La Russia sta combattendo due guerre…

Le forze armate russe avanzano lungo ampi settori del fronte ucraino, accelerando il processo di riconquista dei territori del Kursk interessati dalla penetrazione dell’esercito di Kiev e colpiscono con devastanti attacchi missilistici infrastrutture critiche, come l’accademia militare di Poltava centrata da un Iskander lo scorso 3 settembre.

Washington e Londra stanno valutando la possibilità di autorizzare il governo ucraino a impiegare armi a lungo raggio fornite dai Paesi Nato per sferrare attacchi in profondità in territorio russo. Putin e Lavrov, dal canto loro, hanno avvertito le controparti occidentali che un’iniziativa simile incrementerebbe in maniera decisiva il coinvolgimento della Nato nel conflitto, alterandone radicalmente e irreversibilmente la natura.

Victoria Nuland, ex alto funzionario del Dipartimento di Stato considerata da molti l’architetto del colpo di Stato di Jevromajdan del 2014, ha invece ammesso nel corso di una recentissima intervista che l’intesa raggiunta da Mosca e Kiev a Istanbul nel marzo 2022 era saltata a causa delle pressioni esercitate dal fronte anglo-statunitense sul presidente Zelens’kyj.

Sullo sfondo, la grande stampa statunitense si divide, fornendo indicazioni contraddittorie circa la linea d’azione da seguire. Il «Wall Street Journal» sostiene che la strategia portata avanti dagli Stati Uniti sino ad ora sia vincente, in quanto funzionale al contenimento della Russia. Considerazioni dello stesso tenore sono state formulate dai direttori di Cia e Secret Intelligence Service britannico, nel corso di un incontro organizzato dal «Financial Times».

La Rand Corporation, viceversa, esorta Kiev e i suoi sponsor a usare l’invasione ucraina dell’oblast’ di Kursk come leva in sede negoziale, nell’ambito di una trattativa da aprire il prima possibile. Quali prospettive si stagliano dinnanzi a noi?

Giacomo Gabellini

Se ne parla in questo video assieme a Roberto Buffagni, ex militare e collaboratore del sito «Italia e il Mondo»: https://www.youtube.com/watch?v=gl42k24AhZc

P.S. – Ed a proposito delle armi che l’occidente ha fornito all’Ucraina: Il 40% delle armi da fuoco registrate in Ucraina scompare, per ricomparire al mercato nero della criminalità o ad associazioni terroristiche. Il post su 271mila armi scomparse nel nulla è apparso sul sito InsideOver…

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