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Discorso su Gandhi e su San Francesco – 2 e 4 ottobre 2009 commemorazione dell’apostolo indiano del vegetarismo e della non violenza e dell’italiano amante della natura e dello spirito – Si festeggiano a Roma nell’Arancera di San Sisto: “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”

category Comunicati Stampa Paolo D'Arpini 22 settembre 2009

Pochi sanno che in Italia il Movimento Non Violento fu fondato da Aldo Capitini contemporaneamente alla fondazione della Società Vegetariana Italiana (oggi AVI).

Avvenne nei primi anni ’50 quando parlare di non violenza e di vegetarismo sembrava  un’utopia…. Il mondo era appena reduce da una guerra mondiale e si viveva in piena guerra fredda, mentre il messaggio  della bistecca facile cominciava ad imporsi come nuovo modello alimentare e sociale.

Aldo Capitini maturò la sua esperienza vegetariana e non violenta  attraverso lo studio e l’esempio di Gandhi, il liberatore pacifico dell’India dal giogo coloniale inglese. Capitini fu un accademico famoso e stimato ma allorché si oppose alla conquista dell’Etiopia da parte del governo di Benito Mussolini fu ostracizzato e messo in disparte. Purtroppo anche dopo la caduta del fascismo non fu riabilitato come sarebbe stato giusto (infatti l’Italia era caduta sotto l’influenza americana, che non è  propriamente una potenza pacifista).

Gandhi nella sua minuscola stanzetta dell’ashram da lui fondato teneva alle pareti solo due ritratti, quello di Giuseppe Mazzini e quello di San Francesco d’Assisi, che lui riteneva esempi ispirativi per la non violenza e per l’acume politico sul concetto  di libertà.  Mi è sembrato perciò giusto unire le due ricorrenze, quella di Gandhi del 2 ottobre e quella di San Francesco del 4 ottobre, in un’unica manifestazione.

Grazie all’assessorato alla Cultura del Comune di Roma, diretto da Umberto Croppi, abbiamo ottenuto l’uso gratuito  dell’Arancera di San Sisto,  dove abbiamo organizzato, in collaborazione con Apai e con l’adesione di numerose associazioni, un evento denominato “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità  senza frontiere”. Durante i giorni dal 2 al 4 ottobre 2009 si terrà una mostra d’arte ed una Tavola Rotonda sul tema predetto.

Vorrei ora spendere qualche parola sulla figura di Gandhi. Tanto per cominciare mi  sembra di capire dall’etimologia del nome che si tratti di una combinazione di “gana” e “dhian”. I Gana sono i custodi della verità assoluta, i difensori del monte Kailash  la dimora di Shiva (l’Assoluto) e Dhian  significa “meditazione”. Si potrebbe arguirne che il nome Gandhi  significhi “Colui che medita sulla difesa della Verità”. Ed infatti per Gandhi la “Verità” fu il primo comandamento e per essa egli sacrificò l’intera sua vita.  Ricordo tanti anni fa (ai primi dell’80) quando a Bombay potei assistere alla prima del film “Gandhi”, la sala era stracolma e tutti gli spettatori –me compreso- piangevano lacrime di commozione ma anche  di gioia  nell’assistere alla determinazione e santità di un uomo, piccolo e non violento,  assolutamente sincero e  verace nel suo perseguire l’ideale.

Ed ora un breve messaggio dell’amico Mao Valpiana: “Venerdì 2 ottobre 2009, anniversario della nascita del Mahatma Gandhi e giornata mondiale della non violenza proclamata dalle Nazioni Unite, si svolgerà un’azione comune in  tutte le città d’Italia che vorranno aderire, scrivere ad an@nonviolenti.org -”.

Termino invitando tutte le persone non violente, ecologiste, spiritualiste laiche e vegetariane a partecipare alla manifestazione di Roma  del 2 e del 4 ottobre 2009.

Paolo D’Arpini

 

 

Programma Generale:

 

Attenzione il presente programma  sostituisce  quello  annunciato dal 3 all’11 ottobre,  sia nella durata che negli eventi.

APAI e Circolo Vegetariano VV.TT. organizzano, con il Patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura – la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale e spiritualità senza frontiere” che si tiene dal 2 al 4 ottobre 2009 presso l’Arancera delle Serre di S.Sisto – Via Valle delle Camene 14 (strada a senso unico si prende da Terme di Caracolla), Roma.

