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Autonomia monetaria e l’esperimento dei “petecchioni” del Circolo Vegetariano VV.TT.


Rammento che, verso il 1996 (o giù di lì), nella sede del Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata, per lanciare un segnale, facemmo una emissione simbolica di moneta alternativa “Petecchioni” che aveva valore legale per gli interscambi all’interno del Circolo. Ricordo che proposi all’allora sindaco di Calcata, Luigi Gasperini, di fare altrettanto per l’area comunale, questo perché nella Costituzione Italiana è tuttora consentita l’emissione comunale di cartamoneta. Purtroppo il sindaco non fu abbastanza lungimirante e scartò l’idea…

Qui occorre sapere che stampare carta moneta non può essere un monopolio. Proprio perché si tratta di una Cambiale (cioè una certificazione scritta di un debito) chiunque può farlo e nessuno lo può vietare.

Successivamente per spiegare bene al popolo cosa si celasse dietro alla truffa del signoraggio bancario, nel 2005, assieme al socio Giorgio Vitali, organizzammo nell’ex Lavatoio di Calcata un dibattito ad hoc, dopo quel primo incontro ne organizzammo vari altri, nella sede del Centro Visite del Parco del Treja di Calcata, a Faleria ed anche al comune di Sant’Oreste, etc. con numerosi esperti del settore.
(Vedete le risultanze qui: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=moneta+debito+e+signoraggio).

Alcuni di voi sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga il debito contratto con l’emissione di Buoni del Tesoro che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente. Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto.

Ma l’argomento che vorremmo trattare è veramente complesso e richiede alcune spiegazioni ed analisi preliminari, perciò iniziamo il discorso con l’analisi di alcune condizioni che hanno portato la nostra Repubblica all’attuale stato di cose. Il problema va affrontato con lungimiranza e con spirito di “comprensione”.

Chi ha detto che i gestori dell’economia finanziaria devono comandare su tutti gli altri? NESSUNO! E’ un sopruso accettato passivamente da una popolazione [europea] senza alcuna dignità. Chi ha stabilito che la BCE deve essere privata? Nessuno. E’ un sopruso. Non solo: Qualora noi e noi soli, italiani, decidessimo di nazionalizzare la Banca d’Italia, potremmo farlo perché, per il principio liberista, nessuno ci può impedire di trasformare l’assetto interno di un Ente che è uno degli azionisti della BCE. Banca d’Italia, ancorché pubblica, cioè di proprietà del Popolo italiano, sarebbe una normale azionista della banca centrale Europea.

E’ forse la UE a controllare la BCE? O i finanzieri internazionali organizzatori del famoso incontro umma aumma sul Britannia? Il benemerito presidente Cossiga, che stava al gioco ma non stava zitto, dichiarò che si trattava di un atto profondamente illegale. Infatti, non si dovrebbe nominare governatore di Banca centrale un uomo di una banca privata (Goldman Sachs). Lo hanno potuto fare perché hanno abusato di un potere assoluto, cioè senza controllo.

A questo punto non siamo in condizione di poter predire come andranno le cose. Di certo il gioco è pesante. E costellato di omicidi: Alfred Herrausen e Detlev Rowedder, due funzionari economici tedeschi che si opponevano alla sistemazione in senso privatistico della BCE. NON manchi a questo elenco anche Wim Duisberg, ANNEGATO in una piscina. (Ex governatore della BCE). NOTA: la di lui moglie fu sottoposta a processo in Olanda per “antisemitismo”. – COGLIAMO L’OCCASIONE PER RICORDARE ANCHE DUE ITALIANI MORTI O SPARITI: SBANCOR E FEDERICO CAFFE’. In questo elenco non manchino anche: l’americano Jeffry Picower e, volendo, anche il figlio di Madoff, nonchè i due Kennedy. Senza dimenticare Paolo Ungari ed Haider, nonché Aldo Moro e …. Borsellino.

La realtà che stiamo vivendo è del tutto falsa.

Paolo D’Arpini

Ed ora pensierosi sul da farsi dopo questa introduzione generale e consapevoli dei retroscena in cui la cessione della Sovranità dello Stato è passata alle banche ed ai poteri economici “altri”… passiamo decisamente all’interrogazione che studiammo in divesi incontri tecnici tenuti in diversi luoghi:

Al signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
premesso che il popolo italiano in base allart 1 della Costituzione, “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, è Sovrano e fra le varie Sovranità rientra anche la Sovranità monetaria.

La Sovranità monetaria consiste nel diritto di emettere moneta ex nihilo.

La Sovranità di uno Stato è indisponibile e inalienabile per chiunque tranne che per il popolo italiano che ne è il titolare esclusivo secondo qualsiasi testo di diritto Costituzionale e lo stato deteneva LA SOVRANITA´ MONETARIA fino alla privatizzazione delle tre BIN Banca Commerciale Italiana, Banca di Roma e Credito Italiano.

Si seguitò poi a vendere ai privati anche le partecipazioni nelle Banche di interesse nazionale come la BNL e l´Istituto bancario S Paolo di Torino. Con queste incaute vendite si trasferì ai privati la Sovranità

Premesso che nel 1992 iniziò la privatizzazione delle tre BIN nella quale il Ministro del Tesoro ”dimenticò” di trattenere le quote della Banca d’Italia che in base al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia dovevano essere dello stato o di aziende con capitale a maggioranza statale. monetaria e si privatizzò la Banca d´Italia in maniera illegale rispetto al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia che in un secondo tempo, per coprire la vendita illegale, fu riformato, dopo 14 anni di silenzio di politici e media, dai banchieri il 12/12/2006 quando è stato approvato per Decreto, dal Presidente del Consiglio Romano Prodi (ex consulente Goldman Sachs) e dal min dell´Economia Tommaso Padoa Schioppa, membro di Aspen Institute, della Commissione trilaterale e del Bilderberg Club, e avallato dal presidente della Repubblica Napolitano, la modifica all´art 3 dello statuto della Banca d’Italia il quale non prevede più la maggioranza dello Stato in Banca d’Italia.

