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Giovedì 4 dicembre 2008: Il Teatro Cinabro di Calcata apre i battenti con “Tzuang Tzi raggiunge il Grande Tao” – Commedia in un atto di anonimo taoista

Compagni di viaggio ilaria 13 novembre 2008

Cari amici, vi informiamo che il Teatro Cinabro apre i battenti a Calcata con lo spettacolo “Tzuang Tzi raggiunge il Grande Tao”. L’ingresso è gratuito ma dato il ridotto numero di posti disponibili è assolutamente necessaria la prenotazione.

La prima è fissata per il  4 dicembre alle h. 20.30, il Teatro si trova in Via Cavour (sotto un arco buio località Vaticano). Per raggiungere il  luogo percorrere l’intera lunghezza della Piazza Garibaldi al Centro Storico di Calcata, indi girare a destra e proseguire sino alla Via Cavour,   circa a metà della via  c’è un  sottopassaggio all’inizio del quale ha sede il Teatro.

Booking Office: tel. 0761-587200

Email – cinabro.calcata@libero.it

Info: http://www.teatrocinabrocalcata.blogspot.com/

Le repliche si tengono sino a metà gennaio 2009 ogni  giovedì e venerdì alle h. 20.30 ed ogni domenica alle h. 17.30.

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Breve introduzione  su “Tzuang Tzi raggiunge il Grande Tao”

Chi fa la parte di quello che fa la parte? 

Essere degli attori in questa vita, in cui noi tutti siamo  personaggi più o meno consapevoli  in una commedia, è già una bella prova. Ma chi non ha avuto la curiosità di sentire o vedere come la nostra recitazione è stata percepita dagli altri attori protagonisti? Quante volte ci siamo soffermati nel pensiero “vorrei vedere dopo che son morto come questo o quello si comporta…” o “come  è stato giudicato il mio operato, chissà se quando quello o quella mi parlava  era sincero o no?”. Queste ed altre domande appaiono nella mente di ognuno, è chiaro che queste sono speculazioni in cui si presuppone che gli altri personaggi del sogno possano avere intendimenti “propri” diversi dal solo ed unico sognatore ma è indubbio che dal punto di vista dell’io individuale questa curiosità viene percepita,   magari  sperando di poter ottenere una riposta coerente    da un ipotetico aldilà…

  In “Tzuang Tzi raggiunge il grande Tao” si narra  del saggio Tzuang discepolo di Lao Tzi  che, avendo avuto una diatriba con la moglie sulla ipotetica fedeltà delle donne (in caso di vedovanza), e volendo mettere alla prova quanto da lei affermato “che non si sarebbe mai più sposata per tutta la vita”, con i suoi poteri psichici “muore a volontà” ed il suo cadavere -come era consuetudine in  Cina per i nobili ed i maestri- viene conservato nella casa in un feretro per parecchi giorni di veglia. Nel frattempo lo spirito di Tzuang, sempre con l’aiuto dei suoi poteri…  Ma non sta bene raccontare l’intera storia, venite alla recita a partire dal 4 dicembre 2008 e tutto vi sarà più chiaro!

Paolo D’Arpini

“Perché…” – Storia poetica triste e coraggiosa….. di una pecorella di Calcata

Perché….?!  Il ciclo della vita per la pecorella salvata due anni fa da Elke e Marco si è concluso in…. in bocca ad un cane… Resoconto triste con messaggio di speranza.

Questa è una storia strana, è la storia della fine di un mito e l’inizio di una realtà coraggiosa e paziente….
Il 9 novembre, la mattina, mentre aspettavo che venisse l’ora dell’incontro sugli “stati di coscienza altri” da tenersi in chiusura del Ciclo della Vita ho  scoperto la  cruda verità sulla fine di un ciclo, la morte di Perché, nostra ospite gioiosa e zuzzurellona per gli ultimi due anni. Perché era
l’agnella salvata da Elke e Marco, a Pasqua di due anni fa,  che fu poi adottata ed ospitata qui al Circolo.
“Pecorella cara,  salvata da  anime pietose dalla morte per fini culinari umani e  finita sgozzata da un cane…”

