Stereotipi sulle “vittime della Shoah”…
Ho sentito alla sera del 25 gennaio c.a. sull’emittente della Rai “Movie” un annunciatore che diceva testualmente:
“In questi giorni i programmi RAI saranno dedicati alle vittime della Shoah.”
Testuale “…le vittime della Shoah.”
Leggo che la senatrica Liliana Segre si lamenta : “ITALIANI STUFI DEL GIORNO DELLA MEMORIA.
Per forza, se la cavano così e la chiamano “memoria”!
Infatti, come non essere stufi di “come” viene rappresentata questa memoria ridotta a stereotipo.
Nell’assenza completa dell’insegnamento della Storia, nell’imbecillimento quotidianamente diffuso, lo sterminio nazifascista degli ebrei diventa “le vittime della Shoah”.
Comodo cavarsela con “Le vittime della Shoah”. Comodo! In questa definizione non esistono responsabilità, non esiste contesto storico, non esiste “nazismo” non esiste “fascismo” e non esistono neanche vittime, semplicemente perché non vengono nominate.
E la RAI, la scuola ecc. di conseguenza non badano alla responsabilità umana e civile di insegnare ai giovani ciò che è accaduto realmente.
So di scuole che mandano scolaresche intere in “gita” a Dachau dove i ragazzi fanno i “selfie” che poi esibiscono una volta rientrati, senza avere cognizione di dov’erano, perchè nessuno glielo ha spiegato.
Se la scuola, e chi di dovere in tutti i campi, si fossero presi questa elementare responsabilità, non avremmo al governo una mussoliniana.
So bene che per taluni è difficile, e per altri impossibile, ricordare che il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di sterminio di Auschwitz.
Dove fu ucciso oltre un milione di esseri umani. In gran parte ebrei nel quadro delle “soluzione finale” voluta da Hitler e appoggiata dal suo degno compare Mussolini, che gli fece da battistrada la strada il 18 settembre 1938 a Trieste.
E accanto alla sola definizione storicamente comprovata “sterminio nazifascista degli ebrei”, vanno ricordati i milioni di antifascisti che spesso precedettero tutti nell’orrore dei campi.
Giorgio Stern
E l’assurdo diventa pazzia… – Scrive LauraRu: “78 anni fa l’Armata Rossa libero’ Auschwitz. Quest’anno la Polonia ha vietato ai discendenti di quei soldati di partecipare alla cerimonia di commemorazione. Uno sfregio alla memoria non solo di chi ha dato la vita per liberare l’Europa dal Nazismo, ma anche alla memoria dei milioni di persone sterminate nei lager nazisti…”