Le date:

Il 2 ottobre ricorre la festa internazionale della non violenza e della nascita di Gandhi.

Il 4 ottobre ricorre la festa nazionale del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi.

 

2 ottobre :

h 16,00 Conferenza stampa con invito dell’Assessore Umberto Croppi. A seguire inaugurazione della mostra sul tema “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”.

h 16.30 Presentazione della manifestazione, a cura degli organizzatori, Laura Lucibello (APAI) e Paolo D’Arpini (Circolo Vegetariano VV.TT.) e delle Istituzioni patrocinanti.

h. 17.00 Introduzione agli argomenti trattati della giornalista e scrittrice Marinella Correggia.

h. 17.15 Documentario su Gandhi e Mandela di Bettina Corke.

h. 17.30 Poesie e saluto a cura del decano vegetariano d’Italia, il regista Edoardo Torricella.

h. 18.00 Concerto di musica spirituale in onore di Gandhi “Vrindavan”.

h. 18.30 Prasad e piccolo rinfresco vegetariano.

 

3 ottobre :

La mostra d’arte sul tema della “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” permane all’interno dell’Arancera per la cena di beneficenza organizzata dall’Onlus Alfredo Agrò per la cura  dei malati di leucemia tramite una lotteria per la quale Apai offre un’opera.

4 ottobre :

h 10.30 – Inizio della Tavola rotonda sul tema “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” – interventi a rotazione.

h. 13.00 – Pausa pranzo vegetariano in cui ognuno porta qualcosa, e performances di danza e musica  indiana.

h. 15.00 – Continua la Tavola Rotonda  con interventi intercalati da musica, poesie e documentari brevi.

h 19.00 – Chiusura dei lavori e della mostra e piccolo rinfresco finale.

Aderenti e interventi previsti alla Tavola Rotonda del 4 ottobre 2009:

AAM Terra Nuova – Rivista dell’Italia Naturale – Direttore Mimmo Tringale

AVI – (Ass. Vegetariana Italiana) – Responsabile Ecologia Ciro Aurigemma

Rete Bioregionale Italiana – Etain Addey, Stefano Panzarasa, Fulvio Di Dio, Jacqueline Fassero, Chiara D’Ottavi

European Consumers – Presidente Vittorio Marinelli

Movimento per l’Etica Universale – Presidente Franco Libero Manco

Amici della Sabina e Mondo Sabino – Direttore Gianfranco Paris

Lega Abolizione Caccia – Presidente Carlo Consiglio

Cooperativa Editoriale Le Due Città – Direttore Antonello Palieri

VEDIC  – Associazione per lo studio della cultura Vedica

Aurelio Rizzacasa – Docente di filosofia all’Università di Perugia

Fabio Caporali – Docente di ecologia all’Università di Viterbo

Edoardo Torricella – Regista della Compagnia Teatrale Il Gruppo

Alberto Mengoni – Istruttore Centro Zen Nirvana

Bettina Corke – Regista-scrittrice

Accademia Europea – Presidente Carlo Carli

Antonio Piacentini – Edizioni Il Punto d’Incontro di Vicenza

Manuel Olivares – Scrittore su comunità, comuni ed ecovillaggi

Nico Valerio – Scrittore scientifico, esperto di alimentazione naturale

Giorgio Vitali – Chimico, Infoquadri

Michele Trimarchi – Psicologo, presidente ISN international society of  neuropsychophysiology

Giuseppe Altieri, Agroecologo

Maura Beltrame, documentarista

Vivere con gioia, Sani con gusto, Roma salute, Luce sorgente, Equilos lifewaves, SOS one word, Soul Travel, Municipi di Roma.it 

Gianluca Iacuvelle – YMCA

Luca Bellincioni, Ambiente e Paesaggio

Enzo Marzo,  Critica Liberale

 …………

Artisti partecipanti alla mostra:

Vincenzo Illiano

Luciano Laffi

Laura Lucibello

Elena Lugovska

Michela Mezzomo Stucchi

Sofia Minkova

Valeria Petrazzoni

Maria Caterina Princi

Giuseppe Salvatore

Rosalia Scorpiniti

Maria Teresa Serra

Per la manifestazione verrà predisposto un catalogo che verrà messo a disposizione degli ospiti.

………………..

Info. sulla Mostra d’Arte: info.apai@virgilio.it – 333.5994451

Info. sui Programmi: circolo.vegetariano@libero.it - 0761/587200 

………………………….

