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Venerdì 18 Luglio 2008 – Bagno di luna piena

Ogni anno a luglio usciamo fuori di testa con un bagno di luna.

La luna piena di luglio  ci aiuta a fuggire dai modi comuni di pensare e sentire, spontaneamente  sentiamo di uscir fuori dal corpo, di riconoscerci in qualcosa che  non è la consuetudinaria abitudine del ragionare, del decidere le cose “before hand” in anticipo, inoltre quest’anno la luna piena capita di venerdì, il giorno in cui Venere con le sue emozioni e sensazioni ci aiuta a dimenticare gli schemi dell’utile e dell’inutile.  Perciò non possiamo sin d’ora stabilire il percorso di questo incontro, che è un evento senza evento,  ma lo inseriamo  nelle “comunicazioni di servizio” giacché in un modo o nell’altro qualcosa succede…

Malgrado tutto possiamo  anche lasciare una flebile indicazione, un percorso possibile di quello che potrebbe accadere.

Appuntamento a Calcata al Circolo Vegetariano VV.TT.  -in via del Fontanile snc- alle h. 17 di venerdì 18 luglio 2008. Partenza per il tempio di Giunone Curite, lungo il fiume Treja,  per una abluzione propiziatoria nelle fresche acque. Al ritorno ci sarà una condivisione esperenziale sulla metempsicosi  e  spartizione del cibo vegetariano da ognuno portato, sotto i  freschi raggi della luna. Forse anche canti lunari e cerimonie davanti al fuoco.

Se non impazziamo lì per lì, tutto andrà bene, altrimenti andrà  come deve andare.

  

Telefonare per conferma: 0761-587200

Libertà espressiva nella spiritualità laica

Poems and Reflections ilaria 16 maggio 2008

La nostra vera natura spirituale, se ascoltata con rispetto, è aldilà del
dualismo.  Purtroppo lo schema mentale delle religioni, sovrimposto alla
spontanea rivelazione dell’umano in noi, continua ad offuscare la semplice
coscienza di esistere, di appartenere ad un tutto iscindibile di cui siamo
parte integrante.

Prima ancora di essere  cristiani, maomettani o buddisti, noi siamo
“coscienza” ma tale consapevolezza è talmente offuscata che le nostre
intrinseche qualità  vengono sommerse da una pletora di idee, costrizioni e
strutturazioni precostituite da vari credo religiosi. Un recinto che
impedisce la libertà espressiva in termini di spiritualità naturale
dell’uomo.

Basti vedere l’uso improprio che viene fatto  del termine “laico” dalla
religione cattolica, sottintendendo si tratti di persona  non appartenente
alla classe sacerdotale  ma membro della religione. Cosa assurda dal punto
di vista  etimologico e glottologico. Ma questo misuso viene portato
sfacciatamente avanti nelle menzioni fatte dal vaticano in riferimento ai
cosidetti credenti “laici”  della chiesa (intendendo persone comuni,
capifamiglia od altro non ordinati nella casta sacerdotale ma appartenenti
alla religione).    Questo imbroglio lessicale contribuisce a mistificare  e
differenziare  quel che è  assolutamente indivisibile: lo spirito.

Dalla nascita alla morte restiamo in una gabbia ed uscirne sembra quasi
impossibile. Pian piano l’uomo si sta riconoscendo  sempre più abitante
della Terra e non particolarmente di una religione od etnia. Questa tendenza
alla “unità” va aiutata  attraverso  la coscienza di una vera spiritualità
naturale e laica, che riporti la libertà personale dell’uomo alla sua
originaria manifestazione.

I bambini, i neonati, sono i primi sfruttati, in senso ideologico e
religioso, obbligati dai loro stessi genitori  e dagli obblighi “sociali”
(ormai consolidati) a sottostare alle  strumentalizzazioni religiose.  Prima
ancora che abbia potuto capire cosa significhi “religione”, un bambino
innocente viene obbligato ad un percorso religioso, del tutto
inconsapevolmente,  cominciando con il battesimo, poi  la cresima e poi
ancora  la comunione. Il bambino incolpevole viene legato ai riti e ad una
fede che non conosce e non ha l’età per capire se sia buona o cattiva.

In tal modo non si aiuta la libera espressione spirituale ma si rinchiude la
società in una prigione di pensieri, e ciò vale sia per le religioni che per
le ideologie.
Invito le persone per bene e sincere a divenire consapevoli di ciò,
contemporaneamente invito i “religiosi” (ovvero gli ipocriti imbroglioni) a
smetterla con questo  massacro dell’intelligenza umana.

