Meloni ca è l’ennesimo esempio di governo “dalle larghe intese”…
Sono bastati cento giorni per confermare che il governo Meloni non è un governo di nuovo tipo. Non è neanche quel governo fascista che alcuni paventavano e altri fingono di paventare per coltivare clientele e attirare elettori. È solo una nuova versione dei governi delle Larghe Intese come il precedente governo Mario Draghi. Come questo è nemico delle masse popolari e ligio alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti e svolge il suo ruolo di governo della Repubblica Pontificia, protettorato dei gruppi imperialisti USA. Oltre alla resistenza delle masse popolari, lo indeboliscono due caratteristiche sue proprie: la concorrenza tra Fratelli d’Italia e la Lega di Matteo Salvini per il seguito elettorale e per i privilegi del sottogoverno e l’intransigenza con cui Silvio Berlusconi esige gli sia assicurata l’impunità per i reati già passati a processo e per quelli ancora pendenti.
Cresce l’impegno di uomini e mezzi nella guerra che la NATO ha fatto nuovamente esplodere anche in Europa (questa volta in Ucraina, negli anni scorsi fu in Jugoslavia); crescono la povertà e la precarietà dei lavoratori; continua lo smantellamento dell’apparato produttivo del nostro paese: i settori che, se non si espandono, almeno resistono sono la produzione di armi, il turismo, le grandi opere pubbliche inutili quando non nocive, i trasporti. L’oppressione crescente di chi lavora si combina con l’aumento dei disoccupati: lavorare più duro e in numero minore. Procedono l’inquinamento e la devastazione dell’ambiente, la privatizzazione dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria, dei servizi pubblici e delle pensioni. Il maltrattamento degli immigrati si combina con le missioni militari nei paesi da cui provengono e la loro devastazione.
Si estende il sistema di controllo. L’abbrutimento delle idee e dei sentimenti della massa della popolazione, in particolare dei giovani fino alla corruzione dei bambini, diventa sempre più strumento di governo assieme alla repressione. I mezzi di comunicazione della borghesia e del clero ogni giorno scoprono e mettono in scena “grandi personaggi” del passato del nostro paese, nascondendo che nella misura in cui hanno avuto effettivamente un ruolo importante nella vita sociale hanno contribuito a ridurre l’umanità allo stato attuale. Questo non è caduto dal cielo: sono gli uomini che hanno fatto la propria storia.
Stralcio di un notiziario del NPCI