Care ipotetiche madri, sorelle, figlie, amiche ed amanti, mi rivolgo a voi dopo esser passato nel vostro sito, anzi nella vostra “casa telematica”, sono entrato in punta di piedi come si conviene ad un ospite ed ho scoperto varie cosette interessanti…. Debbo però confessarvi prima di continuare che io sono un maschio -non un macho- e qui debbo raccontarvi alcune cose di me per farmi almeno conoscere. Ho sempre amato le donne da quando son nato, cominciando ovviamente da mia madre, poi le ho amate come sorelle (ne ho due) poi le ho amate come amiche (a scuola e nella vita in generale) e finalmente le amate come amanti e da esse ho avuto anche due figlie, che senza dubbio amo. Insomma il mio amore per le donne è totale, infatti amo anche la Shakti, l’energia divina o Madre Divina che tutti ci compenetra (maschi e femmine), tant’è che una volta a Viterbo un amico ateo un po’ misogino (forse lo conoscete è quello scellerato di Luigi Cascioli) mi definì “adoratore di Kali”, quando io gli parlavo di spiritualità laica, pensando così di offendermi in modo “bestiale”… io gli risposi con un “per bacco” ma l’accusa di essere seguace di Kali non la rinnegai, anzi mi fece piacere, anche perché è la verità! Continuando la mia storia vi dirò che sono un membro fondatore, assieme ad Antonio D’Andrea, del Movimento Uomini Casalinghi (che fa riferimento al matrismo storico) ed inoltre sono stato -credo- il primo ragazzo padre in Italia (dal 1985 allorché mi occupai a tempo pieno di mio figlio Felix, con delibera del giudice tutelare che me lo affidò) ed ho così esperimentato sulla mia pelle cosa significa avere un bambino piccolo da accudire, lavorare per guadagnare la pagnotta e non riuscire ad avere rapporti con le donne perché un “ragazzo padre” è come una ragazza madre (nessuno se li fila)! Finalmente ora che le mie figlie ed i miei figli mi hanno reso nonno di vari nipotini ed ultimamente -infine- di una nipotina femmina, posso amare le donne pure come nipoti….Ho cominciato dicendo che sono un maschio ma non un macho poiché ho visto sul vostro sito che non vi piacciono i machi, state tranquille non piacciono nemmeno a me e non mi piacciono nemmeno i froci, benché per rispetto verso la specie umana mi definisca, come Peter Boom, un “pansessuale” ma questo non significa che ho avuto mai rapporti diversi da quelli che un maschio ha con le femmine.
Ecco mi sono confessato completamente e pulitamente e spero di essere accettato nel vostro contesto laico e libero (come pur io lo sono) senza essere una donna…. Visto che il sito è titolato alle Donne Libere e Laiche…..
Per un ritorno a casa, che vada oltre il genere ed il luogo, stiamo organizzando con l’amica Doriana Goracci, che forse conoscerete, un incontro che si terrà a Capranica (Vt) il 18 e 19 ottobre 2008, vorrei invitarvi a partecipare e vorrei che vi leggeste l’articolo sottostante che parla di amore libero e giocondo, da me scritto in un momento di felicità emotiva, con alcuni commenti: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/06/08/liberta-di-amare-e-di-essere-amati/#comment-34
Leggete anche la URL che spiega le motivazioni della manifestazione di Capranica “Il Ritorno a Casa”: http://www.circolovegetarianocalcata.it/category/compagni-di-viaggio/
Alcune lettere ricevute sull’argomento:
