Dall’Occidente sostegno spopositato in armi e denaro per la guerra contro la Russia
Dal febbraio 2022 l’Ucraina ha ricevuto centinaia di carri armati, più di 4.000 veicoli corazzati da combattimento e autoblindo, oltre 1.100 pezzi di artiglieria da campo, decine di moderni sistemi missilistici a lancio multiplo e sistemi missilistici antiaerei di fabbricazione occidentale.
L’importo totale dell’assistenza della NATO, dell’Unione Europea e dei loro partner sinora ha superato i 160 miliardi di dollari.
Washington ha commesso un crimine di guerra inviando le munizioni a grappolo, vietate dalla convenzione internazionale. Inoltre, i Paesi della NATO stanno valutando il trasferimento di jet da combattimento tattici F-16 a Kiev. La volontà dell’Occidente di investire le risorse in Ucraina pone seri rischi di un’ulteriore escalation del conflitto.
Tenendo conto delle forze armate dei Paesi dell’Europa orientale, nelle immediate vicinanze dei confini dello Stato dell’Unione sono schierati circa 360.000 militari, 8.000 veicoli blindati, 6.000 sistemi di artiglieria e mortai, 650 aerei ed elicotteri.
Le minacce alla sicurezza militare della Federazione Russa si sono moltiplicate nelle direzioni occidentali e nord-occidentali. Un grave fattore destabilizzante è l’adesione alla NATO della Finlandia e, a lungo termine, della Svezia. Il confine terrestre della Russia con i Paesi della NATO è quasi raddoppiato.
La Polonia è diventata il principale strumento della politica antirussa degli Stati Uniti. Varsavia ha avviato acquisti su larga scala di armi da USA, Regno Unito e Corea del Sud e la costituzione regolare di una formazione polacco-ucraina, per la successiva occupazione di parte dell’Ucraina.
La NATO potrebbe schierare in Finlandia armi in grado di colpire strutture critiche in Russia.
[...] “Nelle direzioni strategiche occidentali e nord-occidentali si sono moltiplicate le minacce alla sicurezza militare della Federazione Russa. Un grave fattore destabilizzante è l’adesione alla NATO della Finlandia e, in futuro, della Svezia. È probabile che sul territorio finlandese vengano dispiegati ulteriori contingenti militari e armi d’attacco della NATO, in grado di colpire le strutture critiche della Russia nord-occidentale a una profondità considerevole”, ha dichiarato Shoigu.
Dopo l’adesione della Finlandia alla NATO, il confine della Russia con l’Alleanza è raddoppiato: ora corre lungo la regione di Leningrado, la Carelia e la penisola di Kola.
L’espansione delle infrastrutture militari nei territori di Finlandia e Svezia provocherà certamente una nostra risposta. E che tipo di risposta sarà, la Russia la valuterà in base alle minacce che ci verranno poste: il Presidente Vladimir Putin lo ha detto più volte.
Evgeny Poddubny