Il manifesto introduttivo programmatico:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

Altro discorso sulla spiritualità naturale di San Francesco:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/22/discorso-su-san-francesco-scaletta-delle-presenze-ed-elenco-degli-artisti-partecipanti-alla-manifestazione-di-roma-del-2-e-4-ottobre-2009-ecologia-profonda-alimentazione-naturale-spirituali/

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Discorso su San Francesco – Scaletta delle presenze ed elenco degli artisti partecipanti alla manifestazione di Roma del 2 e 4 ottobre 2009: “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”

category Eventi Paolo D'Arpini 22 settembre 2009

Il 2 ottobre 2009, anniversario di Gandhi nel pomeriggio  si apre a Roma presso l’Arancera delle Serre di S. Sisto – Via Valle delle Camene 14 (strada a senso unico si prende da Terme di Caracalla) la mostra su “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” ed il 4 ottobre 2009, in occasione della festa di San Francesco d’Assisi,  si tiene una Tavola Rotonda sullo stesso tema che dura l’intera giornata. Si pranza assieme in loco, ognuno porta qualcosa di vegetariano.

Un testo francescano introduttivo: “Lo Spirito è Natura”.

Un noto scrittore, morto di recente, scrivendo su un grande francescano: Fra Ginepro da Pompeiana, scrittore di grande talento, ma anche uomo d’azione ci comunica una frase molto felice, sulla quale concordiamo toto corde: <Le più autentiche lezioni di spiritualità non risiedono mai nelle astrazioni, nelle teorie, nelle idee nettamente formulate, quanto negli esempi, in un comportamento, nelle scelte compiute di fronte alla realtà..>

Essere tenace e forte nel duro cammino della Vita, esporsi ai pericoli, resistere alle minacce, mantenersi saldo e coerente nelle giornate nere, che ci sono per tutti, L’uomo che con entusiasmo partecipa alle lotte per la Vita è sicuramente più vicino a Dio del calcolatore prudente e dello scettico preoccupato soltanto di guadagnare di più per “mangiare” di più.

La spiritualità laica che Noi ricerchiamo nella Natura non è basata sul biascicamento di litanie e preghiere, ma nella coltivazione della generosità dell’ abnegazione, dell’entusiasmo, del disinteresse… tutto quello che fa uscire l’uomo dalla prigione degli istinti. Questo è quanto noi intendiamo per <spiritualità>. Questo è quanto noi intendiamo per “cultura”.. In ordine a quanto fin qui scritto, l’azione di Francesco e dei suoi frati costituisce un riferimento irrinunciabile di vera spiritualità capace anche di scuotere le strutture della clerocrazia, allora ancor più presuntuosa di oggi.

Scrive Fra Ginepro che i <Fioretti> sono per lui il vero poema eroico religioso del popolo italiano. E scrive ancora…<Oh padre Francesco che parlavi a tutte le creature con serafico ardore, oh, frate Bernardo che per primo l’hai seguito, correndo a piedi scalzi, oh Frate Egidio, che avevi sempre lo Spirito eretto verso le cose di Dio, tanto santa ed alta era la tua contemplazione, oh, mio caro frate Ginepro, che facevi mattezze tanto eri semplice, ma che mai lasciasti di imitare Cristo per la via della Croce.

Io tutti vi saluto e dico al mondo che la vostra semplice bontà italica è il coronamento supremo di ogni grandezza! Oh, frate Silvestro, che per primo hai visto in sogno la grandezza dell’ordine e cacciasti per comando del Santo i demoni di Arezzo; oh Frate Leone, pecorella di Dio, che dal Padre hai imparato, sulla via per Perugia, fra il sibilo del vento ed il volteggiar della neve, tra il freddo, la fame ed il fango,ove è perfetta letizia; oh Masseo dalla bella persona che avevi col nobile portamento innata la dolcezza del parlare, oh, Angelo, cavaliere adorno di ogni gentilezza e cortesia, che hai cambiato la ricca cintura con l’umile capestro e la spada con la Croce di Cristo…io tutti vi saluto e dico al mondo che la vostra santità italica è l’eroismo più luminoso. Oh! Frate Pacifico, che fosti già nel mondo un Re dei versi, o Agostino, o Ruffino,o Illuminato, o Giovanni, o Lucido, o Ruggero, voi tutti perfetti minori, io vi vedo andare sullo sfondo del paesaggio d’Italia, come vi vide Dante, in quell’alba luminosa che salutò il più bel mattino di Primavera.>   – Giorgio Vitali

 

Programma definitivo della manifestazione:

 Attenzione il presente programma  sostituisce il precedente, ed anche quello  annunciato dal 3 all’11 ottobre,  sia nella durata che negli eventi.

