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“OGM ANTI OGM”: Il 7 dicembre 2008 a Cittàducale (Rieti) e Marcia Ecologista su Roma il 27 dicembre 2008 – Proposte varie sul da farsi per contrastare l’inquinamento genetico del patrimonio vegetale della Terra.

Cari amici bioregionalisti, spiritualisti e laici,  

son contento che finalmente  sia  stato deciso il luogo e la data del prossimo incontro per discutere sulla pericolosità degli “ogm”:  7 dicembre 2008 -  a Città Ducale in provincia di Rieti. Ringrazio personalmente Marco Tiberti per la pervicacia con cui ha insistito per realizzare questo importante convegno, utilissimo per la salvaguardia delle specie arboree e vegetali autoctone.

Nel discorso del bioregionalismo questo è un argomento portante ritengo perciò utile che all’incontro di Città Ducale siano coinvolti anche i praticanti e fautori del bioregionalismo della nostra area, primo fra tutti menziono l’avvocato Gianfranco Paris di Mondo Sabino  e l’archeologo Stefano Panzarasa che è l’addetto all’educazione ambientale del Parco Monti Lucretili, Parco che va coinvolto nella discussione invitando anche il Presidente Paolo Piacentini. Spero che Marco Tiberti voglia far di tutto per coinvolgere queste persone . Ritengo inoltre che vadano coinvolte le autorità Istituzionali della Provincia di Rieti e di Roma, allargando l’invito alla Provincia di Viterbo, in modo da poter riprendere il discorso dell’aggregazione delle aree omogenee (già toccato in passato dall’avvocato Paris stesso, oltre che dal sottoscritto ed altri bioregionalisti).

Questa è una lunga lettera, preparatevi a vari argomenti sempre sul tema “OGM – ANTI – OGM”,  infatti   si sta avvicinando la data fatidica del 1 gennaio 2009 in cui la Comunità Europea aprirà le porte al Cavillo di Troia che consentirà parzialmente l’immissione degli OGM  nelle coltivazioni  sul territorio comunitario.

Qui debbo subito fare un annuncio. In prosecuzione del convegno di Città Ducale  Marco  Tiberti di European Consumers ha suggerito una manifestazione sotto il Parlamento,  a Palazzo Chigi e al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, approvo e benedico e spero  che  questa  manifestazione  di Roma sia massiccia ed il più corposa possibile  ed a questo punto  invito nuovamente l’amico fraterno Vittorio Marinelli, presidente di European Consumers,  di farsi lui stesso promotore ed organizzatore di questa “Marcia per la Vita” un evento sostanziale per la riuscita  della battaglia  per la salvaguardia del patrimonio genetico arboreo e animale della nostra patria  italica. Questa marcia  verso Palazzo Chigi mi ricorda le “Marce Ecologiste” organizzate anni fa dal Comitato per la Spiritualità Laica e per l’Ecologia Profonda, alle quali parteciparono  vegetariani, ecologisti e spiritualisti di varie tendenze. Occorre recuperare questo discorso della laicità nelle Istituzioni poiché spesso gli interessi economici assumono forme “ideologiche” di dubbia valenza e questi sono momenti  drammatici per l’umanità, perciò non dobbiamo trascurare alcun sforzo in ciò che è possibile….

In fondo per organizzare una marcia su Roma non  è difficile, basta farne domanda alla Questura ed informare il Comune di  Roma. La marcia rientra nei diritti dei cittadini di manifestare la propria opinione e non può essere proibita…. Facciamo questo sforzo  comune prima del 1° gennaio 2009.  Una marcia  per il  diritto alla vita sul pianeta, fatta attorno Natale sarebbe  estremamente significativa… mi permetto di suggerire la data del 27  dicembre che è sabato e luna nuova. I tempi tecnici ci sono se si fa  la richiesta immediatamente e  prometto di partecipare anch’io personalmente  alla manifestazione.

