Archivio della Categoria 'Lunario'

Il sistema solare e l’astrologia secondo Osho

Lunario Paolo D'Arpini 22 luglio 2023

In primo luogo, è necessario capire che, da un punto di vista scientifico, l’intera “famiglia solare” nasce dal Sole. La Luna, Marte, Giove e il resto dei pianeti, inclusa questa Terra, sono tutte parti organiche del Sole.

Lentamente, dalle piante all’uomo, si è sviluppata la vita sulla Terra. L’uomo è una parte organica della Terra; la Terra è una parte organica del Sole. È come una madre che ha una figlia, che a sua volta ha una figlia e, in tutte e tre, scorre lo stesso sangue; i loro corpi sono costituiti da cellule simili. Gli scienziati usano la parola empatia, che indica una sensibilità condivisa: le cose che nascono dalla stessa sorgente hanno una forma di esperienza interiore condivisa.

Dal Sole nasce la Terra e dalla Terra nascono i nostri corpi; e laggiù, il Sole, è nostro bisnonno. Qualunque cosa accada nel Sole genera una vibrazione in ogni cellula del nostro corpo. Deve essere così, perché le nostre cellule sono tutte nate dal Sole. In ogni elemento del nostro sangue e in ogni particella delle nostre ossa vivono gli atomi del Sole. Il Sole appare molto lontano, ma non è così lontano. Facciamo parte del Sole, quindi non c’è da meravigliarsi se le nostre vite ne siano influenzate. C’è una sorta di empatia tra noi e il Sole. Se comprendiamo correttamente questa empatia, possiamo entrare nella dimensione dell’astrologia.

Tra il Sole e la Terra ci sono ponti comunicanti e in ogni momento attraverso questi ponti passano dei messaggi. E allo stesso modo, esistono ponti di comunicazione tra la Terra e l’uomo. Quindi c’è una comunicazione continua tra l’uomo, la Terra e il Sole. Ma questa comunicazione è molto misteriosa; è interiore e sottile. Cerchiamo di capirci qualcosa…

Testo di Osho tratto da Astrology

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Solstizio estivo ed i suoi significati…

Lunario Paolo D'Arpini 7 giugno 2023


San Giovanni Battista, il santo del Solstizio estivo

Sarebbe tutto più semplice se non ci avessero inculcato questa storia dell’andare avanti, da qualche parte, se solo ci avessero insegnato ad essere felici senza spostarci. Tutte queste storie sulla strada: trovare la strada, andare per la propria strada. Magari invece siamo fatti per vivere in un giardino, immobili a goderci la vita. Il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se ce ne andassimo per la nostra strada, quale strada? Noi non portiamo in nessun posto, siamo il posto.

In questi giorni si avvicina il solstizio estivo, il periodo più bello dell’anno in quanto a luce, entusiasmo e gioia di vita che si riscontra nel canto degli uccelli, nel ronzare degli insetti, nell’odore dei fiori. Un’onda di luce intensa si espande da est verso ovest seguendo il moto apparente del sole. Anche l’essere si sente rinfrancato dalle lunghe giornate di luce e la notte è dolce e lascia spazio ai lunghi sogni estivi.

Dal 21 al 24 giugno, giorni del solstizio, il sole sembra stare fermo sulla linea dell’orizzonte. il varco di luce è completamente aperto e si dice che gli angeli mettano in comunicazione il cielo con la terra. In questi giorni una scia di energia luce e calore si diffonde da est verso ovest, in una irrefrenabile danza della gioia che coinvolge piante insetti uccelli. le piante esprimono la loro essenza nella massima intensità: optimum balsamico.

Festa del solstizio estivo. Fuochi suoni visioni cromatismi aromatici bioenergetici. evoluzioni nello spazio con leggerezza lentezza e consapevolezza. un grande cerchio di saluto al sole del solstizio con parole poesie danze suoni e gesti. Il sole fermo per giorni, nella sua eclittica. All’alba del 24 giugno è usanza bagnarsi con acqua di mare, rugiada, ruscello, sorgente, o acqua di San Giovanni profumata con petali corolle foglie ed essenze di stagione.

Notte di San Giovanni theatrum mundi, motore di vita incentrato sul corpo che si muove nella danza del movimento e nella percezione di suoni e colori nelle meraviglie dello spazio. il corpo ruota nella mistica del tempo. Teatro dell’anima proporzione divina: 140 modi di abbracciarsi; corpo uguale energia…

Solideum giroscopio a volta stella, acceleratore karmico di terzo livello, propulsore psichico in contrada lunaria nella regione di seminaria. Mettiamo radici dove cè musica nel silenzio di viaggiatori solitari inconsueti su rotte percorse e non percorse, anime a volte stanche spesso perplesse, vivide e creative. questo è il nostro silenzio, molti dubbi nessuna certezza se non la bellezza effimera e fugace.