APAI e Circolo Vegetariano VV.TT. organizzano, con il Patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura – la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale e spiritualità senza frontiere” che si tiene dal 2 al 4 ottobre 2009 presso l’Arancera delle Serre di S.Sisto – Via Valle delle Camene 14 (strada a senso unico si prende da Terme di Caracolla), Roma.

L’evento prevede una mostra a tema, una Tavola Rotonda con numerosi esperti del settore, Associazioni, Case Editrici ed Enti vari, una Conferenza Stampa e la partecipazione in qualità di sponsor (viene donato da Apai un quadro per la lotteria) ad una cena di beneficenza a cui partecipa il Sindaco di Roma ed altre autorità istituzionali.

Le date:

Il 2 ottobre ricorre la festa internazionale della non violenza e della nascita di Gandhi.

Il 4 ottobre ricorre la festa nazionale del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi.

 

Programma generale:

2 ottobre :

h 16,00 Conferenza stampa con invito dell’Assessore Umberto Croppi. A seguire inaugurazione della mostra sul tema “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”.

h 16.30 Presentazione della manifestazione, a cura degli organizzatori, Laura Lucibello (APAI) e Paolo D’Arpini (Circolo Vegetariano VV.TT.) e delle Istituzioni patrocinanti.

h. 17.00 Introduzione agli argomenti trattati della giornalista e scrittrice Marinella Correggia.

h. 17.15 Documentario su Gandhi e Mandela di Bettina Corke.

h. 17.30 Poesie e saluto a cura del decano vegetariano d’Italia, il regista Edoardo Torricella.

h. 18.00 Concerto di musica spirituale in onore di Gandhi “Vrindavan”.

h. 18.30 Prasad e piccolo rinfresco vegetariano.

3 ottobre :

La mostra d’arte sul tema della “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” permane all’interno dell’Arancera per la cena di beneficenza organizzata dall’Onlus Alfredo Agrò per la cura  dei malati di leucemia tramite una lotteria per la quale Apai offre un’opera.

4 ottobre :

h 10.30 – Inizio della Tavola rotonda sul tema “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” – interventi a rotazione.

h. 13.00 – Pausa pranzo vegetariano in cui ognuno porta qualcosa, e performances di danza e musica  indiana.

h. 15.00 – Continua la Tavola Rotonda  con interventi intercalati da musica, poesie e documentari brevi.

h 19.00 – Chiusura dei lavori e della mostra e piccolo rinfresco finale.

Aderenti e interventi previsti alla Tavola Rotonda del 4 ottobre 2009:

AAM Terra Nuova – Rivista dell’Italia Naturale – Direttore Mimmo Tringale

AVI – (Ass. Vegetariana Italiana) – Responsabile Ecologia Ciro Aurigemma

Rete Bioregionale Italiana – Etain Addey, Stefano Panzarasa, Fulvio Di Dio, Jacqueline Fassero, Chiara D’Ottavi

European Consumers – Presidente Vittorio Marinelli

Movimento per l’Etica Universale – Presidente Franco Libero Manco

Amici della Sabina e Mondo Sabino – Direttore Gianfranco Paris

Lega Abolizione Caccia – Presidente Carlo Consiglio

Cooperativa Editoriale Le Due Città – Direttore Antonello Palieri

VEDIC  – Associazione per lo studio della cultura Vedica

Aurelio Rizzacasa – Docente di filosofia all’Università di Perugia

Fabio Caporali – Docente di ecologia all’Università di Viterbo

Edoardo Torricella – Regista della Compagnia Teatrale Il Gruppo

Alberto Mengoni – Istruttore Centro Zen Nirvana

Bettina Corke – Regista-scrittrice

Accademia Europea – Presidente Carlo Carli

Antonio Piacentini – Edizioni Il Punto d’Incontro di Vicenza

Manuel Olivares – Scrittore su comunità, comuni ed ecovillaggi

Nico Valerio – Scrittore scientifico, esperto di alimentazione naturale

Giorgio Vitali – Chimico, Infoquadri

Michele Trimarchi – Psicologo, presidente ISN international society of  neuropsychophysiology