 

Ed ora una sintesi delle vertenze e richieste  da avanzare (su consiglio di Giuseppe Altieri)
prima del 1 gennaio 2009, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sull’agricoltura biologica mentre le fazioni di ecologisti  litigano tra lo 0,9% e lo 0,1% di tolleranza di ogm nel biologico…  come agroecologi dobbiamo chiedere ed attivare urgentemente:

  • 1. Un decreto urgente al Ministro Zaia per mantenere il bio italiano 100% ogm free… (nessuno può vietarcelo) Inserendo contestualmente l’obbligo di etichettatura di qualsiasi presenza di OGM nei prodotti non biologici, come previsto dalla stesso Regolamento comunitario, inserendo la responsabilità penale da parte di chi contamina con ogm i prodotti biologici e nazionali (DOP, IGP; ecc.) al 100% ogm free (per i detentori dei Brevetti, commercianti e utilizzatori di ogm).
  • 2. Ricorrere in corte di giustizia UE sull’illegittimo regolamento per l’agricoltura biologica, nel caso non si attivino gli altri governi europei, con analoghe iniziative legislative nazionali. In attesa si istituisce il Logo Nazionale Italiano sul Biologico 100% ogm free
  • 3. Ricorrere alla Corte Costituzionale per mancato rispetto della parte della costituzione non delegata al trattato europeo (sulla salute dei cittadini) in caso di soglie di presenze di ogm generalizzate di tutte le filiere alimentari e blocco dei cosiddetti Piani di Coesistenza regionali (commistioni di coltivazioni, basate su accettazione di soglie di tolleranza in tutte le filiere agroalimentari)
  • 4. Raccogliere le firme per una proposta di legge depositata in Cassazione, che istituisca il referendum consultivo sugli ogm (obbligatorio per direttiva comunitaria), preliminare ad ogni decisione in materia.
  • 5. Richiesta al Ministro Zaia di recepire la direttiva comunitaria 2018/01, istituendo la consultazione popolare sugli OGM. In tal modo viene ad essere sospesa l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Comunitario sul biologico, in attesa del Referendum popolare obbligatorio prima delle decisioni in materia di OGM.
  • 6. Applicando la clausola di salvaguardia attuare una moratoria delle importazioni di ogm in Italia, finche non saranno effettuate le ricerche indipendenti necessarie a dimostrarne l’eventuale innocuità… Ciò in relazione alle recenti evidenze scientifiche di ricerche Italiane (Malatesta et altre), Austriache, e del Consorzio Cerifos (Peci et al) sui rischi a lungo termine per la salute (6 bis) rimane da definire l’ambito di etichettatura per le presenze
    di OGM nel campo della Ristorazione privata e collettiva (30% ca del mercato agroalimentare europeo).
  • 7. A ciò si aggiungano altri ricorsi ai tribunali regionali e alla Corte di Giustizia UE, per falsa applicazione dei regolamenti Agroambientali che prevedono lo sviluppo dell’agricoltura Biologica con adeguato pagamento dei mancati redditi e maggiori costi agli agricoltori biologici e in conversione (sono già stati inoltrati ricorsi contro le regioni Toscana, Marche, Umbria, Campania).

Oltre alle lettere e petizioni da inviare agli Enti preposti  è ormai necessario preparare i ricorsi per le sospensive del regolamento sull’agricoltura biologica e reinoltrare il referendum in Cassazione speriamo che in occasione dell’incontro del 7 dicembre 2008 a Città Ducale si possa anche  organizzare una riunione con tutti i presidenti delle associazioni e enti che parteciperanno alla vertenza.

Tra l’altro In occasione del Convegno suddetto verranno presentati:  - I risultati di recentissime ricerche sui rischi da Ogm per la salute, la Biodiversità  e la sovranità  Nazionale ed alimentare. 

-  Le alternative Agroecologiche praticabili (agricoltura Biologica) in linea con i recenti Programmi Europei di Sviluppo Rurale Agroambientale.

- Proposta di decreto legge urgente del Ministero Agricoltura che mantenga la tolleranza zero OGM nei Prodotti Biologici e Tradizionali italiani, come nelle sementi di qualsiasi natura ed introduca il test di presenza/assenza per l’etichettatura di qualsiasi livello di presenza di OGM anche negli altri alimenti convenzionali, per la corretta informazione dei consumatori e al gestione delle eventuali contaminazioni, con criterio di responsabilità per i detentori dei diritti sugli ogm.  

- Proposta di legge ( eventualmente di iniziativa popolare)per un Decreto Ministeriale che, in recepimento della Dir. 2001/18 UE,  istituisca il Referendum Consultivo sugli OGM, preliminare alle decisioni in materia di ogm

- Una Moratoria “sine die” sull’importazione e la diffusione di OGM nell’ambiente, in attesa delle opportune ricerche “indipendenti” sulla tossicologia degli OGM e del pronunciamento popolare sulla materia.

