L’intento della prima Biennale d’arte creativa è quello di celebrare la primavera come stagione di rinascita della natura e dell’ispirazione che dalla natura stessa scaturisce culminando nella creazione dell’opera d’arte.
Proprio la provincia di Viterbo, che nelle residenze delle famiglie nobili dei cardinali accoglie diverse testimonianze dei fasti del Rinascimento, epoca assunta a simbolo di rinnovamento intellettuale e culturale, diventa luogo ideale dove esprimere questa nuova vis creativa.
E’ il concetto stesso di ispirazione che ci riporta all’imprescindibile legame tra arte e mondo naturale : madre o matrigna, incontaminata o sfruttata, l’essere umano è obbligato da sempre a misurarsi con la natura. Da una visione antropocentrica come mero oggetto da imitare ad una comprensione non solo dei meccanismi scientifici che la governano, con l’uomo non più “al centro” ma in profonda corrispondenza con essa.
Gli aspetti profondi che portano l’individuo alla realizzazione di una dinamica creativa sono da ricercare nella volontà stessa del cambiamento : le ragioni dell’impulso alla spinta creativa nascono dall’esigenza di affermare e determinare il nuovo, a integrazione e superamento dello “stato delle cose”. La creatività quindi è la sublimazione del processo stesso del realizzare.
Per Donald Winnicot “l’appercezione creativa fa si che l’individuo abbia l’impressione che la vita valga la pena di essere vissuta “, ciò in antitesi ad un atteggiamento di “compiacenza ” per il quale “il mondo ed i suoi dettagli vengono riconosciuti solamente come qualcosa in cui ci si deve inserire o richiede un adattamento”.
La creatività appartiene quindi alla condizione stessa del vivere, è la modalità che pone l’individuo ad incontrarsi con la realtà esterna.
Erich Neumann riconosce nell’artista “un uomo che si espone alla tensione dialettica tra conscio e inconscio – è il cosiddetto uomo normale che si difende trincerandosi nel collettivo dettato dal canone culturale”.
La realizzazione dell’opera d’arte diventa altro, apre domande. E così ci s’interroga sulla propria dimensione espressiva, sulla condizione di essere artista oggi.
Creatività quindi come valore di innovazione e trasformazione.
Creazione come atto di conoscenza di sé e del mondo.
Simona Di Massimo
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La definizione e l’approccio all’Arte ai nostri giorni non è cosa facile: dall’invenzione della prospettiva nei primi anni del Quattrocento, al “lume di candela” caravaggesco, all’illusionismo tardo-barocco, molti sono stati i passaggi, le rivoluzioni dei grandi artisti che hanno trasformato, ribaltato, estremizzato, il significato della parola “arte”. Arte come innovazione, creazione, idealizzazione, ma pur sempre Arte. Arte intesa come ricerca estetica, come perfezione delle forme o superamento di esse.
Dopo la Rivoluzione Francese si assiste ad un altro grande evento che trasforma l’Arte fino a renderla strumento di comunicazione per le masse, ideologia politica, ribellione, lode del Creato o denuncia dei mali della Società. Con il nuovo millennio e con l’arrivo della tecnologia applicata all’arte, con la globalizzazione che ha trasformato “il mondo in Mc Mondo” (Benjamin Barber) è difficile, appunto, parlare di Arte.
Oggi l’Arte continua ad essere ricerca, sperimentazione di forme e tecniche, colori e supporti; è dunque innovazione; ed espressione del proprio pensiero, a lode o critica del Mondo in cui viviamo. L’Arte ha assunto nel frattempo un volto nuovo che la rende perfetta, sublime, quasi quanto era la ricerca estetica per un artista Cinquecentesco, o un fluir di movimenti per un genio del Seicento: oggi l’Arte è Libertà. Perché non ci sono committenti, non ci sono mecenati, oggi è l’artista che crea i suoi collezionisti perché è libero di esprimere tutto ciò che vuole, che sente, che ha bisogno di comunicare, dire, gridare al suo pubblico.
La Biennale d’Arte Creativa di Viterbo non è solo un’occasione per far interagire artisti e pubblico, è la grande occasione che l’Arte ha di esprimersi.
Le molte opere in mostra spaziano dai generi più “classici” alle nuove frontiere dell’espressione hi-tech e green, ma ognuna è magnifica e assoluta, perché rappresenta il pensiero unico e libero del suo creatore.
A noi fruitori il godimento di ammirarle tutte e alla Società il compito di tirar le somme e capire come proseguire nell’avventura della vita.
Valentina Ierrobino
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Elenco degli artisti partecipanti alla Prima Edizione della Biennale d’Arte Creativa:
Roberta Agostini, Laura Alamia, Aquarubra, Bernardino Balzi, Maria Barone Piras, Giuseppe Canali, Lucilla Frangini Ballerini, Enzo Capogrosso, Patrizia Ceccarelli, Simone Costa, Giandonato Cuzzucoli, Francesca De Simoni, Leonardo Nazzareno Enea, Consiglio Ferrante, Mariano Filippetta, Anna Maria Gaglioli, Alberto Giovannini, Giuliano Governatori, Vincenzo Illiano, Ruslan Ivanytskyy, La cometa azzurra, Daniela Lai, Tommaso Liuzzi, Luigi Lombardi, Manuela Lo Franco, Laura Lucibello, Mirna Manni, Claudio Massimi, Mastro Cencio, Michela Mezzomo, Kristina Milakovic, Carlo Monopoli, Alberto Monti, Alberto Morucci, Daniele Novelli, Lucia Pasculli, Enrico Petrucci, Rosella Saffioti, Ursula Salomè, Pino Salvatore, M.Teresa Serra, Enza Siciliano, Fredy Suarez, Ania Swoboda, Renzo Tonello, Natascia Toppi, Eleonora Trombetti, Emanuela Trombetti, Paolo Veneziani, Mirella Ventura, Carmelo Viglianisi, Alessia Zeami.
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http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=biennale+d%27arte+creativa+viterbo