Giuseppe Altieri, Agroecologo

Maura Beltrame, documentarista

Vivere con gioia, Sani con gusto, Roma salute, Luce sorgente, Equilos lifewaves, SOS one word, Soul Travel, Municipi di Roma.it 

Gianluca Iacuvelle – YMCA

Luca Bellincioni, Ambiente e Paesaggio

 …………

Artisti partecipanti alla mostra:

Vincenzo Illiano

Luciano Laffi

Laura Lucibello

Elena Lugovska

Michela Mezzomo Stucchi

Sofia Minkova

Valeria Petrazzoni

Maria Caterina Princi

Giuseppe Salvatore

Rosalia Scorpiniti

Maria Teresa Serra

Per la manifestazione verrà predisposto un catalogo che verrà messo a disposizione degli ospiti.

………………..

Info. sulla Mostra d’Arte: info.apai@virgilio.it – 333.5994451

Info. sui Programmi: circolo.vegetariano@libero.it - 0761/587200 

Il manifesto introduttivo programmatico su Internet:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

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Formaggio con un nome… ovvero: “La personalizzazione bioregionale del cibo..” di Etain Addey – Intervento scritto per il convegno su “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” Roma, dal 2 al 4 ottobre 2009 – Arancera delle Serre di San Sisto

La settimana scorsa ho fatto il primo formaggio della stagione: la stagionatura è durata solo tre giorni perché era esattamente un anno e mezzo che non facevamo più il pecorino e quindi non abbiamo resistito alla tentazione di tagliare subito questa prima forma.  Anche se il formaggio di tre giorni ha poco sapore, il piacere di assaggiare di nuovo il pecorino fatto in casa era troppo grosso.  L’anno scorso ci è successo un fatto sconvolgente: le pecore non hanno partorito, evidentemente perché il montone non era buono. Non ci era mai successo in ventisette anni, e ci ha fatto toccare con mano come l’intera stagione della mungitura dipenda da quest’unico animale maschio.  Questo anno abbiamo comprato un montone nuovo.

Normalmente si aspettano almeno tre settimane per assaggiare il formaggio fresco, quando avrà sviluppato quel sapore complesso che viene dal latte di pecora, perché in verità i primissimi giorni sa solo di latte e sale.  Ma che dico, “di pecora”?  Questo è il latte di Fatima, Violetta, Check, Mate, Mascara, Cioccolato, Scossa, Sonia, Gessica, Carnevale, Giacinta, Sunny, Costanza, Margarita e Lunetta. Non dico che si sente proprio il sapore del latte di ognuna, ma ieri ho letto sul giornale un trafiletto che riportava il risultato emerso da uno studio condotto dall’Università di Newcastle e pubblicato dalla rivista Anthrozoos e cioè:“Una mucca anonima, senza nome, produce meno latte di una che un nome invece ce l’ha”.

Sono quelle ricerche che fanno sorridere perché sono stati spesi soldi e usate energie intellettuali per sapere una cosa che, a pensarci bene, è evidente!  Il fatto di dare un nome a un animale, come a una mucca o a una pecora, implica un rapporto molto diverso da quello che potrebbe esistere tra un operaio che munge meccanicamente e la mucca che malvolentieri porta sull’orecchio una brutta targa di plastica gialla con scritto CL299644021.  Anche quella mucca ha una sua grande dignità e interiorità ma nessuno l’ha riconosciuta e quindi quella mucca non “dà il latte”: le viene tolto 

Quando una pecora o una mucca ha un nome, vuol dire che qualcuno si preoccupa di lei, le riconosce una sua individualità e una sua storia.  Non abbiamo una pecora di cui non conosciamo la parentela, la personalità, le abitudini, la storia personale. Quando mungo Fatima, mi ricordo della sua mamma Ultima che da agnello si perse nel bosco per alcune settimane finché fu trovata da Martino di notte e riportato a casa solo dopo molte ore.  Quella volta l’amico Neil e io abbiamo dovuto tagliare un passaggio fra i rovi nel buio fino al precipizio dove era prigioniero Martino con l’agnello Ultima in spalla. Mi ricordo anche la mamma di Ultima, che era una di tre agnelli gemelli.  Era così piccola che Luigi me l’aveva regalata nella speranza che con amore e biberon la salvassi dalla fame. Quella notte che Luigi arrivò a casa con Clara neonata era il 9 febbraio, la notte che avevo appena saputo che mio padre stava morendo. Quell’animale fra le mani quella sera mi ricordò con la sua piccola presenza che la vita continua. Fra le lacrime ho tirato su Clara e ha fatto parte del gregge per moltissimi anni, era sempre una pecora piccola ma era di una determinazione incredibile e ha fatto poi molti agnelli vispi.  Fatima le assomiglia e ora che è vecchia, abbiamo tenuto una sua figlia, Violetta, per non perdere quella famiglia nel gregge.

