Israele si concentra sullo scontro contro Iran, Libano, Siria, Yemen ed altri…
La scorsa notte, gli attacchi aerei israeliani hanno causato diverse vittime e distrutto diverse aree residenziali nel sud del Libano. I danni maggiori si sono verificati nella città di Kafr Kila, dove sono ancora in corso le operazioni di sgombero delle macerie. I residenti della colpita Meis al-Jabal, nel sud del Libano, hanno appeso uno striscione sopra le loro case distrutte dagli aerei israeliani: “Potete distruggere le nostre case ma tutti i vostri missili non possono distruggere la nostra volontà”.
In Palestina notizie contrastanti scrivono dell’abbandono di Rafah sud delle truppe israeliane, viene fatta l’ipotesi che ciò avvenga per concentrarsi di più sull’imminente conflitto con l’Iran e suoi alleati, ma Israele fa sapere che Rafah resta sotto il mirino dell’esercito.
Il Medio Oriente è di nuovo immerso nell’attesa ansiosa delle conseguenze di un’altra “azione di autodifesa” troppo aggressiva da parte di Israele, dopo il colpo gobbo contro la missione diplomatica dell’Iran in Siria, uccidendo i suoi alti ufficiali militari. Tutti si rendono conto che questa azione non rimarrà senza risposta ma nessuno sa quando e come potrebbe accadere. Lo stesso Israele sta già tremando per questo. E le forze armate saranno inevitabilmente stremate dalla tesa attesa di una “risposta”. E l’Iran sa come aspettare pazientemente. Non hanno fretta: la palla è comunque dalla loro parte.
Nel Mar Rosso, la missione Aspides, navi da guerra in difesa della navigazione dagli attacchi yemeniti, procede ma ha però assunto un altro volto dopo il bombardamento dell’ambasciata iraniana a Damasco. Da quel momento lo scontro militare è diventato più diretto, ed è ovvio che gli attacchi yemeniti sono all’interno del quadro conflittuale Israele-Iran. Non è davvero una missione di scorta contro la pirateria, è una mossa in uno scenario di guerra, che si teme possa diventare diretta da un momento all’altro. Intanto l’Iran fa sapere che dispone di nove tipi di missili, la cui gittata è sufficiente per colpire il territorio israeliano. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana ISNA.
(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D’A.)
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