Hiroshima, Nagasaki ed un digiuno per non dimenticare… (e non ripetere l’errore fatale)
Scrive Marco Palombo, storico pacifista: “Il prossimo 6 agosto sarà il 79° anniversario del lancio della bomba atomica su Hiroshima (seguito dal lancio su Nagasaki del 9 agosto 1945).
Quindi a titolo scaramantico il 6 agosto 2024 potrebbe essere un giorno ideale per manifestare contro il clima di guerra mondiale e di riarmo generalizzato di questi ultimi tempi. Ma non c’è tempo e modo per provare ad organizzare una mobilitazione in questa direzione, nonostante che, per esempio, il 6 agosto sia davvero l’occasione perfetta per lanciare iniziative contro l’ ipotesi di istallazione di nuovi euromissili
Per il 6 agosto (magari ripetendolo il 9 agosto) propongo, cominciando da me stesso, un semplice digiuno di 24 ore contro il clima attuale di guerra mondiale e il riarmo generalizzato, un digiuno per ribadire che impegnarsi contro le guerre è giusto e che l’impegno potrebbe essere utile e addirittura rivoluzionario, se ad impegnarsi fossero molti altri in varie parti d’Italia.
Non so se sarà così ma il dubbio non deve diventare motivo di rassegnazione. Questo il mio messaggio a chi avrà avuto la pazienza di leggere queste poche righe.” (Marco Palombo)
Mia rispostina: “Complimenti Marco per aver suggerito questa iniziativa concreta per ricordare il triste evento di Hiroshima e Nagasaki, un digiuno diffuso potrebbe essere una buona idea per fermare i moti di guerra che spirano in Europa (e non solo…) e sensibilizzare le persone sensibili. Approfitto della tua comunicazione per invitare i nostri amici vegetariani e bioregionalisti a seguire il tuo esempio, ciao, Paolo D’Arpini”
P.S. Segnalo l’articolo di Giorgio Nebbia, pubblicato sul nostro sito, relativo al’argomento trattato: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/08/06/hiroshima-e-nagasaki%E2%80%A6-e-la-lezione-dimenticata/
Consiglio inoltre la lettura del libro di Francesco Dall’Aglio e Carlo Ziviello “Oppenheimer, Putin e altre storie sulla bomba”. Da Los Alamos all’Ucraina, 80 anni di evoluzione del linguaggio e delle minacce nucleari. Politici e militari ricordano cos’è davvero il demone che giace nei missili intercontinentali? Un’antologia di operazioni, dichiarazioni e storie sull’atomica – da Oppenheimer, Einstein, Kubrick a Putin, Kim Jong Un e Liz Truss – per orientarsi e comprendere se il tabù della mutua distruzione resta intatto.