Fatima è una delle pecore che viene da sola a farsi mungere e quando ha qualcosa che non va, un ramo fastidioso di spine attaccato alla lana o un piede che le fa male, si avvicina perché sa che noi l’aiutiamo. E’ naturale che un animale con un rapporto del genere con chi la munge non trattenga il latte, ma lo lasci scorrere.

Rosa spesso mi ha raccontato la storia di una vacca che avevano nella stalla anni fa. La chiamavano “la Barembana” (che credo significhi Maremmana) perché aveva le corna larghe.  “Era molto brava. Un anno con il latte suo ho fatto novanta forme di formaggio! Ma solo Antonio la poteva mungere! A lui la vacca era affezionata. Per lui faceva di tutto.  Pensa che quando la Barembana arava con il compagno, se non riusciva a tirare, si inginocchiava addirittura per fare forza, povera bestia!”  Della Barembana Rosa si ricorda ridendo vari episodi di vita. “Una volta mi chiamò il Roscio di Gigino che veniva su dal campo di sotto dove aveva colto alcune piante di granturco.  Passava per il campo dove pascolava la Barembana e mi urlava <Rosa, appiccichi ‘l foco che fammo il granturco arrosto!> Quella vacca l’ha visto e gli ha fatto la caccia per tutta la salita e il Roscio a urlare <Rosa, la vacca!> E io a rispondere <Buttale giù le piante> e lui aveva tanta paura che le ha buttate le piante con tutto il granturco! Io volevo dire solo le foglie, che la Barembana era ghiotta parecchia di quelle foglie!”

La Barembana era diventata famosa nel vicinato per quanto latte dava, e già che non era neanche una mucca da latte ma una vacca “da tiro”.  Sapendo delle novanta forme di formaggio, uno dei vicini, un certo Melchiore, era solito pregare Antonio ogni volta che passava davanti a casa,  “Vendetemi ‘sta vacca che mi piace tanto!” Antonio gli rispondeva che non sarebbe riuscito a mungerla, “Neanche la Rosa ci riesce” lo avvertiva sempre. “Ci riesco, ci riesco, che voialtri ci cavate tanto latte e a me ‘l formaggio piace!” insisteva Melchiore.

L’hanno venduta e mi rattrista sempre questo fatto perché la vacca sarà rimasta male, ma in campagna c’è una specie di legge non scritta che dice che se qualcuno desidera proprio un tuo animale, alla fine porta male non darglielo, rimane l’invidia…

“Melchiore ha portato a casa sua la Barembana e oh! Non è mai riuscito a cavare una goccia di latte da quella vacca!”

Le novanta forme di formaggio erano frutto di una sottile reciprocità e così credo anche il nostro pecorino.

Etain Addey

 

Il presente articolo è stato scritto come intervento  per la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” – Roma: del 2 e 4 ottobre 2009 – Arancera di San Sisto

Il manifesto introduttivo:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

Programma Generale:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/07/roma-%e2%80%9cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere%e2%80%9d-dal-2-al-4-ottobre-2009-%e2%80%93-serre-di-san-sisto-via-valle-delle-camene-14-programma-generale/

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“I nuovi mercanti del tempio” – Le finzioni nell’etica e nell’estetica vegetariana e la strumentalizzazione della spiritualità… nel nome di San Francesco e della cultura pseudo pacifista

Premessa.  Ho ricevuto  questa lettera che descrive alcuni aspetti della utilizzazione del vegetarismo e della filosofia pacifista a fini speculativi e di basso livello…  Ciò che viene qui descritto  corrisponde alla verità… e sta succedendo già da alcuni anni… potrei io stesso testimoniarne altri simili episodi. Per non mettere in imbarazzo l’autore di questa denuncia e gli enti incriminati uso vari pseudonimi e cambio di luoghi… ma chi sa capirà…!   Paolo D’Arpini

Ciao Paolo,

leggo della tua iniziativa  a Roma dal 2 al 4 ottobre 2009 per creare un ponte ideale fra Gandhi e San Francesco.

