Vedere per credere… – Il giornalista John Dougan svela le bugie ucraine sulla situazione in Donbass
Il giornalista John Dougan ha preso una manifestante russa liberale e Anti-Guerra, per farle vedere la verità sui crimini nel Donbass: questo è quello che è successo!
“Questa è la mia intervista più potente realizzata finora“, racconta il giornalista John Mark Dougan.
Lui ha preso Maria, una feroce liberale di nazionalità russa che però manifesta contro la guerra e l’ha portata sulle linee del fronte della guerra, nel Donbass, per vedere le cose con i suoi occhi, per raccontare poi la verità alla gente… ma anche per sè stessa.
Questa donna incredibile, con le palle d’acciaio, ha anche camminato con il giornalista per le strade di #Svyatogorsk, con i cecchini ucraini a soli 200 metri di distanza, per parlare con i civili, intrappolati nei loro scantinati e portare loro cibo.
Quanto di quello che credeva era giusto? O sbagliato?
TUTTO era una bugia.
Un video da guardare tutto d’un fiato, perché visto dalla prospettiva di una persona di nazionalità russa, ma che gestiva un canale filo-occidentale, antirusso, anteguerra e anti Putin e che seguiva, quindi, soltanto tutta la narrativa del mainstream occidentale.
Una traduttrice eccellente, Maria o Masha, che viene scelta da John Dougan per accompagnarlo in questo reportage, nelle città più colpite del Donbass.
Il giornalista consente proprio a lei stessa di fare tutte le domande che crede, a chiunque lei incontrasse sul loro cammino verso Donetsk, Lugansk, Karhov e le altre città che sono attualmente ancora al centro della guerra…
Il susseguirsi degli avvenimenti è veramente sconvolgente per la giovane traduttrice, che capisce, attraverso questa drammatica esperienza, che tutte le storie raccontate dai media occidentali sono tutte menzogne, costruite di proposito, per gettare discredito sui russi, ma quelle stesse bugie sono state smentite da tutti i fatti riscontrati sul territorio e dalle testimonianze delle persone che lei ha potuto incontrare e intervistare.
E’ stato sconvolgente, per Maria, scoprire, attraverso la lettura dei libri di testo per bambini, trovati in una scuola abbandonata, l’indottrinamento scolastico compiuto dal governo ucraino per creare odio verso le persone di lingua russa, che non sono considerate fratelli dagli ucraini, ma nemici: tutto il contrario di quello che viene insegnato in Russia.
Non esistono poi, parole per descrivere i bombardamenti degli ospedali, fatti con l’intenzione di uccidere le persone che erano, da mesi, rifugiate negli scantinati e tra cui c’erano anche bambini nati da pochi mesi, dopo aver depredato le infermerie di tutte le droghe e i farmaci utili per sballarsi ben bene… bisogna guardare le immagini.
Chiunque voglia rendersi realmente conto di quanto stia accadendo in quei territori dal 2014, resterà incollato al video di questa intervista, fino all’ultimo secondo.
Questa è davvero un’intervista che devi vedere per credere:
https://truereport.net/video-come-far-aprire-gli-occhi-sui-crimini-nel-donbass/?fbclid=IwAR3sYNlo0vH9upQz1B7OqHdbBTmGlNs9MfxDk5SyQZrC4xCGkhafClezWUs
……………………
Notizie collegate:
Ségolène Royal mette in dubbio i crimini russi a Bucha
Corriere della sera 3 settembre 2022
I crimini di guerra in Ucraina? «Propaganda bellica di Kiev». A dirlo non è stato uno dei tanti scherani di Putin: è stata Ségolène Royal, ex candidata socialista alla presidenza francese, che rispondendo alle domande in una intervista televisiva ha messo in dubbio la veridicità, tra gli altri, delle torture di Bucha e dei bombardamenti sui civili di Mariupol: Volodymyr Zelenksy «ha utilizzato» la carta dei crimini di guerra per far saltare un possibile accordo di pace, ha rilanciato l’ex ministra. Che già un mese fa aveva scatenato polemiche per un tweet in cui sosteneva la mancanza di prove che dimostrassero le efferatezze perpetrate dai soldati di Mosca.».
A Praga, in Repubblica Ceca, in 70.000 (secondo la polizia, oltre centomila secondo gli organizzatori) sono scesi in piazza per protestare contro la NATO e le sue politiche scellerate.
Questa gente chiede l’equidistanza tra la Russia e l’Ucraina, quest’ultima spalleggiata dalla Nato. Questa gente chiede la PACE!
È la prima protesta di questo genere in Europa, la prima in assoluto. Ovviamente per i TG nostrani non è una notizia che merita spazio, visto che è stata letteralmente censurata. Stessa cosa per i giornaloni di regime, i quali se ne sono ben guardati di raccontarla per come si dovrebbe.
Ottobre sta arrivando, il malessere che cova da tempo verrà fuori.
Basta guerra e basta NATO. La pace in Europa arriverà nel momento in cui se ne andranno gli USA e porteranno via armi atomiche e personale militare dal nostro territorio!
(Giuseppe Salamone)