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Linguaggio logico-razionale, per l’agricoltura ecologica, andare a Treia?, “Un mondo Positivo”, povero diavolo, gli USA aiutano la propria industria militare, la pratica spirituale non è un lavoro…

Il Giornaletto di Saul del 27 aprile 2024 – Linguaggio logico-razionale, per l’agricoltura ecologica, andare a Treia?, “Un mondo Positivo”, povero diavolo, gli USA aiutano la propria industria militare, la pratica spirituale non è un lavoro…

Care, cari, come tutte le creazioni, anche il linguaggio logico-razionale e la sua semantica corrisponde a un’esigenza umana. Che consiste nello sbrigo delle faccende quotidiane, qui dette amministrative… (Lorenzo Merlo) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2024/04/i-limiti-del-linguaggio-logico-razionale.html

Nota – Il dogma si realizza a causa dell’inconsapevolezza di chi lo subisce. La sua natura ha le caratteristiche del sortilegio e dell’incantesimo. Identiche a quelle dell’idolatria, dell’accredito, della speranza.

“Manifesto per un’agricoltura ecologica” – Attorno all’agricoltura, alla produzione e consumo del cibo, è in atto un acceso dibattito, che rimanda a forti conflitti di interessi, differenti scale di priorità, diverse concezioni della vita e della società. Un grande tema per una nuova civiltà e un nuovo rapporto tra la specie e il pianeta, le comunità e i luoghi in cui vivono. E’ necessario che le posizioni in campo emergano e si manifestino…” – Continua: https://www.lteconomy.it/bloglte/profilegrid_blogs/manifesto-per-unagricoltura-ecologica/

Nostra adesione – Non solo ne condividiamo i principi ma questo è uno dei temi portanti della azione della Rete Bioregionale Italiana… (Paolo D’Arpini)

Andare a Treia? – Scrive Antonella Pedicelli: “No problem.. basta offrire un po’ di sana pubblicità, sperando che la voglia di “viaggiare” insita dentro ciascun libero “esploratore” di questo nostro splendido Universo, si lasci catturare amichevolmente dalle nostre parole, rivolte, con immenso piacere, alla piccola e speciale città di Treia!” – Continua: https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2016/05/qualche-parola-sulla-citta-di-treia-dal.html

Nota – Notizie originali raccolte da Antonella Pedicelli e pubblicate sul libro: “Treia: storie di vita bioregionale” di Paolo D’Arpini. Il volume è in lettura presso la Biblioteca di Auser Treia in via Lanzi 20. Domenica 28 aprile 2024 passeggiata paesaggistica in loc Schito di Treia, con partenza da Auser Treia alle ore 10 – Tel 333.6023090

Treia. Economia solidale in “Un mondo Positivo” – Scrive Fabio Conditi: “Oggi viviamo in “un mondo al contrario”, dove non è più l’economia al servizio dell’uomo, ma è l’uomo al servizio dell’economia. L’obiettivo di questo libro è immaginare “un mondo positivo” attraverso l’analisi, il progetto e la realizzazione di una rinascita economica…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2024/04/26/treia-economia-solidale-in-un-mondo-positivo-di-fabio-conditi-intervento-alla-festa-dei-precursori-del-28-aprile-2024/

Nota – Un Mondo Positivo è l’ultimo libro di Fabio Conditi che verrà presentato nell’ambito della Festa dei Precursori, a cura dell’autore, al Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia (in Vicolo Sacchette 15/a), alle ore 16 del 28 aprile 2024…

Povero Diavolo… – Scrive Arrigo Colombo: “Il diavolo e l’inferno devono ritenersi un mito. È questa l’opinione di un certo numero di teologi e del 60% dei fedeli. Ma la ragione sta nel fatto che queste entità nascono davvero come miti…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2024/04/povero-diavolo-e-solo-un-mito.html

Nota – …dal mito della caduta di un gruppo di angeli che s’innamorano delle donne, si uniscono sessualmente a loro e generano dei giganti, e diventano così demoni, principio del male per l’uomo…

Gli Usa aiutano la propria industria militare attraverso gli aiuti all’Ucraina… Gli Stati Uniti stanziano 6 miliardi di dollari per la produzione di nuove armi per l’Ucraina da parte di appaltatori americani… – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/04/gli-usa-aiutano-la-propria-industira.html

Nota – Il pacchetto includerà: ATACMS; munizioni per Patriot; munizioni di artiglieria; droni; mezzi per combattere i droni; missili aria-aria per caccia; veicoli tattici. Queste armi verranno fornite all’Ucraina entro diversi anni.