Ecco, vi ho detto quasi tutto, ho dovuto tralasciare alcuni punti per non appesantire troppo questa lettera e vi rimando per informazioni su Città Ducale e  Marcia Ecologista su Roma  al sito di European Consumers:   http://www.europeanconsumers.it/

Cari saluti ed a presto,

Paolo D’Arpini

La notte buia in attesa del Solstizio – dal 22 novembre al 21 dicembre

Lunario ilaria 18 novembre 2008

Il momento. Giunge la neve e lentamente si avvicina il nuovo inizio.

Attorno al 21° giorno del 12° mese dell’anno il sole raggiunge la sua latitudine più meridionale, viviamo il giorno più breve nell’emisfero settentrionale ed il giorno più lungo in quello meridionale. Noi stiamo al nord e quindi stiamo al freddo ma il Sagittario  (il Topo in Cina) ci regala alcuni ultimi frutti, si possono ancora raccogliere le olive e gustare il buon vino novello… di questo ne avremo bisogno per lenire i nostri acciacchi fisici e mentali e per sedare le passioni rinchiuse dentro una cappa grigia come il blocco di ghiaccio in la  fata Morgana imprigionò Merlino.

Solo una capacità di sopravvivenza sorretta da forte intendimento e perseveranza ci consentiranno di tributare alla vita questo gesto d’amore: l’attesa vigile e paziente.

“Ogni attimo è una gemma inestimabile” diceva il saggio. Non c’è meglio o peggio nel gioco continuo del tempo. Ogni passaggio conduce al pieno della vita. Questi giorni sono un punto d’incrocio tra forze ascendenti e discendenti.

Cura del  mese.

Stitichezza. Masticare una mela biologica con la buccia prima di andare a  letto, utile anche nel caso di diarrea. In alternativa masticare alcune prugne secche ammorbidite in acqua calda. Evitare il più possibile lo zucchero bianco ed i cibi raffinati, mangiare carrube e frutta secca  varia.

Ricetta del mese.

In cucina facciamo festa  con i topinambur. Si possono mangiare crudi a fettine conditi con limone e sale oppure cotti in casseruola con aglio e l’aggiunta di patate dolci, cospargere con una spolverata di zenzero. Invece se gradite un piatto forte, mescolare topinambur e funghi, assieme a peperoncino il sapore verrà esaltato.

Tradizioni.

Per gli Atzechi dal 29 novembre al 18 dicembre cade il mese della pioggia. La pioggia era considerata un liquido seminale proveniente dal cielo per fecondare la terra. Il nativo di questo periodo ha tendenza a disperdere le proprie energie.  Questo momento nelle antiche tradizioni mediterranee e nordiche è dedicato alle forze infernali. Venendo al mondo siamo completamente posseduti dalla materia ma se si è dotati di forza e determinazione  si può dominare anche il diavolo. Tutto in natura è gerarchizzato dove le forze primordiali ed inconsce si sottomettono alla direzione indicata da ciò che è superiore. Ma per obbedire il diavolo esige che la volontà sia pura e non macchiata  da egoismi e che  le direttive siano legittime altrimenti egli prevale. La sfida di questo momento difficile dell’anno richiede purezza di cuore ed estrema attenzione, altrimenti si manca il bersaglio.

Pensieri edificanti.

“Dal profondo del cuore io disprezzo la genìa dei grandi signori e dei preti ma più ancora la genìa che ad essi si affianca” (Holderlin)

“Denuncio le terribili conseguenze della devastazione impostaci dai cosiddetti specialisti del Terzo Mondo” (Thomas Sankara, presidente del Brukina Faso)

“L’industrializzazione ed il consumismo ci minacciano, le mammelle di gomma rendono la nostra società carnivora”  (Pensiero sessantottino)

“L’uomo non è il ‘buon selvaggio’ di Rousseau od il ‘perverso’ di Rochefoucauld… Egli è violento quando oppresso, dolce quando è libero”.  (Pensiero sessantottino)

“Join me quietly, there,  where  speech and thought subside, anda the sea of biss surges, oh Arunachala”.  (Ramana Maharshi)

31 dicembre 2008: “La notte senza tempo” – Manifestazione Gratuita – Tradizionale passeggiata notturna al Circolo Vegetariano di Calcata

Comunicati Stampa ilaria 17 novembre 2008

Particolare sulla Notte Senza Tempo.