Letto tutto, è molto bello e sono pienamente d’accordo, mi piace questo signore maschio ma non macho. Le sue elucubrazioni sull’amore e tutto il resto mi fanno pensare ad un’apertura mentale difficile da trovare in giro. E poi in quell’8 agosto che per Plinio corrisponde alla fine dell’estate avrei voluto “andare vagando senza meta per la campagna inseguendo i profumi di fine estate”. non so perché ma questa frase mi ha portato indietro di tanti anni, sulle colline e le pendici di quei luoghi amati della Liguria dietro la Spezia che per sempre resteranno nel mio cuore, se chiudo gli occhi quasi mi vedo sotto gli alberi antichi a raccogliere castagne e sento sulla pelle delle mani le felci e le asparagine bagnate che insieme alle ortiche ti toccano e lasciano un ricordo pruriginoso ma testimone della fruttuosa ricerca effettuata. Rivedo un’antica fonte, un leone dalla cui bocca sgorga l’acqua fresca, accanto ad un piccolo cimitero nascosto nel verde dove andavamo a pregare per tutti coloro della nostra famiglia sparsi per il mondo e quando alzavi gli occhi e guardavi attraverso i rami vedevi in lontananza il mare e la costa simboli di lontananza ma di appartenenza allo stesso tempo …
Bello molto bello, grazie di avermelo mandato e cosicché aver suscitato in me queste emozioni
Dany
Caro Paolo, mi viene istintivo collegare i tuoi scritti al “concetto”, troppo spesso mal pubblicizzato, di “libertà interiore”, soprattutto in merito ad argomenti quali la sessualità, l’amore, la riproduzione…Mi fanno imbestialire tutte quelle persone (soprattutto donne) che parlano e scrivono dietro maschere di convenzioni, derubate da varie e vaste correnti filosofiche e politiche. Mi viene da dire, in maniera quasi irriverente, “ma toglietevi sta maschera e parlate come mangiate”! E’ orribile lo scempio verbale che si alimenta della “bugia”e della “menzogna”, creando, nonostante tutto, una folta schiera di “amanti sostenitori”. Mi riferisco soprattutto a tutte quelle “donne” che partecipano a seminari e a costosissimi corsi sul recupero della femminilità e poi si vergognano a camminare senza scarpe sulla nuda terra, pronte a criticare chi invece si sente libera di farlo! Come dice mia madre, forse io non ho mai capito niente della vita….chissà!
Il tema del ritorno a casa mi riguarda sotto tanti punti di vista: la casa, dal punto di vista “strutturale”, intesa come dimora che ci “ospita” (nel duplice significato del termine); la casa, come “corpo”, scelto e codificato da ciascuno di noi secondo variabili che meritano di essere approfondite; la casa, come “stanza” dei pensieri, piena di tutto ciò che rientra nella nostra conoscenza del mondo; la casa, come “lingua madre”, a cui “far ritorno”, per sperimentare “l’appartenenza” ad un certo “gruppo”…e tanto altro! Credo che ognuno di questi aspetti meriti una coraggiosa riflessione..sarebbe interessante potersi confrontare anche con i testi di coloro che hanno già analizzato tali argomenti in un passato più o meno recente…ed infine, non sarebbe “male”, giocare con i termini che associamo al “ritorno a casa”: ogni partecipante potrebbe dire “la sua”. Esperienza stimolante…promettimi che ce ne saranno altre!! (Spero di esserci!).
Antonella
Ed ora una poesia sulla vera Casa e sul vero Amore.
Che strana visione sto godendo?
Io sono in Dio e Dio è in me.
Io sono un album di bellissimi ritratti d’amore;
tutti i suoi segreti e sacrifici esistono in me.
Sono innamorato della mia stessa bellezza.
Può mai esistere il profumo separato dalla rosa?
Tutte le cose son come bolle d’acqua nel mare.
L’amato ha preso dimora nel mio cuore.
Qui c’è il fabbricante di specchi dentro lo specchio.
Dove tutto questo ha avuto luogo? Nella regione di nessun luogo.
Né io né Dio eravamo lì,
ma quando girandomi nel sonno mi sono svegliato,
meraviglia!
Dio era in me ed io ero in Dio.
La barca è nel mare ed il mare è nella barca.
Posso dichiarare la ragione di questa estasi?
Cosa s’intravede aldilà del velo?
Ogni nota musicale proclama che Dio è in me ed io sono in Dio.
(Swami Ramatirtha)