Paolo D’Arpini

Solstizio d’estate – Dal 21 maggio al 21 giugno

Lunario ilaria 12 maggio 2008

Con i Gemelli entriamo di soppiatto nell’estate. Castore e Polluce. La
curiosità e la provocazione. C’è una storia indiana che può rappresentare
questo modello, con una prova di saggezza.  Tanto tempo fa alcuni preti
vollero mettere alla prova la realizzazione dell’Uno professata da Janaka,
un re che viveva l’unitarietà di tutte le cose.  Essi inviarono alla sua
reggia un gruppo composto da un  bramino (casta sacerdotale), un
intoccabile, una vacca, un elefante ed un cane. Quando il gruppo giunse
davanti al re,  egli inviò il bramino nel posto dove sedevano gli altri
sacerdoti,  l’intoccabile in mezzo agli altri intoccabili, la vacca fu
mandata nella stalla, l’elefante nella rimessa degli elefanti ed il cane nel
branco reale dei cani e diede istruzioni affinché di ognuno  venisse presa
cura nel modo dovuto. Allora i  preti lo interrogarono e gli chiesero come
mai aveva separato quegli esseri: “perché li hai separati individualmente,
non sono tutti la stessa cosa per te?”. Janaka rispose “sì tutti sono Uno,
ma l’auto soddisfazione cambia seconda la natura dell’individuo. Ad ognuno
di essi deve esser dato secondo la propria natura individuale e le proprie
esigenze”.
Anche se in una commedia uno stesso uomo recita diverse parti, il suo
comportamento varia a seconda del ruolo giocato – afferma Ramana Maharshi-
egli non viene avvantaggiato ne diminuito dal ruolo impersonato.

Il momento presente.
Questo è il momento del passaggio, dell’attraversamento della frontiera,
dall’inconscio collettivo al pragmatismo personale,  si percepisce il tempo
sulla base della  condizione spazio temporale vissuta. Questo significa che
in questo momento spontaneamente il nostro organismo si predispone ad
affrontare e rispondere alle condizioni che si manifestano intorno a noi.
Certo, è sempre così in ogni periodo dell’anno, ma al solstizio estivo
subentra una speciale “apertura”, il caldo e la maturazione dei frutti ci
aiutano, recuperiamo il gap dell’autodifesa dal freddo e ritroviamo lo
spontaneo aggiustamento alle condizioni a noi congeniali, l’uomo è nato all’
equatore…

Consigli per la campagna.
Si possono trattare con successo piante od alberi che non crescono bene
tagliando loro la cima in luna calante od ancor meglio in luna nuova. La
cima dovrebbe essere asportata appena dopo un ramoscello laterale, che poi
crescerà verso l’alto come nuova cima. Per quel che riguarda le piante
officinali è importante aver colto le infiorescenze od i petali in luna
ascendente od in plenilunio, nella luna dei Gemelli predominano buone
qualità che aiutano il sistema ghiandolare.

Cura del mese.
Contusioni e zuccate. Applicate subito acqua fredda accertandovi che non sia
grave, soprattutto se vi sentite soggetti a vomito o stralunamento. Per
tutte le contusioni potete applicare un impasto di argilla che calma il
dolore ed assorbe eventuali ematomi. Rinforzatevi con un buon brodo di
carote, basta far bollire le carote ben spazzolate ed infine aggiungere un
po’ di farina integrale tostata. In questo periodo è assolutamente
sconsigliato l’uso di carne bensì si consiglia l’uso di vegetali, frutta  e
grani di stagione. In questo momento di maturazione la vegetazione si
trasforma in qualcosa di più elaborato, spirituale. Attenzione all’uso del
sale, che è veleno ed anche medicina, gli Atzechi lo chiamavano “il fuoco
liberato dall’acqua”.

Pensieri edificanti.
“Nulla di valore viene completato nell’arco di una vita, perciò dobbiamo
rivolgerci alla speranza. Nulla di vero, buono e bello acquista un senso
nell’immediato contesto storico, perciò dobbiamo rivolgerci alla fiducia.
Nulla da noi iniziato, per quanto abili e capaci, può essere  completato in
solitudine, perciò dobbiamo rivolgerci all’amore” (R.Niebhur)
“La luce della natura non mente, ma se siamo inoperosi e dimentichiamo l’
amore ci verrà tolto anche ciò che crediamo di avere”. (Paracelo)

Il gioco della Spiritualità Laica

Poems and Reflections ilaria 11 maggio 2008

Ma insomma cos’è questa spiritualità laica?

Serve a qualcosa continuare a parlarne come fosse un percorso, una via per andare da qualche parte per  giungere a delle conclusioni di vita?

Nel cielo non vi sono strade c’è solo vuoto spazio.

Nello spirito, nella coscienza , così come nel cielo, non c’è percorso e quindi anche parlare di spiritualità laica sottintendendo che ci  sia un modo di impostare la ricerca interiore attenendosi a delle norme o respingendone altre è pura vanità, è finzione.

