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Presentazione del Collettivo Ecologista 2018, memoria teatrale, sono un po’ maceratese anch’io, bouquet di dichiarazioni sioniste, cave deum, urban waste, matrismo e spiritualità della natura…

Il Giornaletto di Saul del 18 maggio 2018 – Presentazione del Collettivo Ecologista 2018, memoria teatrale, sono un po’ maceratese anch’io, bouquet di dichiarazioni sioniste, cave deum, urban waste, matrismo e spiritualità della natura…

Care, cari, Collettivo Bioregionale Ecologista dal 23 al 24 giugno 2018. Lo scopo della manifestazione, che si svolge a Treia in corrispondenza del Solstizio Estivo, è quello di incentivare la lavorazione biologica dei piccoli appezzamenti, con sistemi naturali, definita da sempre “economia spicciola della realtà contadina”. L’agricoltura contadina è l’unica che può garantire il mantenimento della biodiversità nell’habitat e la produzione di cibo idoneo ad una dieta integrata e salutare… – Continua: https://auser-treia.blogspot.it/2018/05/presentazione-e-programma-del.html

Roma. Lettura nell’orto – Scrive Hortus Urbis: “Domenica 20 maggio 2018, attività all’aria aperta nell’Hortus Urbis, nel Parco dell’Appia Antica. Dalle 11 alle 12.30 – Letture all’ombra di storie dai libri scelti a cura della scrittrice per bambini Cristiana Pezzetta, Tutte le età. Gratuito. Info: hortus.zappataromana@gmail.com”

Memoria teatrale calcatese – Nel corso degli anni vissuti a Calcata ho goduto immensamente nello sviluppare forme immaginarie di ciò che Calcata potesse rappresentare per ognuno di noi, nuovi venuti e vecchi abitanti del luogo. Ieri pomeriggio ad esempio mentre rientravo dal Tempio ho incontrato per la strada Angela Marrone, una vecchia amica che vive a Calcata da parecchi anni e che con me ha condiviso molti momenti magici. Angela è un’artista vecchio stile, pittrice, cantante, poetessa.. attrice… Sì con lei ho recitato in varie occasioni, sia al Circolo che in piazza… ed anche recentemente in “Tzuei Ning decapitato per errore”. Angela mi ha chiesto: “Ma è vero che te ne vuoi andare da Calcata?”… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/07/calcata-il-teatrino-continua-in-scena.html

Grave errore del Pdrenzi – Scrive Francesco Briganti a commento dell’articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/05/16/grave-errore-del-pdrenzi-rifiutare-il-governo-col-m5s/ -: “…validissima disamina, una sola precisazione il Pd non ha fatto la storia d’Italia, ma, è vero che ha completamente distrutto la sinistra. Così come il vaticano non è che la deformazione umana della parola del Cristo, così i partitini della sinistra sono un degenerazione dei personalismi e di vecchie “cavillerie” oggi inutili e perniciose per un discorso socialista funzionale ad una società moderna. Una sola entità a sinistra aperta ad ogni discussione interna, su tutti gli argomenti possibili, ma coesa e funzionale ad una battaglia contro e di sistema. Il resto sono solo perdite di tempo.”

Commento di Adriano Colafrancesco: “E’ incredibile la persistenza in taluni del fideismo renziano che ha distrutto e snaturato una forza politica in cui tanti (compreso il sottoscritto) avevano posto fiducia. Ripartire con umiltà da Emiliano e recuperare i transfughi è l’unica via per riscattarsi da Renzi e dalla pletora dei suoi inutili accoliti”

Oriundo? – …in un certo senso sono un po’ maceratese anch’io. Ed è bene che sia venuto a Treia, ormai in età avanzata, così potrò forse anch’io lasciare il corpo qui nelle Marche. Evidentemente questo fa parte del nostro destino di famiglia, evidentemente dal punto di vista karmico qui c’è una nostra radice. Però oggi non voglio dilungarmi su questo tema… Vorrei solo confermare il detto “buon sangue non mente” e che non c’è bisogno di andare in giro a far proselitismo. L’evoluzione quando il momento è giunto ci fa compiere i passi necessari alla nostra crescita… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2018/05/17/oriundo-in-un-certo-senso-sono-maceratese-anchio/

Commento di M.B.: “Caro Paolo, condivido il finale della prima parte del tuo articolo. Purtroppo, a volte, forse troppo spesso, mi lascio trascinare dalla voglia di convincere. Meno male che, almeno, dopo me ne rendo conto e il mio obiettivo è di frenarmi del tutto. Grazie per avermelo ricordato. “

“Urban Waste”. Come contrastare la sporcizia causata dai “turisti” – Scrive Stefania Calleri: “Pacco per cani, uso dell’acqua di rete, donazione di cibo in eccesso da parte di alberghi e distributori  a fini di solidarietà sociale, istruzioni chiare in lingue diverse per fare la raccolta differenziata, queste le azioni contro lo spreco e a favore della riduzione di rifiuti. “Urban Waste”  è un progetto europeo, finanziato dal programma di ricerca Horizon 2020, con l’obiettivo di supportare gli amministratori locali nella gestione sostenibile dei flussi di rifiuti prodotti dai turisti…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/05/urban-waste-contrastare-gli-sprechi.html

Pavullo. Libraria – Scrive Marinella Gianaroli: “Incontro con l’Autore, 25 Maggio, alle ore 20.30, c/o la Biblioteca Comunale, Giorgio Stamboulis, ricercatore in storia, autore di diversi saggi di argomento storico e filosofico, presenterà il suo libro: “Filosofia Precaria”. Prenotazione gradita: caffefilosoficopavullo@gmail.com”

Cave Deum – Scrive Paolo Bancale: “La etno-iero-teo-crazia che contraddistingue il senso dello Stato di Israele, e delle sue frange clerico-religiose più ortodosse, ricorda anche il razzismo e l’intransigenza solipsistica di storicamente recenti deliri “ariani”, stretti parenti del concetto di “popolo eletto”, autoelettosi tale al merito di una religione e del suo dio di turno. Quale assurda, megalomane e paranoica visione antropologica di se stessi, e di una scadente metafisica inneggiante all’uso della forza di premessa religiosa, può indurre un governo “moderno” a usare truppe in assetto di guerra contro una popolazione e, caso davvero perverso, anche…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/05/17/cave-deum-geova-il-feroce-dio-ebraico-colpisce-ancora-con-l%E2%80%99esercito-di-israele/

Commento di A.I.: “«Ma se gli israeliani non vogliono essere accusati di essere come i nazisti, devono semplicemente smettere di comportarsi come i nazisti» [Norman G. Finkelstein, intellettuale ebreo i cui genitori furono vittime dell’Olocausto]”

Bouquet di dichiarazioni sioniste – “Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca dei terreni e il taglio di tutti i servizi sociali per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba» (David Ben-Gurion, maggio 1948, to the General Staff. Da «Ben-Gurion, A Biography», di y Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978).” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/10/la-razza-eletta-di-menachem-begin-ed.html

L’inchino grillino – Scrive Claudio Martinotti Doria: “I grillini mantengono la mediocrità nelle scelte dei collaboratori per evitare di perdere il controllo del partito: “NO A SAPELLI.” – OVVERO, LA DE-SELEZIONE ITALIOTA DELLE ELITES. – Il debito pubblico serve come alibi e assillo giustificativo delle vessazioni fiscali e sociali, delle politiche di austerità, della perdita di sovranità, della redistribuzione iniqua di ricchezza, delle politiche di austerità, dei tagli al welfare, ecc.”

