Russi ed ucraini un solo popolo…
Russi e ucraini appartengono entrambi al ceppo slavo-orientale, in sostanza sono lo stesso popolo.
• Il classico principio del «divide et impera», che è proprio dei “civilizzatori” occidentali, infligge al mondo intero mali e sofferenze indicibili; esso è fonte di numerosi conflitti di natura etnica e socio-culturale, così come di una totale disuguaglianza sul piano economico. Così è stato in passato, e così continua ad essere ancora oggi.
• Oggi, l’istigazione all’odio interetnico o interrazziale si riduce alla volontà che un determinato gruppo etnico costruisca una sua pseudo-identità nazionale finalizzata al suo distacco dall’etnia principale di uno Stato. È così che Washington e i suoi satelliti agiscono con la Russia, ed è così che fanno nei confronti della Cina e di molti altri Paesi. Taiwan è parte integrante e componente organica dello spazio pancinese, e costituisce un’unità amministrativa della Repubblica Popolare Cinese. I tentativi, incoraggiati da oltreoceano, di inventarsi l’esistenza di una statualità, di una nazione o di una lingua taiwanese sono artificiosi e, di conseguenza, impraticabili.
• Oggi, l’Ucraina si trova di fronte a una scelta: stare con la Russia, oppure sparire completamente dalla cartina geografica. Fermo restando che agli ucraini non chiediamo di sacrificare “ni dušu, ni tilo” [in ucraino: né anima né corpo, n.d.t.] per la propria libertà. È necessario che [gli ucraini] quietino la superbia legata alla propria “alterità”, che rinuncino ai demoni dell’ “ucrainità” politica. Il nostro compito consiste nell’aiutare gli abitanti della Malorossija e della Novorossija a costruire un’Ucraina che sia priva dell’inganno rappresentato dall’”ucrainità”, e nel rafforzare, nella coscienza comune, la consapevolezza che la Russia, per l’Ucraina, è insostituibile sia sul piano culturale che su quello linguistico e politico.
• Russi e ucraini sono un unico popolo. I tentativi di seminare inimicizia tra di noi sono assolutamente inconsistenti e addirittura criminali dal punto di vista storico. I vari Vygovskij, Mazepa, Skoropadskij e Bandera, seppur in epoche diverse, contro il muro della comune identità ci hanno tutti sbattuto la testa. Ed è ciò che potrebbe accadere anche adesso…
Stralcio dell’articolo di Dmitrij Medvedev, Vice Presidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, pubblicato sulla rivista di geopolitica “Meždunarodnaja Žizn’ (il 13 dicembre 2024).