Buoni consigli?
“Buonasera Paolo, Come sta? Posso farLe una domanda di natura psicologica? Ritiene un atteggiamento disfunzionale il fatto di sacrificarsi come genitori nel presente per cercare di sistemare al meglio un figlio/i in futuro? Fermo restando, capire se poi è così benefico e costruttivo non fargli comprendere le difficoltà della vita… Una Sua considerazione sarebbe davvero illuminante. La ringrazio infinitamente e Le auguro ogni bene. Colgo l’occasione per salutarLa cordialmente.” (S.P.)
Mia rispostina: “Gentile S.P., nessuno può realmente farsi carico od essere responsabile del destino altrui, di chiunque sia. Quel che possiamo fare è solo una compensazione resa necessaria dagli eventi pregressi e dalle predisposizioni. Non è detto che le facilitazioni che noi pensiamo di offrire agli altri, per un senso di dovere nei loro confronti, siano utili per la loro crescita a tempo indeterminato. Possiamo cercare di essere solidali all”occorrenza e nelle contingenze senza definire un processo od un programma stabilito a priori. D’altronde ognuno di noi può crescere e prosperare solo se sviluppa una capacità adeguata di risposta, da se stesso ed in se stesso. Questa è la mia esperienza personale. Ciò non esclude che all’occorrenza si possa ricorrere all’aiuto di chiunque, sia esso un genitore, un amico, un maestro, accettando la sua disponibilità a darci una mano e contemporaneamente riprendendo con rinnovato coraggio il proprio percorso. Questo significa che non dovremmo fornire o cercare negli altri una stampella, ma solo una forma di solidarietà contingente ed un buon esempio… senza peraltro aspettarci risultati definitivi. Cordiali saluti”
Paolo D’Arpini