Matrismo e Spiritualità della Natura – Scrive Lasu Mira: “Il Femminile è la Matrice della Creazione. Questa Verità è qualcosa di profondo ed elementare che ogni donna conosce nelle cellule del suo corpo, nelle sue profondità istintive. La vita proviene dalla sostanza del suo stesso essere. Lei può concepire e generare, partecipare al grandissimo mistero di portare un’anima alla vita…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2018/05/matrismo-e-spiritualita-della-natura-il.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“L’aspirazione alla salute mentale, alla felicità, all’armonia, all’amore, alla produttività è insita in ogni essere umano che non sia nato come un idiota morale o mentale.” (Erich Fromm)

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Elezioni concluse ora parliamo di debito pubblico, il vegetarismo secondo Osho, anche le piante sono coscienti, ecologisti finti e carnivori veri, Siria: la verità su Goutha…

Il Giornaletto di Saul del 5 marzo 2018 – Elezioni concluse ora parliamo di debito pubblico, il vegetarismo secondo Osho, anche le piante sono coscienti, ecologisti finti e carnivori veri, Siria: la verità su Goutha…

Care, cari, elezioni concluse… ma nessun politico si è azzardato a denunciare il gioco delle banche centrali, limitandosi al massimo a fare boutades (come fece il berlusca nel 2012) del tipo “che la zecca stampi gli euro che la CEE non vuole darci…”. La zecca in verità già conia gli euro metallici ma su ordine di Bankitalia che a sua volta ha ricevuto il mandato dalla BCE. Si noti che lo Stato Italiano, il Ministero del Tesoro per intenderci, non c’entra nulla con questo giochetto, avendo ceduto il diritto del signoraggio alle banche (ovvero il diritto esclusivo di stampare cartamoneta). Lo stato italiano si limita ad emettere bonds o buoni del tesoro in pagamento corrispettivo del denaro emesso (ex nihil) dalle banche, accetta cioè di ricevere il denaro in prestito, dando in garanzia le sue obbligazioni che vengono poi messe in vendita dalle banche stesse lucrandoci sopra (il famoso spread è un esempio in tal senso)… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/03/la-truffa-del-debito-pubblico-e.html

L’inciucio parte “bonino” – Scrive Italo Slavo a integrazione dell’articolo http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/03/dopo-elezioni-linciucio-parte-bonino.html -: “Quella per “Più Europa” è l’unica opzione chiaramente guerrafondaia tra varie le possibili in queste elezioni. Addirittura, la lobby della Bonino fa apertamente appello a chi ha sostenuto il golpe neonazista di EuroMaidan per contrastare “il Presidente russo Vladimir Putin … il suo regime … per arginare la politica imperialista russa” ed accogliere subito l’Ucraina “nella casa comune europea”. È il copione già seguito, ad esempio, con la Croazia di Tudjman; perciò all’opzione di “Più Europa” non si può negare la coerenza, visto che i radicali italiani hanno sempre rappresentato la destra antisociale e ultraliberista, il cuore nero della Unione Europea e della NATO incistato nel nostro sistema…”

L’alimentazione vegetariana è naturale – Scriveva Osho: “Non credo nel vegetarianismo, perché non credo in niente. I miei discepoli sono vegetariani non perché seguaci di una setta, non perché fedeli a una dottrina. Sono vegetariani, perché le loro meditazioni li rendono più umani, più vicini al cuore, e così vedono la totale stupidità di coloro che uccidono esseri viventi per cibarsene. È la loro sensibilità, la loro consapevolezza estetica, che li rende vegetariani. Io non insegno il vegetarianismo: è una conseguenza della meditazione. Ovunque sia accaduta la meditazione, le persone sono diventate vegetariane; sempre…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/03/04/l%E2%80%99alimentazione-vegetariana-secondo-osho/

Commento di J.J.B.: “Osho, che immane sciocchezza, anche le piante sono vive e più degli animali. Ma assumere cibo, e portarlo ai BATTERI che vivono nell’ intestino, può essere anch’esso un dolce dovere. I nostri residui dovrebbero poi ESSERE CIBO per PIANTE e/o BATTERI, in campagna. La nostra acqua tutta torna da dove venne. Il nostro corpo seppellito, ridotto in cenere sarà cibo per batteri. Noi ci cibiamo ma altri si cibano e ciberanno di noi. Bisogna solo non eccedere. La via di mezzo. FORSE, dico forse. Così era nella mia tribù, nessuno si offenda…”

Anche le piante sono dotate di intelligenza e coscienza… – Una delle attività ecologiste che prediligo è quella di andar in giro per campi a cercar erbe commestibili. Lo faccio spesso da solo ma anche in compagnia. E durante il percorso, che io definisco “un giro nel supermercato della natura” non manco di parlare di dieta vegetariana e di rispetto delle forme viventi   Molti dei partecipanti a queste gite ecologiste confessano, di essere mangiatori di carne, adducendo le più svariate motivazioni, dall’abitudine al piacere del gusto, sino alla scusante che uccidere un animale od una pianta è la stessa cosa, poiché anche le piante sono vive..” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2018/03/anche-le-piante-sono-dotate-di.html

La coerenza imposta fa male all’intelligenza – Scrive Emanuele Casale: “…quando prende piede nella nostra vita – da parte nostra o dalle pretese altrui – la sempre più moralistica richiesta (o meglio “pretesa infantile“) di volerci a tutti costi individui “coerenti”, non “contraddittori”, allora è bene ricordarsi che una spasmodica coerenza, un voler essere coerenti in maniera troppo ricercata – e quindi non spontanea – è qualcosa di innaturale all’essere umano, all’individuo chiamato uomo”

Ecologisti finti e carnivori veri – Qualche bioregionalista di scuola americana insiste nel dire che si può tranquillamente continuare a mangiar carne  e definirsi egualmente ecologista, poiché la carne è cibo per l’uomo da tempo immemorabile.  Forse l’uomo preistorico e gli aborigeni  che potevano sostenersi solo con la caccia avranno avuto una qualche ragione a considerarsi in armonia con la natura, poiché il loro “cacciare” teneva sempre conto  del mantenimento della vita selvatica.  Ma oggi? Con l’aumento spropositato della popolazione e con la spinta verso il carnivorismo della società dei consumi (e conseguente avanzamento di sistemi industriali inquinanti preposti alla produzione di foraggio per gli animali d’allevamento) non si può più affermare che mangiar carne sia una abitudine in sintonia con l’ecologia…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2018/03/bioregionalismo-e-carnivorismo-sono-in.html

