Il “nuovo” governo che avanza….

Guido Crosetto, da Presidente settore Difesa di Confindustria e Presidente del Cda di Orizzonte sistemi navali (industria militare Fincantieri e Leonardo) a Ministro della Difesa. Un uomo NATO, una garanzia di guerra.

Guido Crosetto, classe 1963, è il nuovo Ministro della Difesa del Governo guidato da Giorgia Meloni. Già sottosegretario alla Difesa nel governo Belusconi dal 2008 al 2011. Ex Democrazia Cristiana, poi ex Forza Italia, poi ex Popolo della Libertà, poi co-fondatore di Fratelli d’Italia, è passato così direttamente dal ruolo di rappresentante dell’industria delle armi (presidente in carica dell’AIAD, la Confindustria del settore della Difesa), al ruolo di responsabile delle politiche dello Stato nel medesimo settore. L’AIAD “mantiene stretti e costanti rapporti con organi e istituzioni nazionali, internazionali o in ambito NATO al fine di promuovere, rappresentare e garantire gli interessi dell’industria che essa rappresenta. Significativa l’attività svolta a riguardo dal NIAG (NATO Industrial Advisory Group) garantita attraverso i propri esperti” (dal sito AIAD).
https://www.lindipendente.online/2022/10/25/guido-crosetto-dalla-confindustria-delle-armi-alla-difesa/

Dal ritorno di Cingolani al pupillo di Draghi all’intesa con Blinken: il “Meloni I” sembra un Draghi bis
Il 23 ottobre si è tenuta a Palazzo Chigi la consueta cerimonia della campanella, tappa istituzionale che segna il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo governo. Un passaggio che, al momento, sembra trascendere la metafora per inseguire la continuità più totale. La lista dei ministri presentata dal nuovo presidente del Consiglio Giorgia Meloni s’inserisce infatti in una direzione abbastanza chiara, quella dell’atlantismo e dell’europeismo, inseguita con passione da Mario Draghi durante la sua esperienza a Palazzo Chigi. Il Ministero dell’Economia è stato affidato a Giancarlo Giorgetti, il leghista nonché amico ed estimatore dell’ex banchiere centrale che ha guidato il MISE nel governo dei migliori, mentre alla Sanità è stato nominato Roberto Schillaci, che aveva definito il green pass uno «strumento indispensabile per assicurare la sicurezza». Nelle scorse ore si è aggiunta la nomina dell’ex ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, nel ruolo di nuovo consulente di Palazzo Chigi per l’energia. Il sostegno a Unione europea, NATO e Ucraina – inserito nel programma elettorale della coalizione di destra – è stato invece calcificato da un ammiccante scambio di tweet tra Giorgia Meloni e il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken (e dalla nomina del fedelissimo Crosetto a Ministro della Difesa – vedi articolo sopra).
https://www.lindipendente.online/2022/10/24/dal-ritorno-di-cingolani-allintesa-con-blinken-il-meloni-i-sembra-un-draghi-bis/

E la NATO si complimenta anche per Tajani…

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