L’Europa, appoggiando Israele, si autoassolve dall’antisemitismo e passa la colpa all’Asia ed all’Africa…
I continenti sono cinque, vedi gli anelli olimpici, ma il solo continente dove storicamente dimora il morbo dell’antisemitismo è l’Europa .
Oggi è in atto un programma di progressivo spostamento delle colpe dall’Europa antisemita all’Asia ed all’Africa. L’Europa prima si è “liberata” degli ebrei mandandoli nei campi di sterminio nazifascisti o indirizzandoli in Palestina (in Asia), ora si libera del senso di colpa per i suoi crimini indirizzandolo altrove.
Nel 2015 il Capo del Governo di Tel Aviv, il signor Netanyahu,“al Congresso mondiale sionista ha addossato la responsabilità della Shoah ai palestinesi. Hitler – ha detto il premier – voleva “espellere gli ebrei” non “sterminarli “ (Massimo Lomonaco TEL AVIV 22 ottobre 2015 ANSA).
È il primo capitolo del programma di risciacquo, reso da uno che si definisce ebreo e sionista e che è capo dello Stato che pretende di rappresentare tutti gli ebrei del mondo (ignorando che moltitudini di ebrei gli dicono di no, peraltro). Comunque un tipetto autorevole nel suo campo, non uno qualunque.
Proclamare che Hitler, ed a caduta gli altri con lui, tedeschi, italiani ecc., volevano solo scherzare mentre i palestinesi facevano sul serio, come ha affermato Netanyahu, era un gioco che poteva riuscire.
Oggi lo vediamo andare in porto: i nazisti erano buoni i palestinesi sono cattivi. E rientra nel quadro “atlantico” di rispolvero del nazismo e del fascismo. In Italia un rispolvero di lusso con i mussoliniani al Governo, nella diletta Ucraina di Zelensky nel rispolvero di lusso delle bande fasciste militarmente organizzate dalla NATO. Ed in altri Paesi con un rispolvero in fase espansiva.
Tutto sotto gli occhi innocenti di Governi democratici, partiti di una sinistra carnevalizia e ridicola, di sindacati che in Italia lamentano che il Governo (quello di cui sopra) non li ascolta, “non apre tavoli” per stare tutti assieme, di intellettuali che, se non possono esibirsi alla televisione parlando di sè, voltano lo sguardo altrove. E magari scrivono poesie sul tramonto, inconsci, o complici, che il tramonto è quello della nostra civiltà.
Giorgio Stern
P.S. Ho apprezzato, come sempre, l’intervento del professor Alessandro Orsini su Hamas e l’Olocausto: “In questo video, rifletto sul modo distorto di festeggiare il giorno della memoria da parte di molti leader europei ed italiani richiamando l’attenzione su un fenomeno culturale molto rilevante del nostro tempo: https://www.youtube.com/watch?v=PbFyjpiv2Sk