Veneto. Ecovillaggio – Scrive Corte del Vento: “Un’opportunità per chi vorrebbe venire a vivere qui, all’ecovillaggio Corte del Vento, nelle prealpi vicentine. In questo momento di consolidamento della comunità e di ripresa del progetto, sono arrivati anche dei finanziamenti a fondo perduto per la costruzione di alloggi. Info: info@cortedelvento.org”

Naturalismo, il primo nome del “bioregionalismo” – Scrisse George Gurdjieff: “Quando mi sono reso conto che l’antica saggezza era stata tramandata di generazione in generazione per migliaia di anni, pur arrivando ai nostri giorni quasi inalterata, mi pentii di aver iniziato troppo tardi ad attribuire alle leggende dell’antichità l’immenso significato che ora mi rendo conto che posseggono” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/05/naturalismo-bioregionalismo-e.html

Mio commentino: “…mi piace questa discorso in cui si cerca di tirar fuori un “senso” che unisca religione e scienza, natura e cultura. Ma il punto chiaramente è che il “messaggio naturalistico” deve integrare lo spirito (intelligenza e coscienza) e la sostanza (materia)…”

Siria. Chiamiamo le cose con il loro nome – Scrivono Monache Trappiste di Siria: “A Damasco, è dalla zona del Goutha che sono cominciati gli attacchi verso i civili che abitano nella parte controllata dal governo, e non viceversa. Lo stesso Goutha dove – occorre ricordarlo – i civili che non appoggiavano i jihadisti sono stati messi in gabbie di ferro: uomini, donne, esposti all’aperto e usati come scudi umani. Goutha: il quartiere dove oggi i civili che vogliono scappare, e rifugiarsi nella parte governativa, approfittando dalla tregua concessa, sono presi di mira dai cecchini dei ribelli… Perché questa cecità dell’Occidente? Come è possibile che chi informa, anche in ambito ecclesiale, sia così unilaterale? Compresi i giornali cattolici…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/03/goutha-siria-laltra-verita-raccontata.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non voglio averti.
Non voglio averti per riempire i vuoti in me
voglio essere piena già di mio
voglio essere così completa
da poter illuminare una città intera
e dopo
voglio averti
perché noi due messi insieme
potremmo incendiarla”

(Rupi Kaur: https://chasewritesblog.wordpress.com/2017/02/23/my-20-favourite-quotes-by-rupi-kaur/)

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Decrescita e sopravvivenza, l’altro Osho, Roma: in attesa di Erdogan, migrazione incontrollata, etnobotanica bioregionale, se bruciare i rifiuti agricoli è reato, understanding lay spirituality…

Il Giornaletto di Saul del 2 febbraio 2018 – Decrescita e sopravvivenza, l’altro Osho, Roma: in attesa di Erdogan, migrazione incontrollata, etnobotanica bioregionale, se bruciare i rifiuti agricoli è reato, understanding lay spirituality…

Care, cari, …certo che potremmo sopravvivere anche nelle metropoli anche senza allevamenti intensivi. Basta cambiare completamente l’impostazione, diminuendo drasticamente il consumo della carne si possono aumentare la coltivazione di frutta, verdura, legumi recuperando suolo ed acqua che viene impegnato per produrre quello che mangiano gli animali nei 24 mesi della loro crescita. Naturalmente bisognerebbe anche riprogrammare la distribuzione evitando gli sprechi. Se noi smettessimo di comprare cetrioli quando è tempo di broccoli, avocado invece che arance, mandorle anziché anacardi, se le industrie alimentari smettessero di indirizzare verso i consumi più redditizi e scegliessero quelli che con lo stesso sforzo e la stessa acqua producessero una maggiore quantità di prodotti altrettanto proteici, che possano sfamare un numero maggiore di persone, se la grande distribuzione, la piccola distribuzione smettessero di sprecare cibo distribuendolo meglio, ecc. ecc. ecc. Se tutti insomma smettessimo di sprecare ed il cibo fosse ridistribuito in modo logico non ci sarebbe più chi butta e chi digiuna E l’ho semplificata ovviamente, ma partiamo da un concetto già acclarato che è “lavorare meno, lavorare tutti” parafrasando si potrebbe dire “mangiare meglio, mangiare tutti” e ovviamente per meglio intendo in modo più organizzato e responsabile… (Emanuela Gennuso)

L’altro Osho – Scrive Jimmie Moglia: “A proposito di  “Osho,” o meglio, di Baghwan Shree Rajneesh,  non posso resistere alla tentazione di raccontare un breve evento biografico, tramite il quale venni in contatto non proprio con lui, ma con il suo ufficio informatico, nel centro che fondò sull’altipiano dell’Oregon centrale, in una località chiamata Antilope…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/02/laltro-osho-rajneesh-raccontato-da.html

Voto di protesta – Commento di Marco Bracci all’articolo https://paolodarpini.blogspot.it/2018/01/basta-con-il-meno-peggio-disgustati-dai.html?showComment=1517481372600#c166605246764961594 -: “Ho notato che ancora in molti c’è una seppur minima fiducia nelle sinistre e che considerano le destre come un prosieguo del fascismo. Niente di più sbagliato. Le vere fasciste, nel senso di chi impone il proprio volere al popolo contro la sua volontà, sono proprio le sinistre. Infatti, tutti i provvedimenti e le leggi fatte dai tempi del dopo Berlusconi (lui le faceva a pro suo ma, ogni tanto, anche il popolo ci guadagnava) sono state fatte dalle sinistre contro gli interessi dei cittadini italiani. Infatti il “potere” ama più le sinistre delle destre. Il motivo è semplice…” – Continua in calce al link soprastante

Roma. In attesa di Erdogan – Scrive Marinella Correggia: “Erdogan arriverà nella Capitale nella giornata di domenica 4 febbraio per poi ripartire alla volta di Istanbul la sera successiva. Una visita delicata… A destare particolare attenzione la possibilità che i movimenti “antagonisti” possano attuare manifestazioni di dissenso. Insomma temono proteste. E’ tutto blindato. Erdogan insieme a jihadisti del sedicente Esercito siriano libero (quelli intrecciati ad Al Qaeda e a Isis) bombarda in Siria (senza il permesso siriano) curdi e altri abitanti di Afrin sostenendo di lottare contro il terrorismo. Il suo piano, credo, è occupare l’area e farci andare i vari terroristi che negli anni sono stati evacuati con i famosi pullman verdi del governo, a Idlib…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/02/01/roma-4-e-5-febbraio-2018-in-attesa-di-erdogan-attenti-a-erdogan/

Un treno per Civitavecchia – Paolo Bancale, direttore di “Non Credo”, una rivista laica alla quale collaboro, ci ha invitati ad un rendez vous a Civitavecchia, con albergo pagato, verso la fine di aprile, speriamo di poterci andare… nel frattempo rilanciamo la proposta della Ferrovia dei due mari, che unirebbe Civitavecchia ad Ancona. Noi del Circolo vegetariano VV.TT. Treia (Mc) siamo decisamente favorevoli all’apertura di una linea ferroviaria interna che unisca la Tuscia alle Marche. Pertanto abbiamo aderito al Comitato per la Ferrovia dei “DUE MARI – CIVITAVECCHIA ORTE ANCONA”, assieme a molte altre associazioni culturali, ambientaliste, turistiche, dei consumatori, dei pendolari, etc. Aderite anche voi!”