Ferdinando Renzetti

Un esempio? https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/06/treia-24-giugno-2023-incontro.html

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La Gran Bretagna comunica che i proiettili all’uranio impoverito sono stati consegnati all’Ucraina ma dichiara “di non essere responsabile del loro uso”

Lunario Paolo D'Arpini 27 aprile 2023

Come dotazione a 14 carri armati Challenger 2, il Regno Unito ha dichiarato di aver inviato proiettili perforanti, che contengono uranio impoverito.

Quindi i proiettili all’uranio impoverito sono già in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro delle Forze armate britanniche, James Heappey, rispondendo alle domande del deputato Kenny MacAskill, come si apprende sul sito web del Parlamento.
Il ministro ha lasciato intendere che le munizioni potrebbero già essere state sparate:
“Abbiamo inviato migliaia di munizioni Challenger 2 in Ucraina, inclusi proiettili perforanti all’uranio impoverito. Per motivi di sicurezza operativa, non commenteremo i tassi di utilizzo ucraini delle munizioni fornite”, ha scritto rispondendo alla domanda sulla quantità e utilizzo dei proiettili.
Inoltre ha aggiunto che:
▪️il Ministero della Difesa non controlla i luoghi da cui vengono sparati i proiettili all’uranio impoverito dalle AFU in Ucraina;
▪️il Regno Unito non si sente in obbligo di occuparsi della successiva bonifica dei territori contaminati dall’uranio.
“Non vi è alcun obbligo per il Regno Unito di aiutare a ripulire i proiettili all’uranio impoverito sparati dai carri armati Challenger 2 dalle forze armate dell’Ucraina. Tuttavia, rimaniamo impegnati ad aiutare l’Ucraina a emergere da questa guerra sicura, prospera e libera e sosteniamo una serie di attività per soddisfare i bisogni immediati dell’Ucraina, ripristinare le infrastrutture e i servizi essenziali e gettare le basi per la sua ripresa a lungo termine e post- ricostruzione bellica”, si legge.
L’uranio impoverito è un metallo pesante utilizzato nella fabbricazione di sistemi di arma e munizioni, per le sue caratteristiche rende i proiettili perforanti, in grado di penetrare le corazze dei carri armati.
È un materiale altamente contaminante che se inalato può causare il cancro.
Utilizzato in Iraq e in Jugoslavia, ha causato la morte di almeno 350 militari su 8.000 militari colpiti dalla cosiddetta Sindrome della guerra del Golfo o semplicemente Sindrome del Golfo e poi dalla Sindrome dei Balcani che sono stati colpiti da patologie tra le quali linfomi di Hodgkin e non Hodgkin e leucemie.
Ma il bilancio potrebbe arrivare sino a 5000 casi di decesso, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale sull’amianto.
Inoltre, una volta disperso nel terreno, contamina le falde acquifere e dunque le colture.
@ClaraStatello

Articolo collegato: https://it.euronews.com/2023/03/29/uranio-impoverito-nei-proiettili-dei-nuovi-carri-armati-in-ucraina-quali-sono-i-rischi#:~:text=Ucraina-,Uranio%20impoverito%20nei%20proiettili%20dei%20nuovi%20carri,Ucraina%2C%20quali%20sono%20i%20rischi&text=Non%20solo%20nuovi%2014%20carri,perforanti%2C%20che%20contengono%20uranio%20impoverito.

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Descrizione della proposta referendaria sull’Invio Armi

Lunario Paolo D'Arpini 16 aprile 2023

Descrizione della proposta referendaria sull’invio armi

Il nostro ceto politico, tanto di maggioranza quanto di opposizione, ha deciso, salvo lodevoli eccezioni, di destinare ingenti somme di denaro alla produzione di armi da inviare all’Ucraina. Noi riteniamo che il popolo italiano in maggioranza non sia d’accordo e con quesito referendario intendiamo provarlo.

Anziché ricercare soluzioni diplomatiche, si coglie l’occasione per produrre armi (e fare profitti) presentandole come necessarie per la pace. Ci proponiamo allora di impedire la possibilità che venga rinnovato l’invio di armi, mezzi, equipaggiamenti e materiali militari ai Paesi coinvolti nel conflitto in corso.

Se, infatt i, l’esito del referendum dovesse essere positivo, per i partiti non sarebbe più possibile introdurre altre leggi che autorizzino di nuovo il finanziamento della guerra.

