3 maggio 2023 – Attacco con droni sul Cremlino
Quando i colpevoli si dichiarano “innocenti” – Scrive AGI il 3 maggio 2023: Sventato attacco di droni al Cremlino, Putin illeso” La presidenza russa parla di “atto terroristico” e minaccia misure di ritorsione. Il blitz sarebbe accaduto la scorsa notte. La parata militare del 9 maggio si terrà lo stesso. Kiev smentisce ogni coinvolgimento. Gli Usa: “Non ne sapevamo nulla”… “
Mio commentino “excusatio non petita, accusatio manifesta!” (P.D’A.)
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Reazioni:
Circostanze dell’attacco
◾️Due droni hanno preso di mira la residenza presidenziale del Cremlino, ha dichiarato il servizio stampa presidenziale. Il tipo di droni non è stato specificato.
◾️I servizi militari e speciali sono intervenuti “tempestivamente utilizzando sistemi di combattimento radar” e hanno disattivato i droni, ha aggiunto il Cremlino.
◾️Nella caduta dei veicoli e la dispersione dei loro frammenti nessuno è rimasto ferito e non sono stati causati danni materiali.
Valutazione del Cremlino
◾️Mosca considera l’attacco come “un atto terroristico pianificato e un attentato al presidente della Federazione Russa”, ha dichiarato il Cremlino. Il capo di Stato non è stato ferito.
◾️Anche il programma di Putin non è cambiato: il Presidente sta lavorando come sempre. Il 3 maggio ha incontrato il governatore della regione di Nižnij Novgorod, Gleb Nikitin, a Novo-Ogaryovo.
◾️ “La parte russa si riserva il diritto di reagire quando e dove lo riterrà opportuno”, ha sottolineato il servizio stampa del presidente.
La parata avrà luogo
◾️In un comunicato il Cremlino ha sottolineato che l’attacco è avvenuto “alla vigilia del Giorno della Vittoria, la parata del 9 maggio, alla quale è prevista la presenza di ospiti stranieri”.
◾️L’incidente, tuttavia, non influirà sui piani del Cremlino: la parata sulla Piazza Rossa del 9 maggio avrà luogo, ha dichiarato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Putin parteciperà alle celebrazioni.
Divieto di lancio di droni
◾️Poco prima della pubblicazione del comunicato del Cremlino, il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha annunciato il divieto di lancio di droni nella capitale. È stata fatta un’eccezione per i veicoli “utilizzati per decisione delle autorità pubbliche”.
(TASS)
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L’atto terroristico contro il Presidente è un attacco alla Russia.
Il regime nazista di Kiev deve essere riconosciuto come organizzazione terroristica.
Zelensky, ordinando attacchi terroristici, si è unito alle fila di altri terroristi internazionali.
Il regime di Kiev oggi non è meno pericoloso di Al-Qaeda, Jabhat al-Nusra, ISIS.
I suoi metodi criminali sono evidenti a tutta la comunità mondiale: ricatto nucleare, assassinio di personalità politiche e pubbliche, sabotaggio e bombardamento di oggetti civili.
Ora c’è anche l’attentato al Presidente del nostro Paese.
Il regime terroristico di Kiev, avendo conquistato un intero Stato, minaccia la sicurezza della Russia, dell’Europa e del mondo intero.
I politici occidentali che riforniscono di armi il regime di Zelensky devono rendersi conto di essere diventati non solo sponsor ma anche complici diretti dell’attività terroristica.
(Viaceslav Volodin, Presidente della Duma di Stato)
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Commento di Matteo Prencipe: “E cosi pare che qualcuno dalle parti degli ucraini, i comandi militari o probabilmente una parte di essi, hanno spedito i droni per colpire il Cremlino. Morale i russi disvelano falle rilevanti dei loro cieli e vulnerabilità, ma nel contempo si supera la famosa “linea rossa” politica e cioè che in una guerra che non voglia essere di annientamento, le sedi politiche del potere non si colpiscono. Altrimenti con chi tratterai mai? I russi non casualmente non hanno mai bombardato il palazzo presidenziale ucraino. Ora potrà non essere piu cosi. Sarà stato informato Zelensky, che i suoi apparati miravano a colpire il Cremlino? Saranno stati informati gli USA e i comandi del Pentagono? Saranno stati informati quelli della UE e NATO? Sarà stata informata la Germania, che solo ieri dichiarava che le proprie armi non “potevano essere utilizzate per colpire il territorio russo”? Gli ucraini smentiscono ufficialmente, ma non vuole dire un bel niente e anzi inventandosi “i partigiani russi” è una palese conferma. Qualcosa di grosso alla vigilia della famosa “offensiva” sta sfuggendo ai comandi politici di Zelensky, oppure lo stesso sta sfuggendo al guinzaglio NATO e vuole trascinare tutti in una escalation. Dio solo sa ora come reagiranno i russi.”
Video collegato: Dietro il sipario. Il conflitto entra in una fase pericolosissima. Ignoti hanno attentato alla vita di Vladimir Putin lanciando un drone contro il Cremlino. Gli ucraini alzano la posta o siamo di fronte ad una provocazione pianificata per allargare il conflitto? Ne parliamo a “Dietro il Sipario” in compagnia di Nikolai Lilin, Andrea Zhok e Andrea Lucidi. https://www.youtube.com/watch?v=rhdsrsln66E
Altro video: https://www.youtube.com/watch?v=yfYKsJ_1anM
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Commento di Ramzan Kadyrov: “L’attacco al Cremlino non è altro che una provocazione per forzare un’azione più massiccia, uno degli stratagemmi preferiti della moderna guerra ibrida e dei generali occidentali. La catena di dichiarazioni e di esplosioni mediatiche che ne è seguita aveva lo scopo di fomentare le ambizioni e incoraggiare il Comandante supremo russo a intraprendere azioni più massicce e brutali in Ucraina, come il bombardamento di massa a tappeto delle città.
Ammiro la moderazione e la saggezza di Vladimir Vladimirovich nel non cedere a questa vile provocazione. Ma gli organizzatori dovranno rispondere di questo atto, non importa in quale emisfero della Terra si trovino. Non oggi, non domani, ma chi è coinvolto subirà una giusta punizione. Ma per ora è troppo presto. La provocazione di oggi non deve e non cambierà lo scenario del corso pianificato dell’operazione militare speciale.”