Ebraismo. Religione etnica. – Alcuni giorni fa ho ricevuto il nuovo numero della rivista “Non Credo”. In alcuni numeri precedenti erano stati pubblicati alcuni miei articoli sul problema ebraico, esaminato con un approccio laico. Dico “laico” in senso totale, poiché spesso ho notato che molti critici del cristianesimo o dell’islamismo si definiscono “laici”, mentre alla fine si scopre che appartengono alla comunità ebraica. Quindi la loro critica delle altre religioni è un po’ pelosa…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2018/02/01/ebraismo-religione-etnica/

Commento di F.G.: “…non si può comunque sorvolare sul dato che questa operazione, come del resto tutti i motori/locomotive/mosche cocchiere della mondializzazione – banche, media, multinazionali, cibernetica/informatica, ricerca genetica, ecc – sono affollati da esponenti della religione talmudista/kazara in proporzione assolutamente anomala rispetto alla propria consistenza demografica. Tutti più intelligenti dei goyim?”

Migrazione incontrollata di massa – Intervista di Fulvio Grimaldi con Vladimiro Giacché: “Cosa c’è dietro a questo fenomeno cosiddetto epocale, la migrazione di massa che l’Europa e il maestro delle destabilizzazioni imperiali, Soros, ci impongono di accogliere?” (F.G.) – “..un’immigrazione incontrollata non è gestibile politicamente, socialmente, economicamente. Mi sembra di dire delle cose un po’ banali e vedo che le persone sgranano gli occhi: oddio, è razzista. Proprio per niente. Ma uno ha il compito di impedire che la sua società vada in pezzi… (V.G.)” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2018/02/migrazioni-di-massa-vladimiro-giacche.html

Dialettica intersoggettiva – Scrive Vincenzo Zamboni: “Poiché la verità è un giudizio, gli umani tendono ad associarsi tra individui che condividano giudizi simili o perlomeno mutuamente compatibili. Dove incompatibili invece sorgono inevitabili i conflitti. I quali dovrebbero essere gestiti dalla dialettica intersoggettiva. Dunque la capacità di interazione dialettica è un indice fondamentale per la buona salute civile di una società umana. Altrimenti il suo equilibrio risulta precario e insoddisfacente.”

Bioregionalismo, etnobotanica ed erboristeria – Scrive Alessandro D’Arpini: “L’etnobotanica si occupa dell’uso e della percezione delle specie vegetali all’interno di una o più società umane, insediate in una data bioregione. Ma quando non esisteva questa nostra scienza, come fecero le popolazioni ancestrali a sopravvivere nella loro supposta abissale ignoranza? Così, senza considerare le proteine, le vitamine, gli integratori alimentari etc. e senza OMS, senza FAO, senza nutrizionisti… come fecero quelle popolazioni ancestrali?…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2018/02/bioregionalismo-etnobotanica-ed.html

Viterbo. Ricorrenza – Scrive Peppe Sini: “Ricorre il 2 febbraio l’anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, persona buona, costruttore di pace, amico dell’umanità. Insieme ad Antonella Litta, di cui era lo sposo, è stato animatore infaticabile di molte luminose iniziative nonviolente per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la salvaguardia del creato; dall’Alto Lazio all’Africa, in tutti i luoghi che aveva visitato, in cui aveva operato sempre generosamente secondo verità e giustizia. Nel ricordarlo a sette anni dalla sua prematura scomparsa lo sentiamo ancora vivo nell’impegno comune per il bene dell’umanità…”

Quando bruciare rifiuti agricoli è reato – Scrive Arpat: “Se l’abbruciamento di residui vegetali non rispetta i limiti e le condizioni dettate dalla legge ma ha il solo scopo di eliminare il rifiuto, si configura il reato di gestione di rifiuti non autorizzata. Non di rado, l’Ufficio Relazioni con il pubblico è chiamato a fornire informazioni in merito alla possibilità o meno di bruciare residui di potature e sfalci vegetali…” – Continua: https://auser-treia.blogspot.it/2018/02/informazioni-utili-per-contadini-e.html

Treia. Contro il gioco d’azzardo – Scrive Alessia Savi: “Il Comune di Treia, in collaborazione con Form.Art.Marche, per sostenere gli esercenti del territorio, organizza il corso previsto dalla nuova disciplina regionale per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network. Info: comune@treia.sinp.net – Tel. +39 0733 218 705”

Understanding Lay Spirituality – To understand the implications of lay spirituality it is necessary to step back in time, bringing attention to the formative dawn of Advaita Vedanta, the non-dual knowledge of Reality, expressed in the terminal portions of the Vedas (Vedanta) and Upanishads. For example, in the commentary on the Taittiriya Upanishad made by the great sage Shankaracharya, who lived in the fifth century, this is said: “Knowledge and ignorance belong to the realm of name and form; they are not the attributes of the Self … And they -name and form- are “imagined” (superimposed) as are day and night in reference to the sun ” – Continue (con testo italiano): https://bioregionalismo.blogspot.it/2018/02/understanding-of-implications-of-lay.html

Commento di Sri Nisargadatta Maharaj: “You are Pure Consciousness. Your true nature (existence) is beyond description. It (existence) cannot be known with the mind, yet it exists. It is the source of everything. You become what you believe. How powerful are the effects of beliefs. Be aware of this truth. Know that you are (exist) before knowing anything else (concepts or experiences)…”

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Cos’è l’uomo senza libertà
O! Mariana dimmi …
Dimmi come posso amarti …
Se io non sono libero, dimmi!
Come posso offrirti il mio cuore
se lui non è mio.”
(Federico Garcia Lorca)

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E’ tempo che, il disperato coraggio di vivere, credere in una religione o vivere zen?, il grande inganno ecclesiastico, non c’è più acqua ma plastica, allattamento al seno, Ramana Maharshi: on the Community…

