10 Gennaio 2009 – Germania, Assia. Fuga interna di liquido radioattivo dal primo al secondo circuito nella centrale nucleare di «Biblis B». La denuncia viene fatta dal quotidiano “Frankfurter Rundschau” in data 17 gennaio 2009, annotando che non vi è stata ancora la riparazione del danno. Il portavoce della centrale nucleare riferisce, in risposta, che il livello di radioattività del liquido fuoriuscito è «solo un millesimo del valore limite giornaliero», precisando che i lavori di riparazione verranno effettuati nell’arco due settimane, nell’ambito dei normali controlli di routine.
22 Gennaio 2009 -Satellite Cosmos-1818. Un satellite dell’era sovietica alimentato ad energia nucleare perde frammenti nello spazio dal sistema di refrigerazione del reattore. La notizia riferita oggi è del 4 luglio 2008. Secondo Alexander Yakushin, vicecapo delle Forze spaziali russe, ”non c’è pericolo di contaminazione radioattiva per la superficie terrestre”
28 Gennaio 2009 – Chalk River, Canada. Solo oggi viene denuciata una perdita di 47 litri di acqua pesante e radioattiva (contenente trizio) avvenuta il 5 dicembre scorso presso la centrale di Chalk River.
2 Febbraio 2009 – Oyster Creek, New Jersey -USA. Un incendio è divampato in uno dei due trasformatori della centrale nucleare di Oyster Creek. La società, Exelon Nuclear, ha fatto sapere che “non c’è pericolo per il pubblico”
4 Febbraio 2009 – Busko, Ramsko, Jablanicko – Bosnia Erzegovina. Il quotidiano croato Vecernji List denuncia l’inquinamento da scorie radioattive francesi dei laghi dell’Erzegovina a partenza della firma dell’accordo di Dayton nel novembre 1995 (vedi: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=560.0 )
10 Febbraio 2009 – Nello spazio -Il satellite Usa Iridium per le telecomunicazioni si scontra con il satellite russo Kosmos-2251, non più in uso, in bassa orbita a circa 780 chilometri da terra. I detriti derivati dalla collisione potrebbero danneggiare vecchi veicoli spaziali sovietici che si trovano in prossimità. E questi ultimi hanno reattori nucleari a bordo, fanno notare gli esperti da Mosca. In particolare – spiegano fonti alle agenzie di stampa russe – c’è un rischio di collisione tra i vecchi satelliti di osservazione della marina sovietica con i rottami, sparsi intorno, e di conseguenza, si potrebbe avere la presenza in orbita di macerie radioattive.
11 Febbraio 2009 -Francia. Un’indagine di France 3 denuncia che 300 milioni di tonnellate di rifiuti radioattivi provenienti dalle miniere di uranio francesi, sono stati disseminati, nel corsi di decenni, nelle campagne, in vicinanza dei centri abitati, e sono serviti per costruire case, scuole e aree gioco per bambini.
12 Febbraio 2009 – Los alamos, USA. Scomparsi nel nulla dal centro di ricerca nucleare di Los Alamos 67 computer. I dirigenti di Los Alamos hanno sottolineato che nessuno dei computer conteneva informazioni classificate.
13 Febbraio 2009 – Germania. Sequestrate oltre 150 tonnellate di metalli radioattivi, in 12 Laender tedeschi, provenienti dall’India. La contaminazione è dovuta all’isotopo radioattivo Cobalto 60 arrivato in Germania da tre diverse fonderie indiane. Per l’alto livello di contaminazione, 5 tonnellate sono state affidate alla GNS, la società tedesca che si occupa dello smaltimento delle scorie nucleari.
22 Febbraio 2009 – Chalk River, Ontario, Canada. Terza fuga radioattiva nell’impianto di Chalk River, dal dicembre 2008. 11 kg d’acqua inquinata sono stati ventilati all’esterno dopo che due piccoli buchi sono stati rilevati in un tubo. Il tubo è stato riparato. Il reattore è rimasto in attività e la fuga non ha creato ritardi nella produzione.
26 Febbraio 2009 – Kashiwazaki-Kariwa, Giappone. Un incendio, di cause sconosciute, si sviluppa nell’edificio che ospita uno dei sette reattori della centrale. Viene domato dopo una ora e mezza. Leggermente ferito al viso un addetto della centrale. La Tepco dichiara che non ci sono state fughe radioattive.
13 Marzo 2009 – Francia. La portaerei Charles de Gaulle viene bloccata dopo la scoperta di un’anormale usura di parti del suo sistema nucleare
14 Marzo 2009 – Oskarshamn, Svezia. Un lavoratore di 61 anni muore durante le attività di manutenzione alla centrale nucleare scedese di Oskarshamn. Sembra che una parte del macchinario si stia staccata colpendo l’uomo in pieno petto.
