“NATO urges more weapons for Ukraine” – Armi a Zelensky? Ma nemmeno per idea: non ci sono!

“NATO urges more weapons for Ukraine” *

Ecco, bravi: peccato che non ce ne siano più. Qual disdetta.
La Comunità dei Volenterosi in salsa mostarda yankee dichiara forniture esaurite, arsenali vuoti, Paesi che rifiutano.
Esaurite pure le farfalline verdi, quelle simpatiche mine antiuomo francesi disseminate da Kiev nelle città del Donbass per sterminare giustamente e democraticamente i bambini russofoni che altrimenti potrebbero crescere in pace e diventare trinariciuti. Stranamente, MSF ed Emergency, ma nemmeno Franceschino, di queste cosucce nulla hanno detto e dicono, mentre continuamente mi invitano a tesserarmi e a sostenerli. Mistero delle fedi. O delle fedine, che se al mondo esistesse Giustizia… Toccherà fare da sé.

D’altro lato, c’è un bell’accordo tra Serbia e Ungheria per scavalcare le imposizioni Nato di divieto di importazioni di petrolio dalla Russia e controllate dai servi Bulgaria, Romania, Moldavia e Croazia. Se qualcuno lo ricorda, sono cose che proponevo qualche mese fa: Orban e Vucic sembra abbiano seguito i miei modesti suggerimenti. Qualcosina scricchiola attorno al Danubio blu. Mia speranza è che pure la mia Slovenia, l’Austria, Cekia e Slovacchia seguano, poi vedremo come s’attacca la Nato nei “Balcani occidentali” e nel già ex cortile di casa di Berlino, che sta cominciando finalmente a capire cosa vuole dire Nato e rimasticandosi Weimar. Sta cominciando pure a capire che prima si isolano la Polonia e i Baltici meglio è, altrimenti qui finisce molto, ma molto male.

Tornando a bomba – appunto.
Arsenali vuoti, dunque, e ora tocca produrre. Roba che se domani sbarcano i marziani siamo fritti in tre secondi.
Questo scrive il NYT. Mentre oggi mi è toccato leggere su Il Piccolo che è la Russia ad essere a corto di munizioni. Chissà chi dice il vero: questo o Quello?
Su Il Piccolo stava pure scritto che vista la penuria di gas Confindustria e CGIL daranno maglioni di lana e guanti grossi ai lavoratori. Landini in cashemire come l’ultimo manovale e come a suo tempo Bertinotti. Mi sono ribaltato dalle risate prima di piangere amaro bestemmiando.

Intanto ed è buona cosa, è la cosiddetta Comunità Internazionale che continua a dimagrire.

“Scelte difficili: la fornitura globale di armi di tipo sovietico che l’esercito ucraino è addestrato a utilizzare si sta esaurendo. Finlandia e Corea del Sud sono stati fornitori disponibili, ma altre nazioni, tra cui Cambogia, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda e Perù, hanno declinato”.
Meno male che l’isolata era la Russia. Fate voi: se volete, continuate pure a stare alla finestra “andrà tutto bene”. E bonanotte.

Jure Eler

* NATO urges more weapons for Ukraine
The top NATO official, Jens Stoltenberg, called on allies to step up arms supplies to Ukraine, especially sophisticated air-defense systems, after Russia rained rocket fire on 19 Ukrainian cities in a marked escalation of its assault on civilians. Missiles continued to strike Ukraine yesterday, though in smaller numbers than on Monday.

Ukrainian officials called for weaponry that would allow them to build “an air shield for Ukraine.” In the past two days, Ukraine’s air-defense forces have shot down at least 66 cruise missiles and 40 kamikaze drones, they said, and destroyed all but eight of the cruise missiles fired at Ukraine yesterday. The death toll was 19 — surprisingly low, given the barrage, raising questions about the quality of Russia’s arsenal.

Leaders of G7 nations, outraged by the escalation of Russian hostilities against civilians, held a virtual emergency meeting in which they pledged more financial and military support for Ukraine and warned Russia of “severe consequences” if it used chemical, biological or nuclear weapons.

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