Il Giornaletto di Saul del 26 novembre 2017 – E’ tempo che, il disperato coraggio di vivere, credere in una religione o vivere zen?, il grande inganno ecclesiastico, non c’è più acqua ma plastica, allattamento al seno, Ramana Maharshi: on the Community…

Care, cari, è tempo che la Chiesa cattolica per essere credibile dia il buon esempio alle altre due religioni consorelle (ebraismo e islam) rinunciando a praticare per prima la violenza all’interno della sua struttura. E il primo passo è di non offendere e torturare e violentare le anime gentili degli animali. E’ tempo che la Chiesa cattolica dimostri la validità del suo messaggio di amore universale e interpreti le nuove esigenze dello spirito umano, che valorizzi e sostenga la ricchezza morale delle nuove generazioni che chiedono rispetto per tutti gli esseri senzienti… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/11/25/appello-alla-chiesa-cattolica-per-la-pace-e-la-nonviolenza-verso-tutti-gli-esseri-senzienti-2/

Commento di M.B.: “Appello sentito e sincero. Ma ci tengo a dire che il Vaticano, già da oltre 20 anni, ha ricevuto appelli dal Cristo-Dio, con inviti a colloqui con la Sua profetessa per i nostri tempi, ma la Chiesa cattolica nemmeno ha risposto alle lettere inviate. Ed è anche per questo, per la durezza di cuore dei rappresentanti dell’istituzione cattolica, che Dio, l’8 giugno 2016, ha pronunciato l’Ultimo Atto, che sancisce la fine di questo mondo, carico di ogni nefandezza e azione contrarie alla Legge divina, messe in atto soprattutto dalla Chiesa cattolica e dalle sue consociate che, falsamente, si definiscono cristiane…”

La migranza sorosiana che piace all’ONU – Scrive Anna Maria Campogrande a commento dell’articolo https://paolodarpini.blogspot.it/2017/11/la-migranza-sorosiana-che-piace-pure.html?showComment=1511633952074#c3444834030489527717 -: “Sono anni ormai che mi sono resa conto che tutte queste Organizzazioni Internazionali e buona parte delle ONG sono state create con un disegno ben preciso, che parte digià con l’uso, praticamente esclusivo, dell’inglese, e diffondono, sistematicamente, tecniche, metodi di lavoro, forme di cooperazione, valori, che impongono la forma mentis e il modus operandi degli Statunitensi. Con le migrazioni selvagge, personalmente, ritengo che si voglia abbassare il più possibile il livello dell’Italia, in tutti i sensi, per poterla occupare totalmente…” – Continua in calce al link segnalato

W le donne – Scrive Associazione Respirare: “Diciamo alcune semplici verità: Che sono le donne che mettono al mondo l’umanità. Che il gioco della guerra è una follia dei maschi. Che è una follia dei maschi la brama di possesso, di potere, di rapina ed accumulazione, e la volontà di avvelenare, devastare e distruggere tutto ciò che non si può rapire, asservire, possedere. Che la stessa violenza che i maschi esercitano sulle donne la esercitano sull’intero mondo vivente. Che la violenza maschile sta mettendo in pericolo l’esistenza stessa dell’umanità e del mondo vivente.”

Grottammare. Il disperato coraggio di vivere di D’Annunzio – Scrive Sara Di Giuseppe: “…“Venite a guardare il mio viso due o tre ore dopo la morte, allora soltanto avrò il viso che mi era destinato”: così il poeta immaginava se stesso nel trapasso, restituito all’autenticità nascosta in vita dietro le maschere innumerevoli del suo personaggio, dietro “gli affanni, le fatiche, i patimenti, gli innumerevoli eventi che forzò e forzerà pur in estremo il mio disperato coraggio”…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/11/grottammare-il-sentimento-del-vivere-di.html

Viterbo. Servizi socialmente utili in sostituzione delle imposte – Scrive M5S di Viterbo: “Successo epocale per tutti i cittadini Viterbesi: il baratto amministrativo è stato inserito nel regolamento sui beni comuni votato ieri in consiglio comunale! Il nostro emendamento, votato all’unanimità, consentirà da ora in poi ad i cittadini che versano in difficoltà economiche di sopperire al pagamento delle imposte comunali prestando lavori socialmente utili. Info: 3931286343”

Credere in una religione o vivere zen? – Scrive Franca Oberti: “Impossibile spiegare a parole cosa sia lo Zen, che non è una filosofia od un credo ma una semplice intuizione spirituale profonda; un pioniere nei cammini orientali fu Alan Watts, in un suo scritto spiega che vivere zen è vivere nel rispetto di quello che siamo: attori consapevoli. “Nell’Universo c’è una sola grande energia, per la quale, in verità, non c’è un nome, ma che tuttavia è stata definita con molti nomi, Dio, Brahman, Tao, ecc… la parola ‘Dio’ è abusata, urlata, tarlata e quando sentiamo ripetere nelle preghiere ‘Dio Padre Onnipotente…’, una sorta di sbadiglio sale inarrestabile…”- Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/11/credere-nella-religione-o-vivere-zen.html?showComment=1511613059576#c796620274190981124

Mio commentino: “Prima ancora di essere giudei, cristiani, maomettani, buddisti etc, noi siamo “coscienza” ma tale consapevolezza è talmente offuscata che le nostre intrinseche qualità vengono sommerse da una pletora di idee, costrizioni e strutturazioni precostituite da vari credo. Un recinto che impedisce la libertà espressiva in termini di spiritualità naturale dell’uomo….” – Continua in calce al link

Il grande inganno ecclesiastico – Di secoli ne son trascorsi ed ormai il papa è solo un monarca assoluto, ed il vaticano è uno stato totalitario e un potentato economico. Il papa, uno specialista in storie costruite per ingannare le masse, può continuare a sperare che qualcuno creda alla sua “religiosità”, ma quelli che gli “credono” son solo i suoi sottoposti e gli scherani politici. Ma forse “alcuni” non sono al corrente di tante nefandezze ecclesiastiche…. di quando bruciavano la gente o mandavano i fedeli a scannarsi alle crociate affermando che “dio lo vuole”…. – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/11/25/il-grande-inganno-ecclesiastico-ed-i-creduloni-delle-religioni/

ONU. Palissandro in vendita – Scrive Salviamo la foresta: “Da una ricerca della E.I.A. – nel 2106, Amina J. Mohammed, quando era Ministra dell’Ambiente della Nigeria, ha firmato un documento in modo retroattivo per attestare la provenienza legale di 10.000 container di legno di palissandro bloccati in Cina per consentirne la vendita. Il valore della transazione commerciale ha fruttato 300 milioni di dollari: https://www.salviamolaforesta.org/petizione/1108/ma-cosa-sta-aspettando-lonu-stop-al-traffico-di-palissandro?mtu=291560585&t=3768 – Chiediamo alle Nazioni Unite di chiarire le accuse contro la Vicesegretaria generale Mohammed e agli stati membri di contrastare attivamente il commercio illegale di legname…”

