I denti d’oro di Vespa – Vai all’inferno TV…

…dopo non so quanto tempo, ho consentito di nuovo al tabernacolo infernale di portarmi Bruno Vespa dentro casa. Ho subito visto il salotto ungersi di strani fluidi appiccicosi. Il conduttore di “Porta a porta” ha esordito con un bel cartellone che diceva che i russi erano come i nazisti. Perché? Perché l’intelligence di Kiev ha diffuso una foto con un lavamano pieno di denti d’oro che i mostri di Mosca avrebbero certamente strappato dalle fauci degli ucraini. E dunque: foto del lavamano pieno di canini dorati.

Vedi: https://www.open.online/2022/10/06/ucraina-denti-doro-kharkiv-cosa-e-successo/

Prova a smentire un’immagine, se ci riesci! Dovresti impiegare tutto un giro di parole che faticosamente provano a farsi strada, ma intanto quell’immagine si è già seduta sul tuo ipotalamo aggirando le lentezze della corteccia cerebrale. I russi come i nazisti, fissatevi il mantra e recitatelo senza pensare.

A quel punto, con quella impronta visiva sulla guerra, la parola va agli ospiti. C’è la neodeputata Alessandra Todde, vicepresidente del M5S. La parlamentare deve affrontare la questione portandosi una zavorra di contraddizioni che il suo partito le lascia in eredità dopo tutto l’appoggio al governo Draghi: i pentastellati hanno votato la fornitura d’armi e sono favorevoli alle sanzioni alla Russia, due elementi che hanno contribuito e contribuiscono a una guerra più intensa. Todde difende quelle scelte. Nondimeno, osa introdurre un elemento critico su cui mezzo mondo ora ha una sacrosanta paura: occorre evitare un’ulteriore escalation che rischierebbe di condurre il pianeta alla guerra nucleare. Cita una simulazione elaborata dall’Università di Princeton, nella quale si paventa uno scontro che causerebbe 95 milioni di morti in appena quattro ore. Vespa strategicamente la interrompe, cosa che ripeterà poi decine di volte con un accanimento da vendere bene alle nuove maggioranze. L’eterno servitore fa la faccia scandalizzata di chi ha visto un attentato all’ovvietà e al buonsenso. La invita a non sparare “numeri a casaccio” (non importa che lei abbia citato uno studio di Princeton) e ritiene di confutare quei numeri con l’esempio di Hiroshima, duecentomila morti.
Il poveretto ha l’aria di aver attraversato la sua intera carriera giornalistica – iniziata nel 1968 e passata per incarichi importantissimi – senza conoscere la realtà di armamenti che esistono appunto dalla seconda metà degli anni sessanta e che si chiamano Testate Multiple Indipendenti. Già il nome deve averlo spaventato, essendo uno che ha sempre lavorato per una Testata Unica Dipendente (dal potere politico dominante).

Per tornare a bomba (è il caso di dirlo): le Testate Multiple Indipendenti sono un sistema che consente a un solo missile balistico di trasportare un numero di testate nucleari tale da colpire con un unico vettore decine di bersagli simultaneamente. Il meccanismo di colpi e rappresaglie può consumarsi nel giro di pochi scambi, in cui Russia e USA con migliaia di missili a disposizione arrivano a usare bombe ciascuna centinaia di volte più potenti di quella che distrusse Hiroshima.

La TV è piena di farabutti che vogliono ingannarci con la propaganda prodotta dalle intelligence e si rifiutano di affrontare il rischio estremo che vogliono farci correre.

Pino Cabras

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