Premesso che il 7 febbraio 1992 con la firma del Trattato di Maastricht da parte del Governo Andreotti, il cui art 105°A prevedeva che l´unico Ente autorizzato a emettere moneta fosse la BCE, banca privata e per giunta straniera, ci fu la cessione della Sovranità monetaria, avvenuta esplicitamente contro la legge italiana, perché la Sovranità monetaria non è a discrezione di un qualsiasi governo o di chiunque altro che non sia il popolo italiano ed inoltre non si seguì l´iter previsto dalla Costituzione per la modifica di quest´ultima.

Premesso che la cessione a banchieri privati, per giunta stranieri, della Sovranità monetaria è stata fatta in maniera incostituzionale in quanto è stata fatta una modifica alla Costituzione senza seguire l´iter previsto dalla stessa per le modifiche e inoltre qualsiasi Sovranità non è nella disponibilità di nessun governo. Infatti, la Costituzione italiana non prevede in alcun modo la cessione della Sovranità monetaria e men che meno a privati stranieri.

Premesso che secondo l’Articolo 105A del Trattato di Maastricht:
1.La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2.Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l’approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.
Premesso che l´autocrazia della BCE, unico creatore di moneta nell´Unione europea, entrò in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del Trattato più volte citato (articolo 107)

Tutto ciò premesso,
SI CHIEDE di conoscere
dal Ministro del Tesoro pro tempore in quanto tempo prevede sia possibile riparare i danni arrecati all’intero popolo italiano, dato che è doverosa l’applicazione della Legge 262 del 28 dicembre 2005 il cui art 19 c 10 impone il rientro delle quote della Banca d´Italia nelle mani dello Stato entro tre anni, mentre sono già passati diversi anni dalla sua promulgazione e il cui regolamento di attuazione (da quel che noi sappiamo) non è stato finora redatto, con la conseguenza che la legge succitata non è mai stata applicata mentre lo Stato è costretto a chiedere in prestito alla banca centrale il denaro di cui necessita pagandone gli interessi ad una banca privata straniera, la BCE, e facendo pagare i costi agli italiani del tutto ignari della truffa.

Art 19 c 10 della legge 262
Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.

Giorgio Vitali – Primo firmatario

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Memoria sul signoraggio bancario recuperata da Caterina Regazzi il 28 febbraio 2024

Ante scriptum. Facebook a qualcosa serve. Tiene in memoria articoli pubblicati negli anni passati e li ripropone come stralci di memoria… il 28 febbraio 2024 Caterina ha recuperato un corrispondenza sul signoraggio bancario pubblicata originariamente il 28 febbraio del 2012 nel sito del Circolo Vegetariano VV.TT. ma di cui nel blog non si trova più traccia. Il vecchio articolo risulta inesistente. Per questa ragione ripubblico l’intera corrispondenza, commenti ed interventi compresi, così come Caterina l’ha recuperata. Sono rimasto alquanto meravigliato di non trovarla più nel sito e per questa ragione la sparpaglio in vari altri blog… ma intanto cominciate a leggerla qui:

LETTERA A BIANCA BERLINGUER SUL SIGNORAGGIO BANCARIO:
Cara Bianca Berlinguer, ti invio un mio parere su come é stato condotto un servizio del tuo telegiornale di ieri, lunedì 28 febbraio (2012).
Si tratta di alcune riprese effettuate ad un convegno sul signoraggio bancario organizzato da Domenico Scilipoti. Avendo pubblicato questo parere sul sito del circolo vegetariano VV.TT. (di cui sono vicepresidente) ho ricevuto vari commenti. Ti invito a leggere il tutto e a trarne le tue conclusioni. Buon lavoro
Caterina Regazzi

Signoraggio bancario ed unitarietà della vita – Una spiegazione semplice semplice…
Comunicazioni di servizio, Lettere inviate e ricevute Paolo D’Arpini 28 febbraio 2012 (Modifica)

Caro Paolo D’Arpini e cari lettori, iersera ho assistito ad una parte del tg3 (poi ho spento e fra un po’ vi spiegherò perché). Ad un certo punto la giornalista in studio ha annunciato un servizio su un convegno organizzato “dal nostro mai dimenticato (così o con una frase simile l’ha definito) onorevole Scilipoti” sul signoraggio bancario. Dopo di che inizia il servizio: il giornalista si avvicina all’ingresso della sede del convegno ed intervista un anziano signore: “Buongiorno, lei sta andando al convegno sul signoraggio bancario?” Il signore, un po’ intimidito quasi a doversi scusare risponde “Si”, mostrando un volantino che ha in mano. Giornalista: “Ma lei sa cos’é il signoraggio bancario?” Signore anziano, sorridendo : “No!” E giù risate divertite dei due….
A quel punto il giornalista entra nel luogo dell’incontro e approccia Scilipoti. Non si può dire che lo intervisti, non gli fa nessuna seria domanda, anzi, chiede :”Ma, dove sono i relatori?” Scilipoti evidentemente imbarazzato della scarsa organizzazione: “Mah, devono arrivare, stanno arrivando…”. Poi arriva una giovane e avvenente donna bionda e il giornalista “Scusi, lei é una relatrice?” Lei, imbarazzata ma orgogliosa: “No, sono l’assistente dell’onorevole Scilipoti”, poi arriva un distinto signore dall’aria professorale e il giornalista: “E lei…?” Lui: “Sono il relatore, prof. Tal dei Tali, docente di…bla bla bla”, e il giornalista gli indica la direzione della sala a mo’ di usciere, poi arriva un’altra giovane donna elegante e dall’aria distinta. Giornalista: “Scusi, e lei chi é?” Lei: “Sono una relatrice, laureata alla Bocconi e bla bla bla. e parlerò del signoraggio bancario”. Sembrava di vedere Striscia la notizia o peggio… e si capiva che con questo servizio volessero mettere in ridicolo Scilipoti e con lui… il signoraggio bancario.
Non é affatto venuto in mente al giornalista (la prossima volta che lo vedo mi segno nome e cognome) di chiedere ai relatori qualcosa su questo signoraggio bancario sul quale bisognerebbe fare servizi su servizi, se la tv di stato fosse una televisione al servizio dei cittadini. I soldi pubblici (tra cui i miei visto che il canone é stato appena pagato) preferirei che fossero impiegati in servizi altri da quello a cui ho assistito stasera, fatto per ridicolizzare Scilipoti e l’argomento da lui giustamente -poi non so in che modo e maniera – sollevato. Mi sono sentita io presa per il …. e, disgustata, ho spento la tv.
Caterina Regazzi

