Parlamento Europeo. Piani di balcanizzazione della Federazione Russa…
I documenti che seguono non rispecchiano necessariamente le posizioni ufficiali o condivise da tutto Jugocoord, ma vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al solo scopo di segnalazione e commento.
31.1.2023. – È da poco cominciato al Parlamento Europeo (EUROPEO, non ucraino, cosa che avrebbe certamente il suo senso) una giornata di studi suggestivamente intitolata “Imperial Russia. Conquest, Genocide and Colonization”, organizzata dal gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei e guidata da due parlamentari polacchi, Anna Fotyga e Kosma Złotovski.
Lo scopo della conferenza è enfatizzare che la storia russa è ininterrottamente una storia, appunto, di conquiste e genocidi (suggestivi e assolutamente validi dal punto di vista storiografico i parallelismi “dalla Moscovia al Ruski Mir” e “da Ivan il Terribile a Vladimir Putin”); che non è ipotizzabile che la Russia “possa restare nella stessa cornice costituzionale e territoriale”; e che bisogna discutere “le prospettive per la creazione di stati liberi e indipendenti nello spazio post-russo, così come le prospettive per la loro stabilità e prosperità” che immagino non dissimili da quelle del Kosovo, cioè la creazione di una quarantina di protettorati USA-NATO da Kaliningrad al Pacifico.
Ora, parliamoci chiaramente: questi sono dei poveri matti, se ci credono veramente, ma io penso che abbiano semplicemente trovato la maniera di mettersi in saccoccia un po’ di finanziamenti, per cui da questo punto di vista bravi, ottimo lavoro, magnateve tutto. Ma che il parlamento Europeo (ripeto, non quello ucraino) ospiti all’interno della sua sede una giornata di studi dedicata alle prospettive di smembramento della Russia mi pare davvero esagerato, senza considerare l’ulteriore assist (dopo quelli di Merkel, Hollande, Nuland l’altro ieri sul North Stream eccetera) alla propaganda putiniana che infatti ha già cominciato a battere la grancassa, e vorrei vedere.
Ad ogni modo vi lascio il link, c’è anche quello per il collegamento video, se non avete di meglio da fare:
https://ecrgroup.eu/event/the_imperial_russia_conquer_genocide_colonisation
PS – sia Fotyga che Złotovski fanno parte della EU-Armenia Parliamentary Partnership Committee, EU-Azerbaijan Parliamentary Cooperation Committee, ed EU-Georgia Parliamentary Association Committee: in pratica, è affidata a loro la gestione dei rapporti con le repubbliche del Caucaso. Immagino quale straordinaria collaborazione avranno imbastito con la controparte russa nell’area, e quanto interesse abbiano a che la situazione si pacifichi. Fotyga è anche la presidente della sottocommissione “Security and Defence”. Anche qua, immagino la volontà di pacificazione e compromesso che la anima.
— https://t.me/clarastatello/6286
RUSSIA DELENDA EST: La Polonia ha praticamente già dichiarato guerra alla Russia
29.1.2023. – Ecco cosa scrive su Euractiv l’ex ministro degli Esteri polacco Anna Fotyga, attualmente eurodeputata.
” Il Parlamento europeo e molti altri parlamenti in tutto il mondo hanno etichettato la Federazione Russa come uno stato terrorista. Tale riconoscimento ha alcune conseguenze. Questa organizzazione terroristica, anche se da molti è vista come un impero, dovrebbe essere smantellata. Altrimenti, non dovremmo avere dubbi che, nel cieco desiderio di mantenere “l’impero”, altri criminali nella sua leadership continueranno a creare continue minacce, destabilizzazione, attacchi ibridi e guerre per i suoi vicini e altri paesi, e schiavizzeranno e opprimeranno i propri cittadini. Pertanto, come nel caso del Terzo Reich tedesco, in quanto minaccia esistenziale all’umanità e all’ordine internazionale, la Federazione Russa dovrebbe subire drastici cambiamenti.
È ingenuo pensare che la Federazione Russa, dopo essere stata definitivamente sconfitta, rimarrà all’interno delle stesse cornici costituzionali e territoriali. Non è mai successo nella storia che tali imperi centralizzati, soggiogando così tante nazioni, rimanessero immutati dopo essere stati sconfitti in una guerra cruciale. Pertanto, la comunità internazionale non può prendere una comoda posizione ai margini, in attesa di sviluppi, ma deve intraprendere un’iniziativa coraggiosa che sostenga la rifederalizzazione dello Stato russo, tenendo conto della storia dell’imperialismo russo e del rispetto dei diritti e dei desideri delle sue nazioni. Le vittime dell’imperialismo russo dovrebbero essere in grado di ricostruire la propria statualità, esercitare il diritto di celebrare la propria eredità e determinare il proprio futuro.
Dobbiamo essere consapevoli che lo scioglimento della Federazione Russa potrebbe comportare alcune difficoltà e rischi, come per qualsiasi periodo di transizione. Tuttavia, questi rischi saranno molto meno pericolosi che lasciare immutato questo impero aggressivo. Dopo un periodo di sonno, tornerà con ulteriori aggressioni come ha fatto nel corso dei secoli. Ci sono molte possibili soluzioni e strategie per uno smantellamento controllato, costruttivo e non violento dell’ultimo impero coloniale in Europa. Il crollo della Federazione Russa porterà indubbi benefici nella sicurezza, anche energetica, e nell’economia dell’Europa e dell’Asia Centrale. Sono d’accordo con Janusz Bugajski sul fatto che nuovi stati filo-occidentali possano emergere all’interno della Federazione Russa, rafforzando la stabilità in diverse regioni dell’Europa e dell’Eurasia.
Lo smantellamento dell’ultimo impero coloniale in Europa è inevitabile. Pertanto, deve essere controllato e costruttivo, risolvendo il problema delle politiche imperiali della “Russia Unita”. La dissoluzione dell’Unione Sovietica è stata una catastrofe per Putin e i suoi colleghi del KGB. Per i paesi baltici, ucraini e georgiani, ma anche per i kazaki o i kirghisi, è stata una benedizione. Sono convinto che sarà anche il caso della Federazione Russa, portando la libertà a Ichkeriani, Circassi, Buriati, Chuckot e molti altri. ”
I piani di balcanizzazione della Federazione Russa
1) Il progetto politico dell’Occidente per la Federazione Russa: distruzione e balcanizzazione (Clara Statello)
2) La strategia occidentale per smantellare la Federazione di Russia (Thierry Meyssan)
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