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/07/roma-%e2%80%9cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere%e2%80%9d-dal-2-al-4-ottobre-2009-%e2%80%93-serre-di-san-sisto-via-valle-delle-camene-14-programma-generale/

Ignorando l’argomento e conservando il massimo rispetto per il tema trattato e per le persone coinvolte, non posso esprimermi ma, di certo, il tuo coinvolgimento è sicuramente etichetta di garanzia e di salvaguardia dei più sani valori morali che lo stesso tema rappresenta.

È bene, guarda caso, proprio in questi giorni, in un luogo francescano dell’Italia centrale, un ente “pacifista”  ha organizzato  un suo  “incontro per la pace”…. All’insegna di San Francesco.

Maria è una delle partecipanti al convegno. È partita due giorni fa e da quanto mi scrive (via sms) non mi sembra affatto contenta né compiaciuta dell’organizzazione. Anzi “contrariata”, anche se apparentemente non lo riferirebbe a nessun altro, considerata la sua stessa partecipazione. E noi ne conserveremo la segretezza…

Ed infatti…. la ragione che mi spinge motivatamente a non frequentare questo tipo di “incontri” è proprio l’organizzazione: una fiera di bancarelle, di sciupii, di vendita al dettaglio, di artigiani che vendono stupidaggini fingendosi vegetariani mentre di nascosto (sotto il bancone) mangiano scatolette di carne e tonno (ho assistito allo “spettacolo”). Una galleria di signore esclusivamente interessate a mascherare la propria età attraverso abiti volgari e appariscenti; rabbini che si allestiscono il propria banchetto per vendere di tutto…. anche i dizionari e libri da cucina.. L’organizzazione, per due anni di seguito,  è stata  pessima. Una volta ho partecipato ad una cena vegetariana  disgustosa, ridotta, industriale il cui solo costo era esagerato.

Ci sono andato per due anni. La prima volta per conoscere l’argomento e capirne la compatibilità con i miei gusti e la mia mentalità; la seconda volta perché  Maria ha insistito. Quest’anno, non solo per via di impegni precedentemente assunti,  ho scelto di rifiutarmi. Davvero, ancora mi chiedo il senso di questo “incontro” in cui nulla  trasmette la religiosità di San Francesco, i valori della povertà, della pace, del pentimento, della meditazione spirituale… nulla! Solo l’esatto opposto.

Dall’esperienza professionale degli organizzatori, altro non si percepisce che un tipo di organizzazione occasionale all’incontro di figure istituzionali e ospitate da gossip. Tra l’altro, i costi sono altissimi:  Maria ha preso una stanzetta  fuori sede perché non riteneva congruo il costo di 70,00 euro a notte per l’ostello predisposto dalla stessa organizzazione.

Insomma, non saprei, ma per me che scelsi Perugia quale sede universitaria di studi e che fui completamente coinvolto dall’atmosfera mistica di quei luoghi ancora ricchi della presenza del Santo,  l’incontro  di questi giorni è e resta solo un’offesa al valore della pace e della povertà.

Un abbraccio, Luigi Gonzaga

 …………………..

Postilla di conferma:

 

… Caro Paolo… per amore del “giusto”, come dici tu, fai tutto ciò tu creda sia il meglio: diffondi, informa, preavvisa…

tra l’altro, ieri sera, dal suo ritorno, Maria mi ha anche detto che la maggior parte dei partecipanti si è lamentata dell’organizzazione. Pensa che mi ha riferito che ad un certo punto, innanzi a tanta spettacolarità, un tale signore (non conosco il nome né la persona, ma Maria  era presente insieme a tutti gli altri partecipanti) ha urlato: “….basta!! basta con questo mercato!!..” e disgustato alla mediocrità del consumismo sottesa agli interessi degli stessi mercanti che ivi si presentavano quali relatori, giornalisti, scrittori ed allo stesso tempo ospiti e bancarellisti, è andato via contestando tutto e tutti. Dunque non è solo una mia impressione. Certo, Maria, per amor del quieto vivere e pur di non ledere i rapporti con tutti i componenti dell’organizzazione, sminuisce il problema e cerca di sotterrare la verità. Diversamente da lei, io sarei disposto a diffondere la verità senza temere avversità alcuna.

Fai tu, fai come meglio credi.