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Mia Risposta: Cara Caterina Regazzi. Cosa è il signoraggio bancario? Rispondo in poche parole. E’ la più grande truffa mai inventata. E’ la rinuncia alla sovranità popolare e dello stato di emettere i propri valori di scambio delegando l’operazione ad una banca privata, come è la Banca d’Italia o la BCE, e pagando a detta banca congrui interessi. La carta moneta emessa dalla banca, senza alcun controvalore in garanzia, viene ripagata dallo stato con l’emissione di buoni del tesoro ed altri titoli, posti in vendita presso le banche stesse, e per cui lo stato paga un ulteriore interesse. Questo processo perverso è alla radice della formazione del cosidetto “debito pubblico” che non è altro che l’indebitarsi da parte dello stato, ovvero del popolo, nei confronti di un privato, che è la banca.
Allora potresti chiedermi: “Perché lo stato si assoggetta a questo salasso, perché non recupera la sua sovranità monetaria?” Ed io ti rispondo: Perché il processo di commistione e di sudditanza è andato troppo avanti in questo sistema, dominato dal controllo finanziario di enti privati internazionali. Allorchè la politica non sarà più soggetta alla corruzione e potrà recuperare la sua funzione primaria, che è quella di servire gli interessi del popolo e non dei potentati finanziari, che sono la causa prima della corruzione, avrà recuperato la sua indipendenza ed autonomia operativa…
Per quel che riguarda la falsità dell’informazione sul signoraggio bancario e la volontà di mantenere il popolo in ignoranza totale su questa triste verità, vale la stessa risposta, ovvero chi detiene il potere finanziario, e di conseguenza quello economico ed amministrativo, è in grado di controllare l’informazione in tutte le sue forme ed è quindi capace di far credere al popolo qualsiasi menzogna, pur di mantenere il suo potere acquisito. Spiace dirlo ma in Italia e nel mondo non esiste alcuna libertà e verità d’informazione, se non quella “falsata ed ipocrita” foraggiata dal potere finanziario mondiale.
Però puoi star tranquilla che infine la legge karmica universale (causa effetto) prevarrà sulla menzogna e coloro che l’hanno sparsa saranno costretti a “raccogliere la propria immondizia”. E ciò averrà quando nella società umana trionferà la consapevolezza di un mondo concreto e collettivo, in cui tutti siamo compartecipi, in cui le forze e le cose manifeste corrispondono all’insieme del vivente e del non vivente, in cui uno star bene della mano non comporta un danneggiamento del piede, che è l’attuale meccanismo causato dall’ignoranza sull’unitarietà della esistenza.
La necessità di un bene comune deve affermarsi nella società, coincidendo col bene personale, ed a qual punto sarà chiaro che non possonno più risaltare (nelle scelte sociali e di governo ambientale) interessi rivolti a soddisfare una parte a scapito dell’altra. Questo mondo presente di attrazioni e repulsioni, di scale di valori, di motivi personalistici e di incentivi egoici, insomma il mondo della competizione, lascerà quindi il posto al mondo comune a tutti, sia dal punto di vista biologico che del pensiero.
Paolo D’Arpini

P.S. Di questi e simili argomenti se ne parlerà durante l’Incontro Collettivo Ecologista, previsto ad Aprilia, dal 22 al 24 giugno 2012. Programma:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/01/20/programma-per-lincontro-collettivo-ecologista-solstizio-estivo-aprilia-latina-22-23-e-24-giugno-2012/
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Testimonianza di Guseppe Turrisi: “Purtroppo o per fortuna io ero a quel convegno in quanto studioso della materia ma sopratutto del fenomeno sociale e psiclogico che si innesca e quanto mi diverto infatti spesso sono più attento alle facce del pubblico che non agli oratori e poi serve sempre per capire che aria tira o a quale livello (interrato) siamo arrivati la utilità della “esposizione femminile” serve ad attirare i giornalisti che poi dovrebbero fare eco mediatico… in un mondo dell’immagine e dello spettacolo…. in cui tutto è vero solo se è mediato (comunicazione) ci si stanca pure di scandalizzarsi… anche perchè credo che Monti non si da meno per professionalità rispetto ad altre “attività si servizio” dell’esposizione femminile…
Alla fine può succedere che si faccia più danno che bene in queste manifestazioni “miele” in quanto la falsificazione delle cose vere si ottinene inserendo un elemento falso… in modo che poi tutto diventi falso… oppure la verificazione si fa mettendo un elemento vero in mezzo a tanti falsi… regole vecchissime per chi si occupa di comunicazione (della serie parlare di signoraggio a mistero).
Il gioco potrebbe anche essere voluto scientemente dallo Scilipoti che ha parlato di signoraggio facendo anche degli errori e poi ne ha parlato l’esposizione “femminile” (non la cito per tutta una serie di motivi)… ma del resto perchè meravigliarsi e stracciarsi le vesti se poi l’offerta mediatica non fa altro che seguirei l’auditel quinid i primi di cui dovremmo scandalizzarci siamo noi stessi ed il nostro ditino che non sa cambiare canale o meglio spegenere la televisione… se il nostro ditino era abituato da tempo a cambiare canale li non cerano giornalisti imbecilli a riprendere culi e cosce ed in tv non trasmettevano sempre le stesse cose, spesso attacchiamo sempre il sistema quando gran parte del sistema siamo noi….
Giiseppe Turrisi