Viviamo in un mondo artificiale, fuggiamo dal caldo in estate e dal freddo in inverno. Perlopiù viviamo in ambienti chiusi "condizionati" e difficilmente mettiamo il naso fuori se appena c'è un po' di pioggia. Per rompere questa consuetudine e godere del "carpe diem" il Circolo propone come tradizione la selvaggia passeggiata notturna di fine anno. La camminata sarà un "ritorno a casa" per noi volenterosi figli di questa Terra ed avverrà in qualsiasi condizione atmosferica e senza copertura assicurativa. Infine sosteremo davanti un fuoco acceso, in una sacra grotta falisca, compiendo un rito antico che ci restituisce alla natura ed alla vita. Alcuni dei partecipanti all'evento degli anni passati ricordano questa passeggiata come la più vicina alla condizione "del perdersi per ritrovarsi" ovvero riuscire per qualche tempo a restare immobili solo nel presente, assorti nell'evento vissuto.

ANDIAMO INCONTRO ALL’UOMO
In questa celebrazione della vita, che ogni anno  si ripete, poniamo una sfida a noi stessi, una prova di coraggio verso l’inveterata pigrizia che ci contraddistingue.

Come succede da vari anni manifesteremo la voglia di coniugarci alla natura attraverso una passeggiata notturna nelle valli attorno Calcata.     Il tema di meditazione  della camminata è in apparenza sempre diverso, in realtà è sempre lo stesso: il ritorno alla nostra vera casa.

In questo giorno del  31 dicembre torneremo con la fantasia  indietro nel tempo. La valle del Treja sarà la Giudea e Betlemme sarà Calcata.  Questa notte in cui il bambino è già nato da una settimana, e prima che vengano i Magi ad indicarlo come il figlio di Dio, andremo a lui incontro.  Come avvenne nella notte di 2008 anni fa lo cercheremo come si cerca un bambino perso nel bosco, nel gelo. Ed ove lo trovassimo lo riconosceremo prima di tutto come nostro fratello, un uomo. Con questo semplice appellativo  ci rivolgiamo a lui ed a noi stessi, uomini che vagano nel silenzio della notte gelida cercando sé stessi. Ecco dove siamo!

Programma, 31 dicembre 2008:

h. 17 – Appuntamento al Circolo Vegetariano in Via del Fontanile s.n.c. – Calcata –  per la preparazione dei sentieri e delle grotte, raccolta di arbusti secchi.

h. 20 – Convivio al Circolo con le pietanze vegetariane da ognuno portate, scrittura dei pensierini di buon auspicio e di buon proposito. Quelli “belli” verranno letti pubblicamente e consegnati per la pubblicazione nel nostro sito, quelli brutti li metteremo in saccoccia per portarli con noi durante il percorso notturno e caricarli di buona volontà emendatrice.

h. 22 – Partenza nella notte buia in qualsiasi condizione atmosferica, portare abiti comodi e caldi, torcia elettrica a dinamo, candele, etc. Venire preparati al peggio!

h. 00 – Arrivo senza  tempo né luogo.

Al ritorno,  a qualsiasi ora sia, ritiro nella grotta della Madre Terra nel Tempio della Spiritualità della Natura, accensione del fuoco sacrale nel quale gettare i foglietti con i pensierini “purificati”. Meditazione finale con canto di mantra.

Chi lo desidera potrà trascorrere la notte nel Tempio, portare sacco a pelo.

Prenotazione obbligatoria:

Tel. 0761-587200 – circolo.vegetariano@libero.it 

Attenzione la manifestazione è gratuita e non è coperta da assicurazione  infortunistica,  ogni partecipante lo fa a suo rischio e pericolo.  Al termine chi lo desidera potrà lasciare un contributo volontario per il Circolo VV.TT.

Presentazione a Gubbio: “Ritorno al Fuoco, Ecologia Profonda per il nuovo millenio” di Gary Snyder

Compagni di viaggio ilaria 15 novembre 2008

 La Rete Bioregionale Italiana  – La Rete Scambio Piccoli Agricoltori Zona di Gubbio, vi invitano alla presentazione dell’ultimo libro uscito in Italia del poeta, scrittore e bioregionalista Gary Snyder:  “Ritorno al Fuoco, Ecologia Profonda per il nuovo millenio” Tradotto in italiano da Chiara D’0ttavi

L’appuntamento è per SABATO 22 NOVEMBRE alle ore 14,00, nell’ambito del mercatino mensile della Rete di Scambio di Gubbio, che si terrà presso la casa di MARISA e MARCELLO a SANTA CRISTINA (Gubbio)  Indicazioni:

