Viterbo per uno sport etico…
Il Codice etico dello sport è stato approvato, ci teniamo a ribadire che si tratta di un codice che come gruppo territoriale del M5S abbiamo da subito condiviso. Partecipammo anche alla presentazione nella sala consiliare lo scorso 15 dicembre 2023 dove, lo ribadiamo purtroppo, ci fu una scarsa partecipazione da parte delle Società e Associazioni sportive di Viterbo e ancora oggi non ci è dato sapere il perché.
Scrivemmo anche un articolo al riguardo dove facemmo delle proposte e ci augurammo che il codice non rimanesse solo un accumulo di belle parole! Purtroppo i nostri dubbi sembrano essere diventati realtà e ci chiediamo se oltre ad essere stato approvato è stato anche attuato.
Ad oggi non non vi è un riscontro di quali e quante Società e Associazioni hanno aderito. Ne l’Assessore Aronne e nessuno della maggioranza ne fanno cenno. Tanto meno sembra interessare alle opposizioni..
Nel sito ci sono solo i documenti utili per l’adesione ma non vi è traccia di informazioni attuative al riguardo. Cosa che invece a noi come a tanti altri cittadini interessa conoscere l’attuazione.
Non sarebbe utile alla Città conoscere quali Società e Associazioni hanno aderito?
Quanto sarebbe utile alle famiglie che stanno cercando di capire a quale società o associazione affidare i propri figli conoscere chi ha aderito?
È possibile che nessuno di questa amministrazione abbia previsto la divulgazione di queste semplici informazioni? Oltretutto lo prevede l’art.11 del codice stesso.
Chi sono le persone appartenenti al Comitato Etico? Anche questa informazione è prevista dall’art. 9 del codice stesso. Al momento sappiamo solo che è costituito dal Presidente e tre componenti designati dal Sindaco, ma null’altro. Eppure siamo arrivati alle porte dell’inizio della nuova stagione sportiva 2024-2025 e per la maggior parte del mondo dello sport e per le famiglie viterbesi avere determinate informazioni crediamo sia fondamentale.
Chiediamo all’Assessore Aronne o chi per lui informasse la cittadinanza sull’attuazione del codice e dicesse inoltre tutto quello che il codice sta producendo.
Non vorremmo che il codice rimanesse la lettera morta di un libro dei sogni come accaduto negli anni passati con altri documenti simili approvati dalle precedenti amministrazioni.
Massimo Erbetti – Viterbo