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Commento di Pietro Mazzarese: “Volevo dire al D’Arpini a proposito del signoraggio o meno, che il debito pubblico è frutto di 60 anni di Democrazia cristiana , quando venivano concesse solo n SIcilia 30000 pensioni di invalidità false; voglio dire se una nazone consuma più del suo deposito aureo allora va in debito, indipendentemente dal signoraggio; per quanto riguarda poi la tua aspirazione ad abbolire l’egoismo tra gli uomini, bisogna dire che il comunismo è fallito , che forse poteva essere l’alternativa al sistema ttuale; se tutti fossimo in u\’unica comunità con lo stesso stipendio, a me chi me lo fa fare di alzarmi alle 6 per andare a lavorare, quando se mi alzo alle 9 è lo stesso? Qui casca il sistema della creazione di benessere e prosperità Il sistema a cui aspirate quello della comune non si può realizzare.” Pietro Mazzarese

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Precisazione di Giorgio Vitali: “IL DEBITO PUBBLICO AL QUALE FACCIAMO RIFERIMENTO non è quello che credono i cittadini, che si basano ancora sul vecchio concetto di debito pubblico.
Questa precisazione è stata da me fatta anche in una VIDEOINTERVISTA pubblicata su YOUTUBE/Albamediterraea. In questa intervista ho fatto vedere una vecchia cartella del debito pubblico del 1907. In quel caso si trattava di un certificato di RICEVUTA di un prestito effettuato da un cittadino italiano allo Stato italiano.
Oggi, quando si parla di debito pubblico non si intende quella tipologia di debito, che è NATURALE, perchè si tratta di un debito che lo Stato contrae nei confronti del cittadino. Ma si tratta del debito che lo Stato ( gli Stati) contraggono nei confronti delle cosiddette banche centrali ( che sono private) per il solo fatto che queste AFFITTANO LE CARTEMONETE CHE ESSE STAMPANO A COSTO ZERO agli Stati. DI CONSEGUENZA, quando gli Stati ( e i delinquenti che li rappresentano, perchè costoro accettano passivamente il diritto delle banche centrali di esigere il pagamento del valore facciale e degli interessi) Si indebitano CON LE BANCHE CENTRALI, il DEBITO RAGGIUNGE VALORI ASSOLUTAMENTE SUPERIORI A QUELLO DI UN DEBITO NORMALE. IN PRATICA, INESTINGUIBILE. PERTANTO, CREDERE CHE IL DEBITO PUBBLICO SIA ALIMENTATO DALLA CORRUZIONE DEI PARITI (PERALTRO SUPERIORE AD OGNI DECENZA)
E’ PURA INGENUITA’.” Giorgio Vitali
Nota aggiunta di Giorgio Vitali:
“1) Il problema del signoraggio (ricordi o Saul Arpino, la mia conferenza al lavatoio di Calcata, con tanto di documenti come carte monete di tutti i tempi e di tutti i paesi?) [Vedi: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=discorso+al+Lavatoio+sul+signoraggio+bancario]. E la questione ha comincito a girare… PIU’ IL TEMPO PASSA E PIU’ GIRA…
2) COSA FA QUALSIASI SISTEMA DI POTERE QUANDO INCOMICIA A PREOCCUPARSI??
SFOTTE!! E CONTINUA A SFOTTERE FINCHè QUALCUNO NON SFOTTE DI Più.
3) IL TERZO PASSO DEL POTERE è LA RICERCA DI UN ACCORDO, O UN MESCOLAMENTO DI CARTE.
4) NON RIUSCENDO QUESTO C’è LA PRSECUZIONE.
5) NON RIUSCENDO LA PERSECUZIONE C’è L’ULTIMA OPERAZIONE: L’ABBIAMO DETTO PRIMA NOI. E’ QUELLO CHE STA FACENDO, SE QUALCUNO LO HA CAPITO. GV.”

…..

Mia rispostina a Giorgio Vitali: “Infatti caro Giorgio, sempre ho in mente quell’incontro.. di Calcata per lavare le menti sporche ed ignoranti di noi “gente comune”, fu un momento importantissimo… Ma tu sai che qualche anno prima di quell’incontro mi ero inventato una moneta alternativa… chiamata “petecchioni” che poteva essere spesa solo al Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata? (Vedi: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/06/la-storia-dei-petecchioni-del-circolo.html

………….

Lettera di Antonio Pantano: “Ebbene, caro D’Arpini e cara Caterina Regazzi, di cammino se ne è percorso! Per quanto mi riguarda, dal 22 settembre 1988 quando, nel Castello Svevo di Gioia del Colle un giovanotto laureando mi invitò a trattare, per due giorni, di “EZRA POUND” (anche con letture e spettacolo) e mi “mise tra i piedi” il professore Giacinto Auriti che, intervenuto col suo dire apparentemente … apodittico, spiegò “i misteri dell’universo della psiche umana attraverso la natura del denaro”. Poi Auriti, brusco, m’invitò a collaborare con la sua Scuola!
E, tra le tante “avventure”, un giorno caldo dell’estate 1995 con Savino Frigiola andammo ad incontrare una manciata di parlamentari di Rifondazione Comunista nel loro Gruppo a Montecitorio, per spiegare loro gli arcani dell’introvabile (ma da noi “catturato”!) Bilancio di Banca d’Italia S.p.A..
Gli “ascoltatori” ignoravano la natura S.p.A. di Bankitalia e le alchimìe di 250 mila miliardi posseduti da tale banca privata in BTP che la facevano essere “creditrice” dello Stato.Ignoravano, sbalorditi! Promisero di “studiare e prendere provvedimenti!”. Poi… SILENTIUM! Per il bene del Popolo!
Ebbene, cari amici, oggi le guerre sono surrogabili da altri mille conflitti micidiali locali, e da affamamento dei popoli mediante le classifiche “rating” emanate da agenzie di monopolisti della gestione del denaro, che hanno più potere di mille encicliche di cento papi romani!
Complimenti!” Antonio Pantano

