Gli animali non sono “carne”…
“Gli animali sono fatti per l’uomo”. L’identico concetto per cui si riteneva che gli schiavi fossero fatti per i padroni, le donne per gli uomini, i negri per i bianchi, i deboli per i forti. Molti .considerano valida la legge del più forte, finché le vittime sono gli altri. Gli extraterrestri potrebbero pensare che gli umani siano fatti per loro. Probabilmente questo concetto viene dalla Bibbia in cui Dio in Gen. 9,4 autorizza l’uomo a nutrirsi della carne degli animali, “Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo, soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue”, (anche se è impossibile drenare il sangue anche dai capillari). Ma San Girolamo (Padre della Chiesa) dice che questa è un’interpolazione nei testi sacri in un periodo di basso profilo spirituale; che i cristiani che mangiavano la carne facevano parte della chiesa corrotta e aggiunge: «Se infatti tutto ciò che vive e si muove è stato creato per essere mangiato dall’uomo mi si risponda perché allora gli elefanti? Perché i leoni? Perché gli orsi, i leopardi, i lupi? Perché le vipere, gli scorpioni, le cimici, le zanzare e le pulci? Perché l’avvoltoio, l’aquila, il corvo, lo sparviero? Perché la balena, il delfino, la foca, e le piccole lumache sono state create?». «Anche se l’umanità intera si trovasse d’accordo sulla scelta di mangiare carne, l’uso della carne resterebbe controindicato per quell’essere casto e celeste che è il cristiano. L’astinenza dalla carne ricomincia con la venuta di Cristo”. S. Clemente Alessandrino: “La carne ottenebra l’anima. Dobbiamo cibarci come Adamo prima della caduta non come Noè dopo il peccato. I nostri corpi sono simili a tombe di animali uccisi”.
E se pure tra le migliaia di santi della tradizione cattolica poche centinaia raccomandano l’astensione della carne tra questi ultimi vi sono i Padri della chiesa delle origini del cristianesimo, del calibro di:
S. Gregorio di Nizianzo: “L’ngordigia di pietanze a base di carne è un’ingiustizia abominevole e io desidero che aspiriate soprattutto alle cose che sono un nutrimento eterno per la vostra anima”.
S. Giovanni Crisostomo: “Mangiare la carne è innaturale e impuro. Da loro (dagli Esseni) non viene versato alcun rivolo di sangue; non viene macellata e fatta a pezzi la carne. Da loro non si sente l’odore terribile dei pasti a base di carne. Essi si cibano solo del pane che guadagnano con il loro lavoro e di acqua che viene offerta loro da una fonte pura. Le loro leccornie sono costituite da frutti e nel mangiarli provano un piacere più grande che ad essere seduti ad una tavola regale”.
S. Francesco da Paola: “Prima che il mondo decadesse dalla sua integrità, non si usava in esso mangiar carne… gli uomini si contentavano di ciò che produceva la terra; la vita della selvaggina era tranquilla, perché non si era ancora appreso a sostentarsi con la morte degli animali”. S. Basilio il Grande: “La carne è un alimento contro natura che appartiene ad un mondo passato”.
S. Ambrogio : “La carne fa cadere anche le aquile che volano”. .
S. Pietro nel Clementine Humilis del 2° secolo dice: “Il consumo di carne è innaturale e contaminante quanto la pagana adorazione dei demoni: quando vi prende parte l’uomo diviene compagno di tavolo dei diavoli”. E Porfirio: “Gesù ci ha portato il cibo divino, il cibo carneo è nutrimento dei demoni”.
Tertulliano scrive che durante i primi secoli i cristiani primitivi non toccarono mai carne: “Non è permesso a noi cristiani assaggiare pietanze nelle quali potrebbe essere stato mescolato il sangue di un animale”. Anche Eusebio di Cesarea diceva che tutti gli apostoli di Cristo si astenevano dalla carne.
Franco Libero Manco