Stop al 5G, Pirro o Putin?, consigli utili per una sopravvivenza provvisoria, yankee massacratori ieri come oggi, tracce e storie di ecologia profonda e spiritualità laica…
Il Giornaletto di Saul del 25 maggio 2023 – Stop al 5G, Pirro o Putin?, consigli utili per una sopravvivenza provvisoria, yankee massacratori ieri come oggi, tracce e storie di ecologia profonda e spiritualità laica…
Care, cari, prosegue il progetto Processo al 5G, per la tutela dei cittadini, promosso dall’Alleanza Italiana Stop5G con l’obiettivo strategico di intentare una serie di azioni legali finalizzate al riconoscimento della elettro-iper-sensibilità; ad impedire l’innalzamento dei limiti soglia d’irradiazione elettromagnetica. Per fermare l’avanzata delle antenne 5G. è prevista una manifestazione a Roma il 21 giugno 2023… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/05/non-siamo-cavie-umane-diciamo-no-al.html
L’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali per il 2023 – Già dalla metà di maggio il nostro Paese è andato in debito ecologico: abbiamo infatti consumato più risorse di quelle che il territorio è in grado di rigenerare naturalmente…
Bakhmut o Artemovsk? Pirro o Putin? – Sulla attuale situazione ad Artemovsk. Poiché la città stessa è stata completamente persa dall’AFU, le forze armate ucraine stanno ora martellando senza alcuna restrizione le loro ex posizioni. Non vengono intraprese mosse significative per tornare ad Artemovsk, solo azioni di disturbo… – Una riflessione di Alessandro Orsini: “La conquista di Bakhmut, ora tornata ad essere Artemovsk, corrisponde a una vittoria di Pirro per i russi. Così dice il Corriere della Sera. Il che significa che la perdita di Bakhmut/Artemovsk corrisponde a una sconfitta di Pirro per gli ucraini. Quindi, se capisco bene, i russi hanno vinto e gli ucraini hanno perso. Pirro per Pirro, meglio vincere che perdere…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/05/bakhmut-o-artemovsk-pirro-o-putin.html
Nota – …le politiche del blocco occidentale sono inumane e stanno portando alla devastazione di un intero Paese per favorire l’espansione della Nato ai confini con la Russia. Il movimento pacifista si sta riorganizzando. Avanzi l’Italia, avanzi la pace…
Consigli utili per una sopravvivenza provvisoria… – Ascolta bene e sappi che, dopo l’inizio delle ostilità, non potrai spostarti dal luogo in cui ti trovi. L’attacco nucleare crea una polvere mortale nota come “ricaduta radioattiva” (fallout in anglico) che colpirà tutti, compresi i residenti nelle zone rurali. Dovresti aver fatto scorte essenziali per almeno 14 giorni…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/05/consigli-utili-per-una-sopravvivenza.html
Nota – Seguirai poi man mano le istruzioni che riceverai dai servizi di sicurezza e -soprattutto- ricordati di non aver paura e di non preoccuparti perché, come disse Carla Lonzi, “preoccuparsi è un insulto alla vita”…
Il massacro di Sand Creek – All’alba del 29 novembre del 1864, un contingente dell’esercito degli Stati Uniti attaccò le tribù Cheyenne ed Arapaho accampate presso un’ansa del fiume Sand Creek, dove si trovavano per svernare. Seicento tra vecchi, donne e bambini. Ad attaccare quegli indifesi, settecento soldati dell’esercito statunitense, agli ordini di un tutt’altro che prode colonnello Chivington, che non aveva mai nascosto il suo disprezzo ed il suo odio per i nativi americani. Molti tra i soldati erano ubriachi, reclutati alla svelta tra gruppi di volontari che avevano scelto i territori indiani invece che combattere sul fronte della guerra civile, allora in pieno svolgimento. Non si trattò di uno scontro tra valorosi, ma di una carneficina in nome dell’odio insensato e dell’espansionismo privo di scrupoli… – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2017/12/usa-in-memoria-dellignobile-massacro.html
Nota – Da allora si capì bene che la parola degli yankee non vale niente e che se viene rispettata è solo perché l’avversario ha trattato da una posizione di forza e può far pagare caro il tradimento…
Appunti, tracce e storie di ecologia profonda, bioregionalismo e spiritualità laica – Stralcio tratto dal libro “Riciclaggio della memoria”. Il bioregionalismo è una forma attuativa dell’ecologia profonda. Nel senso che l’ecologia profonda analizza il funzionamento delle componenti vitali e geomorfologiche ed il bioregionalismo riconosce gli ambiti territoriali in cui tali componenti si manifestano… – Continua: https://www.spiritual.it/it/cultura/appunti-tracce-e-storie-di-ecologia-profonda-bioregionalismo-e-spiritualita-laica,3,109555
Nota – Chi fosse interessato a ricevere il libro può contattare il curatore editoriale Michele Meomartino: meomartinomichele@gmail.com – Tel. 393.2362091
Notes, traces and stories of deep ecology, bioregionalism and lay spirituality… – Bioregionalism is an embodiment of deep ecology. In the sense that deep ecology analyzes the functioning of vital and geomorphological components and bioregionalism recognizes the territorial areas in which these components are manifested. To give a concrete example: the general functioning of the living organism is understood through the recognition and study of its vital functions and the ways in which these functions are manifested and bioregionalism identifies the specific organs that provide for this functioning and the correlations between the organism and the set of the organs that compose it, describing its characteristics and their participation in the global functioning. So there is absolutely no difference between deep ecology and bioregionalism… – Continue with English text: https://bioregionalismo.blogspot.com/2019/11/notes-traces-and-stories-of-deep.html
Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Un ordine va disatteso, qualora la sua esecuzione danneggi lo stesso signore che l’ha impartito!” (Yamamoto Tsunetomo)