19 Marzo 2009 – Dubai, stretto di Hormuz. Il sottomarino americano USS Hartford entra in collisione con la nave anfibia USS New Orleans. Il New Orleans riprota la rottura del serbatoio con fuoriuscita di circa 25.000 galloni di diesel. 15 marinai a bordo dell’Hartford rimangono leggermente feriti. “Non ci sono danni all’impianto di propulsione nucleare dell’Hartford”, dichiara il portavoce della Marina Statunitense Nathan Christensen.
Aprile 2009 – Indian Point, USA. Viene fermato l’impianto di Indian Point per la rottura di una pompa del circuito di raffreddamento.
12 Aprile 2009 -Kashiwazaki-Kariwa, Giappone. Incendio notturno in un magazzino del complesso nucleare, spento dopo due ore. Secondo Tokyo Electric Power non c’è stata nessuna fuoriuscita di radiazioni.
23 Aprile 2009 – Burgos, Paesi Baschi, Spagna. Un problema al generatore principale ha obbligato la centrale nucleare di Garona a fermare il reattore e ad attivare gli allarmi del centro che il prossimo anno compirà 40 anni. L’incidente non ha creato “rischi per i lavoratori, la popolazione o l’ambiente” secondo il Consiglio per la sicurezza nucleare spagnolo.
30 Aprile 2009 – Sellafield, Gran Bretagna. Da oltre 20 giorni si protrae la ricerca, nell’impianto di Sellafield, di due contenitori smarriti con materiale radioattivo risalente agli anni 70.
4 Maggio 2009 – Una catena di misure cade al suolo durante la manutenzione del quarto blocco della centrale, dopo che il cavo che collega la strumentazione si rompe. L’incidente viene classificato al livello 2 sulla scala internazionale Ines, sembra senza causare danni al personale dell’impianto e fuoriuscite radioattive.
11 Maggio 2009 – Garona, Spagna. Guasto nelle barre di combustibile con “leggero aumento dell’attività misurata all’interno del nucleo”. Lo annuncia lo stesso impianto di proprietà Endesa e Iberdrola sostenendo che il malfuzionamento non avrebbe alcun impatto negativo sulla sicurezza dell’ambiente e della salute di chi vive nei pressi dell’impianto. Secondo Greenpeace, invece, l’aumento di attività sarebbe dovuto alla rottura di un elemento del combustibile che ha contaminato il sistema di raffreddamento del nucleo della centrale.
13 Maggio 2009 – Tricastin, Francia. Due pezzi metallici, di due tonnellate ciascuno, utilizzati per dei test di funzionamento sul ponte di manutenzione, cadono da una altezza di circa 15 metri nella centrale nucleare di Tricastin. “Per misure di precauzione, dopo l’incidente, i cantieri sono stati sospesi come pure gli interventi, circa una trentina, nell’edificio del reattore” e dei controlli “sono stati realizzati immediatamente” ha fatto presente EDF.
25 Maggio 2009 – Corea del Nord. La Corea del Nord effettua ”con successo” il suo secondo test nucleare, dopo quello dell’ottobre 2006.
05 Giugno 2009 – Kashiwazaki-Kariwa, Giappone. Fuga di vapore da una porzione di pompa per l’incanalamento dell’acqua verso il reattore nucleare n° 7 nella centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, nel nord del Giappone. La Tepco rassicura che non c’è stata contaminazione ambientale, nonostante una piccola fuga di elementi radioattivi.
12 Giugno 2009 – Suffolk, Gran Bretagna. In data odierna svelato un incidente del gennaio 2007. Un impiegato recatosi per un bucato nella lavanderia automatica dell’impianto nucleare si accorge di una cospicua perdita radioattiva (decine di migliaia di litri), non rilevata dai sistemi d’allarme. Sfiorato il disastro nucleare.
29 Giugno 2009 – Kruemmel, Germania. La centrale viene bloccata per due giorni a causa di un errore di azionamento, da parte di un dipendente, di una valvola di emeregenza
29 Giugno 2009 – Dungeness B, Inghilterra. Un pezzo di gomma si blocca all’interno delle condotte della centrale durante l’operazione di introduzione di un nuovo combustibile (la schiuma combustibile non è a norma con quella prevista dai regolamenti). A detta dell’EDF: “Non c’è stato alcun danno per i nostri dipendenti, per gli impianti, il personale non è stato ferito e non vi è stato alcun rilascio di radioattività”. Nonostante queste dichiarazione dell’incidente viene data conoscenza solo 9 giorni dopo
4 Luglio 2009 – Kruemmel, Germania. Per un problema ad un trasformatore si arresta la centrale con conseguente caduta di tensione nella rete elettrica di Amburgo (fuori uso per alcune ore 1500/1800 semafori)
8 luglio 2009 – Dampierre en Burly, Loiret, Francia. Fuga di vapore o gas radioattivo nel corso dei lavori di manutenzione alla centrale di Dampierre. L’incidente, nel cuore della notte, ha svegliato diversi abitanti.
