Centro-sinistra prona alla revisione costituzionale ed all’atlantismo guerrafondaio, assieme al centro-destra… Della serie: dio li fa e poi li accoppia (o accoppa…?)
…Si è conclusa la “fatidica” data del 25 settembre, pochi si sono presentati ai nastri di partenza dell’ennesima e gaglioffa tornata elettorale, circa il 64% degli aventi diritto, (da conteggiare schede bianche e nulle). Nell’attuale competizione, a farla da padrone sono stati più i nomi e le poltrone “garantite” dei candidati che non i programmi., con una pseudo sinistra sempre più esangue e asservita alle esigenze del capitale nazionale e internazionale ed una pseudo destra che legge e propone lo stesso copione. Da ciò si può arguire che ci aspetta un altro Governissimo del tutti dentro, salvo i ribelli “alternativi” al sistema…
L’attuale farsa elettorale, infatti, ha visto le “sinistre”, più o meno parlamentari di ogni grado e risma, ricorrere ancora una volta all’espediente narrativo, già troppe volte visto in scena sia sui palcoscenici istituzionali più importanti che nei teatrini politici più scadenti, secondo il quale l’elettore “di sinistra” dovrebbe accorrere alla chiamata alle armi per difendere nell’urna la “democrazia” e la costituzione dall’ennesimo e vile assalto “fascista”.
Su questo argomento, tralasciando il tema delle visite “agostane” di Giorgia Meloni al capo dello Stato, e dall’assist fornitole dalla “democratica” Illary Clinton, non occorre neppure ricorrere alle armi della critica “democratica” per smontare il grido di dolore che si leva dal perbenismo centrosinistrese.
Le vicende delle «riforme costituzionali» ci dicono che l’attacco alla Costituzione non è venuto solo dalle destre ma anche dai partiti di centrosinistra, non è più vero dunque che il centrosinistra difende la Costituzione e le destre ne vogliono la distruzione. Centrosinistra e centrodestra sono stati protagonisti per vent’anni di tentativi, falliti, di modificare in pejus la Carta costituzionale del 1948 […] ai tentativi falliti si sono affiancati quelli riusciti a modificare la Costituzione. Eccone l’elenco: revisione del Titolo V (attuata dal governo Amato), dell’articolo 8 (votata dal Pd guidato da Bersani), degli articoli 56 e 57 per la riduzione del numero dei parlamentari (voluta dai 5S con il sostegno del Pd). Può essere punto di riferimento per la difesa della costituzione il pd, l’artefice principale delle sue manomissioni?1.
Non solo ma, entrando più nel merito delle questioni attuali, nello stesso articolo si aggiunge che se la barbara Meloni si fa garante della scelta atlantica soprattutto per quanto riguarda il sostegno armato all’Ucraina, anche Letta è schierato con la Nato sostenendone le politiche militari, e il voto sul Trattato di adesione della Svezia e della Finlandia ha visto il Pd e il centrodestra votare insieme a favore […] Dunque la lesione dell’art.11, che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, è compiuta sia dalla barbara Meloni sia dal progressista Letta. (Sunto di uno scritto di Sandro Moiso con integrazioni di P.D’A.)