La pratica spirituale non è un “lavoro”… – Taluni ritengono che la pratica spirituale sia una sorta di “occupazione” come quella di uno studente o di un lavoratore che deve espletare specifici compiti per “ottenere” l’illuminazione o perlomeno il risveglio. Questo atteggiamento “volontaristico” crea spesso aspettative e dal punto di vista spirituale addirittura allontana dalla vera conoscenza, poiché ci si fissa sul mezzo senza guardare il soggetto che vuole raggiungere la conoscenza… – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2021/12/spiritual-practice-is-not-job-but.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Schiavo è colui che aspetta qualcuno che venga a liberarlo” (Ezra Pound)

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Israele si concentra sullo scontro contro Iran, Libano, Siria, Yemen ed altri…

Lunario Paolo D'Arpini 8 aprile 2024

La scorsa notte, gli attacchi aerei israeliani hanno causato diverse vittime e distrutto diverse aree residenziali nel sud del Libano. I danni maggiori si sono verificati nella città di Kafr Kila, dove sono ancora in corso le operazioni di sgombero delle macerie. I residenti della colpita Meis al-Jabal, nel sud del Libano, hanno appeso uno striscione sopra le loro case distrutte dagli aerei israeliani: “Potete distruggere le nostre case ma tutti i vostri missili non possono distruggere la nostra volontà”.

In Palestina notizie contrastanti scrivono dell’abbandono di Rafah sud delle truppe israeliane, viene fatta l’ipotesi che ciò avvenga per concentrarsi di più sull’imminente conflitto con l’Iran e suoi alleati, ma Israele fa sapere che Rafah resta sotto il mirino dell’esercito.

Il Medio Oriente è di nuovo immerso nell’attesa ansiosa delle conseguenze di un’altra “azione di autodifesa” troppo aggressiva da parte di Israele, dopo il colpo gobbo contro la missione diplomatica dell’Iran in Siria, uccidendo i suoi alti ufficiali militari. Tutti si rendono conto che questa azione non rimarrà senza risposta ma nessuno sa quando e come potrebbe accadere. Lo stesso Israele sta già tremando per questo. E le forze armate saranno inevitabilmente stremate dalla tesa attesa di una “risposta”. E l’Iran sa come aspettare pazientemente. Non hanno fretta: la palla è comunque dalla loro parte.

Nel Mar Rosso, la missione Aspides, navi da guerra in difesa della navigazione dagli attacchi yemeniti, procede ma ha però assunto un altro volto dopo il bombardamento dell’ambasciata iraniana a Damasco. Da quel momento lo scontro militare è diventato più diretto, ed è ovvio che gli attacchi yemeniti sono all’interno del quadro conflittuale Israele-Iran. Non è davvero una missione di scorta contro la pirateria, è una mossa in uno scenario di guerra, che si teme possa diventare diretta da un momento all’altro. Intanto l’Iran fa sapere che dispone di nove tipi di missili, la cui gittata è sufficiente per colpire il territorio israeliano. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana ISNA.

(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D’A.)

Notizie Mainstream:

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/04/07/israele-si-ritira-da-gaza-sud-ma-rafah-resta-nel-mirino_195564bd-2012-4b80-a0e9-e8f72a0882b9.html

https://www.rainews.it/maratona/2024/04/progressi-nei-negoziati-al-cairo-israele-ripiega-per-attaccare-rafah-79caf017-0472-44c1-85e4-cdc3c45905cd.html

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Appello di Maria Zakharova al popolo italiano…

Lunario Paolo D'Arpini 19 febbraio 2024

L’oligarchia europea, palesemente impazzita, non si rassegna all’oramai inevitabile sconfitta dell’Ucraina sul campo di battaglia. In preda ad una violenta isteria i miserabili capi dell’Unione Europea provano a scatenare la terza guerra mondiale. La portavoce del ministero degli esteri della Federazione Russa Maria Zakharova si rivolge direttamente al popolo italiano per tenere viva l’amicizia profonda fra i due popoli. Ne parliamo a “Dietro il Sipario” in compagnia di Andrea Lucidi, Umberto Pascali e Marco Bertolini
Video Link: https://www.youtube.com/watch?v=UY5UBaknlTs

Commento: Oltre alla Russia, anche tanti altri popoli della terra riconoscono la nostra identità sia in Africa che nei paesi Arabi.

Il profondo scostamento delle ideologie pacifiste degli Italiani dalle decisioni e iniziative del nostro Governo, completamente asservito alla Nato e alla UE è cosa chiara e conosciuta nel mondo.