Grazie per aver letto sin qui, ciao, Paolo e Caterina

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Di chi è il “denaro” in circolazione? Discorso sull’emissione monetaria

Rammento che, verso il 1996 (o giù di lì), nella sede del Circolo Vegetariano VV.TT.  per lanciare un segnale facemmo una emissione simbolica di moneta alternativa, “Petecchioni”, che aveva valore legale per gli interscambi all’interno del Circolo. Ricordo che proposi a Luigi Gasperini, allora sindaco di Calcata (in cui a quel tempo il Circolo aveva sede), di fare altrettanto per l’area comunale, questo perché nella Costituzione Italiana è tuttora consentita l’emissione comunale di cartamoneta. Purtroppo il sindaco non fu abbastanza lungimirante e scartò l’idea…

Qui occorre sapere che stampare carta moneta non può essere un monopolio. Proprio perché si tratta di una Cambiale (cioè una certificazione scritta di un debito) chiunque può farlo e nessuno lo può vietare. 

Successivamente per spiegare bene al popolo cosa si celasse dietro alla truffa del signoraggio bancario, nel 2005, assieme al socio Giorgio Vitali, organizzammo nell’ex Lavatoio di Calcata un dibattito ad hoc, dopo quel primo incontro ne organizzammo vari altri, nella sede del Centro Visite del Parco del Treja di Calcata, a Faleria, a Viterbo ed anche al comune di Sant’Oreste, etc.  con numerosi esperti del settore (vedere le risultanze qui:  http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=moneta+debito+e+signoraggio). 

Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga questo debito con l’emissione di Buoni del Tesoro  che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente.   Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto. 

Ma l’argomento che vorremmo trattare è veramente complesso e richiede alcune spiegazioni ed analisi preliminari, perciò iniziamo il discorso con l’analisi di alcune condizioni che hanno portato la nostra Repubblica all’attuale stato di cose.

Il problema è vasto e va affrontato con lungimiranza e con spirito di “comprensione”.

Chi ha detto che i gestori dell’economia finanziaria devono comandare su tutti gli altri? NESSUNO! E’ un sopruso accettato passivamente da una popolazione [europea] senza alcuna dignità. Chi ha stabilito che la BCE deve essere privata? Nessuno. E’ un sopruso. Non solo: Qualora noi e noi soli, italiani, decidessimo di nazionalizzare la Banca d’Italia, potremmo farlo perché, per il principio liberista, nessuno ci può impedire di trasformare l’assetto interno di un Ente che è uno degli azionisti della BCE. Banca d’Italia, ancorché pubblica, cioè di proprietà del Popolo italiano, sarebbe una normale azionista della banca centrale Europea.  

E’ forse Draghi a controllare la BCE? O i finanzieri internazionali organizzatori del famoso incontro umma aumma sul Britannia? Il benemerito presidente Cossiga, che stava al gioco ma non stava zitto, dichiarò che si trattava di un atto profondamente illegale.

Infatti, non si  dovrebbe nominare governatore di Banca centrale un uomo di una banca privata (Goldman Sachs). Lo hanno potuto fare perché hanno abusato di un potere assoluto, cioè senza controllo.
 
Ma qui una domanda sorge spontanea… Cosa è il signoraggio bancario?

Rispondo in poche parole. E’ la più grande truffa mai inventata. E’ la rinuncia alla sovranità popolare e dello stato di emettere i propri valori di scambio delegando l’operazione ad una banca privata, come è la Banca d’Italia o la BCE, e pagando a detta banca congrui interessi. La carta moneta emessa dalla banca, senza alcun controvalore in garanzia, viene ripagata dallo stato con l’emissione di buoni del tesoro ed altri titoli, posti in vendita presso le banche stesse, e per cui lo stato paga un ulteriore interesse. Questo processo perverso è alla radice della formazione del cosiddetto “debito pubblico” che non è altro che l’indebitarsi da parte dello stato, ovvero del popolo, nei confronti di un privato, che è la banca.

Allora potreste chiedermi: “Perché lo stato si assoggetta a questo salasso, perché non recupera la sua sovranità monetaria?” Ed io ti rispondo: Perché il processo di commistione e di sudditanza è andato troppo avanti in questo sistema, dominato dal controllo finanziario di enti privati internazionali. Allorché la politica non sarà più soggetta alla corruzione e potrà recuperare la sua funzione primaria, che è quella di servire gli interessi del popolo e non dei potentati finanziari, che sono la causa prima della corruzione, avrà recuperato la sua indipendenza ed autonomia operativa…

Per quel che riguarda la falsità dell’informazione sul signoraggio bancario e la volontà di mantenere il popolo in ignoranza totale su questa triste verità, vale la stessa risposta, ovvero chi detiene il potere finanziario, e di conseguenza quello economico ed amministrativo, è in grado di controllare l’informazione in tutte le sue forme ed è quindi capace di far credere al popolo qualsiasi menzogna, pur di mantenere il suo potere acquisito. Spiace dirlo ma in Italia e nel mondo non esiste alcuna libertà e verità d’informazione, se non quella “falsata ed ipocrita” foraggiata dal potere finanziario mondiale.

Però  infine la legge karmica universale (causa effetto) prevarrà sulla menzogna e coloro che l’hanno sparsa saranno costretti a “raccogliere la propria immondizia”. E ciò avverrà quando nella società umana trionferà la consapevolezza di un mondo concreto e collettivo, in cui tutti siamo compartecipi, in cui le forze e le cose manifeste corrispondono all’insieme del vivente e del non vivente, in cui uno star bene della mano non comporta un danneggiamento del piede, che è l’attuale meccanismo causato dall’ignoranza sull’unitarietà della esistenza.