Chiariamo: non è questione di favorire un determinato schieramento ma di soddisfare le legittime esigenze di sovranità e di sicurezza, espresse dalle parti, tramite negoziati. E per questo il primo passo e di far cessare, almeno provvisoriamente, l’uso delle armi. Questo referendum ha a cuore la pace che si raggiunge anzitutto rinforzando le limitazioni al rinfornimento di armamenti a qualsiasi contendente, così da indebolire i “falchi” di ogni schieramento. Invece, inviare armi sempre piu’ potenti in teatri di guerra non fa altro che rinforzare i “falchi” di ogni schieramento.

Le armi uccidono moltitudini di civili e militari sia russi che ucraini e arricchiscono piccoli gruppi di miliardari senza scrupoli che controllano il complesso militare industriale globale.

Testo formale del quesito referendario

Richiesta di referendum abrogativo (23A01448) (GU Serie Generale n.53 del 03-03-2023)
«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorita’ governative dell’Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: “E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorita’ governative dell’Ucraina, di cui all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalita’ ivi stabilite.”?»

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Descrizione della proposta referendaria sulla deroga alla norma sull’invio armi con DCM

Un secondo quesito sulla guerra e’ stato presentato dal Comitato Ripudia la Guerra. Esso vuole togliere al Governo il potere di derogare il divieto di esportazioni di armi in teatri di guerra attraverso la semplice informativa al Parlamento. Se questo referendum avesse successo ,ogni decisione futura volta a inviare armi in teatri di guerra, richiederebbe una legge formale e dunque la piena assunzione di responsabilita’ politica del Parlamento. Generazioni Future e Ripudia La Guerra, considerando complementari e mutuamente rafforzativi i quesiti li hanno raggruppati sotto la denominazione “Italia per la pace”.

Testo formale del quesito referendario

Richiesta di referendum abrogativo (23A01743) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 64 del 16/3/2023.
«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”?».

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Ecco tre articoli che spiegano l’iter che dovranno ora percorrere i tre referendum:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/02/tutela-della-salute-e-ripudio-della-guerra-due-referendum-sacrosanti/7082916/

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/pace-e-sanitabeni-comuni

https://www.money.it/ripudia-la-guerra-quagli-sono-i-quesiti-e-le-ragioni-del-referendum-popolare-contro-le-armi-allucraina

Per la dislocazione dei banchetti e per aiutare con la raccolta delle firme, vedi https://generazionifuture.org/raccolta-firme/

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Israele. Gli antisionisti ebrei prendono posizione…

Lunario Paolo D'Arpini 13 aprile 2023

JVP è un’organizzazione orgogliosamente antisionista. Esistono molte idee sbagliate sul sionismo. Ecco perché siamo contrari:

Il sionismo come movimento è emerso come un’ideologia politica coloniale del 19° secolo che sosteneva che la sicurezza ebraica richiedeva uno stato-nazione solo ebraico – e che quello stato doveva essere costruito nella Palestina storica, su una terra su cui i palestinesi avevano vissuto per migliaia di anni.

Il movimento sionista ha avanzato la propria ideologia come risposta a secoli di persecuzione antisemita contro gli ebrei in tutta Europa. Eppure la persecuzione dei palestinesi è stata insita nel sionismo fin dai suoi inizi. Usando la strategia del “massimo territorio, minimo palestinese”, il movimento sionista ha abbracciato il colonialismo di insediamento come tattica chiave per costringere i palestinesi a lasciare la loro terra.

Nel 1948 le milizie sioniste (in quello che in seguito divenne l’esercito israeliano) espulsero oltre 780.000 palestinesi dalle loro terre e villaggi per creare il moderno stato-nazione di Israele, in quella che i palestinesi chiamano la Nakba, o catastrofe. A partire dalla legge sulla proprietà degli assenti del 1950, il governo israeliano ha usato la legislazione per formalizzare ed estendere all’infinito lo status di rifugiato dei palestinesi, confiscando le proprietà e offrendo poche speranze di ritorno.

Il sionismo si basa sull’idea che gli ebrei dovrebbero avere più diritti di altri in uno stato etnico ebraico. La legislazione contemporanea come la Legge fondamentale dello Stato-Nazione ebraico del 2018, che sancisce costituzionalmente la supremazia ebraica, sta semplicemente mettendo il timbro ufficiale di approvazione sui principi fondanti impliciti del sionismo.

Quando prendiamo la posizione di principio come antisionisti, agiamo in solidarietà con altri movimenti anticoloniali e antimperialisti. Stiamo riconoscendo la lunga storia di oppressione del popolo ebraico e rifiutando il sionismo come risposta. Insistiamo sul fatto che la nostra sicurezza è – ed è sempre stata – solidale e condivisa per un futuro.

Il messaggio è a firma JVP

Jewish Voice for Peace | Justice • Equality • Dignity

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