So’ meloni amari… Costituzione revisionata, premierato a gettone e autonomia differenziata!
Messa alle strette da incompetenza, cialtronaggine familista e clientelare, malaffare, spudoratamente inetta, la cosca Meloni-Salvini-Nordio-Crosetto fa il lancio al primo palo: la Costituzione. Premierato subito, un feldmaresciallo eletto dal popolo (libero e bene informato!) e perciò inamovibile grazie a un parlamento funambolo sulla corda dell’autoconservazione economica, a una magistratura eunuchizzata, a un popolo pettinato da sinistra e ammanettato da destra.
Cosa ci guadagniamo noi? Una trionfale secessione dei ricchi travestita da autonomia differenziata, nella quale ciò che studiano i ragazzi è dettato da una manica di ignorantoni e come – e se – ci si cura la salute lo organizza l’associazione a delinquere delle cliniche a gettone.
A Gaza, amici carissimi, stanno male, ma neanche noi ci sentiamo tanto bene.
Forza e coraggio. E organizzazione. Non solo per la piazza. Costruire la trincea in cui resistere e poi uscirne a conquistare il territorio. I movimenti smuovono le acque, ma è l’organizzazione che le fa diventare corrente.
Stralcio di un articolo di Fulvio Grimaldi – Fonte: https://fulviogrimaldi.blogspot.com/2023/10/auschwitz-gaza-netaniahu-roma.html
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Fuori onda – 1 novembre 2023 (Open): “La trappola alla premier Meloni tesa dai due comici russi Vovan e Lexus. L’ammissione imbarazzata di Palazzo Chigi: «Pensavamo fosse il capo dell’Unione Africana» La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è caduta in un tranello tesole dai due comici russi Vovan e Lexus. In uno scherzo telefonico fattole a metà settembre, ma pubblicato solo nelle scorse ore, Meloni ha creduto di parlare al telefono con un importante leader africano, lasciandosi così andare a considerazioni poco diplomatiche. Nessun sospetto che all’altro capo della cornetta non fosse il «presidente della Commissione dell’Unione Africana», come fatto credere ai consiglieri diplomatici della premier, ma i due comici russi divenuti famosi per le loro trappole telefoniche a personaggi mondiali di spicco.
Somiglianze tra Lei e Lui immaginate da Giorgio Stern:
LUI faceva il Patto d’Acciaio con Hitler, in cui forgiava la imprescindibile, assoluta volontà di marciare tedescamente uniti.
LEI seguiva impavida l’ USA-(TO) sicuro, con ferrea determinazione verso la vittoria.
LUI visto che i tedeschi nel ‘39 non facevano per finta, scrisse a Hitler dicendogli che era troppo presto, che non era ancora pronto, che gli mancava ancora qualcosa, anzi tanto. E per nove mesi lasciò che il compare se la sbrigasse da solo.
LEI, nel rispetto del riserbo diplomatico, confessò al Capo dell’Unione Africana che seguire l’USA-(TO) sicuro era piuttosto stancante, usurante forse. Medita di fare come LUI?
Storia impietosa. LUI si confessò a Hitler. LEI si confessa a due comici russi. Ehh, mia cara signora… una telefonata ti salva la vita, come diceva lo spot pubblicitario… ma non dal ridicolo.
Considerazioni aggiunte di Maria Zakharova:
Recentemente, la Primo Ministro italiana Giorgia Meloni ha dichiarato ai comici russi Vovan e Lexus in una “intervista” (pubblicata il 1 novembre 2023) che il regime di Kiev “ha il diritto” di glorificare Bandera e Shukhevych: “Penso che stiano facendo quello che devono fare ed è giusto che stiamo cercando di aiutarli”.
Questo è il problema perenne dei politici occidentali moderni: cattiva educazione o nazionalismo.
Vogliamo fare una prova?
Signora Meloni, è disposta a glorificare Achille Starace, primo segretario del Partito Nazionale Fascista (PNF) tra il 1931 e il 1939, iniziatore della campagna antisemita del 1938?
O Alessandro Pavolini, ministro della Cultura nel 1939-1943, uno dei fondatori della “Repubblica di Salò”, primo e, grazie a Dio, ultimo segretario generale del Partito Fascista Repubblicano (succeduto al FNP) nel 1943-1945?
E far rivivere le famigerate “brigate nere” che operarono nel 1943-1945 nell’Italia settentrionale come ala militante del Partito Fascista Repubblicano?
Mi rendo conto che lei è molto impegnata in questioni molto importanti e difficilmente riesce a trovare il tempo per leggere i libri di storia. Ma può certamente dedicare un’ora e mezza a un film: Il caso Collini è un film tedesco con attori italiani. Nessuno la accuserà di essere appassionata di propaganda del Cremlino. Forse capirà qualcosa.
Wikipedia: Il caso Collini film del 2019 diretto da Marco Kreuzpaintner: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_caso_Collini_(film)