Venendo da Gubbio (sulla strada Gubbio Perugia): dopo la località Mengara, e l’indicazione per Valdichiascio (a sinistra, dove abitano Etain e Martino), voltare a destra per Santa Cristana. (contare) 1° casa, 2° casa, incrocio per Monteurbino (a destra), 3° casa, 4° casa, alla 5° casa (o comunque dopo 5 Km esatti dal bivio per Santa Cristina), girare a sinistra, slargo fra due case poi discesa (ripida!), in fondo la casa di Marisa e Marcello

Venedo da Perugia: dopo la frazione di Scritto e prima dell’incrocio con Valdichiascio, voltare a sinistra per Santa Cristina. Poi come sopra.

Telefono (Marcello e Marisa) 349-6905513

3 buone ragioni per partecipare: Conoscere un ottimo libro. Partecipare al mercatino di scambio di prodotti della Terra e manufatti artigianali e originali (anche attivamente con cose proprie!). Incontro informale della Rete bioregionale.

Buon tutto, Giuseppe Moretti

Gurumayi Chidvilasananda, mia sorella che è anche Guru

Poems and Reflections ilaria 14 novembre 2008

A Roma la incontrai  all’Ergife, l’hotel  per conferenze  di periferia, quando era già un famoso Guru (non so come si dice al femminile forse Guri?) ma la prima volta che la conobbi  fu in India,  quando eravamo semplici “fratelli spirituali” per questo nel racconto che segue parlo di Malti, la ragazza indiana conosciuta a Ganeshpuri.  Magari dovrei raccontare qualcosa di più sulla settimana trascorsa con lei  all’Ergife (1982 od  ‘83 ?), giorno dopo giorno,  meditazione dopo meditazione, emozione dopo emozione,  una settimana romana piena di “spirito” e  con tanti segnali.

Ad esempio ricordo come certi amici sderenati di Calcata  che erano venuti ad incontrarla -su mia indicazione-  non poterono vederla perché si rifiutarono di vestirsi in modo decente, sapete com’è la gente di Calcata si crede tutta speciale, ognuno veste come un personaggio unico, chi in maschera, chi con le paillettes, chi con le borchie, chi pieno di toppe, chi…. Insomma tutti attori di scena macabra o ridanciana  (per intenderci) ed alcuni non furono ammessi alla sua presenza.  Solo pochi dei calcatesi poterono accedere, fra i quali io stesso che non avevo particolari esigenze di vestiario….  Ricordo che all’Ergife i suoi discepoli stretti avevano cambiato l’atmosfera dell’albergo, riverniciando completamente la sala, inserendo tendaggi, profumando l’aria e allestendo una apposita cucina vegetariana.  Cibo ottimo che probabilmente non apparirà mai più in quel luogo di finti sceicchi,  uomini d’affari un po’ degagè e politicanti d’arrembaggio.  Ricordo che persino il traffico attorno all’albergo e nel parcheggio sembrava più umano… miracolo della bellezza di Gurumayi o della grazia del suo e mio Guru? Chissà!

Ma torniamo al 1973,  in Maharastra.

Allora si chiamava Malti, era una bella ragazza indiana di 17 o 18 anni che viveva nell’ashram del mio Guru Muktananda, lo Sri Gurudev Ashram di Ganeshpuri.

Non l’avrei però degnata di grande attenzione, come tutte le altre sorelle spirituali d’altronde,  se non avessi sentito di quella sua esperienza che attirò la mia curiosità. Pare che un giorno uscì di corsa dalla sala di meditazione per andare davanti a Baba tenendo sollevata la mano ed esclamando: “Durante la meditazione ho visto apparire un cobra  che mi ha morso qui  al  dito”.  In seguito Baba  raccontò pubblicamente il fatto commentando: “Ricevere la benedizione di un cobra durante la meditazione è un segno di sicura realizzazione…”.   Bastò questo a rendere Malti più interessante ai miei occhi  e mi fece riflettere: ” Dunque questo è un segno di sicura realizzazione… ma come mai non è successo anche a me?”  Mi chiedevo pensoso ed anche un po’ invidioso.