28 agosto 09 – Sosnovy Bor, Federazione Russa. Chiuso un reattore nucleare dell’impianto di Sosnovy Bor per una perdita dovuta alla rottura di una pompa. I responsabili: “I livelli di radioattività nell’aria rientrano nella norma”. La centrale ”Leningrad”, nella cittadina di Sosnovy Bor, a circa 70 km da San Pietroburgo e’ equipaggiata con lo stesso tipo di reattore di quello ucraino di Chernobyl
9 settembre 09 – Dieppe, Francia. Spento in poche ore un incendio scoppiato, per cause imprecisate, nella centrale nucleare a Dieppe. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco appena scoppiato l’allarme.
8 ottobre 09 – Prefettura di Fukui, Giappone. Fuoriuscita di liquido radioattivo dalla centrale di Fugen. Un operaio e’ stato esposto a radiazioni mille volte superiori al livello standard stabilito dal governo giapponese
26 ottobre 2009 – Cadarache, Francia. Scoperto un deposito di uranio arricchito al di sopra del limite fissato. Il CEA (Commissariato Energia Atomica) ha dichiarato trattarsi di una riserva di 10 kg di uranio arricchito (1,65%), mentre il limite è di 4 kg. Il Commissariato ha proposto di classificare l’incidente al “1”, cioè come anomalia, nella scala INES (International Nuclear and radiological Event Scale).
2 novembre 09 – Francia. Spenti per manutenzione 18 impianti nucleari. Il numero uno di Fessenheim (Haut-Rhin) ha superato i 10 anni; quattro sono fermi per incidenti: il reattore numero 3 di Paluel (Seine-Maritime) a causa di una perdita di fiamma nella sala macchine; il reattore numero 2 di Nogent-sur-Seine (Aube) per un guasto a un alternatore; il reattore numero 1 di Civaux (Vienne)a causa di disfunzione di una valvola del motore elettrico; il reattore numero 3 di Bugey (Ain) dopo un incidente sul generatore di vapore. Tredici reattori devono essere ricaricati di combustibile e per operazioni di manutenzione: il numero 1 di Flamanville (Manche), i reattori numero 1 e sei di Gravelines (Nord), il reattore numero 2 di Paluel, il reattore numero 2 di Penly (Seine-Maritime), il reattore numero 2 di Cattenom (Lorraine), il reattore numero 2 di Fessenheim,il reattore numero 3 di Chinon (Indre-et-Loire),il reattore numero 3 di Blayais (Gironde), le il reattore numero 1 di Saint-Alban (Isère), il reattore numero 4 di Bugey, il reattore numero 2 di Tricastin (Drôme) e il reattore numero 2 di Cruas-Meysse (Ardèche). Il reattore numero 2 della centrale nucleare di Belleville (Cher) funziona al 60% della sua potenza dopo il riscaldamento di una pompa del circuito secondario di vapore.
7 novembre 2009 – Tricastin, Francia. Le operazioni di manutenzione al reattore numero 2 della centrale nucleare di Tricastin, in Francia, vengono sospese in seguito a un incidente avvenuto durante la ricarica di una parte delle barre di uranio
21 Novembre 2009 – Three Mile Island, Pittsburg, Pennsylvania, USA. Grande perdita di radioattività da un reattore della centrale atomica. Fuga radioattiva originatasi da isotopo sconosciuto. 200 lavoratori evacuati, 25 sottoposti a cure mediche
1 Dicembre 2009 – Cruas, Ardeche, Francia. Nella notte tra l’1 e il 2 dicembre si verifica una otturazione della presa d’acqua di uno dei quattro reattori della centrale nucleare Edf di Cruas, con ripercussioni sul circuito di raffreddamento. L’Autorité de sûreté nucléaire (Asn), ha giudicato la gravità dell’ultimo incidente al secondo livello della scala internazionale Ines di pericolosità.
3 Dicembre 2009 – Vandellos, Spagna.L’impianto nucleare da 1.000 megawatt Vandellos II, controllato con il 72% da Endesa (ELE.MC: Quotazione), gruppo Enel (ENEI.MI: Quotazione), viene fermato per riparazioni ai distributori.
Si tratta del terzo impianto nucleare in Spagna, su otto totali, che si ferma per riparazioni. Anche Asco I è infatti fermo per riparazioni, mentre il reattore di Almaraz I si sta rigenerando.