Treia. Verso una comunità ideale – Noi cittadini di Treia di buona volontà stiamo tutti lavorando, sia pure in modo disgiunto e differenziato, ad un cambiamento della società a favore del bene comune. In generale, per come capisco dalle situazioni in cui mi vengo a trovare qui a Treia, è molto difficile poter trovare sinergie d’intenti e collaborazione disinteressata. Ciò è dovuto al fatto che ognuno di noi si è fatto una idea precisa di quelle che debbono essere le priorità per attuare questo cambiamento.” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/11/treia-verso-una-comunita-ideale-operare.html

Mio commentino: “Nel Libro dei Mutamenti, relativamente all’ultima linea dell’esagramma “L’associazione tra uomini” è detto: “La volontà di associarsi tra uomini all’aperto, che reca riuscita, non è ancora soddisfatta. L’esagramma contiene l’ideale della fratellanza universale, che però non è ancora raggiunto… ma verso il quale si esprime anelito ed attesa…”

Non più acqua ma plastica – Scrive Giorgio Giannini: “Chiare fresche e dolci acque…? Chissà se oggi il Petrarca potrebbe trovare una simile ispirazione pensando alla sua amata immersa in un mondo di acqua e di plastica! Comunque, poesia a parte, continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di questo nuovo tipo di inquinanti: le micro e le nanoplastiche. Sebbene il fenomeno sia stato già adombrato negli anni settanta e confermato da una miriade di nuovi studi, il risultato di una recente ricerca afferma che anche la nostra acqua potabile è piena di microplastiche…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/11/stato-del-pianeta-non-ce-piu-acqua.html

Commento di Gianni Lannes: “Malattie inventate in laboratorio e morte. La salute è ormai un lusso nel medioevo tecnologico del terzo millennio corrente. Mentre l’élite globale consolida bunker sotterranei, mangia cibi di prima qualità e nasconde in casseforti artiche semi biologici, gli sparuti negazionisti compresa gran parte della popolazione mondiale subiscono l’avvelenamento da aerosolchemioterapia bellica, nonché l’intossicazione da cibo industriale e geneticamente modificato. L’imperativo è categorico: la gente non deve sapere niente…”

Allattamento al seno. Un diritto umano – Scrive Raffaella Sottile: “Tuteliamo le madri che allattano dalle molestie e dalle discriminazioni quando devono nutrire i loro bambini in un ambiente pubblico, attraverso una legge specifica che le difenda e che integri un’azione giuridica contro chiunque violi tale diritto. Tutte le mamme possono allattare ovunque lo desiderino nell’interesse della salute dei bambini…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2017/11/allattamento-al-seno-un-diritto-della.html

Piemonte. Proteste per la riapertura della caccia – Scrive Silvia Premoli: “Giovedì 23 novembre un folto gruppo di rappresentanti delle associazioni ambientaliste e animaliste ha manifestato a Torino, davanti alla sede del Consiglio Regionale, per protestare contro l’anticipata riapertura di 15 giorni della caccia negli ambiti interessati dagli incendi. Solamente i territori di 19 comuni in provincia di Torino e 3 aree in provincia di Cuneo il divieto di caccia è rimasto ed è stato prorogato sino alla fine della stagione venatoria. Le associazioni scriventi avevano richiesto, in conseguenza della siccità e degli incendi, la sospensione della caccia su tutto il territorio regionale e per tutta la stagione venatoria…”

On the Community. There is the stamp of truth in all the utterances of Ramana Maharshi. Kaviakantha Ganapati Muni, one of his disciples, recorded his words in the “Ramana Gita” (the Epic of Ramana), in which he tells (among others) the beautiful teachings on “how to behave in society” Here is the extract… – Continue (con testo italiano): https://bioregionalismo.blogspot.it/2017/11/on-community-how-to-behave-in-society.html

Oggi dovrebbe arrivare Caterina qui a Treia, per fermarsi fino al 10 dicembre, in modo da poter partecipare alla Fierucola delle Eccellenze Bioregionali. Dico “dovrebbe” perché la sua partenza non ancora sicura al cento per cento. Infatti da una corrispondenza con Grazia così scrive: “… per domenica si prevede una gran pioggia, se me la vedo brutta rimando la partenza a lunedì, che invece è previsto sole. Il salto è quantico, il progresso non va in una linea continua, ma proprio per salti, quindi arrivi a un punto che sembra tutto fermo, bloccato, poi magari ricevi una spintarella, che può essere dal di fuori ma anche dal di dentro e finalmente riesci a superare quell’ostacolo…. ma non è detto che sei arrivato! Non si finisce mai di crescere finché non riesci a realizzare il tuo vero Sé (ed in questo ci credo molto) dopo di che puoi essere veramente in pace. E’ un viaggio che, una volta intrapreso, volontariamente, ma più spesso quasi casualmente, non puoi più interrompere…. e non hai rimpianti per quello che hai lasciato indietro, anche se non sono tutte rose e fiori.”

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“The objective universe has structure, is orderly and beautiful. Nobody can deny it. But structure and pattern, imply constraint and compulsion. My world is absolutely free; everything in it is self-determined. Therefore I keep on saying that all happens by itself. There is order in my world too, but it is not imposed from outside. It comes spontaneously and immediately, because of its timelessness. Perfection is not in the future. It is *now*..” (Nisargadatta Maharaj)

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Risultato della ricerca:

L’altra storia del sud: “Predone garibaldi, al soldo dei savoia, e l’unità d’Italia rivisitata”

Il 27 maggio del 1860 data l’inizio della scientifica spoliazione e della rapina delle ricchezze e dei beni delle genti del Sud e dei siciliani Con l’entrata di Garibaldi a Palermo ha infatti inizio il saccheggio della tesoreria del Regio Banco di Sicilia. Del resto che cosa ci si poteva aspettare da un predone che in sud america era uso, grazie alle lettere di “ corsa” assaltare e depredare, per far bottino, le navi imperiali brasiliane e spagnole.

Dell’enorme tesoro in lingotti d’oro che allora il Banco di Sicilia conteneva e che fu saccheggiato da Garibaldi ne è testimonianza il fatto che poco meno di un anno prima( nel 1859) i dirigenti del banco siciliano avevano commissionato ad alcune imprese edili il rafforzamento della pavimentazione del Banco stesso resa pericolante dall’enorme peso della traboccante cassaforte in cui appunto erano contenute ingenti somme di denaro e enormi quantità di lingotti d’oro. Ad alleggerirla in quel maggio del 1860 e a risolvere i problemi e i pericoli del sovrappeso della cassaforte ci pensò, alla sua maniera, Garibaldi rapinando il contenuto della cassaforte e depredando i palermitani e i siciliani dei loro risparmi.