La necessità di un bene comune deve affermarsi nella società, coincidendo col bene personale, ed a qual punto sarà chiaro che non possono più risaltare (nelle scelte sociali e di governo ambientale) interessi rivolti a soddisfare una parte a scapito dell’altra. Questo mondo presente di attrazioni e repulsioni, di scale di valori, di motivi personalistici e di incentivi egoici, insomma il mondo della competizione, lascerà quindi il posto al mondo comune a tutti, sia dal punto di vista biologico che del pensiero.

Paolo D’Arpini – Circolo Vegetariano VV.TT.

Commento di Giorgio Vitali: “Quando si parla di debito pubblico NON si intende quella tipologia di debito, che è NATURALE, perché si tratta di un debito che lo Stato contrae nei confronti del cittadino. Ma si tratta del debito che lo Stato (gli Stati) contraggono nei confronti delle cosiddette banche centrali (che sono private) per il solo fatto che queste AFFITTANO LE CARTEMONETE CHE ESSE STAMPANO A COSTO ZERO agli Stati. DI CONSEGUENZA, quando gli Stati (e i delinquenti che li rappresentano, perché costoro accettano passivamente il diritto delle banche centrali di esigere il pagamento del valore facciale e degli interessi) Si INDEBITANO CON LE BANCHE CENTRALI, il DEBITO RAGGIUNGE VALORI ASSOLUTAMENTE SUPERIORI A QUELLO DI UN DEBITO NORMALE. IN PRATICA, INESTINGUIBILE. COME SOSTENEVA Giacinto Auriti. PERTANTO, CREDERE CHE IL DEBITO PUBBLICO SIA ALIMENTATO DALLA CORRUZIONE DEI PARITI (PERALTRO SUPERIORE AD OGNI DECENZA) E’ PURA INGENUITA’. Di certo il gioco è pesante. E costellato di omicidi: Alfred Herrausen e Detlev Rowedder, due funzionari economici tedeschi che si opponevano alla sistemazione in senso privatistico della BCE. NON manchi a questo elenco anche Wim Duisberg, ANNEGATO in una piscina. (Ex governatore della BCE). NOTA: la di lui moglie fu sottoposta a processo in Olanda per “antisemitismo”. – COGLIAMO L’OCCASIONE PER RICORDARE ANCHE DUE ITALIANI MORTI O SPARITI: SBANCOR E FEDERICO CAFFE’. In questo elenco non manchino anche: l’americano Jeffry Picower e, volendo, anche il figlio di Madoff, nonchè i due Kennedy. Senza dimenticare Paolo Ungari ed Haider, nonché Moro e …. Borsellino.
La realtà che stiamo vivendo è del tutto falsa.”

Articolo collegato: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Economia-ecologica-signoraggio-debito-pubblico-tasse

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Giulio Tremonti, signoraggio bancario, perdita della sovranità, debiti imposti, Aspen, Goldman Sachs… Silvio Berlusconi…. ed il Circolo Vegetariano VV.TT.

Cari amici vicini e lontani,

debbo sottoporvi un discorso lungo e complesso… che riguarda il Signoraggio…
Rammento che nel 2005, assieme all’altro firmatario Giorgio Vitali, organizzammo nell’ex Lavatoio di Calcata un dibattito sul Signoraggio, ma anche precedentemente, verso il 1997, o giù di lì, nella sede del Circolo Vegetariano VV.TT. lanciai una emissione simbolica di moneta alternativa (Petecchioni) che aveva valore legale per gli interscambi all’interno del Circolo. Rammento che proposi all’allora sindaco di Calcata, Luigi Gasperini, di fare altrettanto per l’area comunale, questo perché nella Costituzione Italiana è tuttora consentita l’emissione comunale di cartamoneta. Purtroppo il sindaco non fu abbastanza lungimirante e scartò l’idea…

Infatti occorre sapere che stampare carta moneta Non può essere un monopolio. Proprio perché si tratta di una Cambiale (cioè una certificazione scritta di un debito) chiunque può farlo e nessuno lo può vietare. Diverso il caso del conio di una moneta da metallo di valore. Perché tale metallo è un valore di per sé. Questa è la ragione per la quale il buon Orazio Fergnani, durante un successivo incontro (nel 2009) ha proposto una moneta complementare sotto forma di cambiale….

Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore nominale (convenzionale) può scomparire del tutto. Ma non voglio anticipare troppo del discorso che segue, e che parte da una interrogazione rivolta al ministro Giulio Tremonti (vedere il testo in calce)…

Leggiamo sui giornali che la posizione del Ministro Giulio Tremonti appare sempre più precaria, in seguito alla affannosa ricerca di una capro espiatorio da parte del Silvio Berlusconi, per giustificare le sue evidenti incapacità governative. Riteniamo che il Ministro sia in parte vittima di sordidi giochi di potere che spingono verso l’abbuffata finale quei detentori di un potere indifferente alle sorti economiche dell’Italia e proteso all’utile “ad personam”. Prima che sia troppo tardi, e prima che il ministro venga estromesso definitivamente dal suo incarico, sollecitiamo perciò una risposta all’interrogazione avanzata già il 23 dicembre 2009 (una sorta di “muoia Sansone con tutti i Filistei”).

Ma l’argomento che vorremmo trattare è veramente complesso e richiede alcune spiegazioni ed analisi preliminari, perciò iniziamo il discorso con l’analisi di alcune condizioni che hanno portato la nostra Repubblica all’attuale stato di cose.

Il problema è vasto e va affrontato con lungimiranza e con spirito di “comprensione”.