Paolo D’Arpini
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Lettera scritta da me ad Elke il 9 novembre 2008.
Carissima Elke, forse è stata la tua buona stella che ti ha impedito di venire oggi, infatti stamattina ho avuto una brutta sorpresa, quando sono andato a dar da mangiare alle bestie ho visto che c’erano delle tracce di scavo attorno al recinto, poi ho scoperto che Perché era lì riversa per
terra sbranata da qualche cane che era penetrato dentro… Le due caprette, forse solo in seguito al sacrificio di Perché che ha fatto da vittima sacrificale, si sono salvate.
Sicuramente sono stati i cani randagi che girano per Calcata, lupi qui non ce ne sono, e l’hanno uccisa non per fame, giacché questi cani ricevono sempre cibo da qualcuno, ma solo per la loro natura aggressiva che maggiormente si risveglia quando non è  tenuta a freno da qualcuno. Mi  dispiace, almeno la tua cara e dolce pecorella è campata 2 anni più del
previsto, è gia stata una fortuna.
Morte e rinascita? Staremo a vedere, ti abbraccio con grande affetto comprendendo che la notizia sicuramente ti avrà lacerata. Una storia bella ed amara allo stesso tempo..

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Risposta del 10 novembre da Elke.

Caro Paolo,
Penso a quei bufali che ho visto spesso nei documentari, quel tanto che ho potuto, i quali, mentre sono sbranati dai leoni, rimangono lì  inermi ed immobili, quasi fossero di già liberati da quello strazio immane e poi ripenso anche al mio incidente con la corrente elettrica, che impediva al mio cuore di battere e ai polmoni di respirare ma, non appena fui
consapevole della morte imminente, smisi all’istante di aver paura e non provai più dolore.

Quella fu per me l’anticamera verso la luce e la consapevolezza e lo stesso spero che sia accaduto anche alla  nostra dolce Perché.

I nostri cuori, come la sua carne, si sono lacerati nell’apprendere la sua triste sorte e, se pur facente parte della storia della vita e della natura, resta pur sempre un duro colpo per tutti noi.

Eppure non dimentico che essi iniziarono già a lacerarsi, lasciando filtrare dallo squarcio creatosi in loro per la pietà e la comprensione, la luce della consapevolezza e del sentimento d’unione, senza più essere ingannato dalle differenze di forma o di comunicazione, nella quale ci costringe la paura e l’inerzia dell’autocoscienza, spesso troppo pigra per alimentarsi di nuovi amori, nascosti anche in altre sembianze che non siano le stesse nostre, con l’intento di ricongiungersi all’eternità e alla completezza
dell’amore Divino, che alimenta ogni cosa a noi conosciuta e non.

Grazie a Perché ora possiamo continuare per questa strada, con lo slancio e la passione di un innamorato, orgoglioso possessore di un cuore che batte forte come ai suoi primi appuntamenti galanti. Ora è lei la nostra Giovanna D’Arco, icona della causa vegetariana e quando gli eroi vengono
“giustiziati” rimangono ricordati per sempre in maniera ancor più incisiva!

Che questo suo sacrificio rammenti meglio a noi umani, in forma metaforica, quanto l’aggressività, non del cane, ma in  generale, riesca solo a dilaniare in maniera irragionevole tutto ciò che incontra, giacché agisce solamente da sfogo e non favorisce certo la riflessione, se non è esplicata
in maniera creativa e consona a un comportamento etico, degno di passare il check up della nostra introspezione.
Altro ancora non so, se non che forse questa morte debba farci insistere nel chiederci il motivo della violenza, finché non lo capiremo e senza un solo attimo di rattristante pigrizia.

So per certo che ora la pecorella Perché è libera di pascolare all’infinito tra i campi  più belli che si possano immaginare e il cane che l’ha sbranata forse un dì giocherà con lei in pace eterna.

Che però non sia nuovamente perseguita dalla sventura rinascendo pecorella, non in questo nostro tempo, ma più in là, quando tutti avremo capito quanta felicità sa dare l’anima di qualsiasi essere che vive in questo nostro corpo
universale, ossia la terra infatti, se riconosceremo anche la bontà di ciò che ha una forma diversa dalla nostra, in questo entusiasmante miraggio della diversità, poi la sapremo riconoscere meglio anche in noi e nessuno dovrà più chiedersi, ma PERCHE’ non ci ho pensato prima!

Perché, la nostra pecorella dal nome curioso, ormai è parte integrante dei nostri cuori e dunque anche dell’energia che alimenta la vita di tutto il nostro corpo, non escludendo le più piccole cellule e gli atomi che vivono in lui.

