.

Si è cercato addirittura (e si cerca) di realizzare centrali all’interno dei Parchi regionali, sulla riva di lagune costiere, in località termali, nel contesto di coltivazioni di grande pregio (comprese prestigiose Doc).

La forza dei tanti comitati sorti sui vari aspetti del contrasto alla nocività ambientale e, sul tema specifico delle biomasse e del biogas, deriva dalla crescente consapevolezza del valore della posta in gioco. E’ infatti in discussione la vivibilità ma anche la riconoscibilità e l’identità dei luoghi. E’ inquinata l’economia da capitali speculativi privati, è avvelenata la democrazia.

Gli obiettivi di questa seconda marcia nazionale sono chiari: richiamare l’attenzione della classe politica, ma anche dei media nazionali, dell’accademia, del mondo della cultura (che appaiono molto “distratti”) su situazioni che, pur in modo diffuso e quindi non con l’evidenza di tragedie come Taranto e Vado Ligure, incidono pesantemente su equilibri sociali, economici ed ambientali.

E incidono, come abbiamo visto, sulla stessa democrazia, sulla capacità di poter decidere a casa propria, di non subire pesanti interventi dall’esterno che stravolgono il territorio a soli fini di speculazione di gruppi privati.

Cittadini, comitati e coordinamenti di tutta Italia, non sono più disposti a veder calpestare diritti costituzionali ed i presupposti stessi della convivenza civile in nome di una distorta “libertà di impresa”.

Pertanto utilizzeranno tutte le forme di iniziativa democratica di protesta contro la realizzazione di tali industrie biogas e biomasse, classificate per normativa vigente, insalubri di prima categoria. In caso contrario, sono pronti a percorrere ogni via giudiziaria, anche per il risarcimento del danno.

Dr. Gian Piero Baldi
Presidente Associazione “Bio Ambiente

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Piansano (Viterbo) – Scempio ambientale con la scusa dell’energia pulita… Ecco quel che accade nel bacino lacustre di Bolsena…

Piansano(Vt): La fine di un habitat un tempo rigoglioso

L’area d’impianto è la caldera del Lago di Bolsena, già Geoparco, d’importanza vitale quale specchio d’acqua potabile per le rotte migratorie, e candidato Unesco. La strategia per il montaggio dei primi pali è volta ad evitare le zone di maggior impatto visivo, il primo montaggio sta avvenendo in una zona “nascosta”, lontana dal Lago di Bolsena e dal paese di Piansano. Da cui è chiaramente visibile Montefiascone.

Nottetempo la trasformazione della Tuscia prosegue a ritmi serrati.
Quando gli interessi dei pochi cambiano per sempre la vita di tutti.

Dopo la lunga sosta del periodo estivo, i più credono ad una strategia per evitare una ricaduta negativa a livello turistico e mediatico, i lavori all’industria di produzione energetica da eolico di Piansano ripartono con uno slancio sorprendente.

Si lavora di notte, per lo più. Le lunghe processioni con mezzi ultrapesanti si muovono lente lungo le statali e poi si inerpicano faticosamente nei reticolati di sterrato. Le carreggiate nuove vengono continuamente allargate a danno di alberi centenari che costeggiavano i reticolati originari, e si notano comunque i segni delle strisciate delle carrozzerie dei camion lungo i costoni scavati nella terra, segno evidente di errori grossolani nella fase progettuale. I mezzi per issare questi mostri eolici alti 130 metri arrivano dalla Puglia e dalla Sardegna, la manodopera è esigua ma ci si sorprende di continuo nel vedere sempre più velocemente assemblati i pezzi del fusto, entro breve si potranno vedere le prime tre torri del tutto ultimate.

Da Montefiascone e perfino da Tuscania sembrerà di toccarle e, quando anche quelle poste più direttamente vista lago saranno montate, tutta la Tuscia viterbese non sarà più immune dall’impatto paesaggistico.

Nel tempo abbiamo pubblicato diversi articoli a carattere scientifico sull’impatto sulla salute umana ed animale e sulla compromissione degli habitat naturali, con ripercussioni tangibili a breve e lungo termine su un’area di territorio di diverse centinaia di chilometri. Da Montefiascone sono ben visibili perfino le pale eoliche di Scansano, di misura e numero minore rispetto alla selva di pale che si sta realizzando nella caldera del Lago di Bolsena. Il contributo alla produzione energetica dell’eolico in Italia è assolutamente risibile e come contraltare c’è un sacrificio territoriale enorme. I dati ufficiali sono disponibili sul sito ufficiale del GSE, l’unica vera forza trainante delle rinnovabili è l’idroelettrico, nulla di nuovo quindi sotto il sole. Abbiamo immolato migliaia di ettari al fotovoltaico ed all’eolico, in aree di pregio agricolo-naturalistico e paesaggistico per la miseria dell’11% di produzione sul fabbisogno nazionale. La stessa percentuale oltre ad essere raggiungibile è anche superabile con una politica di risparmio energetico ed efficenza degli edifici e soprattutto della Rete Elettrica Nazionale, che invece di essere continuamente ampliata ha vitale urgenza di ammodernamento e manutenzione.

L’impatto sul comparto del turismo agricolo ed alberghiero si potrà verificare già dai mesi primaverili e tutti coloro che vivono ed investono nel turismo dovranno fare i conti con questo nuovo aspetto dominante del paesaggio. Per ora un piccolo microturismo locale si sta sviluppando in una lunga e continuata via crucis della popolazione di Piansano, che ancora non si capacita di ciò che sta accadendo alle sue campagne, ad appena un chilometro dall’abitato. Resta poi la scure pendente del nuovo impianto di Cellere-Canino che, se approvato, ridurrebbe Piansano in una gabbia di pale eoliche.

Ad oggi il montaggio è a circa 1/3 ma a 2 km in linea d’aria questo è ciò che si vede

L’iter autorizzativo del 2008 di questo impianto, e di conseguenza anche l’accordo sottoscritto dalla Provincia di Viterbo, in seduta segreta, hanno avallato, tra mille omissioni ed abusi, un sito industriale di produzione di energia in un luogo che non doveva essere compromesso e vincolato per 25 anni, senza alcuna possibilità di ripristino ante-operam, ad una tecnologia altamente impattante. Il Lago di Bolsena è un luogo di transito e meta di migrazioni da millenni, habitat ideale per uomini ed animali, ricco di storia ed opere d’arte, la più importante ed universalmente conosciuta ed amata è il paesaggio.

Questo mondo è in via d’estinzione

Elena Hagi – stilehagi@alice.it
www.retesalvaguardiaterritorio.it

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Altri articoli su eolico pesante a Piansano
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=eolico+piansano

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