Un abbraccio, Luigi Gonzaga

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La visione spirituale laica di Antonello Palieri – Auspici per l’incontro di Roma dal 2 al 4 ottobre 2009 su “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”

Caro Paolo,

ti invio il mio punto di vista per il convegno del 2-4 Ottobre. La sola idea del convegno è di grande attualità. Può  produrre effetti davvero straordinari, sempre che non si bruci tutto nelle svariate – e più o meno tristi – tendenze politiche che ogni tanto sembrano affondare nelle penombre acide e sconcertanti delle vecchie sacrestie.  Un abbraccio sincero, Antonello. ……. 

Spiritualità  Laica .

Con questa definizione intendevo rivendicare, molti anni fa, i valori e i sentimenti di chi coglieva dalla storia e dalla letteratura – poesia e narrativa – con particolare riferimento all’800, grandi valori estetico-spirituali. Per un verso ero deluso, ma dovrei  dire scandalizzato, dall’indifferenza della Chiesa ufficiale verso quei capolavori dell’arte letteraria che hanno di fatto sostenuto la sensibilità cristiana ispirata al Vangelo – o meglio alla Rivoluzione del comune sentire operata da Gesù – per un altro verso ero deluso, anzi scandalizzato, dall’ottusa crociata dei comunisti contro una spiritualità comunque dichiarata,una crociata in pantofole, che ha sempre finito  col negare le tre strutture portanti della spiritualità senza aggettivi: ispirazione (artistica e religiosa), intuizione oltre la soglia, capacità di pre-visione nel ritorno salvifico di una commozione sincera per i sacrifici e le azioni di pace. 

Debbo oggi ammettere che il misterioso e luminoso arcobaleno realizzato dal passaggio di Giovanni XXIII° e confluito in quello di Giovanni Paolo II, fra i due tempi di un unico messaggio di pace e di felicità, ha reso in parte superflua la mia posizione critica, ma restano a negare questo Arcobaleno  glorioso  e la spiritualità laica un esercito di ignoranti portatori di una brutalità del pensiero cosiddetto positivo. Alla negazione della Spiritualità conducono, prendendoci per mano, alcune estreme strategie consumistiche, e una Chiesa che parla ancora di divieti, invece di insistere sulla potente gioia dell’illuminazione evangelica, una Chiesa che chiude invece di aprire gli orizzonti possibili. Quando accenno alla nuova massa di ignoranti non penso certo a quegli analfabeti per necessità che per grazia di Dio parlano e agiscono meglio di tanti dotti. Gesù scardina i rituali e le certezze di comodo. 

Per un momento ho pensato di  abbandonare  la rivendicazione della spiritualità laica nel culmine dell’esperienza di Giovanni Paolo ed oggi ammirando l’ampiezza dei messaggi di Internet (Google) sia sulla spiritualità pura e semplice (e quanto mai complessa )sia sulla spiritualità laica. Ma proprio ammirandone la diffusione mi sono poi reso conto della necessità di coordinare o quanto meno di avvicinare i testi che possono dare lumi. Si tratta di un centinaio di volumi sull’estetica e la spiritualità, la cultura di confine, la grande letteratura dell’800, la scultura e la pittura di diversi secoli…Nella lettura di questi testi  emerge quasi subito la sostanziale differenza tra la cultura creativa di alcuni geni del passato e la cultura statica del presente, l’insensata suddivisione delle discipline universitarie e delle materie di studio delle scuole medie e superiori sino a far riemergere la  necessità di ripartire dal binomio estetica e spiritualità per ritrovare un ordine del discorso oltre l’effetto evocativo dei termini. 

Antonello Palieri, Presidente della Cooperativa le Due Città 

Approfitto per questo inserimento per confermarvi che la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”, che precedentemente era stata prevista dal 3 all’11 ottobre, viene concentrata nei giorni dal 2 al 4 ottobre 2009 e si tiene nell’Arancera di San Sisto. Chi volesse partecipare con un intervento o con un’opera in mostra o con una canzone o poesia fa ancora in tempo a prenotarsi, scrivendo a circolo.vegetariano@libero.it  – info.apai@virgilio.it  – (Paolo D’Arpini)

Programma Generale su:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/07/roma-%e2%80%9cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere%e2%80%9d-dal-2-al-4-ottobre-2009-%e2%80%93-serre-di-san-sisto-via-valle-delle-camene-14-programma-generale/

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