Dopo aver stretto amicizia con lei, io non posso fare altrimenti che sperare di emulare tutte le sue splendide qualità e… sì, vorrei diventare un pò pecora pure io, ne sarei fiera ma, so che riuscirò solo in parte in questa
difficile impresa, perlomeno nel corso di questa mia vita.

Il cane ha reagito ad un impulso, dettato forse da cattive abitudini umane che non hanno rispettato la sua vera natura e i suoi bisogni fin dall’inizio, certo non lo possiamo incolpare di nulla né giudicarlo negativamente, senza al tempo stesso doverci ricordare che anche noi a Pasqua e non solo, sbraniamo gli agnellini o gli altri animali senza una
valida ragione; perché tanto li ha uccisi qualcun altro, perché ormai stanno nel piatto, perché ci fa bene al colesterolo e al tumore o perché pare brutto dire di no a chi ci ha offerto il pranzo o la cena!

Il vero perché della nascita e della morte non ci è dato di sapere fintanto che siamo vivi, ma nulla ci impedisce di arricchirci interiormente con nuove prospettive d’amore, mentre ci incamminiamo verso la stessa “Stalla Divina”,
dove nacque sia Perché, sia Gesù e chissà quanti altri personaggi che hanno lasciato un segno nella storia evoluzionistica dell’umano cuore.

Grazie per tutti i giorni nei quali in questi ultimi due anni, ti sei dedicato con passione amorevole per far vivere bene l’eroina Perché, dal musetto bianco e rosa e dallo sguardo irresistibile.

Senza aspettarti né lodi né risultati immediati sei stato e sarai per sempre il degno custode di un gesto d’amore e di speranza.

Mi dispiace per la triste visione e il tuffo al cuore che hai sentito nel  vederla così.

Cancella questa visione e rimpiazzala con il nostro abbraccio ricolmo di  gratitudine e confortiamoci all’idea che da lassù, dopo un discorsetto a tu per tu con Dio, lei riuscirà a far raccomandare ancor meglio la  nostra causa a favore degli agnellini e di tutti gli altri animali, compresi noi
bipedi, ne sono certa!

Dio ci ha regalato un’altra bellissima storia d’amore e il finale non è certo questo, bensì dipende da tutti noi.
Continueremo a parlare e a raccontare di lei e chi vuole potrà aggiungere anche una sola piccola parola, mentre cerca con gioia, durante la propria esistenza terrena, di vivere con più sensibilità!

Ti vogliamo tanto bene e anche Perché la quale, per ora, continua a sorriderci da lassù…

Elke

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La storia di Perché:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/03/24/storia-della-agnellina-salvata-da-elke-e-marco-e/

Palazzo Baronale di Calcata – Il Ciclo della Vita continua, proroga della Mostra su Morte e Rinascita – Informazione di pubblica utilità

Palazzo Baronale di Calcata – Il Ciclo della Vita continua, proroga della Mostra su  Morte e Rinascita sino al 16 novembre 2008.  Evento Poetico di chiusura il 15 novembre 2008.

Il Parco Valle del Treja, vista la buona riuscita della manifestazione Il Ciclo della Vita, realizzata dal Circolo vegetariano VV.TT. in collaborazione con l’ass. APAI ed Amart, ha deciso di prorogare la chiusura della mostra Morte e Rinascita in corso al Palazzo Baronale di Calcata sino al 16 novembre 2008.

Il periodo dal 31 ottobre ai primi di novembre, in cui si è tenuto il Ciclo della Vita corrisponde nel calendario celtico alla fine dell’anno ed all’inizio del nuovo. Ma abbiamo allungato il periodo  di svolgimento della manifestazione perché c’è in noi un orologio biologico,  che  corrisponde alla memoria delle esperienze spazio-temporali vissute,  che potremmo definire la parte pragmatica dell’inconscio individuale e collettivo. Questo significa che il nostro organismo spontaneamente si predispone (con pulsioni innate) ad affrontare e rispondere adeguatamene alle condizioni che si manifestano nell’ambiente. Questo continuo aggiustamento interno-esterno avviene giorno per giorno, mese per mese, seguendo i ritmi lunari e stagionali. Infatti le variazioni energetiche (e climatiche) che si appalesano all’esterno, corrispondono all’interno con  le predisposizioni connaturate del nostro orologio biologico.   Ora sappiamo che  il repentino cambio climatico, dovuto all’effetto serra,  potrebbe rendere confusa la risposta (accumulata nell’inconscio) del nostro apparato psicofisico, che segue  a fatica le accelerazioni del mutamento. Dobbiamo tener conto di ciò e per questa ragione concluderemo in “ritardo” con un incontro che si tiene al Palazzo Baronale di Calcata il 15 novembre 2008 alle h. 16, in cui si parlerà  (o declamerà) in versi sul significato del nostro vivere accelerato (ritardato) su questa terra. Sono invitati i Poeti D’Azione di Alessandro D’Agostini ed altri poeti sia dialettali che concettuali.