Un bel giorno infine ebbi anch’io una simile esperienza, dico simile perché differiva su un fatto sostanziale… Ero seduto immobile consapevole di star meditando, mi trovavo nella ‘cave’, la nicchia sotterranea nella quale Baba stesso aveva meditato per anni. Ad un certo punto sentii che attorno a me l’atmosfera stava cambiando, il luogo era sempre lo stesso ma l’aria  si era trasformata in una specie di liquido amniotico. Respiravo normalmente anche se  tutto pareva fluido e denso.  Vidi all’improvviso uno strano essere che volteggiava giù dalle scale, nuotando,  a prima vista sembrava una grossa anguilla poi mentre si avvicinava  mi apparve come un pesce strano, anzi sembrava proprio un celacanto, mi girò un po’ attorno ed improvvisamente si tuffò sulla mia mano e la morse con forza. Sentivo i denti appuntiti sulla pelle e questo bastò a scuotermi dalla meditazione, aprii gli occhi,  la saletta era rischiarata da un solo lumicino, sulla  mia mano non c’erano segni di morsi ma percepivo ancora sulla pelle  quella sensazione appena vissuta. Dopo un po’ mi venne quasi da ridere, me l’ero proprio voluta… ora come potevo andare in giro a raccontare che ero stato morso da un celacanto?  Tenni la cosa per me considerandola una lezione per la mia dabbenaggine comparativa.

Il fatto è che parecchi anni dopo Malti, che ora si chiama  Chidvilasananda (che vuol dire: beatitudine del gioco della coscienza),  divenne  Gurumayi e successe a Muktananda, lei è la nuova maestra del Siddha Yoga. Questo mi mise in una posizione strana, da una parte  accettavo la successione  spirituale, sancita dal Guru stesso, dall’altra non potevo far a meno di ricordare la giovinetta  conosciuta all’ashram. Dentro di me era chiaro che la consideravo una sorella spirituale,  ma sorella maggiore o sorella minore…?

Non mi preoccupai però eccessivamente della cosa e pur avendola rivista a  Roma ed anche in India continuai ad osservare Gurumay  con un  punto interrogativo in mente. Dentro di me sentivo comunque l’assurdità di tutto ciò, in fondo che importanza ha -dal punto di vista della coscienza- la parte che viene giocata in questa commedia?  Mantenni un atteggiamento di rispetto e simpatia, con distacco…  Finché una notte, a Calcata, feci un sogno molto vivido, mi vedevo  in procinto di partire ma non ci riuscivo, o non arrivava mai l’aereo o mancava qualche documento, una lista d’attesa frustrante ed inconcludente, nel sogno una donna si avvicinò a me e mi disse che sarei potuto andare ma Gurumay voleva prima fotografarmi, io acconsentii  mettendomi in posa, avevo inoltre uno zucchetto in testa e mi sembrava di essere un dottore della legge od un vescovo con quel simbolo in capo, faceva molto caldo il cappelletto mi scivolava sulla fronte, ma non volevo toglierlo (era il simbolo del mio potere acquisito), davanti a me Gurumay armeggiava con una macchina fotografica ma esitava a riprendermi finché esclamò:  “Come faccio a fotografarti se non ti levi  quell’affare dagli occhi?”. Sentii gocce di sudore  scendermi dalla testa, la sensazione era insopportabile, non ce la facevo più a nascondermi e gettai lontano il cappelletto, basta con questa scena ridicola mi dissi, proprio in quel momento Gurumay scattò la foto.  Quella era la foto per il “visto” che mi mancava per partire.

Partii ed andai a stare con lei a Ganeshpuri, ci restai qualche mese, sentendo qualcosa che si scioglieva giorno dopo giorno. Ma ancora non avevo vissuto un’esperienza significativa e risolutiva con lei. Senza volerlo un giorno in cui mi trovavo a camminare da solo in giardino  vidi che dall’altra parte sopraggiungeva Gurumayi, anche lei da sola, continuai a camminare come se nulla fosse, ma vedendola avvicinarsi non potei far a meno di guardarla, pure lei mi osservava e continuava a camminare con grazia, feci del mio meglio per apparire  indifferente ma allorché ci incrociammo, a distanza ravvicinata, sentii per la prima volta in vita mia il fuoriuscire  di un amore incommensurabile e totale, in cui c’era tutto, sia l’amore per la madre, la sorella, la figlia, l’innamorata e l’amica, sia lo scioglimento dell’io di fronte alla sua sorgente. Ancora quasi mi vergogno a raccontarlo, un amore senza limiti né confini…. A questo punto che senso ha continuare a  vedere Gurumayi  in termini di “sorella spirituale maggiore o minore”?   Quell’amore mi ha derubato di ogni concetto.

Paolo D’Arpini