Ad memoriam – 2 ottobre 1968 massacro di Tlatelolco
Ricordiamo il tragico evento del 2 ottobre 1968 a Tlatelolco, a Città del Messico, dove una immensa manifestazione popolare fu repressa nel sangue da elicotteri che spararono sulla folla con mitragliatrici. Il governo messicano parlò di 34 morti, ma si ritiene che le vittime furono 300 o 400, in quello che viene ricordato come il peggior massacro della storia recente dell’America Latina.
La versione ufficiale parlava di franchi tiratori che spararono sulle forze dell’ordine, ma documenti CIA desecretati confermano che l’operazione fu pianificata dai servizi segreti USA e portata a termine dai miltari messicani sotto il comando del presidente della repubblica Gustavo Diaz Ordaz e del segretario del governatorato Luis Echeverria Alvarez, a libro paga della CIA.
Le autorità messicane erano preoccupate per lo svolgimento delle Olimpiadi, che dovevano iniziare 10 giorni dopo, ma l’ambasciata USA comunicò che la situazione sarebbe stata risolta prima. Furono arrestate almeno 1345 persone.
I responsabili di quell’orrenda strage non sono mai stati identificati né puniti. Il governo ha atteso 20 anni prima di aprire un’inchiesta ufficiale sui fatti del 2 ottobre 1968, e nei giorni successivi al massacro fece circolare almeno 15 diverse versioni su quanto accaduto. Nei giorni precedenti si erano tenute imponenti manifestazioni – si parla si 6-700.000 persone – anch’esse represse nel sangue, con attacchi a sedi universitarie che causarono morti e feriti tra gli studenti; decine di cadaveri venivano fatti sparire, caricati su camion dell’immondizia, e centinaia di feriti evitarono di andare negli ospedali per non essere arrestati…
(Massimo Onetti Muda)
La scrittrice Oriana Fallaci era presente al massacro, riportò tre ferite di arma da fuoco, fu creduta morta e portata in obitorio, dove qualcuno si accorse che era ancora viva.