In primo luogo, a scanso di equivoci, dobbiamo sempre tenere presente che non è possibile in questo Sistema svolgere un ruolo qualsiasi senza “credenziali”. nel caso specifico di Tremonti, il personaggio è quanto mai ambivalente, ma di sicuro ha una posizione invidiabile: PRESIDENTE DI ASPEN INSTITUTE. Senza entrare nel merito, è bene ricordare che si tratta di titoli che aprono molte porte. Da questa posizione è anche facile sparare giudizi e soprattutto ACCETTARE CONSIGLI.

Detto ciò, è bene ricordare che ciò che passa il CONVENTO, in termini di notizie da elargire all’inclita, è quanto mai inzeppato in una melassa edulcorante dai connotati un po’ strani. Insomma: una scialappa. Nel senso che non è facile appurare la verità, a meno che qualcuno non usi il cervello per fare deduzioni appropriate. Ma anche questo cervello da una parte deve essere esercitato al libero esercizio della deduzione, dall’altra deve sapere e potere ATTINGERE NOTIZIE IDONEE.

Facciamo un esempio. RINASCITA (2 giugno 2011): Draghi alla BCE lascia in Bankitalia fedeli esecutori dei suoi prossimi Dictat da Francoforte. La ricetta degli gnomi del monetarismo è sempre la stessa: tagli sociali, privatizzazioni, liberalizzazioni, stretta creditizia e fiscale.

Nota: chi ha detto che i gestori dell’economia finanziaria devono comandare su tutti gli altri? NESSUNO! E’ un sopruso accettato passivamente da una popolazione [europea] senza alcuna dignità. Chi ha stabilito che la BCE deve essere privata? Nessuno. E’ un sopruso. Non solo: Qualora noi e noi soli, italiani, decidessimo di nazionalizzare la Banca d’Italia, potremmo farlo perché, per il principio liberista, nessuno ci può impedire di trasformare l’assetto interno di un Ente che è uno degli azionisti della BCE.

Banca d’Italia, ancorché pubblica, cioè di proprietà del Popolo italiano, sarebbe una normale azionista della banca centrale Europea. D’altronde a suo tempo fu possibile nazionalizzare indirettamente Banca Italia nazionalizzando le tre BIN. Cosa significa inviare Draghi a controllare la BCE? Semplice: DARE la BCE in mano alla Goldman Sachs. Ed a proposito della nomina di Draghi, già ampiamente comprato sul Britannia, a governatore di Bankitalia, il presidente Cossiga, che stava al gioco ma non stava zitto, dichiarò che si trattava di un atto profondamente illegale.

Infatti, non si può nominare governatore di Banca centrale un uomo di una banca privata. Lo hanno potuto fare perché hanno usato di un potere assoluto, cioè senza controllo.

Ricordiamo qualcosa: Fazio fu messo fuori gioco dalla posizione di Gov. Bankitalia perché uomo di fiducia dell’Opus, vi rappresentava gli interessi vaticani secondo una vecchia consuetudine di avvicendamento: economia guelfa, economia laica non massonica, economia massonica. NOTA: i massoni non sono laici, ma seguaci di una religione teista. L’appellativo di laico che essi attribuiscono a se stessi è un abuso. Un’appropriazione falsa come tutta la loro religione. NOTA N. 2: non siamo in condizione di poter predire come andranno le cose. Di certo il gioco è pesante.

RICORDIAMO due assassinati: Alfred Herrausen e Detlev Rowedder, due funzionari economici tedeschi che si opponevano alla sistemazione in senso privatistico della BCE. NON manchi a questo elenco anche Wim Duisberg, ANNEGATO in una piscina. (Ex governatore della BCE). NOTA: la di lui moglie è sotto processo in Olanda per “antisemitismo”. – COGLIAMO L’OCCASIONE PER RICORDARE ANCHE DUE ITALIANI MORTI O SPERITI IN CONDIZIONI PARTICOLARI: SBANCOR E FEDERICO CAFFE’. In questo elenco non manchino anche: l’americano Jeffry Picower e, volendo, anche il figlio di Madoff, nonchè i due Kennedy (e forse TRE!). Senza dimenticare Paolo Ungari ed Haider, nonchè…. Borsellino.

La realtà che stiamo vivendo è del tutto falsa.

Non esistono leggi che supportano questi comportamenti lesivi degli interessi delle popolazioni. In teoria tutto sarebbe possibile. In realtà OGNIVOLTA che si tenta di affrontare il problema della tutela degli interessi collettivi si instaura una COALIZIONE DI INTERESSI ILLEGITTIMI E SOSTANZIALMENTE CRIMINALI che crea un fossato a difesa della fortezza del POTERE, il quale è presente soltanto perché ILLEGALE (cioè non supportato da norme che ne delimitano l’attribuzione di potere.)

Un esempio, uscendo un po’ fuori dal seminato, è dato dal caso CODACONS – Tabacco – Cassazione.

Forte di una sentenza della Cassazione secondo cui… “La produzione e la vendita di tabacchi lavorati integrano un’attività pericolosa perché i tabacchi, avendo come unica destinazione il consumo mediante il fumo, contengono in sé, per la loro composizione biochimica e per la valutazione data dall’Ordinamento, una potenziale carica di nocività della salute”, il CODACONS ha fatto un ricorso per CLASS ACTION contro la British America Tobacco. Il Tribunale Civile di Roma (absit injuria verbis….) ha rigettato il ricorso per la “insussistenza di un interesse collettivo meritevole di tutela”. NON SOLO: secondo il tribunale Civile di Roma (absit injuria verbis) “qualsiasi fumatore è pienamente consapevole sia dei rischi che della dipendenza da fumo. In più, non si può sostenere che il consumatore, essendo perfettamente informato, sia nell’impossibilità di effettuare una scelta consapevole”. Non solo: l’utilizzo degli additivi (circa 200 allo stato attuale dei lavori) risulta normativamente legittimo e non è provato che l’uso di essi possa creare dipendenza o renda più difficile il distacco dal fumo.