Il tutto avvenne in occasione dell’incredibile e inspiegabile ingresso di Garibaldi in una Palermo presidiata da 24000 borboni e dopo la farsa della battaglia di Calatafimi, dove grazie al tradimento e alla corruzione(il prezzo del tradimento ammontò allora a 14000 ducati) del generale Landi ,3000 borboni batterono in ritirata di fronte a circa 1000 garibaldini male in arnese e nella quasi totalità inesperti all’ uso delle armi. In quell’occasione, proprio quando i borboni in numero nettamente superiore e attestati in una posizione più che favorevole, si accingevano a sconfiggere facilmente i garibaldini, il generale Landi , che già aveva intascato una fede di credito di 14000 ducati, un somma enorme per quei tempi equivalenti a 430 milioni di vecchie lire e 224mile euro dei nostri giorni, diede ordine al proprio trombettiere, di suonare il segnale della ritirata, lasciando sbigottiti ed esterrefatti gli stessi garibaldini che, a quel punto, non credevano ai propri occhi. Come non credevano ai propri occhi gli stessi soldati borbonici che con rabbia e sdegno, loro malgrado, furono costretti a ubbidire.

Scriverà poi Cesare Abba nelle suo libro “Da Quarto al Volturno” : “E quando pensavamo di avere perso improvvisamente ci accorgemmo di avere vinto e meravigliati dal campo stemmo a guardare la lunga colonna ritirarsi a Calatafimi”. E ancora , uno dei Mille , Francesco Grandi nel suo diario così riportava:”Ci meravigliammo non credendo ai nostri occhi e alle nostre orecchie, da come si erano messe le cose, quando ci accorgemmo che il segnale di abbandonare la contesa non era lanciato dalla nostra tromba ma da quella borbonica.” Più chiaro di così . Tanto potè a Calatafimi il tradimento e la corruzione del generale Landi come possiamo rilevare da quanto riportato nei loro diari degli stessi garibaldini increduli testimoni dell’”inglorioso” evento. Ma “l’intelligenza con il nemico” di Landi nella battaglia di Calatafimi non fu certo pari a quella del generale Lanza a Palermo.

Questi lo superò di gran lunga,nel modo come all’alba del 27 maggio agevolò l’entrata di Garibaldi a Palermo da porta Termini, lasciandola deliberatamente sguarnita e non prendendo alcun provvedimento malgrado alcuni suoi ufficiali lo sollecitassero a fare uscire le truppe( che contavano ben 24000 uomini) acquartierate al palazzo reale per contrastare i circa 3000 garibaldini ( ai Mille si erano nel frattempo aggiunte alcune bande di picciotti molte delle quali condotte da noti mafiosi dell’epoca) che si accingevano a entrare in città. Lanza lasciò deliberatamente il grosso delle truppe inoperose e poca resistenza poterono fare le 260 reclute che erano rimaste a presidio di porta Termini da cui, travolta questa scarsa resistenza, i garibaldini dilagarono in città rimanendone nei giorni successivi assoluti padroni poiché Lanza si ostinava a tenere inspiegabilmente(era evidente il tradimento e la connivenza con il nemico) le sue truppe acquartierate e inoperose nei pressi del Palazzo Reale. Nei giorni seguenti, fedele a un copione già stabilito e concordato, chiede per il giorno 29 maggio all’ammiraglio inglese Mundy, che si trovava con la sua nave ammiraglia Hannibal nella rada di Palermo la mediazione per la firma di un armistizio che verrà accordato e che si protrarrà sino al 3 giugno . Nelle more dell’armistizio, per accordare ulteriori 3 giorni di proroga Garibaldi, pretenderà la consegna di tutto il denaro del Regio Banco delle Due Sicilie. E come è facilmente arguibile, da copione già scritto, il Lanza acconsentirà facendo per questo nascere il legittimo sospetto, alla luce degli avvenimenti di quei giorni caratterizzati da tradimenti e corruzioni, che, nella divisione della torta del saccheggio del Banco, una fetta non indifferente andasse alla fine nelle capienti tasche del generale borbonico. Del resto, di qualche giorno a Calatafimi sulla falsariga della corruzione e del tradimento, lo aveva preceduto per cifre più modeste il generale Landi.

La cronaca di quei giorni e della consegna di quanto contenuto e saccheggiato dal Banco delle Due Sicile” e bene e dettagliatamente riportata nel libro di Lucio Zinna “il Caso Nievo”( che come si sa fu il vice intendente di finanza della spedizione dei Mille). Zinna fa una puntuale e interessante ricostruzione del caso Nievo e della sua misteriosa morte avvenuta nel marzo del 1861 ,nell’affondamento del Piroscafo Ercule a punta Campanella nei pressi di Napoli mentre stava portando a Torino la rendicontazione della gestione amministrativa e finanziaria dell’impresa dei Mille comprendente anche, si presume, la vicenda riguardante la “consegna” del denaro del Banco delle Due Sicilie preteso da Garibaldi all’atto dell’armistizio.

Ma sfortunatamente tutto andò a fondo nel naufragio dell’Ercole e ogni notizia al riguardo si perse con la misteriosa morte di Nievo. Lucio Zinna nel suo interessante libro, così puntigliosamente e minuziosamente, ricostruisce la cronaca del ” prelievo” fatto da Garibaldi a danno dei palermitani e dei siciliani al Banco delle Due Sicilie: “ Il primo giugno Francesco Crispi e Domenico Peranni( ultimo tesoriere di nomina borbonica,ben presto e per breve tempo Ministro delle Finanze della dittatura garibaldina) ricevettero nel palazzo delle finanze, dallo stesso generale Lanza e in presenza di funzionari, la somme che vi erano custodite.

Complessivamente 5 milioni 444ducati e 30 grani. E poiché nella monetazione siciliana-spiega Zinna nella sua puntuale ricostruzione – un ducato,equivalente a dieci tarì, corrispondeva al cambio in lire italiane di 4,20, la somma complessiva ammontava a 22 milioni 864mila 801 ducati e 26 centesimi pari a 166 miliardi 962 milioni 738 mila 984 lire che tradotti in euro fa 86 milioni 229 058 e 44 centesimi. Un importo complessivo costituito dai depositi dei privati tranne 112 mila 286 ducati di pertinenza erariale. Una somma enorme equivalente a quasi metà delle spese sostenute nella guerra franco piemontese del 1859 contro l’Austria. E fu così che privati cittadini palermitani e siciliani si videro così spogliare di tutti i loro risparmi ai quali Garibaldi rilasciò una improbabile ricevuta con su scritto “ Per spese di guerra” con l’impegno che il nuovo stato avrebbe restituito il prestito. Il foglietto contenente la ricevuta restò negli archivi a futura memoria. Il dovuto non fu mai restituito ma distribuito ai garibaldini , alla copertura delle spese delle guerre sabaude e al ripianamento del debito pubblico dello stato più indebitato d’Europa che era allora il Piemonte per le enormi spese di guerra sostenute.