Info: 0761-587200 circolo.vegetariano@libero.it

http://www.circolovegetarianocalcata.it/ 

  Si ringrazia il Parco Valle del Treja, il Comune di Calcata e la Provincia di Viterbo per il patrocinio morale concesso al Ciclo della Vita. Si ringraziano gli artisti ed i relatori che hanno partecipato alle varie riunioni e si ringraziano i Media che hanno divulgato l’iniziativa. Si ringraziano i visitatori e gli abitanti di Calcata che hanno vivifacato la manifestazione. A la prochaine… Paolo D’Arpini  

Fine 2008 Inizio 2009 – Programma Comunitario per il Natale, Capodanno e Befana a Calcata

Compagni di viaggio ilaria 10 novembre 2008

Sabato 6 dicembre 2008 – inaugurazione della mostra di disegni dei bambini  e di opere artistiche varie sul tema natalizio “Il Sole Invitto” al Centro Visite del Parco del Treja C.S. (Manifestazione curata  da Associazione Apai e Circolo VV.TT.

Domenica 7 e Lunedì 8 dicembre 2008: Festeggiamenti per l’Immacolata Concezione a cura di Anna Maria Capece Minutolo e Festa dell’Addobbo Arboreo dal vivo. In questi 2 giorni i visitatori e gli abitanti sono tutti invitati ad addobbare gli abeti natalizi e le luminarie, istallare varie ghirlande di piante ed arbusti in tutto il paese, decorare le varie viuzze e porte, rendendo l’atmosfera del Borgo festosa e  giuliva. Ognuno è invitato a portare almeno una palla. Nel frattempo in apposita sala o grotta verranno preparati i festoni arborei da montare nei vicoli e davanti alla chiesa. Ogni locale pubblico, associazione o galleria d’arte potrà istallare un Presepe oppure un Angolo magico del solstizio.  Verrà disegnata un’apposita mappa che indica i luoghi delle istallazioni.  Inoltre verrà disegnata un’altra mappa in cui vengono menzionati le botteghe, ristoranti, etc. che offriranno piccoli doni natalizi o sconti speciali per gli avventori.

Martedì 9 dicembre 2008. A cura dell’apposita confraternita giro notturno di saluto alla Madonna di Loreto. Alcuni locali del Borgo resteranno aperti, come ad esempio La Mansione dei Cavalieri,  per l’accoglienza dei suonatori di grancassa e piatti e verranno fatte trovare davanti alle porte generi di primo conforto.

Sabato 13 dicembre e Domenica 14 dicembre 2008.

Il pomeriggio h. 16 – festeggiamenti per Santa Lucia.

“Per santa Lucia attorno al fuoco in compagnia” – Assaggi all’aperto di bruschette con olio extravergine della Valle del Treja di produttori locali.

Sabato 20 dicembre e Domenica 21 dicembre 2008 – Giorno del Solstizio d’inverno. La lunghezza del giorno riprende a crescere. Il sole entra nel Capricorno.  In piazza il pomeriggio alle h. 16 – al C.S. – degustazione di pizzette bianche con olio d’oliva extravergine della Valle del Treja di produttori locali.

Mercoledì 24 dicembre 2008 – Vigilia di Natale. A cura delle autorità religiose e civiche di Calcata: messa solenne di mezzanotte nella chiesa del C.S. con canti in latino ed italiano.  Altra manifestazione “Natale Senza Famiglia” si svolge  a cura del Circolo.

Mercoledì 31 dicembre 2008. Saluto al vecchio anno e benvenuto al nuovo. Nella piazza del Borgo tradizionale cerimonia di fine d’anno con bruciatura della pupazza, attizzamento del fuoco, lenticchiata e brindisi. I visitatori e gli abitanti  possono intervenire alla festa da ballo in costume  di post mezzanotte: “In maschera per il nuovo anno”. Foto ricordo e bacio augurale sotto un fascio di vischio. Danze con musica da ballo tradizionale e moderna.   In alternativa “La Notte senza tempo”  passeggiata notturna con il  Circolo vegetariano.