Inoltre la Russia è una Nazione Europea. Inutile ostacolare ciò che è ovvio, la Russia è Europea per cultura, per storia, per localizzazione.

Gli Americani se ne devono tornare a casa e terminarla una volta per tutte di prevaricare sui popoli liberi e pacifici del mondo.

Giannina Demelas

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Epifania della natura! Memoria storica sulla “befana”

Lunario Paolo D'Arpini 5 gennaio 2024

Conosciamo tutti il significato che la religione cattolica ha dato alla festività dell’Epifania, ma forse non tutti sappiamo che dietro la presunta storpiatura che ha trasformato il termine Epifania in “Befana”, c’è una serie di tradizioni antiche che sono riuscite, faticosamente, a sfidare i millenni ed a giungere fino a noi.
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L’origine della Befana è nel mondo agricolo e pastorale. Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura di Madre Natura. In questa notte Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova.
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Per meglio capire questa figura dobbiamo andare fino al periodo dell’antica Roma. Già gli antichi Romani celebravano l’inizio d’anno con feste in onore al dio Giano (e di qui il nome Januarius al primo mese dell’anno) e alla dea Strenia (e di qui la parola strenna come sinonimo di regalo). Queste feste erano chiamate Sigillaria; ci si scambiavano auguri e doni in forma di statuette d’argilla, o di bronzo e perfino d’oro e d’argento. Queste statuette erano dette “sigilla”, dal latino “sigillum”, diminutivo di “signum”, statua. Le Sigillaria erano attese soprattutto dai bambini che ricevevano in dono i loro sigilla (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti. Questa tradizione di doni e auguri si radicò così profondamente nella gente, che la Chiesa dovette tollerarla e adattarla alla sua dottrina.
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In molte regioni italiane per l’Epifania si preparano torte a base di miele, proprio come facevano gli antichi Romani con la loro focaccia votiva dedicata a Giano nei primi giorni dell’anno.
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Usanza antichissima e caratteristica è l’accensione del ceppo, grosso tronco che dovrà bruciare per dodici notti. E’ una tradizione risalente a forme di culto pagano di origine nordica: essa sopravvive l’antico rito del fuoco del solstizio d’inverno, con il quale si invocavano la luce e il calore del sole, e si propiziava la fertilità dei campi. E non è un caso se il carbone che rimane dopo la lenta combustione, che verrà utilizzato l’anno successivo per accendere il nuovo fuoco, è proprio tra i doni che la Befana distribuisce (trasformato chissà perché in un simbolo punitivo). La tradizione è ancora conservata in alcune regioni d’Italia, con diverse varianti: a Genova viene acceso in alcune piazze, e l’usanza vuole che tutti vadano a prendere un tizzone di brace per il loro camino; in Puglia il ceppo viene circondato da 12 pezzi di legno diversi. In molte famiglie, il ceppo, acceso la sera la sera della Vigilia, deve ardere per tutta la notte, e al mattino le ceneri vengono sparse sui campi per garantirsi buoni raccolti.
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In epoca medioevale si dà molta importanza al periodo compreso tra il Natale e il 6 gennaio, un periodo di dodici notti dove la notte dell’Epifania è anche chiamata la “Dodicesima notte”. È un periodo molto delicato e critico per il calendario popolare, è il periodo che viene subito dopo la seminagione; è un periodo, quindi, pieno di speranze e di aspettative per il raccolto futuro, da cui dipende la sopravvivenza nel nuovo anno. In quelle dodici notti il popolo contadino credeva di vedere volare sopra i campi appena seminati Diana con un gruppo più o meno numeroso di donne, per rendere appunto fertili le campagne.
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Nell’antica Roma Diana era non solo la dea della luna, ma anche la dea della fertilità e nelle credenze popolari del Medioevo Diana, nonostante la cristianizzazione, continuava ad essere venerata come tale. All’inizio Diana e queste figure femminili non avevano nulla di maligno, ma la Chiesa cristiana le condannò in quanto pagane e per rendere più credibile e più temuta questa condanna le dichiarò figlie di Satana! Diana, da buona dea della fecondità diventa così una divinità infernale, che con le sue cavalcate notturne alla testa delle anime di molte donne stimola la fantasia dei popoli contadini. Diana, Dea della Caccia, della Luna, delle partorienti. La Befana è spesso ritratta con la Luna sullo sfondo.
Di qui nascono i racconti di vere e proprie streghe, dei loro voli e convegni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Nasce anche da qui la tradizione diffusa in tutta Europa che il tempo tra Natale ed Epifania sia da ritenersi propizio alle streghe. E così presso i tedeschi del nord Diana diventa Frau Holle mentre nella Germania del sud, diventa Frau Berchta. Entrambe queste “Signore” portano in sé il bene e il male: sono gentili, benevole, sono le dee della vegetazione e della fertilità, le protettrici delle filatrici, ma nello stesso tempo si dimostrano cattive e spietate contro chi fa del male o è prepotente e violento. Si spostano volando o su una scopa o su un carro, seguite dalle “signore della notte”, le maghe e le streghe e le anime dei non battezzati.
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La Festa della Dodicesima Notte ispirò tra gli altri William Shakespeare che scrisse la omonima commedia che ebbe la prima rappresentazione il 6 Gennaio del 1601 al Globe Theatre di Londra. Daniel Maclise: La Dodicesima Notte, Malvolio e la Contessa.
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Strenia, Diana, Holle, Berchta,… da tutto questo complesso stregonesco, ecco che finalmente prende il volo sulla sua scopa una strega di buon cuore: la Befana. Valicate le Alpi, la Diana-Berchta presso gli italiani muta il suo nome e diventa la benefica Vecchia del 6 gennaio, la Befana, rappresentata come una strega a cavallo della scopa, che, volando nella dodicesima notte, lascia ai bambini dolci o carbone. Come Frau Holle e Frau Berchta, la Befana è spesso raffigurata con la rocca in mano e come loro protegge e aiuta le filatrici.
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Nella Befana si fondono tutti gli elementi della vecchia tradizione: la generosità della dea Strenia e lo spirito delle feste dell’antica Roma; i concetti di fertilità e fecondità della mite Diana; il truce aspetto esteriore avuto in eredità da certe streghe da tregenda (spostamento); una punta di crudeltà ereditata da Frau Berchta. Ancora oggi un po’ ovunque per l’Italia si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso: il 6 gennaio si accendono i falò, e, come una vera strega, anche la Befana viene qualche volta bruciata…

