Metaverso e pandemia… una nuova forma di bovarismo
E si generò il caos…
Una confusione, un disordine, un disorientamento.
Sembra ormai diventato sempre più difficile comunicare con l’altro.
Il relazionarsi e parlare sembrava già da tempo pratica obsoleta, oggi sembra quasi una pratica del tutto sconosciuta.
Negli ultimi due anni a causa della situazione che stiamo vivendo legata al Covid il distanziamento sociale che ci è stato imposto sembra quasi aver del tutto eliminato l’interazione sociale tradizionale.
La strada che stiamo intraprendendo, in parte obbligati delle circostanze, in parte in modo spontaneo, sta trasformando l’uomo da un animale sociale ad un essere che vive in piena solitudine, timoroso dell’altro, che trova rifugio in un mondo irreale che risiede nell’etere.
Forse la pandemia ha più che mai evidenziato le fragilità che caratterizzano la cultura sociale moderna. Tutto questo ha trovato la sua massima espressione con la nascita del metaverso, una realtà virtuale, inesistente quindi, che rischia di divenire un mondo reale fittizio che in molti però possono scambiare per vero e tangibile.
Serena Capponi
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