I siciliani e i palermitani aspettano ancora di essere risarciti di queste rapine anche per questo la magica parola Risorgimento vorrà ancora oggi ,per loro significare, con i dovuti interessi, Risarcimento. Di questo prelievo indebito e forzato è difficile, trattandosi di un vero e proprio atto di saccheggio e di pirateria dei depositi bancari dei siciliani, trovarne traccia nelle cronache e nei libri del tempo. Ne fa cenno nel suo libro-diario “La Flotta inglese e i mille” l’ammiraglio sir Rodney Mundy, inviato, con la sua flotta, dal governo del suo paese, a scortare e proteggere Garibaldi, che così debitamente riporta l’avvenimento : 1° giugno – Riferendosi alle clausole della convenzione firmata dal generale Lanza e dal sig. Crispi, segretario di stato del governo provvisorio, la Finanza e la Zecca reale passava agli insorti. Nelle casse furono trovate un milione e duecentomila sterline in denaro contante” (Corrispondente, in sterline, all’ingente somma così bene e minuziosamente descritta da Lucio Zinna)

Per non fare torto ai siciliani e ai palermitani, appena giunto a Napoli, Garibaldi non si fece parimenti scrupolo di depredare e usare lo stesso trattamento e gli stessi metodi di rapina alla capitale del Regno delle Due Sicilie. Il palazzo reale fu spogliato e depredato di tutto e così come avvenne a Palermo fu saccheggiato l’oro della Tesoreria dello Stato e tutti i depositi del Banco di Napoli requisiti e dichiarati beni nazionali . Con un decreto del 23 ottobre, ben 6 milioni di ducati equivalenti a 118 miliardi delle vecchie lire e a 90 milioni degli attuali euro provenienti da questi saccheggi furono poi divisi tra gli occupanti e i loro sodali. Furono pure requisiti il patrimonio e i beni personali di Francesco II di cui indebitamente si impossessò Vittorio Emanuele II . Più avanti il re di Sardegna si offrirà di restituirli al legittimo proprietario se questi avesse acconsentito a rinunciare al suo diritto al trono delle Due Sicilie. “La dignità non si compra” fu la lapidaria risposta del deposto ultimo re della dinastia borbonica in Italia, definita “la negazione di Dio”, al re “galantuomo”che lo aveva depredato di tutto. E dire che di recente il ballerino cantante principe Emanuele Filiberto di Savoia e suo padre Vittorio Emanuele, degni discendenti del re “galantuomo”, con la regale faccia tosta che li contraddistingue, rientrati dall’esilio pretendevano un cospicuo risarcimento per svariati milioni di euro per i danni subiti, a loro dire, dallo stato italiano.

Avrebbero fatto bene i due ridicoli e patetici rampolli discendenti di casa Savoia a rileggere la Storia di quei tempi e rivisitare i massacri le rapine, le spoliazioni e i saccheggi perpetrati indebitamente dai loro avi a danno delle popolazioni meridionali e per questo, esse e non i Savoia, legittimamente destinatarie di risarcimenti mai bastevoli a compensare gli incommensurabili e inestimabili danni subiti.

Ma torniamo al generale Ferdinando Lanza. Dopo avere consentito a Garibaldi di depredare,nelle more dell’armistizio del 30 maggio, il Banco di Sicilia in cui si presume abbia avuto la sua parte di “bottino”,giusto il tempo di consentire saccheggio, firmerà appena sette giorni dopo( il 6 giugno) una disonorevole e umiliante capitolazione . Ben 30 mila borboni bene armati e in pieno assetto di combattimento( ai 24000 uomini accampati, che Lanza teneva inoperosi nel piano di palazzo reale, se ne erano nel frattempo aggiunti 6000 agli ordini di Bosco e Won Mekel rientrati a Palermo dopo il vano inseguimento alla colonna del garibaldino Orsini) si arrenderanno a poco più di 3000 tra picciotti e garibaldini male in arnese e scarsamente armati. Una incredibile e assurda capitolazione che non trova alcuna elementare spiegazione in nessun manuale di strategia militare, se non giustificata dalla corruzione e dal tradimento dei generali Landi a Calatafimi e Lanza a Palermo. Scrive, a proposito di questa inconcepibile resa, ancora Cesare Abba: “Gli abbiamo visti partire. Sfilarono dinanzi a noi alla marina per imbarcarsi, una colonna che non finiva mai,fanti,cavalli, carri. A noi pare un sogno, ma non a loro” Era un sogno.

I garibaldini ancora una volta, come a Calatami, non credevano ai propri occhi: avevano guadagnato una battaglia che, considerata l’enorme disparità in campo a loro sfavorevole mai pensavano di poter vincere. Un sogno per i garibaldini, un incubo per i soldati duosiciliani cui li aveva precipitati il tradimento e la corruzione dei propri generali.

Rientrato a Napoli, Ferdinando Lanza finirà davanti alla Corte Marziale per alto tradimento Non ci sarà il tempo di condannarlo per il precipitare degli eventi dovuti alla fuga da Napoli di Francesco II . Il generale Lanza potrà così godersi il frutto delle proprie malefatte. Della sua “intelligenza con il nemico” negli avvenimenti di Palermo del giugno del 60 ne è riprova quanto avvenne poco meno di tre mesi dopo a Napoli. Il 7 settembre Lanza si recherà a palazzo d’Angri a rendere omaggio a Garibaldi e a complimentarsi per le sue “ vittorie” e ricordargli che a queste vittorie lui aveva dato il suo determinante e peculiare contributo.

Altrettanto bene non finirà invece al generale Landi. Vi ricordate delle fede di credito di 14mila ducati quale prezzo della sua arrendevolezza a Calatafimi? Ebbene nel marzo del 1861 quando si presenterà presso la sede del banco di Napoli per esigere il prezzo del”malaffare”, dai funzionari del banco si sentirà dire che quella fede di credito era taroccata . Il suo valore non era di 14mila ducati ma bensì di 14 ducati a cui erano stati aggiunti truffaldinamente tre zeri. Ai dirigenti, che gli aprivano sconsolatamente le braccia, confesserà con rabbia di averla avuta personalmente da Garibaldi. Corrotto e truffato dunque , Landi, precedentemente degradato e posto in pensione, morirà per il dispiacere poco tempo dopo.

Saccheggi, spoliazioni, tradimenti corruzioni, truffe da Garibaldi ai Savoia questi gli ingredienti che caratterizzarono la conquista del Sud e portarono a una mal metabolizzata “Unità d’Italia”. Oggi, a distanza di 150 anni da quegli avvenimenti, nulla è cambiato. Con queste premesse del resto cos’altro potevano pretendere gli italiani e le popolazioni meridionali che di questa mala Unità ne pagarono e ne continuano a pagare le drammatiche e costose conseguenze.

Ignazio Coppola
(Fonte: siciliainformazioni.com)

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