P.S. – Per non escludere gli animali selvatici dall’Epifania della Natura. il 6 gennaio rechiamoci in campagna a gettar briciole per gli uccellini e tozzi di pan secco per gli animaletti affamati ed infreddoliti… (P.D’A.)

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Fine d’anno a Gaza…

Lunario Paolo D'Arpini 11 dicembre 2023

Dietro le quinte gli Stati Uniti sollecitano Israele a terminare l’operazione a Gaza prima di Capodanno ma Tel Aviv e Washington negano che ci sia una scadenza per l’operazione a Gaza ma diverse fonti dell’Economist hanno confermato la condizione espressa da Blinken: finire tutto prima del nuovo anno.

Se tale condizione si verificasse davvero, i risultati dell’operazione a Gaza non soddisferebbero nessuno. L’IDF ha parlato di “mesi di operazioni minuziose” necessarie per distruggere Hamas. Finora gli israeliani sono riusciti a dimezzare al massimo la capacità del movimento palestinese.
Il gruppo tiene 130 ostaggi. I leader di Hamas non sono stati uccisi: il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, e le figure chiave Muhammad Deif e Marwan Issa sono vivi. Anche la neutralizzazione della rete di tunnel di Hamas che attraversano Gaza è fallita, al punto che Israele ha preso in considerazione la possibilità di inondare i tunnel con acqua di mare.

Le ragioni per cui gli Stati Uniti sono determinati a ridurre il livello del conflitto sono state descritte più volte. Per gli Stati Uniti il Medio Oriente è molto più importante dell’Ucraina e la comunità musulmana negli Stati Uniti è abbastanza numerosa da influenzare le elezioni del 2024. E potrebbe radicalizzarsi.

Se gli Stati Uniti smettono di fornire armi a Israele, semplicemente non ci sarà più nulla con cui combattere. La scorsa settimana il Dipartimento di Stato è stato costretto ad approvare la consegna di 14.000 proiettili per carri armati da 120 mm, il tipo di munizioni chiave utilizzate dall’IDF nelle operazioni.

Inoltre, gli israeliani dovranno combattere in squadre d’assalto, il che comporterà un aumento delle perdite e uno stallo strategico. Perché è molto costoso occupare una Gaza distrutta senza sapere dove smaltire la popolazione. E non solo in termini di denaro ma anche di vite umane: i soldati israeliani saranno colpiti da ogni parte.

Quindi, Israele dovrà designare un evento rituale che sarà considerato una vittoria: l’uccisione di uno dei principali funzionari di Hamas o l’accordo sul rilascio degli ostaggi. Dopodiché le parti torneranno ai loro angoli. Alla prossima volta.

Elena Panina

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