Così parlò il generale Fabio Mini… intervistato da Giacomo Gabellini
Fabio Mini. Un militare con ampia visione politica ed economica internazionale, da fare Ministro della Difesa (DIFESA!) e Vice-Presidente del Consiglio dei Ministri nel nostro futuro Governo, con l’opzione di Presidenza in caso di conflitto – la condizione di oggi in Europa.
Gran personaggio e grande umanità, che nel descrivere l’attuale tragedia in Ucraina e Palestina è pur sempre capace di sana, amara ironia.
Le “doglie” del mondo multipolare…
Mentre sul fronte russo-ucraino si assiste a un graduale assottigliamento del sostegno statunitense a Kiev, Israele prosegue la campagna militare contro la Striscia di Gaza beneficiando del sostegno a tutto campo di Washington. Nei giorni scorsi, si è per di più assistito a una e vera e propria escalation nei confronti del cosiddetto Asse della Resistenza, con raid israeliani e statunitensi in Siria, Libano e persino Iraq. Oltre naturalmente in Yemen, bersagliato da forze anglo-statunitense nell’ambito dell’Operazione Prosperity Guardian atta a contrastare gli assalti portati dagli Houthi ai cargo mercantili riconducibili ai Paesi accusati di sostenere Israele.
Verso quale scenario ci stiamo muovendo? Cerchiamo di capirlo assieme a Fabio Mini, generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano, ex Capo di Stato Maggiore del Comando Nato del Sud Europa e comandante della missione internazionale in Kosovo. È collaboratore de «Il Fatto Quotidiano» e saggista.
13 gen 2024 – Il Contesto. Intervista di Giacomo Gabellini con Fabio Mini: https://www.youtube.com/watch?v=TfCDeBaFZX8