Partendo da questa sentenza del tutto criminale (esiste anche il principio di precauzione…) facciamo qualche considerazione. Figuriamoci l’asserzione del Magistrato che parte dal presupposto che il fumatore sia a conoscenza dei danni non solo del fumo in se stesso, ma dei 200 additivi che, per favorire il condizionamento e l’assuefazione, l’industria inserisce di nascosto. Sarebbe come dire che, se in spregio alle norme sulla sicurezza del lavoro che impongono al datore di seguire certi dettami stabiliti per legge,si verifica un certo incidente, il Magistrato dichiarasse la colpa del danneggiato perché è lui che già conosce tutte le norme… (forse inculcategli alla nascita col latte materno!?).

Abbiamo riportato questo esempio per far capire che al momento non esiste una società, almeno in Italia, basata sul Diritto. E poiché lo Stato di Diritto – che nasce dal concetto di libertà – è quello ove maggiormente sono tutelati i cittadini in quanto tali, si deve dedurre che in Italia non esiste libertà. E non esiste neppure libera circolazione (tutelata) delle idee laddove tali idee non hanno possibilità di pratica esecuzione e dove la Giustizia difende solo le posizioni privilegiate. (Mafia, Camorra, Ndrangheta, Sacra Corona, Banche, Finanza, Usurocrazia, Agenzie finanziarie e di riscossione coatta, Assicurazioni rapaci).

Ed ora esausti e sazi della introduzione generale e consapevoli dei retroscena in cui la cessione della Sovranità dello Stato è passata alle banche ed ai poteri economici “altri”… passiamo decisamente all’interrogazione a Giulio Tremonti, sperando che egli risponda.. prima che sia troppo tardi!

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA AL MINISTRO GIULIO TREMONTI

Al signor Ministro dell’Economia e delle Finanze

premesso che il popolo italiano in base all´art 1 della Costituzione, “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, è Sovrano e fra le varie Sovranità rientra anche la Sovranità monetaria. La Sovranità monetaria consiste nel diritto di emettere moneta ex nihilo.

La Sovranità di uno Stato è indisponibile e inalienabile per chiunque tranne che per il popolo italiano che ne è il titolare esclusivo secondo qualsiasi testo di diritto Costituzionale e lo stato deteneva LA SOVRANITA´ MONETARIA fino alla privatizzazione delle tre BIN Banca Commerciale Italiana, Banca di Roma e Credito Italiano.

Si seguitò poi a vendere ai privati anche le partecipazioni nelle Banche di interesse nazionale come la BNL e l´Istituto bancario S Paolo di Torino. Con queste incaute vendite si trasferì ai privati la Sovranità

Premesso che nel 1992 iniziò la privatizzazione delle tre BIN nella quale il Ministro del Tesoro ”dimenticò” di trattenere le quote della Banca d´Italia che in base al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia dovevano essere dello stato o di aziende con capitale a maggioranza statale. monetaria e si privatizzò la Banca d´Italia in maniera illegale rispetto al vecchio art 3 dello Statuto della Banca d´Italia che in un secondo tempo, per coprire la vendita illegale, fu riformato, dopo 14 anni di silenzio di politici e media, dai banchieri il 12/12/2006 quando è stato approvato per Decreto, dal Presidente del Consiglio Romano Prodi (ex consulente Goldman Sachs) e dal min dell´Economia Tommaso Padoa Schioppa, membro di Aspen Institute, della Commissione trilaterale e del Bilderberg Club, e avallato dal presidente della Repubblica Napolitano, la modifica all´art 3 dello statuto della Banca d´Italia il quale non prevede più la maggioranza dello Stato in Banca d´Italia.

Premesso che il 7 febbraio 1992 con la firma del Trattato di Maastricht da parte del Governo Andreotti, il cui art 105°A prevedeva che l´unico Ente autorizzato a emettere moneta fosse la BCE, banca privata e per giunta straniera, ci fu la cessione della Sovranità monetaria, avvenuta esplicitamente contro la legge italiana, perché la Sovranità monetaria non è a discrezione di un qualsiasi governo o di chiunque altro che non sia il popolo italiano ed inoltre non si seguì l´iter previsto dalla Costituzione per la modifica di quest´ultima.

Premesso che la cessione a banchieri privati, per giunta stranieri, della Sovranità monetaria è stata fatta in maniera incostituzionale in quanto è stata fatta una modifica alla Costituzione senza seguire l´iter previsto dalla stessa per le modifiche e inoltre qualsiasi Sovranità non è nella disponibilità di nessun governo. Infatti, la Costituzione italiana non prevede in alcun modo la cessione della Sovranità monetaria e men che meno a privati stranieri.

Premesso che secondo l´Articolo 105A del Trattato di Maastricht:

1.La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche Centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.

2.Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l’approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.

Premesso che l´autocrazia della BCE, unico creatore di moneta nell´Unione europea, entrò in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del Trattato più volte citato (articolo 107)

Tutto ciò premesso,

SI CHIEDE di conoscere

dal Ministro del Tesoro pro tempore in quanto tempo prevede sia possibile riparare i danni arrecati all’intero popolo italiano, dato che è doverosa l´applicazione della Legge 262 del 28 dicembre 2005 il cui art 19 c 10 impone il rientro delle quote della Banca d´Italia nelle mani dello Stato entro tre anni, mentre sono già passati quattro anni dalla sua promulgazione e il cui regolamento di attuazione non è stato finora redatto, con la conseguenza che la legge succitata non è mai stata applicata mentre lo Stato è costretto a chiedere in prestito alla banca centrale il denaro di cui necessita pagandone gli interessi ad una banca privata straniera, la BCE, e facendo pagare i costi agli italiani del tutto ignari della truffa.

Art 19 c 10 della legge 262

Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.

………………

Giorgio Vitali e Paolo D’Arpini

www.circolovegetarianocalcata.it
euroepanconsumers.tuscia@gmail.com

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