Petizione per una Corte Costituzionale imparziale
La Corte Costituzionale italiana ha il compito di sorvegliare che i poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giurisdizionale) rispettino i precetti costituzionali e gli inviolabili diritti umani in essa sanciti.
Il giudizio dinanzi a questa Corte deve quindi svolgersi in totale serenità e con la giusta distanza da qualsivoglia turbamento intrinseco ed estrinseco che i membri che la compongono, presidente compreso, possano provare o subire.
Tutti i giudici, inoltre, nel rispetto del principio del giusto processo a cui ogni cittadino ha diritto, non solo devono essere imparziali ma devono anche apparire tali! E non appaiono affatto imparziali se all’interno del Collegio siede un membro (Marco D’Alberti) che è stato, sino al giorno stesso della sua frettolosa nomina (avvenuta in data 15/09/22), consigliere giuridico di Draghi nella redazione di quelle stesse norme della cui costituzionalità è stato chiamato a giudicare, così come non appaiono imparziali se l’ex responsabile dell’Ufficio stampa della Corte (Donatella Stasio, in carica sino al 21/10/22), due giorni prima dell’udienza, anticipa la decisione di legittimità dell’obbligo vaccinale Covid19, sulla cui costituzionalità o meno gli avvocati difensori delle parti (e dei cittadini tutti) ancora non avevano potuto discutere dinanzi alla Corte.
Così come non appare affatto imparziale e terzo un Presidente della Corte Costituzionale che, anziché parlare attraverso le motivazioni della sentenza, tutt’ora in fase di redazione (sic!), si preoccupi di rilasciare interviste al Corriere della sera (postandone poi il testo sul sito ufficiale della Corte – vedi foto sopra), o in trasmissioni televisive, parlando di diritti sociali minimi da garantire a tutti, come, appunto, la retribuzione in quanto destinata a preservare la dignità del singolo e della sua famiglia, proprio nel momento in cui, nei giudizi di legittimità costituzionale innanzi a lei trattati, è giunta ad affermare che la privazione del lavoro e della retribuzione dei sanitari ricorrenti (decaduti eroi della prima fase pandemica), è da ritenersi “non irragionevole” e “non sproporzionata” (v. Comunicato della Corte dell’01/12/2022).
Ci domandiamo, non hanno diritto anche loro ad una “esistenza libera e dignitosa” senza discriminazioni di sorta? (art. 3 e art. 36 Cost.).
Si tratta di rispettare regole formali che sono anche sostanza in quanto poste a garanzia e presidio di un giudizio equo ed imparziale, che, nel caso dei giudici costituzionali, deve mirare esclusivamente a preservare il dettato costituzionale sopra ogni altra cosa e ragione, scienza compresa.
Per tale motivo, preannunciando che si darà veste legale alla presente, l’Associazione UMANITA’ E RAGIONE, con il fondamentale apporto dell’Avv. Ida Nazzaro, associato di U&R ed estensore della presente, unitamente agli avvocati associati che aderiranno con la sottoscrizione della presente petizione ed ai cittadini tutti che vorranno firmarla,
CHIEDONO
le dimissioni del Presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra e dei giudici della Consulta i quali, anziché “seguire” la Costituzione, orientando il proprio operato al suo rigoroso rispetto ed alla tutela dei diritti intangibili dell’uomo in essa contenuti, hanno scelto, come pubblicamente dichiarato, di “seguire la scienza” – o meglio, quel contenitore di assunti e postulati confezionati dalla politica, etichettato aprioristicamente e fideisticamente come scienza – e, conseguentemente,
CHIEDONO
LA NOMINA DI GIUDICI TERZI ED IMPARZIALI per la decisione delle questioni di legittimità costituzionale sollevate e sollevande dai diversi giudici nazionali in seguito ai ricorsi proposti dai cittadini italiani che hanno lamentato gravissime violazioni di diritti costituzionalmente tutelati da parte del legislatore nazionale in questi tre anni.
Umanità e Ragione Associazione https://umanitaeragione.eu/
Per firmare: https://www.change.org/p/per-una-corte-costituzionale-imparziale-richiesta-di-dimissioni-e-nuove-nomine