Tutto avviene per conto suo, sulla base di una spinta evolutiva interiore, credere in una via e pensare di essere nel giusto è la prerogativa di ogni percorso. Ma non serve nemmeno indicare le incongruenze di questa o quella religione, di questo o quel credo. Finché c’è qualcuno che crede in una  religione non si può far a meno di riconoscere che per lui la verità del sè è  un miraggio. Credere in questo o credere in quello è solo credere. Ma possiamo affermare di “credere” nell’esistenza, di “credere” nella nostra coscienza?

Noi esistiamo e siamo coscienti, non crediamo di esserlo.

L’io è un segno,  ognuno di sé dice “io sono”,  questo segno è comune a tutti, il resto è solo pensiero aggiunto.  L’io è lo stesso  per tutti. Essendo questa la verità a che serve legare l’io ad una specifica forma pensiero, ad un concetto?  Tutto è nell’io.  La forma individualizzata dell’io è come la coscienza di una cellula nel corpo.  Ovviamente nella consapevolezza di sé, come  organismo unitario,  quella cellula è solo un aspetto, una  base esperienziale dell’io. Ed allora dov’è la differenza fra  l’individuo ed il tutto? Quell’io da cui ogni pensiero emerge e che è in grado di riconoscere ogni pensiero è lo stesso io in cui tutto si scioglie.

Quando dormiamo percepiamo molti personaggi, li vediamo separati da  noi, consideriamo  noi stessi e gli altri come separati, ma è così realmente? Possiamo ragionevolmente affermare di essere separati dai personaggi del nostro sogno?

Infatti ignorare che tutto è Uno è come sognare.

Risvegliarsi alla conoscenza di sé è  chiamare questo fatto “spiritualità laica” è solo un modo di dire, dal punto di vista dell’esperienza  non può essere dato un nome, quindi  spiritualità laica è solo una descrizione dell’indescrivibile.

Diceva  un maestro zen “il dito che indica la luna non è la luna”. 

Paolo D’Arpini

Ecco dabbasso una poesia che amo molto:

Ci sono così tante luci abbaglianti
nel negozio di lampade
del cervello morente;
dimenticati di loro.
Concentrati nell’essenza,
concentrati nella luce.
La luce fluisce verso di te da tutte le cose,
tutte le persone, tutte le possibili combinazioni
del bene e del male, tutti i pensieri
e tutte le passioni.
Le lampade sono diverse ma la luce è la stessa.
Una sostanza, un’energia, una luce, una mente-luce,
che emette tutte le cose, senza fine.
Un diamante rotante e bruciante,
uno, uno, uno.
Spogliati davanti al silenzio avvolgente ed amorevole.
Resta lì,
finché non vedi la luce con i suoi stessi occhi eterni.

Jallaluddin Mohammad Rumi
(poeta persiano del XIII° secolo)

No alla Cattedrale del materialismo religioso a Oriolo Romano

Viene presentato in questi giorni a Oriolo Romano un progetto già noto per
essere stato respinto a Bassano Romano, per la realizzazione di un grande
programma edilizio dedicato alla memoria di Giovanni Paolo II. Evidentemente
un programma che ha un carattere fortemente speculativo, di alto impatto
ambientale, in una area che comprende oltre l’antica via Clodia anche
numerose altre testimonianze archeologiche,  e peraltro presentato con
modalità che sembrano lasciare ampi dubbi sulla consistenza e sulle
possibilità imprenditoriali  dei proponenti stessi, i quali sono collegati
con ambienti immobiliari e con esperienze attuali e pregresse davvero
lontane dallo spirito “religioso e devozionale” che viene propagandato. Tra
corsi di laurea sulle tecniche erotiche dedicati a famose attrici del cinema
porno e pubblicazioni esoteriche, per continuare con altre esperienze poco
trasparenti,  già note agli organi di stampa, alcuni dei proponenti il
progetto non sembrano avere le necessarie credenziali. Esprimiamo quindi
forte preoccupazione e invitiamo le autorità a vigilare ed a respingere
maldestri tentativi speculativi che sono sempre più numerosi.
Troppi gli affaristi e gli avventurieri che in questi ultimi anni sono
giunti in terra di Tuscia prospettando lavoro e sviluppo salvo scoprire che
si trattava di ben altro.
Questo presentato a Oriolo è un consistente intervento edificatorio, da
realizzare in area agricola in deroga agli strumenti edilizi, presentato
dalla Fondazione Religio Mundi che sostiene di voler “edificare in Terra
Etrusca  un Santuario simboleggiante la Nuova Arca d’Alleanza”.
Una “Arca” che prevede edifici e strutture per oltre 22 mila metri cubi solo
per le residenze per un totale complessivo di circa 145 mila metri cubi,
senza comprendere la Basilica. Ristoranti, impianti sportivi, un eliporto, e
naturalmente il santuario: non per combinazione (e non per intervento
divino) proprio lungo la linea ferroviaria Viterbo – Roma.

Per Legambiente Viterbo
Pieranna Falasca
Tel/fax: 0761.309299