Giovedì 1 gennaio e venerdì 2 gennaio  2009. A cura delle autorità religiose e civiche di Calcata, processione mattutina  al suono della Banda in onore dei SS. Patroni. Il pomeriggio nei vari locali, botteghe e ristoranti del Borgo distribuzioni di strenne di buon augurio ad ogni visitatore.

Martedì 6 gennaio 2008 – Epifania – Sfilata pomeridiana nel Borgo di befane, befanoni e befanini. Distribuzione pomeridiana di doni a tutti i bambini. Premiazione della maschera più bella, ognuno è invitato a partecipare in costume befanesco. (Mattina “Befana per gli animali”).

Enti, associazioni, esercenti, cittadini presenti ed aderenti all’Assemblea  per i festeggiamenti:

Associazione Centro Storico Calcata,  Le Tele Tolte, Pizzeria da Rosalba, Circolo Vegetariano VV.TT.,  Associazione APAI, I Sensi della Terra, C.R.C.S. La Mansione dei Cavalieri,  Ass. Vivere Vivi, La Sala dei 201 Thè,  La Taverna di Bacco,  Romano Vitali, Deborah Borghi, Annamaria Capece Minutolo, Claudio Pisani, Paul Steffen, Giuseppe Canali, Lucilla Frangini Ballerini,  Sandro Barbagallo, Enrico Abenavoli, Titti ……..(altri)…..

Email: calcata2008@libero.itassocalcata@gmail.com

Tel.  0761/587200 – 0761/587132 – 0761/587733

Santa Lucia : le lampade sono diverse la luce è una sola. 13 dicembre 2008 a Calcata – Per farla finita con la seduzione dello specchio!

Eventi ilaria 10 novembre 2008

Viviamo in un mondo dove il falso e l’artifizio hanno preso il posto del vero e del semplice. Questo è il meccanismo della “seduzione” -dell’apparenza-  che prende il posto del “naturale” -dell’intrinseca verità.  “se-ducere” letteralmente significa “condurre a sé”  e ciò avviene attraverso una caleidoscopica mascherata che sterilmente si avvicenda nel riflesso degli specchietti. Gira e rigira il caleidoscopio  e gli specchietti  mostrano fugaci composizioni. Un gioco sterile dell’esteriorità.  La seduzione è allusione e miraggio, con essa si mostra ciò che l’altro vorrebbe vedere, è semplice barbaglio proiettivo di una immagine costruita a misura per attrarre l’altro. E chi è l’altro? Chi svolge la funzione separativa dell’io e dell’altro? Perché si sente la necessità di appropriarsi della attenzione dell’altro?

La fissità dello specchio, come nella storia di Narciso, è imbroglio erotico spirituale, è fascinazione che conduce alla morte, sebbene lo specchio sia nato per uno scopo magico, lo scopo di vedere “attraverso le forme” riflesse. Ricordate la storia di Don Juan  che istruisce Castaneda ad attrarre gli spiriti (l’alleato) attraverso uno specchio immerso nell’acqua corrente?

Lo specchietto per le allodole è un altro eufemismo utile a capire come la fascinazione seduttiva sia una trappola mortale, in cui sia il seduttore che il sedotto giocano a perdersi vicendevolmente.  La seduzione insomma  è camuffamento, un mescolamento dell’apparente bello e di desiderio mentre la chiara visione, potremmo dire la “chiaroveggenza” è la vera capacità percettiva di scorgere il bello in ciò che è, senza orpelli, senza luminarie, senza zavorra inutile di finzione incipriata. Questo il significato di Santa Lucia, la santa della Luce.

Il 13 dicembre 2008, nell’ambito della manifestazione “Il Sole Invitto” -che si tiene a Calcata a cura del Circolo Vegetariano VV.TT.-  ci sarà un incontro al centro Visite del Parco de Treja  in Piazza Umberto I° alle h. 16,  per “illustrare” e comprendere il meccanismo della seduzione speculare  rispetto alla vera luce. “Il lume è uno solo gli specchi sono tanti” diceva un saggio.

Partecipano all’incontro: Marina Canino,  Paolo D’Arpini e la luna piena….

Alle pareti:  opere artistiche sul tema de “Il Sole Invitto” a cura di Laura Lucibello dell’APAI.   Info: circolo.vegetariano@calcata.it Tel. 0761-587200