Ecologia profonda in sintesi, inviato di guerra, muori tu che muoio io, non dualismo…
Il Giornaletto del 18 luglio 2022 – Ecologia profonda in sintesi, inviato di guerra, muori tu che muoio io, non dualismo…
Care, cari, proverò a riassumere qualche punto fondamentale dell’Ecologia Profonda, in accordo con il Manifesto per la Terra di Mosquin e Rowe e con la Piattaforma in otto punti di Naess e Sessions. Sono idee di base dell’Ecologia Profonda: La posizione dell’uomo in Natura come specie animale, parte di un Tutto, che è più della somma delle parti.. (Guido Dalla Casa) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/06/lecologia-profonda-in-sintesi.html
Nota – Intervento originale per il libro “Riciclaggio della Memoria” di Paolo D’Arpini, Edizioni Tracce 2013
Inviato di guerra – Scrive Fulvio Grimaldi: “Il mestiere dell’inviato di guerra, lo dico probabilmente pro domo mea, è quello più difficile e più importante. Può servire al riscatto della verità contro le macchinazioni dei carnefici. Ma può anche degradarsi a postribolo di cervelli, occhi, penne in vendita: presstitute, come genialmente è stato formulato in inglese. Ho vissuto tutta la parabola di questa categoria, dalle stelle alle stalle. E oggi anche sotto, dove scorrono i liquami… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2022/07/la-parabola-di-un-inviato-di-guerra.html
Nota – Come ancora Ugo Foscolo, chiudendo: “E tu onore di pianti, Ettore, avrai / Ove fia santo e lagrimato il sangue / Per la patria versato, e finché il Sole / Risplenderà su le sciagure umane”.
“Muori tu che muoio io”… – Scrive Ele Val: “Per il buddhismo non esiste un’anima personale che trasmighi di corpo in corpo. L’ultima coscienza di un uomo perde infatti ogni individualità ma lascia un’eredità o impronta che dà lo slancio per un’altra forma di vita, che non è né la stessa ma neanche è completamente differente dalla precedente. Ne è l’erede ed è con questa eredità che deve operare per lasciare, alla fine del suo corso, un’eredità migliore per chi verrà dopo…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2022/05/muori-tu-che-muoio-io-considerazioni.html
Commento di Gustavo Fortunato Cecchini: “L’eredità o impronta che lasciamo con la morte è reale o virtuale? Sono semplicemente i nostri scritti, le immagini, gli archivi o quello che attraverso il nostro DNA abbiamo lasciato ai nostri figli e che quindi loro continueranno a trasmettere?..” – Continua in calce al link soprastante
Non dualismo – La concezione Non-duale si affaccia sulla scena del pensiero umano già cinquemila anni fa, nelle ultime porzioni dei Veda (Vedanta) dette Upanishad, in cui si afferma: “Dall’Uno sorge l’Uno, se dall’Uno togli l’Uno solo l’Uno rimane”. Nel VI° secolo a.C. la civilizzazione Indiana è preda di depressioni empiriche e matematiche, in quel periodo vennero accantonate le sottigliezze vedantiche e sostituite da formalismi rituali, teismi e sofismi di vario genere, per questo motivo la venuta del Buddha segnò un rifiorire dell’autentico spirito nel tentativo di superare il materialismo spirituale… – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/10/non-dualism-from-shankaracharya-to.html
Ciao, Saul/Paolo
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Quando una cosa è negativa, tienila per te; quando è positiva, condividila. L’alchimia tantrica dice di non lottare, di essere amico di tutte le energie che ti sono state date. L’amore è arrivare a se stessi attraverso l’altro, tramite l’altro. Cammina, mangia, ascolta in modo rilassato…” (Osho)